Luglio 26, 2015

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Oggi parliamo di Viviana, una ragazza che ha sofferto di Doc da Relazione per molto tempo e che da qualche mese, da quando ha incontrato questo blog, ha iniziato un percorso di miglioramento e che la stà lentamente ma inesorabilmente trasformando in una persona più sicura, determinata e padrona di sè.

Viviana mi ha scritta un paio di settimane fa una email che mi ha molto colpito per la qualità dei contenuti e per la grande lucidità. In effetti basta leggerla per capire molti meccanismi del DOC che è importante saper gestire per venirne piano piano a capo.

Vediamo il suo scritto, che lei mi ha permesso di commentare così da evidenziarne i passi più importanti.

L’email di Viviana

Ciao Lucio,

ti scrivo questa email anche se, date tutte le email che sicuramente riceverai, non so se la leggerai.

Sono approdata al tuo blog verso la fine di Aprile e ho commentato qualche post con il nickname di "iopermetà". Non so se ti ricorderai di me, del resto ricordarsi di tutti i lettori del blog è difficile. Il mio nome in realtà è Viviana. Ti scrissi che soffrivo di Doc da relazione. Rinnovo i miei complimenti e ti ringrazio ancora perché credo che ciò che tu fai per noi ha un valore inestimabile ed è un validissimo aiuto per tutti noi.

Da quando ho iniziato a frequentare il tuo blog è cambiato molto in me... Ho notato l'enorme potere che la mente può avere su di noi, che ha avuto e continua in parte ad avere su di me, ho iniziato a osservare il mondo con occhi diversi e a riconoscere anche negli altri quanto il potere della mente possa risultare invalidante per la nostra vita.

Questo mio percorso, permettimi di dirlo, è potuto iniziare grazie a te, sei stato per me una mano tesa.

Ho iniziato a documentarmi sulla meditazione, letto riviste, saggi, libri da cui ho tratto validi insegnamenti, concetti che voglio sposare, che ho sempre voluto sposare e grazie ai quali sento di essere riuscita in parte a diventare ciò che voglio diventare per me e per gli altri: una persona positiva, che vede il bicchiere mezzo pieno e mai mezzo vuoto, che è consapevole che nella vita gran parte delle cose dipendono da noi, non dal destino, dalla fortuna o dalla sfortuna. Sono sempre più convinta che siamo straordinari , qualcosa di meraviglioso, che vale la pena di esistere solo se sprigioniamo al meglio tutta la nostra positività, le nostre capacità, la nostra bellezza...insomma la nostra straordinarietà. Abbiamo il potere di fare grandi cose se facciamo della positività il sale della nostra vita.

Un'altra cosa importante che ho capito è che non esistono regole nella vita. Prima tendevo a ragionare cosi: "se lui ha messo le corna  a lei allora non la ama" "Se non mi chiami allora non mi pensi" "Se ti dedichi sempre al tuo lavoro allora io ho perso priorità nella tua vita"... Credo di aver capito che non funziona proprio cosi, che non è tutto o bianco o nero in questo senso, che ogni persona è un mix di colori e in quanto tale non potrà mai essere uguale ad un'altra, che non esistono regole assolute che valgono per tutti ma che esistono semplicemente persone diverse, modi di fare diversi, reazioni diverse, modi di vivere diversi.

Tutto questo credo sia importantissimo da capire, perché se c'è una cosa che credo di aver capito è che le insicurezze sono cibo per il doc. Io ho sofferto molto per la mia storia, per la mia grande storia d'amore. Ho vissuto insieme a lui crisi, cambiamenti, crescite ma...nonostante tutto siamo ancora qui...

Dio, quanto abbiamo lottato per riprenderci, quanto ci siamo rincorsi, solo per non lasciarci andar via. Di strada ne abbiamo fatta tanta, entrambi, per essere ancora qui... Tutto questo passato però ha lasciato in me un bagaglio di insicurezze enorme, che secondo me ha fatto poi scaturire il mio doc. Mi sono resa conto che dicevo spesso a me stessa "Quando capirò che lui è tornato per restare allora ci ritornerò insieme, non perdonerei a me stessa di essermi messa di nuovo nelle condizioni di soffrire"...

"non perdonerei mai a me stessa di essermi messa di nuovo nelle condizioni di soffrire"

Quest'ultima frase è di una severità assurda, forse una vera e propria trappola, le cui sbarre sono fatte di pura PAURA...La prigione dorata del DOC..che stava già agendo in me.

Dopo che io e lui ci lasciammo, iniziai a osservare ogni suo comportamento, a cercare una logica del perché della mia crisi di relazione, del perché delle sue frasi, del suo non cercarmi...

Cercavo solo risposte e ho continuato per mesi, forse anni a pormi domande. Anziché vivere nei sentimenti vivevo in un eccesso di razionalità. Perché nulla mi bastava mai,  nulla mi dava sicurezza:  quando lui ha fatto di tutto per recuperare, per venirmi incontro, quando lui era "perfetto",  allora le domande si spostavano su di me: "Lui c'è ora più che mai e io non sento nulla, allora non lo amo". Questi i miei pensieri, i miei labirinti. Se lui si allontanava io mi sentivo senza il custode più intimo delle mie esperienza, senza il testimone di una vita; quando lui si riconfermava tale allora il "problema" diventavo io e la mia assenza di sentimenti.  Con il suo aiuto e con la voglia  di superare questo stato ci siamo rimessi insieme, nonostante la mia mente decisamente troppo attiva.

Il mio ragazzo poi si è trasferito ad Aprile e, prima che sapessi del doc, io caricai questa partenza di numerose aspettative. La partenza stessa per me era LA prova per capire se i miei sentimenti c'erano o meno e poi avrei potuto vivere la mia storia a pieno, perché l'unica cosa che mi mancava era conoscere i miei sentimenti. Ma, come potrai ben immaginare, fu proprio la partenza a mettermi in crisi ancora di più perché non sono riuscita a provare quelle emozioni.

Pochi giorni dopo la sua partenza ho scoperto il blog, il tuo blog..

…e ne sono rimasta illuminata!

Ho iniziato a buttarmi in questo percorso di consapevolezza del doc agli inizi di maggio, quando spinta dall'ansia, dalla voglia di uscire, di capire perché la frase "forse non lo amo" appariva sempre nei momenti in cui lui c'era per me più di sempre, spinta dalla voglia di tornare ad essere libera come prima ho iniziato a frequentare assiduamente il tuo blog e a documentarmi.

Ho smesso del tutto di chiedere conferme alle mie amiche che conoscono molto della mia storia e sono riuscita a staccarmi del tutto dai loro pensieri e consigli...oserei dire che ho ritrovato una mia autonomia, non volevo essere considerata come chi necessita di una balia o di punti di riferimento perché volevo essere padrona di me, di tutto, delle mie scelte, dei miei pensieri, delle mie conquiste, senza che altri se ne prendessero il merito, dovevo ricaricarmi e dovevo farlo con le mie sole forze e con i consigli giusti e disinteressati. E da allora non ho chiesto più a nessuno "Tu che ne pensi? Lo amo o no? Forse è finita e basta".

Nonostante l'ansia, a metà maggio prenotai il biglietto per salire a fine Giugno dal mio ragazzo senza però prendere quella partenza come un'ennesima prova, solo con la voglia di vivere, semplicemente, giorno dopo giorno, senza l'ansia di avere delle risposte. Certo, un pò d'ansia c'era ma sono riuscita a gestirla bene. Una volta arrivata da lui sono riuscita a stare bene, spesso mi rendevo conto che il mio cervello era in modalità off, non mi sono fatta paranoie su frasi, gesti, comportamenti che prima magari sarebbero stati micce per paranoie... Ho vissuto sicuramente più di quanto non ci riuscissi negli ultimi tempi. Quando lui mi diceva "Ti amo" mi sentivo un po’ triste per non riuscire ancora a ricambiare ma mi rispondevo che è normale non riuscire ancora ad essere libera dalla mia mente. Tornata a casa sono stata molto tranquilla, non ho nemmeno fatto accesso al blog per molti giorni, prima invece lo visitavo più volte al giorno. Ero tranquilla. 

Adesso sono alcuni giorni che credo di avere delle ricadute. Mi rendo conto di avere un po’ ripreso con le domande e noto che ho iniziato a chiedermi quando è che potrò essere libera da questi pensieri e meccanismi. Svaniranno se mi impegnerò? C'è davvero una uscita da tutto ciò?

Eppure gestisco anche questa cosa in modo nuovo, perché adesso mi rendo conto di queste domande e le vedo in modo consapevole. So che se mi rigettassi totalmente nel tentativo di dare una risposta rincomincerei a fare il gioco del DOC. Perciò mi rispondo semplicemente che è normale sentirsi un pò stanchi, che i risultati che ho avuto finora sono molto incoraggianti e che la cosa migliore che posso fare è continuare così. Sono certa che è proprio ciò che mi diresti tu.

Non so se leggerai mai questo mio poema, se lo farai ti ringrazio nuovamente. Sto tornando a vivere, grazie a te ed al tuo blog. Inoltre scrivere mi fa bene e ti ringrazio anche per la sola opportunità che mi dai di scriverti.

Rileggendomi forse mi ritroverò ancora una volta una Viviana più consapevole e questo vale già un respiro di felicità.

Buonanotte Lucio e grazie ancora

Viviana

Beh che dire? Una email davvero importante, che ci dimostra quanti passi in avanti sia possibile fare grazie anche solo ai contenuti completamente gratuiti di un piccolo blog ed alla forza di volontà indomabile che giace, spesso solo assopita, dentro ad ognuno di noi…

Il racconto di Viviana è e deve essere un profondo messaggio di speranza.

Ma non solo. E’ anche la concreta testimonianza del fatto che dal DOC si può uscire, senza se e senza ma.

Non è facile, lo sappiamo bene…

Non è immediato, questo è certo…

Ma è un obiettivo ampiamente raggiungibile, partendo da ORA!

Il coraggio di mostrarsi apertamente

Sono approdata al tuo blog verso la fine di Aprile e ho commentato qualche post sotto il nickname di "iopermetà". Non so se ti ricorderai di me, del resto ricordarsi di tutti i lettori del blog è difficile. Il mio nome in realtà è Viviana

Una piccola premessa: appena ho letto la email ho chiesto a Viviana di poter usare il suo racconto per farne un articolo ed uno dei primi punti su cui abbiamo discusso è stata l’opportunità o meno di usare il suo vero nome invece del suo nickname.

Questa decisione non è stata semplice per lei e puoi sicuramente capirne il perché. La maggioranza delle persone che mi scrivono sono comprensibilmente timorose di svelare la propria identità. Così usano vari nickname o si firmano come anonimi nei commenti agli articoli.

“Eppure ragiona un momento”  – ho scritto a Viviana – “se anche dovessi usare il tuo vero nome, la probabilità che qualcuno che ti conosca, passi da qui e lo veda è talmente bassa da essere praticamente inesistente. Non sarai certo la sola Viviana in Italia...

Infine secondo me, arrivati ad un certo punto del percorso, è utile fare tutto ciò che in qualche modo "temiamo". Perciò, se in qualche modo ti crea ansia pubblicare il tuo nome, potrebbe essere proprio un buon motivo per farlo.”

E lei, ragionando su quanto discusso insieme, mi ha scritto quello che segue:

Devo dirti una cosa: quando scrissi sul blog la prima volta scelsi il nickname "iopermetà" perché non mi sentivo totalmente "io" e nel momento stesso in cui lo scelsi mi dissi "un giorno magari, quando mi sentirò di nuovo Viviana condividerò il mio vero nome. E forse si, hai ragione, dovrei farlo proprio perché temo tutto questo e perché in questo modo potrei combattere quest'altra paura 🙂 scoprendo che oltre ci può essere dell'altro...di positivo, che potrebbe ricaricarmi ancora un altro po’. Dovrei farlo per staccarmi dal pensiero degli altri che a volte mi è pesato tantissimo e che altre volte mi ha aiutato ad andare avanti perché mi rassicurava... Quindi si, ho deciso cosa fare proprio mentre scrivevo queste riflessioni 🙂
Pubblichiamo questo articolo con il mio nome!!

E da qui la decisione finale di pubblicare il suo vero nome…

Spero vivamente che questo sia di esempio per tutti coloro che si firmano come “Anonimo”. Ricordate che le paure vanno sfidate ed ogni volta che ne affronterete una, sarete automaticamente un poco più coraggiosi.

😉

Analisi di un cammino virtuoso

Da quando ho iniziato a frequentare il tuo blog è cambiato molto in me... Ho notato l'enorme potere che la mente può avere su di noi, che ha avuto e continua in parte ad avere su di me, ho iniziato a osservare il mondo con occhi diversi e a riconoscere anche negli altri quanto il potere della mente possa risultare invalidante per la nostra vita.

Cominciamo con un concetto di importanza capitale: Viviana non ci parla di malattia. Parla invece di potenza della mente e di come essa sia in effetti il nostro più grande limite. E’ un principio fondamentale. Se infatti noi pensiamo che il DOC sia una malattia:

  1. Automaticamente di definiamo malati e ciò in una qualche misura ci autorizza ad autocommiserarci, a lamentarci ed a ritenerci  colpiti da un destino infausto.
  2. Pensiamo di dover guarire con le metodologie classiche della medicina : malattia = ora prendo la pillola e tutto torna come prima.

Se mi segui da un po’ sai come la penso sul tema del DOC come malattia (ovviamente è solo un mio pensiero). Le parole di Viviana mi incoraggiano ancora una volta a dire con forza che il problema di fondo non è un problema organico ma una certa incapacità di gestire la nostra mente.

E questa è una ottima notizia. Perchè gestire la mente è un'abilità che può essere compresa, allenata e padroneggiata, esattamente come tutte le nostre altre capacità.

Una volta fatto ciò  la Mente cessa di essere un aguzzino e diventa un potente strumento di trasformazione . Colgo l’occasione per comunicarti che entro breve comincerò a pubblicare dei libri dove racconto tutta la mia esperienza in merito. Per maggiori info puoi leggere questo articolo.

Questo mio percorso, permettermi di dirlo, è potuto iniziare grazie a te, sei stato per me una mano tesa.

Ho iniziato a documentarmi sulla meditazione, letto riviste, saggi, libri da cui ho tratto validi insegnamenti, concetti che voglio sposare, che ho sempre voluto sposare e grazie ai quali sento di essere riuscita in parte a diventare ciò che voglio diventare per me e per gli altri: una persona positiva, che vede il bicchiere mezzo pieno e mai mezzo vuoto, che è consapevole che nella vita gran parte delle cose dipendono da noi, non dal destino, dalla fortuna o dalla sfortuna. Sono sempre pià convinta che siamo straordinari , qualcosa di meraviglioso, che vale la pena di esistere solo se sprigioniamo al meglio tutta la nostra positività, le nostre capacità, la nostra bellezza...insomma la nostra straordinarietà. Abbiamo il potere di fare grandi cose se facciamo della positività il sale della nostra vita.

Beh questo passo è talmente bello che non ha bisogno di commenti 

Il pensiero assoluto: bianco o nero

Un'altra cosa importante che ho capito è che non esistono regole nella vita. Prima tendevo a ragionare cosi: "se lui ha messo le corna  a lei allora non la ama" "Se non mi chiami allora non mi pensi" "Se ti dedichi sempre al tuo lavoro allora io ho perso priorità nella tua vita"... Credo di aver capito che non funziona proprio cosi, che non è tutto o bianco o nero in questo senso, che ogni persona è un mix di colori e in quanto tale non potrà mai essere uguale ad un'altra, che non esistono regole assolute che valgono per tutti ma che esistono semplicemente persone diverse, modi di fare diversi, reazioni diverse, modi di vivere diversi.

In questo passaggio Viviana ci parla della sua esperienza nel Doc da Relazione. Attenzione però: non farti trarre in inganno dall'etichetta “da Relazione”. I dubbi dei vari tipi di Doc cambiano contenuto ma la sostanza è sempre la stessa.

I meccanismi in particolare sono sempre gli stessi. Ed uno di questi è sicuramente l’assolutismo.

L’essere convinti, fermamente convinti, che le cose debbano andare sempre ed esclusivamente in un solo modo. E SE non vanno così, ALLORA la conseguenza è direttamente la peggiore possibile.

Questa è una illusione creata dalla mente che ragiona in bianco e nero, quando invece la realtà è piena di incredibili sfumature di colore.

L’assolutismo rigoroso del DOC è una illusione creata dalla mente che ragiona in bianco e nero,

quando invece la realtà è piena di incredibili sfumature di colore.

"non perdonerei mai a me stessa di essermi messa di nuovo nelle condizioni di soffrire"

Quest'ultima frase è di una severità assurda, forse una vera e propria trappola, le cui sbarre sono fatte di pura PAURA...La prigione dorata del DOC..che stava già agendo in me.

La severità è proprio figlia delle regole, dei doveri, dei compiti da portare a termine nel modo migliore, altrimenti l’unico risultato è il fallimento. Ed il fallimento, in un modo o nell'altro, è la nostra più grande paura.

La trappola della razionalità a tutti i costi

Dopo che io e lui ci lasciammo, iniziai a osservare ogni suo comportamento, a cercare una logica del perché della mia crisi di relazione, del perché delle sue frasi, del suo non cercarmi...

Cercavo solo risposte e ho continuato per mesi, forse anni a pormi domande. Anziché vivere nei sentimenti vivevo in un eccesso di razionalità. Perché nulla mi bastava mai,  nulla mi dava sicurezza:  quando lui ha fatto di tutto per recuperare, per venirmi incontro, quando lui era "perfetto",  allora le domande si spostavano su di me: "Lui c'è ora più che mai e io non sento nulla, allora non lo amo". Questi i miei pensieri, i miei labirinti.

Se lui si allontanava io mi sentivo senza il custode più intimo delle mie esperienza, senza il testimone di una vita; quando lui si riconfermava tale allora il "problema" diventavo io e la mia assenza di sentimenti.  Con il suo aiuto e con la voglia  di superare questo stato ci siamo rimessi insieme, nonostante la mia mente decisamente troppo attiva.

In molti articoli ho sottolineato l’importanza di concentrarsi sui meccanismi e non sui contenuti. Ed in particolare, nel caso del Doc da Relazione, sull'aspetto ossessivo invece che sulla relazione.

In questa parte del racconto Viviana ci conferma come il vero problema non fosse il rapporto tra lei ed il partner, quanto il continuo cercare rifugio, certezze e sicurezza nella razionalità. Razionalità che invece era proprio la fonte del problema ossessivo. Un labirinto di “SE succede questo ALLORA la verità è QUELLA”, “dovrei provare questo e non quello”, “lui dovrebbe fare così ed io dovrei fare cosà…”

Gli ossessivi cercano la propria sicurezza nell’eccesso di razionalità,

che invece è proprio una delle cause del DOC...

Un continuo alternarsi di dubbi mirati una volta al partner, una volta a sé stessi, un’altra volta magari alla situazione, ma tutti contraddistinti da un unico sintomo: il vivere la relazione (ma potrebbe essere la sessualità, il rapporto con i propri cari, la dimensione domestica, oppure ogni altra “dimensione” colpita dal DOC) con solo uno degli organi in nostro possesso, quello paradossalmente meno di tutti deputato alla percezione ed al  godimento dei sentimenti, della vita e delle sue infinite, meravigliose situazioni: LA MENTE RAZIONALE.

La MENTE RAZIONALE è l’organo in assoluto meno adatto alla percezione ed al godimento

dei piaceri della vita (amore, sesso, amicizia, affetto, pace ecc…)

La vita vissuta come un eterno test

Il mio ragazzo poi si è trasferito ad Aprile e, prima che sapessi del doc, io caricai questa partenza di numerose aspettative. La partenza stessa per me era LA prova per capire se i miei sentimenti c'erano o meno e poi avrei potuto vivere la mia storia a pieno, perché l'unica cosa che mi mancava era conoscere i miei sentimenti. Ma, come potrai ben immaginare, fu proprio la partenza a mettermi in crisi ancora di più perché non sono riuscita a provare quelle emozioni.

Quante volte ci siamo detti: “ora avrò la risposta definitiva ai miei dubbi”, per scoprire poi con grande sofferenza che non solo i dubbi non andavano via, ma che anzi la confusione aumentava?

E’ il risultato inevitabile quando si lascia al pensiero ed al controllo ossessivo il compito di decidere chi siamo.

Così, invece di vivere in modo spontaneo la situazione del momento presente, prendendo quello che viene, “come va va!”… cominciamo a cercare di imporre la nostra volontà sugli eventi già settimane prima di una circostanza di nostro interesse.

“Deve andare così, altrimenti vorrà dire che…”

E così finisce che passiamo buona parte della nostra vita a testarci. Con l’unico risultato concreto di comportarci in maniera perennemente opposta a quella spontaneità che è fondamentale per vivere serenamente e liberamente.

E con la conseguenza secondaria di “fallire” proprio nel test che per noi si rivela più importante, confermando ancora una volta i nostri dubbi… 

APPROFONDIMENTO

Lo sò che questo punto è duro da comprendere ed accettare. In realtà però la spiegazione è piuttosto semplice: 

si “fallisce” nel test perché il fatto di essere di fronte a problemi puramente immaginati, che si cerca inutilmente di risolvere con la mente, crea quel cortocircuito cerebrale che fa tendere l’ansia a infinito.

La soluzione non arriva – perché non c’è, visto che il problema non esiste – le energie vengono sprecate fino ad esaurirsi, e l’unico risultato finale possibile è quello di colpevolizzarsi e di rinforzare i problemi per quando saranno disponibili nuove energie mentali).

Il tutto spiegato approfonditamente in questa serie di articoli

La comprensione del DOC e dei suoi meccanismi

Pochi giorni dopo la sua partenza ho scoperto il blog, il tuo blog..

…e ne sono rimasta illuminata! 

Ho iniziato a buttarmi in questo percorso di consapevolezza del doc agli inizi di maggio…

Ho smesso del tutto di chiedere conferme alle mie amiche che conoscono molto della mia storia e sono riuscita a staccarmi del tutto dai loro pensieri e consigli...oserei dire che ho ritrovato una mia autonomia, non volevo essere considerata come chi necessita di una balia o di punti di riferimento perché volevo essere padrona di me, di tutto, delle mie scelte, dei miei pensieri, delle mie conquiste, senza che altri se ne prendessero il merito, dovevo ricaricarmi e dovevo farlo con le mie sole forze e con i consigli giusti e disinteressati. E da allora non ho chiesto più a nessuno "Tu che ne pensi? Lo amo o no? Forse è finita e basta".

Finalmente la svolta, grazie anche ai contenuti appresi sul blog.

Ecco che si insinua il seme della comprensione profonda, della speranza e della lotta ai meccanismi  del DOC. Partendo da uno dei passi più importanti: lo stop alla ricerca di rassicurazioni, che come sappiamo rappresenta una delle peggiori compulsioni possibili.  

Nonostante l'ansia, a metà maggio prenotai il biglietto per salire a fine Giugno dal mio ragazzo senza però prendere quella partenza come un'ennesima prova, solo con la voglia di vivere, semplicemente, giorno dopo giorno, senza l'ansia di avere delle risposte. Certo, un pò d'ansia c'era ma sono riuscita a gestirla bene.

E finalmente un viaggio fatto così, come capita, senza aspettative, senza test…  e soprattutto NONOSTANTE l’ansia.

Una volta arrivata da lui sono riuscita a stare bene, spesso mi rendevo conto che il mio cervello era in modalità off, non mi sono fatta paranoie su frasi, gesti, comportamenti che prima magari sarebbero stati micce per paranoie... Ho vissuto sicuramente più di quanto non ci riuscissi negli ultimi tempi.

…senza per forza voler capire, indagare e sviscerare ogni singola paturnia della mente ansiosa ed ossessiva…

Quando lui mi diceva "Ti amo" mi sentivo un po’ triste per non riuscire ancora a ricambiare ma mi rispondevo che è normale non riuscire ancora ad essere libera dalla mia mente. Tornata a casa sono stata molto tranquilla, non ho nemmeno fatto accesso al blog per molti giorni, prima invece lo visitavo più volte al giorno. Ero tranquilla. 

…con la ragionevole sicurezza che dopo un periodo così difficile, il minimo che può accadere è di non essere nel pieno delle proprie capacità fisiche, intellettuali ed emotive. Soprattutto, accettando la situazione senza farne un problema sul quale indugiare.

Adesso sono alcuni giorni che credo di avere delle ricadute. Mi rendo conto di avere un po’ ripreso con le domande e noto che ho iniziato a chiedermi quando è che potrò essere libera da questi pensieri e meccanismi. Svaniranno se mi impegnerò? C'è davvero una uscita da tutto ciò?

Eppure gestisco anche questa cosa in modo nuovo, perché adesso mi rendo conto di queste domande e le vedo in modo consapevole. So che se mi rigettassi totalmente nel tentativo di dare una risposta rincomincerei a fare il gioco del DOC. Perciò mi rispondo semplicemente che è normale sentirsi un pò stanchi, che i risultati che ho avuto finora sono molto incoraggianti e che la cosa migliore che posso fare è continuare così. Sono certa che è proprio ciò che mi diresti tu.

 … con il riconoscimento infine, che il percorso non è ancora concluso, che c’è la stanchezza e che questa è più che normale…

…ma anche con la inequivocabile sensazione che ormai tutto sta cambiando… e che  un nuovo modo di vedere la vita, più intimista, più sicuro e con maggiore fiducia nelle proprie capacità, sta diventando la nuova realtà di ogni giorno. Anche nelle gestione delle ricadute, che fanno inevitabilmente parte di ogni percorso di rinascita.

le ricadute fanno necessariamente parte di ogni percorso di rinascita

Non so se leggerai mai questo mio poema, se lo farai ti ringrazio nuovamente. Sto tornando a vivere, grazie a te ed al tuo blog. Inoltre scrivere mi fa bene e ti ringrazio anche per la sola opportunità che mi dai di scriverti.

Rileggendomi forse mi ritroverò ancora una volta una Viviana più consapevole e questo vale già un respiro di felicità.

Buonanotte Lucio e grazie ancora

Viviana

Grazie a te Viviana per questa splendida testimonianza, per questa manifestazione di coraggio e per l’aver voluto condividere il tuo percorso con tutti coloro che ancora sono in cammino.

Conclusione

Viviana è una delle tante persone che stanno facendo enormi progressi da quando hanno scoperto questo blog.

La sua testimonianza sintetizza e rappresenta magnificamente anche quelle di tutti i coloro che mi hanno scritto personalmente raccontandomi i piccoli grandi successi che stanno sperimentando nella lotta contro il Doc e nella vita di tutti i giorni.

Vincere il DOC è possibile. Io , Viviana e tanti altri ne siamo la prova.

E tu? Ne sei convinto? VUOI esserne convinto?

Cosa hai imparato finora? Cosa ti ha insegnato il DOC? Fra le tante cose che ti ha tolto, c’è qualcosa che ti ha donato? 

Se anche tu vuoi lasciare la tua testimonianza ed il tuo messaggio di speranza, affinché tutti ne possano giovare, puoi farlo qui sotto nei commenti.

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  1. Ciao Lucio e Viviana,
    grazie per la testimonianza, io sono anni su anni che soffro di doc da relazione ed ancora non sono riuscita a liberarmene, il dubbio sulla mia relazione va e viene, e quando viene sembra sempre reale è un continuo test su me stessa e ciò che provo in determinate circostanze, e tutte le volte mi chiedo se si tratti di doc oppure la realtà. Tutto ciò non mi permette di vivere liberamente e serenamente, se non a periodi.
    grazie ancora.

    1. Ciao Isabella, hai letto tutti gli articoli di Lucio descrittivi del DOC? Ti ci rivedi?
      Io ne ho sofferto per anni e sono arrivata ad un punto in cui non mi era più possibile vivere, ne da sola con me stessa ne con lui. Anche e soprattutto questo disagio interiore mi ha spinto a impegnare le mie forze per trovare una via d’uscita, non ce la facevo più, mi mancava tutto, mi mancava Viviana, stavo perdendo troppo.
      Se ti ci rivedi nel DOC, nei suoi meccanismi (uguali per qualsiasi tipo di DOC esista), FIDATI e AFFIDATI. Convinciti che il problema deve essere per forza la mente, che c’è qualcosa che non va nella gestione dei pensieri, non della storia.
      Del resto OGNI DOC funziona cosi, a prescindere dall’oggetto delle ossessioni. Il fulcro di tutti i tipi di DOC è la MENTE. Una volta scrissi ad una ragazza del blog di immaginare anche solo per un attimo a tutte le meravigliose emozioni sprigionate dall’innamoramento. Perché ci si sente cosi positivi, cosi felici, cosi vogliosi di buttarci a capofitto nelle nostre storie, cosi vogliosi di investire su una persona di cui conosciamo pochissimo? Razionalmente dovremmo averne paura no?
      E invece, VIVIAMO DI SENTIMENTI, DI SPONTANEITÀ… La mente non pensa!.. E se le diamo troppo spazio andiamo iniziamo col mettere in gabbia ciò che con il razionale non ha nulla a che vedere. Ma l’esperienza, le sofferenze, le paure possono indurci su una strada decisamente troppo razionale,dove a prendere le redini di tutto è la mente.
      A che punto della tua storia la tua razionalità ha iniziato a comandare? Scava dentro di te 🙂
      Del resto se sono anni che “Tutto ciò non ti permette di vivere liberamente e serenamente, se non a periodi” investi tempo e forze per questo nuovo tentativo volto alla lotta del DOC… Se ti ci rivedi non ti resta che combattere! Sul questo blog hai molte delle armi con cui poterlo fare. Prova 🙂 con positività e dedizione, avrai ottimi risultati! Siamo con te!

      1. Ciao Viviana, solo oggi sono riuscita a leggere il tuo commento innanzitutto grazie. Ho cominciato ad avere “dubbi” nel momento in cui la relazione è cresciuta (matrimonio e figlia) ma ho sempre avuto la mente da doc. Leggendo gli articoli di Lucio mi ritrovo molto. Sto seguendo una terapia psicologica cognitivo comportamentale e tengo duro! Grazie 🙂

      2. Ragazze è forse l’inizio della mia serenità. Frasi di dubbio d’amore sono costanti, dolorose come pugni nello stomaco. È possibile avere un contatto vostro che non sia un blog per parlare in privato?

      1. Ciao Lucio,
        sono un ragazzo di 24 anni che sta passando il periodo DOC.
        Ti racconto un pochino la mia storia visto che un po’ tutti lo stanno facendo e scriverla mi rende un pochino più leggero e allegro con me stesso,parto subito dal fatto che scrivere un pochino come un bambino visto che come diploma ho solamente la 3 media (regalata).
        A l’eta di 14 anni ho iniziato a avere i primi sintomi di attacco di panico che mi terrorizzavano e mi hanno reso schiavo della mia paura che tornasse un nuovo attacco..
        Dai 14 ai 17/18 anni sono stato sempre un ragazzo molto scherzoso amichevole e buono con tutti,pero sempre con la mia paura di allontanarmi da casa per paura di un nuovo attacco e se riuscivo a spostarmi era solo grazie alla compagnia di un familiare.
        In questo periodo sto male per questi disturbi mentali,anzi più che disturbi paranoie e vuoti interiori.
        Il mio periodo è caratterizzato dal fatto che dall’anno scorso con i miei fratelli abbiamo preso un’attività di panificazione che per fortuna rende ma mi rinchiude a essere sempre solo o a lavoro per causa di un finanziamento di 10 anni.
        In più ho avuto la mia prima storia d’amore con una ragazza a 24 anni e questa cosa mi rendeva molto ansioso perché non sapevo veramente come fare e tutto,in più raccontavo falsità come se avessi avuto alcune ragazze e le mie esperienze sessuali (mai avute).
        Adesso per le mie paure e per il fatto che credevo che soffrivo solo di attacchi di panico o di ansia con l’aiuto della mia ragazza sono riuscito ad andare da una psicologa che mi ha aiutato ad analizzare le mie ansie,pero e scattata anche sto problema perché non riuscivo a capire cosa volessi veramente.
        La psicologa mi ha detto che il problema che mi rendeva ansioso era il fatto che avevo questa novità della ragazza e mi spaventava il fatto di essere vergine a 24 anni e lei ragazza di 18 che gia aveva avuto esperienze.
        Dopo averlo fatto (lei consapevole che ero vergine) dopo che gli avevo riferito tutto lo abbiamo fatto,ma mi spuntavano in mente se lo avessi fatto solo per sverginarmi o se e perché gli voglio veramente bene.
        Ad ora parlando con fratelli e alcuni amici chiedevo a loro visto che per me è tutta una novità e non so cosa sia l’amore o tante altre cose.
        Ci sono tante altre cose che vorrei scrivere ma sono cose troppo lunghe e io non so scrivere e rischio di passare da un argomento a unaltro.
        Comunque da ieri sera ho iniziato a leggere questo blog e mi ha aiutato moltissimo,ho iniziato a capire il modo di affrontare un pochino le mie paure e i miei pensieri,devo accettarli sapendo che non sono realtà e che un pochino devo farmele scivolare addosso senza dargli tanto peso (anche se è veramente difficile).
        In più ho avuto il coraggio di andare a fare una passeggiata da solo,avevo paura lo ammetto ma avevo bisogno di autostima,di dire si CAZZO ce l’ho fatta,non ho risolto i miei problemi ma questo anche se ho paura la ho affrontata e l’ho “vinta”.
        Mi sta a pensiero riaffrontare unaltra notte a lavoro visto che lavoro 7 giorni su 7 e in alcune notti sono stato veramente da incubo con paure paranoie e mille problemi.
        Non so se la leggerai ma nel caso tu volessi più spiegazioni della mia vita e dei miei problemi avuti posso parlartene perché aiutare il prossimo o cercare di rincuorare tanti altri che stanno come me mi rende contento,per loro e anche per un mondo un pochino migliore..
        Saluti Carlo

      2. Ciao pietro e ragazzi
        iO soffro di ansia generalizzata e ho anche pensieri ossessivi quando sono tanto sotto stress.dite che questo programma possa funzionare anchd per me? I pensieri ossessivi non sono per niente piacevoli ma a me quello che angoscia di piu é l ansia….dite che posso trovare spunti utili?grzie mille!!

    2. Buongiorno! Che sollievo vedere altre persone che vivono i miei stessi tormenti…io soffro di doc da sempre, ho inanellato una serie di relazioni fallimentari fino ad oggi che ho 39 anni e sono aracistufa di cedere alle ossessioni, da oggi combatto x vincere: -) aggressiva e caparbia, io vengo prima del doc..questo blog è acqua fresca che da sollievo ai fumi del mio cervello.grazie. .e avanti tutta
      tutta

  2. Ciao Viviana e grazie Lucio.
    Forse sono riuscito ad arrivare al bandolo della matassa : si fallisce il test perché il problema non esiste.
    In questi giorni ci lavoro.
    Grazie mille ancora.

  3. Solo da pochi mesi ho scoperto questo Blog e per la prima volta ho potuto dare un nome ad un problema che mi rovina la vita da quando sono piccola…grazie Lucio perché grazie a te ho fatto e sto facendo dei piccoli miglioramenti anche se è davvero difficile

  4. Ciao Lucio e ciao Viviana,
    Leggere questa storia per me significa sperare…si perché io credo di soffrire di doc. Presa dalla ricerca del vero amore, Le mie relazioni iniziano bene, credo sempre di aver trovato l’uomo della mia vita, poi mi faccio prendere da tremila domande, dubbi come quelli di Viviana che mi riempiono la mente mi tolgono energia e arriva la depressione. Solo che a differenza di Viviana, io per stare bene mollo la persona, ritorno a vivere e poi alla nuova storia ricomincia tutto come prima. Stavolta ho incontrato una persona per cui ora dopo due mesi di dubbi, malessere, sento di non provare nulla, ho provato a lasciarlo ma lui vuole starmi vixino. Io gli voglio molto bene ma i continui pensieri mi attanagliano e non.mi.permettono di vivere bene il tutto e magari di innamorarmi.
    Sono in cura da una psicologa che dice di aver visto tanti cambiamenti in.me ma. Io non riesco a vederli e sono demoralizzata….nel. mie storie non cambia mai nulla!
    Ciao
    Francesca

    1. Ciao Francesca, c’è una frase che mi ha colpito particolarmente del tuo racconto: “Presa dalla ricerca del vero amore”.

      Vorrei quindi farti una domanda: vivi ogni storia nuova cercando di capire se sarà vero amore?

      Perché se cosi fosse potrebbe essere che tu intraprenda ognuna di queste storie con l’entusiasmo, con la speranza che sia il vero amore, ma TESTANDO di continuo (nel vero senso della parola) le tue storie, per capire se ogni volta sia quella giusta. Da qui le domande, i dubbi, le incertezze e da qui la decisione di troncare sempre.
      Cosi facendo ti cali in uno stato di tensione, di “allerta” in cui non è affatto possibile che si manifestino dei sentimenti, che sono il simbolo della spontaneità, del lasciarsi andare.
      Avrei anche un’altra domanda. Hai scritto che dopo aver lasciato i tuoi fidanzati “ricominci a vivere”: potresti spiegare meglio cosa senti?Cioè cosa ti fa sentire di nuovo viva? 🙂

      1. Cara Viviana,
        vivo la storia immaginando sia quella giusta, ma poi ad un certo punto accade qualcosa… arrivano i pensieri e non sento più nulla e questo mi manda in confusione. Non riesco mai a capire se il non sentire più nulla mi porta ad avere pensieri ossessivi o sono i pensieri ossessivi a non farmi sentire più nulla. Arriva l’ansia, la depressione , il cattivo umore, la voglia di non fare più nulla. La psicologa che mi ha in cura dice che potrebbe trattarsi di entrambi ma io entro in un loop mentale: un gatto che si morde la coda.
        Torno a vivere solo quando elimino quelle che credo essere le cause del mio malessere in questo caso il mio ragazzo perché cosi anche se sto male per un po (perché il distacco mi fa comunque male) dopo passa l’ansia e passano i pensieri e per me non pensare e non avere ansia significa tornare a vivere.
        Proprio ieri sono stata da uno psichiatra psicoterapeuta che mi ha diagnosticato il disturbo ossessivo e alla mia domanda come faccio a capire se si tratta di disinnamoramento o doc, lui mi ha detto lo riconosci dall’intrusività dei pensieri… Mi ha prescritto delle medicine per aumentare la serotonina.
        Grazie mille per avermi risposto:-)

        1. Ciao Francesca, tu ti rendevi conto della stranezza della cosa o credevi che semplicemente la persona non ti interessasse più? sto cercando di capire cosa succede a me…grazie

          1. Cara Laura io credevo e purtroppo continuo a credere che la persona non mi.interessi più… è così brutto non riuscire a legarsi proprio per colpa mia per le mie continue fissazioni che uccidono il sentimento e le emozioni… soprattutto a volte è così difficile essere consapevole di soffrire di questo disturbo.

    2. Invece a me c’è una cosa che nn mi quadra..
      Sei in cura da uno psicologo e costui nn ti ha detto che soffri di doc? E’strano

  5. Caro Lucio
    grazie x quello che stai facendo.. è un aiuto grandissimo e solo chi ne soffre può capire quanto sia stato importante trovare questo sito.
    io l ho scoperto a maggio..sono anni che soffro di questo disturbo la storia è parecchio lunga e complicata.si tratta di una specie di doc da relazione ma in questo caso a disturbare la mia mente è un nome. Questo nome lo porto alla mente ogni volta che sto vivendo un bel momento. Come x rovinarmelo.soprattutto quando sono col mio ragazzo. Questo nome mi crea grande SOFFERENZA e disagio al punto di non farmi più vivere bene la vita.provo a mettere in atto i tuoi insegnamenti ma è dura. Mi sembra impossibile. Ormai la mia memoria è stata troppo stimolata da questo pensiero. Ho paura di non farcela.sono sempre alla continua ricerca di rassicurazioni.grazie x avermi ascoltato.ciao a tutti ragazzi…

    1. sono sempre alla continua ricerca di rassicurazioni

      Potresti cominciare a rassicurarti da sola.
      Ti garantisco che tu (come ognuno di noi) hai tutti i mezzi per farcela alla grande.
      Però devi crederci 😉

      1. Ho una domanda, premetto che sono nuova del blog ma veterana del doc: :-(:
        La cosa che più mi fa soffrire è l’angoscia che provo al pensiero del mio lui, questo disagio profondo e deprimente che da il via a una serie incontrollata di pensieri negativi rispetto a lui come persona e sopratutto all’ impossibilità di gestire la relazione. È una lotta interiore estenuante nel cercare le motivazioni, e fino ad oggi nn ho mai vinto cedendo ai disturbi e lasciando che questi mi portassero a chiudere le mie storie. Ora ne ho una partita alla grande, ma già allo scoccare del primo mese ecco la scoppiare la bomba angoscia..e da lì l’inferno delle paturnie senza fine…lui lo sa perché nn voglio altri filtri, perché è una storia pura e bella e voglio vincere. La domanda è. .come si blocca l’angoscia? E se fosse semplicemente sana xche nn è l’uomo della mia vita? E se mi vuole semplicemente mettere in guardia da un uomo sbagliato? Sono domande da doc??? Help…

        1. Ciao Sandra
          queste angosce, come le definisci tu, sono tipiche di ogni relazione che hai avuto?
          Dal tuo racconto mi pare di aver capito cosi. Se cosi fosse vuol dire più che mai quello che sostiene Lucio: IL PROBLEMA NON È LA RELAZIONE, NON È IL TUO LUI, MA COME LA NOSTRA MENTE INIZIA A VIAGGIARE ARRIVATI AD UN CERTO PUNTO DELLA STORIA.
          Perché arrivi a farti domande con ognuno dei tuoi partner, indi per cui allora il problema non sono loro ma le vocine troppo assordanti della nostra mente che ci insinuano cose dolorose.
          Chi dovrebbe metterti in guardia? La tua mente? E la tua mente che ne sa di sentimenti? Di Vita? Di esperienza? Quello che la mente fa spessissimo è associare alle esperienze brutte il dolore, il ricordo di quel dolore, fino a fartelo sentire quasi vivo al sol pensiero. Il cuore invece è pronto ogni volta a buttarsi. È la mente, la razionalità che ci frena!
          Come ho letto in alcuni libri di Osho chi vivrà di sola mente vivrà in povertà, perché non godrà realmente della vita ma passerà i suoi giorni semplicemente trascorrendo le ore, aspettando che passino. Chi vive di mente si fa piuttosto vivere dal tempo. Il problema è che è facile farsi cambiare dalle esperienze, dalle sofferenze, dalle delusioni. E normale, quasi fisiologico, chiudersi dopo esperienze dolorose… La paura governa la mente. In parte serve per proteggerci ma spesso è un’arma a doppio taglio.
          Vediamo un leone, abbiamo paura, la paura comanda la mente e la mente si metta all’opera per la nostra sopravvivenza. Ecco, la paura dovrebbe esserci utile solo in condizioni di pericolo di vita. Non davanti la possibilità di innamorarci di nuovo, di amare di nuovo, di lasciarci andare di nuovo, di VIVERE di nuovo.
          Ma con la paura, purtroppo, si vive di sole privazioni.
          Abbiamo sofferto? Ok, è normalissimo aver paura. Ma non è giusto precludersi la felicità per la paura. Non è giusto non vivere per paura, non è giusto imparanoiarsi per far quadrare ad ogni domanda una risposta per paura di….
          Come ho scritto in altri commenti dal doc credo se ne esca convincendosi (nel vero senso della parola) che sia DOC, che sia un problema di gestione della nostra mente. Il modo per uscirne è RIEDUCARE LA MENTE, e per farlo bisogna conoscerne i meccanismi per imparare ad osservarli da fuori e frenarli in qualche modo. Leggi tutti gli articoli di Lucio sulle tappe del doc, sui pensieri intrusivi, sulle compulsioni. Inizia a riconoscere queste cose e combattile. Una cosa è importante: soltanto conoscendo come tutto questo ci manovra potremo sconfiggerlo.
          E se ci buttiamo in questo percorso con tutte noi stesse lo sconfiggeremo una volta per tutte.
          Se sai che mettendo la mano sul fuoco ti scotti, dopo esserti scottata, molte sono le probabilità che tu non metta di nuovo la mano sulle fiamme. Lo stesso vale col DOC. Se impari a capire come funziona, difficilmente gli reggerai ancora il gioco 🙂
          Fai esperienza del DOC, capisci che è una cosa che ci fa del male e decidi semplicemente di non permetterglielo più 🙂 con pazienza e dedizione ce la facciamo!

          1. Viviana Mi hai fatto commuovere…purtroppo è paura, paura primordiale allo stato puro è difficilissimo dominarla, ogni molecola del mio corpo mi dice scappa!
            A volte penso..quanta sofferenza inutile ci procuriamo invece di vivere la nostra vita e goderci le emozioni cosi come vengono, senza volerle gestire a tutti i costi.
            Eppure noi a volte riusciamo ad essere i primi nemici di noi stessi, l’importante è tenere la visione della cosa chiara… razionalizzare il DOC! Ma il Doc è cosi bastardo che quando gli fai resistenza in tutti i modi lui subdolamente ti dice, ma guarda che sei tu io non faccio proprio niente sei tu che non la vuoi questa relazione non lo senti che è cosi??? (delirio!)
            Grazie mille delle tue parole…

  6. bello davvero!
    forza amici non lasciamo che i pensieri tristi o inutili avvelenino la nostra mente.
    Più degli altri siamo in grado di vedere il bello che ci sta attorno quando riusciamo a fare pensieri belli, forse perché abbiamo una sensibilità forte.
    Un abbraccio a tutti

  7. leggendo la lettera di Viviana sono sempre piu’ convinto che noi che siamo stati affetti da DOC siamo piu'”fortunati” degli altri esseri viventi perche’ grazie a questo “demone” abbiamo l’obbligo di guardare dentro di noi quello che non va e sopratutto
    sprigioniamo potenzialita’ impensate che avevamo nascoste.insomma raggiungiamo l’illuminazione.a me e’ successo!

  8. Caro Lucio, non so se è il posto giusto, ma spero di avere una tua risposta.Sai sono in cura da circa 10 anni, ma da quando ho scoperto il tuo blog tutto è diventato chiaro e trasparente grazie di CUORE. Volevo chiederti un tuo parere anche io soffro di DOC, ma quello che provo io non lo trovo mai da nessuna parte. il mio sembra diverso. quello che mi invalida cerco di essere chiara è questo; concentrazione eccessiva sui comportamenti spontanei, battito degli occhi, movimento della lingua qd parlo, tanto da stare a volte zitta, deglutizione, concentrazione nel camminare, nello scrivere (concentrazione sui movimenti della mano)tanto da dover smettere per il fastidio, insomma su tutte qs cose che non ci dovrebbero essere o pensate in un altro modo….. Cosa mi rispondi che tecnica posso usare? ti è capitato di sentirne parlare da qualcuno?
    Ti ringrazio di cuore per la tua persone, curiosità, intelligenza e sensibilità. Maria

  9. GRAZIE Lucio e Viviana,
    Quando ho letto questa lettera ho provato grande gioia perché non mi sento sola.
    é la sensazione che provo ad ogni tuo articolo Lucio, perche riesci ad arrivare dritto alle mie sensazioni di oggi.
    Sono tre anni tra alti e bassi che soffro di doc (mai diagnosticato da un medico). Iniziò con la paura di fare del male a mio marito in un periodo in cui per cose successe intorno a me avevo forte ansia di perderlo all’improvviso (incidente stradale, malattia ecc) poi passata in parte questa paura si é trasformata in doc da relazione (se ho pensato di fargli del male significa che non lo amo). Ho 30 anno, sposata da 4, mi chiedo a tutt’oggi come faccio ad andare avanti così? Sono giovane e con una vita se dio vuole davanti.
    Leggendo i tuoi articoli ho acquisito consapevolezza che probabilmente è tutto frutto della mia mente e che posso imparare a gestire i miei pensieri.
    A settembre vorrei iniziare un corso di meditazione e yoga nella mia città, pensi possa essere la via giusta?
    Certi giorni mi sento triste perché penso che non ne uscirò mai 🙁
    Ti ringrazio ancora per questo blog di grande aiuto.. specialmente perché tu sai cosa sto passando.

    1. Ciao Alessandra, la nostra mente pensa molte, moltissime cose, di cui la maggior parte può essere considerate spazzatura, come dice Lucio “perché dar peso alla spazzatura?”. Il nostro problema è proprio pensarla in bianco o nero, con il famoso “SE È COSI …ALLORA VUOL DIRE CHE”… Non esistono regole nella vita, non c’è una tale severità in cui tutto deve rientrare. Forse, azzardo un’ipotesi, avrai iniziato ad aver paura di fargli del male perché lui è proprio la persona che non vuoi perdere e che per nulla al mondo vorresti ferire. Il problema è che noi continuiamo a focalizzarci sul PERCHÈ noi pensiamo certe cose, ma la mente va un po a ruota libera, pensa anche le cose più impensabili, ma non per questo sono vere.
      Esempio: Un uomo fidanzato guarda una bella donna, pensa che è davvero bella, commenta anche con gli amici…ma finisce li. Un uomo con il doc, fidanzato, guarda una bella donna e pensa “oddio SE l’ho guardata ALLORA VUOL DIRE CHE sono stanca della mia ragazza”. NO! NON FUNZIONA COSI!
      Distacchiamoci dal vedere come funziona la nostra mente e perché funziona cosi.
      La vita non va vissuta con razionalità, o meglio la razionalità non ci deve precludere una vita. VIVIAMO NEL QUI ED ORA. Ringraziando tutti i giorni ciò che abbiamo e sapendo che possiamo ottenere grandi cose da noi stessi, in modo da aumentare la nostra sicurezza e autostima!
      La tua mente ti fa pensare che potresti perdere tuo marito un DOMAN, che potresti fargli del male DOMANI?
      Tu ridigli in faccia e rispondi:ORA mio marito è con me, ORA sta bene. Ed OGGI ho voglia di stare bene più che mai.
      IL DOMANI POSSIAMO COSTRUIRLO NOI, VIVENDO BENE OGGI 🙂
      Siamo con te!

  10. grazie per la compagnia ed i consigli. nei momenti di “sconforto” è importantissimo sapere che non sei l’unica a soffrire di questo disturbo … che ti fa sentire diversa dagli altri.

  11. GRAZIE Lucio per aver messo a disposizione di tutti l’esperienza che hai accumulato..
    e grazie Viviana per aver condiviso la tua esperienza con tutti noi.. Ho scoperto il blog da pochi giorni ma sta diventando un appuntamento quotidiano e imperdibile con me stessa, perchè ho capito che la mia serenità dipende solo da me ed è giunto il momento di rimboccarsi le maniche..
    In bocca al lupo a tutti

  12. Ciao Lucio, sono Caterina..che dire? Bellissima testimonianza quella di Viviana..il doc a me personalmente ha regalato la possibilità di ossrvare la vita (mia e altrui) senza dover necessariamente giudicare, senza applicare standard severi di comportamenti ed emozioni..l’osservazione è diventata per me un alleata e una guida fidata, attraverso di essa la paura e le ossessioni si ridimensionano fino a sparire. .sono felice di essermi imbattuta im questo blog e di poterti ringraziare di cuore. Caterina

  13. Ciao Lucio e a tutti i frequentatori del blog. Sono contento che grazie a Lucio diverse persone stiano meglio , in quanto possiamo “dubitare” su tutto come asseriva il buon Cartesio nel dubbio iperbolico tranne sul fatto che esistiamo in quanto pensiamo e che soffriamo..perche’ cio’ che accomuna tutti in questa vicenda e’ l’indicibile sofferenza che il rimuginio provoca. Il riferimento a Cartesio non lo faccio per andare contro a quanto viene insegnato nel blog, ci mancherebbe (nonostante tra i fattori che alimentano il disturbo oltre ad una cattiva gestione delle emozioni a cui Lucio ha gia’ dedicato un articolo,giochino un ruolo determinante un utilizzo esasperato della razionalita’ ed una conseguente logica distorta ) ma per rammentare a me stesso e a qualunque mio simile che non si puo’ vivere di certezze assolute perche’ indimostrabili e non facenti parti del mondo reale ma di quello ideale, immaginario , fantastico e chiunque , Cartesio compreso, visse in questo mondo in uno stato di NORMALE incertezza. Da queste affermazioni, derivano delle considerazioni che vanno dritte alla ns “telenovela” : tollerare il dubbio e lavorare SUL SENSO DI RESPONSABILITA’. La parola magica si chiama: PAZIENZA…Non mi ama ? la certezza assoluta non e’ dimostrabile , pazienza. Sono gay? E’ un pensiero che tutti hanno fatto nella loro vita senza dargli importanza e senza temere l’evento temuto..so di non esserlo , ho ancora il dubbio ? e quindi che succede ? posso morire? ovviamente no 🙂 PAZIENZA. ….potrei fare del male a qualcuno? certamente no ma la certezza assoluta non ce l’ho ne’ io ne’ nessuno e quindi ? ho ancora il dubbio? AMEN, PAZIENZA……….Qualsiasi azione io cerchi di fare E’ INUTILE PERCHE’ NON POSSO SCONGIURARE L’EVENTO TEMUTO E SOPRATTUTTO NON SONO RESPONSABILE ….E’ UN PROBLEMA IMMAGINARIO E NON ABBIAMO NESSUNA RESPONSABILITA’ PER SCONGIURARLO PERCHE’ NON DIPENDE DA NOI ! E VI DIRO’ DI PIU’ E SE DOVESSE ACCADERE ? PAZIENZA IO NON POSSO FARE NULLA PERCHE’ NON DIPENDE DA ME ..PAZIENZA. Questo e’ l’unico atteggiamento mentale che possiamo definire normale con cui tutti gli esseri umani convivono se non vogliono cadere nel rimuginio, nella paura ecc ecc . QUESTO E’ L’UNICO ATTEGGIAMENTO RAZIONALE PER POTER VIVERE….:) un abbraccio a Voi tutti.

    Alessio

  14. si fermamente convinta, l’uscita c’è sempre, basta che ci diamo la possibilità di vederla e di vivere, accettando l’incertezza, l’avversione, la paura, sofferenza, il senso di colpa; rinunciare al controllo, non vivere nel pensiero che paralizza, limita e ci preclude la bellezza e la continua evoluzione e cambiamento di noi stessi, solo nel qui ed ora possiamo essere ad ogni respiro persone migliori. non nel ragionamento. personalmente non ha importanza quello che mi ha tolto perché se mi concentro sul male non posso vedere il bene e il continuo miglioramento di me stessa, del mio percorso che so che non sarà sempre facile ma le continue prove fanno parte della vita. Il più grande insegnamento è vivere il momento, comprendere che la sofferenza e il dolore sono stati mentali momentanei e non costanti (a meno che noi non li rendiamo tali) e grandi maestri, nei momenti peggiori ricordarci del dono più grande che ci è stato dato..la nostra vita, godendoci ogni respiro e cercando di vivere nella fiducia, perché tutti siamo essere straordinari, che meritano di vivere e non essere schiavi della paura che noi stessi ci creiamo!!;) non ho mai scritto prima d’ora..ma sono della tua stessa filosofia che quando c’è la paura, vuol dire che bisogna agire!!! grazie di tutto!

  15. Non scongiurare l’evento temuto e comprendere che non abbiamo nessuna responsabilita’ nei confronti di cio’ che piu’ temiamo e’ fondamentale : sono i primi gradini su cui lavorare per iniziare ad uscire dall’incubo immaginario in cui ci troviamo, e’ altamente improbabile che io possa dedicarmi alla meditazione o ad altro SE CONTINUO AD ESSERE CONVINTO DI CIO’ CHE LA PAURA MI DICE.

      1. Grazie Maestro..tra intelligenti ci capiamo e qui dentro lo siamo tutti. Perche’ l’imbecille tra le tante fortuna ha anche quella di essere immune dai disturbi mentali..;)

        1. Saluto tutti voi…purtroppo dopo un bel periodo di fermo mentale, si è rinnescato il loop mentale alla vista di oggetti appuntiti o grandi attrezzi! Ma che roba!
          Ora sono in vacanza e mi chiedo il perché arrivano queste immagini proprio quando si sta bene e ci si rilassa…
          mi deprimo e mi angoscio e non riferendo cosa passa per la mia testa, mi chiudo a riccio e finisco per stare male e pensare alla paura di essere totalmente pazza! La tragedia è che il mio compagno fa di tutto per accontentarmi e rendermi la vita serena…mi vergogno di me stessa e a volte vorrei morire!
          Grazie Lucio per quello che fai per tutti noi! Vi abbraccio.

  16. Ciao Viviana e Lucio,

    grazie ad entrambi per l’articolo. E’ così denso che bisognerebbe rileggerlo almeno tre volte!
    Il percorso di uscita dal DOC non è semplice, far fronte alle ricadute, scoprire le proprie debolezze, per me è stata la parte più difficile. Mi sono sempre considerata una persona aperta e scoprire questo “bianco e nero” mi ha portato davanti ad una me che non riconoscevo. La paura è lo scoglio più difficile da affrontare. Paura di sbagliare, di cadere nello stesso errore ancora e da qui la voglia di avere sicurezze: il controllo.
    Non mi sono mai nascosta dietro all’anonimato perché non mi vergogno del DOC, mi vergognavo di esser stata così debole da caderci. Ma non c’è mai stata debolezza, anzi ora vedo la mia forza. e anche se un po’ di debolezza c’è stata, sono umana, ho una storia, ho vissuto eventi non facili ed è normale che ne sia stata segnata.

    Sono soddisfatta di me e di come ne sto uscendo. E’ un percorso lento come dice Lucio, ma ogni mossa è utile.

    Vi ringrazio

  17. Ciao a tutti anch’io sto decisamente meglio da quando leggo il blog anche se non da molto che lo conosco. Mi riservo di approfondire meglio i contenuti durante le vacanze. Paki è il mio vero nome e dopo la sofferenza del disturbo la cosa che m’importa meno sono il dover nascondersi e il vergognarsi. Grazie alle vostre testimonianze e alla vostra amicizia che ti fa sentire meno sola nel combattere il doc e a Lucio che a dato a tutti noi questa possibilita e la speranza anzi la concretezza di poterlo sconfiggere. Il tuo nome Lucio è significativo. Abbraccione ☺

  18. Grazie per le vostre esperienze e grazie a te lucio per il blog, anche io sto incominciando a stare meglio poichè ho capito meglio i meccanismi del doc da relazione; a me è sorto quando ho incominciato ad aver paura di perdere i miei nonni, purtroppo ieri ho perso la mia nonna la mia amata nonna e per lei non devo ricascharci ma andare avanti e con la forza uscirne completamente, sono stanca voglio essere padrona di me stessa come prima e voglio quel rapporto meraviglioso con il mio fidanzato; ora sono a metà percorso grazie di cuore non smettete mai, aiutiamoci l’uno con l’altro.

  19. Ciao Viviana,leggere la tua testimonianza mi ha dato speranza.Soffro di doc da controllo ormai da tanti anni e ultimamente tutto è peggiorato.Ho scoperto da poco il blog di Lucio e mi sta aiutando tantissimo perché solo chi ha provato e prova,chi vive con il doc sempre accanto può capire ed aiutare gli altri portando la propria esperienza,i propri consigli e ciò aiuta davvero tanto.Io cerco di trovare in ogni testimonianzia ciò che mi può aiutare,copio le frasi più importanti secondo me è ne viene fuori un piccolo mio manuale che pian piano sta prendendo la forma della strada per uscire pian piano dal doc.Sarà lunga,ci sono giorni in cui sono sfinita, in cui vorrei andare a vivere lontano da tutto e tutti .Ma non mollo,nonostante tanti anni vissuti in questo modo,piena di paure e di insicurezze. Grazie ancora Viviana e in bocca al lupo!!Grazie ancora a te Lucio per tutto ciò che fai per noi.

  20. Sapete a cosa si può paragonare il doc? A uno che prova a fare wind surf ma senza tenere la vela.. lascia che la vela la porti in doc. In questo modo lo farà cadere soffrire andare dove vuole il doc. Ecco solo quando saremo in grado di afferrare la vela e portarla dove vogliamo noi allora saremo veramente guariti.
    Grazie lucio grazie a voi x condividere i vostri problemi

    1. Eh si… siamo continuamente sballotatti dal vento che sembra guidare ogni nostra virata, ma la grande scoperta, quella decisiva, è capire in realtà siamo noi a poter decidere dove andare 🙂

  21. E’ davvero difficile firmarsi come Anonimo leggendo questo articolo 🙂
    Credo che l’anonimato sia riflesso di una condizione di solitudine, solitudine forzata da noi stessi, forse per paura.

    E’ il mio primo commento, seguo il blog da poco (un paio di mesi al massimo) e ho provato a scrivere un commento il giorno stesso della scoperta (un commento lungo, lunghissimo) senza riuscire ad inserirlo per motivi tecnici.. proprio la scelta del nome mi è costata una lunga riflessione, prima dell’invio (fallito).
    Credo di avere cambiato nome alternando il mio vero nome e un nick una decina di volte.. e credo anche che abbia vinto il nick alla fine.
    Sembra quasi che le nostre storie personali le sentiamo così uniche, isolate, che diventa facilissimo per chi si trova a leggere il commento rintracciare quella “Sara” nel mondo. Assurdo no? Questo forse succede perché ci crediamo i soli a provare determinati dubbi/pensieri, ma non è così.
    A me la scoperta di questo blog è servita anche a capire che non sono l’unica, non sono la sola persona al mondo a farsi trascinare nel vortice del pensiero razionale, delle “logiche” deduzioni o dei dubbi assillanti. E non sentirsi soli aiuta ad uscire dall’anonimato e avere il coraggio di confrontarci con noi stessi.
    Questo blog mi è stato utile per uscire dalla solitudine, ma soprattutto per uscire dall’ignoranza. Il DOC è uno sconosciuto. Nell’immaginario collettivo riconosciamo solo alcune compulsioni che identifichiamo come la “malattia”. Questo mi ha tenuta lontana dalla verità per tanto tempo.

    Io non so se soffro di DOC (penso proprio di si), ma non mi importa più, quello che so è che sono sicuramente terreno fertile per la sua proliferazione. Adesso di questo sono consapevole.
    Grazie a questo blog ho iniziato davvero a comprendere molti meccanismi che mi governano ed è stato anche per me, come per Viviana e sicuramente molti altri, illuminante.

    E inizio anche a capire che non è stato “un caso”.. forse oserei dire che niente avviene “per caso”, soprattutto per noi vittime della mente razionale.
    Sono anni che cerco cosa c’è che non va in me, cercando conferme (rassicurazioni) in vari forum medici, uno dei quali ha buttato un seme importante per l’inizio della ricerca. Mi è stato detto di avere una probabile componente ossessiva al di fuori dei problemi che io indicavo.
    “Ossessivo” era stato un termine per me completamente trascurato, tralasciato, per me quella frase non aveva significato alcuno.

    Poi un giorno un articolo di questo blog mi affascina, riesco perfettamente a comprenderlo, leggo il nome del blog e ritrovo la stessa parola “ossessione”.
    Si è accesa una lampadina.. “sarà per questo che l’articolo corrisponde pienamente a quello che provo?”

    Da quel momento in poi per me è iniziata una ricerca, la ricerca di me stessa, per cercare di mettere a fuoco non più quello che penso, ma quello che sono.
    Ed è il lavoro più difficile e doloroso incontrato finora. Però è un dolore nuovo, meno spaventoso..

    Mi sono dilungata anche in questo commento, mi dispiace.. pensavo di essere molto più sintetica 🙂

    Grazie davvero Lucio per il blog e per l’impegno che metti in questo progetto.
    Grazie Viviana per averci dato la possibilità di leggere la tua storia.

    1. E’ un bellissimo commento e merita interamente tutto lo spazio che prende.

      E inizio anche a capire che non è stato “un caso”.. forse oserei dire che niente avviene “per caso”, soprattutto per noi vittime della mente razionale.

      E’ proprio così Sara, non è assolutamente un caso 😉

      Brava per il coraggio di usare il tuo vero nome 🙂

  22. grazie Lucio per la spinta che mi hai dato!!!
    Non bisogna voler bene le persone solo frequentandole,io non ti ho mai visto ma posso dirti ‘Grazie Ti Voglio Bene’

  23. Ciao sono monica,
    Grazie di cuore del tuo prezioso contributo che dai alle persone.
    Grazie a tutte le testiomonianze che mi fanno ricordare che non sono la sola nel limbo della mente.
    Infine un grazie a questa incredibile e sofferta esperienza, che cista dando l opportunità di rinascere.
    Un abbraccio

  24. Caro Lucio e Cara Viviana leggervi è come una carezza sul cuore, un cuore che batte sempre troppo forte e troppo velocemente e che ha paura di vivere. Il mio medico che mi segue da diversi anni mi ha disgnosticato un disturbo di ansia con somatizzazione tendente al pensiero ossessivo. Il mio pensiero ricorrente è quello della morte, dell’aldilà, del senso dell’esistenza, delle malattie e ultimamente ho delle canzoni tutto il giorno in testa che mi fanno impazzire. A questo si aggiungono attacchi di panico pressoché quotidiani. Sinceramente in questo momento così critico rimpiango tanto la mia infanzia e la mia adolescenza perché allora ero una persona molto più forte e reattiva. Oggi ho 35 anni una bimba e spesso mi sento sola ed incompresa. Un forte abbraccio.

    1. Anche io ho le canzoni in testa tutto il giorno!
      Se tu smetti di pensare che sia un male averle, potrebbero cominciare a piacerti 😉

      1. Penso che siano un male perché mi distraggono e mi allontanano dalla realtà. Perché non riesco a sentire me stessa, le mie emozioni, anche la fantasia e i miei sentimenti ne risentono. A volte mi ritrovo stremata da questo continuo rimugino e vorrei solo sentire il silenzio e il rumore del mare.

        1. Ciao Alessandra,
          vorresti solo il “silenzio e il rumore del mare”. Quindi il silenzio dei pensieri, perché questi ti disturbano e ti fanno star male. Rimpiangi forse gli anni dell’infanzia proprio perché non si da peso a quello che si pensa. In questo la tua bimba potrà esserti di grande aiuto 😉 osservala ogni minuto, vedi quel che fa, vedi come vive, come scopre le cose, come ti sembra viva quando magari una coccinella si posa su di lei. I bambini sono grandi maestri per noi, credimi. Il segreto è rimanere un po come loro, vivere come loro. Il segreto è rendere semplice ciò che è difficile, perché per loro in fondo nulla è difficile. Quando ti abbraccia forte e ti dice che ti ama per lei è come farti il miglior regalo del mondo.
          Hai delle canzoni in testa? Bene allora va da lei e dille di cantare a squarcia gola qualche canzone che conoscete entrambe, ti sembrerà strano e bizzarro ma ho letto che anche questa è un tecnica meditativa. Cantare ad alta voce fino a sgolarsi, girare su stessi divertendosi. Proprio come fanno i bambini. Diciamo che nel tuo caso è un po come esorcizzare ciò che ti sta disturbano, dandogli una veste che potrebbe piacerti decisamente di più: la veste del gioco. Magari a poco a poco le uniche canzoni che ricorderai saranno quelle cantate con lei. Ti ritorna in mente una canzone? Benissimo, tu cerca di pensare a quella cantata il giorno prima con tua figlia.
          Hai una risorsa preziosa al tuo fianco 🙂 potresti iniziare trovando in tua figlia la forza, un po alla volta, che ne dici?
          Ognuno di noi, all’inizio deve affidarsi a qualcosa, a qualcuno, giusto per poter iniziare questo viaggio, per trovare la forza necessaria. Ma dopo camminerai benissimo sulle tue gambe 🙂
          Io credo in te! Aggiornaci appena vorrai 🙂

  25. SPLENDIDA ESPERIENZA!!! grazie viviana mi ritrovo a pieno in molte delle tue riflessioni. un messaggio x lucio mi aveva colpito molto la” semplicita” di una tua risposta nella parte finale riguardo il mio ultimo post dei primi giorni di luglio legato all’ansia di partire fuori italia al senso di colpa di non rilassarsi quando si dovrebbe ecc… la frase: se riesco a rilassarmi bene se non ci riesco bene lostesso avrò cmq vinto!!! sono stato via dieci giorni con la mia compagna e sono riuscito a togliermi completamente il bagaglio dalla schiena! così lo chiamo io il portarsi dietro sempre i sensi di dovere,di colpa, ansia, ecc.. ebbene 10 giorni di relax totale come non accadeva da……….. talmente bene che riprendere il lavoro e le mie “adorate”abitudini non è ststo facile come x tutti:)) ora la mia compagna stà facendo l’ultima settimana di ferie con la cugina io le ho terminate sono ripartiti i film sabotanti passatemi il termine legati alla gelosia ossessiva, e bassa autostima ma durano sempre meno come dire gentilmente come in meditazione riporto la mente alla realtà, e a non aver paura di esprimere i propri sentimenti!! è un allenamento costante ma etremamente fruttuoso! lucio sà che non sono un ragazzo però l’energia cè basta incanalarla nel canale giusto!!! grazie di nuovo a viviana x la tua esperienza e a lucio x aver creato il blog a presto.FABIO

  26. A me il doc mi fa sentire malata, quindi diversa e insicura, a momenti cerco di pensarla come voi, come te Lucio, ma specie quando sono più sconfortata, mi dico ma è una malattia mentale riconosciuta e iscritta nel msd. .il problema è che pure chi lo studia ne sa ancora poco di questo problema e in verità questo mi spaventa. pensare che anni fa uno col doc omo che si trovava ad osservare le figure di rorschach poteva passare per omosessuale quando magari non lo era.
    ad ogni modo non prendo farmaci perchè
    1mi fa sentire più malata
    2troppi effetti collaterali, hai voglia a confrontarli con gli antibiotici secondo me non è lo stesso
    3 leggo troppe testimonianze che dicono che non risolve il problema. però sto prendendo degli integratori di griffonia.
    partendo da questo presupposto diverso che già mi fa star male il procedimento è lo stesso imparare a gestire la mente.
    non scrivo mai del doc omo o pedo, ho capito che è un inganno, devo credere che sia così senza andare a chiedere e riportare eventi che mi scatenano ansia e paura . proprio ieri mi sono detta laura ti è stato diagnosticato se vuoi uscirne ci devi credere, ma allora perchè non credere alla diagnosi della psicologa riguardo la relazione?
    il doc da relazione forse ti fa sentire meno malata ma ti fa stare male ugualmente e poi è difficile perchè diciamoci la verità che non siamo omosessuali, pedofili, assassini ce lo diciamo ma riguardo al doc da relazione e quindi all’amore è più probabile che il dubbio sia legittimo e magari si dice quando starai meglio capirai.
    la mia psicologa mi disse che non si trattava di doc, c’erano tratti ossessivi anche in quello ma il problema era un altro, ma io ho continuato a farmi mille domande.
    La storia è chiusa. Tante domande, dubbi, pensieri brutti e adesso non voglio, non riesco nemmeno a scrivere, magari in privato, non qui, per spiegare tutti i dettagli..e ALLORA non ti interessa.. 🙁 . chissà magari è vero.
    Questo “SE…ALLORA..” funzionerà ancora qualche volta?!

    1. Ciao Laura,
      Come ho scritto più volte, in base alla mia esperienza, secondo me è necessario SCEGLIERE di combattere, è necessarie SCEGLIERE DI CREDERE CHE SIA DOC. Se pur si è in cura da uno psicologo, il lavoro attivamente lo dobbiamo fare noi su noi stessi. Perché non provarci? In fondo ad ognuno di noi serve qualcosa in cui credere, altrimenti perché cercare rassicurazioni, perché cercare il giusto psicologo? E non a caso scrivo il “giusto psicologo”, perché in fondo sappiamo cosa vorremmo sentirci dire: “no, non sei omo” “no, non sei una persona violenta” “si lo ami, perché dubiti?”- Ma cosa cambia dopo che 10, 100, 1000 persone ci rassicurano? Nulla..La mente continua a correre e a mettere in dubbio tutto. Tocca a noi fermarla!
      È davvero stancante rimanere fermi in un angolo continuando a porsi mille domande, perché la nostra mente troverà il modo di porcene altre mille. Prova ad impegnare attivamente il tuo tempo, uscendo, facendo sport, andando a correre, cercando in qualche modo da non permetterti di pensare.
      Nota poi quanto del tuo tempo lo impieghi a pensare e quanto migliore sia quello vissuto in modo spensierato. Questo è già un ottimo motivo per iniziare questo percorso 🙂

    1. Ciao Maurizio, non lo ho approvato perchè andava in contrasto con le regole spiegate nella pagina CONTATTI (punto 2 dell’elenco).
      Per essere precisi, era troppo alto il rischio di far compulsare qualcuno con l’aneddoto che hai raccontato.

      Se vuoi maggiori delucidazioni scrivimi.
      Se vuoi riscrivere un commento privo di contenuti “eccessivamente drammatici” sarò ben lieto di approvarlo 🙂

      1. Ed io stavo per commentarlo, perchè mi fa paura. qualche mese fa avrei pianto per lungo tempo. ora la affronto in modo un po’ diverso. Ecco io non capisco se sto meglio, se accetto il dubbio o se mi sto creando una corazza e tengo tutto dentro, perchè in effetti ho ancora paura..

  27. Ciao Viviana e grazie per questo articolo 🙂 Soffro di pensieri ossessivi da due mesi e in questo periodo credo che il DOC sia riuscito a cambiare qualcosa nella mia vita. Ho smesso di temere questi pensieri ossessivi quando sono entrata nel blog di Lucio e ho letto il suo manuale. Non so di preciso cosa mi abbia aiutato di più. Sicuramente una grande forza di volontà, l’aiuto di una psicologa, il desiderio di tornare a vivere, la meditazione, ma soprattutto la consapevolezza che non è importante il contenuto dei pensieri (che nel mio caso cambia), ma il loro meccanismo. Adesso riesco a gestirli meglio, ad osservarli senza giudicarli quando arrivano, anche se a volte mi risulta ancora un pò difficile. La cosa più importante che ho imparato è l’accettazione perché mi sono resa conto che è l’atteggiamento giusto da avere non solo verso i pensieri ossessivi, ma in generale nelle situazioni che ci troviamo a vivere.
    Grazie ancora a Lucio 🙂

  28. Sono felice per Viviana, ma non per me stessa. mi sento sempre piu inutile, incapace di mettere in atto strategie che persone piu esperte mi offrono. No hope.

    1. Osho disse:
      “…fate un passo. E poi un altro: dovete sempre fare solo un passo.
      Ma chiunque vada avanti facendo un passo alla volta percorre distanze infinite.
      E chiunque non faccia un singolo passo, perché pensa che non possano accadere grandi cose facendo un passo alla volta, non arriverà da nessuna parte.
      Pertanto, io vi invito a fare quel singolo passo”
      Cara Antonella OGNUNO di noi può fare GRANDI cose, nessuno a questo mondo è inutile, nessuno. Nella vita ognuno ha uno scopo, cerca il tuo 🙂
      Non guardare la strada che separa te da persone che sono uscite dal DOC come qualcosa di irraggiungibile, questo percorso è a tappe ed ognuno le ha attraversate tutte, quello che stai passando tu ora l’hanno passato anche loro.
      Credi in te! Mettiti al centro di tutto! Va alla ricerca di qualcosa che ti ricarichi, che ti faccia sentire viva: sport, volontariato…
      Fai un passo alla volta…UN SOLO PASSO PER VOLTA, e farai tanta strada…
      Prenditi per mano e inizia questo viaggio 🙂 noi siamo con te.
      Alle volte dovremmo prendere tutti esempio dai bimbi piccoli che ancora non hanno imparato a camminare: cadono tante, tantissime volte, ma si rialzano sempre perché la voglia di correre è più forte del resto, più delle cadute e della paura di ricadere.
      Forza Anto!
      Se avrai voglia di parlare un pò più di te il blog è a disposizione
      Credo in te! un bacio

      1. Ciao Vivian,Lucio
        Mi sono imbattuta nel Blog ieri..dopo una ricaduta da un anno dalla prima crisi forte. Mi ci ritrovo tantissimo in tutti i punti..soprattutto nel continuo percorso..son sollevata xke sento tutte tutte le cose che scrivete..e subito arriva un pugno allo stomaco..e se mi nascondo la verità?! Ma alla fine qual è la verità?!? Impossibile trovare una risposta..tutto questo mi porta a vivere ogni momento con la paura che mi venga l’ansia..e pintualmente mi tornano tutti i pensieri..non provo quello che provavo una volta..cerchi di dirti che dopo 10 anni é normale..ma non ti basta MAI..allora riparti con il pensiero che se nn provi emozioni non ami davvero..e via con la giostra che nn ti fa mangiare dormire..nn sei presente in nessuna cosa che fai..ti chiudi e ti senti come congelato..incapace di voler bene nemmeno al tuo gatto..ai tuoi genitori..
        Diciamo che son consapevole che l’autostima per me è un marziano..mancata un pó la figura del padre x lavoro..la madre chioccia che si è sostituita anche al padre..
        L anno scorso dopo un anno difficile,lavoro da parenti(mai più!), un aborto spontaneo,mi è crollato il mondo..e un giorno in ferie all’improvviso cominciano i dubbi sulla relazione..ero riuscita a non darci peso..anche se sempre una sorta di ansia latente e cmq un distacco leggero dalla relazione per la percezione sempre di questa paura di fondo..ora la ricaduta..e lanon convizione al 100% che sia DOC..perchè anche quando cerco di reagire e cerco di vivere serena immediatamente pugno sullo stomaco e riparte l automatismo: tipo non ti rilassare..xke nn sai se lo ami..e se..e via di nuovo..capita anche a voi?fa parte del DOC?adesso non so come venirne fuori,alterno momenti di ce la faró..alla disperazione del pensiero di una vita con questo dilemma..
        Scusate lo sfogo,ma per la prima volta non mi sento una pazza..grazie per la vostra pazienza e disponibiltà

        1. Ciao Eli, non ho capito una cosa: prima di conoscere questo blog non avevi mai pensato che fosse DOC?
          Anche l’incertezza che possa essere effettivamente DOC o quello che in realtà più temi (nel caso del DOC da relazione è il non amare più) è tipico del doc…
          Insinuare il dubbio IN OGNI COSA è uno di questi meccanismi, è LA forza del doc, è ciò di cui si nutre.
          Figuriamoci se questa bestia non ti insinui il dubbio proprio sulle armi che potrebbero combatterlo e distruggerlo!
          Credo che una cosa di notevole importanza sia SCEGLIERE di credere che sia DOC e cercare di combatterlo, vedere come le cose possano cambiare. La forza per andare avanti per questa strada la ricaverai solo dopo sforzi che ti porteranno a dei risultati, di cui sarai soddisfatta. Si tratta in fondo di una scelta: scegliere di fidarti, di affidarti. Se ti rividi in molte delle cose che ho riportato nella mia mail, in molti meccanismi qui riportati potrebbe essere probabile sia DOC.
          Se dopo aver visitato il blog hai pensato, per la prima volta, che potesse essere questo, leggi anche gli altri articoli di Lucio, spulcia letteralmente il blog. Se troverai altri punti in comune con te e con il tuo rapporto con la mente, se ti sembrerà di vedere spiragli di speranza BUTTATI e combatti!
          Siamo con te!

          1. Ciao Viviana, grazie intanto della tua attenzione. Avevo letto qualcosina l anno scorso..ma solo leggendo questo blog e tutte le vostre esperienze mi ci son ritrovata a specchio..
            Rileggendo proprio la risposta che davi a Stefania, riconosco proprio anche nella stessa domanda che giustamente poni VOGLIO DAVVERO QUESTO..che a me scaturisce la chiusura dello stomaco..e l ansia subentra immediatamente: perchè so che non lo voglio e ho paura di ammetterlo? O è DOC..mi sa che son ancora tanto indietro nel percorso..e non capire sta cosa mi manda in tilt..e questo perchè tutti ti dicono..solo tu puoi sapere..non nasconderti la verità..ma non mi sento in grado di capire proprio niente..la cosa che mi vien da fare..è star ferma sul posto. Capisco che devo far qualcosa ma non capisco cosa..e se cerco di non pensarci..torno al punto di partenza..e se ti stai nascondendo la verità?!?Sembra quasi che qualsiasi affermazione che faccio dentro nei miei pensieri al presente (tipo voglio,desidero,son sicura..)siano un tabù..scatenano ansia..come un allergia..Forse son piu le volte che vado in ansia quando lui non c è e cerco di pensare a cose belle tipo le ferie,uscire la sera..niente..scatta un blocco..una sirena..un enorme NO! Sento che è un enorme muro di difesa per paura di aver pensieri..sembra tutto così assurdo..Come se ne esce da questo tunnel?!
            Grazie per il supporto!

  29. Cito Marco Aurelio:
    ” Niente capita a nessuno che egli non sia per sua natura in grado di reggere”.
    Come dire, rallegratevi risusciterete dalle vostre ceneri, ma l’importante è crederci consapolmente e direbbero i napoletani “essere scetati” cioè piantati nella realtà non nei pensieri

  30. Ciao Lucio e ciao a tutti voi ragazzi. Personalmente,questo percorso iniziato circa un annetto fa,mi ha fatto capire molte cose:cioèche ho sempre vissuto nell’insicurezza, non mi sono mai stimato veramente, ho sempre chiesto rassicurazioni circa ogni aspetto della mia persona,e negli ultimi tempi cercavo di avere il controllo su tutto,fino allo scoppio del DOC in un momento particolarmente difficile della mia vita. Detto ciò,grazie soprattutto ai consigli acquisiti in questo blog, ho capito che il vero modo non solo per uscire da questo problema ma in generale per vivere una vita bella e spensierata,è “semplicemente” quello di imparare a rendersi conto delle persone meravigliose che siamo. Ragazzi,noi siamo persone fantastiche,non solo da un punto di vista di capacità,ma direi soprattutto umane. Una volta che si diventa consapevole di questo,viene facile comprendere che sarà possibile vivere la vita senza dover necessariamente applicare questo controllo assoluto che ci prova tutta questa sofferenza. Il controllo è un modo per rassicurarci,per evitare catastrofi: peccato che sia esattamente l’opposto. Noi possiamo vivere a testa alta senza dover temere niente e nessuno! La vita come le emozioni vanno vissute, e questo implica anche l’accettare il rischio,il fatto che non sempre le cose possono andare come noi vorremmo. A tal proposito,c’è una bella canzone di Max Pezzali che si intitola “tutto va come deve andare”: credo che noi dovremmo vivere in questo modo,con la serenità nel cuore per le persone meravigliose che siamo,con la consapevolezza che la vera vita è quella inaspettata,no quella già prevista 🙂

  31. Ciao a tutti,
    È un articolo splendido ma non posso dire di fare altrimenti. Ormai è chiaro che io soffro di doc, non vi racconto nemmeno la storia perché è come quella di tantissimi qua… È solo che io forse ho qualcosa di oltre il doc: data la mia giovane età, (solo 20 anni), non ho avuto molti partner. C’è anche da dire che ho fatto esperienze che tante alla mie età non fanno nemmeno. Però il mio doc (se è lui) mi fa pensare ” cavolo, dovresti aver avuto più esperienze!” Sia perché il mio ragazzo l’ha fatto sia perché vedo che tante mie amiche hanno avuto diversi uomini… Sta cosa mi manda in pappa il cervello perché poi ho le sensazioni collegate che sembrano che io voglia tutto tranne che il mio ragazzo.
    Scusate lo sfogo, spero che qualcuno possa dirmi se si tratta ancora di doc o no

  32. Ciao Stefania, io ho pochi anni più di te e posso capirti bene, questo di cui ci parli è un punto che ho toccato nella mia mail.
    Per la mia esperienza personale posso dirti che le persone affette da DOC, data la loro enorme insicurezza e la loro propensione a dubitare su tutto, ascoltano le parole degli altri dandogli un enorme peso, a volte sfruttandole come rassicurazioni altre come micce per ulteriori dubbi. Come dissi a Lucio si scatena una vera e propria DIPENDENZA al pensiero altrui. Credo che nel mio percorso molte delle cose che avrei voluto, che in fondo sentivo di fare non le ho fatte proprio per il giudizio della gente, perché ero insicura, perché non volevo sentirmi diversa e criticabile. Ed è anche per questo che ho voluto iniziare questo percorso, per staccarmi dalla gente, dai loro pensieri e giudizi. Perché rischiavo di perdere me stessa regolandomi in base agli altri.
    La massa è forte contro il singolo… e il problema, permettimi di dirlo è proprio questo: non ci dovrebbe essere distinzione tra chi vive la propria vita in un modo e chi sceglie di farlo in un altro. Non ci dovrebbero essere “mode” che gli altri ti incitano a seguire. Non ci dovrebbero essere persone che giudicano. Ci dovrebbe essere la piena accettazione di se stessi e degli altri. Bisognerebbe essere un pò più testimoni e meno giudici.
    Hai vent’anni e questa è un’età in cui iniziamo a formarci, iniziamo a capire come siamo, come pensiamo… insomma è un’età in cui cresciamo. Ci sta alle volte farsi domande come “Dovrei fare altre esperienze?” l’importante è non compulsarci sopra. Perché questa è un’altra delle domande che, per chi soffre di DOC, rende la vita impossibile. Si inizia con domande del tipo “Oddio ma TUTTI fanno esperienze forse anche io dovrei farla” “Sono già troppi mesi/anni che sto insieme a lui devo troncare perché devo fare altre esperienze, tutte le mie amiche lo consigliano” “Oddio mi ha chiesto di sposarlo, e ora? sono davvero sicura? Non ho fatto altre esperienze e se questa non è la scelta giusta?no no, devo lasciarlo” e via dicendo, chi più ne ha più ne metta.
    Credo che il doc ci dia la possibilità di capire, confrontandoci con gli altri (ma non compulsando), come siamo fatti, che valori abbiamo, come vogliamo diventare. Ma è tutto molto ben nascosto da paranoie, dubbi e incertezze.
    Dovemmo forse chiederci frasi come VOGLIO DAVVERO FARE QUESTO? (che iniziano con un VOGLIO) anziché formula sempre le domande con un DOVREI: DOVREI FARE QUESTO?
    O meglio ancora, forse dovremmo lasciarci andare al presente 🙂 viverlo cosi, semplicemente con le persone che OGGI vogliamo accanto SENZA FARCI DOMANDE…per poi scoprire che a poco a poco le domande scompaiono. Perché chiedendoci cosa vogliamo iniziamo a “costruire” noi stessi, a distaccarci da quello che fanno e vogliono gli altri per noi, arrivando ad una maggiore sicurezza.
    La diversità è la cosa più bella che esista a questo mondo perché solo attraverso di essa scopriamo di essere UNICI.
    Fai quello che senti Stefania, vivi come vuoi, fa quello che ti fa stare meglio, non quello che DOVRESTI fare secondo le consuetudini sociali per raggiungere ciò che è giusto per te, solo così scoprirai la tua specialità.
    Un bacio

    1. Ciao Viviana,
      Grazie. Il punto è che io penso di volerlo davvero fare ma non voglio perdere il mio ragazzo che penso davvero essere l’amore della mia vita. E non lo dico perché sono romantica ma perché ho avuto altri ragazzi e finora è il meglio che io potessi mai desiderare

  33. Grazie! Anche per me questo blog è stato ed è fondamentale, mi ha dato chiarezza sui meccanismi del Doc e soprattutto di come fare per uscirne, mi sono resa conto che è il mio atteggiamento di fondo del vedere tutto o bianco o nero e l’eccessivo giudizio nei miei confronti ad alimentare in me il Doc. Nessun dottore a cui mi sono rivolta per poter capire cosa mi faceva scatenare quest’ansia ha saputo aiutarmi, anzi tutte le volte bastava una frase o una parola fuori posto e peggiorava la mia situazione. Il blog è stato ed è per me fondamentale! Grazie Lucio e grazie a tutti quelli che con coraggio condividono le loro storie e combattono ogni giorno per una vita migliore!

  34. Ciao Viviana, mi rispecchio molto nella tua storia. Oltre ad avere pensieri ossessivi, soffro anche di derealizzazione. Quando pensavo di essere riuscita a convivere nel modo giusto con questi pensieri, ho iniziato ad avere dubbi su qualsiasi cosa. Le mie giornate sono diventate un continuo controllo dei miei pensieri, delle mie emozioni, delle mie azioni e un continuo pormi domande a cui non riesco a dare una risposta. È come se non riuscissi più a vivere con spontaneità, ma sempre con la paura di qualcosa. Quando poi ripenso a come stavo prima di questo periodo, sono ancora più angosciata perché mi rendo conto dell’enorme differenza che c’è. A volte penso addirittura che non ci sia una via d’uscita 🙁

    1. Ciao Barbara,
      parli di “convivere con i tuoi pensieri”. Per te che vuol dire conviverci? Come facevi a conviverci?

      Noi NON SIAMO QUELLO CHE PENSIAMO, per poter vivere tranquillamente dobbiamo disidentificarci dai pensieri. Cioè vederli in maniera distaccata e SENZA chiederci perché esistono. L’unica risposta al perché esistono è perché li alimentiamo ancor di più mettendoci sopra un’enorme lente di ingrandimento, è perché a tutti i costi dobbiamo attribuirgli una ragion d’essere, perché siamo troppo razionali. Ma la nostra mente è capace di generare miliardi di pensieri, non tutti sono importanti, anzi la maggior parte è spazzatura.
      Il perché siamo razionali poi spessissimo è associato a sentimenti quali l’insicurezza e la paura. Ognuno ha la sua storia, quindi i motivi per cui siamo insicuri o spaventati sono strettamente personali, ma decisamente ognuno di noi ha una mente troppo attiva che ci fa fissare sui pensieri.
      Mente troppo attiva genera pensieri intrusivi, che generano a loro volta compulsioni e sofferenza. Diventa un cane che si morde la coda.
      Il fulcro non è capire il perché esistono i pensieri (questi esistono perché siamo troppo razionali!), il fulcro è capire che la mente funziona cosi e che comanda troppo quindi è necessario rieducarla. Spero di averti dato degli spunti su cui lavorare 🙂

  35. gran bella testimonianza!
    Quello che scrivi tu Viviana rappresenta in gran parte quello che anche noi stiamo vivendo: un risveglio che, seppur doloroso, ci porta ad una maggiore consapevolezza di noi stessi e non solo, anche di chi ci circonda. Il Doc è solo la punta di un iceberg ben più profondo! Sta a noi sfruttarlo positivamente per raggiungere i nostri obiettivi e vivere una vita migliore! Grazie per il contributo.

  36. Ciao Lucio, ciao Viviana e ciao tutti!

    Bellissima testimonianza, bellissimi (come sempre) i commenti di Lucio, importante esempio per tutti noi..

    Se sono convinta che il Doc si possa battere? Si, ne sono convinta perché VOGLIO esserne convinta, perché SCELGO consapevolmente di concedere maggiore spazio alla fiducia piuttosto che alla paura…anche se, confesso, non sempre è facile! D’altronde la cosa più importante che mi sta insegnando il Doc è proprio che non esistono cose vere in assoluto, tutto è relativo…esiste solo la mia capacità di scegliere cosa credere, esiste l’atteggiamento che scelgo di avere rispetto alla realtà.. se decido di intraprendere la strada dell’amore, dell’accettazione, della fiducia, della gentilezza verso me stessa e soprattutto della SEMPLICITÀ’, avrò pensieri ed emozioni amorevoli, semplici e spontanei..

    Alterno periodi in cui riesco ad invertire la rotta del mio pensiero verso emozioni positive e semplici, a momenti in cui non riesco a spezzare quell’automatismo che mi spinge verso la paura costante, il dubbio e la negatività. Ho capito che quello quello che mi fa stare male è un’eccessiva e irrealistica voglia di stare bene e una grande insicurezza e quindi il mio doc in sostanza è una eccessiva attenzione nei confronti del mio mondo interiore..è come se testassi di continuo come mi sento, cosa provo, cosa penso e come appaio per tentare di controllarli..avverto come una minaccia i pensieri e le sensazioni (perchè ho sperimentato quanto male possano fare) e questo mi impedisce di viverli in modo spontaneo.

    A questo proposito la mia psicologa mi ha fatto un bellissimo paragone che per me è stato illuminante e che quindi mi fa piacere condividere con voi: è come se in una stanza un giorno noti una macchia sulla parete, da quel momento, ogni volta che entrerai in quella stanza non potrai fare a meno di posare il tuo sguardo su quella macchia senza che riesca più a vedere tutte le altre cose straordinarie che quella stanza contiene…le soluzioni allora sono due: o accetti quella piccola imperfezione, considerandola una caratteristica della stanza senza attribuirgli nessun giudizio di valore, oppure scegli di toglierla (ed è allora necessaria una bella fatica e un duro lavoro)..in entrambi i casi la macchia non ti darà più fastidio.. 🙂

    L’errore, che io faccio, è che continuo a cercare la macchia nonostante forse non ci sia più (sento infatti di aver capito a fondo il carattere irreale delle paure, la relatività delle cose, il potere dell’accettazione e, in effetti, pensieri precisi e assillanti non ci sono più), “monitoro la stanza”, forse per abitudine, forse per paura che la macchia possa tornare, forse per un eccesso di perfezionismo che vorrebbe che non provassi mai nulla di anche minimamente negativo..forse per tutti questi fattori insieme..il risultato è una sensazione di insicurezza verso me stessa, confusione, instabilità, tristezza..

    (Che atteggiamento mi consigli Lucio, rispetto a queste sensazioni fastidiose?)

    E allora la paura che mi viene è che non possa sistemare le cose, che il doc peggiori, che si radichi troppo in me, che possa abituarmici ecc…
    Ma, a questo punto del meccanismo, forse quello che dovrei fare è ritornare a quanto scritto prima e ricordarmi che LE PAURE NON SONO REALI, che E’ REALE SOLO QUELLO CHE SCELGO DI RENDERE REALE, che la mia percezione della realtà dipende solo da me, da quello che scelgo di credere…e io POSSO SCEGLIERE DI AVERE FIDUCIA!

  37. Lucio…sono terrorizzata dall’idea di non tornare mai più quella di prima. Ormai la mia mente sente canzoni tutto il giorno e mi allontana dalla vita reale dalla bellezze dell’esistenza. Dagli occhi della mia bimba che implora le mie attenzioni che sono sequestrate dalla gabbia dei miei tormenti. La paura di morire ogni momento mi rende già morta. La paura di vivere ogni istante mi rende immobile. Prendo dei farmaci con la speranza di trovare un po’ di sollievo ma sento la mia mente più potente e nemica di qualsiasi altra cosa. E sento il distacco intorno a me di chi si è arreso e mi sopporta o compatisce. Invece vorrei essere stretta forte e avere sussurrato che tutto passerà, che tutto andrà bene, che niente potrà farmi realmente del male.

    1. Alessandra, è tutto finto! Tornerai non solo quella di prima ma sarai molto migliore di prima.
      Ma devi cambiare approccio.

      vorrei essere stretta forte e avere sussurrato che tutto passerà, che tutto andrà bene, che niente potrà farmi realmente del male.

      Non possono essere gli altri a rassicurarti. Devi farlo tu stessa.
      Devi scoprire dentro di te quella forza che già hai ma che al momento è seppellita sotto un mare di doveri e paure.
      Devi solo trovarla perchè quella forza già c’è 😉
      Garantito!

      P.S: Sei in terapia?

      1. Ho fatto terapia per un anno con scarsissimi risultati e il terapeuta mi ha anche fatto delle avance:( ora sto riprovando con una struttura pubblica e contestualmente uno psichiatra mi ha prescritto una terapia. Io sento dentro di me un profondo desiderio di amare ed essere amata e sentimentalmente sono insoddisfatta piena di dubbi sulla mia relazione. Mi sento dentro una morsa perché mia figlia è legatissima al mio compagno( non è sua) e l’idea di poter troncare questo rapporto sarebbe una tragedia per lei…forse il mio doc è davvero una fuga da tutta questa situazione …

      2. Ciao Lucio 🙂 a me è incominciato tt con un singhiozzo ..da li la preoccupazione di avere qualcosa di brutto in quanto leggevo su internet e come ben sai il più delle volte sei già morto
        Poi mia madre che ha sempre sofferto di ansia mi diede il colpo finale …sminuendo la mia paura di avere qualcosa di brutto per via del singhiozzo e raccontandomi ( in quanto io ho srmpre visduto con i nonni )di quanto lei sia stata male con l’ansia fino al punto di nn mangiare e diventare anoressica!
        Da li ..film su film se nn avvertiva quel senso di fame mi preoccupava ! 1000 dubbi!! E se nn dovessi avere più fame? E se nn dovessi mangiare più? E se dovessi diventare anoressica? E se si tratta di un disturbo alimentare?Che mente !! Da li mi sono rivolta subito ad una psicoterapeuta la quale mi disse subito che si trattava di doc! Ma io nn ne sono convinta!
        Ci credi che sono 1 anno e mezzo…che sono in cura ma nn sono più quella di prima ,questa esperienza mi ha lacerata perché mi ha toccato proprio sul cibo che come ben sappiamo è vita! È infido questo doc ti colpisce su qualsiasi cosa anche sulle cose più naturali…
        Ti abbraccio lucio

  38. Alessandra io credo invece che il Doc arrivi per farci capire che dobbiamo imparare a lasciarci andare e mettere la testa da parte! Questa ricerca continua della cosa giusta ,del comportamento corretto e del pensiero idoneo da avere ci ha reso schiavi della mente.. Una mente che fa da padrona sotto l’influenza delle paure… Ma noi dobbiamo andare oltre essere forti per capire che la vita è qui ora è del domani nessuno sa… Goditi il tuo compagno e tua figli senza domande… So che è difficile io soffro di doc da relazione e non solo da tanto tempo,piano piano però sto cercando di trovare la mia strada,si piange si cade e ci si tira su.

    1. Grazie Federica per il tuo messaggio. Vorrei tanto lasciarmi andare e sentirmi libera e forte come tante persone che conosco è che vivono e si godono appieno la vita. Invece io ho sempre paura, di viaggiare, di non essere all’altezza in ambito lavorativo, di trasgredire, di provare emozioni. C’è qualche libro che ti ha aiutata o qualche disciplina? Mi sono persa tra i pensieri voglio tornare qui e ora.

      1. Ciao Ale,
        inanzitutto presto usciranno i miei libri e credo che saranno molto utili a tutti.

        Dopodochè la paura si vince solo sfidandola

        Invece io ho sempre paura, di viaggiare, di non essere all’altezza in ambito lavorativo, di trasgredire, di provare emozioni

        Potresti provare a fare un piccolo viaggio, una piccola trasgressione. Qualcosa di molto piccolo e che ritieni di poter affrontare.
        Un piccolo passo alla volta 😉

  39. Ciao Lucio ,
    nel precedente articolo mi rispondevi cosi’: ” Continua a fare caso alle emozioni e cerca di comprendere anche quali sono i pensieri associati alle varie emozioni. Guardali “dall’esterno”. COme se fossi una scienziata che studia un fenomeno, senza farti trasportare dal pensiero e dall’emozione. Provaci e fammi sapere”

    Ebbene si, proprio come una scienziata mi osservo, forse in maniera troppo ossessiva però guardandomi in maniera obiettiva quello che vedo è una giulia esasperata perchè non riesce a gestire il suo lavoro e non sopporta più quel posto dove a lavorare dovremmo essere più persone e nei momenti dove non riesco a gestire emozione e ansia da ” oddio ce la farò a fare tutto?” arrivano più pensieri che riguardano la mia storia e mi chiedo cosa possa entrarci, dov’è il collegamento? Mi ritrovo nelle storie di tutti coloro che scrivono qua ma sembra non bastare come ragione e quindi a volte riparto con i se e ma. esempio: giulia beviamo un aperitivo?… pugno allo stomaco, e pensiero successivo: se vai a bere insieme alle amiche e non pensi a questo pensiero vuol dire che… se non sei gelosa di vuol dire che, se vuoi dormire a casa e non a casa sua vuol dire che… pensare, pensare, pensare. La scienziata che sta scrivendo ora è consapevole dei pensieri assurdi che nascono e non muoiono nella mia testa e la giulia piccoletta e impaurita che non comprende che può lasciarli andare.
    ps: a volte quella voce interiore, quelle domande sembrano domande di mia madre , di mio fratello..di certo mancano quelle di mio padre. e da quello che leggo tutti hanno avuto un pessimo rapporto con il proprio padre che corrisponderebbe proprio a quella parte genitoriale che ci manca per rassicurarci.

    E quindi uscimmo a riveder le stelle.. si perchè questo inferno finisce!

    1. Hai centrato un punto molto importante: il collegamento è lo stress!
      La cosa incredibile del DOC è che ti colpisce anche in momenti nei quali non il contenuto dell’ossessione non c’entra nulla.
      Mi sono interrogato per mesi sul perchè di questo fenomeno ed ho finalmente compreso che ad un certo punto si crea uno strano legame per cui oltre alla equazione DOC = ansia se ne crea un’altra più subodla: ansia = DOC. Ovvero tutte le volte che sale il nostro livello di ansia (o stress, dato che sono strettamente legati) automaticamente la valvola di sfogo diventano le ossessioni.
      Subdolo vero?

      ps: a volte quella voce interiore, quelle domande sembrano domande di mia madre , di mio fratello..di certo mancano quelle di mio padre. e da quello che leggo tutti hanno avuto un pessimo rapporto con il proprio padre che corrisponderebbe proprio a quella parte genitoriale che ci manca per rassicurarci.

      Anche questa è una bella intuizione. Ricorda che quelle domande sono di tuo fratello e di tua madre, NON TUE!!!
      Sono ricordi stivati nella tua memoria e da lì ti condizionano. Ma di fatto non esistono. Solo “solo” ricordi.
      Non sei tu, è la tua memoria!

      Continua così

  40. Bene e’ giusto che Lucio si prenda i giusti meriti per cio’ che ha fatto e sta facendo : lo merita.

    Ma ora torniamo al perche’ siamo qui , perche’ fino a quando non saremo completamente fuori dall’incubo, non potremo riprendere in mano completamente la nostra vita ed esserne protagonisti.Cosa di cui dovremmo esserlo tutti della propria esistenza.

    Di questo maledetto disturbo mi sembra che ne abbiamo parlato anche “troppo”, gli articoli gia’ presenti ,(So che ne arriveranno altri ben venga sia chiaro) forniscono gia’ ampiamente a mio avviso delle chiare indicazioni esaustive sulla risoluzione , ORA STA A NOI cercare di adattare quanto appreso per il nostro personale caso…Perche’ se ne viene fuori non con le parole o con gli attestati di stima ed affetto (che ribadisco Lucio merita tutti dal primo all’ultimo) ma con il continuo esercizio e la pratica ,adottando la strategia piu’ efficace al nostro dilemma.

    Solamente chi ha sofferto di doc sa quali siano le sofferenze indicibili che esso procura: SOLO PER OGGI POSSO CERCARE DI STARE BENE . Con questa frase voglio sgravarci ulteriormente da ulteriori preoccupazioni: quelle del futuro. Impariamo a stare nelle 24 h a vivere momento per momento qui ed ora.(concetto mindfulness) Consiglio di acquistare il testo di Kabat Zinn “Vivere momento per momento” , lo trovate anche in rete in pdf gratuitamente , in quanto vi sono delle indicazioni che si compenetrano perfettamente con quanto gia’ esplicitato dal sito.

    E’ fondamentale aver compreso questo : non ho il doc per via delle ossessioni perche’ sono pensieri che tutti nella loro vita fanno o hanno fatto MA PERCHE’ COMPULSO.

    Sono le rassicurazioni (le compulsioni) a trasformare la preoccupazione negativa in ossessione.

    SOLO PER OGGI POSSO CERCARE DI NON COMPULSARE PIU’.

    LA RISOLUZIONE DEL DISTURBO NON SARA’ NON AVERE MAI PIU’ DETERMINATI PENSIERI CHE COME GIA’ DETTO E’ CAPITATO A TUTTI DI FARLI (E CHE DIMINUIRANNO PER FORZA SE AVREMO INTRAPRESO LA CORRETTA STRATEGIA) MA ARRIVARE A CIO’ CHE GLI PSICOTERAPEUTI CHIAMANO DESENSIBILIZZAZIONE : SIGNIFICA NON AVERE PIU’ STIMOLI ,IMPULSI A COMPULSARE QUANDO LA NOSTRA MENTE INEVITABILMENTE CI RIPROPORRA’ QUEI PENSIERI CHE TANTO CI HANNO FATTO SOFFRIRE.

    QUESTO E’ A MIO AVVISO POSSIBILE SOLAMENTE INIZIANDO A NON AVERE PIU’ UN ATTEGGIAMENTO DI AUTOCOMMISERAZIONE E PAURA MA SFIDANDO CIO’ CHE TEMIAMO:” GUARDA LA PAURA IN FACCIA ED ESSA CESSERA’ DI TURBARTI”.

    E’ CHIARO CHE DEVE ESSERE FATTO GRADUALMENTE ALTRIMENTI E’ MOLTO PROBABILE CHE NON SI RIUSCIRA’ .

    METTIAMOCI AL PRIMO POSTO , DI DOC NON SI MUORE, DI ANSIA NON SI MUORE , QUESTA ESPERIENZA PUO’RIPAGARCI DELLE SOFFERENZE PATITE, SI PUO’ USCIRNE ED ESSERE DELLE PERSONE PIU’ FORTI. COME DICEVA NIETZSCHE :” TUTTO CIO’ CHE NON MI UCCIDE MI RENDE PIU’ FORTE” E POTRA’ ESSERLO ANCHE PER NOI!

    CIO’ CHE E’ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA E’ RICORDARSI CHE SE MI RASSICURO E COMPULSO ATTUO CIO’ CHE VIENE CHIAMATO RINFORZO NEGATIVO, IL PENSIERO TORNERA’ PIU’ FORTE DI PRIMA , DOBBIAMO GIUNGERE AD ESSERE TOTALMENTE INDIFFERENTI AI PENSIERI CHE SCATENANO IL MECCANISMO. IN UNA PAROLA: DESENSIBILIZZATI!

    LO RICORDO PERCHE’ QUANDO SI SOFFRE DI QUESTO DISTURBO AD UN TRATTO NON CI SI RICORDA PIU’ CHE ATTEGGIAMENTO AVERE NEI CONFRONTI DEI PENSIERI , DELLA MENTE IN GENERALE.

    RICORDO LUCIO QUANDO SCRISSE:” NON C’ERA PIU’ NIENTE DI RAZIONALE, ERO TERRORIZZATO AVEVO PAURA A PENSARE QUALSIASI COSA”.

    MI SONO RIVISTO TOTALMENTE E SAPPIATE CHE STATE PARLANDO CON UNO CHE IN QUESTO TUNNEL CI E’ FINITO IN SEGUITO AD UN ABUSO DI ECSTASY, CHE INIZIO ‘ A FARMI DUBITARE DI NON ESSERE DOVE MI TROVASSI IN SEGUITO AD UN’ ALLUCINAZIONE FORTISSIMA CHE PROVOCO’ IN ME UNA SCISSIONE: LA RAGIONE MI DICEVA DI ESSERE LI’ MA I MIEI SENSI NON CI CREDEVANO PIU’…

    TRAUMA CHE FUNZIONA COME UN DOC PUR NON ESSENDOLO, IN QUANTO MI E’ STATO DIAGNOSTICATO: DEREALIZZAZIONE SU BASE OSSESSIVO – COMPULSIVA. PER FARLA IN BREVE FUNZIONA COME UN DOC MA NON E’ UN DOC. (cambia la tematica).. POCO IMPORTA NE VERRO’ FUORI ANCH’IO TRATTANDOLO COME UN DOC COME STO FACENDO.

    DI COSA DEVO AVER PAURA? HO PERFINO PROVATO LA DISSOCIAZIONE IN SEGUITO A QUELL’ABUSO.

    NON POTETE IMMAGINARE LE SOFFRENZE ATROCI CHE PROVAI, IO CHE NON AVEVO MAI AVUTO NULLA E CHE NON SAPEVO NEMMENO CHE COSA VOLESSE DIRE L’ANSIA.

    IL CONTINUO DUBBIO E LA SENSAZIONE CHE LA REALTA’ POTESSE SCOMPARIRE DA UN MOMENTO ALL’ALTRO MI PORTO’ AD AVERE ANCHE UNA DISSOCIAZIONE INDOTTA..PER FARLA IN BREVE , SENTIVO VOCI..PENSAVO ORMAI E’ FINITA’.

    UNA VAMPATA DI ALCUNI SECONDI CHE MI FECE VEDERE TUTTO NERO E POI RIAPPARVE LA REALTA’: ERO CONVINTO CHE LE REALTA’ POTESSE SPARIRE…I SENSI NON CREDEVANO PIU’ DOVE FOSSI , COME SE UN GIGANTE MI AVESSE SCARAVENTATO ALL’IMPROVVISO NELLA STRATOSFERA, SOLAMENTE CHI L’HA PROVATO PUO’ SAPERE. E’ PASSATO ANCHE QUELLO ANDIAMO AVANTI 🙂 !

    TORNANDO A MONTE , RAMMENTIAMOCI QUALE DEVE ESSERE IL CORRETTO ATTEGGIAMENTO: SOLO PER OGGI POSSO CERCARE DI VIVERE PIENAMENTE LA MAI GIORNATA E QUANDO ARRIVERANNO I PENSIERI NEGATIVI (SE ARRIVERANNO) LI POSSO TRATTARE COMETUTTI GLI ALTRI : PRENDO ATTO DI COSA MI STA PROPONENDO LA MIA MENTE E RIPORTO LA MIA ATTENZIONE A CIO’ CHE STAVO FACENDO. DEVE ESSERE UN ALLENAMENTO CONTINUO IN QUANTO IL DOC E’ UN AUTOMATISMO ERRATO APPRESO. QUESTA E’ UN’OTTIMA NOTIZIA 😉 PERCHE’ COME E’ STATO APPRESO SI PUO’ DISINNESCARE. L’ANSIA DEVE DIMINUIRE OGNI VOLTA SPONTANEAMENTE QUANDO ARRIVANO I PENSIERI NEGATIVI SE ARRIVERANNO.LA MENTE A FURIA DI MEMORIZZARE CIO’ TORNERA’ A FUNZIONARE COME DEVE..SPERIAMO EHEHE

    MI AUGURO DI POTER ESSERE STATO UTILE PERCHE’ LEGGERVI A ME AIUTA MOLTO. GRAZIE A TUTTI

    ALESSIO

  41. Allora Alessio il mio cantare in continuazione nella mia testa è una compulsione…come se tutta la mia ansia che niente riesce a placare trovasse in questo tormento una valvola di sfogo? Stamattina mi sono svegliata così, la testa mi martella e affrontare qualsiasi cosa richiede uno sforzo immane di attenzione come se dovessi ascoltare qualcuno che mi parla in discoteca con la musica altissima. E poi arriva l’attacco di panico con il cuore in gola. È’ un inferno.

    1. Ciao Alessandra ti scrivo il titolo di due libri molto belli secondo me:
      Piacersi non piacere di E.Rolla
      Vincere le ossessioni di G.Melli

  42. Ciao Alessandra, a me é capitato un sacco di volte nel sonno. Svegliarmi perché sentivo questa musica fortissima, come se fossi a un concerto e rimanere sveglia perché ormai non riuscivo più a dormire. Ricordo quando un giorno parlai di quest’evento e il fratello della mia amica ridendo mi disse ” stress? Ansia?”..é sempre lei ,l’ansia. C’È chi le passa tutte prima di uscire dalla tempesta, c’è chi si concentra nel partner, chi sui figli, chi sul perché esistiamo .. Etc.
    Ora stai così, ma non é per sempre.. Ma ogni giorno migliori. Abbi fede, veramente. Ad ogni tuo risveglio prova a dire” ciao Alessandra, di cosa hai bisogno oggi? ” parla con te come se ti stessi rivolgendo a quella piccola Alessandra che c’è in te e ha tanta paura.. Solo paura, solo timore.. Ogni gg quella paura ti abbandonerà. Non hai idea di quanta forza hai, non cercarla negli altri… Una cosa l’ho imparata, quando arriva lo sconforto, i pensieri improvvisi, bizzarri, distorti, mi dico…eccoci di nuovo. Dove vogliamo arrivare? Se poi arriva il pianto, mi chiudo da sola dove posso ad asciugarmi le lacrime, perché sono mie, come le mie paure. E se chiedo a qualcuno di aiutarmi dopo sento vergogna per le cose assurde che potrei pensare o dire e allora vivo da sola la mia sofferenza (passeggera) e poi mi sento più forte..sai perché? Perché é giulia che ha aiutato se stessa ! 🙂

    1. Grazie Giulia…grazie. Non è vero che gli altri non possono valicare i confini delle nostre paure perché tu stessa dedicandomi 5 minuti della tua vita mi tendi la tua mano e mi fai sentire meno sola. Mi chiedo costantemente quale sia il mio disagio quotidiano, anche in questo momento sono al mare, mia figlia si diverte, il mio compagno mi sta vicino eppure nella testa mi martella sempre una canzone diversa e non riesco a godermi le bellezze che mi circondano, provo a leggere un libro e le canzoni mi disturbano e mi viene da urlare perché vorrei cambiare testa vorrei sapere perché a me e quale sia la cura se mai esiste per ritrovare la pace. Non è giusto mi ripeto e questa frustrazione mi fa odiare me stessa.

      1. Mannaggia… Il commento non é stato pubblicato. Forza Ale.. Anche io mi sono odiata, mi guardavo allo specchio per capire quante giulie c’erano, perché tutte quelle frasi negative, perché quella musica di primo mattino, perché credere di essere falsa, tanti perché.. Come mi ha scritto Lucio poco tempo fa, prova ad osservarti , prova a non essere partecipe di tutto quello che passa per la mente. Prova a riportare l’attenzione al qui e ora, esempio ” Alessandra ricordati che sei qui e ora, prendo consapevolezza di dove mi trovo,..” con chi 6, descrivi a te stessa cosa senti con i tuoi 5sensi. Lo conosci esercizio? Lo pratico insieme a tutti quelli che conosco da 5mesi ed é servito, pazienza e perseveranza. Ho provato tutto, meditazioni audio, yoga, lunghe passeggiate, parlarne fino a non avere più fiato e risposte.. Ma so che anche se sono passetti ho già percorso un lungo cammino. É cosi …cadi e ti rialzi, cadi e ti rialzi, cadi e ti rialzi e un giorno ti accorgi che cadi sempre meno. Ale non mollare.

        1. Giulia ti sentivi le canzoni solo al risveglio o continuavano imperterrite tutto il giorno? È soprattutto hai mai avuto paura di avere qualche malattia neurologica o altro? Che la causa dei pensieri distorti sia fisica e non psicologica? Cerco sempre di parlarmi e di riportarmi sul qui e ora ma certe volte mi sento anche detealizzata:(

          1. Mi permetto di infiltrarmi anche qua Alessandra!
            La musica ce l ho anche adesso in testa pensa un pò!
            ma fa nulla, a volte mi da fastidio altre volte ci canticchio sopra!
            Chiedendoti se è altro stai andando appresso ai dubbi del doc!non cascarci!!
            E’ doc, anche quando non ci credi, anzi ti dirò che paradossalmente meno credi che sia lui più lo è! la derealizzazione è conseguenza dell’ansia e di tutta la situazione, non hai nessuna malattia neurologica o altro fidati!
            Il doc ha una miriade di sfaccettature!! osserva i meccanismi, non il contenuto e ti accorgerai che la frittata è sempre a solita. dubbi e dubbi proiettati al futuro! ma nel presente c’è solo un malessere che persiste per il fatto che non accetti cosa accade! Riportati nel qui ed ora, è una cosa difficilissima da fare ma ci vuole solo allenamento e fiducia nelle tue potenzialità.
            Esercitati a non avere più questo controllo, le cose che temiamo non sono mai successe non per via del controllo da noi esercitato me per via del fatto che è finzione, fantascienza, fantasia, paure chiamala come vuoi! di sicuro non è realtà!!anche io faccio fatica a non avere l’ipercontrollo su tutto…ma piano piano ogni giorno di più capisco che è quello che mi impedisce di vivere seranamente!

      2. Cara Alessandra, innanzi tutto volevo invitarti alla calma, respira e cerca di rilassarti a prescindere da dove ti trovi, le canzoni in testa ce le ho anch io quasi sempre! ci sono delle volte in cui le ho e volte in cui non le ho proprio ma ripartono nel momento in cui me ne rendo conto.
        Il punto è quanto tu decidi di accettarle o meno, onestamente da grandissima adoratrice di musica quale sono, ho sempre avuto le canzoni in testa, pensa che ho un bagaglio musicale talmente vasto che spesso mi basta leggere una sola parola per far partire una canzone nella mia mente, solo che prima del doc era una cosa alla quale non davo peso!!
        Tutto questo per dirti che:
        E’ una cosa molto comune che vivono tutti, la differenza la fà l’attenzione che tu dai alla cosa, Lucio ha scritto un articolo bellissimo sull’accettazione dei pensieri ossessivi e delle emozioni nel doc che spiega molto bene il percorso di accettazione che dobbiamo fare per non dare tutta questa benzina ai meccanismi ossessivi, perchè l’attenzione che dai alla musica in testa è ciò che ti intrappola, e più cerchi di non badarci (stando sempre a controllare che ci sia o meno e sperando che sparisca ) più questo sforzo come già detto nel blog si trasforma in attenzione!
        Chi se ne frega se c’è la musica!
        Prima mi dannavo per questa cosa, mi bastava aprire gli occhi 2 secondi durante il sonno per far ripartire il disco, ora invece non mi interessa, e da quando ho iniziato a fregarmene ti assicuro che la cosa è meno pesante e spesso nemmeno c’è, a volte è una cosa che rimane davvero in sottofondo e che riesco a cogliere a malapena, tutto questo perchè non è più una priorità andare a vedere cosa mi propina la mente nei determinati momenti della giornata!
        Per quanto riguarda l’attenzione che manca ti capisco benissimo anche per quello, ma aggiungo che la concentrazione è una cosa che vien facendo, ho impegato 2 mesi per iniziare a leggere un libro e dopo poche righe lasciavo perdere in preda alla disperazione perchè stavo perennemente sintonizzata sulle ossessioni del momento o sulla musica.
        poi mi sn sforzata pian piano giorno per giorno e adesso leggo tranquillamente ed ho più concentrazione.
        ti invito a riprendere i vari articoli di questo blog che personalmente ho dovuto rileggere più e più volte per capirli profondamente proprio per via dei vai fastidi dati dal doc, riparti dall’accettazione della situazione e da quello che ne consegue, per quanto sia difficile è l’unico modo per lasciar andare la cosa!
        Evita i sensi di colpa del perchè stai così, perchè colpa non ne hai! però lavora su te stessa per accettare e sforzati di non giudicare ciò avviene nella mente, chiediti se tutto questa attenzione che dai alla mente è per te fonte di serenità o di malessere, lo so che è difficilissimo ma è fattibile! te lo dice una che è partita da un doc molto molto severo e che piano piano attraverso le ricadute riesce a rivedere la luce e a capirsi sempre di più! Tieni presente (questo è un parere mio) che per quanto il doc cmq riveli un messaggio dietro spesso compulsare mentalmente è una cosa che avviene normalmente per motivi un pò automatici, tutto questo per dirti che se cerchi di guardarti dentro e non trovi una ragione valida nel provare ansia in quel momento o no capisci cosa vorrestsi realmente a prescindere dal doc CHISSENEFREGA! magari sei solo stanca! non dannarti se non ci arrivi intendo, accetta e via, lascia scorrere e concentrati piano piano su altro consapevole del fatto che le sensazioni di sconforto e i pensieri negativi derivanti dalla situazione insostenibile sono anche essi frutto della mente razione, alla luce di questo che altro aggiungere? Forza!!!

        1. non è più una priorità andare a vedere cosa mi propina la mente nei determinati momenti della giornata!

          Grande!!!

  43. Grazie Stefania credimi sapere che qualcuno provi o abbia provato ciò che sto vivendo io mi conforta tantissimo. Mi rispecchio totalmente in quello che hai scritto , anche io ogni tanto mi fermo e appena mi accorgo di non cantare ecco che il meccanismo riparte! È’ assurdo quasi mi volessi autotorturare anche quando il doc mi da un po di tregua! Lotterò lo prometto a me stessa felice di sapere che in questo blog troverò tante anime belle che mi sosterranno:)

  44. Ciao a tutti..io volevo ringraziarvi per la vostra voglia di condividere..credo che sia importante più che leggere la carta stampata, sentire e capire che non siamo soli..che davvero quello che proviamo HA UN NOME..
    Che poi sia difficile fidarsi e dargli il nome credo sia proprio il DOC..mi sbaglio?
    Io sto cominciando ora a provare a fidarmi…io penso di avere DOC da relazione..da una domanda l anno scorso..”come faccio a sapere che durerà x sempre”..che vorrei non essermi mai fatta..alla quale non esiste risposta..per he le emozioni non son matematica..ma riflettendo il fatto stesso di non volere credere al contenuto..di non voler mettere in discussione la relazione..di non volere cercare nemmeno la risposta..IO NON VOGLIO NON AMARLO..e solo a dire sta frase..eccolo il pugno sullo stomaco e la vocina “cosa dici voglio con tutta sta sicurezza, che alla fine non lo vuoi..” Contro risposta..ma chi te l ha detto!!?e da qui poi avanti all infinito..allora è tutto vero altrimenti le risposte ti basterebbero..viverci vicino ti darebbe le emozioni..e ciao..dentro un incubo..Non so se mi son spiegata..non so se sia così che funziona il DOC..a volte mi sento una pazza..
    A volte penso..ma scusa se veramente non lo amassi piu..perchè lotto per capire cos ho..per trovare qualcosa a cui attaccarmi e liberarmi dei pensieri?!alla fine é un istinto pure questo di uscirne..altrimenti lo lascerei e fine..sto compulsando vero?si cerca sempre una rassicurazione testamo cosa si prova..ma alla fine penso..ma prima di sta benedetta domanda..ero veramente felice finalmente libera senza freni!potrà mica da un giorno all altro accendersi un interruttore?!?
    Scusatemi ma sto cercando di capire bene i meccanismi di sto DOC..per non ingannarmi..ma per uscirne..
    Vi ringrazio se qualcuno mi risponderà!!

    1. Ciao eli,
      É esattamente cosi che funziona. Mi sono posta le stesse domande , ma la risposta é sempre nelle emozioni , non quelle attuali che sono impregnate di timore/ansia. La vocina con la contro risposta era sempre con me e non ti dico per quanto tempo….alla vista di una fotografia” perche non la guardi e dici com’è la realtà? Ché in quella foto non ti piace… Ecco ti stai levando l’anello che ti ha regalato allora vuol dire che” lo levavo per farmi la doccia o lavare le mani -.-‘ insomma potrei dirti mille esempi di pensiero. Ma veramente tutto l’amore che ho dipende da questi quesiti? No!

    2. Ciao Eli, si il DOC funziona proprio cosi… Deve insinuare il dubbio ovunque e il suo modo migliore è aggiungere razionalità a tutto ciò che di razionalità ha poco, come nelle relazioni d’amore, quelle di ogni tipo, tra uomo e donna, tra madre e figlio, tra padre e figlio ecc.
      Sentiamo che ogni cosa deve essere sottoposta ad un’analisi, ad un perché. Che ogni cosa deve avere una ragione, un motivo per esistere, che ogni domanda o pensiero deve avere una risoluzione e soprattutto deve avere un motivo per cui è stato generato. E cosi iniziamo letteralmente a scervellarci.
      Cosa che capita spesso a chi tende a gestire la mente così è,ad esempio, di guardare un/a bello/a ragazzo/a e di iniziare a compulsare sul solo fatto di averlo fatto, perché SE l’ho guardata ALLORA vuol dire che…
      Ma nella vita non è tutto cosi bianco o nero, così serio, cosi austero.
      Hai semplicemente visto un/a bello/a ragazzo/a, STOP! nulla di più…
      Dietro il giochetto del SE/ALLORA ci sono solo paure ed insicurezze.
      E con le paure rischiamo di vivere di privazioni e pensieri, troppi pensieri.
      Osservati, osserva come ragioni, come ti rapporti ad ogni cosa.
      Io ho scoperto di applicare questa mia errata gestione della mente in molte cose, non solo nella mia relazione di coppia.
      Questi sono gli insegnamenti del doc che scoprirai passo dopo passo e di cui ne rimarrai arricchita.
      Buon viaggio, in gamba! 🙂

  45. Nei commenti che non si vedono..ringraziavo Giuli per la risposta..e ti chiedevo se anche tu hai passato la fase praticamente dell autoconvinzione che fosse alla fine tutto vero..che era quello il vero motivo delle ansie..non ammettersi la realtà..queste sensazioni sono logoranti..non riesco a tenere casa..lavare stirare far la spesa..sempre li con il pensiero..vorrei solo stare in silenzio a letto e dormire..ma capisco non sia la strada giusta..ma mi sento senza forze..

    1. Anche questo è uno dei giochetti del DOC, il farti credere che “tanto questa è la realtà”, che “lo capirai prima o poi senza che cerchi strade per uscirne”
      Ma guarda quanto si insinua in te questo pensiero, guarda quanto sia invalidante per te e le tue attività quotidiane, a tal punto da non riuscire a fare nulla.
      allora io ti rispondo: DEVI TROVARE QUELLA STRADA CHE TI PORTI FUORI DA TUTTO CIÒ, lo devi a te stessa.
      Amore o non amore, verità o no, dobbiamo essere NOI a governare la nostra vita, non deve assolutamente farlo la nostra mente per noi, perché poi il risultato è proprio ciò di cui parli: sentirsi senza forza, abbattuti.
      Ho letto molte cose che parlano del DISIDENTIFICARSI DAI PENSIERI, perché NOI NON SIAMO QUELLO CHE PENSIAMO, e se pensiamo decisamente troppo allora dobbiamo fermarci e dire al nostro cervello che si sta prendendo un pò troppe libertà.
      Soffriamo cosi tanto per tutto questo perché quello che il nostro cervello ci suggerisce è quello che noi NON VOGLIAMO, è sintomo di paura non di realtà, per questo dobbiamo trovare un modo per azzittirlo, o meglio, per educarlo.

      Facciamo un piccolo “esperimento”?
      Ti dico una cosa: percorri questa strada, esci dall’ansia, dalla tristezza, dalle paranoie seguendo tutti i consigli e l’e-book di Lucio. Conosci te stessa, osserva te e come la tua mente funziona.
      Dopo tutto ti sarà più chiaro. Qualsiasi sarà la tua decisione, lasciarlo o meno, deve essere presa senza questa ansia e questo stato di tensione. Ora non sei in grado di scegliere.

      1, 2 ,3…

      Se il mio “esperimento” è riuscito, alla frase “lasciarlo o meno” la tua ansia è aumentata, la paura è salita, magari è scesa una lacrima. Avrai pensato: vedi alla fine capirò tutto, anche quello di cui più temo. Ho paura e basta.
      Vero?

      Questo, secondo me, è DOC! Automaticamente pensare alla cosa che più temiamo a tal punto da poter influenzare un intero percorso di redenzione. Da vivere anche questo con l’ansia e da non riuscire così ad arrivare a risultati importanti e duraturi.

      Quindi vorrei darti un consiglio: intraprendi questo percorso SENZA PENSARE CHE CAPIRAI COSA FARE CON IL TUO LUI, SENZA PENSARE CHE TI SARÀ TUTTO PIÙ CHIARO. SENZA LA PAURA CHE POI CAPIRAI E CHE DOVRAI PRENDERE ALCUNA DECISIONE.
      Perché vivresti questa tappa importante della tua vita come un’altra prova, quindi con ansia e paura.
      FA QUESTO VIAGGIO CON LA CONVINZIONE CHE TUTTO CIÒ CI FA SOFFRIRE, CHE IL MODO IN CUI I PENSIERI SI INSINUANO IN NOI È INVALIDANTE. E che dobbiamo imparare ad essere artefici della nostra vita, a prescindere da tutto, anche dalla nostra relazione 🙂 Dobbiamo farlo esclusivamente per noi.
      Sono con te!

  46. Ma sono io che non voglio vedere a me stessa? Non voglio ammettere di non volerlo più? Questa situazione é devastante. Riesco a immaginarmi in qualsiasi situazione e sentire ogni cosa. Perché? Non voglio immaginare tutte queste cose

    Ciao Elisa, nel mio periodo peggiore scrivevo tantissimo, non solo su carta ma annotavo anche sul cellulare, sembravo Alighieri con la Divina Commedia.. Queste righe che ho scritto su sono di Gennaio. Questo per risponderti al commento, proverai a cercare ogni soluzione possibile. Adesso te ne elenco un paio….
    Forse mi sto autoconvincendo che lo voglio ancora perché non lo voglio far soffrire, Forse non voglio accettare questa situazione perché sono entrata in casa sua e ho stretto un bel rapporto con i genitori, forse non ho il coraggio. Sono passata anche per i difetti fisici, per il tono di voce, perché a fare la spesa lui prendeva qualcosa che a me non piaceva, per ogni respiro. Avevo paura anche di pensare, di sentire una minima emozione. Tutto cresceva e peggiorava quando mi trovavo a lavoro. Pensa che mi sino goduta tutte le ferie a casa per PENSARE, capisci… Per pensare. Perché analizzando tre anni di storia e pensieri possiamo uscire dal loop mentale di pensieri? No , no e no. Non stiamo guardando la realtà ma i nostri pensieri, le nostre visualizzazioni mentali errate e negative. Diventavo ciò che leggevo, vedevo o sentivo.. Mi immedesimavo in ogni cosa. Ma se mi ingelosivo o se facevo qualcosa spontaneamente allora a chiedermi perché o a giustificare il tutto in maniera razionale.
    😮 lasciamo scorrere questo dialogo interiore senza fine .

  47. Grazie giuli..davvero..hai ragione cavolo..anche se senti qualcosa di bello fa scattare poi qualcosa di brutto..diventa un incubo vivere..hai come paura anche di vivere felice..che dannazione enorme! Ma tu adesso stai con lui?!sei piu serena?

  48. Certo che sto con lui e non me ne separò… Fai caso a questi pensieri… Credi che siano davvero tuoi? Oppure li vedi come condizionamenti esterni? Come se fossero il giudizio di qualcun’altro/a.

    1. Ciao Giulia volevo chiederti un consiglio, come posso fare per il fatto che non riesco a sentire nulla… Il doc mi ha portato lontanissima dalle emozioni con il mio compagno….

      1. Ciao Federica, mi permetto di risponderti e di intrufolarsi in qst commento.
        Il DOC ci mette in uno stato di tensione, di ansia, di agitazione e tristezza, di eccessiva razionalità in cui è normalissimo non riuscire a sentire nulla… Se il problema è il DOC, bisogna scegliere di portare avanti la relazione NONOSTANTE (l’apparente) assenza di sentimenti. I sentimenti nascono e vengono fuori qnd si è spensierati quindi è normale non riuscire a sentire nulla, perché sottoponiamo tutto ad analisi. Il segreto è azzitire la mente, riconoscere come funziona e dirsi che, in questo stato di intensa attività mentale, è normale non riuscire a sentire. Quando, con esercizio consapevolezza e pazienza, riuscirai ad azzittire il cervello, quando sarai libera da ogni vincolo mentale, sentirai scorrere le emozioni 🙂

  49. Ciao Lucio come sempre grazie per quello che fai per tutti noi!!!
    Io posso dire di avere fatto tanti passi avanti sto dismettendo i farmaci dopo ormai 9 anni e di questo sono fiera di me.. Però ancora a volte inciampo perché non riesco a sentire le emozioni come se si fosse bloccato l’interruttore e questa cosa mi crea non pochi problemi soprattutto nella mia relazione perché ho compreso i meccanismi dei pensieri ma senza le sensazioni è durissima. Spero che il doc non mi abbia reso una persona arida, voglio sentirmi viva e non questo piattume… Vorrei sentire la mente un po’ più leggera… Poi volevo chiederti ma è te è capitata una fase così dove anche i pensieri spiacevoli non ti toccano più come se ti fossi abituato anche al negativo e non senti nulla nemmeno li…. Una vera e propria resa consapevole una totale stanchezza che ti porta a non avere proprio più voglia di fare nulla contro i pensieri.. Però dall’altro lato non riesco nemmeno ad essere contenta di questo! Sono un po preoccupata perché non vorrei essermi auto convinta dei miei pensieri.
    Scusa se sono stata un po prolissa
    Un forte abbraccio a tutti!!!

  50. Leggendo le vostre domande e il vostro doc di relazione mi sono fermata a riflettere sul mio modo di vivere un rapporto e di provare emozioni. Io fondamentalmente sono come voi, ogni giorno mi chiedo se accanto abbia la persona giusta e se sono capace di provare sentimenti verso chi mi circonda. La risposta credo sia a momenti. Ci sono attimi in cui la mia sfera emotiva mi lancia degli input ma per il resto sono apatica e in stand bye. Ho disimparato a vivere le emozioni perché il tentativo di razionalizzare ogni cosa ha bloccato la mia sfera affettiva e sensoriale. E’ tutto collegato è l’enorme sofferenza interiore che inevitabilmente ci distacca dalla vita e dai sentimenti. Forza ragazze vi sono vicina e anche se sono in fase acuta per adesso riesco a provare grande solidarietà e comprensione che sono pur sempre delle emozioni 🙂

  51. I pensieri che ci infila nella mente il doc sono TUTTI falsi. E proprio xke si ripetono così spesso ci fa capire che sono del doc. Se gli diamo peso incrementano la loro energia. Non se ne andranno più.
    Ignoriamoli!!
    Dobbiamo riprenderci la nostra felicità!
    Noi abbiamo il diritto di essere felici !!

  52. Giuli..a dir il vero mi sembrano miei giudizi..che poi io abbia sempre paura di cosa pensano gli altri é certissimo purtroppo..
    Cara Federica, Alessandra..Esattamente come mi sento io..è difficile darsi la spinta x andare avanti, ma comunque non riuscire a SENTIRE emozioni..solo sensi di colpa infiniti..anche a me sembra di essermi abituata ai pensieri negativi..e a volte dico..mi sa che è davvero così non provo niente..allora finchè non lo lascio non avró pace..ma nn è vero..nn è neanche questo..poi tutte queste crisi x me coincidono con un periodo pieno di forti stress..tiroidite..aborto..perso il lavoro..casino con l attività..macchina ko..un insieme di cose..che ti fanno comunque capire che la vita, l amore,la famiglia d origine, non è zucchero filato e miele..e se proviamo qualcosa di diverso da prima non significa non esser”belle persone”, non voler bene, non amare..
    Buona giornata a tutti!

  53. Giuli..a dir il vero mi sembrano miei giudizi..che poi io abbia sempre paura di cosa pensano gli altri é certissimo purtroppo..
    Cara Federica, Alessandra..Esattamente come mi sento io..è difficile darsi la spinta x andare avanti, ma comunque non riuscire a SENTIRE emozioni..solo sensi di colpa infiniti..anche a me sembra di essermi abituata ai pensieri negativi..e a volte dico..mi sa che è davvero così non provo niente..allora finchè non lo lascio non avró pace..ma nn è vero..nn è neanche questo..è proprio il NON PROVARE EMOZIONI che ti fa poi ripartire tutti i pensieri..e dire è così arrenditi..peró alla fine non ci si arrende..vorrà pur dire qualcosa no?!
    poi tutte queste crisi x me coincidono con un periodo pieno di forti stress..tiroidite..aborto..perso il lavoro..casino con l attività..macchina ko..un insieme di cose..che ti fanno comunque capire che la vita, l amore,la famiglia d origine, non è zucchero filato e miele..e se proviamo qualcosa di diverso da prima non significa non esser”belle persone”, non voler bene, non amare..
    Sarebbe bello peró crederci sempre..

    1. Ciao a tutti,

      io ho sofferto di DOC la prima volta a 21 anni. Ora ne ho 35. Dopo qualche anno ho deciso di andare da una psicologa. Ho avuto la fortuna di trovare una persona splendida che mi ha fatto capire tante cose e soprattutto non mi ha fatto sentire MALATO perchè NON lo siamo.
      Ogni tanto soffro di qualche ricaduta. Dopo 3 anni perfetti da un paio di mesi sono in mezzo ad una ricaduta abbastanza tosta.
      A prescindere dal tipo di DOC, la cosa fondamentale secondo me è non aver PAURA. La paura è una reazione normale a certi pensieri ORRIBILI ma una volta che abbiamo capito il meccanismo dobbiamo cercare di essere più forti.
      Siamo vittime di un maledetto meccanismo mentale che ci fa sembrare come il criceto che gira all’infinito sulla ruota.
      La prima reazione è quelle che conta. Darsi un minimo di fiducia è il primo step fondamentale. Il secondo è la PAZIENZA. Queste situazioni non svaniscono da un giorno all’altro. Abituatevi ad avere alti e bassi.
      Quando e se andate dal vostro psicoterapeuta cercate di essere estremamente sinceri nell’analizzare la settimana trascorsa. Non può essere tutto nero..i piccoli momenti di positività ci sono. L’importante è vedere il trend…due passi avanti e uno indietro…però cmq stai andando AVANTI.
      Sono cosapevole che la cosa peggiore sono le immagini intrusive. Sembrano entrare in automatico anche se noi non lo vogliamo. In realtà il nostro subconscio le sta cercando. Non importa che ci siano ancora i pensieri/immagini. La cosa FONDAMENTALE è la reazione che noi abbiamo. Non SPAVENTATEVI. Piuttosto se non vanno via fate qualcosa. Tenetevi impegnati. Distrarsi distoglie il pensiero.
      Posso dirvi con CERTEZZA che i pensieri passano..ne sono un esempio. E’ vero ora sto passando una ricaduta ma sono stato 3/4 anni senza alcun problema. In 10 anni 5 mesi totali di DOC in fondo non è male no? 😉
      Quando stiamo meglio abbiamo una voglia di VIVERE anche maggiore alle altre persone perchè sappiamo cosa bbiamo passato. Dai forza e coraggio!

      1. Non può essere tutto nero..i piccoli momenti di positività ci sono. L’importante è vedere il trend…due passi avanti e uno indietro…però cmq stai andando AVANTI.

        Ottimo consiglio 🙂

  54. Ciao a tutti,

    io ho sofferto di DOC la prima volta a 21 anni. Ora ne ho 35. Dopo qualche anno ho deciso di andare da una psicologa. Ho avuto la fortuna di trovare una persona splendida che mi ha fatto capire tante cose e soprattutto non mi ha fatto sentire MALATO perchè NON lo siamo.
    Ogni tanto soffro di qualche ricaduta. Dopo 3 anni perfetti da un paio di mesi sono in mezzo ad una ricaduta abbastanza tosta.
    A prescindere dal tipo di DOC, la cosa fondamentale secondo me è non aver PAURA. La paura è una reazione normale a certi pensieri ORRIBILI ma una volta che abbiamo capito il meccanismo dobbiamo cercare di essere più forti.
    Siamo vittime di un maledetto meccanismo mentale che ci fa sembrare come il criceto che gira all’infinito sulla ruota.
    La prima reazione è quelle che conta. Darsi un minimo di fiducia è il primo step fondamentale. Il secondo è la PAZIENZA. Queste situazioni non svaniscono da un giorno all’altro. Abituatevi ad avere alti e bassi.
    Quando e se andate dal vostro psicoterapeuta cercate di essere estremamente sinceri nell’analizzare la settimana trascorsa. Non può essere tutto nero..i piccoli momenti di positività ci sono. L’importante è vedere il trend…due passi avanti e uno indietro…però cmq stai andando AVANTI.
    Sono cosapevole che la cosa peggiore sono le immagini intrusive. Sembrano entrare in automatico anche se noi non lo vogliamo. In realtà il nostro subconscio le sta cercando. Non importa che ci siano ancora i pensieri/immagini. La cosa FONDAMENTALE è la reazione che noi abbiamo. Non SPAVENTATEVI. Piuttosto se non vanno via fate qualcosa. Tenetevi impegnati. Distrarsi distoglie il pensiero.
    Posso dirvi con CERTEZZA che i pensieri passano..ne sono un esempio. E’ vero ora sto passando una ricaduta ma sono stato 3/4 anni senza alcun problema. In 10 anni 5 mesi totali di DOC in fondo non è male no? 😉
    Quando stiamo meglio abbiamo una voglia di VIVERE anche maggiore alle altre persone perchè sappiamo cosa bbiamo passato. Dai forza e coraggio!

  55. Ragazze seconde me potrebbe esserci utile scambiarci le mail per raccontarci le nostre esperienze, pensieri ansie.
    Condividere queste cose con qualcuno ti fa sentire meno sola.
    Che ne dite?

  56. Non capisco ma non pubblica piu i commenti..da tutta sta storia una cosa ho capito..non cercare conferme su internet..escluso questo blog che è una luce..per il restp troverai solo conferme che la tua storia è finita..perchè chiaramente proverai tutte le cose che son scritte..forse saran anche vere..con tutto il terrore che abbiamo e tutta l ansia di certo non si riesce a provare emozioni..

  57. Bellissima testimonianza! Complimenti a Lucio per tutto quello che sta facendo per noi poveri “docchiani”…

    Anche io sto cercando di uscire da questo “caro amico” che è davvero pesante..visto che si presenta in varie forme…Pero’ devo dire che, a parte oggi dove è ritornato molto pressante, sono da quando ho capito che si tratta di DOC, che inizio a stare meglio…molto meglio! Ora riesco ad affrontarlo..prima scappavo…ora non ho piu’ paura..anche se, ripeto, a volte è davvero pressante..Grazie alla testimonianza di Lucio..ho avuto un grandissimo aiuto! Chiaro che la strada è lunga..e anche molto tortuosa..pero’ qui non si molla..anzi! Si combatte e si vince! Perchè è giusto cosi’! Riappropriamoci della nostra vita e facciamo di essa quello che noi vogliamo! Il Doc potrà anche ricomparire…perfetto! Ricomparirà per vedere i nostri successi!

    Un saluto a tutti raga, e mi raccomando, non mollate!

    Alex

  58. Salve a tutti,sono francesca e soffro di doc da quando ho 20 anni( ora ne ho 24). Vado dallo psicologo che mi ha aiutato a capire e diagnosticare il disturbo ossessivo( io pensavo di essere pazza e un mostro). Il mio doc è quello sul suicidio ma ultimamente da due anni a questa parte d’estate ( non so perché) mi prende quello orrendo sulla pedofilia… Non so se potevo commentare qua sotto ma sulla email
    Era scritto così. Questo è bruttissimo perché non posso cercare rassicurazioni perché mi prenderebbero per maniaca. Vedo che tutte noi doc cerchiamo la perfezione, la risposta perfetta, l’assolutismo ma mentre nelle altre forme di doc riesco a smettere di cercare risposte e perché, con questo che è così brutto non ci riesco..

  59. Ciao Lucio e Viviana..
    Sono da anni che ho il doc da relazione, da quando sto con il mio ragazzo.
    Alla inizio avevo paura non fosse DOC, e solo dopo due anni sono andata in terapia ( TBS)
    Ormai so al 100℅ di avere questo disturbo..
    La mia più grande fissa é il suo viso che controllo alla ricerca dell angolazione più bella che mi calmi ildubbio se mi piace o no.. Poi anche dubbi sulle sensazioni, se bastano se é amore, le solite cose.. Dubbi su dubbi che creano altri dubbi e tanta paura che crea tanta confusione. Sono una ragazza molto insicura e ho ansia sociale, mi hanno diagnosticato il dubbio patologico ( ho avuto anche ossessioni aggressive ecc) sono in grado di andate in crisi anche nelle scelte più semplici.. E ovviamente in quelle più grandi ( università, lavoro..) detto questo non riesco a uscirne.. Anzi ho paura di uscirne ! Tu penserai ‘ come si fa ad aver paura di stare meglio?’
    Perché la psicologa dice che potrei scoprire che non lo voglio davvero più o che davvero non mi piace il viso . E mi chiedo come sia possibile soffrire anni e poi scoprire cose simili.
    Vorrei una spiegazione..
    Ho tante paure . anche quella che non voglio guarire perché poi magari lo lascio e ho paura di stare sola .
    Ecco perché non ho quella forte spinta e motivazione per liberami dal disturbo.

    Spero in delle vostre risposte.

    1. Ciao Gin, uscire dal DOC dipende solo da noi, è un impegno costante e richiede dedizione… È un viaggio alla scoperta di tante, tantissime cose volte al nostro benessere. A me piace vedere il DOC come un’occasione per capire come poter essere felici. Forse non riesci ad intraprendere questo percorso, non riesci a uscirne come dici tu, perché vedi qst percorso con la paura che la tua paura più grande si avveri. Perché non provi a cambiare prospettiva? 🙂 a vederla come una possibilità per crescere e, soprattutto, per diventare un po più sicuri di noi e dei nostri progressi. Sai, qnd indossi degli occhiali colorati tutto ciò che vedi non è reale, ha un colore diverso, persino una forma diversa se gli occhiali hanno lenti storte: il DOC è così. Un paio d occhiali tra noi e la realtà, le lenti sono fatte di pura paura… Cosa di tutto cio che vediamo e viviamo è a qst punto reale o vissuto tramite gli occhi della paura? Ci rimane solo una cosa da fare: togliere qst occhiali e vedere il mondo dai NOSTRI OCCHI non da quelli delle nostre paure. Capisco benissimo qste tue parole e, fidati di me, il bello lo scoprirai dopo aver iniziato a combatterle perché non appena capirai come le tue paure ti comandano non glielo permetterai più. Vinci tu sulle tue paure!! Non intraprendere questo percorso è un modo di darla vinta a loro, non alla tua felicità! Io sono con te 🙂 aggiornaci

    2. Ciao Gin,
      in realtà la tua paura è diffusissima. Anche io a mio tempo per un certo periodo attraversai il periodo “e se guarisco e poi scopro che i pensieri sono veri?”
      E’ un dubbio che ha attraversato tutti.
      Ed ovviamente è l’ennesimo tranello che il DOC usa per evitare che tu liberi di lui.
      Per vincere il DOC infatti è necessario assumersi il rischio, per quanto piccolo ed infinitesimo, che qualcosa non vada secondo i nostri piani.
      Assumersi questo rischio è fondamentale per mettere in atto quelle azioni necessarie a liberarsi dall’ossessione e vedere poi, nella vita di tutti i giorni, quello che succede.
      E’ ovvio che poi quello che succede è che i pensieri ossessivi non si realizzano, MAI.
      Ma se non corri il rischio di andare a vedere il bluff del DOC, non lo scoprirai mai e rimarrai sempre nel dubbio

  60. Buonasera a tutti…sono nella fase critica del doc 🙁 angoscia estrema, sonnolenza, apatia, catatonia! Mi vien da
    piangere quando penso al mio lui, ci son gia passata è la fase terminale di quando di solito mi sono arresa alla depressione e ho abbandonato la relazione)
    Come uscire dai periodi più bui??? Non voglio e non posso lasciarlo, sento infondo al mio cuore seppellito da mille dubbi che è una storia sana, e che sto rischiando di distruggerla per il male che sento.
    Lui è arrivato a dirmi che forse ho un principio di depressione …speriamo di no!!!!
    Sto veramente messa male..lo so che è una fase di sali e scendi ma come sono scesa in basso in questi giorni ancora non era accaduto con lui (con altri si).
    Vi prego aiutatemi, consigli pratici , sono nel panico, e dirmi che è DOC fà effetto li per li ma tempo 5 minuti e i mostri sono li ad assalirmi.
    E devo pure andare in vacanza con lui tra pochi giorni! Non posso rovinare una cosa cosi bella eppure ho il terrore che lo farò se non mi do una svegliata….:-(
    scusate lo sfogo, ma se non lo dico a voi? Nessuno può capirmi, mi prenderebbero per pazza .-/

    1. Ciao Sandra, essendo una cosa che si è già presentata diverse volte, forse potresti valutare l’idea di rivolgerti ad un professionista esperto…
      Non credi?

  61. Ciao Sandra hai letto gli altri articoli di Lucio? Offre validi spunti pratici… Ti consiglio nel frattempo di scaricare on line un saggio che si chiama “come smettere di farsi le seghe mentali e ricominciare a vivere” di Giacobbe… Io lo trovai in PDF su internet. Per qnt riguarda il tuo viaggio con lui, Cogli l’occasione di questa vacanza come una sorta di allenamento per vincere tu contro i tuoi pensieri 🙂 se ti renderai conto che in vacanza inizi a pensare troppo fai tante cose, impegna la mente, proponi di andare a correre (lo sport è oro!), di andare a fare shopping, di giocare sulla spiaggia… Insomma in poche parole qnd ti rendi conto che stai pensando troppo e che, quindi, a causa di ciò non riesci a vivertela bene, distogli la tua attenzione, ponila su qualcos’altro anche sulla forma delle nuvole per esempio, sul rumore del mare. Ti invito cmq a leggere gli articoli di Lucio 🙂

  62. Ciao grazie per la risposta! Sprigioni una grande forza con le tue parole.. So che non dovrei arrendermi ma ti giuro che a volte io proprio non capisco se é dato dal doc il vederlo brutto o se é una realtà che non riesco ad accettare. Ad esempio mi succede che quando ho aspettative positive e penso ‘ci vedremo e starò bene, ci bacieremo starò bene con lui lo vedrò bello’ e mi sento felice all’ idea di vederci accade l’ esatto CONTRARIO, quindi lo vedo e noto subito che non mi piace mi bacia e sono assorta nel mio disagio…
    Anche se magari un po il bacio mi piace sono a disagio.. Poi se ne va e il disagio resta e mi fa rimuginare e Chiedere ‘ forse davvero non mi piace allora?’ e si riparte…
    Vorrei Sapere perché accade spesso questa cosa paradossale :l

  63. Tutti quelli che hanno il DOC si interrogano se sia effettivamente DOC o se sia tutto generato da qualcosa di reale… Ma, pensiamoci un attimo, questo è proprio il nostro problema! La voglia di controllo, il desiderio esagerato ed incontrollato di catalogare ciò che viviamo, sentiamo, di capire a tutti i costi che ci passa… Perché per nostra mente esiste un modo di comportarsi in base alle situazioni: “Lo amo? Allora mi piacerà lui, mi piaceranno i suoi baci..” e d’altro canto “SE non mi piacciono i suoi baci ALLORA non lo amo”… E si ritorna ai famosi SE/ALLORA… Tutto ciò che mi hai elencato è una serie di prove a cui ti sottoponi, come monitorare costantemente cosa sentirai mentre ti bacerà, o dopo che non lo vedi da giorni. E il risultato è appunto il NON SENTIRE NULLA. Ti sembrerà strano ma ti dirò che è normale, ti dirò che, per la voglia costante di dover capire, ti poni in uno stato di allerta, tensione e razionalità in cui non è possibile possano manifestarsi dei sentimenti, i quali richiedono spontaneità e spensieratezza.

  64. Lo sospettavo che fosse una sorta di test, cavolo ho paura.. Sinceramente é come se avessi una ansia mentale costante ( perché non ho ansia fisica) ma rimugino e controllo costantemente in sua presenza.. Ho paura di non riuscire a guarire anche se ho una psicoterapeuta che mi segue… Mi consiglia di trovarmi un lavoro come prima cosa.. E le strategie che mi da sono la scrittura del flusso dei dubbi o il blocco mentale. E mi chiedo se vada bene o no.. Perche sono d due mesi seguita e ancora il controllo mi resta. É difficile cavolo perché si tratta di schemi mentali che sono come radicati.. E fa paura. Mi fa sentire impotente il fatto che questa mia ansia sia come perpetua… Che questi dubbi mi vengono per tutto.. Non hanno limiti.
    É dura 🙁

    1. Sei troppo in tensione… hai citato 3 volte la parola “paura” e 3 volte la parola “ansia”.
      Ricorda che la paura và sfidata sistematicamente e l’ansia và sopportata senza lamentarsi, fino a quando non riesci a scaricarla.

  65. Cosa devo fare quando sono con lui e lo vedo brutto? Vedo che non mi piace e ho paura sia realtà.
    Che bisogna fare?
    P.s lui non é propriamente bello però a me dovrebbe piacere visto che é il mio ragazzo.
    Ho paura che sto con lui per paura di stare sola.. Ma mi fa stare bene.. Non so come fare.

    1. Se hai paura di stare sola, la cosa migliore che puoi fare è proprio imparare a stare da sola.
      Così poi potrai stare con lui senza avere paura di stare sola.

      1. Ciao Lucio:) come dovrei imparare a stare sola? Un pochino mi ha preoccupata questa tua risposta.
        Comunque ho notato che se io mio cervello riesce a distrarsi ‘ dall’argomento x’ tipo facendo tante cose ed evitare FI stare ferma ( se lo sono sto tutto il giorno sul forum psico.. Ne sarò dipendent e ormai) il mio umore é più stabile e percepisco meglio se mi manca o no senza avere i dubbi ‘ a monte’. Però l’ altro lato del non pensare mi fa avere come una sorta di paura di non avere più il DOC … ! E questo immagino perché il DOC é il mio scudo contro tutto, un alleato della mia paura in fondo ! E non averlo più mi fa sentire più a rischio.. Più in pericolo perché non posso più illudermi di avere il cotrollo. Come se senza di esso potessero succedere cose brutte, sbagliare scelte.. Ecc

        Che ne pensi?

        1. Ciao Gin, se non sappiamo stare da soli difficilmente sapremo stare in compagnia…
          Sei in grado di badare completamente a te stessa? A risolvere le tue faccende senza chiedere l’aiuto dei genitori? A passare del tempo in totale solitudine,m leggendo o guardando film o passeggiando, senza per forza dover avere qualcuno accanto?
          Questi sono piccoli esperimenti… alcuni addirittura teorizzano l’importanza di fare viaggi da soli, per imparare a conoscersi ed a stare meglio con se stessi.

          Comunque ho notato che se io mio cervello riesce a distrarsi ‘ dall’argomento x’ tipo facendo tante cose ed evitare FI stare ferma ( se lo sono sto tutto il giorno sul forum psico.. Ne sarò dipendent e ormai) il mio umore é più stabile

          Già che te ne rendi conto anche tu, sappi che stare su psyco tutto il giorno è una cosa davvero da evitare. Va bene all’inizio, ma poi bisogna lasciarlo il prima possibile, szalvo tornarci per capire cose sporadiche.

          il DOC é il mio scudo contro tutto

          Capisco quello che vuoi dire, ma devi anche sapere che è il tuo carceriere.
          Coraggio!

          🙂

  66. Ciao Lucio e ciao Viviana,
    ancora una volta un’articolo illuminante. Anch’io come altri ho voluto scrivere il mio nome e superare questa seppur piccola paura. E’ da poco che seguo il blog, ma devo dire che è stato la mia unica ancora di salvezza in questi ultimi tempi. Il DOC si è sviluppato gradualmente in me e posso dire che sia esploso all’incirca 7 anni fa. Si è manifestato inizialmente come episodi sporadici di confusione mentale e ansia e piccole compulsioni fisiche. Quando è esploso è stato il delirio più totale. Non ero più nessuno si può dire e allo stesso tempo ero tutti quanti. Mi chiedevo perchè facessi determinate cose, perchè tutti fanno quello che fanno, perchè fossi nato in questo periodo storico, se fossi stato qualcun altro come avrei fatto, e se avessi avuto delle patologie genetiche, se fossi stato un militare e fossi rimasto gravemente ferito come avrei reagito alla cosa, come potevo inseguire i miei sogni con tutti questi rischi che sentivo così reali e probabili? Pensavo quasi che fosse legittimo pormi queste domande, che era normale, che era il prezzo da pagare per essere diventato ormai adulto. Questi e altri pensieri affollavano e affollano tutt’ora la mia mente. Ho cambiato 4 psicologi, fatto visite mediche e preso farmaci per qualche periodo. La cosa che più mi impediva di migliorare era che pensavo non ne valesse la pena, in fondo rispetto ad altri non stavo così male, quindi perchè migliorare. Inoltre non ero sicuro fosse veramente DOC e non credevo si potesse uscire da questo tunnel. Poi con la psicanalisi rintracciando alcune delle cause dei miei problemi alcune ossessioni vidi che tendevano a diminuire, mentre di nuove ne apparivano. Pensavo fosse questo il percorso corretto, pensavo che trovando la causa specifica, un trauma dimenticato magari, tutto si sarebbe sistemato spontaneamente. Ma così non è stato. Le ossessioni si sono continuate a succedere creando un numero sempre maggiore di compulsioni mentali consistenti nel fare paragoni tra persone diverse, nel testarmi e così via. Le compulsioni ad un certo punto hanno preso letteralmente il sopravvento sulle ossessioni. Non abbassavano l’ansia e mi lasciavano solo confuso dato che non sapevo neppure quale fosse l’ossessione dal quale si erano originate. E allora all’incirca un anno fa durante una lezione all’università ho avuto quello che poi ho scoperto essere un attacco di panico. Avevo già avuto varie problematiche connesse all’ansia e al DOC, come depersonalizzazione e derealizzazione, ma mai un attacco di panico degno di questo nome. Inizialmente il sintomo più importante era la paura di vomitare, tanto che mi documentai e non pensai minimamente agli attacchi di panico, cercai “paura di vomitare” e trovai tra le ricerche l’emetofobia. Come al solito questo mi tranquillizzò un attimo, ma presto mi resi conto di avere un nuovo problema da fronteggiare oltre le ossessioni e le compulsioni (inizialmente vedevo queste cose come non correlate). La psicanalisi fece da palliativo inizialmente per qualche mese, ma poi la cosa diventò insostenibile. La paura di vomitare diventava sempre più presente durante il giorno, anche a casa, anche quando stavo da solo; ad essa si sommò la paura di svenire, annebbiamento della vista, debolezza ecc. Ormai facevo fatica ad uscire di casa. Un giorno ebbi un attacco di panico in macchina, non so come non feci un incidente; avevo paura di non trovare un parcheggio per fermarmi e riprendermi. Pensavo addirittura che se mi avessero fermato ad un posto di blocco avrebbero pensato che potessi essere drogato o ubriaco, perchè era così che mi sentivo. Per fortuna trovai un parcheggio e tornai a casa tremando e boccheggiando. Un’esperienza che non auguro a nessuno. Avevo raggiunto il fondo. Ero a pezzi, distrutto, totalmente confuso. Ma per la prima volta mi volli davvero rialzare e superare tutti i miei disturbi. Fino a quel momento pensavo che le ossessioni e le compulsioni me le sarei anche potute tenere, nonostante mi avessero portato sull’orlo del suicidio svariate volte, tentandone anche uno concretamente. Ma anche gli attacchi di panico, che ormai non erano più attacchi ma Panico costante, era troppo. Forse per la prima volta ho sentito e non pensato di dover trovare una soluzione. Ed è allora che ho scoperto questo blog. Lucio, come già ti hanno detto anche altri, tu mi hai salvato la vita. Sono pochi mesi che ho scoperto questo magnifico blog e ho capito più cose di come funziona la mente umana in questi pochi mesi di quante non ne abbia capite in anni di psicanalisi. Ho nuovamente piccoli attacchi di panico e non panico costante e sto gestendo le ossessioni e le compulsioni in maniera straordinaria. E devo tutto a te. Un GRAZIE dal profondo del cuore. Sento finalmente che posso farcela, che posso sconfiggere questo disturbo. A volte fa capolino la domanda: ” E se non avessi trovato questo blog? Se Lucio non l’avesse mai creato?”, ma tratto questa domanda come tutte le altre. Voglio farcela questa volta, spero che tutti possano farcela prima poi. Un abbraccio a te e Viviana e a tutti i frequentatori del blog. E ancora un GRAZIE.

  67. Ciao Lucio, ti è mai capitato durante le ricadute, piccole o grandi, dopo un po’ di giorni tra alti e bassi e magari con un po’ di tempo speso in ragionamenti, di arrivare a chiederti:”ma come ho fatto a dimenticarmi che la chiave di tutto è nella concentrazione sul respiro? “.

    Io sono arrivato alla conclusione che non ce lo si dimentica, è l’ansia che ci porta la mente verso altre cose e finché non ci si rimette a meditare, non si riesce a rivedere chiaramente le cose e anche la chiave che è nella.concentrazione sul respiro.

    Che ne pensi?

    1. Hai detto bene, è l’ansia che ci distoglie dall’oggetto della nostra attenzione.
      L’ansia accentua la tendenza della mente a saltare da una parte all’altra (oppure sempre sullo stesso argomento, se si ha una ossessione) e più e forte e più la sua capacità di strapparci via dal respiro aumenta.

      Ma tu ormai sai come fare.

      Il momento in cui ti accorgi di non essere concentrato sul respiro. Quello è la chiave.
      Spiegherò meglio la cosa (che è un pò complicata) nel libro che uscirà a breve!

  68. Ciao Lucio sono Maria e da tanto che non scrivo mi sono allontanata un po e devo dire che tra alti e bassi non sono stata malissimo ma neanche come avrei voluto. Mi sento un Po confusa ma nonostante tutto il mio pensiero di stare con lui non cambia inizio a sentire le emozioni di famiglia che nonostante tutto andiamo avanti la cosa positiva e che mi sento più attiva e partecipe con loro a volte vedo tutto bello e chiaro altre volte vedo il buio. Tutto nero ma non mi scoraggio . Continuo a sentirmi la testa divisa in due come se dovessi fare una scelta. Nonostante io sento amore a volte mi sento forzata . Ho capito che amare non è un sentimento ma una scelta . Oscillo tra un sentire un grande amore e legame forte al non sentire più nulla a volte provo per lui sentimenti negativi di rifiuto e credo che provengano dal fatto che il nostro inizio matrimonio è sempre stato molto burrascoso a volte liti esagerate. A volte mi sembra di non riuscire ad accettare la realtà che stare insieme non è tutto rose e fiori e la vita non è una passeggiata. Nonostante tutto non so che fare ( considera che in questo momento che scrivo mi sento un Po giù ) ho molti sbalzi di umore! Non so ci sono momenti che lo amo con pace e serenità e momenti che quando lo amo sento dolore . Tutto mi sembra un turbine. E mi mette ansia. Però nonostante tutto questa sera che mi sento così aspetto lui che torni dalla notte di lavoro per stare vicino a lui e abbracciarti e questo mi fa stare bene. Ho passato un periodo tranquillo senza dubbi ma tanti pensieri negativi che lasciavo scivolare. Poi inizio a pensare che forse voglio stare con lui perché a volte e vero la mia vita sembra dipendere da lui. Che sento un forte bisogno di stare vicino a lui. Io a volte credo di stare con lui solo perché non voglio stare sola e con lui mi sento al sicuro io non voglio altri uomini nella mia vita altre storie l unica cosa che desidero e trovare equilibrio con lui ma non appena succede che ci sto bene ricomincio a tormentami . Ora l unico mio desiderio e guarire per far felici loro i miei figli e lui ma dentro di me e come se si forma una tristezza. Che a volte mi fa pensare che lo faccio solo per loro. Beh stasera sono off. Ma con dentro la voglia di andare avanti. A volte mi sento stanchissima anche fisicamente e sempre stressata. Poi sai che mi succede sono a letto che mi riposo e medito e sono tranquilla sicura e certa di amarlo , mi alzo e Inizia lo stress mentale i soliti rimurgini e pensieri negativi contro di lui. Ma dentro di me non voglio arrendermi . Vorrei scrivere tante cose……. cmq sento di aver imparato almeno la pazienza. Poi sai che mi succede convinta di amarlo e sono da sola a casa torna lui dal lavoro ed è come se quando lo vedo questo non corrisponde alla realtà ma io vado lo stesso ad accoglierlo e baciarlo. Poi sai che mi succede che provo un forte amore e legame e provo paura mi scatta l ansia. Mi chiedo se prima non aspettavo altro ora perché che provo amore e come se lo rifiutassi? E mi sembra di aver paura dell amore . Quando mi impegno a fare le cose per loro ed amarli si apre un vortice dentro di me come se io non mi sentissi libera . A volte vorrei scappare ed altre restare. Vedo che mi chiudo in me stessa. Ma dentro la mia testa ce sempre un macello. Adesso poco fa ero tranquilla e serena e mi è venuto in mente che io devo prendere una decisione quella di lasciarlo e non avere paura. Sai quando sto bene quando mandò a quel paese tutti i miei pensieri ed inizio a sentirmi più felice. Però vedo che sono una bandiera che va dove tira il vento instabile . Mah? Non capisco molto…… l unica cosa che mi interessa sono loro che io li faccia stare bene e da qui vengono le mie forze!!!! È un continuo essere tentati boh. Più ci penso e mi sembra tutta una sciocchezza. A volte me la prendo con lui che io sono in questa situazione. Ho un po di rabbia con lui. Ma NONOSTANTE TUTTO IO CE LA FACCIO .

    1. Ciao Maria ! La tua lettera mi ha colpito perché é quello che praticamente provo io! E ho una sorta di spiegazione sul perché accade questa paura di amare.
      Allora prima di tutto bisogna accettare che TUTTI abbiamo più o meno PAURA DI STARE SOLI!!
      Ma cosa succede in una persona RIGIDA, OSSESSIVA, PERFEZIONISTA, INSICURA e ANSIOSA ? vede le sue paure confermate per lo stato ansioso e quindi SEMBRA TUTTO VEICOLATO DA QUELLA PAURA. invece no! Si può amare tanto ma avere anche paura di stare soli ( perché é una cosa umana!!!!!).

      Secondo : conosco bene quella sensazione di a AMORE E SICUREZZA dei propri sentimenti che porta ISTANTANEAMENTE ANSIA E PAURA. sembra proprio che quando si é sicuri finalmente si ritorni al punto di partenza. Questo per un motivo; è un modo per innescare di nuovo il circolo vizioso creato dalla NOSTRA PAURA( IL DOC viene in questo modo usato per proteggerci dalla nostra paura di non amare ) nel senso che é uno scudo per non LASCIARCI ANDARE perché noi abbiamo paura che se lo facessimo PERDEREMMO LA NOSTRA STORIA E QUINDI SOFFRIREMO. la paura ci blocca le emozioni per paura di scoprire, di rischiare! Ma si capisce che restando nel circolo vizioso non si trovano RISPOSTE REALI. sai quando ami? QUANDO MANDI A CAGARE IL DOC PERCHÉ TI LASCI ANDARE ALLE TUE EMOZIONI NATURALI ! E quindi SENTI CON LA PANCIA invece che con la TESTA!
      quello che dobbiamo fare io e te cara Maria é lasciar andare questo scudo.

      E so bene anche cosa provi quando senti di amare e poi lo vedi e non ti sembra combaciare la realtà!
      Viviana me lo ha spiegato 3-4 commenti fa. Sono le nostre aspettative a fotterci… Vogliamo cosi tanto essere sicure di amare che ci mettiamo ansia e quindi SE C’ É ANSIA NON PUOI SENTIRE AMORE e di conseguenza non ti piace ciò che provi e vedi.
      Ma é tutto un inganno della paura… Siamo in un mondo immaginario governato dalla paura..
      Dobbiamo LASCIARCI ANDARE!!
      FORZA !
      🙂

    2. Ciao MAria e bentornata.
      Secondo me sei sulla strada giusta, anche se tendi ancora a far dipendere troppo la tua serenità dalle emozioni che senti di “dover provare”. Il giorno che riuscirai ad essere serena fregandotene altamente delle emozioni e dei sentimenti che senti, avrai vinto. E paradossalmente, proprio da quel momento in poi comincerai a vivere i sentimenti che desideri. 😉

      Ora l unico mio desiderio e guarire per far felici loro i miei figli e lui ma dentro di me e come se si forma una tristezza. Che a volte mi fa pensare che lo faccio solo per loro.

      Permettimi di correggerti. Non devi guarire nè per lui nè per i tuoi figli. Non devi niente a nessuno.
      Devi guarire solo per te stessa. MEtti te stessa al primo posto e così facendo sarai di esempio anche per chi ti stà attorno.

      Un abbraccio
      Lucio

      1. lo so che devo stare bene per me il fatto e’ che quando sto bene e serena il fatto di vederli felici e che ce la faccio a portarli avanti e amarli mi procura pace e soddisfazione al cuore

  69. Cmq è vero mi sento più distaccata da tutti i pensieri e meccanismi mi sento più padrona di me stessa. Certo con ancora tante paure….E pensieri disfunzionali ma la cosa bella è che a rendermene conto sono io stessa . Io credo che già da quando abbiamo iniziato da ragazzi a stare insieme c’erano di questi problemi nel senso che io ero più volte convinta che lui non mi amava ed avevo una gelosia ossessiva che mi uccideva e lo portata avanti fin da quando è nata mia figlia poi ho detto basta e ignoravo i pensieri che vedevo che lui mi tradiva . Poi sono stata bene iniziando ad andare in Chiesa . Cmq siamo sempre stati un casinò insieme Ah Ah 🙂 . Poi riflettevo l altro giorno che non esiste uomo o donna perfetto, quindi non ce relazione perfetta. Ho smesso di vedere le altre coppie o donne e mamme migliori di me perché in fondo in fondo tutti abbiamo difetti e insicurezze . Quello che mi turba personalmente è che a volte e come se non riuscissi ad accettare i suoi difetti fisici e caratteriali ma poi guardo me stessa e vedo che io non sono perfetta sono così difettosa eppure lui mi ama. Ho abbandonato l idea dell amore perfetto perché non ce essere umano che sia in grado ad amare perfettamente quindi è normale sentirsi a volte più amorevole ed altre volte più apatico. Vedo che quello che vivo io lo vivono tutte le donne e famiglie solo che io e come se vedo montagne. Tutte le donne non sopportano i loro mariti solo che io ad ogni piccolezza ho paura e ansia. Ho preso coscienza di molte cose. Ma una cosa è certa nel mio cuore portare avanti la mia vita e la mia famiglia. A volte guardo gli esempi di donne come mia mamma mia suocera delle donne più grandi che vivevano forti difficoltà eppure sono andate avanti.
    Lucio io non capisco le voci che sento in testa a volte e come se ti provocano a fare cose che non vorresti ed altre volte sono voci buone! Mi spieghi un po come faccio a capire che a volte e il doc?

  70. renato zero

    Amando amando,
    Mi domando, dove andrò…
    Amando amando,
    Mi difendo, però…
    Troppe rinunce, amando .
    Certezze, quasi mai…
    E son cresciuto,
    Amando amando,
    A modo mio… Anch’io !
    Decisamente più prudente,
    Molto meno incosciente,
    Questo amare,
    Che non ha alternative,
    Più lo scacci dai pensieri, più vive !
    Si nasce già con questa vocazione,
    Amando fino a non poterne più !
    Tu cambi letto…
    Ma che sei salvo, certo non è detto…
    Amando poi,
    Tranquilli, non si vive mai !
    Amando amando,
    Ti spacca il cuore…
    Se è per vendetta, o per vigliaccheria !
    Sentirsi in trappola, senza parole…
    Finisci per non appartenerti più !
    Quel naufrago sei tu…
    Amando Amando,
    Sto imparando, la lealtà… E già !
    Non oso più prevaricare,
    Sconfinare, io no !
    Lusinghe e tradimenti,
    Rischiare !? Perché no…
    Amando Amando,
    Cè più mondo,
    Intorno a te, dentro te !
    È un’abitudine che in fondo,
    Si va perdendo,
    Nei commerci e nella fragilità,
    Nell’ambiguità di un losco disegno…
    Amando Amando, che non sia un dovere !
    Una catena a questa fantasia…
    Gioco sottile,
    Oblio dei sensi, voglia di potere…
    Ingenuità !
    Amando, il male che si fa !
    Eppure amando, ci si può salvare…
    Riabilitare quella dignità !
    È terra persa da riconquistare…
    Senti più forza nelle braccia, tu…
    Quel naufrago, non sei più !
    Amando, Amando, Amando !
    Amando, Amando, Amando

  71. quello che vedo e’ che ho paura e scelgo lui passa la paura e i pensieri si affievoliscono e scelgo lui….per me e’ tutto un blef….ma come si fa a non pensare? ihihihi

  72. Lucio tu mi hai detto che vedi che sono nella buona strada ma da cosa lo hai compreso? In effetti anch’io mi sento più leggera dato dal fatto che accetto tutto ciò che passa dalla mia mente ma ne prendo solo il succo. Ma quando ci si sentirà completamente guariti io ormai vivo tutto giornalmente senza farmi una meta cioè non mi interessa più ossessivamente

  73. Il sorvolare sui pensieri ed emozioni senza dargli un peso mi crea stabilità Unione con lui sensazione di pace e benessere ma tutto sempre con un filo di ansia ho imparato a non associare il mio malessere a lui vorrei scrivere tanto e capire tanto ancora…. tutto per imparare e crescere

  74. Salve,
    Sono Edoardo e ho 15 anni e soffro da 5 anni di DOC. Ho già scritto a Lucio spesso.
    Sono stanco di soffrire. Gli altri ragazzi della mia età si divertono mentre io sono sempre tormentato. Molto spesso mi chiedo cosa posso aver fatto di male nella mia vita per meritarmi questo.
    Forse però mi posso dichiarare vicino ad una svolta voglio provare a sconfiggere le mie paure.
    Secondo voi è giusto entrare nell’ idea di lasciar perdere le proprie ossessioni o compulsioni?
    Spesso mi chiedo cosa avrei fatto in questi 5 anni senza Doc. Beh sarebbe tutto diverso. È così difficile accettare la realtà..
    Ecco io quindi avrei pensato così:
    Prova a vivere la settimana come se fosse l’ultima fai quello che non hai mai fatto, spera, vivi…
    Però un’idea mi ferma… e se la paura fosse toppo forte?

    1. Ciao Edoardo,
      mi fà molto piacere leggerti.
      Non hai fatto assolutamente nulla di male per meritarti il Doc.
      Però adesso, come dici tu, è ora che passi ad una nuova fase e lasci tutto ciò che ti ha sempre frenato.
      E’ ora di cominciare a vivere pienamente, fregandosene delle paure che ci vogliono tenere bloccati sempre al punto di partenza.

      Hai detto bene, bisognerebbe sempre vivere come se fosse l’ultimo giorno della nostra vita. Solo così faremmo ciò che desideriamo veramente.
      Peccato che nessuno di noi lo faccia mai. In verità solo i coraggiosi lo fanno.
      Ed io sò che dentro di te il coraggio stà nascendo. Continua a coltivarlo ed un giorno sarai libero da ogni vincolo.

      L’unico consiglio che mi sento di darti è questo: fai con calma.
      E’ tanto che ti porti dietro il DOC, perciò potrebbe essere un pò riluttante ad andarsene.
      Non è detto che sia così ma potrebbe essere. PErciò se capitasse che non riesci ad arrivare dove vuoi arrivare in tempi brevi, non ti abbattere.
      Semplicemente riposati, prendi la carica e riparti. Ok?

      Il DOC è così: un altalena. Prima si sale e poi si scende, fino a quando non ci si ferma del tutto, si scende definitivamente e si comincia a vivere.

      Forza!
      Lucio

  75. Lucio mi fanno paura i nostri difetti caratteriali nel senso che siamo diversi e mi sento intollerante con il suo modo di pensare 🙁 tutto fa paura . Ma l intolleranza e l insoddisfazione da che derivano. E possibile che non lo sopporto minimamente ma lo voglio lo stesso? Mi creo milioni di problemi sulla nostra vita lui più forte e duro .io più fragile e con idee diverse . Lui è più tradizionalista ed io un po più aperta . Sembra che ce un muro tra di noi. Ed ogni cosa è crisi di coppia

  76. Ciao viviana e lucio.
    Volevo condividere la buona riuscita del mio week end romantico..è stato fantastico..dopo il buio più nero è apparsa la luce, sono 10 giorni che nn ho attacchi da doc: -) nessuna sega mentale, mi sto lasciando andare ai miei sentimenti ed è una sensazione bellissima…devo dire che i vostri consigli mi hanno aiutato e di questo vi ringrazio tantissimo. Resistiamo!

  77. Ciao Viviana e Lucio. Questo pomeriggio volevo scrivere di quanto ero positiva e quasi quasi mi sentivo di aver sconfitto i dubbi. Poi poco fa un attacco di pianto dove mi dicevo che forse era tutto vero che quel pensiero non mi avrebbe mai abbandonata . Oggi il problema sulla mia ossessione era che il mio lui non lavora e quindi non va bene e va lasciato. naturalmente tutte le sfumature che ci sono intorno mica le vedo? No no. Non le guardo proprio e prendo per vero ciò che penso e ho paura che quando lo vedrò starò male. Naturalmente riconosco che sto compulsando, e sto resistendo dal chiamare qualcuno che potrebbe rassicurarmi e in ogni caso lo sto facendo qua. É dura accettare tutta le gelosia, tutta l’intolleranza verso lui, famiglia, tutti e verso me. Questa insoddisfazione come se niente di positivo esistesse.. In realtà rispetto a mesi fa sto meglio. Tanto meglio ma ci sono gg che questa testa non ascolta. Mi rendo conto che è come se mi stessi comportando da vittima. Ma é capitato anche a voi?

    1. Anch’io per me è la stessa cosa insoddisfazione umore cupo sembra di avere un diavolo in testa vedo tutto nero l unica cosa che so e che voglio stare con lui nonostante tutto . Mi sembra di fare tutto controvoglia. E sopratutto stanchezza fisica e mentale . Non so più a che aggrapparmi stavo stando bene poi puff tutto come prima però so che sono migliorata in tante cose. Momenti…..

      1. Ciao Maria, ”Mi sembra di fare tutto controvoglia. E sopratutto stanchezza fisica e mentale . Non so più a che aggrapparmi stavo stando bene poi puff tutto come prima però so che sono migliorata in tante cose. ”
        Capita spesso anche a me, riconosco che mesi fa facevo un passo avanti a tre indietro. Mi sono aggrappata a tutto, yoga, passeggiate all’aria aperta, alle volte le facevo da sola poi con me c’era quel dialogo interiore che parlava, parlava, parlava, sena fine. quella voce che ogni tanto mi veniva da azzittire, ” perchè dici sempre le stesse cose da mesi?, perchè sei ancora qua a farmi venire mille dubbi?”. quanta rabbia dietro a quella voce che mi contrariava in ogni azione o discorso…”perchè fai così se in realtà pensi che..?”
        Ho provato con le visualizzazioni mentali e anche quelle mi aiutavano tanto… faccio un esempio che alla psicologa piaceva molto. Per diversi gg mi immaginavo corazzata come un rugbista e prendevo a spallate tutte le frasi, domande, dubbi che mi confondevano e basta… quest’immagine di me mi rendeva forte, poi passavo a un’altra immagine creata sempre da me, quindi dalla mia volontà dove scalavo una cima, la più alta sopra c’era il mio nome, arrivavo a me dopo tanta tempesta emotiva. queste visualizzazioni mentali mi aiutavano gg per gg ad andare avanti, a credere in me.
        Perchè penso che principalmente se stiamo così è perchè non crediamo più in noi.
        Ieri dopo lo sfogo ho passato una serata tranquilla…è che ogni tanto mi rendo conto che sto guardando quanta distanza c’è tra me e lui mentre siamo sdraiati…chissà cosa vorrà dire se ci sono meno cm del solito. Ma ci rendiamo conto? Questa cosa è assurda l’ho sempre detto…dal primo gg e c’è chi invece pensava il contrario.una cosa è certa, una volta usciti saremo specializzati e allora Lucio dovrà stare attento ad altri Blog…ahahahahahhahahhahahahhaahhahahahhahahahahahhahahah 😀 😀 .D
        Ciao Lucio, grazie per quello che fai.

    2. Oggi il problema sulla mia ossessione era che il mio lui non lavora e quindi non va bene e va lasciato

      Caspita se questa cosa fosse vera, dati i tempi, ci estingueremmo in tempo zero X-D

      Coraggio, ogni tanto prendilo un pò in giro sto Doc!

  78. Certo che sono momenti..ho passato una serata serena e tranquilla con pochi test e monitoraggi vari. Che situazione.
    A volte , come in questo momento, mi viene da ridere e rimango sbalordita di quello che riesco a pensare e a credere soprattutto!
    Passa… perseveranza, pazienza e fede !

  79. E già sono momenti…ma quanto sconforto quando come una ricaduta di una ” malattia” rivedi improvvisamente tutto nero, e in un attimo tutti i progressi che pensavi fossero definitivi sembrano essere spariti nel nulla…ma lo sapevo ..non poteva durare lo stato di grazia 😉
    La cosa che odio di più del DOC è l’indefinitezza dei pensieri, perdi ogni lucidità, e non sapresti nemmeno dire con un minimo di ordine e coerenza cosa cavolo ti succede, è una ramificazione di ansie, paure, perdita di logica, depressione, angoscia, il giorno prima vedi il tuo lui il tuo principe azzurro e il giorno dopo il solo pensiero del suo viso ti mette angoscia, e inizi a scandagliare i suoi difetti, uno per uno…come si muove, il suo naso, il modo di parlare e non ti va più bene niente, anzi ti infastidisce tutto!!!
    Naturalmente, la miccia è stata la proposta di andare a vivere insieme 🙁 quando ne abbiamo parlato ne ero felice, ma tempo una notte e sono riaffiorati tutti i mostri e le incertezze. Ogni volta che stiamo bene insieme e facciamo progetti ripiombo dopo poche ore nel oblio…
    Finirà questa tortura?! O devo lasciare anche lui?

    1. Ciao Sandra, lo sconforto in quei momenti è inevitabile, bisogna viverlo. Sto imparando a farlo da sola, o almeno ci provo. Il primo periodo prendevo un ansiolitico poi siccome sono contro le medicine, decisi di interromperlo e di impegnarmi seriamente ad affrontare tutto con la mia mente ( anche qui possiamo parlare di quanto siamo rigidi con noi stessi…”non voglio l’aiuto di nessuno, me la sono sempre cavata” ) Oggi mi sento un pò vittoriosa, se penso ai gg in cui mi sentivo ”elettrica” , carica di quest’energia che non sapevo da dove arrivasse, non sapevo come gestirla..era lei Signora Paura, a volte vuole farsi spazio e se lo prende come può se non la lasci passare, una volta che la si conosce la si può gestire ( e credo di essere in questa fase) mi manca l’altro step, non aver più paura di lei.
      Ma non mollo e non mollate neanche tutti voi 🙂

      1. Grazie Giulia, si è la paura..e se non è la paura? ” compulsione”
        mi vergogno anche a dire l’ossessione di oggi :-/
        mi viene da pensare , e scusate la superficialità ma è la mia mente che parla a ruota libera..
        ” non è abbastanza ricco, si ha un lavoro ma non è ricco, e se ci si mette pure che non è bellissimo!”
        Mi sento una svampita a pensare certe cose, e sopratutto non è da me!
        Condivido sia per scaricare la tensione, sia perchè penso che chi ha questi disturbi possa, leggendo ritrovarsi e sentirsi meno solo/a 😉

          1. lo so! E’ comica la cosa, ma anche tragica perchè si ingigantisce tutto..
            cmq si mi ritengo una persona sensibile e a volte vorrei essere un pò più cinica per fregarmene e stare meno male, ma questa è la mia storia, sono io, e devo accettarmi cosi,
            ho un ragazzo straordinario al mio fianco e a volte penso di non meritarlo, mi ama profondamente come nessuno mai, e sentire tutte queste paure e ansie mi fa anche dubitare della mia sanità mentale ;-), sono in cura da uno psicologo da due anni, stiamo lavorando sulla mia personalità “bambina” che non mi permette di responsabilizzarmi e staccarmi dai miei genitori , a 39 anni!!! Sono consapevole di tutto , e mi reputo una donna intelligente, colta non mi manca nulla, eppure mi perdo in un bicchier d’acqua, che ora come ora è un oceano di insicurezze.
            Quando lotti contro te stessa è dura, ma di una cosa sono certa..c’è sempre la luce infondo al tunnel, dobbiamo crederci anche se non la vediamo in alcuni periodi, un pò come la fede.
            Questo blog è straordinario 🙂

    2. tutti i progressi che pensavi fossero definitivi sembrano essere spariti nel nulla

      SEMBRANO, ma non lo SONO
      Questa è una ricaduta, una delle tante di cui è fatto il percorso del Doc.
      Ma quando ti rialzerai saprai che non riparti da zero e che tutti progressi fatti cono ancora lì che ti aspettano per riprendere il cammino.

  80. Lucio mi chiedo come può un psicoterapeuta aiutarti! Che quando scatta l ansia e l agitazione senti solo voci in testa e pensieri che si schiantano tra di loro! Sono di nuovo in mezzo alla……in questi momenti non trovo la forza di volontà. Lucio per esempio la sera a letto dopo una giornataccia sono più tranquilla riesco ad ignorare e mi metto a pensare a lui e mi calmo di più ancora io non riesco a capire le compulsioni mentali. In che modo ti aiuta un psicoterapeuta?

  81. E assurdo mi dico che vado avanti comunque è una voce mi dice vuoi soffrire per sempre. … mi dice la testa che sono scema a stare con lui….mah? Voglio apprezzarlo per tutto quello che fa e non ci riesco e una voce mi dice non devi starci per forza

    1. Maria stai compulsando, stai dando retta ai pensieri. Vorrei che capissi che la tristezza, ansia, paura, apatia, timore..non possono generare uno stato emotivo positivo. tu non sei i tuoi pensieri, se ti riconosci nei racconti di tutti noi è perchè credi che in questo momento non sei la maria di sempre. Fino a quando non ti tranquillizzerai del tutto non riuscirai a evitare il tranello dei pensieri intrusivi, ma so che puoi riuscirci. Cavolo, dopo mesi di duro lavoro sto ottenendo una marea di risultati positivi e so che ci puoi riuscire anche tu, ma devi prendere consapevolezza che ora non sei dell’umore, non hai uno stato d’animo che ti permette di vivere come vorresti. Il problema non è lui, il problema è un altro…..Indovina?

      Hai paura,ansia, ti agiti per ogni cosa e scommetto che ti paragoni continuamente.

      Leggi attentamente la parte di Lucio che spiega come gestire le emozioni nel doc : http://liberidaossessioni.it/gestione-emozioni-disturbo-ossessivo-compulsivo/ nell’ultimo mese quest’articolo mi ha aiutata molto. Prova a concentrarti sulle emozioni e non sul pensiero, fai caso al tuo respiro nei momenti in cui sei nel tuo loop mentale negativo. Com’è? Scommetto che hai il fiato corto e non sei rilassata?! Scommetto che stai trattenendo.
      Per quanto riguarda la domanda che hai fatto a lucio , io posso dirti che un psicoterapeuta bravo sa aiutarti tantissimo. Per la mia esperienza dopo 3 mesi l’ho cambiata perchè non mi aiutava ad uscirne anzi mi venivano ancora più dubbi, quella scavava dentro di me, tra tutte le mie esperienze negative.

      Sono stata da un’altra che ha orientamento differente, di tipo COGNITIVO COMPORTAMENTALE, che mi ha aiutata da subito. Ricordo ancora le sue parole ” Non voglio sapere come ci sei finita perchè potremmo stare qui ore, lavoreremo per uscirne al più presto e ora vediamo come. Ti darò degli esercizi, dei compiti da fare a casa” ecco, quei compiti li applico ogni gg da 8 mesi, e sono quei compiti + Lucio + le vostre esperienze+ Viviana +me stessa prima di tutto+ la fede + lo yoga +il dedicarmi ogni gg a me + smettere di rispondere alle domande che mi propone la mente+ tante altre cose che ogni gg mi portano fuori da quella tempesta emotiva fatta di pianti strazianti e occhi gonfi. Ogni gg sono più forte. Impara che se stai bene con te puoi stare bene anche con gli altri.
      Pazienza e fiducia in te stessa, nella tua volontà! Dai Maria.

    2. Maria, leggo quello che scrivi e non sai quanto ti capisco, in certi momenti non ce la fai proprio, sabbie mobili,
      e più lui è fantastico e comprensivo e più tu ti senti in colpa, credo che dovremmo essere più clementi con noi stesse ed amarci di più, questa è la base di tutto, se non ci amiamo noi non recepiamo neanche l’amore degli altri, ci anestetizziamo e ci spaventiamo di non provare ciò che dovremmo e perdiamo la spontaneità, lo so a parole è semplice, ti parlo io che sto nel pieno delle compulsioni in questi giorni!
      I motivi per cui ci incateniamo al DOC possono essere molti, ma gli psicologi hanno ragione, non serve andare a scavare i motivi reconditi , la terapia è uscirne senza rimuginare sul passato, ( non piangere sul latte versato ;-))
      In un’altra cosa credo fermamente, chi soffre di Doc è solitamente una persona speciale, ha una sensibilità sopra la media ed è tutt’altro che stupida, basta guardare quante coppie impunite si tradiscono e stanno insieme per decenni senza amarsi, senza sensi di colpa e senza paturnie!

  82. brillante intervento, Giulia!
    Pongo però una domanda: io sono ormai 6 mesi che vado da una psicologa tcc e, come dici tu, anche la mia ha detto le stesse cose (non importa perché ci sei finita dentro, importa come uscirne). Anche lei mi ha dato tantissimi esercizi, MA io è come se non riuscissi a metterli in pratica. Chiaramente ne risente il mio benessere, ma è come se non ci credessi. Anche qui è come se la vocina continuasse a dirmi ” sei sicura? Non è che perdi tempo? Ma hai o no sto benedetto doc, oppure è tutta una farsa, sei una poco di buono, e vuoi solo andare con tutti i ragazzi carini (e non. Già, sto doc mi fa vedere belli e attraenti anche i ragazzi che di norma non avrei MAI MAI considerato. Mi fa dire ” va be non per starci insieme ma solo per un’avventura” ?????!?) ”
    Vi chiedo quindi: cosa bisogna fare? servirebbe un salto di fede per dire ” sì ho il doc” ma se il doc è la malattia del dubbio, come si fa a convincersene e iniziare a fare seriamente la terapia?

    1. Siamo molto speciali perchè riusciamo ad immedesimarci nel prossimo. Scommetto che la maggior parte di voi ha passato la loro vita preoccupandosi di cosa pensa la famiglia, di cosa potrebbero pensare gli amici e via dicendo?! Avete prestato il vostro aiuto nel momento del bisogno e spesso avete tralasciato voi stessi, che non significa aver completamente dimenticato chi siamo e aver fatto tutto contro il nostro volere. Non voglio dire questo, ma semplicemente abbiamo sostenuto gli altri e in questo momento non riusciamo ad aiutare il nostro piccolo io triste e arrabbiato. immagino anche che allo specchio siete delle persone di 30-35-25 anni, eppure vi sentite dentro dei bimbi piccoli che hanno bisogno di attenzione, di ”cure”,di rassicurazioni….. in quello stesso specchio dovete vedere l’unica persona che può rassicurarvi e cioè voi stessi. Se non posso rassicurare me stesso, se non posso essere d’aiuto a me come posso esserlo con gli altri? Ora prendete in mano un pò di sano egoismo, dedicate del tempo a voi stessi, facendo qualsiasi cosa. All’inizio non riuscivo neanche più a correre perchè mi mancava il respiro e a chi davo la colpa? Al mio ragazzo, semplicemente perchè ero con lui in quel momento .

    2. Ciao Stefania, scusa ma con l’intervento precedente volevo rispondere a Maria e Sandra e l’ho pubblicato sotto il tuo. -.-‘
      ” sei sicura? Non è che perdi tempo? Ma hai o no sto benedetto doc, oppure è tutta una farsa, sei una poco di buono, e vuoi solo andare con tutti i ragazzi carini” Cara Stefania, sai quante volte ho pensato questa cosa…..una marea di volte.
      Però ogni volta che passava la crisi d’ansia mi dicevo: ”ma come faccio a pensare tutte queste cose e poi lo sento e sono serena, perchè passato questo momento mi sento tranquilla, perchè tutti si testano come sto facendo io? Perchè tutti abbiamo paura di vedere un ragazzo e di sbavarci dietro contro nostro volere . perchè se rido con le amiche penso: con lui non ho mai riso così? ( e credimi che non è la realtà, perchè con lui ci ho riso e ci rido tanto). che senso ha tutto cio?” e se invece fosse solo paura e mollassi tutto per paura ? Cosa ci guadagnerei? Altra paura, altro strazio. Allora decido di vivere la mia paura e ogni volta che sto bene lo grido a voce alta in maniera tale di ricordarmi quando starò male che c’è stato un momento di consapevolezza dove io Giulia riconoscevo quel minuto di serenità. oggi è un minuto domani saranno 2. d’Altronde a cosa serve la pazienza, la perseveranza e la fede? Se sei in terapia sai meglio di me qual’è il linguaggio del bambino interiore impaurito.
      Per me sarà un esercizio che mi accompagnerà per il resto della vita.
      Intanto puoi iniziare a non rispondere alle domande, so che all’inizio è molto complicato. funziona 1 ora e poi molli e inizi a compulsare. Però il giorno dopo può diventare un’ora e mezza.
      riportate sempre la vostra mente al QUI E ORA. es: stai lavorando ma mentre parli stai pensando che forse non lo vuoi più, perchè non sei stata bene il gg prima , perchè non ti è piaciuto un bacio o chissa cos’altro in quel momento la mente ti sta proponendo come scelta per lasciarlo.. ok puoi dirti ”Ciao ossessione delle 14,41, ora sono qui a lavoro , pensare ora a tutte queste prbabilità non mi porta da nessuna parte, ADESSO sto lavorando e decido di pensare più tardi alle millemila soluzioni per la mia ossessione. In ogni caso pensarci un’ora in più o in meno non mi porta da nessuna parte” devi riuscire a ricordarti che quando parte il disco dei perchè, forse, se devi riportarti alla realtà!

  83. Mi sento stanca di combattere ed è come se vorrei andarmene. I rapporti intimi vanno male tutto va male. Le persone combattono per le cose più serie ed io per niente che dovrei essere felice sto male. Anche quando sono felice non mi sento pienamente completa. La testa mi porta a lasciare tutto andarmene. Ma poi mi fermo. Non ce la faccio più. Quando mi dico vai avanti mi sembra solo una forzatura. Sto con lui e penso ad altro provo noia. E mi sento una Stron …….

    1. Rapporti intimi? Mai avuto un intesa sessuale così e in questo stato sembra tutto uno schifo. Tutto è ingigantito o minimizzato. -.-‘ A capodanno, per com’era stata quella notte, ero sicura al 100% che entro la settimana l’avrei lasciato . Siamo ad Agosto……………………e siamo ancora insieme. 🙂
      ”Le persone combattono per le cose più serie” ti stai forse paragonando? Si!
      Ordina al tuo inconscio di non paragonarti agli altri, tu sei Maria e stai combattendo per la tua battaglia . Dove sta scritto che la tua è peggio o meglio degli altri? Stai lasciando fare alla tua emozione, la paura!
      lascia passare la paura, ci vorrà tempo. e ripeto: Pazienza!!!!! 🙂

    2. Maria se continui a compulsare così dovrò cancellare i tuoi messaggi…
      Forza, sai bene che tornerai a stare bene così come è successo anche recentemente.
      Basta lamentarsi e stotto con il lavoro.

  84. Siamo usciti e siamo andati a guardare dei mobili e devo dire che mi sentivo presa dal momento convinta di ciò che volevo e lui mi faceva ridere ( certo non mi sentivo come avrei voluto ) però non avevo pensieri in testa . Lui mi baciava sul motorino mi accarezzava ed era piacevole io con un po di incertezza ma non ne facevo caso. Posso dire che mi sono divertita. Poi ho visto 2 lesbiche e puff pensieri. La cosa che vorrei e non sentirmi stordita e addormentata ( prendo solo 1mg di tavor ho chiuso con i farmaci ) vorrei essere vitale felice allegra in piene forze !!! Torno a casa e il cervello riparte ansia e tristezza. Abbiamo avuto un rapporto intimo a fatica però lui è sempre elettrico e pazzo di me . Io avevo senso di vomito e ansia però ho resistito come sempre. Non capisco perché percepisco tutto come una forzatura. Ora il mio stato d animo è abbattuto. Spento. Vorrei essere diversa 🙁 e dire sto benissimo e sono felice. Però quando siamo usciti lo visto che si vuole divertire e spensierato e tutto concentrato su di noi. Qualche hanno fa ero in pieno doc comprarmi i mobili ed io ero in quel negozio col cervello fuori, oggi invece c’ero ed eravamo insieme. Ma non capisco perché ogni volta che mi accendo mi spengo subito la mia felicità dura un istante poi via coi pensieri !!!!!!

    1. Sei troppo ossessionata, devi rilassarti assolutamente, più hai paura dei tuoi pensieri e più questi si alimentano e non ti fanno vivere, l’ansia si nutre di paura. perchè non provi a fare qualcosa di completamente nuovo nella tua vita? Non so iniziare un corso, cambiare la routine in qualche modo, per avere un’angolazione diversa della situazione, ci sei troppo dentro, devi uscirne, qualcosa che ti piace e ti impegna e rilassa il cervello.

  85. settimana prossima inizio psicoterapia….. lavoro non ce ne e questo lo sappiamo e poi non me la sentirei con tutta quest’ansia….il corso ci ho pensato ma per adesso non si sa niente e se forse ci sara qualcosa col servizio pubblico non so se potro’ i miei figli la mattina vanno a scuola e i corsi escono fuori orario…cmq e’ vero non c’e’ niente che mi piace o mi attira e se inizio smetto subito ho avuto quest indole sin da bambina ed anche adesso inizio in tutto rapporti con le persone e poi smetto…ora pensavo la mattina usciro’ con le mamme dopo aver accompagnato i miei figli…il pc mi annoia tutto mi annoia….la noia vedo che e’ un mio nemico non so gestirla….poi ho poca fantasia….e difficolta’ di concentrazione…..amiche zero tutte indaffarate con i mariti….ed io invece 🙁 mi chiedo perche’ loro ce la fanno ed io no

  86. Ragazzi mi piace condividere con voi…. ho parlato con la segretaria del mio dottore quello da cui andrò a fare psicoterapia e lo stesso dove andavo a fare il controllo mensile per la cura farmacologica ogni mese erano 3 pillole in più. Ora la segretaria gli ha detto che ho sospeso i farmaci e lui gli ha detto che io dovrei riprenderli! !! Io non li voglio non per orgoglio o so che ma solo perché li ho presi per 4 anni della mia vita, 4 pillole la mattina è 4 la sera con zero risultati e tanti effetti collaterali 30 kg in più che adesso ho smaltito dopo 5 mesi, dolori interni alle ossa , fame abominevole, dormire quasi tutto il giorno , affaticamento muscolare nel camminare, valori del sangue alterati , noooooooo. Preferisco soffrire. Mia figlia e felice che mi vede più magra e soprattutto più sveglia!!!! Ma io non avrò timore e andrò lo stesso al colloquio psicoterapeutico e dirò il mio parere. Solo che penso che ci saranno sicuramente quei giorni in cui sarò in pieno doc ok non me lo auguro ma ormai lo so che è così. E in quei momenti lui che mi dirà? Sarà disposto ad aiutarmi? Io già avevo dubbi sul fatto se avrebbe potuto aiutarmi….. questa cosa mi infastidisce ma tra tanti mi fido di lui lo vedo intelligente e serio ma non accetto farmaci! La psicologa dell Asl in cui sono andata solo ad un appuntamento o due mi aveva detto di lasciare mio marito ihihih ed io sono scappata ho detto questa è pazza 🙂
    Però ho un po di timore di questa psicoterapia non vorrei che mi scombussolano? e se gli dico tutti i miei problemi e lui mi dice di lasciarlo. …. ? Uffa ora iniziano le paranoie

  87. Buongiorno ragazzi stamattina senso di leggerezza mi sento in forze e serena. Vvb zero pensieri e se ci sono affievoliti waoooo

      1. Lucio grz a te sto guarendo ma mi vengono sempre brutti pensieri sulla mia famiglia però lo so che sono tutti falsi questi pensieri

  88. Ciao Lucio,
    penso di fare enormi progressi ma ancora di strada da fare ce n’è e adesso i dubbi tendono a focalizzarsi sulla strada che sto percorrendo per uscirne. I dubbi sono del tipo: “starò facendo bene? e se stessi sbagliando? se me la stessi prendendo troppo comoda? se in realtà fin ora non fossi mai riuscito ad accettare i miei pensieri e per questo essi ritornano? ecc.” Accetto anche questi, non rispondo e non compulso. Inoltre cerco sempre di risvegliare il coraggio e la volontà, magari mi dico che sono stato bravo quando riesco a far abbassare leggermente l’ansia o quando affronto una situazione temuta. Il problema è che si sommano gli attacchi di panico; ne ho avuti di meno negli scorsi giorni ma comunque sono presenti. E mi è venuto questo altro dubbio: “devo trattare gli attacchi di panico come le ossessioni e le altre emozioni? o vanno trattati in altra maniera?”. Penso di dedurre ormai che tutti i disturbi d’ansia si debbano trattare più o meno allo stesso modo però volevo una tua conferma. Tu anche parli di attacchi di panico negli articoli, quindi penso che siano una espressione del medesimo problema. E così li ho considerati infatti fin ora. In fondo penso che quando una persona è molto ansiosa possa sperimentare praticamente la stragrande maggioranza dei disturbi d’ansia, non solo DOC o non solo DAP (disturbo da attacchi di panico). E’ veramente dura… per fortuna che esisti Lucio, mi stai dando una gran mano! Un saluto a tutti!

  89. Qual’e’ la domanda più temuta di tutte???
    È se nn fosse DOC??? Come faccio a sapere con certezza che il mio stato d’animo dipende dalDOC?
    E se fossi semplicemente incapace di amarlo? Se lo amassi non starei male ma anzi vivrei con entusiasmo la vita, Xche l’amore da’carica!! Perché invece mi sento vuota e triste in alcuni momenti???

  90. Buongiorno a tutti…scusate avrei bisogno di un po di conforto :-/ sto malissimo da un paio di giorni, ansia, panico , ieri sera mi si è addormentato il braccio e ho sentito un bruciore fortissimo al petto, mentre ero con lui, non so che fare a un certo punto mi sono messa a piangere, la prima volta davanti a lui…perchè sto cosi…non lo accetto…vorrei combattere ma quella brutta sensazione non mi molla, cosi non sono mai stata.
    Ero sul punto di compromettere tutto, lui è scappato, poi è tornato e dopo una breve rassicurazione oggi sto ancora male. Tutti i dubbi, le angosce, i pensieri negativi, le prove, i test sembra che sfocino oramai nella rassegnazione del mal di vivere una storia normale.
    help!

    1. Ciao a tutti 🙂 , è da molto che non visitavo il sito.
      Ho letto diversi commenti e desideravo scrivere qualcosa, certa che ripetere alcune cose faccia bene, sia a me sia a qualsiasi persona che sta passando quello che ho passato io.
      Cercate di focalizzare la vostra attenzione su quante volte, in generale, pensate applicando la formula “SE…ALLORA”. Ma non solo in campo amoroso..intendo in tutto.
      Qualcuno ha scritto ” Se lo amassi, allora non starei male, perché l’amore dà carica.

      Le persone come me, come te, quelle che hanno una certa “predisposizione mentale”, ragionano adottando degli schemi che sono di una RIGIDITÀ assurda e… assoluta.
      A distanza di mesi dall’aver intrapreso questo percorso sento di dire che sono stata limitata in molte, moltissime cose, a causa del mio modo di pensare, e di questa rigidità a cui mi riferisco.
      Si rischia davvero di perdere la libertà, in tutto. Magari non si è nemmeno più liberi di restare a casa e dire di no ad un/una amico/a una sera perché “SE decido di rimanere a casa ALLORA non sono una buona amica, ALLORA non mi interessa di lui/lei, ALLORA ci rimarrà male”. Magari si mettono in discussione rapporti di qualsiasi tipo perché “SE si è comportato così ALLORA vuol dire che..”

      Tra tutti questi dubbi e incertezze che viviamo quotidianamente credo che forse ad una sola domanda ci sentiremmo di poter rispondere con certezza, a prescindere da qualsiasi tipo di doc, e questo domanda è:
      CI SENTIAMO DAVVERO LIBERI DI VIVERE?

      Nel DOC da relazione c’è un muro tra noi e l’altro, tra noi e un sentimento, non siamo liberi di amare.
      Ed in tutti gli altri Doc c’è sempre una paura che non ci lascia liberi…liberi di vivere.

      C’è un modus operandi della nostra mente che è sempre lo stesso, e che applichiamo in tutto… anche quando osserviamo gli altri.
      Vedi una bella coppia e pensi “Si amano! IO non sono cosi, non mi comporto così, non amo cosi, ALLORA forse non amo”.
      Il problema è nascosto in tante cose:
      – nella ricerca continua di un confronto
      -nelle continue rassicurazioni che cerchiamo dagli altri
      -nel confronto stesso

      Ma tutti questi punti richiedono una figura a cui noi diamo un’importanza enorme: GLI ALTRI.
      Se non c’è un ALTRO non c’è un confronto, se non c’è un ALTRO non c’è chi ti possa rassicurare.

      In tutti questi mesi mi sono chiesta quanto sia giusto far delineare agli altri la nostra vita, quanto sia giusto dare agli altri più peso di quanto riusciamo a dare a noi stessi.
      Mi sono anche chiesta: e se non ci fossero state altre persone, altre possibilità di confrontarci, di analizzarci, saremmo cosi insicuri? Cosi problematici? Cosi ansiosi?

      Bisogna riscoprire noi stessi e il nostro saper fare, il nostro saper donare, il nostro saper sognare.
      Bisogna evitare i confronti, o almeno evitarli nella fase in cui non sappiamo gestire ancora l’ansia;
      bisogna evitare di osservare le altre coppie e immaginare come “dovrebbe essere se…”,
      bisognerebbe evitare di pensare con lo SCHEMA del famoso SE…ALLORA, perché, anche nel giudicare qualcun altro, potremmo sbagliare clamorosamente. Cosi come con noi, potrebbe sbagliare chiunque nel dirci “SE stai cosi ALLORA non lo ami”. Ed è per questo che cerchiamo la persona giusta che possa capirci, come magari uno psicologo, o come Lucio. Cerchiamo costantemente una persona che non adotti uno schema su di noi, cerchiamo chi guardi NOI, il nostro vissuto,cerchiamo chi non ci “usi” come possibilità di applicare uno schema ovvio.
      Quindi, sarebbe bellissimo che noi per primi ci liberassimo da qualsiasi tipo di schema, perché gli schemi sono limitanti e non ci permettono di cogliere le sfumature, delle situazioni, delle persone…

      Alla base di tutto questo c’è, in fondo, una continua paura di sbagliare, di non essere abbastanza, di deludere chi ci tiene il conto dei passi che facciamo…ma io mi chiedo: per costruire la NOSTRA vita (imperfetta come quella di chiunque altra persona) è giusto dar di conto “agli altri”? È giusto, per noi, che gli altri decretino se, quando e dove abbiamo sbagliato? È giusto considerare gli altri prima di muovere un passo? È GIUSTO CONSIDERARE GLI ALTRI UN MODELLO DA SEGUIRE?
      E questo lo facciamo in tutto, appena una persona racconta qualcosa di se, noi subito lì ad attuare un confronto con noi stessi, perchè sfruttiamo l’altro come modello, perché dobbiamo “rientrare in uno schema preciso”.
      Ma tutto questo ci denatura… ci toglie ciò che noi abbiamo di più prezioso, la nostra DIVERSITÀ.

      Non esiste UN modo di fare quando si è innamorati, non esiste UN modo di fare quando non lo si è. Non esiste UN modo di sentirsi quando si ama, cosi come non esiste UNA sensazione che si prova quando non lo si è. Perché ESISTONO MAREE DI PERSONE DIVERSE E DI MODI DI FARE DIVERSI. La nostra rigidità sta nel credere che ad una situazione precisa corrisponda una reazione precisa. Ma non è cosi!
      Non ci sono modelli da seguire, sensazioni da provare, non c’è un manuale in cui troveremmo scritto come si vive, cosa si prova, come si agisce. Tutto questo lo impareremo, da soli.
      Gli altri, entità a cui noi in pieno doc diamo troppa importanza, dovrebbero avere il solo ed unico ruolo di arricchirci, dovrebbero eeserci spunto per imparare, crescere..per aggiunger qualcosa in più a noi stessi senza disfarci di nulla che ci appartiene e di cui dovrebbe essere fieri perché è nostro… ma MAI dovrebbero essere il solo ed unico modello da seguire, il “giusto”… Ognuno di noi ha un proprio modello da seguire e sviluppare: SE STESSO!

      Sottoporsi a qualsiasi esame, a qualsiasi confronto, ci sfinisce, ci fa sentire sempre e costantemente “meno rispetto a..”, ci fa sentire incapaci e mai all’altezza. È tutto questo non è giusto.
      Allora, è importante capire che qualsiasi tipo di confronto che nasce da questi presupposti, da queste ansie e insicurezze, non è mai un confronto sano…e il doc forse arriva proprio per farcelo capire 🙂

      Spero davvero che stiate tutti meglio.
      Un saluto a tutti, Viviana

      1. Ciao Viviana,io diciamo che soffro in maniera piuttosto “violenta” di questo problema da poco più di un anno,anche se mi rendo conto che in realtà esso fosse già presente in me da molto più tempo. Ebbene, ho letto moltissimo circa l’argomento disturbo ossessivo,ansia,paura ed i suoi derivati. A questo,ho aggiunto il fatto di aver cercato nei momenti “no” di capirmi,di ascoltarmi,e mi rendevo conto che ciò che emergeva sempre,era una fortissima paura di essere giudicato colpevole,di sbagliare,di essere responsabile di qualcosa che per me era inaccettabile. Secondo me,il vero problema è la paura di essere giudicati,tu infatti hai ben sottolineato l’importanza dell’argomento “altri”,ed è verissimo! Noi abbiamo una paura eccessiva di sbagliare,perchè abbiamo una paura smisurati di essere giudicati colpevoli od irresponsabili dagli altri,e credo che alla base di tale paura ci sia quella più atavica,cioè di essere emarginati. Se ci rifletti, in tutte le sue sfumature, il DOC ha come paura di base quella di essere giudicati colpevoli,irresponsabili o amorali. Quindi,forse la soluzione diciamo principale,sarebbe quella di mettersi al primo posto,per capire che non dobbiamo avere un senso di responsabilità cosi esagerato,ipertrofico. Si diventi ossessivi nel momento in cui c’è una paura che non ci permette di essere naturali, e questo vale per il cosiddetto “DOC da relazione” che per tutti gli altri sottotipi, e credo che tale paura comune sia quella detta antecedentemente. Ho comunque solo voluto esprimere il mio parere personale ed il mio punto di vista. Un abbraccio a te ed a tutti!

        1. Ciao Emanuele 🙂 hai fatto benissimo ad esprimere il tuo pensiero, perché hai fatto un passo verso te stesso: ti sei dato importanza! 🙂
          Credo che tu sia ad un buon punto, viste le cose di cui sei consapevole e le cose che hai maturato.
          Mettiti sempre al primo posto 😉 è la cosa migliore tu possa fare per stare meglio.
          In bocca al lupo!

          1. Si Viviana,ti ringrazio,si vede che sei una bella persona, e spero che tutti quanti noi riusciremo ad uscire da questa gabbia di paura,perchè alla fine credo che di questo si tratti, grazie ancora 🙂

      2. Questo tuo discorso… le tue parole… la verità è la saggezza che sgorgano da esse…
        Hai ragione… e quanto! Ho sempre vissuto paragonando me stesso e la mia vita agi altrimenti alle vite degli altri… come se solo dal confronto continuo potessi capire il mio valore e la verità. Ma non è così, non è un giusto o un ideale preciso da adottare, siamo tutti infinitamente diversi. Spero di fare mio questo discorso, di riuscire a tirarmi su ed aiutarMI…
        Grazie Viviana… sei una persona speciale.
        Luigi

      3. Questo tuo discorso… le tue parole… la verità e la saggezza che sgorgano da esse…
        Hai ragione… e quanto! Ho sempre vissuto paragonando me stesso e la mia vita agli altri e alle vite degli altri…come se solo dal confronto continuo potessi capire il mio valore e la verità. Ma non è così. Non c’è un ideale giusto o preciso da adottare, siamo tutti infinitamente diversi. Quanti errori ho commesso… e quanto tempo ho perduto…
        Ho 26 anni, spero di fare mio questo discorso e di riuscire a tirarmi su ed aiutarMI…
        Grazie Viviana… sei una persona speciale.
        Luigi

        1. Quando ti sentirai in difficoltà ripetiti queste tue stesse parole 😉 tienile bene a mente, come qualcosa che MAI E POI MAI dovrai cancellare dalla lavagna della vita. Farai grandi passi! Grazie a te, buon cammino 🙂

  91. Lucio mi sono accorta che in pratica io leggo spesso qui. Però è capitato qualche volta che girando sulla rete nei siti come psico o altre esperienze di persone o addirittura su medicitalia leggendo le risposte di medici o altre persone poi è come se diventano voci nella mia mente vivendo nella mia quotidianità la mente me le presenta davanti e se per esempio un medico psicologo ha risposto a qualcuno che era ossessionato che si poteva trattare di dipendenza affettiva allora io mi sento pure in dipendenza affettiva e scatta l ansia, cioè che ognuno qualsiasi persona può pensare ciò che vuole ( alcuni medici ti mandano più in tilt e per questo mi fido poco ) noi ci facciamo influenzare in una maniera incredibile. Allora è meglio non leggere nulla. Ed è sempre un perdersi…… E vero e come un non fare mai ciò che vuoi. Tutto sta a ciò in cui noi crediamo. Le paure ci sono tutti hanno paure anche chi non ha il doc ! A volte preferisco soffrire e lasciare nelle mani della natura il processo della mia guarigione anche se più lento…. Cmq settimana prox 1 seduta psicoterapia. ….vedremo…..in tanto lasciò scorrere tutto è come mi sento mi sento. ……se sto male non fa nulla se sto bene grazie a Dio. …… ma il mio unico grande e prezioso desiderio e avere la mia famiglia nel mio cuore….

  92. Ciao Viviana.. ho 16 anni, e sono fidanzata da 7 mesi con un ragazzo di 19 anni. Ho scoperto di soffrire di Doc dal quarto mese più o meno. È iniziato tutto lentamente, piccoli dubbi che riuscivo a mandare via con delle risopste, analizzando magari che abbracciata a lui stavo bene, poi sono arrivati i momenti difficili, grandi dubbi, se lo amo o meno, e in questo momento l’unica risposta è no, non lo amo, non sento più nulla nei suoi confronti, vuoto totale, solo pianti. Sono arrivata al punto di volerlo lasciare, perchè non ce la faccio più. Lui sa di questo problema, mi ha aiutato tanto, ma non vivo più. Sono sempre stanca, non riesco più a studiare, e ieri sera ho ceduto.. gli ho detto che desidero lasciarlo, perchè non vedo una via d’uscita. So bene che se ci lasciamo, io non riuscirò a tornare da lui, perchè non lo amo. Sono una persona estremamente razionale, me ne rendo conto quando sto con lui, perchè analizzo ogni singolo bacio ecc.. qualche volta quando usciamo riesco a staccare la spina e stare bene, ma a volte ho l’ansia dal primo minuto all’ultimo, e la mia domanda se lo amo o no, ha la risposta che tu potrai immaginare.. vorrei avere dei consigli su come sei riuscita a mandare avanti la relazione. Ora come ora io vedo solo la fine, per liberarmi dal dolore. Grazie mille. Aiutami per favore..

    1. Ciao Chiara.. Il DOC per me è stato un percorso davvero tortuoso per quanto riguarda la mia relazione.
      Prima che io scoprissi il DOC e che potessi riconoscermi in ogni suo tratto, ho messo in discussione molte, molte volte la mia storia, sono stata per molto tempo lontana da lui. Spesso mi allontanavo di mia spontanea volontà perché non mi sentivo certa, mi sentivo di illuderlo… Ma qnd non stavo più insieme a lui, quando davvero sentivo che stavamo per perderci, che potessimo intraprendere percorsi diversi, stavo malissimo. Era come se tutto venisse fuori; come se, solo in quei momenti, sentissi le cose dentro di me… E qnd ritornavo con lui ricominciavano i dubbi, sembrava che non ne sarei mai uscita. Per quanto riguarda la mia storia anche i momenti lontana da lui mi hanno aiutata a capire, perché mi hanno spinto, a lungo andare, a guardare dentro di me a cercare di andare oltre il “lo amo o no? Se non mi rispondo allora non posso andare avanti”… CON lui non ero serena, SENZA di lui nemmeno… Il problema quindi doveva essere mio, doveva essere la mia reazione alle cose, il mio modo di gestirle. Il mio DOC ha preso piede irruentemente tra le mie paure, nate da momenti difficili e di crisi che capitano normalmente tra le coppie, perché una coppia è un nucleo di due personalità che vivono cambiamenti e crescita personali, e vivere il cambiamento dell’altro/a richiede tanto impegno e dedizione, perché gli equilibri mutano e le paure sono dietro l’angolo. La cosa che mi viene da chiederti è: c’è qlcs che ha mosso i tuoi dubbi? Che li ha scatenati? Un atteggiamento, una frase..
      Avverti qualche paura? Cosa ha fatto in modo che tu cambiassi stato d animo?
      Come ho già scritto altre volte “Amare è una scelta”… Il sentimento d’amore si cela in tante cose: nell’essere preoccupati se lui ha la febbre, se non ti risponde per ore al cellulare e tu ti preoccupi, se sei felice per i suoi successi, se una sera a cena decidi di portarlo nella sua pizzeria preferita.. Insomma in cose semplici 🙂
      Per me è stato anche difficile arrivare a capire che quelle emozioni che si provano dell’innamoramento, le cosi dette farfalle nello stomaco, quell’ansia di vederlo, quella mancanza forte Se per un giorno non vi vedete, con il tempo poi si trasformano in altro.. L’amore è una scelta e in quanto tale.credo sia diversa dell’innamoramento, perché non si sceglie la persona di cui ci innamoriamo ma si sceglie quella che decidiamo di voler amare.
      L’unico mio consiglio è di non fissarti sulla domanda “lo amo o no?” fino a farti salire l’ansia. Quando l’ansia sarà scesa allora potrai chiederti cosa è scattato in te per farti venire qst dubbi. Ma ricorda, fino a qnd la mente sarà troppo attiva, la verità sfuggirà ogni volta. Un bacio 🙂

  93. Credo sia iniziata quando tra me e lui andava tutto bene, scherzavamo sempre, mi piaceva da morire, lui diceva che mi voleva per sempre, dato che ha come esempio dei genitori che si sono conosciuti come noi a 16 e 19 anni e si sono sposati, perchè oggi di ragazze serie, diciamocelo, se ne trovano poche. Io dai comportamenti suoi lo capisco che è amore, ma dai miei no.. è solo ansia e tanti tanti pianti. È da 4 mesi che lotto sempre per restare insieme, ogni volta che tornano le ricadute sto tanto male, poi in qualche modo ci riprendiamo. In più quando ci esco a volte non ci sto tanto bene, perchè ho l’ansia secondo me che mi frena, invece è capitato di stare a casa mia insieme e quel giorno io l’ho capito che mi piaceva veramente tanto. Tempo fa quando pensavo a me senza di lui piangevo, la mia ansia principale è se riusciremo a stare insieme o ci lasceremo.. i pianti per questa paura so stati tanti. Non me la sento più neanche di dirgli ti amo. Sembra stupido che io mi preoccupo così tanto per un fidanzato, al primo, e alla mia etá, ma ci sto male.. quando dicono poi che il primo non te lo sposi è la mia fine. Grazie per tutto.

    1. Nulla è stupido, ognuno di noi vive le cose in un certo modo, sia a 16 anni che a 30,50 o 70.. E nessun problema è stupido solo perché hai 16 anni.. Non ti giudicherò perché hai 16 anni, ne per i problemi che ti poni alla tua età… E NESSUNO dovrebbe giudicarti per qst… Se senti una persona che ti giudica o che tende a sminuire ciò che pensi perché “hai solo 16 anni” pensa che nessuno ha diritto di sminuirti e che tu sei la prima che deve credere in se e che deve darsi un valore… Non sentirti mai “meno importante”… Sei tu il tuo centro, non quello che pensano gli altri.

      Posso dirti io come ho iniziato ad approcciarmi al doc.. Se anche tu, come a suo tempo successe a me, ti riconosci in ogni caratteristica del DOC allora trattalo come tale… Ovvero: state insieme e ti torna in mente la domanda ” lo ami?”, tu reagisci pensando “DOC sei di nuovo tu, vuoi rendermi infelice usando le mie paure come tua forza, non ti ascolterò! Cercherò di ignorarti! Tu non sei la verità… Vuoi suggerirmi cose scomode? Fallo ma io fisserò sempre di più la mia attenzione sul colore del cielo, sull’esercizio di matematica, sulla divina commedia di dante” ecc ecc
      Io ho fatto così per molto tempo, e sto continuando così… E credimi, starai meglio a poco a poco… Così facendo allenerai la mente a dar peso a ciò che vuoi tu e non lascerai che ti comandi lei. Con dedizione ce la farai 🙂
      Esempio? ” quando mi dicono che il primo ragazzo non Te lo sposi è la fine”
      L’ansia che deriva dal sentire frasi del genere è alimentata dalla paura che sia davvero così, che le cose non andranno come tu speri, e da qui parte l’ansia..
      Ma chi dice che le cose vanno così? C’è una regola che stabilisce qst?
      Qst rigidità è falsa! È triste, e toglie, a mio avviso, potere alle enormi potenzialità che noi abbiamo…ci scredita… Nessuno può avere la presunzione di sapere come andrà la tua vita, non lo sa nessuno, non lo sai nemmeno tu… L’unica splendida scelta è di viverla! E di combattere se sai come un giorno vorresti che essa sia perché parte di qst dipenderà da TE! Non esistono regole, non esiste nulla, esiste la vita e come noi vogliamo viverla… Perché rinchiuderci in certe credenze?…
      Sarebbe come non salire mai su una bicicletta e iniziare a pedalare perché qualcuno ti ha detto che secondo lui non imparerai a stare in equilibrio.
      Non lasciarti spaventare dagli altri… Anzi, sfrutta le paure che ti suscitano le loro frasi per capire cosa NON vuoi dalla vita, non credere che ciò che dicono gli altri siano verità assolute… Dobbiamo avere il coraggio di credere in noi, per noi!
      Buonanotte

      1. Grazie mille per quello che hai detto.. nessuno mi ha mai dato così tanta fiducia oltre a lui. All’amica a cui ho detto il mio problema mi ha detto di lasciarlo perchè non vale la pena stare male a vita per il primo fidanzato. E ti giuro che fa male sentirsi dire certe cose. Come faccio a non focalizzarmi su quello che provo per lui? Nel senso.. quando sto con lui penso a come lo bacio, a quello che provo quando lo abbraccio, o magari come si dice del Doc mi focalizzo sulle capacitá sociali o su come si veste.. e ovviamente le conseguenze sono negative, perchè inizio a dire ‘no non mi piace’ e sale l’ansia.. non riesco neanche a lasciarmi andare.. come posso stare più tranquilla? Te come ti comportavi? Scusami della curiosità, sei ancora fidanzata con quel ragazzo vero?

  94. A questa ultima domanda non ti rispondo perché te l’ha suggerita il DOC e non Voglio essere sua complice :p non credi?
    Non focalizzarti sul contenuto delle domande che il DOC ti pone (lo ami? Ti piace davvero?) ma su come funziona, su come si insinua… Cerca di capire qnd e qnt sta agendo su di te… Lo ha appena fatto con la domanda che mi hai posto “stai ancora con lui?” perché stai cercando rassicurazioni…il problema non è se tu lo ami o meno, Se io sto ancora con quel ragazzo o no. Il problema è che il DOC sta prendendo troppo piede, che non ti permette di essere spensierata, tranquilla e serena. Fino a quando la tua mente sarà troppo attiva il tuo cuore non sentirà nulla, è cosi.. Perché per amare la mente deve stare zitta, il modo per farla stare zitta è iniziare ad ignorare le sue domande. NON DARGLI RETTA.
    Hai letto tutti gli articoli di Lucio? Io ho fatto tutto quello che suggerisce lui per combattere il DOC. In più lessi un saggio che trovi on line in pdf “come smettere di farsi le seghe mentali e ricominciare a vivere” di Giacobbe. Scaricalo. Potrebbe esserti di aiuto.

  95. Ciao Viviana mi piacerebbe parlare in privato con te, la mia storia è parecchio lunga, ho già scritto in questo blog. Sto passando un brutto periodo la mia storia sta finendo, era tutto perfetto e per i miei dubbi, ancora dopo due mesi non riesco a uscirne, la psicologa dice che potrei soffrire di doc per alcuni comportamenti anche da bambina, ma il problema è quello che sento con il mio ragazzo ho paura di non provare nulla, incomincio a chiedere consigli ecc quando so di andare con lui ho il terrore e l’ansia e poi passa e sono felice, appena torno a casa incomincio a dubitare, io non capisco se è doc (dentro di me credo di si)… con lui sono felice ma a tratti…avrei molto da scrivere mi piacerebbe confrontarmi con te o con qualcuno che ha avuto le mie stesse paure e sensazione, help e grazie

  96. Ciao vik. Niente e nessuno ti impedisce di scrivere la tua storia qui, sotto la mia… Perché la storia di ognuno di noi è importante 🙂 quindi anche se sarà lunga merita tutto il suo spazio secondo me. C’è un’altra cosa importante che questo percorso cerca di insegnarci: che OGNUNA delle nostre scelte, qualsiasi essa sia, dovrebbe essere fatta in assenza di ansia. Questa è un po come un fiume dirompente, si mangia tutto… Ogni cosa… E non riusciamo più a distinguere nulla, nemmeno la verità…nemmeno i sentimenti… Il consiglio che posso darti, in primis, è quello di provar a lavorare sull’ansia… È importante e necessario che essa si riduca, anche di poco ogni giorno, ma che non comandi lei 🙂 Diciamo che Dobbiamo impedirle di prendere terreno, dobbiamo a mano a mano “riportarla nei ranghi “. Lavora su qst 😉 io credo in te. Perché ricorda
    OGNI SCELTA CHE SIA VERAMENTE TUA DEVE ESSERE FATTA IN ASSENZA DI ANSIA.
    Il tuo obiettivo quindi deve essere questo. Non pensare a tutto ciò che la mente vuole propinarti come problemi, combatti la tua ansia. Fai sport, volontariato, fai cose che ti piacciono, un viaggio magari, cose in cui ti senti appagat. La prima fase deve essere cercare di guarire ” dall’ansia di..”
    Per qualsiasi cosa scrivimi, appena potrò cercherò di risponderti. Notte

  97. grazie Viviana sei dolcissima, sto cercando in tutti i modi di non pensare, sto facendo yoga e cerco qualche attività per distrarmi, inoltre mi sono laureata e per me è stato il giorno più brutto della mia vita e immagina perchè? c’eravamo lasciati e io ero in preda all’ansia, non ricordavo questo brutto momento da quando morì mio padre, soffrendo di ipocondria era convinta di avere qualche brutta malattia…poi mi succedono cose strane ho paura di fare del male alle persone care, questo si accentua se sto insieme al mio ragazzo. Lui è dolcissimo siamo stati sempre bene insieme, uniti anche dopo 7 anni, una crisi del genere l’ho avuta 4 anni fà stavo malissimo è ho superato tutto, adesso però è diverso forse non era destino che dovevamo stare insieme, anche lui ha capito che qualcosa di strano c’è in me e non vuole stare con me se prima non guarisco, mi chiedo da cosa devo guarire…. io ho paura di tutto, anche di stare in mezzo agli uomini, ma la cosa più devastante è il terrore che se starò con lui potrebbe venirmi l’ansia, o che ci sto per forza o che non lo amo…. hai avuto queste sensazioni? ormai non credo sia pensieri e mi vergogno tremendamente di tutto quello che sta succedendo e mi sento in colpa, vivo male e faccio vivere male, sono tre mesi che sono davvero a pezzi. La psicologa non mi aiuta molto, adesso che non stiamo insieme non sono ansiosa ma penso sempre a lui, il natale non è uguale senza di lui e ancora mi chiede quale sia la cosa giusta. Grazie comunque per lo sfogo e buon natale soprattutto in compagnia delle persone care! un abbraccio forte

    1. salve a tutti. Riscrivo qui anche se so che questo significa compulsare. sono in cura da una dottoressa che mi ha diagnosticato il doc. mentre lo scrivo dubito ancora che lo sia. sono passata da un’ossessione ad un’ altra sulla mia relazione. l’ossessione del giorno è il confronto della mia relazione con la mia trascorsa relazione. nella prima c’era solo attrazione e nulla più ma nella mia…in questa…questa è la storia della mia vita. piango mentre scrivo, perchè sono esausta.tutto questo mi sta bloccando la vita. non si possono confrontare due cose totalmente diverse.non si può confrontare l’attrazione semplice e quella che si prova quando incontri la persona della tua vita.sono stanca, troppo.mi faccio troppe domande. qualcuno vive questa fase così dura come me?

      1. Ciao 🙂 rispondo a te la stessa cosa che ho risposto a Vik.
        “TU CREDI che sia DOC?
        È importante avere un atto di fiducia, attribuire tutte le colpe solo e soltanto al DOC, e credere che tutto sia dipeso da lui. Quindi combatterlo in quanto “distributore di problemi”.
        Devi fidarti, fidarti delle sensazioni che ti suggeriscono che il problema è il DOC. Fidarti del sollievo che hai quando qualcuno, come me, ti dice ” si anche io mi sentivo così! “, fidarti di quella sensazione che ti dice che c’è un’alternativa a tutta qst tristezza.
        Un mostro da combattere c’è, TU credi che sia lui il tuo mostro?

        Questa è una fase molto dura e superarla dipende da questo atto di fiducia, dal convincerti, dal credere fermamente che il problema sia il DOC. Che tutto quello che sei ora non è ciò che vuoi.
        E poi, ora stai già male.. Non credi che sia giust, per te darti qst chance? Credere in qst percorso? Provaci. Il consiglio è solo uno: CREDICI!

    2. Non stai bene neanche ora che non stai con lui vero? anche per me era così…l’ansia non c’era si, ma mancava tutto il resto. E quando più mi mancava avevo paura che tornandoci insieme (che era ciò che volevo!) mi sarebbe tornata l’ansia, i “non so” ecc ecc… Ma io ho usato una parola chiave che hai usato spesso anche tu: PAURA. Piuttosto che chiederti se lo ami o no, prova a chiederti cosa faresti se non ci fossero tutte queste paure, tutti questi dubbi.
      Poi anche io mi sentivo in colpa, tanto. Soprattutto con me stessa, perché non riuscivo a capire, perché ero combattuta, perché se non ci fosse stato il DOC io sapevo cosa avrei voluto per me. So cosa senti, ti comprendo. Guarda la tua vita. Hai scritto che hai difficoltà in molti aspetti, non solo con lui, per esempio “ho paura di fare del male alle persone che amo” ecc ecc
      Potrebbe essere allora che tutto è dipeso solo e soltanto dal DOC? Dal modo con cui ci comanda? TU CREDI che sia DOC?
      È importante avere un atto di fiducia, attribuire tutte le colpe solo e soltanto al DOC, e credere che tutto sia dipeso da lui. Quindi combatterlo in quanto “distributore di problemi”.
      Devi fidarti, fidarti delle sensazioni che ti suggeriscono che il problema è il DOC. Fidarti del sollievo che hai quando qualcuno, come me, ti dice ” si anche io mi sentivo così! “, fidarti di quella sensazione che ti dice che c’è un’alternativa a tutta qst tristezza.
      Un mostro da combattere c’è, TU credi che sia lui il tuo mostro?
      Auguro a te un buon natale 🙂 con le persone che più desideri, senza paura

    3. Non stai bene neanche ora che non stai con lui vero? anche per me era così…l’ansia non c’era si, ma mancava tutto il resto. E quando più mi mancava avevo paura che tornandoci insieme (che era ciò che volevo!) mi sarebbe tornata l’ansia, i “non so” ecc ecc… Ma io ho usato una parola chiave che hai usato spesso anche tu: PAURA. Piuttosto che chiederti se lo ami o no, prova a chiederti cosa faresti se non ci fossero tutte queste paure, tutti questi dubbi.
      Poi anche io mi sentivo in colpa, tanto. Soprattutto con me stessa, perché non riuscivo a capire, perché ero combattuta, perché se non ci fosse stato il DOC io sapevo cosa avrei voluto per me. So cosa senti, ti comprendo. Guarda la tua vita. Hai scritto che hai difficoltà in molti aspetti, non solo con lui, per esempio “ho paura di fare del male alle persone che amo” ecc ecc
      Potrebbe essere allora che tutto è dipeso solo e soltanto dal DOC? Dal modo con cui ci comanda? TU CREDI che sia DOC?
      È importante avere un atto di fiducia, attribuire tutte le colpe solo e soltanto al DOC, e credere che tutto sia dipeso da lui. Quindi combatterlo in quanto “distributore di problemi”.
      Devi fidarti, fidarti delle sensazioni che ti suggeriscono che il problema è il DOC. Fidarti del sollievo che hai quando qualcuno, come me, ti dice ” si anche io mi sentivo così! “, fidarti di quella sensazione che ti dice che c’è un’alternativa a tutta qst tristezza.
      Un mostro da combattere c’è, TU credi che sia lui il tuo mostro?
      Auguro a te un buon natale 🙂 con le persone che più desideri, senza paura

      1. che dire è un sollievo sapere che qualcuno ha vissuto le mie stesse sensazioni…se non avessi tutti questi dubbi potrei vivere serenamente, perchè voglio lui e nessuno…tu hai scritto che non riuscivi a capire, perché eri combattuta, perché se non ci fosse stato il DOC sapevi cosa avresti voluto per te , ma avevi pure tanta voglia di piangere? quel senso di tristezza per il fatto di stare così? tu hai capito che ciò che provavi ero nato dal DOC perchè non era ciò che volevi realmente, giusto? ecco io avvolte ho dei dubbi su questo, perchè voglio stare con lui tremendamente e fortemente e siamo fatti per stare insieme, ma mi sento in gabbia, la testa mi fa pensare sempre a lui, da quando ci siamo allontanati, piango, non c’è niente che non andava tra di noi, se ci vediamo ho l’ansia e incomincia la testa a farmi diventare triste convinta che non lo ami, non lo voglio e che sono costretta a starci, sapendo che non sia così perchè entrambi potremo trovare qualcun altro, io non riesco più a reagire…. Immagino le persone che soffrono per motivi molto più gravi e io sto passando 4 mesi della mia vita così…grazie per lo sfogo e grazie per il conforto <3

        1. Si piangevo tanto, nella mia testimonianza infatti l’ho chiamata “la gabbia dorata del DOC”.. Cerca di combattere lei, nessun altro. Se senti che senza qst dubbi vivresti serenamente applica tutti i consigli di Lucio sui meccanismi del DOC. Se sai quanto stai male, sai anche quanto potresti stare bene. Combatti positivamente, pensa positivamente. Il nuovo anno potrebbe essere per te un nuovo stimolo 😉 io sono con te. Combatti il DOC, non credere ai dubbi che lui ti suggerisce perché qst sono le sbarre della sua gabbia!
          Buon anno! :*

  98. Ciao sto ore e ore a leggere qui per avere rassicurazioni ‘ felice di nn essere sola a soffrirne e nn e facile trovare qualcuno che ti capisca provo vergogna a volte nemmeno i dottori ti capiscano come puoi farlo tu stessa però sola nn c’è la fai ti confondi la mente vai solo in confusione e vai in crisi di pianti…. vedo che in tutti i commenti c’è Doc da relazione…però nn vedo nessun dei miei stessi problemi..ho capito che ho il Doc da sola perché ho compulsioni ecc..però nn so se anche il mio disturbo fa parte di fobie o altro io soffro di paura di viaggiare praticamente più ci penso piu mi viene l ansia e anche ansia anticipatoria…leggo che dite nn pensarci allora ho usato anche qst tecnica del pensiero per diverse paure ma funzionava al momento ma poi si riaffacciavano.tipo io ho paura dei morti anche se da piccola cn mamma mi portava sempre dai morti..nn dimentico le immagini..che succede da grande inizio cn delle paranoie i morti nn li voglio vedere più mi fanno paura inizio a nn andarci o perlomeno di andare solo in kiesa ..inizio gli evitamenti mi faccio segHe mentali tipo nella casa dove muore il tizio nn posso starci…oppure se tocco il morto mi sento perseguitata e di conseguenza nn posso stare sola a casa ..mi sento contagggiata e sento la sua presenza..qst sono disturbi che mi perseguitano da ventanni..mi fanno troppa paura specie dei morti e sembra così vera che mi fa impazzire la paura..E nn mi fa vedere via d uscita..come faccio grazie

    1. Ciao Giusy, hai letto gli altri articoli di Lucio che parlano del DOC in generale? Forse li potresti trovare degli spunti utili. E poi sei già in terapia con qualche psicologo esperto di DOC? 🙂 ne uscirai, ne sono certa! Bisogna capire solo quale sarà la giusta strada da seguire 🙂 un bacio