Ottobre 13, 2014

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Una compulsione del doc da ordine e simmetriaIn questo quarto articolo sui pensieri ossessivi parliamo di quando i pensieri negativi sono ormai diventati ossessivi e rimane un ultimo ingrediente da mettere nel calderone per avere il Disturbo Ossessivo Compulsivo: gli atteggiamenti compulsivi. Attraverso le compulsioni infatti, cerchiamo di risolvere un problema immaginario per mezzo di una azione nella realtà. Cosa ovviamente impossibile.

Prima di proseguire nella lettura di questo ultimo capitolo sui pensieri ossessivi, ti consiglio, se non lo avessi già fatto, di leggere la guida gratuita sul Disturbo Ossessivo Compulsivo in formato pdf. Dopodichè, leggiti questi articoli:

…nei quali abbiamo parlato di come i pensieri negativi, comuni a tutti nella vita, possono diventare ricorrenti ed intrusivi nel momento in cui tentiamo di eliminarli.

E’ nata una ossessione

Ad un certo punto nella mente dell’ossessivo l’ansia amplifica i tentativi di risolvere un problema inesistente (e che quindi non ha soluzione) con la massima urgenza. Come risultato abbiamo un cortocircuito emozionale che và continuamente a sollecitare i circuiti della memoria che hanno a che fare con il problema.

E siccome abbiamo visto che più sovraccarico è presente e più i pensieri vengono prodotti, ecco che il carattere del pensiero comincia a diventare ossessivo. Cioè comincia a presentarsi in modo del tutto automatico e continuo, nel tentativo di risolvere il problema almeno a livello mentale (dato che nella realtà non è possibile farlo) e di scaricarsi.

Documenti e video sul Disturbo Ossessivo Compulsivo

In chi soffre di Doc tuttavia la sola presenza di quel certo tipo di pensiero è un enorme problema fonte di acuta sofferenza e quindi la tensione e l’energia che continuano a sollecitare quella zona di memoria rimane a livelli elevati e crescenti. E quindi i pensieri ossessivi diventano sempre più forti.

La battaglia tra pensiero volontario ed automatico nella mente del DocIl problema di fondo di chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo è che usa il pensiero volontario per combattere il pensiero automatico. Rendendosi conto che nella sua mente ci sono pensieri che egli non desidera, prova volontariamente a mandarli via, o a non farli più tornare. Ma il pensiero involontario come abbiamo detto è automatico. Si produce da solo fino a quando alcune regole governate da Madre Natura non sono soddisfatte. (Prima che te la prendi con Madre Natura, sappi che il problema è tutto nostro, dato che per comprendere come guarire dal Doc è sufficiente imparare a gestire i pensieri nel modo corretto )

Comincia quindi una battaglia campale tra pensiero volontario ed involontario che tentano di scardinare razionalmente la veridicità di uno e dell’altro. Ma tutto ciò assurdo. Perché se ancora non lo si fosse capito:

 Il Disturbo Ossessivo Compulsivo non può essere sconfitto con la razionalità.

 Il mio maestro una volta mi disse: “Se due elefanti lottano, chi soffre è l’erba”. Ovvero, il campo da gioco, il tuo cervello, che inevitabilmente corre verso l’esaurimento.

Tra l’altro i pensieri ossessivi sono invincibili sul piano razionale. Ed in virtù del conflitto irrisolvibile che generano, possono portare a confondere la realtà, o addirittura a credere che la vera realtà sia quella ossessiva. Questo fenomeno, se non stroncato sul nascere, può portare la persona a scoraggiarsi fino alla depressione, dato che  iniziando a cedere all’ossessione, può arrivare a credere di dover solo accettare ciò che la sua ossessione gli suggerisce.

Ad un certo punto le ossessioni sono talmente forti che colui che ne soffre non sa più che cosa fare, e darebbe qualunque cos per avere pace. E’ a questo punto che cominciano le compulsioni, ultimo ingrediente di tutta la ricetta

Le compulsioni ed i rituali

Dopo giorni e di incessanti e terribili pensieri che non finiscono mai, Paleo, il nostro amico preistorico, si trova sovrappensiero a disegnare per terra la sagoma di un cane con la punta di un bastone. Quando riprende coscienza di se, vede il disegno e dentro di lui nasce un impeto di rabbia. Solleva il bastone e colpisce il disegno, 3 volte. E scopre una cosa interessante…

I pensieri spariscono…

Una delle compulsioni più assurde del DocA questo punto il piano di gioco è totalmente nel campo irrazionale. Infatti cerchiamo di risolvere un problema immaginario (che non esiste nella realtà) mediante una azione nel mondo reale. Questo evento determina in effetti una riduzione della tensione, in quanto si tratta di pur sempre di una azione fisica, che consuma energia. Il dramma è che il problema reale di Paleo non è assolutamente risolto, mentre il problema immaginario viene solo gestito.

Domanda per te: quale è il problema reale di Paleo da risolvere? (scrivilo nei commenti)

Le compulsioni in realtà sono molto più diffuse di quanto possa sembrare, anche tra le persone che non soffrono di Doc. Per esempio fumare, checché ne dicano gli amici fumatori, non è solo una abitudine, ma anche un modo di scaricare l’ansia per mezzo di un rituale. E che dire di chi si abbuffa di dolci? O di cibo in generale?

I livello di stress ed ansia della nostra società è eccezionalmente alto. Forse non c’è mai stato un periodo storico così stressante per chi lo ha vissuto. Certo, c’erano ben altri problemi. Ma mai problemi così prolungati, così costanti, come i ritmi che ci impone questa società. Così l’organismo, per scaricare parte di questa tensione, effettua rituali che nel tempo hanno assunto una vera e propria simbologia.

APPROFONDIMENTO: le compulsioni nel Doc

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo non si chiamerebbe così se non ci fossero i rituali compulsivi. Una compulsione è una azione o una serie di azioni da svolgere secondo regole precise , per scaricare un po’ dell’ansia generata dai pensieri ossessivi ed avere pace e rassicurazione per qualche tempo. Oppure, e questa è forse la compulsione più grave, l’esitamento di situazioni che possano portare all’insorgere dei pensieri ossessivi

IMPORTANTE: le compulsioni non devono necessariamente essere azioni fisiche. Nel caso delle ossessioni pure, le compulsioni sono totalmente mentali, e quindi ancora più sottili e difficili da individuare.

Tipo di Doc

Esempi di Compulsioni tipiche

Doc omosessuale

Fare pensieri ripetitivi di questo tipo: “Se mi eccito pensando a persone del sesso opposto allora sono etero ed è tutto ok”

Testarsi nei modi più disperati per vedere se si è ancora attratti dal sesso opposto.

Immaginare situazioni omosessuali per vedere la propria reazione

Evitare di guardare la televisione così da non vedere persone attraenti dello stesso sesso.

Doc da relazione

Controllare e ricontrollare se la relazione è quella “giusta”
Controllare costantemente se il partner mi ama veramente
Ricordare continuamente i motivi per cui si ama il partner

Doc aggressivo

Evitare di rimanere da solo con un familiare

Evitare di maneggiare coltelli o oggetti contundenti

Evitare di guardare la televisione così da non vedere scene violente

Doc ipocondriaco

Palpare ossessivamente una parte del corpo dolente

Fare decine di esami sempre uguali

Chiedere più volte al proprio dottore se non possa essersi sbagliato

Doc da controllo

Ripetere più volte un gesto per essere sicuro di averlo fatto bene

Ordinare la casa ricercando un grado di simmetria o perfezione assoluta

Ripercorrere più volte uno stesso tratto di strada per essere sicuro di non aver investito nessuno.

Doc da contaminazione

Lavare per ore le mani, i vestiti o la casa

Evitare luoghi molto frequentati o potenzialmente “sporchi”

 

Il problema delle compulsioni

Dopo 2 settimane il nostro amico viene sistematicamente preso in giro dagli altri abitanti del villaggio (che intanto hanno scoperto che è possibile addomesticare i cani) per il suo ostinato rifiuto nell’uscire dalla palizzata e per i suoi disegni bizzarri. Adesso 3 colpi di bastone non bastano più. Per tenere a bada i pensieri egli deve colpire 5 volte il disegno. Ma a volte non è sicuro di averlo fatto proprio 5 volte. Se non ne è sufficientemente certo, rincomincia il ciclo dall’inizio. Poi cancella il disegno, perché tutto sommato, la forma del cane gli da un po’ fastidio…

Come è facile intuire, le compulsioni con il tempo perdono di efficacia e devono essere rinforzate. Oppure diventano automatiche. Si presentano cioè anche in assenza delle ossessioni. Il tutto comincia a scopo preventivo ma poi si perde il controllo. Quando poi le ossessioni iniziano a sfuggire anche al controllo delle compulsioni,  la cosa viene presa come un ulteriore pericolo da gestire. Con aumento della sofferenza.

Infine trasportando le compulsioni nella realtà diamo il consenso alle ossessioni, diciamo loro che possono avere un fondamento. Evitare l’insorgenza dei pensieri ossessivi significa inconsciamente ammettere che non si è in grado di gestire né i pensieri e né la situazione. E questo è una vera mazzata per l’autostima, che è invece uno dei pilastri della lotta al Doc.

Dopo alcuni giorni, mentre è intento a completare un complesso rituale, Paleo avverte un rumore terribile. Preso dal panico si ferma, ghiacciato, mentre i suoi sensi captano ogni minimo segnale. Dopo pochi secondi, vede comparire sulla soglia del villaggio uno dei suoi confratelli con in  mano una corda, all’altra estremità della quale è legato il suo peggiore incubo…

Un cagnolino allegro e scodinzolante!!

Ricapitoliamo

  • Il cortocircuito emozionale che chi soffre di Doc lega al contenuto dei suoi pensieri ossessivi è proprio ciò che perpetua la presenza degli stessi pensieri
  • I pensieri diventano col tempo sempre più forti, ricorrenti e dolorosi
  • Il problema è la battaglia che ill docker alimenta, usando il pensiero volontario per contrastare i pensieri ossessivi. Tuttavia c’è un grosso problema…
  • Il Disturbo Ossessivo Compulsivo non può essere sconfitto con la razionalità.
  • Ad un certo punto, per avere pace, il docker comincia a mettere in atto delle compulsioni, azioni fisiche o mentali che seguono certe regole ed hanno l’obiettivo di provocare un calo dell’ansia
  • Le compulsioni con il tempo perdono di efficacia e devono essere rinforzate, o ripetute più spesso
  • Le compulsioni non risolvono né il problema reale all’origine dei pensieri negativi, né il problema immaginario, che non può essere risolto. Servono solo ad avere un po’ di pace.
  • Le compulsioni abbassano notevolmente l’autostima, e questo allunga i tempi di guarigione dal Doc

Bene, spero vivamente che questo ciclo di articoli ti sia piaciuto. Credo che possa essere utile ad avere una idea un po’ meno nebulosa di alcuni aspetti davvero ostici del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Ci sarebbe ancora motlissimo di cui parlare e non escludo futuri approfondimenti su questi temi. Pr il momento ti invito caldamente a scrivere che cosa di quello che hai letto nei commenti qui sotto.

A presto!

Documenti e video sul Disturbo Ossessivo Compulsivo

In questo quarto articolo sui pensieri ossessivi parliamo di quando i pensieri negativi sono ormai diventati ossessivi e rimane un ultimo ingrediente da mettere nel calderone per avere il Disturbo Ossessivo Compulsivo: gli atteggiamenti compulsivi. Attraverso le compulsioni infatti, cerchiamo di risolvere un problema immaginario per mezzo di una azione nella realtà. Cosa ovviamente impossibile.

Prima di proseguire nella lettura di questo ultimo capitolo sui pensieri ossessivi, ti consiglio, se non lo avessi già fatto, di leggere la guida gratuita sul Disturbo Ossessivo Compulsivo in formato pdf. Dopodichè, leggiti questi articoli:

...nei quali abbiamo parlato di come i pensieri negativi, comuni a tutti nella vita, possono diventare ricorrenti ed intrusivi nel momento in cui tentiamo di eliminarli.

E’ nata una ossessione

Ad un certo punto nella mente dell’ossessivo l’ansia amplifica i tentativi di risolvere un problema inesistente (e che quindi non ha soluzione) con la massima urgenza. Come risultato abbiamo un cortocircuito emozionale che và continuamente a sollecitare i circuiti della memoria che hanno a che fare con il problema.

E siccome abbiamo visto che più sovraccarico è presente e più i pensieri vengono prodotti, ecco che il carattere del pensiero comincia a diventare ossessivo. Cioè comincia a presentarsi in modo del tutto automatico e continuo, nel tentativo di risolvere il problema almeno a livello mentale (dato che nella realtà non è possibile farlo) e di scaricarsi.

In chi soffre di Doc tuttavia la sola presenza di quel certo tipo di pensiero è un enorme problema fonte di acuta sofferenza e quindi la tensione e l’energia che continuano a sollecitare quella zona di memoria rimane a livelli elevati e crescenti. E quindi i pensieri ossessivi diventano sempre più forti.

La battaglia tra pensiero volontario ed automatico nella mente del Doc

Il problema di fondo di chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo è che usa il pensiero volontario per combattere il pensiero automatico. Rendendosi conto che nella sua mente ci sono pensieri che egli non desidera, prova volontariamente a mandarli via, o a non farli più tornare. Ma il pensiero involontario come abbiamo detto è automatico. Si produce da solo fino a quando alcune regole governate da Madre Natura non sono soddisfatte. (Prima che te la prendi con Madre Natura, sappi che il problema è tutto nostro, dato che per comprendere come guarire dal Doc è sufficiente imparare a gestire i pensieri nel modo corretto )

Comincia quindi una battaglia campale tra pensiero volontario ed involontario che tentano di scardinare razionalmente la veridicità di uno e dell’altro. Ma tutto ciò assurdo. Perché se ancora non lo si fosse capito:

 Il Disturbo Ossessivo Compulsivo non può essere sconfitto con la razionalità.

 Il mio maestro una volta mi disse: “Se due elefanti lottano, chi soffre è l’erba”. Ovvero, il campo da gioco, il tuo cervello, che inevitabilmente corre verso l’esaurimento.

Tra l'altro i pensieri ossessivi sono invincibili sul piano razionale. Ed in virtù del conflitto irrisolvibile che generano, possono portare a confondere la realtà, o addirittura a credere che la vera realtà sia quella ossessiva. Questo fenomeno, se non stroncato sul nascere, può portare la persona a scoraggiarsi fino alla depressione, dato che  iniziando a cedere all'ossessione, può arrivare a credere di dover solo accettare ciò che la sua ossessione gli suggerisce.

Ad un certo punto le ossessioni sono talmente forti che colui che ne soffre non sa più che cosa fare, e darebbe qualunque cos per avere pace. E’ a questo punto che cominciano le compulsioni, ultimo ingrediente di tutta la ricetta...

Le compulsioni ed i rituali

Dopo giorni e di incessanti e terribili pensieri che non finiscono mai, Paleo, il nostro amico preistorico, si trova sovrappensiero a disegnare per terra la sagoma di un cane con la punta di un bastone. Quando riprende coscienza di se, vede il disegno e dentro di lui nasce un impeto di rabbia. Solleva il bastone e colpisce il disegno, 3 volte. E scopre una cosa interessante…

I pensieri spariscono…

Una delle compulsioni più assurde del Doc

A questo punto il piano di gioco è totalmente nel campo irrazionale. Infatti cerchiamo di risolvere un problema immaginario (che non esiste nella realtà) mediante una azione nel mondo reale. Questo evento determina in effetti una riduzione della tensione, in quanto si tratta di pur sempre di una azione fisica, che consuma energia. Il dramma è che il problema reale di Paleo non è assolutamente risolto, mentre il problema immaginario viene solo gestito.

Domanda per te: quale è il problema reale di Paleo da risolvere? (scrivilo nei commenti)

Le compulsioni in realtà sono molto più diffuse di quanto possa sembrare, anche tra le persone che non soffrono di Doc. Per esempio fumare, checché ne dicano gli amici fumatori, non è solo una abitudine, ma anche un modo di scaricare l’ansia per mezzo di un rituale. E che dire di chi si abbuffa di dolci? O di cibo in generale?

I livello di stress ed ansia della nostra società è eccezionalmente alto. Forse non c’è mai stato un periodo storico così stressante per chi lo ha vissuto. Certo, c’erano ben altri problemi. Ma mai problemi così prolungati, così costanti, come i ritmi che ci impone questa società. Così l’organismo, per scaricare parte di questa tensione, effettua rituali che nel tempo hanno assunto una vera e propria simbologia.

APPROFONDIMENTO: le compulsioni nel Doc

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo non si chiamerebbe così se non ci fossero i rituali compulsivi. Una compulsione è una azione o una serie di azioni da svolgere secondo regole precise , per scaricare un po’ dell’ansia generata dai pensieri ossessivi ed avere pace e rassicurazione per qualche tempo. Oppure, e questa è forse la compulsione più grave, l’esitamento di situazioni che possano portare all’insorgere dei pensieri ossessivi

IMPORTANTE: le compulsioni non devono necessariamente essere azioni fisiche. Nel caso delle ossessioni pure, le compulsioni sono totalmente mentali, e quindi ancora più sottili e difficili da individuare.

Tipo di Doc

Esempi di Compulsioni tipiche

Doc omosessuale

Fare pensieri ripetitivi di questo tipo: “Se mi eccito pensando a persone del sesso opposto allora sono etero ed è tutto ok”

Testarsi nei modi più disperati per vedere se si è ancora attratti dal sesso opposto.

Immaginare situazioni omosessuali per vedere la propria reazione

Evitare di guardare la televisione così da non vedere persone attraenti dello stesso sesso.

Doc da relazione

Controllare e ricontrollare se la relazione è quella "giusta"
Controllare costantemente se il partner mi ama veramente
Ricordare continuamente i motivi per cui si ama il partner

Doc aggressivo

Evitare di rimanere da solo con un familiare

Evitare di maneggiare coltelli o oggetti contundenti

Evitare di guardare la televisione così da non vedere scene violente

Doc ipocondriaco

Palpare ossessivamente una parte del corpo dolente

Fare decine di esami sempre uguali

Chiedere più volte al proprio dottore se non possa essersi sbagliato

Doc da controllo

Ripetere più volte un gesto per essere sicuro di averlo fatto bene

Ordinare la casa ricercando un grado di simmetria o perfezione assoluta

Ripercorrere più volte uno stesso tratto di strada per essere sicuro di non aver investito nessuno.

Doc da contaminazione

Lavare per ore le mani, i vestiti o la casa

Evitare luoghi molto frequentati o potenzialmente “sporchi”

 

Il problema delle compulsioni

Dopo 2 settimane il nostro amico viene sistematicamente preso in giro dagli altri abitanti del villaggio (che intanto hanno scoperto che è possibile addomesticare i cani) per il suo ostinato rifiuto nell’uscire dalla palizzata e per i suoi disegni bizzarri. Adesso 3 colpi di bastone non bastano più. Per tenere a bada i pensieri egli deve colpire 5 volte il disegno. Ma a volte non è sicuro di averlo fatto proprio 5 volte. Se non ne è sufficientemente certo, rincomincia il ciclo dall’inizio. Poi cancella il disegno, perché tutto sommato, la forma del cane gli da un po’ fastidio…

Come è facile intuire, le compulsioni con il tempo perdono di efficacia e devono essere rinforzate. Oppure diventano automatiche. Si presentano cioè anche in assenza delle ossessioni. Il tutto comincia a scopo preventivo ma poi si perde il controllo. Quando poi le ossessioni iniziano a sfuggire anche al controllo delle compulsioni,  la cosa viene presa come un ulteriore pericolo da gestire. Con aumento della sofferenza.

Infine trasportando le compulsioni nella realtà diamo il consenso alle ossessioni, diciamo loro che possono avere un fondamento. Evitare l’insorgenza dei pensieri ossessivi significa inconsciamente ammettere che non si è in grado di gestire né i pensieri e né la situazione. E questo è una vera mazzata per l’autostima, che è invece uno dei pilastri della lotta al Doc.

Dopo alcuni giorni, mentre è intento a completare un complesso rituale, Paleo avverte un rumore terribile. Preso dal panico si ferma, ghiacciato, mentre i suoi sensi captano ogni minimo segnale. Dopo pochi secondi, vede comparire sulla soglia del villaggio uno dei suoi confratelli con in  mano una corda, all’altra estremità della quale è legato il suo peggiore incubo…

Un cagnolino allegro e scodinzolante!!

Ricapitoliamo

  • Il cortocircuito emozionale che chi soffre di Doc lega al contenuto dei suoi pensieri ossessivi è proprio ciò che perpetua la presenza degli stessi pensieri
  • I pensieri diventano col tempo sempre più forti, ricorrenti e dolorosi
  • Il problema è la battaglia che ill docker alimenta, usando il pensiero volontario per contrastare i pensieri ossessivi. Tuttavia c’è un grosso problema…
  • Il Disturbo Ossessivo Compulsivo non può essere sconfitto con la razionalità.
  • Ad un certo punto, per avere pace, il docker comincia a mettere in atto delle compulsioni, azioni fisiche o mentali che seguono certe regole ed hanno l’obiettivo di provocare un calo dell’ansia
  • Le compulsioni con il tempo perdono di efficacia e devono essere rinforzate, o ripetute più spesso
  • Le compulsioni non risolvono né il problema reale all’origine dei pensieri negativi, né il problema immaginario, che non può essere risolto. Servono solo ad avere un po’ di pace.
  • Le compulsioni abbassano notevolmente l’autostima, e questo allunga i tempi di guarigione dal Doc

Bene, spero vivamente che questo ciclo di articoli ti sia piaciuto. Credo che possa essere utile ad avere una idea un po’ meno nebulosa di alcuni aspetti davvero ostici del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Ci sarebbe ancora motlissimo di cui parlare e non escludo futuri approfondimenti su questi temi. Pr il momento ti invito caldamente a scrivere che cosa di quello che hai letto nei commenti qui sotto.

A presto!

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  1. Ciò che accade nella realtà virtuale della mente in quanto tale non è reale ed è del tutto slegato da ciò che accade nel mondo reale.. le compulsioni (azioni,rituali,mentali o fisiche )cercano di risolvere,di scongiurare, un allarme,un problema,un timore ,fonte di ansia e sofferenza ,presente solamente nella realtà immaginaria della mente .

  2. “Le compulsioni non risolvono né il problema reale all’origine dei pensieri negativi, né il problema immaginario, che non può essere risolto. Servono solo ad avere un po’ di pace.”
    Lei problema reale intende ovviamente paure insicurezze e autostima no? E problema immaginario le idee ossessive e le relative compulsioni. Dunque il problema immaginario perché non puo essere risolto? Perché è contro i nostri veri desideri e obbiettivi?

    1. No, non può essere risolto perchè il problema non esiste.
      Il docker è capace di ragionare per ore ed ore, con enorme sofferenza, su cosa fare per scongiurare il problema di aver investito un passante.
      Ma di fatto, poichè non ha mai compiuto quel gesto (ovvero, poichè nella realtà non ha mai investito nessuno), non potrà mai risolverlo.
      Semplicemente, perderà il suo tempo e le sue (preziose) energie nel tentativo di risolvere un problema puramente mentale e con nessuna attinenza con la realtà.

      1. Ok io non ho investito nessuno ma ad esempio, potrei investirla, magari volontariamente…allora io comincio a compulsare A x evitare che io lo possa fare veramente B x abbassare di conseguenza l’ansia. Essendo in uno stato d’ansia io ora non riesco a ragionare lucidamente dunque le chiedo se quello che ho pensato sul doc è un suo meccanismo. “Io ho l’ansia al pensiero di voler investire una persona, allora x scongiurare l’evento che potrei fare compulso ed abbasso di conseguenza l’ansia, ma io compulso perchè ho l’ansia che poi mi fa credere veri e fattibili i pensieri e relative azioni”. In poche parole l’ansia del doc e tutto quello che sta a dietro è già garante di un pensiero e azione che dentro di noi riteniamo non possibile in azione e non reale il pensiero? Secondo lei è questo l’ingranaggio principale del DOC e che fa chiudere perciò il cerchio? A me pare di si ma non vorrei sbagliarmi, almeno x sapere i veri meccanismi del DOC così da ignorare i contenuti e venirne fuori! Grazie

        1. Si potresti farlo volontariamente, ma in quel caao non sarebbe un problema per te. Lo faresti e basta, perchè in quel caso quell’atto sarebbe la tua volontà. Le persone omosessuali fanno ciò che gli va di fare, agiscono la loro volontà. I docker omosessuali invece sono terrorizzati dall’idea di fare qualcosa che vada contro la loro volontà. E’ un paradosso assurdo in partenza.
          Questo è ciò che chi soffre di Doc non riesce a capire. Ed infatti non mi aspetto che la mia risposta ti soddisfi.
          Dopodichè potrebbe anche accadere di investire una persona involontariamente. Gli incidenti stradali sono frequenti. Ma sono, per l’appunto incidenti. Ovvero sono molto difficilmente predicibili. Prendendo opportune accortezza (andando piano, rispettando la segnaletica, non bevendo prima di mettersi alla guida ecc…) è possibile ridurre di molto il rischio di investire una persona ma non eliminarlo totalmente. Il problema è che il docker non riesce a tollerare questo livello di rischio, seppur minimo.

          “Io ho l’ansia al pensiero di voler investire una persona, allora x scongiurare l’evento che potrei fare compulso

          Non è compulsando che potrai scongiurare l’evento. L’unica cosa che otterrai è di perpetuare l’inganno del Doc.

          ma io compulso perchè ho l’ansia che poi mi fa credere veri e fattibili i pensieri e relative azioni”. In poche parole l’ansia del doc e tutto quello che sta a dietro è già garante di un pensiero e azione che dentro di noi riteniamo non possibile in azione e non reale il pensiero?

          Non ho ben capito… comunque si, l’ansia viene proprio perchè si teme di fare qualcosa che è proprio all’opposto della propria volontà.
          In ogni caso, non è con la razionalità che si sconfigge il DOC. Questo deve essere ben chiaro.
          E’ invece il distacco dal ragionamento ed il lasciar scorrere i pensieri che gradualmente fà svanire le ossessioni.

          1. Si in poche parole volevo esprimere questo concetto 🙂 mi sono sempre chiesto, anche prima del DOC, sono le emozioni che generano i pensieri e li fanno credere veri e possibili di conseguenza? O il contrario? Xcio io ho ansia di fare una cosa che non voglio, però il pensiero ossessivo con la sua carica di ansia lo fa credere vero di conseguenza. Secondo me è questo il paradosso più grande. L’ansia ci comunica che non faremo mai una certa azione, ma al tempo stesso fortifica l’ossessione e la fa credere vera! Da qui parti che l’ossessione la senti “falsa” contro la propria natura! E con questa consapevolezza si può partire non compulsando e facendo scorrere i pensieri, fino a far sparire il Doc. Dopo x evitare ricadute bisogna indagare sulla causa di proprio quel doc e scavare in quel che si dice inconscio x trovare e risolvere le paure, insicurezze e false idee che ci hanno sempre compromesso la vita, il tutto x essere immune a ogni doc e disturbi ansiosi e depressivi. Dunque deduco in fine che l’ossessione in se non c’entra niente con il vero problema di fondo perché è l’opposto, ma viene usato come mezzo x risolvere conflitti interiori ma nel ramo xro delle stesse ossessioni!

          2. Esatto!
            In base alla mia esperienza diretta questo è il modo corretto di lavorare su se stessi per uscire dal Doc!
            😉

      2. Anche io soffro di doc da molti anni. Ora sono in terapia sia cognitiva che con farmaci. Spesso si dice di utilizzare la tecnica dell’ABC, mentre altri sostengono di far scorrere il pensierp. Che e’ meglio fare?

        1. Ciao Claudio,
          premesso che solo un psicoterapeuta può stabilire cosa è meglio nei singoli casi, per quanto mi riguarda penso che nei confronti del Doc la tecnica più potente è quella di far scorrere i pensieri.

      3. credo che il problema di Paleo sia “reale” o meglio lo sia stato.Questo problema si chiama emozione “negativa”: la paura. Paleo ora ha paura della sua stessa paura, perchè non l’ha mai affrontata, quando, tempo prima, essa era legata ad un episodio reale. Il doc riporta alla realtà quella emozione (ora bene mascherata) affinchè venga guardata, accettata come qualcosa di naturale e umano (quindi per niente negativa) e quindi lasciata andare.

  3. Credo di avere il DOC. L’ho detto. Mai una convivenza fino a tra due mesi quando mi yrasferiro’ in un Altro paese Vicino l’italia per andare a Vivere col Mio ragazzo (lavorando ovviamente). Per qualche mese e poi tornero’ in italia. La Mia prima esperienza quotidiana in coppia e Ogni giorno penso di mollare perche forse non lo amo, Siamo troppo diversi, Lui e’ troppo immaturo, AMA uscire molto, io sono pigra etc etc e quindi se ho questi pensieri vuol dire Che non lo amo. L’ansia e spesso fortissima e I pensieri compulsivi. Una delle azioni Che metto in atto per esempio per calmare l’ansia e’ leggere questi Siti per trovare conferma del fatto Che il problema non e’ Che non lo amo ma Che ho il Doc. In questo modo I sensi di colpa verso di Lui diminuiscono perche’ non mi sento orribile perche forse non lo amo. Piuttosto Che lasciarlo e vederlo stare male vorrei morire io. Con tutte queste preoccupazioni e fortissime ansie non riesco a sentire cosa Provo. E’ una fatica enorme e si anche io cerco di rigettare questi pensieri di rifiuto nei Suoi confronti perche sono troppo dolorosi. Cosa ne pensate?

    1. Hai fatto una ottima analisi, segno che stai capendo come funziona il DOC. In particolare in questi punti:

      e quindi se ho questi pensieri vuol dire Che non lo amo
      Una delle azioni Che metto in atto per esempio per calmare l’ansia e’ leggere questi Siti per trovare conferma del fatto Che il problema non e’ Che non lo amo ma Che ho il Doc. In questo modo I sensi di colpa verso di Lui diminuiscono perche’ non mi sento orribile

      Riesci a vedere le sbarre della gabbia?

  4. Ciao Lucio. Questo tratto dell articolo mi ha molto colpito “In chi soffre di Doc tuttavia la sola presenza di quel certo tipo di pensiero è un enorme problema fonte di acuta sofferenza”, infatti è uno dei dubbi che la mia testa mi propone quando cerco di sconfiggere il doc, mi capita infatti di pensare (a volte sono proprio sensazioni) che in realtà non è un problema per me questo pensiero come se in realtà io lo voglio l ho accettato, ma non capisco, mi fa poi insorgere una domanda fatidica “E SE IL MIO NON FOSSE UN DOC, E SE QUESTA É LA MIA VERA NATURA” potresti dirmi di più su questo meccanismo? Cosa vuol dire? Considerando che la prima settimana dalla nascita del pensiero ho avuto attacchi di panico, mi ripetevo in lacrime “questo pensiero no gli altri si ma questo no” quindi credo era un dissenso del pensiero da parte mia ma che ora non riesco più ad avere, inoltre mi capita anche di mettere in dubbio il fatto che io in un primo momento non desideravo questo pensiero, quasi mutando la mia memoria. Cosa devo fare?
    Grazie mille Lucio per tutto.

    1. Sono tutte cose stra-normali che sono capitate a tutti 🙂
      E’ l’ansia di non avere ansia…

      E’ un altro dei trucchi che bisogna conoscere ed evitare

      1. Ciao Lucio grazie per la risposta.
        Credo che sia così il fatto è che mi sento confuso sono stra impegnato con gli studi e sto cercando di dedicarmi al mio problema ma nulla mi sento sfinito.
        inoltre volevo chiederti:
        ma è normale il fatto che non ho più pensieri ossessivi ma mi è rimasto solo il dubbio (a volte quasi certezza) se il mio è un Doc oppure ciò che penso e sento è la verità?
        inoltre (non so se ti ricordi di me, ci eravamo sentiti via mail) non capisco una cosa, tu mi hai detto che io sono come al solito una persona ansiosa e insicura che si nasconde dietro una maschera (la mia bandana per coprire l’alopecia) ma non riesco a rendermi conto delle mie insicurezze anzi mi sembra in dei casi di essere una persona molto sicura di me, ma come dice anche la mia fidanzata, una persona che per anni non aveva il coraggio di farsi vedere in pubblico senza un cappello (infatti sono solo 3 anni che esco sempre senza cappello) per coprire la sua malattia non dovrebbe essere sicuro di sé, ma in ogni modo per avere il Doc occorre essere per forza insicuri?
        grazie per il tuo aiuto attendo con ansia la tua risposta.
        ciao

        1. Ciao Omar,
          si è normale!

          ma come dice anche la mia fidanzata, una persona che per anni non aveva il coraggio di farsi vedere in pubblico senza un cappello (infatti sono solo 3 anni che esco sempre senza cappello) per coprire la sua malattia non dovrebbe essere sicuro di sé

          in effetti è abbastanza ovvio…

          ma in ogni modo per avere il Doc occorre essere per forza insicuri?

          Lo dici come se avere il DOC fosse un privilegio e cercassi in tutti i modi di fare parte del club.
          Non è una cosa molto astuta…

          😉

  5. Compulsione???..a volte mi faccio arrivare delle immagini fortemente violente…lutti dei miei cari…. O scene di gravi incidenti… O scene di sesso con mia mamma ( da piccolina ho visto mia mamma fare sesso con un uomo dopo la morte di mio padre)…immagini che arrivano per darmi delle botte adrenaliniche, per spaventarmi…….in quanto la mia ansia è che possa succedere qualcosa ai miei cari…e stando sempre in uno stato di dolore…mi sacrifico per loro… E in qualche modo la paura della perdita…passa….e scarico ansia….beh un po contorto!!!
    Nel momento in cui mi arrivano queste immagini secondo la mia logica non può succedere più niente a loro….mi nutro di una costante ansia per controllare gli eventi ..

    1. Nel momento in cui mi arrivano queste immagini secondo la mia logica non può succedere più niente a loro….mi nutro di una costante ansia per controllare gli eventi ..

      Ciao Maria, spiegami una cosa: tu sei davvero convinta che facendo del male a te stessa a loro non succederà nulla?
      Se dovesse capitare una disgrazia anche nonostante il tuo “rituale” che succederebbe?

  6. Mi sento un po sciocca.. Ma un po ci credo…Se dovesse succedere qualcosa nonostante il rituale… Succede e l’affronto… Ne ho già affrontate…. Ma è la paura del non poter evitare che mi fa preferire una sorta di espediente ….per stare tranquilla
    Scrivo e mi rendo conto che non c’è una logica..in quello che scrivo..forse non mi sono spiegata…

  7. Ciao Lucio e ciao a tutti, la mia storia con l’esplosione del doc comincia con un picco di stress: circa un anno fa, mi capitava di svegliarmi verso le 4 del mattino con un forte mal di schiena, poi girottolavo per casa tornavo a letto e mi riaddormentavo, finchè una mattina… bam non mi riaddormento e di lì parte l’ossessione e l’ansia, di non dormire. Non vi dico che casino, rimuginio sul sonno, ansia a palla prima di andare a dormire, ansia che da sempre ho avuto. Partono quindi le ricerche su internet e più ricercavo più trovavo ciò che non volevo sentirmi dire, cioè quanto sia deleterio non dormire ecc. ecc. Poi vado dal mio medico che mi prescrive un blando ansiolitico che non prendo perchè contrario ai farmaci e vado avanti alternando notti insonni a notti “normali”, finchè non mi accorgo di avere davvero una fissa sul sonno e sotto consiglio di uno psicoterapeuta, vado in cura da uno psichiatra.
    Prendo i farmaci, risolvo per un pò il problema, finchè non sopraggiunge nuovo stress sul lavoro e bam ricaduta.
    Per farla breve a quasi un anno di distanza dormo regolarmente e capisco che era solo un’ossessione, il problema è che una volta guarito dall’ansia del sonno, mi sono piovute tutte le domande esistenziali di mezz’età tipo, il perchè della vita, il fatto che i miei genitori e imiei cari non sono eterni, cos è per me la vita, chi sono veramente, cosa voglio dalla vita, tutte sciolte con fatica e duro lavoro su me stesso finchè queste domande sono sparite come se le avessi davvero sciolte, quindi credo di essere a posto sul punto sei in anticipo perchè mi è chiaro chi sono e cosa voglio, cioè mi conosco già!!! Poi mi ero fissato su altro e sul cercare su internet come guarire dall’ansia stessa, non l’avessi mai fatto!!! L’ansia ha cominciato a trovare sfogo su nuove ossessioni delle più disparate, dal doc aggressivo alle domande più assurde, finchè giunto al famoso e Se mio figlio non fosse mio, piuttosto che far male ai miei cari mi ammazzo,mi accorgo che è un gioco dell’ansia e smetto di dar retta alle domande del doc perchè testandomi e rievocandole anche quando non si presentavano ho scoperto una cosa interessante: se ci vado in ansia e temo il solo pensiero non lo farei mai, l’unico che ci soffre sono io perchè la mia natura è proprio opposta e sfidando l’ossessione attivavo il mio meccanismo naturale di difesa cioè l’ansia stessa.
    Ora in quanto ad ossessioni mentali pure sto bene, ho la mente sgombra.
    Sono di nuovo in psicoterapia però perchè causa una ricaduta,(mia moglie è stata male in gravidanza ) ho cominciato a compulsare sul controllo, tipo porte e portiere chiuse e ansia da chiavi smarrite ecc. E qui scopro che era un doc che avevo da piccolo ed era latente finchè stimolato dallo stress non è riuscito fuori.
    Lo sto curando come gli altri doc senza guardare il contenuto ma tirando avanti a dritto porte e porticine chiuse o meno, è solo così che se ne esce, fregandosene e tirando a dritto. Domanda, come mai quando sono da solo mi riprendono i controlli delle portiere mentre quando sono con mia moglie no. E’ come se in cinque minuti da solo facessi ancora dei danni, cioè ricomincio a controllare qualcosa come se non mi fidassi ancora di me stesso è questo il problema? cioè devo lavorare ancora sull’autostima? Perchè a volte ho come l’impressione che tutti credano in me tranne me stesso. Infine, scriverai qualcosa sul doc da controllo grazie in anticipo Lucio, grazie a te le ossessioni sono per me solo falsi pensieri quindi credo di essere un pezzo avanti che ne pensi? Ultima cosa ma non meno importante, a volte mi viene da ripetere le parole al contrario cosa che facevo da piccolo come un gioco ma ora mi disturba un pò, come ne esco? Grazie ancora e buona vita a tutti!!!

    1. Ciao Cris

      Come hai fatto a “guarire” dall’ansia del sonno? Che tipo di terapia ti è stata utile? Grazie.. probabilmente non leggerai mai il commento 🙁

  8. Ciao ho scritto in anonimo ma oggi voglio mettere il mio nome…intanto buone feste a tutti..Ho deciso di seguire il Blog anche se nn nego che tutte le testimonianze mi influenzano mi fanno paura dico potrebbe succedere a me.inoltre nn ho ancora sentito una testimonianza uguale alla mia e quindi mi scoraggia dico sono l unica….io ho paura del nn reale lo so che il tutto nn e reale e solo immaginario ….io ho paura di viaggiare…paura che potrei avere visioni fuori dal normale..se muore qualcuno in una casa mi suggestiono e nn posso starci..io dico so che le paure sono solo immagginarie ma se la paura ti prende troppo da farti impazzire da farti stare male come fai a reagire ad affrontarla a combattere?io sono un tipo che mi metto in gioco ma su qst paure nn ci sono riuscita..e sono davvero sfinito…grazie per l ascolto

  9. Io soffro di doc da 15 anni sono in cura farmacologia e terapeutica. Credo che per colpa di mie distrazioni causò incidenti stradali investo ciclisti persone, ecc. Il terrore e che questi avvenendo in strade provinciali non vengano neanche alla luce che neanche le autorità stradali riescano a trovare eventuali corpi senza vita. Allora compulso ritornando nei luoghi sospetti e comprando quotidiani locali.
    Un altra fobia avuta fin da piccolo è il terrore di contrarre nei più disparati modi il virus dell’ Hiv
    Vorrei entrare a far parte di questo blog per persistenti e poter dare sostegno a chi lotta con questo disturbo invisibile, ciao a tutti

  10. Salve, è la prima volta che scrivo! Sono spaventata ed ho tanta vergogna , questo stato chiamato DOC ci pone continuamente davanti a mille domande e a mille paure. Credo di essere stata fortunata perchè dopo 10 giorni di pensieri ho avuto un forte attacco di panico che mi ha portata subito a chiedere aiuto. La mia amica terapeuta , mi ha dato e detto di cosa poteva trattarsi ed ho iniziato una terapia e la scrittura di un diario. Va un po meglio a giorni alterni, ma ho una grande paura delle reazioni del mio corpo. Mi sento che ho bisogno di protezione , ma allo stesso tempo sporca. Lucio puo la nostra mente creare gli Stati fisici di cui abbiamo paura? Io non sento l’ansia ma tanta voglia di piangere e lo faccio perché così dopo mi sento svuotata dalle mie paure e pronta a ripartire! Non riesco a capire se è doc o se sono così? Non riesco a capire perché non mi è mai successo e adesso si? Queste domande continuano all’infinito. Ho letto tutti i tuoi blog , che devo dire mi hanno aiutata , ma adesso sono nel limbo e non so dov’è l’uscita giusta. È normale?

  11. Anche a voi è capitato che ogni volta che provate stati d’animo negativi come ansia, tristezza,rabbia voi automaticamente sostituite questo stati d’animo con la DOC?? Faccio un esempio provo dolore…e io penso automaticamente alla cosa che procura il mio DOC… No che magari in quel momento sto soffrendo perché mi sono fatta male… Oppure lo stesso se provo tristezza per qualcosa o mi innervosisco.. Come se non ci fosse più realtà nella mia vita

  12. Soffro da parecchi anni di doc aggressivo, tra alti e bassi cure e non cure la mia vita è andata avanti circondata dall’amore dei miei cari. che erano poi le stesse persone cui temevo di fare del male.Comunque con farmaci e volontà riuscivo a tenere sotto controllo la situazione.Ora i miei cari non ci sono più, mamma é appena morta nello stesso momento in cui ho scoperto di avere una metastasi ossea dopo aver fatto tumore al seno qualche anno fa; mi sono operata intervento di 7 ore tutto ok. Bene, ma dopo aver superato tutto questo mi si ripresenta il doc più forte che mai con la paura di far del male a me stessa, panico totale cerco di ignorare il pensiero, di lasciar scorrere tutto , mi ripeto che ê un falso messaggio ma l’ansia non se ne va.Da una 10 di giorni ho ricominciato a prendere farmaci ma sto male , e se non ce la faccio, io amo vivere amo la vita è questi pensieri mi stanno distruggendo. Prego Dio di aiutarmi,di darmi la forza di uscirne sto malissimo, devo farmi aiutare da sola stavolta mi sa che é impossibile….

  13. Bravissimo
    Hai fatto un buon lavoro.
    Credo che tu non abbia ancora finito .
    In tutto questo paradossale meccanismo ci sono anche le “pulsioni” . Componente a doppio taglio se non codificate. Spero che tu possa dedicare parte delle tue riflessioni a questo aspetto per aumentare l’efficacia del blog . Un tuo punto di vista potrebbe essermi utile.

  14. Ti sono infinitamente riconoscente per questi articoli preziosissimi.
    Vorrei sapere a questo punto, se le compulsioni non vanno fatte perchè peggiorano e non possiamo sconfiggere il pensiero negativo con la razionalità, cosa deve fare la persona che soffre di doc? Come deve comportarsi? E soprattutto come ci si comporta nei momenti iniziali del disturbo?
    Grazie mille

  15. Come la mettiamo con i doc che hanno come base un’azione veramente compiuta, anche se non grave ma sulla quale si instaura una grande ossessione? Fate esempi anche pratici tra chi di voi ne soffre… Quasi tradimenti o pseudotali, rimorso esageratamente più grande del necessario… Non esistono solo le ossessioni riguardo cose totalmente irrazionali

  16. Ciao Lucio, volevo sapere se secondo te leggere spesso il tuo blog può essere considerata una compulsione (in effetti ogni volta che imparo qualcosa di nuovo sui meccanismi del doc mi sento più preparato ad affrontarlo) o se posso rileggere quando voglio le cose salienti per stamparmele bene in mente senza dare benzina alle ossessioni. In effetti questa domanda che ho potrebbe essere una trappola del DOC?

  17. Ciao Lucio..io credo di avere più ossessioni e compulsioni mentali di carattere aggressivo piuttosto che le compulsioni fisiche..però mi danno parecchio fastidio durante il giorno..ma quindi è meglio non compulsare e rimuginare?..perchè non faccio altro che pensare al futuro e sono parecchio ansioso di una possibile ricaduta di tali pensieri..come faccio a lasciarli scorrere via??

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