Giugno 3, 2015

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Spesso mi viene chiesto quale è la risorsa più importante per liberarsi dei pensieri ossessivi in modo definitivo. Alcuni potrebbero pensare che sia la forza di volontà, altri il coraggio, altri ancora la sicurezza di sé.

 In realtà la risposta che mi sento di dare senza dubbio è: nessuna di queste!

 O meglio… tutte e 3 sono risorse fondamentali ma sono asservite ad un potere più grande ed importante: il potere della consapevolezza.

Pensieri Ossessivi: come liberarsene per mezzo della consapevolezza

Fin da quando ho iniziato questo blog  ho cercato di far risaltare la consapevolezza come pietra di volta su cui costruire il percorso di uscita dal DOC in modo stabile e duraturo.

Ecco, se qualcuno volesse comprendere che cosa significa “consapevolezza” il miglior modo è quello di indicare quel momento in cui chi legge:

  • si riconosce nel testo
  • comprende che un particolare “sintomo” o “meccanismo” è qualcosa che non ha solo lui ma anche molti altri
  • cerca di riconoscere questo meccanismo la prossima volta che ci si ritrova dentro
  • Lo riconosce ed esclama: “Eureka!! Lo ho trovato”

Quel preciso momento, che è possibile percepire solo vivendolo (e non capendolo razionalmente), è quello in cui prendiamo consapevolezza di uno dei funzionamenti del DOC  ed aumentiamo la nostra capacità di gestirlo.

La consapevolezza è quel momento in cui si comprende qualcosa di se stessi, di come funziona la propria mente e finalmente ci si distacca dal contenuto per concentrarsi sul meccanismo.

Questo esempio in realtà è solo un minuscolo aspetto di quello che in realtà è un concetto enorme, ancestrale e profondissimo.

La consapevolezza è infatti il potere più grande a cui io abbia avuto accesso in tutta la vita e mi ha trasformato così tanto che da ex-fobico sociale ed ex-docker sono arrivato a gestire un blog che parla proprio di ciò che ho sempre temuto

Ma che cosa è esattamente la Consapevolezza? Come può essere così importante? E poi, ce l’abbiamo tutti questo potere?

Cominciamo ad esaminare l’argomento (che ovviamente potrebbe riempire interi libri e che qui accenneremo solamente) 

Pensieri Ossessivi: come NON liberarsene

 Ho iniziato ad indagare il significato profondo della consapevolezza  quando ho letto questi 2 brani che ti sottopongo. Il primo, neanche a farlo apposta, sembra fatto proprio per chi soffre di DOC dato che parla di come NON liberarsi dei pensieri ossessivi, nonostante il grande maestro citato in esso, sia vissuto ben 1000 anni fa.

Una volta, un uomo arrogante andò da Tilopa, un grande maestro della tradizione Tantrica. Si recò da lui e subito gli disse: “Voglio fermare i miei pensieri e raggiungere l’Illuminazione. Insegnami!”.

Tilopa osservò l’uomo e poi disse: “E’ molto facile, ti darò una tecnica a proposito. Vai a casa, siediti in meditazione e non pensare alle scimmie. Solo questo, semplicissimo.”

L’uomo sorpreso disse: “Che sciocchezza è mai questa? Basta non pensare alle scimmie? Io non ho mai pensato alle scimmie!”

Tilopa rispose: “Bene, allora sarà ancora più facile per te. Comincia  e domani torna da me a riferire”

L’uomo se ne andò , ma si sentì profondamente imbarazzato: già lungo la strada, nella sua testa erano iniziate a comparire delle scimmie. Ne vide di diversi tipi: piccole e grandi, con la bocca nera e con la bocca rossa… la cosa lo lasciava molto perplesso: “Cosa sta succedendo? Io non ho mai pensato alle scimmie prima!!”

Venne la sera ed egli non pensava ad altro che alle scimmie. Ed esse diventavano sempre più grosse e gli affollavano la mente. Più cercava di non pensare ad esse e più esse tornavano a prendersi gioco di lui.

Quella notte quando chiuse la porta per andare a dormire, la stanza era stracolma di scimmie. Si affollavano al punto che per lui non rimaneva più alcuno spazio! Chiuse gli occhi, ed ecco le scimmie.. li aprì, ed ecco le scimmie; non credeva a ciò che stava succedendo!

Cominciò a pentirsi di aver fatto quella richiesta così perentoria al maestro…

Il mattino dopo, andò da Tilopa, quasi impazzito, si buttò ai suoi piedi e lo pregò: “Liberami, salvami… Non voglio più alcuna Illuminazione, voglio solo che mi liberi dalle scimmie!!”

Brutto scherzo quello del maestro Tilopa vero?

Liberarsi dai pensieri ossessivi con la consapevolezza.

Già da millenni in Oriente sanno che forzarsi a NON PENSARE è il modo migliore per NON liberarsi di un pensiero ossessivo.  La  storia suddetta è stata anche commentata da un altro famoso e controverso maestro Indiano, Osho Raineesh, in questo secondo brano, dove inizia a comparire la parola consapevolezza:

Se cerchi di pensare alle scimmie, è possibile che ti scappino di mente. Ma se non vuoi pensarci, ti seguiranno ovunque… 

Ecco la lezione di Tilopa: voleva dire che, se cerchi di smettere di pensare, lo sforzo stesso di evitarlo si tramuta in attenzione. Perciò quando vuoi evitare qualcosa, finisci che gli dai più attenzione. Quando non vuoi pensare un certo pensiero, lo stai già pensando.

Ricordatelo; se no ti ritroverai nella situazione del poveraccio che fu preso dall’ossessione delle scimmie. Non c’è bisogno di fermare la mente. I pensieri sono dei vagabondi, sradicati, senza casa; non preoccuparti di loro. Osservali e basta. Osservali e prendi consapevolezza della loro presenza, senza fare altro.

Se ti vengono dei pensieri, non dispiacertene; basta la sola vaga sensazione che un pensiero non vada bene e la lotta è cominciata…  Non lottare con i pensieri. Non diventare un campo di battaglia di pensieri che si combattono.

E’ un processo del tutto naturale: così come le foglie spuntano sugli alberi, i pensieri spuntano nella mente; non c’è in ciò niente di male. Se i pensieri non vengono, bene ugualmente. Rimani consapevole ed osserva in modo imparziale. Non apprezzare e non condannare; non dare alcuna valutazione. Limita a prendere consapevolezza di quello che accade dentro di te. Adotta l’atteggiamento di un testimone imparziale: prendi consapevolezza della loro presenza e lasciali scorrere.

A un certo punto si fermeranno, ma non perché sei tu a fermarli. Si fermano quando diventi più consapevole, ma non grazie ad un tuo sforzo. Se ti sforzi non si fermano, anzi oppongono resistenza.

Qui dentro vi è veramente un mare di nozioni che ogni docker dovrebbe piano piano assimilare. A partire dalla prima frase:

Se cerchi di pensare alle scimmie, è possibile che ti scappino di mente. Ma se non vuoi pensarci, ti seguiranno ovunque

Ecco il funzionamento paradossale della mente. Se cerchi di concentrarti su qualcosa puoi stare sicuro che prima o poi ti distrarrai. Quante volte ci è successo?

Dobbiamo studiare? Ci mettiamo lì di impegno, cominciamo a leggere, e dopo 10 secondi netti stiamo già pensando ad altro. Riproviamo, ci intimiamo di rimanere concentrati, partiamo con tutte le buone intenzioni del mondo…. E dopo 10 minuti ci ritroviamo ancora sulla stessa frase…

Incredibile non è vero?

Eppure se proviamo a fare il contrario, a non pensare a qualcosa… ecco lì che ci ritroviamo a pensare insistentemente proprio a ciò che non vorremmo pensare…  Sembra incredibile ma è così. E’ come se la mente si rifiutasse ostinatamente di eseguire la nostra volontà! Ecco perché è così difficile liberarsi di un pensiero ossessivo…

se cerchi di smettere di pensare, lo sforzo stesso di evitarlo si tramuta in attenzione. Perciò quando vuoi evitare qualcosa, finisci che gli dai più attenzione. Quando non vuoi pensare un certo pensiero, lo stai già pensando.

Una delle chiavi del DOC è proprio qui: quella non solo di non voler pensare a determinati pensieri, ma in generale di voler evitare del tutto l’argomento. Il nostro desiderio massimo sarebbe che quel dubbio sparisse magicamente dalla faccia della Terra e dalla nostra memoria. Così da essere finalmente liberi dai pensieri ossessivi.

Ma la nostra mente(razionale) non funziona così. Per esempio: per vedere se quel pensiero ossessivo c’è ancora devi controllare se ci sia o meno. Quante volte lo abbiamo fatto? Ma controllandolo automaticamente lo evochi... Infatti la mente per controllare se il pensiero c’è o non c’è, è costretta a richiamare all'attenzione proprio quel pensiero, sollecitando quei banchi di memoria cerebrale dove è contenuto il ricordo dell’ossessione. 

E così confermi il tuo timore: ovvero che il pensiero ossessivo di cui speravi di esserti liberato è ancora lì. Puoi leggere qui la descrizione del meccanismo su come vengono memorizzati i pensieri ossessivi.

Quale è allora la chiave per liberarsi dai pensieri ossessivi?

Non c’è bisogno di fermare la mente. I pensieri sono dei vagabondi, sradicati, senza casa; non preoccuparti di loro. E’ un processo del tutto naturale: così come le foglie spuntano sugli alberi, i pensieri spuntano nella mente; non c’è in ciò niente di male. Osservali e basta. Osservali e prendi consapevolezza della loro presenza, senza fare altro.

Ecco la soluzione: essere consapevoli del fatto che i pensieri non hanno tutta questa importanza… sono pensieri, che si formano spontaneamente nella nostra mente (sapevi che produciamo è più di 60000 pensieri al giorno? La stragrande maggioranza di essi non servono a niente ). Nella mente di chiunque… solo che noi non li vogliamo e proprio per questo motivo diamo loro quell’attenzione che li tiene in vita (l’attenzione è energia). 

Come liberarsi delle “sensazioni” fastidiose 

Spesso le persone mi scrivono questo: 

“Lucio, va molto meglio, anche grazie al tuo blog. L’ansia c’è ancora ma molto meno. Ed i pensieri ho imparato a lasciarli scorrere ed in effetti funziona… Però… ecco… c’è sempre quel dubbio di fondo che è sempre là e che sembra richiedere una mia risposta… se non ci fosse quello starei veramente alla grande!”

Ed io non posso che rispondere: 

Ok ma quel dubbio di fondo… quel “sembra che”… quel “se non ci fosse sarebbe tutto perfetto ” và trattato esattamente come i pensieri ossessivi! 

Ovvero continuando a vivere la propria vita fregandosene del dubbio e del “se non ci fosse sarebbe meglio”. Che poi, sinceramente, la mania di perfezione della mente ossessiva tenderà a spostare sempre un po’ più in là il giorno perfetto. Quindi conviene accontentarsi

😉 

Per esperienza diretta posso testimoniare che il giorno in cui riusciremo a non provare più "fastidio nei confronti di quel fastidio” sarà il giorno in cui il cominceremo finalmente a liberarci dei pensieri ossessivi e di tutto il marchingegno infernale del Disturbo Ossessivo Compulsivo.

Il giudizio incessante come ostacolo sulla via della libertà

Proseguiamo:

Se ti vengono dei pensieri, non dispiacertene; se i pensieri non vengono, bene ugualmente. Rimani consapevole ed osserva in modo imparziale. Non apprezzare e non condannare; non dare alcuna valutazione. Limitati a prendere consapevolezza di quello che accade dentro di te.

E qui siamo veramente al punto più importante. Quello a cui sarebbe bene mirare sul lungo termine per smontare i pensieri ossessivi e liberarsene per sempre è la totale indifferenza nei confronti dei pensieri e dei dubbi ossessivi. Lo ho spiegato bene in questo articolo sulla accettazione dei pensieri ossessivi.

I pensieri sono lì e stanno attaccando? Pazienza

I pensieri non ci sono ed è un momento di pace? Bene così. 

Senza disperarsi nel primo caso e senza festeggiare nel secondo

Uno dei pilastri del DOC infatti è proprio il giudizio. Dovuto al fatto che nelle persone ossessive il concetto di bene e male è totalizzante e senza mezzi termini. Nella mente ossessiva esiste solo il bianco ed il nero senza nessuna delle infinite sfumature di colore che invece sono parte integrante e necessaria della realtà.

Perciò per chi soffre di DOC:

  • I pensieri “neri” sono il male assoluto e vanno evitati come la pesta, altrimenti accadranno cose terribili e saremo persone orribili
  • I pensieri “bianchi” sono il bene assoluto e dobbiamo pensarli sempre sempre sempre altrimenti accadranno cose terribili e saremo persone orribili

Ma questa è una distorsione che non fa parte della realtà e di cui bisogna cominciare a liberarsi

Basta la sola vaga sensazione che un pensiero non vada bene e la lotta è cominciata…  Non lottare con i pensieri. Non diventare un campo di battaglia di pensieri che si combattono.

Ecco il punto: basta che il giudizio (che come abbiamo visto è distorto dal principio totalizzante “bianco/nero”) che abbiamo di un pensiero sia negativo e subito comincia la lotta senza quartiere, combattuta dentro la nostra mente, che ha come unico risultato quello di lasciarci stremati, confusi ed in preda al senso di colpa.

Quando invece dovremmo semplicemente prendere consapevolezza dell’esistenza di quei pensieri, del fatto che li giudichiamo negativi e soprattutto del fatto che in realtà non hanno nessuna particolare importanza in quanto sono pensieri che fanno tutti. Quando il mio maestro me lo diceva, che questi pensieri li fanno tutti, non ci credevo. Invece è così!

“Si Lucio lo hai già detto che li fanno tutti… ma io non voglio pensarli!!” 

Come preferisci… ma ricorda allora la storia del poveretto perseguitato dalle scimmie nella storia raccontata più sopra.

😉

Pensieri Ossessivi: come liberarsene – l’atto finale

Esaminiamo questa frase fondamentale, prima di concludere:

A un certo punto si fermeranno, ma non perché sei tu a fermarli. Si fermano quando diventi più consapevole, ma non grazie ad un tuo sforzo. Se ti sforzi non si fermano, anzi oppongono resistenza.

Ad un certo punto i pensieri ossessivi si fermeranno ma non perché lo vogliamo, non grazie ad un nostro sforzo. E’ importantissimo capire questo. Si fermeranno perché saremo diventati più consapevoli, più saggi, più distaccati, ed avremo compreso meglio quali sono i meccanismi (a volti subdoli) della Mente Razionale.

La chiave per liberarsi dei pensieri ossessivi è un non-sforzo, una non-lotta, una attenzione distaccata dal contenuto dei pensieri e volta invece al meccanismo. Non siamo noi che possiamo arrestare i pensieri ossessivi, anzi ogni nostro tentativo di fermarli fornirà loro energia… Però si fermeranno spontaneamente se toglieremo loro la benzina: usando la consapevolezza per osservarli senza giudicarli, con distacco ed indifferenza.

Conclusione

La consapevolezza è uno strumento incredibilmente potente. E’ il cuore di molte delle tradizioni Orientali più antiche e nobili ed è di grande interesse anche in Occidente come forma promettente di psicoterapia con il nome di Mindfullness.

Nel prossimo articolo approfondiremo il discorso introducendo 3 tipi di consapevolezza che sono fondamentali per liberarsi dei pensieri ossessivi:

  • Consapevolezza Comportamentale
  • Consapevolezza Emotiva
  • Consapevolezza Spirituale

Parleremo anche di come la stragrande maggioranza di tutte le forme psicoterapiche (dal lettino dell’analista alle tecniche come l’ABC, il metodo dei 4 gradini o l’esposizione graduale con prevenzione della risposta della TCC) non siano altro che numerosi percorsi per arrivare ad un solo obiettivo.

Il risveglio della consapevolezza!

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  1. Grande, grandissimo articolo… Il mio psico ci ha messo mesi a farmi capire queste cose…
    Grazie per tutto quello che fai!!!

    P.s: sto sempre aspettando i tuoi libri. Quando saranno pronti?

    1. confermo grande articolo lucio! io ti seguo da molto tempo, e i doc sono tornati a farmi visita a una età che a volte mi fa sentire rassegnato, x 10 anni niente poi divorzio distacco dal figlio, ecc… ed eccoli li di nuovo in primis il doc omox, adesso che da 5 anni dopo 4 passati completamente da solo x evitare l’ansia da pres., i pensieri ecc.. ecco che dopo qualche defaillance arrivano entrambi anche quello da relazione devo stare solo, cosi sto meglio, ma forse è una fuga ecc… insomma a quasi 50 anni non sono in grado di capire se amo questa persona, di certo gli voglio molto bene, ho se è solo paura di ri affrontare! e di certo le botte di ansia e nervosismo non aiutano! è pur vero che già prima di conoscere il tuo blog avevo iniziato ad interessarmi alla mindfulness ma i pensieri ha ma lascia perdere oramai, e invece da i tuoi scritti ho ricevuto incoraggiamento e la spinta x cominciare, e va meglio decisamente!!! il mio problema sono le ricadute, tipo appunto adp, allora vado giù e rientro nel vortice ma adesso cerco di risalire ogi volta, grazie!! un appunto e chiudo credo che quando ho dedicato il giusto tempo alla meditazione, e il giusto atteggiamento, non sempre ma spesso quello che ho provato oltre alla” calma” della mente e del corpo, cioè quando forse ero in contatto con la mente profonda alcuni pensieri erano più leggeri, e rappresentavano esattamente quello che erano solo pensieri:) ma al momento di percepire quello che desidero veramente x la mia vita, spesso il desiderio è estremamente vicino a quello che io percepisco come evitamento/fuga immagino ci sia ancora poca chiarezza e molto lavoro da fare! cmq grazie di nuovo.ps interessante il fatto dei libri.ciao fabio

      1. Ciao Fabio, non è mai troppo tardi per sconfigger il DOC 😉

        passati completamente da solo x evitare l’ansia da pres., i pensieri ecc..

        Ecco questo però è un atteggiamento da cambiare. Più eviti e più l’autostima si abbassa, l’ansia si alza ed il DOC si riforza…

        ma spesso quello che ho provato oltre alla” calma” della mente e del corpo, cioè quando forse ero in contatto con la mente profonda alcuni pensieri erano più leggeri, e rappresentavano esattamente quello che erano solo pensieri:)

        Questa è esattamente l’azione della consapevolezza e della Mente Profonda 🙂

        al momento di percepire quello che desidero veramente x la mia vita, spesso il desiderio è estremamente vicino a quello che io percepisco come evitamento/fuga

        Hai detto proprio bene: evitamento e fuga. E’ la reazione tipica degli ansiosi. Ma quello che desideri realmente per la tua vita lo sai già…
        E per ottenerlo bisogna proprio fare quello sforzo necessario per vincere le paure (assurde ed irreali) della mente Razionale.

        Comunque fai attenzione al fatto che ho cambiato la seconda parte dell’articolo (era troppo lungo e complesso. Il discorso Mente Razionale/Profonda lo riprenderò in futuro con degli esempi pratici)

        1. grazie lucio, vorrei un tuo parere( anche se in un altro articolo ne hai parlato) riguardo al superare l’ansia dp, nel mio caso si parte dal doc omx e adesso da relazione, cmq superare la fase critica avvalendosi anche degli inibitori ecc… insomma ci siamo capiti, magari solo per il periodo adatto x riconquistare fiducia! in realtà non potendo contare sulla condivisione della mia compagna su questo argomento è estremamente rigida niente farmaci, è veramente difficile e frustrante prenderlo senza avere mai la certezza se ci sarà il rapporto o nò! dopo tanto tempo ho chiesto un parere alla psic. che non freguento più da molto, x problemi economici e perchè cmq il nostro percorso era finito? e ora toccava a me sante parole! ecco la situazione è un pò compicata anche da ulteriori problemi legati a mia figlia ex moglie ecc…

    2. Grazie Carlo!

      Fai attenzione al fatto che ho cambiato la seconda parte dell’articolo (era troppo lungo e complesso)

      Per i Libri… ci siamo quasi 🙂

    3. Ciao Lucio sono nuovo del web intanto ti ringrazio anticipatamente x tutto quello che fai x noi ad aiutarci ad uscire,adesso ti voglio spiegare la mia situazione è 4 anni ke soffro da doc ed un paio di mesi che ho scoperto che è doc nn xke me l’ha detto lo psichiatra ma xke ho trovato questo sito e ho capito che il mio problema è proprio quello
      Tempo fa ero preso dal doc aggressivo cioè avevo paura che facessi del male a qualcuno e soprattutto a mia figlia, il tutto mi è durato un 2 mesi,adesso sono ossessionato come se vivessi in un mondo irreale e qualsiasi azione che faccio sembra tutto strano ,Lucio mi dai un consiglio tu ?quello di cui sto vivendo io è sempre un gioco diabolico del doc?aspetto una tua risp grazie lucio

      1. E’ con l’aiuto dello psichiatra che si capisce una cosa simile da come parli sembra tu abbia una psicosi non un doc. Ma io non sono nessuno per dire che questo sia certo.

  2. Ciao Lucio proprio qualche giorno fa stavo ragionando su una mezza idea tra questa differenza che potrebbe esserci tra mente Razionale e mente Profonda. La mia riflessione si è spostata però verso più una reazione, non so come spiegarla bene, causata dal DOC o comunque dall’ansia. Questa reazione che sto parlando è l’istinto durante un momento di ansia e DOC, di voler scappare o isolarsi, perchè ci si sente a disagio o in pericolo, sia nei momenti che si sta affrontando il tema del DOC ma anche no. Ecco la mia domanda è, questa reazione è situata nella mente Razionale o Profonda? Da cosa è causato questo meccanismo? Risposta alla paura, o perchè “faccio una cosa che non voglio (contenuto del doc)”? In teoria se io non volessi fare qualcosa o fossi sicuro di qualcosa io questa sensazione di scappare non l’avrei, e dunque la mia mente razionale semplicemente entra in gioco pensando “Che 2 palle, andiamo via da qua che non ho voglia”? Scusami x le tante domande ma sto cercando di capire questo particolare meccanismo fisiologico o mentale che sia 😀 come sempre grazie Lucio, un saluto!
    Bino94

    1. Assolutamente nella Mente RAzionale!! Leggi l’intervento poco sopra al tuo con la relativa risposta.
      E’ la Mente Razionale ad avere il dominio sulla memoria e le paure sono un prodotto della nostra memoria.
      Inoltre evitamento e fuga sono proprio ciò che la Mente Razionale ci fà fare (teoricamente per proteggerci, ma in realtà auto-distruggendoci) quando siamo in presenza di qualcosa di importante per noi.

      se io fossi sicuro di qualcosa io questa sensazione di scappare non l’avrei…
      …”non ho voglia”?

      Non è affatto così semplice.
      Quante volte abbiamo voluto intensamente fare una cosa e non lo abbiamo fatto per paura? (per esempio per un ragazzo timido, andare a conoscere la ragazza dei suoi sogni).
      Teoricamente lo vogliamo fare, praticamente la Mente Razionale ci ostacola in ogni modo possibile.

      Il “non avere voglia” è un evitamento bello e buono.

      Comunque fai attenzione al fatto che ho cambiato la seconda parte dell’articolo (era troppo lungo e complesso. Il discorso Mente Razionale/Profonda lo riprenderò in futuro con degli esempi pratici)

      1. Forse non sono riuscito a spiegarmi bene sulla cosa della sensazione di scappare, fuggire, sentirsi fuori posto. In parole spiccie è un altro tranello del DOC
        , perché queste sensazioni sono date dalla paura che i contenuti del DOC siano veri o paura perché si sa che i contenuti siano veri e non si ha coraggio di farle, come hai detto tu. Può sembrare una compulsione, forse lo è, ma il mio scopo è capire se anche questo è un meccanismo. Grazie ancora! 🙂

        1. Stai compulsando. Raccogli le idee, riassumi e fai degli esempi. Ho cancellato gli altri messaggi perchè non si capisce niente 🙂

          1. Dunque il fatto di “Raccogli idee, riassumi e fai degli esempi” è un meccanismo del DOC bello e buono? Non me ne sono mai accorto D: forse ho capito, io si mi sto concentrando sui meccanismi, ma non x capirli veramente, ma x giustificare le mie emozioni di ansia, le ossessioni e compulsioni. Grazie mi apri gli occhi ogni volta 😀

  3. Allora quello che ci fa paura viene dalla profonda e poi razionalizzato così da non farlo? È la volontà? Non capisco bene.

    1. No veramente è proprio il contrario…
      La paura (quella del DOC, non quella istintiva, fisiologica e “sana”)viene dalla Mente Razionale.

      Comunque fai attenzione al fatto che ho cambiato la seconda parte dell’articolo (era troppo lungo e complesso. Il discorso Mente Razionale/Profonda lo riprenderò in futuro con degli esempi pratici)

  4. E come faccio a capire se le mie paure sono razionali o irrazionali? Come faccio a capire se il desiderio di amare mio marito viene dal mio profondo oppure è un desiderio della razionalità per risolvere un problema reale?

      1. Io voglio lui ma la testa dice il contrario e pure le sensazioni quello che mi turba è che alle volte penso di amarlo e alle volte ho il rifiuto totale ma un gran senso di colpa enorme e come se mi riprendo percorro un certo cammino e poi all improvviso cambiano totalmente le idee. E questo che mi fa impazzire forse dico di amarlo ma non col cuore boh?

        1. Io voglio lui ma la testa dice il contrario

          Ti sei risposta da sola.
          La parte più profonda di te vuole lui, la mente razionale ha il doc.

          😉

          P.S: non ti sei ancora stufata di tutte queste domande?

          1. Si è mi sento frustrata e mi viene da piangere perché non riesco a smettere di pensare cose negative su di lui e su di noi. Ma sento un blocco enorme. La cosa che mi fa stare male è che ci ero riuscita e ci sono ricaduta. Sentivo dentro di me che qualcosa era cambiato in positivo.

        2. Ciao Maria,
          Il tuo post risale ad un po’ di tempo fa…. mi farebbe piacere sapere se poi sei riuscita ad uscire da questo inferno mentale….. ci sono dentro fino al collo e non so più che fare…

        3. Soffro di pensieri ossessivi forse da sempre ma da due anni a questa parte sono incentrati sul mio rapporto, su mio marito, mi stanno logorando…. alterno periodi in cui sto bene a periodi in cui metto in dubbio ogni cosa….. questi pensieri non mi lasciano in pace ne notte ne giorno, ogni giorno è una continua lotta, un continuo monitorare i propri sentimenti X vedere se provo qualcosa… ma più mi metto alla prova più non provo nulla e cado nello sconforto più totale. Piango e mi chiedo perché non riesco ad amarlo…. non ne posso più di questa situazione….. i pensieri nn riesco a gestirli … ho un disperato bisogno di aiuto….

  5. Lucio, adesso l’articolo con il cambio sulla seconda parte ha preso una piega decisamente diversa! Prima lasciava spazio a qualche dubbio o interpretazione sbagliata..cosa che per noi utenti ossessivi è molto facile fare.
    Grazie anche per questo..sei pronto a metterti a nostra disposizione spiegandoci le cose passo dopo passo e appurandoti che l’abbiamo DAVVERO comprese!!
    Sei un grande, grazie per avermi avvisato 😉 _Ciao!

  6. Ti dirò… questo è uno degli articoli che mi piacciono di più insieme a quello sui 5 errori da non commettere e a quello sull’accettazione..,
    In questo passo “la mania di perfezione della mente ossessiva tenderà a spostare sempre un po’ più in là il giorno perfetto. Quindi conviene accontentarsi” mi riconosco in pieno. Procrastinazione, porto avanti i problemi sperando un giorno di essere perfetto per risolverli, scoprendo poi che comincio a risolverli veramente solo quando metto in stand-by i pensieri irrazionali e mi concentro sulla realtà, sulla vita vera, suoi pensieri veri. Allora tutto scompare, le preoccupazioni si attenuano e via dicendo…

    Inoltre reputo fondamentale quando scrivi che non dovremmo sforzarci di provare a vedere se quella paura c’è ancora perché subito si ripropone… Ed in fine.. Errore mio gravissimo è che tendo a “festeggiare” troppo quando non temo i pensieri e mi sento invulnerabile ad essi, col risultato che mi scarico dopo poco e riparte la menata… Viceversa ho imparato che se mi “arrendo” consapevolmente, dico basta ho l’ansia pazienza, presto mi riprenderò, dopo pochissimo tempo mi ristabilizzo e riprendo le forze…
    Come scrivi tu non bisogna mai scoraggiarsi nei momenti no ne esaltarsi nei momenti buoni… Imparare a godere del buono si, ma senza montarsi la testa. Viceversa imparare a gestire l’ansia e non fasciarsi inutilmente la testa!
    Che ne pensi?
    A presto

    1. dico basta ho l’ansia pazienza, presto mi riprenderò, dopo pochissimo tempo mi ristabilizzo e riprendo le forze…
      Come scrivi tu non bisogna mai scoraggiarsi nei momenti no ne esaltarsi nei momenti buoni… Imparare a godere del buono si, ma senza montarsi la testa. Viceversa imparare a gestire l’ansia e non fasciarsi inutilmente la testa!
      Che ne pensi?

      Bravo è proprio questo il nocciolo della questione 🙂

      Come ulteriore spunto di riflessione, ti invito, la prossima volta, a non fare quella domanda finale.
      Riesci a capire il perchè?

      1. Certo… perché viene coltivato il dubbio di fondo… che è il colpo di coda dei pensieri ossessivi… quando spariscono loro la paura è che non avere ansia significa accondiscendere o meno o pensieri negativi. Quando in realtà non avere ansia è soltanto non avere ansia… grazie di tutti questi spunti!!!

  7. Ah! mi è venuta alla mente un’altra cosa (quando la mente vaga trova le soluzioni giuste hehe).
    Volevo chiederti uno step che forse non hai approfondito.. Ho capito razionalmente tutto il discorso ecc. ma volevo chiederti quando tu dici che non bisogna vedere tutto bianco/nero e fregarsene in sostanza di avere pensieri… Ma come faccio a non giudicare un pensiero orrendo se per esempio è un pensiero non so omicida, aggressivo, cose strane ecc… d’accordo lasciar scorrere e non giudicare ma come faccio a non giudicarli negativamente? Forse ho capito male io…

    1. Il punto non è considerare un pensiero orrendo, quello è normale e lo facciamo tutti, tutti i santi giorni.
      Il problema è “considerarsi orrendi” per il semplice fatto di acer fatto quel pensiero.

      Il problema è che per un ossessivo questa distinzione non è così chiara. E nel momento in cui si giudica un pensiero auotamaticamente si tende a giudicare anche se stessi. E da lì parte tutta la manfrina del DOC.

  8. Ciao Lucio,io credo di aver finalmente capito il vero motivo del mio DOC,relativo soprattutto alla mia relazione d’amore con la mia ragazza: il mio sogno più grande,sarebbe quello di vivere con lei,avere figli con lei. Per questo motivo,vorrei avere la certezza di amarla sempre,di stare sempre insieme a lei,di essere sempre amato. Da ciò,è scaturito il fatto che non appena ho avvertito una sensazione negativa nei suoi confronti,sono andato in tilt. Come faccio adesso a vivere senza questa paura costante? P.S: bellissimo articolo,grazie di tutto,di vero cuore.

  9. Grande Lucio I miglioramenti li noto anche dal fatto che ora l’effetto radar” funziona con parole positive proprio come consapevolezza ecc…
    Io ho capito che ho dato troppa importanza e pericolosità ad ansia e pensieri negativi…
    E la mia mente ha cominciato a prendere il sopravvento… Ora con pazienza ma anche ricadute sto tornando alla normalità anche se con l’ansia sommata a questo caldo a volte è veramente dura…
    Comunque hai detto il doc è una conseguenza… Col percorso inverso acquistiamo fiducia e autostima e c’è la facciamo a tornare come prima fino a diventare immuni !

    1. Certe volte è veramente dura sembra di avere un maremoto in testa, in più l’ansia e la tensione muscolare…. Comunque Lucio secondo me è fondamentale capire che il doc è una conseguenza… Una persona sicura di se non avrà mai doc è ansia per i pensieri… Inoltre ho capito che ho sottovalutato gli esercizi, come farebbe qualunque occidentale ,ma visto che è l’ansia il motore per gestirla la respirazione è fondamentale….
      Ho cominciato a notare anche molte cose…. Ad esempio le grandi personalità sportive… Nelle loro interviste parlano sempre di consapevolezza dei propri mezzi, oppure ho fatto caso a come si concentrano sulla respirazione prima di entrare in campo… È tutto ciò mi sta aiutando molto visto che sono appassionato di sport e mi ha aperto gli occhi…
      Grazie Lucio per quello che fai con questo blog praticamente hai scritto tutto quello che serve per uscirne del tutto… Non so che altro potresti aggiungere

      1. Poi credo che la mente razionale faccia soltanto il suo lavoro… Non è colpa sua se la bombardiamo di giudizi negativi… È che a un certo punto comincia a prendere per vero tutto… È per questo che soffriamo… Bisogna volere più bene a se stessi

      2. Bravissimo!!
        Quello che stai descrivendo è proprio un aumento della consapevolezza!!
        Continua così 😉

        In realtà c’è moltissimo da aggiungere… ma arriverà, piano piano…

  10. Ciao Lucio Grandeeeeeee!!!!! come ho scritto nei precedenti articoli la situazione sta migliorando … sto testando un esercizio non so se migliora la consapevolezza … pratico training autogeno (grazie a questo non sono stato costretto a prendere nessun tipo di farmaco) è il mio xanax naturale, cmq tornando all’esercizio dopo essermi rilassato col training non mi concentro più sull’esercizio ma lascio scorrere i pensieri semplicemente contandoli da 1 a 100000000000000000000 … la cosa strana che all’inizio un’ansia assurda ma poi piano piano tutto va meglio… io ho un doc aggressivo ed ho paura di perdere il controllo di impazzire soprattutto nei confronti degli esseri viventi che ritengo piu’ fragili.. anziani, bambini animali …. Un ultima domanda-richiesta che volevo farti è : parlerai delle ricadute ?
    Grazie Lucio buona vita

    1. Ciao, si è un ottimo esercizio!!!
      Continua così!

      P.S: Si prima o poi parlerò anche di quello, e di molto altro!

  11. Ciao Lucio- Grande e bello l’articolo sulla consapevolezza-concordo che oltre a lasciar scorrere i pensieri su quanto dici tu di lasciar scorrere anche le sensazioni.
    La consapevolezza è avere il coraggio di guardare veramente in faccia-la tigre-
    che ti vuole aggredire -guardarla direttamente e con fermezza diritta agli occhi-trasmettendole nello stesso tempo il tuo coraggio e la tua totale indifferenza .
    E lei capirà retrocedendo e dissolvendosi in modo naturale senza che noi facciamo nulla.-nessun sforzo.
    Anzi noteremo come tutto questo diventi automatico-perche’ rientra negli automatismi di nostra madre natura.
    Ciao Lucio e apriamoci all’arma letale che sconfigge veramente il Doc-la nostra alleata e grande
    CONSAPEVOLEZZA- Ciao a risentirci!!!.

  12. Ciao Lucio, mi spieghi perché non bisogna essere felici di non avere i pensieri?? Io in quei momenti mi sento felice entusiasta della vita… Della mia vita…
    Mi sento un ‘adrenalina dentro bellissima che non mi fa stare ferma..

    1. Ciao Federica.
      Innanzitutto chiariamo che è sacrosanto godersi quei momenti in cui i pensieri ossessivi ci lasciano stare e nei quali sappiamo senza dubbio quale è la verità. Sono momenti stupendi ed è giusto esplodere di gioia!!

      Ma…

      Come ha detto giustamente G più sotto, quando si ha il DOC (soprattutto se da diverso tempo) si tende a far dipendere la propria felicità dalla “assenza” dei pensieri. Ciò vuol dire che appena torneranno (perchè bisogna essere CONSAPEVOLI che le ricadute fanno parte del gioco) la nostra felicità svanirà e lascerà il posto all’ansia, frustrazione, senso di colpa ecc…

      Mentre invece il segreto è essere felici(o almeno stare bene) “nonostante le ossessioni”. Ovviamente sò che non è semplice… ma piano piano bisogna tendere a questo

  13. Io credo perché se provi felicità vuol dire che ancora provi qualcosa per quei pensieri ,cioè la loro assenza ti fa star bene quindi automaticamente la loro presenza ti fa star male, però per star bene definitivamente devi provare indifferenza perché non sono reali… Però aspetto Lucio per una conferma o meno

  14. Ciao Lucio,
    la mania di perfezione che ci prende durante questo stato fa parte di una mente estremamente rigida. Ricordo le parole della psicologa ” quindi per lei o è bianco o è nero” e io rispondevo” Si, certo se penso tutte queste brutte cose vuol dire che tra me e lui è finita” dopodichè arrivava il pianto e la disperazione, capivo che questo contrasto di emozioni pensieri non mi portava da nessuna parte. Sono passati 7 mesi, è dura, alle volte mi viene proprio voglia di urlare a questa testa ”stai zitta!” impossibile.. ma con il cuore sento che la strada è quella giusta e che in questa testolina ora c’è meno baccano .
    Gli stati di ansia stanno ormai passando ma rimangono queste frasi tipo…” sei sicura che vuoi stare sempre,sempre,sempre..con lui?” e la mia mente si blocca sulla parola sempre. Non le sto contrastando oppure mi dico ” Ricorda Giulia, sei qui e ora..” e inizio a descrivere a me stessa lo spazio che mi circonda come per interrompere quel flusso di pensieri bizzarri, fastidiosi, etc..
    Più volte ho paragonato questo stato all’inferno di Dante e allora Chiudo con questa frase che auguro a tutti dal più profondo del mio cuore ” e quindi uscimmo a riveder le stelle” . Non mollate ciò che c’è di più caro nella vostra vita per questi momenti di debolezza perchè arriva davvero il giorno che vi renderete conto di quanto avete sofferto per dei”PENSIERI”.

    1. Ciao bella io sono 4 anni che soffro ma tu oltre i dubbi avevi pensieri negativi contro di lui e emozioni negative come se ti indicavano che non lo ama vi. Io mi sforzo ad amarlo ma più mi sforzo e più non ci riesco e mi scoraggio . Cosa provavi quando stavi con lui. Io guardo le nostre foto e non provo nulla addirittura un senso di rifiuto che mi fa stare male. Durante l intimità in quei momenti cosa prova vi?

      1. Ho iniziato a guardare le foto in maniera ossessiva, un minuto provavo amore e il minuto dopo sentivo di non provare più nulla e la cosa mi sconvolgeva. Leggevo i messaggi antecedenti a questi stati d’ansia, alla ricerca di qualcosa che potesse farmi capire che già qualcosa non funzionava, ma non trovai mai nulla. Sono diventata estremamente superstiziosa, poi ho iniziato a parlarne e mi si è aperto un mondo di persone che soffrivano di questo disturbo se così lo vogliamo chiamare. Passavo al setaccio ogni emozione, pensiero, sensazione,sogno, sguardo,voce,gesto,camminare,vestiario.. un giorno era la voce, un giorno era la camminata, un giorno era l’alito.. ma noi che vediamo tutti questi difetti ci pensiamo mai a come ci vedono gli altri? siamo perfetti? NO, assolutamente NO. e prima di sentire questi pensieri, (dico sentire perchè prima c’erano e non li ascoltavo proprio e mi facevo una sana risata) stavo bene, progettavo , c’erano volte in cui non avevo voglia di vederlo o di farci l’amore eppure non mi soffermavo sui perchè,forse,se e ma..
        Intimità.. l’intimità all’inizio di questo stato di paura e ansia sembrava fosse una costrizione . guarda ti racconto proprio di ieri…. ha iniziato a baciarmi e avevo già capito le sue intenzioni e io non ne avevo nessuna voglia , e nella mia testa è partito subito il pensiero”ecco questa è la dimostrazione che invece non lo vuoi più, senti non ti piace proprio ” sono entrata in bagno e mi sono detta ” Ricorda, questo è solo un momento come tutti quelli che ci sono stati fino ad ora da 9 mesi a questa parte” .
        Dopo mezzora sono andata a stuzzicarlo io . Ho tanti pensieri negativi, ma più gli dai ascolto e più prendono il sopravvento.
        Inizialmente mi sentivo una bambina piccola e allo specchio vedevo una persona adulta e lì che mi sono accorta che qualcosa in me non stava andando .
        Vorrei dirti di più, sto provando a pensare più a me stessa, a distrarmi e fare cose che mi piacciono e mi interessano.
        Se vuoi cercare qualcuno che ti rassicuri, prendi uno specchio e guardalo ,quella persona sei tu. Questo è ciò che imparato dalla Terapia cognitivo comportamentale.
        Hai mai seguito una terapia?

        1. Una volta mi sono rivolta all Asl della mia città non appena ho iniziato a parlare e dire tutto anche quella a iniziato a dubitare e a dirmi che la relazione non andava ed io lo sai che ho fatto me ne sono andata perché anche se mi vengono pensieri di lasciarlo io non lo farò mai!!!! Credo che la psico era un incompetente totale!!! Però ho tanta paura di soffrire. Mi fa soffrire non sentire amore e pace con lui mi sento cattiva a volte e spesso lo evito

          1. Ciao Maria, capisco benissimo questi tuoi pensieri e queste tue paranoie.. Ci sono stata immersa per tantissimo tempo e ne ho sofferto tantissimo (come credo stia soffrendo tu) prima di scoprire questo blog. Ho iniziato a documentarmi e a cercare di capire come funzionava. Visto che anche tu sei qui e scrivi su questo blog ti consiglierei di leggere tutti gli articoli che ha scritto Lucio in modo tale che tu conosca dapprima i meccanismo del doc, per poi poterli RICONOSCERE in te 🙂 . Io ho intrapreso questo cammino e vorrei vivamente che tutte le persone che ne soffrano lo intraprendessero perchè SI STA MEGLIO. Certo è difficile, le ricadute ci sono, ma si ha un’arma in più: la CONOSCENZA di come funziona una mente razionale come la nostra.
            Mi permetto di farti un esempio: tu hai chiesto a Giulia “cosa provavi quando stavi con lui?”… Ecco stai cercando delle rassicurazioni, tipiche di chi soffre di doc, di chi vuole azzittire l’ansia. Ma spesso, proprio quando sei alla ricerca di rassicurazioni magari trovi chi ti butta ancora di più in quel vortice di emozioni negative con frasi come “Eh ma allora fattele due domande”/ “lascialo, evidentemente non lo ami”/ “Io non me ne sono mai fatti di questi pensieri” “Non è normale” ecc ecc. Ecco perché chiedere rassicurazioni è anche sbagliato, perché nella migliore delle ipotesi azzittisci l’ansia per un po (ma dopo un po quei pensieri ritornano) e nella peggiore delle ipotesi stai ancora peggio e l’ansia ti assale di più di prima.
            Capisci, è un circolo vizioso, ritornerai a chiedere rassicurazioni negli altri…ma IN TE sentirai sempre che manca qualcosa, manca qualche tassello, perchè la chiave di tutto sei tu, non quello che gli altri pensano.
            Sarei contenta se tu riuscissi a capire appunto questi meccanismi, perché avresti la possibilità di andare avanti con una prospettiva differente, più positiva e luminosa, intraprendendo la strada che ci propone Lucio…E di luce ne abbiamo bisogno più che mai 🙂 Proveresti magari a cercare una strada alternativa al solito circolo vizioso che non ti soddisfa e in cui non trovi risposte, o meglio, non quelle giuste.
            Detto questo vorrei scriverti delle cose che ho letto quando mi sono messa alla ricerca di questi meccanismi di cui siamo vittime 🙂 credo potranno aiutarti. A me sono state utilissime.

            “Lo amo o non lo amo?
            Tranquilli, la domanda è effettivamente lecita. Se siamo in una situazione di Doc da relazione siamo in una situazione nella quale È DIFFICILE AMARE. Se poi viviamo l’uscita e la relazione come fonte di paura e pericolo è chiaro e ovvio che non possiamo aspettarci di essere gioiosi e radiosi con il partner. Quindi indipendentemente dal tipo di relazione, se ‘giusta’ o ‘sbagliata’ L’ATTEGGIAMENTO OSSESSIVO COMPULSIVO IMPEDISCE DI FATTO DI POTER DONARE AMORE.
            Da questo discende un importante corollario: FORZARSI DI PROVARE O SENTIRE AMORE IN FASE OSSESSIVA È ALTAMENTE DELETERIO perchè effettivamente si abbassano o spariscono i benefici influssi dell’amore, inoltre si fortifica il ciclo negativo stesso del meccanismo di pensiero.
            Infatti pensandoci ossessivamente e vedendo che non sentiamo amore RAFFORZIAMO IL PENSIERO CHE SI TRATTI DI NORMALE DISAFFEZIONE e SIAMO ANCOR PIÙ SFIDUCIATI NEL CREDERE CHE POSSA ESSERE UN MECCANISMO DEL DOC”

            Amare è una cosa che non c’entra col cervello e più cerchiamo amore in modo razionale meno ne troveremo, CI METTIAMO DA SOLI NELLE CONDIZIONI DI NON PROVARNE AFFATTO… Tutto diventa cosi calcolato, tutto deve avere una risposta, una ragione…TUTTO DIVENTA COSÌ RAZIONALE… Tutto diventa davvero o bianco o nero…Tutto può diventare una prova, basta che capiamo se amiamo ancora, ne pensiamo di assurde.. “Adesso me ne vado via per una settimana e vedo se mi mancherà. Se mi mancherà allora sarà amore altrimenti no”. Ma al 90% non ci mancherà perché noi saremo li ad aspettare RAZIONALMENTE delle emozioni (che con il razionale non hanno nulla a che vedere!!) credendo che sbuchino così, perché pensiamo di aver creato la situazione giusta …Ma non funziona cosi, a comando. L’amore andrebbe vissuto, non racchiuso in vincoli mentali. E queste prove ci rimetteranno di nuovo in quel circolo vizioso, di nuovo dubbi, sensi di colpa e paure.
            Se capiamo che questa strada è un vicolo cieco, se capiamo che tutti questi meccanismi più che una via d’uscita sono in realtà distruttivi e ansiogeni allora davanti a noi si apre un’altra strada, che richiede impegno si, ma che può portarci ad una maggiore consapevolezza di ciò che va lasciato per strada e di ciò di cui bisogna farne tesoro.
            Se riconosci le prove, le rassicurazioni che chiedi agli altri, la domanda “lo amo o no?” come meccanismi del doc inizia ad ignorarle, decidi di intraprendere una strada diversa.
            Una volta ho letto: “Vivo questo momento di sofferenza perché ho un Doc; è come se avessi mal di stomaco. Stringo i denti e resto FIDUCIOSO DELLA TERAPIA, DEL CAMMINO CHE STO FACENDO aspettando di stare meglio. Probabilmente non riesco a provare amore intenso per lui, MA È NORMALE NELLE MIE CONDIZIONI”.

            Ecco Maria, scegli un cammino… Fallo PER TE… Vorrei porti una riflessione: sei andata dalla psicologa (ma poteva essere una persona qualsiasi, anche un’amica o un familiare) e ti ha detto che la storia non funzionava, tu sei andata via..Come se quella non fosse la soluzione al problema… o meglio….non quella che tu avresti preso in considerazione… forse sei andata da lei proprio per trovare UN’ALTRA SOLUZIONE, qualcosa che ti si cucisse addosso… Rifletti su questo…Lasciarlo non è ciò che vuoi, starci insieme SENZA SAPERE DI AMARE nemmeno… Quello che però c’è in mezzo è un’enorme grado di razionalità, un enorme voglia che le cose “quadrino”…c’e troppa, troppa mente perché tu senta il tuo cuore battere… La mente, ora come ora, fa più baccano del cuore..Lo sta schiacciando in un angolo… Se lasciarlo non è la tua volontà, ora vedi un’altra strada?
            Spero di esserti stata d’aiuto. Un bacio grande

    2. Brava Giulia, continua così

      inizio a descrivere a me stessa lo spazio che mi circonda

      Questo è un ottimo esercizio 😉

  15. Ciao lucio..non ti scrivo da un po’
    Sono stata veramente bene nell’ultimo anno…ma da circa una settimana ho riperso il controllo…
    E’ ricominciato tutto con l ansia che si e’ ripresentata con muscoli rigidi…freddo..caldo e una paura interiore che mi divora…momenti di irrealta’.Subito dopo ecco…sono bombardata da dubbi, pensieri bruttissimi,passo da una domanda all’altra, cerco rassicurazioni continue..mi sento giù di morale e ho una paura folle che dietro tutto ciò si nasconda una psicosi che sfocera’ in qualcosa di terribile. Ho paura di cadere in una depressione terribile. Ma la cosa che mi fa stare peggio è il senso di colpa verso i miei bambini…ai quali pur non fancendo mancare nulla..è come se avessero una madre malata.
    Il medico che mi ha seguito fin ora continua a dirmi che sono sanissima…che devo solo stare più serena..ma tu sai come vi si sente in questo vortice di sensazioni opprimenti.
    ho paura…paura di ricominciare da capo…paura di ricadere…
    non voglio rassicurazioni…ma mi chiedo se è possibile che tutto ciò si ripresenti così improvvisamente. Sto malissimo. Aiuto…

  16. Ovviamente non poteva mancare la cosa peggiore…il terrore di poter perdere il controllo…su me stessa o su i miei cari.
    ragazzi…è l inferno?

  17. Ciao Maria, capisco benissimo questi tuoi pensieri e queste tue paranoie.. Ci sono stata immersa per tantissimo tempo e ne ho sofferto tantissimo (come credo stia soffrendo tu) prima di scoprire questo blog. Ho iniziato a documentarmi e a cercare di capire come funzionava. Visto che anche tu sei qui e scrivi su questo blog ti consiglierei di leggere tutti gli articoli che ha scritto Lucio in modo tale che tu conosca dapprima i meccanismo del doc, per poi poterli RICONOSCERE in te 🙂 . Io ho intrapreso questo cammino e vorrei vivamente che tutte le persone che ne soffrano lo intraprendessero perchè SI STA MEGLIO. Certo è difficile, le ricadute ci sono, ma si ha un’arma in più: la CONOSCENZA di come funziona una mente razionale come la nostra.
    Mi permetto di farti un esempio: tu hai chiesto a Giulia “cosa provavi quando stavi con lui?”… Ecco stai cercando delle rassicurazioni, tipiche di chi soffre di doc, di chi vuole azzittire l’ansia. Ma spesso, proprio quando sei alla ricerca di rassicurazioni magari trovi chi ti butta ancora di più in quel vortice di emozioni negative con frasi come “Eh ma allora fattele due domande”/ “lascialo, evidentemente non lo ami”/ “Io non me ne sono mai fatti di questi pensieri” “Non è normale” ecc ecc. Ecco perché chiedere rassicurazioni è anche sbagliato, perché nella migliore delle ipotesi azzittisci l’ansia per un po (ma dopo un po quei pensieri ritornano) e nella peggiore delle ipotesi stai ancora peggio e l’ansia ti assale di più di prima.
    Capisci, è un circolo vizioso, ritornerai a chiedere rassicurazioni negli altri…ma IN TE sentirai sempre che manca qualcosa, manca qualche tassello, perchè la chiave di tutto sei tu, non quello che gli altri pensano.
    Sarei contenta se tu riuscissi a capire appunto questi meccanismi, perché avresti la possibilità di andare avanti con una prospettiva differente, più positiva e luminosa, intraprendendo la strada che ci propone Lucio…E di luce ne abbiamo bisogno più che mai 🙂 Proveresti magari a cercare una strada alternativa al solito circolo vizioso che non ti soddisfa e in cui non trovi risposte, o meglio, non quelle giuste.
    Detto questo vorrei scriverti delle cose che ho letto quando mi sono messa alla ricerca di questi meccanismi di cui siamo vittime 🙂 credo potranno aiutarti. A me sono state utilissime.

    “Lo amo o non lo amo?
    Tranquilli, la domanda è effettivamente lecita. Se siamo in una situazione di Doc da relazione siamo in una situazione nella quale È DIFFICILE AMARE. Se poi viviamo l’uscita e la relazione come fonte di paura e pericolo è chiaro e ovvio che non possiamo aspettarci di essere gioiosi e radiosi con il partner. Quindi indipendentemente dal tipo di relazione, se ‘giusta’ o ‘sbagliata’ L’ATTEGGIAMENTO OSSESSIVO COMPULSIVO IMPEDISCE DI FATTO DI POTER DONARE AMORE.
    Da questo discende un importante corollario: FORZARSI DI PROVARE O SENTIRE AMORE IN FASE OSSESSIVA È ALTAMENTE DELETERIO perchè effettivamente si abbassano o spariscono i benefici influssi dell’amore, inoltre si fortifica il ciclo negativo stesso del meccanismo di pensiero.
    Infatti pensandoci ossessivamente e vedendo che non sentiamo amore RAFFORZIAMO IL PENSIERO CHE SI TRATTI DI NORMALE DISAFFEZIONE e SIAMO ANCOR PIÙ SFIDUCIATI NEL CREDERE CHE POSSA ESSERE UN MECCANISMO DEL DOC”

    Amare è una cosa che non c’entra col cervello e più cerchiamo amore in modo razionale meno ne troveremo, CI METTIAMO DA SOLI NELLE CONDIZIONI DI NON PROVARNE AFFATTO… Tutto diventa cosi calcolato, tutto deve avere una risposta, una ragione…TUTTO DIVENTA COSÌ RAZIONALE… Tutto diventa davvero o bianco o nero…Tutto può diventare una prova, basta che capiamo se amiamo ancora, ne pensiamo di assurde.. “Adesso me ne vado via per una settimana e vedo se mi mancherà. Se mi mancherà allora sarà amore altrimenti no”. Ma al 90% non ci mancherà perché noi saremo li ad aspettare RAZIONALMENTE delle emozioni (che con il razionale non hanno nulla a che vedere!!) credendo che sbuchino così, perché pensiamo di aver creato la situazione giusta …Ma non funziona cosi, a comando. L’amore andrebbe vissuto, non racchiuso in vincoli mentali. E queste prove ci rimetteranno di nuovo in quel circolo vizioso, di nuovo dubbi, sensi di colpa e paure.
    Se capiamo che questa strada è un vicolo cieco, se capiamo che tutti questi meccanismi più che una via d’uscita sono in realtà distruttivi e ansiogeni allora davanti a noi si apre un’altra strada, che richiede impegno si, ma che può portarci ad una maggiore consapevolezza di ciò che va lasciato per strada e di ciò di cui bisogna farne tesoro.
    Se riconosci le prove, le rassicurazioni che chiedi agli altri, la domanda “lo amo o no?” come meccanismi del doc inizia ad ignorarle, decidi di intraprendere una strada diversa.
    Una volta ho letto: “Vivo questo momento di sofferenza perché ho un Doc; è come se avessi mal di stomaco. Stringo i denti e resto FIDUCIOSO DELLA TERAPIA, DEL CAMMINO CHE STO FACENDO aspettando di stare meglio. Probabilmente non riesco a provare amore intenso per lui, MA È NORMALE NELLE MIE CONDIZIONI”.

    Ecco Maria, scegli un cammino… Fallo PER TE… Vorrei porti una riflessione: sei andata dalla psicologa (ma poteva essere una persona qualsiasi, anche un’amica o un familiare) e ti ha detto che la storia non funzionava, tu sei andata via..Come se quella non fosse la soluzione al problema… o meglio….non quella che tu avresti preso in considerazione… forse sei andata da lei proprio per trovare UN’ALTRA SOLUZIONE, qualcosa che ti si cucisse addosso… Rifletti su questo…Lasciarlo non è ciò che vuoi, starci insieme SENZA SAPERE DI AMARE nemmeno… Quello che però c’è in mezzo è un’enorme grado di razionalità, un enorme voglia che le cose “quadrino”…c’e troppa, troppa mente perché tu senta il tuo cuore battere… La mente, ora come ora, fa più baccano del cuore..Lo sta schiacciando in un angolo… Se lasciarlo non è la tua volontà, ora vedi un’altra strada?
    Spero di esserti stata d’aiuto. Un bacio grande

    1. Io sono certa di voler stare con lui sono i pensieri negativi a farmi stare male perché non li voglio la mia mente continua a produrre pensieri contrari. Ogni volta cerco di rilassarmi con lui mi sento forzata o mi vengono in mente i suoi difetti. Ci ero riuscita anch’io a seguire i consigli di Lucio è devo dirti che stavo stando bene vedevo tutto chiaro e vedevo che era tutto un meccanismo che autoalimentava ma ero tranquilla sapevo che era tutto un gioco. Adesso però mi sento incastrata come se non volessi più combattere e i pensieri mi mettono ansia sopratutto le sensazioni che provo di distacco non so è come se volessi rimanere io così sono ricaduta e vorrei rialzarmi ma mi viene difficile 🙁 tanto e solo un momento però tutta questa instabilità mi da fastidio devo lasciare scorrere i pensieri non combatterli e avere più pazienza e tolleranza ma poi è come se aspetto con ansia le sensazioni di amore e gioia e non arrivano mai 🙁

      1. è come se aspetto con ansia le sensazioni di amore e gioia e non arrivano mai

        E’ proprio questo il punto centrale. Come quando l’altra volta dicevi “mi sforzo di essere spontanea”. Stessa cosa. Vuoi controllare cose che non possono essere controllate ma anzi esigono l’ASSENZA DI CONTROLLO per verificarsi…

  18. Ho perso la pazienza e questo il mio problema perché come tutti vorremmo essere già guariti e sereni. Devo ricominciare partendo dalla tolleranza del dubbio ! Grazie per il vostro sostegno se vuoi ci cambiamo le e-mail e ci sentiamo per i consigli 🙂

    1. È proprio quella che non si deve perdere la pazienza!
      Anche io pensavo di aver avuto una maledizione,di rimanere così a vita.
      Io non faccio meditazione ci ho provato ma ho capito che forse non era la mia strada,però ho imparato a ascoltare il respiro durante i momenti di ansia,ed ho imparato a far creare la mente pensieri,parole,immagini che inizialmente combattevo mentre pian piano ho avuto un comportamento indifferenteeeeee!!!
      Cioè non rispondevo più mi concentravo su un altra cosa,inizialmente è difficile ma poi se fatto bene tutti i giorni tu diventi più forte e pian piano quel cane nero abbaia sempre meno perché si stanca!
      Prova a farlo e facci sapere!!!

  19. Anch’io ci ero riuscita ci sono ricaduta come una scema e sai come perché stavo stando benissimo ed ho iniziato ad avere paura di stare male. Sento che la mia mente è fuori controllo non ho paura di questo è solo che provo a calmarla e non ci riesco e quindi mi innervosisco e mi vengono più pensieri negativi. Ero riuscita benissimo a convivere con dubbi e pensieri e le sensazioni erano sparite adesso è come se non riuscissi a prendere una posizione essendo che mi sento male mi vengono pensieri più forti di lasciarlo ma io non voglio questo desidero solo la felicità della nostra vita e dei nostri figli 🙁 mi sembra un sogno irreale e utopico. Tutto il segreto è calmare l ansia e ignorare i contrasti lo so è solo la batosta che ho preso a farmi stare male l esserci ricaduta

    1. Non devi coinvivere perché questo non è stare bene,devi accettare che ci siano (per il momento) dipende da te!
      Quando il bambino vuole il giocattolo piange ma tu non vuoi comprarlo,lui piange ancora tu gli dici di no,ma lui piange ancora,se tu continui a risponderlo e ad innervosirti lui continuerà a piangere se invece tu lo ignori prima o poi si stancherà di piangere credimi.
      La stessa cosa sono i pensieri e le emozioni. Negative!
      Ora sta a te se continuare ad innervosirti o ignorarle prova!
      Credimi funziona!

      1. Quando il bambino vuole il giocattolo piange ma tu non vuoi comprarlo,lui piange ancora tu gli dici di no,ma lui piange ancora,se tu continui a risponderlo e ad innervosirti lui continuerà a piangere se invece tu lo ignori prima o poi si stancherà di piangere credimi.

        Hai detto una grande verità ed uno splendido esempio.

        🙂

  20. Maria se sei riuscita a stare bene rifai tutto quello che hai fatto…ritorna a stare bene…non c’è nulla di male a “ricadere”… Quanti bimbi cadono prima di imparare a camminare bene? 🙂 … Rialzati.. Fai un Passettino per volta e guarda sempre avanti…tutto quello che c’è da scrivere e da vivere è davanti a noi!… Le nostre paure nascono da qlcs che è appartiene al nostro ieri…perché precluderci un domani per paura di qlcs che è avvenuta ieri? Forza!

    1. Forza Maria! Anch’io ho il tuo stesso problema ma dobbiamo cercare di non perdere mai la fiducia in noi stessi! E poi ci possiamo sostenere a vicenda

  21. Ciao Lucio.
    ho la libido sotto i piedi.
    Vedo le ragazze in giro, le noto ma nn ho più alcuna fantasia sessuale con le donne che mi appaghi. La cosa mi fa star male, forse nn dovrei aspettami di provare piacere in quanto è come se effettuarsi un test sotto l ansia, ma anche alla atto pratico il sesso nn è più appagante come prima dell ossessione e l appetito sessuale nn esiste quasi più.
    Inoltre, durante il rapporto sessuale ho immagini e pensieri intrusivi a sfondo omosessuale e sembra che mi piacciono.
    Inutile dire che rivorrei una serenità sessuale.
    Devo dare peso a tutto questo?
    É un gioco dell ansia?
    Grazie di tutto

    1. forse nn dovrei aspettami di provare piacere in quanto è come se effettuarsi un test sotto l ansia

      Esatto… è proprio così.
      E’ tutto un gioco dell’ansia.

      Inoltre la mancanza di libido è stra-normale con questa situazione emotiva.
      Lo ho già detto e ri-detto in tutte le salse

      🙂

  22. In realtà il fatto di provare poca libido verso le donne è stato una delle cause scatenanti del mio doc.
    In seguito a varie delusioni d amore e un periodo lungo e nero ebbi e continua tutt ora un calo della libido. Il desiderio ce ma è l eccitazione e l attrazione che manca.
    É come se avessi un velo che mi separa dalla vita vera e propria.
    A 26 anni cosa può provocare la nn voglia di fare sesso dopo anni di estremo piacere e grande libido verso le ragazze?
    Insicurezza? Ansia? Depressione? Omosessualità latente?
    Arrivo alpunto che mi dico ok: va bene se fossi omosessuale l importante che vivo una vita serena.
    Grazie

    1. Peccato che non lo sei e quindi tornano i dubbi.
      E paradossalmente stai più male.
      Lo so come funziona, ci sono passato anche io 😉

    2. ¡Muy didactico! Razonables argumentos. Manten este criterio es un blog sincero. Tengo que leer màs blogs como este.

      Saludos

  23. Ciao Lucio!
    Consiglio pratico. Mi capita che quasi sempre, appena ho concluso i miei compiti e sono solo è come se sentissi di dover fare qualcosa! Cioè se non faccio nulla partono pensieri negativi e comincio a scocciarmi di brutto, come se non riuscissi a godermi la pace di aver terminato un compito e lasciarmi andare spontaneamente verso ciò che mi fa rilassare…
    Cosa mi consigli praticamente? Oggi piove, non posso uscire a correre, la mia ragazza studia, amici sono lontani o a lavoro ecc. Sono a casa e la noia mortale mi porta verso pensieri negativi…
    Vorrei fare qualcosa di pratico per spegnere il cervello ma non sempre è possibile.. e quindi sto li e partono pensieri…

    1. Ciao,

      avevo notato anche io questo fenomeno.
      La risposta che mi sono dato è questa: siamo totalmente incapaci di rilassarci.
      Il rilassamento dovrebbe essere il nostro stato naturale. Ma per persone che vivono eccessivamente nella mente la normalità è lo stress.
      E’ un discorso articolato che meriterebbe notevoli approfondimenti e che riguarda diversi aspetti:
      – eccessivo senso del dovere (sensazione di dover sempre fare qualcosa)
      – piacere nell’usare la razionalità (molti si costruiscono vite parallele nei videogiochi, assumendosi anche impegni notevoli, piuttosto che stare fermi a non fare niente)
      – incapacità di stare fermi (è un condizionamento della nostra società)
      Come uscirne? Intanto prendere consapevolezza di questo fenomeno è importante. Cerca sempre di farci caso ed osserva attentamente le reazioni che avvengono nella mente e nel corpo. Dopodichè, può essere una buona idea sfruttare questa voglia di fare per lavorare a progetti che possono alzare la nostra autostima (lavorativi, sociali, hobby ecc…). In ultima analisi, la cosa migliore è la meditazione. Con essa insegni proprio alla mente a non fare nulla ed a godere della bellezza del silenzio e della pace

      🙂

  24. posso assicurare!!!
    Io feci un intervista e sai che a tutti gli etero gli può venire in mente anche di toccare un amico dello stesso sesso e magari pensare cosa si proverebbe,lo conferma anche Gabriele Melli!!!
    Allora io ti dico secondo te perché chi non
    Spero esserti stata d’aiuto!!!

  25. Io è da un bel po’ di settimane che lascio scorrere i pensieri.
    Mi sono accorta anche dei meccanismi più subdoli del doc, tipo:
    C’era un ragazzo carino al supermercato e la mia mente subito partorisce il pensiero”se ti piace e li stai guardando allora non ami più il tuo ragazzo”, non seguo “apparetemente il pensiero, però involontariamente guardo il ragazzo fino a quando non trovo qualcosa di brutto in lui che mi fa pensare”aah che schifo, ha troppi peli” e questo pensiero lì per lì mi rassicura, ma è sbagliatissimo!!!! È una rassicurazione.
    Questo meccanismo l’ho portato avanti per molto tempo e solo ora me ne sono resa conto. È da evitare.
    Il problema è che ancora sguazzo nell’ansia tutto il giorno…ed è pesante!!!

    1. Brava, la tua consapevolezza stà crescendo!
      Continua a cercare di accorgerti di questi meccanismi subdoli.
      E ricorda che: ogni volta che sei consapevole di ciò a cui stai pensando, la tua consapevolezza cresce.

  26. ciao Lucio,
    seguo il tuo blog da un po’ di tempo, precisamente da quando ho scoperto di essere una “docker”. Volevo ringraziarti perchè con il tuo contributo stai aiutando tanti come me a prendere ‘consapevolezza’ della propria vita. Mi sto rendendo conto ogni giorno di più che man mano che vado avanti è come se mi stessi svegliando da una vita vissuta sottotono. Hai ragione quando dici che il cammino non è facile, che bisogna necessariamente soffrire, ma ne vale la pena! E la meditazione è stata la mia ancora di salvezza! Sono solo all’inizio, ma sono fiduciosa e sento che si è accesa la famosa ‘lampadina’. Grazie ancora, mi piacerebbe leggere un approfondimento sul tema della meditazione.

    1. Bravissima!! Ottimo intervento.

      Questa frase poi è da incorniciare

      Mi sto rendendo conto ogni giorno di più che man mano che vado avanti è come se mi stessi svegliando da una vita vissuta sottotono

      Di fatto il DOC non è che una parentesi acuta di quelli che sono problemi cronici 😉

      Presto pubblicherò molto materiale sulla meditazione

  27. Buongiorno ragazzi stamattina va meglio certo ho molta ansia e pensieri che si presentano però mi sento migliorata. È stato brutto sono stata molto male il pensiero di lasciarlo non mi abbandonava e come se c’era una guerra dentro di me mi sentivo male anche fisicamente più cercavo di sentirmi bene e più sprofondavo. Il doc debilita anche fisicamente 🙁
    Lucio sai cosa mi sono accorta può essere il passaggio all età adulta ed ai cambiamenti a una vita più matura a scatenare ansia e ossessioni? Cioè mi spiego meglio io mi sono sposata giovanissima a 17 anni. Ma felicissima di tutto ciò ho scelto io la mia vita perché innamoratisssima anche se molto giovane per capire cosa si vuole dalle vita. Ma tutto è sempre andato bene mi sono sempre presa le mie responsabilità stando bene. Tutto è iniziato circa 4 anni fa dopo aver visto mio marito con gli attacchi di panico e stare male io avevo partorito da circa 3 mesi e non ho passato una bella gravidanza ero un po ansiosa già. Ma quando ho visto lui nella paura il mondo mi è crollato addosso ho iniziato a vedere la distruzione della mia famiglia( spinta dalla paura delle malattie psicologiche ) è si è attivato subito un forte stato . Pensavo io che ancora oggi paragono le emozioni di oggi a quelle che provavo 15 anni fa con mio marito e come se io volessi provare sempre le emozioni di una ragazzina credo che questa cosa non vada bene nel senso che nel corso degli anni il rapporto cambia e certe emozioni forti svaniscono si tende più alla stabilità e ad emozioni diverse . Non so se mi sono spiegata? Però per me è come se le emozioni non ci sono più o non le vedo e sento oppure non riesco a coglierne che sono cambiate. Però poi quando sento dire io e mio marito siamo più innamorati di prima ce più passione !!! Io crollò e penso che ce qualcosa che non va nel mio rapporto . Infatti è più come se fossimo due amici o fratello e sorella che due innamorati. Mi capisci ? E mi mette ansia! Per esempio preferisco essere abbracciata e coccolata piuttosto che avere un rapporto. Il desiderio sessuale ce però non ce eccitamento e attrazione e sto in ansia. Vedi qui vedo che ce qualcosa che non va. Forse siamo sommersi dalla quotidianità ed io anche dalle mie ansie. Poi quando ce un rapporto non mi sento coinvolta come prima e mi sento fredda! Vedi ce qualcosa che è cambiato ….. tutto ciò mi mette ansia

    1. Ciao Maria… Questo di “non sentire più le emozioni di prima” è anche un pò il mio problema… Ho notato che spesso, spessissimo, parlando con i miei amici, dicevo di voler tornare ad essere felice, come i tempi dell’innamoramento, di voler ritornare a sentire le farfalle nello stomaco, di sentire tutto in modo adolescenziale, cosi puro e ingenuo. Solo poco tempo fa, mi sono accorta che per me ritornare a stare bene con lui, dopo un periodo di crisi, significava ritornare in quella fase ed ero continuamente alla ricerca dell’emozioni dell’innamoramento. Spesso, soprattutto per chi non ha vissuto altre esperienze di coppia, credo sia normalissimo e lecito inciampare in questo stato, iniziare a farsi domande perché “qualcosa è cambiato dai primi tempi”. Io credo che essere innamorati e amare una persona sia diverso e credo che sia anche difficile da capire. Innamorarsi è speciale, meraviglioso, forte, ricco di emozioni che ti scuotono e che ci fanno sentir vivi, tutto è molto chiaro, tutto è molto naturale. L’innamoramento ti trascina ed è secondo me la fase in cui il cervello è ben azzittito dalle emozioni. Ci abbiamo mai pensato? Nell’innamoramento molti di noi RISCHIANO e PENSANO POCO. È tutto cosi puro, tutto da scrivere, tutto da sognare. E tutto ci sembra così “vero” perché le emozioni sono amplificate. Tutto questo è essere innamorati: SCEGLIERE DI COLTIVARE UN RAPPORTO SENZA SAPERE CHE NE SARÀ, conoscere una persona COSÌ POCO ma volerci investire,NONOSTANTE TUTTO, sperando di creare un giorno il NOSTRO rifugio.
      Spesso se chiedi alle persone innamorate : perché ci stai insieme? Molti non sanno cosa rispondere PERCHÉ NON SE LO CHIEDONO, vivono e basta perché stanno bene.
      Amare è diverso, amare è scelta, dedizione, volontà…È continuare a accudire quel seme che hai piantato nella fase dell’innamoramento e che adesso ti rendi conto stia diventando davvero importante per te. Amare è conoscere ciò che vi unisce, è ritenere prezioso il suo prenderti cura di te, la tua voglia di abbracciarlo se sta male, la tua voglia di esserci per lui e di avere un posto nella sua vita, è non sopportare i suoi difetti ma capire che senza non sarebbe lui. Amare è spendere tutte le tue forze per costruire (o ricostruire) qualcosa di solido, nonostante le paure, le crisi, le ferite. Amare è crescere e capire che le cose, come noi, mutano, cambiano aspetto, “crescono” anche loro…
      L’amore cambia aspetto, con noi, con gli anni. Non credo quindi che si possano provare le emozioni dell’innamoramento per sempre, ma credo fermamente che forse bisognerebbe vivere tutto con meno testa per sentire le emozioni, proprio come si fa nell’innamoramento, in cui RISCHI TUTTO MA TI BUTTI CON TUTTA TE STESSA. Però all’inizio è tutto più semplice, inutile negarlo. Dopo crisi, rotture, delusioni, incomprensioni tutto questo lascia il posto alla paura… L’esperienza inizia ad avere il suo peso..E ritornare a vivere senza macchie diventa più difficile…ma non impossibile!

      Pensiamo al libro “Il piccolo principe”. Quando la volpe chiede al piccolo principe di addomesticarla lui gli chiede cosa vuol dire e lei risponde che addomesticare vuol dire “creare legami”. E una volta addomesticata la volpe il piccolo principe dovette andar via e a quel punto la volpe gli rispose che avrebbe pianto, alchè il piccolo principe gli chiese: “allora cosa ci guadagni a farti addomesticare?”, la volpe rispose semplicemente “Ci guadagno”. Dopo il piccolo principe capì che ogni cosa di cui ci si prende cura diventa unica al mondo e quando rivide la volpe lei gli disse: “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi, è il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi importante”.

      Credo che spesso abbiamo qualcosa di importante tra le mani, qualcosa che poi abbiamo costruito con tutte le nostre forze, qualcosa che abbiamo “addomesticato” e che non siamo stati disposti a perdere.. e spesso per la nostra smania di etichettare le cose, di capire, di far quadrare ci perdiamo l’invisibile, l’essenziale… Fino a non sentir più nulla… Non sarebbe più bello dire: siamo unici, speciali, quanta fatica ci abbiamo messo per arrivare fino a qui INSIEME?
      La vita non è come nei film, non c’è il “e vissero per sempre felici e contenti”, così come non l’innamoramento non dura per sempre, cosi come non ci sono le coppie perfette che non litigano mai e che non si fanno domande… C’è però chi continua a scegliersi giorno dopo giorno, nonostante tutto, per tutto quello che si è costruito insieme.. C’è chi si riprende per mano dopo aver fatto un pezzetto di strada da soli…

      1. Direi che i tuoi interventi siano di ottimo aiuto e spunto di riflessione molto profondi e rispecchiano ciò che vorrei raggiungere.
        Sono felice per te che riesci a formulare questi pensieri <3 vorrei riuscirci anch'io mi sforzo a pensare cose positive e mi blocco 🙁

    1. Le emozioni non possono essere create. Possono solo essere vissute.
      Il problema è che tui in questo periodo ne stai vivendo una sola: l’ansia.

      L’ansia è una delle emozioni più potenti, tanto è vero che spegne tutte le altre.
      Tra gioia e ansia, vince l’ansia.
      Tra serenità e ansia, vince l’ansia.
      Tra affetto, amore, allegria, passione… ed ansia… vince sempre l’ansia.

      Quindi se sei imbevuta di ansia non puoi godere delle altre emozioni. Tornerai a sentirle, spontaneamente, quando il tuo livello di ansia scenderà.
      🙂

  28. Ciao Lucio
    volevo chiederti un parere … alterno periodi di calma (quando mi affiorano alla mente i pensieri negativi ) a periodi invece che al sorgere sento il famoso pugno nello stomaco. Ma non sono io a scegliere ma l’ansia viene a sola in questi giorni dopo giorni abbastanza sereni .. io faccio finta di nulla e vivo la mia vita e ho smesso di farmi domande sulla veridicità dei miei pensieri … ma questo mio non fare nulla sarà producente ?

      1. perché le paure non le affronto …. leggo un sacco di libri dove il consiglio che mi danno è affronta la paura ….. ho capito ma quale paura ? LA PAURA che mi affligge non è reale è uno scherzo della mente razionale …. quindi cosa devo affrontare?????. far finta di nulla sta diventando sempre meno difficile ma sto pugno allo stomaco che mi viene sembra tornare periodicamente …. alterna periodi di pace e no …. il che è positivo nel senso che prima non c’erano periodi di pace 🙂

        1. In tutta sincerità, e lasciando stare per un momento il DOC, riusciresti a definirti come un uomo coraggioso nella vita?

          Se la risposta è no, devi diventarlo.
          Ecco quale è la paura da vincere. Non quella del DOC, ma quella che ci separa dal poterci definire persone coraggiose.

  29. ciao Lucio.soffro di doc da relazione (o almeno credo); inizialmente tutto è partito con: la ami o non la ami? dopo circa un mese di notte insonni e giornate infinite che mi sfinivano, ho finalmente creduto che fosse finito. Adesso invece è saltata fuori una nuova domanda: sei sicuro che stai bene con lei, e che invece non preferiresti uscire con i tuoi amici sempre? (n.b. io esco molto raramente con amici). mentre la domanda la ami o non la ami non me la faccio più, sono certo di amarla e punto. secondo te continua ad essere doc, sotto un’altra forma?

    1. Ciao daniele,
      come sai non posso fare diagnosi.
      Comunque in base a quanto scrivi, dei tratti ossessivi si vedono abbastanza chiaramente.
      Detto ciò, ti consiglierei di rimanere con la tua ragazza e contemporaneamente, uscire più spesso con gli amici.
      Che male c’è?

  30. Ciao a tutti e ciao Lucio!

    Il tuo blog è davvero una risorsa infinita e per questo ti ringrazio!

    Volevo sottoporre alla tua e alla vostra attenzione una serie di mie considerazioni personali!

    Da questo blog ho imparato molto: ho smesso di lottare contro l’ansia,quando arriva,quando è insopportabile,quando mi logora,smetto di darle energia,accetto di avere l’ansia,mi siedo e aspetto che passi!
    QUESTO ”ESERCIZIO”,PER ME,è STATO FONDAMENTALE!
    Aspettare che l’ansia passi senza agire ma scegliendo liberamente una sensata nullafacenza mi ha permesso di avere un primo contatto con la consapevolezza!

    Quando ho sentito per la prima volta parlare di ”consapevolezza” non riuscivo a cogliere il suo significato più profondo e sinceramente credo che per capirlo realmente serva una esperienza empirica!
    E’ un momento meraviglioso!
    Tutto ha senso,tu sei in pace ed in equilibrio,tu sai cosa sta succedendo e alle volte riesci anche a prevedere,ad anticipare cosa succederà nel momento successivo!
    Se la mente razionale ha il grande potere di conoscerci così bene a tal punto da ritorcerci contro ogni nostro ricordo,ogni nostra paura,emozione ha anche il grande limite di essere RIPETITIVA!

    Con mia grande sorpresa ha testato,nella pratica,quanto afferma la storia del maestro Tilopa!
    Come passa,nella mia mente,un pensiero ”strano”,le mia mente attiva i soliti meccanismi perchè,secondo lei,esiste uno ed un solo modo giusto di pensare!

    Non so come,forse perchè mi ripetevo sempre”osservati e distaccati,non valutare il contenuto ma valuta il meccanismo”,mi sono sentita ”pienamente consapevole” per molto tempo e la vita era meravigliosa,io mi sentivo nel pieno delle forze,mi sentivo più coraggiosa e audace!
    Ma ora,sto riscivolando!
    Ma se sono consapevole di questo,del fatto di aver iniziato a dare di nuovo importanza al contenuto,del fatto che la mia mente è troppo rigida a tal punto da impormi cose insensate,se sono consapevole del fatto che il Doc(questa è una mia teoria)è solo una finta protezione per permettermi di soffocare e procrastinare le mie paure e insicurezze, perchè non riesco a non cadere?
    Come faccio a mantenermi consapevole?
    Come faccio ad allenare la mia mente al fine di farlo diventare un automatismo?
    Come faccio a distaccarmi anche quando la mia mente mi trascina nel baratro utilizzando anche sensazioni corporee(vampate,tachicardia,crisi di pianto,tremori)?

    1. Ciao Ada, la prima parte del tuo intervento è semplicemente STUPENDA

      Sulla seconda parte…

      Ma ora,sto riscivolando!
      Ma se sono consapevole di questo,del fatto di aver iniziato a dare di nuovo importanza al contenuto,del fatto che la mia mente è troppo rigida a tal punto da impormi cose insensate,se sono consapevole del fatto che il Doc(questa è una mia teoria)è solo una finta protezione per permettermi di soffocare e procrastinare le mie paure e insicurezze, perchè non riesco a non cadere?
      Come faccio a mantenermi consapevole?
      Come faccio ad allenare la mia mente al fine di farlo diventare un automatismo?
      Come faccio a distaccarmi anche quando la mia mente mi trascina nel baratro utilizzando anche sensazioni corporee(vampate,tachicardia,crisi di pianto,tremori)?

      Innanzitutto devi sapere che è più che normale procedere tra alti e bassi e talvolta ricadere.
      Il DOC è forse la sfida più grande che ci capiti nella vita, perciò bisogna essere consapevoli che la strada è lunga e tortuosa.

      Ti invito a continuare quanto hai fatto fino a qui ma ad aggiungere una efficiente e massiccia gestione dello stress.
      Meditazione giornaliera e costante, alimentazione sana, attività sportiva intensa e frequente sono la base.

      Dopodichè un’altra via è quella di lavorare sui nostri obiettivi. Invece di concentrarci su ciò che in cui temiamo di ricadere, dobbiamo cominciare a concentrarci su ciò che desideriamo per noi ed il nostro futuro. I sogni di una vita, gli obiettivi tanto a lungo agognati.

      Infine cercare di conoscere se stessi, ogni giorno di più, sfruttando ogni occasione per far crescere la consapevolezza.

      Mi rendo conto che sono consigli molto generici… ma in effetti le tue non erano domande semplici.
      Spero che per il momento ti siano utili 🙂

  31. Ciao Lucio! per prima cosa grazie di tutto, questo sito ( che ora riesco a visualizzare anche sul pc!) mi sta aiutando moltissimo e credo davvero che le menti ossessive se giustamente indirizzate siano in grado di fare grandi cose…ne sei l’esempio vivente!
    Il mio disturbo è iniziato circa tre anni fa dopo che mia figlia ha avuto qualche problema di salute, anzi per la precisione dopo che mia figlia ha risolto un piccolo problema di salute. Sono comparsi pensieri intrusivi che riguardavano le malattie più disparate e da lì il terrore e il panico. Non ero in grado di distinguere il pensiero dalla realtà, anzi il pensiero mi sembrava la realtà, una precognizione. Più cercavo di tranquillizzarmi e più ovviamente si ingigantiva. Dire che sono stata male è un eufemismo: non mangiavo più, sono dimagrita 12 chili in due mesi, non dormivo, non riuscivo neppure a piangere, non lavoravo, mi sono anche trasferita per due mesi a casa di mia mamma, perché avevo paura di tutto e non riuscivo a stare da sola neppure un momento. La mia vita trascorreva nel letto con le braccia attorno alle ginocchia a tremare. Dopo un po’ è arrivato il doc aggressivo, una folle paura di fare del male a mia figlia, colei che amo di un amore incondizionato e immenso. poi altri doc in ordine sparso.
    Ho iniziato una psicoterapia ma dopo sei mesi ero stremata e stavo peggio di prima e poi i farmaci ma non li sopportavo ed era un continuo tentativo di trovare quello giusto. Poi ho cominciato a capire cosa mi era successo e ho scoperto di avere il DOC, nessuno me ne aveva parlato siano a quel momento. Ho riprese una TSB e finalmente la fase acuta ha cominciato a mollare la presa, sapevo cosa avevo e come la mia mente stavo funzionando. Il primo passo. Poi nell’agosto dell’anno scorso un farmaco che finalmente tolleravo mi ha concesso di muovere i primi passi nel mondo, una stampella, però nel mio caso fondamentale. Da circa due mesi faccio meditazione tutte le mattine ( il momento ancora oggi più brutto) e qualcosa sta cambiando. I pensieri sono quasi spariti e comunque sono gestibili in certi momenti riesco anche a prenderli in giro. : )
    Stamattina durante la meditazione una l’illuminazione quasi dal nulla ho capito ciò che era evidente per tutti ma non per me: la profonda paura di perdere chi ho amato per la prima volta in vita mia senza corazze e incondizionatamente: mia figlia, la paura di provare dolore, la paura di essere felice con lei. Era qui la scaturigine della paura che ha generato il DOC!!! radici profonde nella mia infanzia, con un padre dolcissimo che ho amato moltissimo ma che era spesso fuori e dentro dall’ospedale, la costruzione di una corazza che mi ha permesso di amare ma mai fino in fondo, per restare al sicuro, fino a che è nata mia figlia.
    Scusa la lunga permessa. Vengo al punto. Sto scalando i farmaci, sento la mia testa libera, i pensieri sono quasi assenti, MA ho una ansia devastante, tachicardia, sudorazione, stanchezza fisica, mi sento demotivata e a pezzi. Come se avessi raggiunto il traguardo ma non riuscissi a calmare il mio inconscio e fossi stremata. Pensavo che spariti i pensieri mi sarei sentita rinascere e invece mi sento in mille pezzi e non so se riuscirò a rimettere insieme i cocci…..
    Secondo la tua esperienza è un momento che ci può stare? Passerà?……
    Un grande grazie.

    1. Ciao meri, leggendo alcune parti del tuo racconto ho avuto i brividi… 🙂

      Stamattina durante la meditazione una l’illuminazione quasi dal nulla

      Queste intuizioni sono importantissime. E’ intuile che te lo spieghi perchè come hai ben descritto quando capitano ti cambiano da un momento all’altro. Un minuto prima sei una persona, un minuto dopo un’altra… E’ uno dei grandi benefici della meditazione, che ti invito a proseguire con costanza e dedizione.

      Pensavo che spariti i pensieri mi sarei sentita rinascere

      Purtroppo non è così semplice. Il fatto è che da quanto ho compreso il DOC è un sintomo acuto di problemi cronici: ovvero di una vita passata nell’ansia e nell’insicurezza. Perciò va benissimo che i pensieri stiano sparendo (ma anche se dovessero tornare chissenefrega 😉 ) ma ora c’è da lavorare su tutto il resto. In particolare sull’autostima.

      Continua così e fammi sapere come procede 😉

    2. io mi sono commosso leggendoti, ma allo stendo tempo mi hai messo la carica e brividi.
      Ho gli occhi gonfi e sono al bar, la radio passa una canzone di Levante .
      Il momento è unico e magnifico, forse questo è anche una forma di manifestazione della consapevolezza?
      Thanks a lot

    1. Molto strano, riprova e fammi sapere!
      Magari prima di cliccare l’invio salva quello che hai scritto su un file word o notepad

  32. Ciao Lucio,
    mi riaggancio alla tua risposta ad un commento precedente. Io ce li ho ancora pensieri tipici da doc, sono consapevole che sia doc , anche se lì per lì adesso ancora, di nuovo ci casco;ma il mio problema adesso è proprio di non avere obiettivi, desideri, sogni!
    E cmq il meccanismo forse non l’ho compreso. Per quanto riguarda le relazioni sentimentali è ancora più difficile del doc omo, perché può tranquillamente essere che una persona non ti piaccia. Io mi ci riconoscevo in quello che leggevo sul doc da relazione così come mi ero riconosciuta nel doc omo, credo, ma la psicologa mi disse che non era doc. lei doveva conoscerlo il meccanismo, allora dovrei crederle e basta?!

    1. Sei proprio sicura di non avere sogni o aspirazioni?
      Escludendo il DOC, la tua vita è perfetta esattamente come la hai sempre desiderata?

      🙂

      1. Beh Lucio,ho studiato mi sono laureata e nemmeno quello mi interessa. Ogni cosa che potrei fare con quella laurea (potenzialmente perchè di fatto c’è poco da fare) non mi entusiasma, mi crea problemi, non ci trovo senso, importanza…e poi trasferirmi..non sto affatto bene come sto, anzi penso che se non avessi il problema famiglia procederei molto meglio col doc, eppure andarmene mi blocca, per lo stato d’animo in cui mi trovo. La scelta universitaria fu già un grosso travaglio e ora rimetto in discussione tutto.
        Ho più problemi riguardo a famiglia, lavoro e situazione sentimentale che con i pensieri intrusivi o cmq sono strettamente collegati.
        Non risponderai alla mia domanda vero? Vorrei dirti di preciso cosa mi ha detto, non potrei con un messaggio privato?

        1. Ciao Ros,
          mi sembra che di cose da fare e su cui lavorare ce ne siano tante…
          Hai una intera vita da iniziare a vivere!!!
          Nel modo in cui lo desideri 😉

          Credo che la chiave della tua situazione abbia a che fare con questo

          eppure andarmene mi blocca

          Negli ossessivi c’è sempre qualcosa che blocca i propri desideri. Capirlo e comprenderlo è un passo molto importante.
          Non ho capito bene quale è la domanda per cui vuoi la risposta (scusa ma leggo decine di commenti e spesso mi confondo :-))
          Comunque si scrivimi pure, a patto che non siano richieste di rassicurazione 😉

          va bene scrivimi pure in privato

          1. Mi blocca per il mio stato d’animo e perchè non so quello che desidero nemmeno in ambito lavorativo capisci? se almeno a questo potessi aggrapparmi potrei mettere la questione familiare da parte.

          2. Eppure la risposta è dentro di te, sommersa da anni di frustrazioni, condizionamenti, obblighi e doveri.
            Prova questo cosa:
            Prenditi 10 minuti di relax
            Fai un pò di respirazioni in un posto tranquillo per rilassarti.
            Fai finta di non avere il DOC nè altri problemi e di essere nel pieno delle tue energie.
            Dimentica tutto quello che DEVI fare e che ti hanno detto essere giusto.

            Che cosa vorresti fare della tua vita?
            In che luogo del mondo vorresti essere?
            Con chi vicino?

            Provalo per un pò, anche a distanza di giorni, finchè non ti vengono le risposte.
            IMPORTANTE: non le devi CERCARE. Devi lasciarle arrivare.

            Fammi sapere

          3. la domanda era questa:
            “E cmq il meccanismo forse non l’ho compreso. Per quanto riguarda le relazioni sentimentali è ancora più difficile del doc omo, perché può tranquillamente essere che una persona non ti piaccia. Io mi ci riconoscevo in quello che leggevo sul doc da relazione così come mi ero riconosciuta nel doc omo, credo, ma la psicologa mi disse che non era doc. lei doveva conoscerlo il meccanismo, allora dovrei crederle e basta?!”
            tu mi dirai “puoi saperlo solo tu”
            io ti direi che a me fin quando la psicologa non mi ha detto che non ero lesbica e cmq fin quando non conoscevo l’esistenza di questo doc io restavo ferma sull’idea che potevo essere lesbica. se non mi fosse sorta anche la paura di essere pedofila io potevo
            tranquillamente convincermene. quindi io potrei pure convincermi di qualcosa che non è reale, no?

          4. Teoricamente si. Però non metteresti in pratica quelle cose.
            😉

            E la realtà è pratica, non teoria
            😉

  33. Ciao Lucio!
    Sono qui a scriverti di un fatto secondo me molto importante. Mi capita che mi prende l’ansia di colpo appena so di dover fare qualcosa di nuovo. Ho quindi capito che negli anni ho controllato troppo la mia vita e quindi ogni novità mi provoca adesso ansia perché non sono più un bambino e voglio diventare un uomo in grado di affrontare la vita di petto ma con calma e gesso… insomma in un momento di ansia ho staccato e ho giocato ad un famoso videogame. Ebbene i sintomi dell’ansia sono spariti di colpo. Ma ho capito il perché. Essendo un gioco di calcio si può dire che conta ogni istante del gioco, ogni passaggio ogni azione. Quindi io ero super assorbito da questa attività. Poi smetto e i pensieri ripartono. Da qui ho avuto un’idea chiave… in sostanza dovrei stare nella mia vita sempre come al videogame. Concentrato esattamente ogni secondo su quello che faccio per far sparire paure e pensieri fasulli e sentirmi calmo in ogni istante. Ma come fare ad avere questa consapevolezza di ogni minuto che passa della vita così da goderne appieno come un videogame in cui non puoi distrarti? Faccio una fatica bestiale e per quanto non voglia fare pensieri e talvolta non li faccio, l’ansia comunque è li.
    Cosa puoi suggerire?

    1. Ottima intuizione!

      In linea di massima è proprio come hai detto tu: bisogna cercare di essere sempre radicati nel momento presente.
      Puoi farlo tornando per esempio al respiro ogni volta che ti distrai, oppure concentrandoti sull’ambiente circostante.
      L’ideale per questo tipo di pratica è sempre la meditazione.

      IMPORTANTE: non ti ossessionare con questo obiettivo. Prendilo come un gioco, senza metterci troppa tensione.

  34. Ciao Lucio, apprezzo tantissimo quello che fai. I tuoi articoli sono un toccasana. Grazie ad essi ho capito innanzitutto a non chiedermi più se è DOC o credo che lo sia e ho capito che più cerco di controllare il pensiero, più questo mi attanaglia. Ho imparato a lasciarlo andare. Sono stata bene per un pò, poi la solitudine del vivere sola, il fatto che sono lontana da amici, partenti e il mio ragazzo da 6mesi, hanno fatto da terreno fertile per la ricaduta. So che attribuire alla solitudine la ricaduta può ingannarmi e innescare il DOC perché il pensiero potrebbe instillare il dubbio (come ha fatto) ” vuoi razionalizzare perché non vuoi accettare L’IDEA”. Perciò, come hai detto tu, non mi sono focalizzata su questo (anche se potrebbe essere la vera causa) e ho cominciato a smettere di razionalizzare. Quando vengono i pensieri mi concentro sul meccanismo: somo lì, mi minacciano, ma non mi oppongo, li accolgo e li lascio andare. All’inizio non sapevo come fare, ora sto entrando nel meccanismo della consapevolezza: non voglio farmi angosciare dai pensieri intrusivi, ma nemmeno dal tentativo di spiegarli. Così quando i pensieri arrivano è come se mi ponessi in terza persona nei loro confronti, mi dico “OK, non vi combatto, voi siete li, io vi guardo, sono consapevole di me stessa, sono io che decido se farvi entrare o meno” nel frattempo, mi rassereno e vanno via. Certo, è sempre uno sforzo, ma voglio fidarmi che così facendo avranno sempre meno potere su di me. Ho finalmente capito che devo aggiustare il modo in cui agisce il pensiero, non il pensiero stesso. Grazie di cuore, Lucio.

  35. Ciao ragazzi ciao Lucio,io volevo dare un consiglio a chi non riesce ancora a trovare la strada per l’uscita da questo tunnel!
    Premetto che ci sono quasi,ma devo dire che però ho lavorato tanto,ho sudato e ho sofferto,ma sono contenta perché ho avuto degli ottimi risultati!
    Leggevo i commenti sopra e volevo rispondere a “Da” soffre di doc omo proprio come soffrivo io…
    Partendo da quello da controllo per poi andare a finire e a fissarmi su quello omo!
    Per prima cosa voglio dire che tutti i tipi di doc sono dolorosi,e tutti hanno lo stesso meccanismo.
    I pensieri,le immagini,le parole le dobbiamo accogliere,assumendo un atteggiamento indifferente,inizialmente non lo capivo o meglio non volevo capirlo!
    Ci facevo la guerra con tutti quei pensieri,quelle sensazioni,poi un giorno presa dalla noia,decisi di non ragionarci di non rispondere,di fare altro di giocarci di non far vincere la paura!
    Da lì mi sto godendo la mia vita!!!
    Ho capito che non posso avere tutto sotto controllo,che non posso essere perfetta,che tutti possono sbagliare,tutti possono fare strani pensieri,che io non sono una poco di buono,che non sempre va tutto come avevamo immaginato…
    Beh il doc questo mi ha e mi sta insegnando!!!
    Tutti gli etero possono immaginare di diventare omo ma magari si fanno una bella risata e non si ossessionano come un doker,possono immaginare di toccare un amico dello stesso sesso e possono fare pensieri o avere fantasie omo,e ci può stare anche in un rapporto sessuale avere immagini omo tutti possono averle,ve lo posso assicurare feci un intervista ma c’è scritto nei libri che tutti fanno questi pensieri,ma poi ognuno si concentra su altro,ognuno ha i suoi gusti,un pensiero non è mettere in atto una cosa posso pensare ciò che voglio ma se non lo desidero non voglio non lo faccio,e la mia volontà che decide non i miei pensieri!
    Fateli accomodare giocateci,la mia psico diceva buttati dentro non li combattere giocaci non gli far vedere che hai paura vedrai se ne andranno,e così è stato!
    Rispondo a Da ma pensi che tutti gli etero ogni volta che vedono una persona dell’altro sesso hanno fantasie?
    Assolutamente no!!!
    Non possono piacerti tutte le donne del mondo…
    Non fatevi comandare dal l’ansia tanto prima o poi passerà abbiate pazienza e sopratutto la vita è un dono prezioso nessuno può rovinarcela figuriamoci una stupida emozione negativa “ANSIA”
    Facciamo vincere le altre emozioni POSITIVE!!!!

    1. I tuoi commenti sono davvero molto preziosi.
      Io soffro di doc da relazione ed è durissima non tanto per la presenza dei pensieri quanto per le emozioni negative e paralizzanti che suscitano! Ho voglia di iniziare a “sentire” quello che vivo è ciò che più mi manca…

      1. Ciao sono i pensieri che causano brutte emozioni,quindi io penso che devi impegnarti prima a non dare senso ai pensieri e poi vedrai le emozioni positive verranno spontaneamente…
        Dunque hai mai fatto un pensiero tipo “Ah che bello c’è il sole adesso me ne vado al mare” ovviamente la tua emozione quale sarà? Felicità!
        Invece in questo momento tu fai pensieri di questo tipo “Forse non lo amo più,non lo vedo attraente sempre” questi sono pensieri che possono avere tutti ma siccome tu hai un disturbo d’ansia e non accetti l’imperfezione le uniche emozione che ti vengono sono? Angoscia,tristezza,paura!
        Inizia a strafegartene vedrai le belle emozioni arriveranno!!!

          1. È’ normale secondo te arrivare ad essere invidiosi delle altre coppie delle emozioni che vedo che vivono.. E tu invece ti senti come se vivessi una recita.. Sensazioni lontane…

  36. Ciao Lucio.
    Voglio iniziare un percorso di meditazione.
    che differenza c’è tra Vipassana e Trascendentale se c’è una differenza?
    Dove posso trovare il mio Maestro o semplicemente corsi? Hai qualche contatto di riferimento?
    Grazie

    1. Assolutamente evita la Trascendentale!!!
      E’ un business bello e buono e non ha NULLA della vera meditazione.
      Non ho corsi nè contatti.

      Presto scriverò un libro focalizzato sulla meditazione per il Doc.
      Nel frattempo l’ideale è proprio che cerchi scuole di Vipassana o ZEN.
      Prova a cercar nella tua città.

  37. Caro Lucio sono senza pc x qualche giorno, e con il cellulare alcune operazioni mi riescono difficili. Sotto alla tua risposta del 4 giugno x la quale ti ringrazio, ho postato ieri uno scritto del quale mi farebbe piacere avere un tuo parere! Di nuovo grazie.

  38. Salve a tutti, ciao Lucio. Scrivo a distanza di pochi giorni perché condividere penso mi faccia bene. Sto facendo degli esercizi di mindfulness e, per quanto non sia la chiave per svoltare definitivamente, ci vuole sempre intenzione, mi sta aiutando a “sciogliere” i meccanismi del pensiero compulsivo, mi aiuta a ricordare giorno per giorno che l obiettivo non è evitare e schiacciare pensieri, ma capire che questi sono solo pensieri e niente di più. Ovviamente di tanto in tanto mi capita di voler andare a fondo e capire il perché dell ossessione, a prescindere dal contenuto, e mi è venuta una riflessione che volevo porre alla vostra attenzione. Per non dilungarmi, dico solo che ho scoperto solo ora che ho sempre dato più importanza alla vita nella mia mente, pianificando ogni passo, perché ho sempre avuto paura di ricevere “batoste” nella realtà. Condizionata anche da una madre che ha sempre cercato di inculcarmi atteggiamenti e una visione gia confezionata della vita senza che potessi pensare liberamente la “mia” visione. In piu, Mi sentivo giudicata costantemente per la mia femminilità “poco ostentata” o atteggiamenti poco femminili, come se ci fossero dei parametri entro cui una donna può sentirsi donna! Ora lo so, e seppur mi fa soffrire, ci do meno peso e sto in pace con me stessa sotto questo punto di vista. Ora, la mia riflessione è stata questa: so che probabilmente ho un riflesso che mi porta sempre a pensare se quello che faccio vada bene innanzitutto per gli altri e poi per me, e so che devo mettermi al primo posto ed essere me stessa. Però qui arriva il problema: ho paura che “essere me stessa”, acquisire consapevolezza, significhi dar retta al DOC e diventare il ” contenuto”! Riesco a lasciar andare tutti i pensieri tranne questo… Faccio ping-pong tra o-doc e DOC da relazione, devo epurare il concetto di consapevolezza da quello del “diventare il contenuto”. Come fare? Fortunatamente i momenti di serenità cominciano ad essere più appaganti, almeno 🙂
    Grazie Lucio e non molliamo ragazzi 😀

    1. ho sempre dato più importanza alla vita nella mia mente, pianificando ogni passo, perché ho sempre avuto paura di ricevere “batoste” nella realtà.

      BRAVISSIMA!! E’ un della intuizioni più forti che ho avuto pure io ed è stata una svolta non solo nei confronti del DOc ma dell’intera vita.
      Ne parlerò ampiamente in futuro 😉

      ho paura che “essere me stessa”, acquisire consapevolezza, significhi dar retta al DOC e diventare il ” contenuto”! Riesco a lasciar andare tutti i pensieri tranne questo… Faccio ping-pong tra o-doc e DOC da relazione, devo epurare il concetto di consapevolezza da quello del “diventare il contenuto”. Come fare? Fortunatamente i momenti di serenità cominciano ad essere più appaganti, almeno 🙂

      E’ una paura normale ma totalmente infondata. La avevo anche io.
      Il punto è che quando arrivi ad un livello di consapevolezza come il tuo, cominci a capire che è necessario un profndo cambiamento.
      Addirittura, il cambiamento stà già avvenendo e lo sentiamo come inevitabile e necessario.
      Ciò fà si che quella parte della psiche più “bambina” si opponga, cercando di terrorizzarci per non farci cambiare, minacciandoci che se cambiano “il contenuto si avvererà”. Ma è falso. Anzi è proprio il contrario.

      Perciò la chiave secondo me stà in queste due “azioni”:
      – proseguire indomiti lungo la via del cambiamento
      – accettare la parte bambina che continuerà a farci vedere scenari catastrofici
      Anche qui ci vuole pazienza e tanta gentilezza verso se stessi.
      La nostra parte bambina deve capire che non la vogliamo abbandonare, ma che è necessaria una evoluzione. E ciò è meglio anche per lei 😉

      1. A questo non ci avevo pensato. In effetti sono nel pieno del processo di crescita che porta dall essere semplicemente una ragazza a diventare persona che deve pensare a come “entrare nel mondo”, ho 22 anni. Ed effettivamente quando penso al futuro sono abbastanza spaventata e rifuggo sempre nell ipotesi più semplice e che costa meno responsabilità, quasi a voler demandare alla casualità il percorso che dovrò intraprendere. Grazi Lucio, mi hai aperto ad un’altra riflessione importante! Nel frattempo ho scoperto che forse anche mia madre soffre (inconsapevolmente) di DOC. So che è ansiosa, spesso non dorme ” per i pensieri”, ma lo attribuivo sempre alle responsabilità familiari. Stasera ha detto una frase che mi ha colpita: “Problemi inesistenti? È vero, ma quando non dormo per me sono reali”
        Non le ho detto di questa possibilità per evitare di metterle altri pensieri inutili in testa, però penso che possa essere DOC anche nel suo caso. Secondo te, Lucio?

        1. Beh già non posso fare diagnosi direttamente… ora pure indirettamente? 😛
          A parte gli scherzi si potrebbe tranquillamente essere.
          O potrebbe più semplicemente essere una persona molto ansiosa.

          😉

          1. Ahahahah 🙂 ti ringrazio per la gentilezza mostrata nel rispondere costantemente, prometto che per un pò ti lascerò in pace 😛
            Però ci tengo a dare a te e a tutti l ultimo feedback su questa prima parte di applicazione verso la consapevolezza: 1) la meditazione, come hai suggerito, aiuta. Ci sono voluti un pò di giorni, ma adesso riesco ad afferrare i primi piccolissimi, ma fondamentali, benefici. Quei pochi minuti al giorno agiscono in modo continuo in tutta la giornata! Irrobustiscono le difese, la consapevolezza!
            Perciò domino meglio i momenti di appannamento, che comunque a volte tornano, e, strano a dirsi, nei momenti di chiarezza mi sento addirittura più forte di prima!
            2) E avevi anche ragione sull’amor proprio e la gentilezza verso noi stessi.
            3) Mi sorprende come a poco a poco sto capendo quello che intendevi 😀
            Ricomincio da tre…! Curiosa di leggere il prossimo articolo, ciao a tutti, ciao Lucio

  39. caro lucio hai ragione nel mio commento del 17 ho fatto un pò di confusione, come ha voler condensare in un post tutto quello che vivi nel momento! risultato confusione. la domanda era cosa ne pensi di affrontare l’adp avvalendosi magari in modo provvisorio degli inibitori fosfodiesterasi( sildenafil,vardenafil,ecc…) tieni conto che la mia compagna è contraria, magari x riaquisire un pò di fiducia! grazie!!

  40. Caro Lucio, innanzitutto grazie.
    Volevo chiederti una cosa inerente ai pensieri ossessivi riguardanti eventi passati , se il concetto è lo stesso dei pensieri ossessivi chiamiamoli tradizionali oppure no.
    Io credo di essere stato ansioso fin da piccolo e poi vivendo in un contesto familiare a dir poco disastroso ho avuto un periodo della mia vita infantile e adolescenziale in cui mi sonno “perso” e ho commesso una serie di sciocchezze. Crescendo E facendo tutto da solo ho ritrovato la via e la serenità ( almeno credevo) fino a quando non sono stato colpito da attacchi di panico e successiva ansia che mi ha portato velocemente ad attivare le paure più disparate tra le quali quella di perdere il controllo.. Ho fatto terapia in questi anni è attualmente sto facendo Mindfulness, ma appunto quando lo stress sale e l’ansia a sua volta Diventa a me insopportabile ricado nel gioco perverso della mente e per riallacciarmi alla mia domanda il mio periodo passato diventa a sua volta un’ossessione, benché adesso io sia una persona completamente diversa,… Scusa la lungaggine e grazie ancora….

  41. Ciao Lucio!ho trovato il tuo blog e sono molto contenta!sto facendo terapia,ho una grande paura di fare male alle persone chi amo!allora queste pensieri ed immagini mi fanno stare molto male,da entrare in panico:( poi pensavo: ma si penso queste cose vuoi dire che voglio fare?sono matta?sto per perdere il controllo?questa situazione mi faceva piangere,adesso sto capendo che il doc ti fai queste “scherzi” proprio sul le cose che tu ami di più per giocare con il tuo senso di colpa!!!
    Sono ancora in terapia e devo dire che ci sono giorni che solo Dio per aiutarmi,perché i pensieri mi fanno ansia e la ansia mi fai sentire male fisicamente…grazie per il tuo blog,per me molto utile!

  42. Ciao Lucio 🙂 innanzitutto è d’obbligo complimentarmi per questo blog. Mi sta aiutando davvero tanto 🙂 con il DOC ho avuto una relazione molto travagliata.. Quattro anni fa comparvero i primi segni di un DOC di tipo religioso, e ora ne sopravvivono altri di tipo aggressivo. Ma sono fiduciosa, perché giorno dopo giorno le cose sembrano andare meglio. Sto cercando di usare il DOC e tutto quello che in questi anni mi ha costretta ad affrontare a mio favore. Se non ci fosse questo disturbo, non sarei la persona che sono e, ossessioni a parte, mi piaccio. So che ancora ho tanta strada di fronte a me, e per questo vorrei porti alcune domande. Le cause del mio DOC sono semplicemente dentro di me, ma come posso cercarle? Io non voglio accontentarmi dell’assenza del disturbo, ma voglio capire da cosa è nato. In generale, si è in grado di farlo da soli o è necessaria una terapia?? E poi sento il bisogno di porti un’altra domanda… Mi chiedo spesso cosa ci sia “dopo”..” dopo” la possibile guarigione, “dopo” che non mi tormenteranno più le ossessioni…. Si è veramente liberi? Se ne riesce ad uscire del tutto. Mi capita, a volte, di pensare “cavolo, solo un anno fa stavo morendo di paura”. Cerco di farmi capire con un esempio banale. Nel periodo in cui il DOC aggressivo dava il meglio di sé non riuscivo neanche a maneggiare un coltello in presenza dei miei familiari. Ora, quando ne prendo uno per tagliare qualcosa penso “questo prima non avrei potuto farlo”, però così inevitabilmente ripenso al passato…. Lucio, la mia domanda forse stupida forse banale, è se prima o poi sarà possibile affrontare la vita senza più ripensare a quello di cui abbiamo avuto paura. Grazie per l’attenzione 🙂

  43. Sono contento che ho trovato questo sito. Anche se ancora non ho letto tutto e non ho ancora ricevuto l’e-book ti ringrazio di cuore per aver creato questo sito. Allora brevemente.
    Mia moglie è incinta soffre di DOC da contaminazione, ha paura di contaminare chiunque, il DOC scoppia soprattutto a causa della visione del sangue, suo ma anche degli altri, oppure quando ci sono farmaci di mezzo.
    Episodi del genere erano sorti anche 5 anni fa, poi però prendendo l’entact il DOC era cessato.
    All’inizio della gravidanza ha smesso l’assunzione per paura che facesse male al feto, per circa 6 mesi non ha avuto nulla, ora manca un mese alla gravidanza. Ora ha ripreso il farmaco da più di un mese, ma non è scomparso il DOC.
    Farò tutto quello che c’è scritto nel ebook, quando arriverà; hai un consiglio particolare per la futura mamma affetta da DOC?

  44. Ciao Lucio molto interessante il tuo articolo.
    Io da quasi un anno soffro il doc omx lesbico.
    Grazie al tuo blog ho imparato moltissimo a come non fare caso ai pensieri ossessivi e ti dico la verità; li ho gestiti molto bene.
    Ti dico la verità… I pensieri arrivavano come delle bombe una dopo l’altra ma grazie ai tuoi consigli ho lasciato perdere.
    E ho pensato wow funziona veramente!!! Però continuò ad avere un blocco mentale e cioè non riesco più a fare le cose che facevo prima con piacere… Ho sentito di questa tecnica di consapevolezza con il mindfulness, voglio imparare a farlo perché molti dei miei blocchi ne dipendono ancora che mi manca tanta strada da fare. Pensi che facendo un corso mi possa ad sbloccarmi.

  45. Ciao Lucio e ciao a tutti i lettori, per prima cosa non posso che dire “grazie” per questo fantastico blog che salva le giornate di tantissime persone.

    Ho 31anni e vi scrivo per raccontare la mia esperienza che riguarda sicuramente il vivere il doc, l’affrontarlo sia in modo inconsapevole che consapevole, vincerlo e “sedarlo”, vederlo riapparire e …capirlo meglio di volta in volta, con un grado di consapevolezza crescente, fino a diventare risolutivo. Forse, anzi sicuramente, non centra solo il doc, ma la complessità psichica-emotiva-fisiologica di ogni persona, in particolare quelle più sensibili, ma il doc poi come espressione e disturbo nella mia vita è entrato, eccome!

    Io credo di averlo capito profondamente per quanto riguardo la mia vita, che, ci tengo a dirlo in termini di condizioni oggettive e di mia soddisfazione rispetto ai valori e ai miei sentimenti più spontanei

    Premessa: chi mi guarda da fuori, le persone che ho care, amici, colleghi, incontri anche “casuali” dicono di me che sono una bellissima persona. Addirittura c’è chi mi dice di aver trovato in me ispirazione per fare qualcosa di nuovo, di bello, di aver osato e vinto… Di lavoro vivo “nel sociale”, mi diverto tantissimo, è un’attività che mi remunera bene, che mi da enormi soddisfazioni, che mi permette di esprimermi con pienezza. Vivo assieme a una famiglia amorevole, la mia compagna è una persona semplicemente speciale, aspettiamo un bimbo e sapere della sua nascita è stata una delle gioie più grandi della vita…

    Insomma, una vita bellissima, quindi che ti ossessioni a fare??!?!?!?
    Ottima domanda! 🙂

    Sarò lungo mi sa, ma oggi voglio lanciare un messaggio chiaro e forte a chi si sente davvero perso, proprio come io mi sono sentito nella vita:

    le ossessioni e le compulsioni si possono superare, senza rinunciare a parti belle e spontanee di sè, e anzi diventando via via più forti, sinceri, capaci, sereni e amorevoli!

    Scoprire il blog di Lucio (a dire il vero, neanche un mese fa!) per me è stato fondamentale per unire i puntini di un’esperienza molto da “autodidatta” sulla mia psiche e capire ancor di più che:

    – una guida esterna nei nostri percorsi fa la differenza: lo dico perché, anche se credevo fosse una mia decisione, all’inizio rifiutare uno psicologo era in realtà un modo per sfuggire alle soluzioni possibili. Non dico che debba essere uno psicologo per forza, è abbastanza chiaro che tante figure (coach, “maestri”, addirittura un parroco che chi avesse questo tipo di fede…) possono assolvere a questa funzione, perché i modi di approcciare i disturbi della psiche sono tanti, ma convergono negli stessi percorsi. Il blog di Lucio è una di queste guide, a cui bisogna però affidarsi con volontà ferma e fiducia, altrimenti non si fa che assecondare i disturbi e rinforzarli.

    – la nostra storia ci condiziona già dall’infanzia: per me c’è stata una mamma alcolista, un carattere (la mia “natura”) sensibile, vari conflitti familiari mai capiti di cui io, da un certo punto in avanti, mi son sentito responsabile nel senso che io dovevo essere se non attivo nel cercare la soluzione… addirittura essere LA soluzione!

    – come conseguenza, ma credo nel caso di tantissime persone che soffrono di disturbi d’ansia e in particolare del doc, in noi (e CERTAMENTE) in me covano (sempre meno, perché ho intuito sempre più il loro ruolo e il loro “peso assurdo”) dei SENSI DI COLPA. Per cosa? Per non essere riusciti a risolvere situazioni reali del tutto al di fuori delle mie possibilità: può ad esempio un bimbo “salvare” la mamma da una malattia come l’alcolismo? E se non ci riesce cosa succede allora?

    Che si SENTE (ma magari non è e non può nemmeno essere!) colpevole di qualcosa, decide inconsciamente di AUTO-PUNIRSI.

    Ma appunto, senza poterselo/volerselo dire. Ti autopunisci e basta, in modi così subdoli che non potrai riconoscerli come altre tue mancanze, errori, debolezze, amoralità, da cui non c’è uscita finché non capisci man mano che c’è un enorme inganno alla base di tutto e tu in questo gioco malsano sei dalla parte di chi alimenta in continuazione questo inganno, fino a sostituirlo con la realtà oggettiva.

    Insomma:

    mi *sento* colpevole di qualcosa > sono una persona ‘sbagliata’ > non merito di essere felice > mi auto-punisco in modi che mi facciano stare male, ma male sul serio!

    Lucio con il suo blog ha un merito speciale, cioè quello di puntare sul meccanismo e aiutarci a capire come disinnescarlo. Il contenuto (cioè il tipo di pensieri intrusivi, il tipo di doc!) sarà di volta in volta quello più adatto a metterci in mano (o meglio, nella mente e poi nelle emozioni CONSEGUENTI) gli strumenti migliori per autopunirci.

    Vi faccio alcuni esempi dalla mia vita:

    DOC DA RELAZIONE : trovo una persona fantastica, quindi mi sento bene MA
    mi *sento* colpevole di non aver “salvato” mia madre > sono una persona ‘sbagliata’ > non merito di essere felice > pensieri intrusivi e ossessioni per sabotare la mia sicurezza e gioia rispetto a questa relazione (l’amo, non l’amo? l’amo abbastanza? come dovrei amarla? se guardo una donna appariscente allora vuol dire di certo che non la amo! e se la stessi solo usando? etc etc etc) > senso di colpa per questi pensieri > doc a manetta!!!

    DOC AGGRESSIVO : scopro di aspettare un figlio, gioia pura, amore alle stelle! MA è un periodo in cui faccio tanto e comunque mi pare di non fare abbastanza e di non farlo bene > sono una persona ‘sbagliata’ > non merito di essere felice > pensieri intrusivi e ossessioni livello “horror” su io che aggredisco la mia compagna > senso di colpa enorme > ansia > doc a manettissima!!!

    Questi come altri meccanismi simili per autopunirmi, perché (per me):

    o risolvo TUTTO oppure …perché dovrei essere felice? E allora giù una o due o tre bastonate dure autoinflitte per riportarmi giù e “dentro di me”.

    Io mi sono accorto chiaramente di questo meccanismo perché mi è capitato varie volte di ottenere dei grandi risultati, per i quali sono stato molto celebrato. E allora a quel punto che restava da fare?

    Beh, godersela no? Che vorresti fare? E invece io, restato da solo, iniziavo a compulsare creandomi dei sensi di colpa enormi, per dirmi molto semplicemente che non mi meritavo quello che avevo conquistato, anche a livello emotivo positivo, con tanto impegno.

    Il meccanismo è sempre identico, solo che il doc vorrebbe farci credere che non è così proprio perchè, come dice Lucio, ci conosce benissimo e quindi “muta” in modo sempre più raffinato per mascherarsi. Il che può generare davvero una grande sofferenza, ma questo mutare e diventare in qualche maniera più “cattivo” è proprio il segnale che come noi diventiamo più forti e comprendiamo le sue dinamiche, il doc si fa più aggressivo e astuto!

    Torno a un esempio: il mio doc aggressivo si è manifestato in una notte, mai avuti cenni prima. Ed era un periodo in cui stavo bene davvero, molto bene. Ero (e sono) felicissimo di questo miracolo che sta avvenendo nella nostra vita. E allora quale poteva essere la pugnalata più dura e cattiva da auto-infliggermi in questa situazione così mangnifica? Pensare di fare del male alla mia compagna e al nascituro!!!! Cosa può pensare una persona di sè di fronte a delle scene in cui si è il protagonista di un abominio che disintegra i tuoi valori fondanti, la tua identità più vera e profonda, la tua gioia più pura?

    Capendo bene i meccanismi del doc, lo mettiamo in difficoltà e diventiamo più sicuri: allora il doc, “capendo” di essere in difficoltà, si gioca degli assi nella manica e delle mosse speciali per colpirci più duro.

    Ma quanto li capiamo questi meccanismi… abbiamo le redini in mano!

    Se guardo indietro di 15 anni (quando mi sono reso conto per la prima volta di sentirmi “strano” e cioè di avere delle sofferenze psicologiche ed emotive), oggi vedo un adolescente spaventato e senza mezzi. Mi guardo oggi e vedo un adulto che ha avuto la fortuna e la volontà di maturare volendosi bene e volendo bene agli altri, infinitamente più sicuro di sè, estroverso, deciso, ancora fragile (altrimenti che scrivo qui a fare, no? 😉 ) ma sempre più consapevole di chi è veramente, di qual è il suo posto nel mondo, di quali sono i suoi veri valori e desideri e FELICE di aver passato le forche caudine di vari disturbi d’ansia e pure una bella depressione clinica per imparare e diventare consapevole.

    Visto che molti cercano risposte pratiche, come del resto pure io (in alcune fasi della mia vita cercavo solo quelle, ero DISPERATO), vi racconto quali sono i punti fondamentali che per me costituiscono la mia (ma credo un po’ per tutti) uscita dal doc e la via verso la felicità, l’amore e la serenità:
    – accettare di non poter controllare ogni cosa, comprendere di non essere responsabile di tutto e onnipotente
    – smettere di nutrire sensi di colpa, che sono nel 100% dei casi delle irrealtà create ad hoc per poterci auto-punire nei modi più fantasiosi e sottili
    – riconoscersi dei “sensi di merito” per tutto quel che si è fatto di buono, non importa fino a che grado di soluzione, il merito è assoluto di per sè
    – curare se stessi mediando tra il desiderio di volere bene agli altri e la necessità di volere bene a sè!
    – meditare: non è una moda, date fiducia alla meditazione. Io l’ho incontrata per caso un paio di anni fa, e all’inizio sfottevo tanto chi me l’ha proposta, tanto il mio yogi (senza dirglielo in faccia, certo 🙂 ) La meditazione e le pratiche yoga sono formidabili, basta prenderle per quello che sono: metodi di esplorazione del sè in profondità a noi sconosciute
    – fidarsi del proprio cuore e dei sentimenti più spontanei e puri che proviamo
    – affidarsi a guide (terapeuti, maestri etc) e approfondimenti, ignorando la vocina che ti dice “ma sei scemo, che fai, stai sbagliando”… perché quella è la vocina “che vorrebbe farci credere che non dobbiamo volerci bene”, la più bugiarda che c’è!
    – (questo è assolutamente personale) la psicoterapia come manuale di montaggio e smontaggio dei meccanismi ripetitivi in cui tendiamo a incastrarci. Come dice anche Lucio “ignora il contenuto!”.
    – fidarsi della voce che ci dice “prova! sorridi! dillo! osa! sii felice!” e seguirla, e basta!
    – capire che c’è un Bene assoluto (rispetto per la vita, l’amore, il rispetto non reverenziale, l’aiuto, la compassione) che è impossibile confondere. Noi proviamo orrore di fronte ai pensieri del doc proprio perché siamo allineati a questo Bene!
    – capire che abbiamo delle fragilità innate o acquisite che nel tempo potranno farci fare degli scivoloni, ma anziché odiarle e frustrarci possiamo accettarle, ringraziarle di essere lì e semplicemente rialzarci e continuare per la strada buona che abbiamo scelto
    – riconoscere che TUTTI ma proprio TUTTI TUTTI TUTTI si fanno un sacco di pare, seghe mentali, pensieracci ma… semplicemente alcuni sono più capaci di ignorarli e restare sul “qui e ora”, che sia andare a prendere il latte o scalare l’Everest!

    Io ne sto uscendo. Come faccio a saperlo? Non è una cosa che “si pensa” (appunto!) ma si sa e si sente!
    Vuol dire che non ci ricadrò MAI PIU’? Chi lo sa, quel che è certo è che ho un set di strumenti talmente ampio per riconoscere, prevenire, affrontare, risolvere il doc che davvero sento di avere solo l’imbarazzo della scelta!

    GRAZIE di cuore Lucio per tutto quello che scrivi e fai!

    Un abbraccio forte a tutti, davvero: se ne esce, 1000 volte più forti di prima!
    Non ci conosciamo, ma: vi voglio bene, col cuore, vi auguro che le vostre vite siano belle e che guardandovi indietro possiate dire “Ma davvero ero io quello/a??!?!”, riconoscendovi con affetto e comprensione!

    Buon anno nuovo e buona vita!

  46. Ciao Riccardo,credo proprio che tu abbia ragione quando sostieni che il senso di colpa sia una delle componenti fondamentali,se non la più importante per quanto concerne il disturbo ossessivo nello specifico. Di fatto,secondo me, le compulsioni servono proprio per evitare una colpa,per non essere giudicati persone cattive o amorali. Personalmente,ad esempio,ho ansia nei confronti della mia ragazza,e dei pensieri che reputo “inaccettabili” nei suoi confronti. Dopo diverso tempo,mi rendo conto che probabilmente essi rappresentano lo specchio del mio non sentirmi “degno” o “abbastanza” nei suoi confronti,e cosi mi auto punisco in questo modo. Io amo la mia ragazza,non ho dubbi su questo,ma questi pensieri mi fanno stare cosi male che mi fanno sentire una persona cattiva e che non merita di stare con una persona come la mia lei. Quindi si,credo che le tue supposizioni siano assolutamente esatte. Ciò che però non riesco ancora a fare,è smetterla di sentirmi in questo modo,cioè inadeguato e non all’altezza nei riguardi della mia ragazza.In ogni caso,tanti auguri anche a te,e buon anno nuovo 🙂

  47. Salve Lucio,
    spero di poter ricevere le sue attenzioni,ne ho molto bisogno.Un pò di tempo fà,senza sapere del DOC(e ancora meno del DOC O),credendo che avessi realmente delle pulsioni omosessuali,lessi dell’apostolato cattolico Courage,in cui alcune persone pregando,facendo digiuni e altre cose di fede e religione,chiedono a Dio di aiutarli.Molti venivano completamente guariti,cosi decisi di fare da solo la stessa cosa,seguendo le indicazioni che loro davano sul sito.Ne ero quasi uscito,ma poi convinto di essere guarito,abbandonai tutto.Ed ecco che la ricaduta non si fece attendere,più grave di prima.Smanettando su internet,trovai il suo sito in cui si parlava delle 7 fasi per superare il DOC.Mi ritrovai in tutto,e mi accorsi che,senza saperlo avevo intrapreso un percorso spirituale volto a conoscere meglio me stesso(in cui si parla nella fase 4)e di essere arrivato alla fase 5(e di essermi fermato li,compiendo il mio errore più grande:quello di fermarmi pensando di avercela fatta).Ora,stanco e debilitato,mi trovo di nuovo,da solo,a combattere contro tutto e tutti e sono fermo nella fase 4.
    Cosa posso fare?Dove e che tipo di meditazione devo fare?Come posso espellere completamente le mie pulsioni omosessuali e arrivare alla fase 7 in cui c’è la consapevolezza completa e un’evoluzione di coscienza in grado di essere immune da qualunque tipo di DOC(come hai fatto tu)???Sono disposto a fare qualunque cosa,ti prego illuminami…e aiutami…grazie Lucio ho molta stima nei tuoi confronti!!
    Attendo notizie……….
    DISTINTI SALUTI
    Alessandro A.

  48. Salve Lucio,
    Credo proprio che stia vivendo un doc inerente alla mia relazione . Tutto è iniziato 10 giorni fa , quando una sua frase tenera non mi ha fatto emozionare particolarmente come mi succedeva sempre dato che dono un tipo molto passionale e dolce.
    Da questo episodio ( complice magari anche il fatto che per me è la mia prima ragazza seria ) mi sono spaventato dicendomi non provo più quello di prima. Rimuginanoci sopra è come se me ne fissi autoconvinto e a tratti mi comporto di conseguenza. Non riesco a capire se è realmente una mia insignificante paranoia o realmente non provo più nulla. Questa domanda ora mai me la faccio ogni minuto e sta seriamente minacciando il mio rapporto che sono 25 giorni fa era stupendo , avendo la piena certezza del mio cuore verso di lei.
    Non riesco veramente a capire e mi ossessiona.
    Mi faccio infinite domande del tipo la amo o no ??
    Le scrivo buongiorno amore perché lo sento o perché devo ??
    Guardo una nostra foto e rimango indifferente. Allora veramente non provo nulla.
    Ste paranoie mi si amplificano terribilmente quando non ci vediamo.
    Vorrei un suo riscontro. Consigli su come affrontare la mia relazione e la mia quotidianità
    Salve Buona giornata

    1. Ciao Mirko,
      Sappi che ho vissuto e sto ancora vivendo un po tutto questo anche io. L’unica cosa che ti posso dire è che si riesce subito a capire che ti stai infilando in un labirinto di ansia, di domande e di paure, ma tu quello che vuoi veramente lo sai già senza bisogno di ragionarci sopra. Ti sembrerà strano leggere questa frase ora che ti senti così confuso e impaurito ma è la verità, il tuo cuore sa già benissimo cosa vuole e cosa sente, basta togliere lo strato di ansia e scoprirai la verità: potresti provare la meditazione! 🙂 l’ultima cosa che ti dico è che la paura è l’esatto contrario di quello che tu vuoi profondamente, quindi in questo caso se hai paura di esserti stancato del tuo partner è proprio perché stare con lei/lui è la cosa che vuoi di più al mondo. Piano piano capirai nel frattempo mantieni la calma e spero che anche se per poco ti sono stata d’aiuto! 🙂

      1. Grazie ele per la tua risposta. Nel week end le cose sono andate bene, come se nulla fosse. Evidentemente ho ascoltato più il cuore che il cervello con queste sensazioni che mi portano ad ansia, pianti, panico.
        La cosa che piu mi spaventa è che ogni tanto vivo momenti come se mi resettassero i sentimenti nei suoi confronti… dove parole molto dolci mi toccano relativamente o mi strappano un timido sorriso nulla piu, o ad un suo abbraccio lo vivo come se me lo avesse daTo mia cugina..o dirle ti amo mi metteva in agitazione. Da sottolineare però come durante il week end e la serata stessa di oggi mi abbiano fatto provarè attimi di tranquillità e piacevoli , ed un abbraccio mi trasmetteva il giusto effetto.
        Resto abbastanza convinto che io la ami, però questi soliti episodi, domande, attimi d essere apatico non mi fanno vivere la mia storia con spensieratezza e puRa convinzione.
        Non la migliore delle situazioni perche veramente esamino ogni minima cosa è da li poi i dubbi , le titubanza pigliano la meglio

  49. Bellissimo articolo, ho scoperto il blog solo oggi e non vi lascerò più. La mia ossessione e il dormire, appena arriva il tramonto i pensieri arrivano puntuali…e se stanotte non dormo? e se non dormo nemmeno l’indomani? come farò a lavorare ecc ecc. Evito qualsiasi attività la sera, compreso fare l’amore con mio marito, per paura che l’adrenalina mi tenga sveglia. Evito di mangiare pesante, bere caffeina, guardare film avventurosi o horror. Non esco per paura di fare tardi e non avere abbastanza ore per dormire, si perchè penso: se vado a letto presto anche se non mi addormento subito, ho comunque 9 ore per riposare, se perdo 2 ore ad addormentarmi, mi rimangono cmq 7 ore per dormire…e più ci penso, più è sicuro che non dormo. Mi sento una pazza alcune volte, se penso che faccio questi ragionamenti. Ho iniziato da poco psicoterapia e prendo farmaci da 1anno e mezzo, ma solo ora (cambiando psichiatra) ho scoperto il doc. Mi sento un po sola perchè le persone care che mi circondano non mi capiscono…ora ho trovato il voi e spero di trarre beneficio dalle letture del blog. Scusate lo sfogo, auguri a tutti. Martina

  50. ciao Lucio avrei bisogno di un tuo consiglio: grazie al tuo blog sto meglio..riesco a far scorrere, alcune volte meglio altre peggio, i pensieri..li sto rendendo meno forti! quello che però non capisco è perchè mi siano aumentati gli attacchi di panico e i momenti di ansia acuta..magari sto qualche giorno tranquilla poi improvvisamente ansia a palla! sto capendo che dietro i pensieri ossessivi in realtà si nascondeva una mia difficoltà a comprendere e accettare le emozioni…però questa ansia mi preoccupa un pò..io cerco di accettare anche questo fenomeno, però a volte mi spiazza e non riesco a collegarlo ad un dato reale e perciò i spavento..
    grazie in anticipo!

  51. Salve Lucio …o lasciato la mia ragazza 6 messi fa….perché avevamo una storia complicata …però dopo averlo lasciata dopo due messi ci contattiamo per messaggi …così giusto per dire come stai e finisce li …puoi io dopo questi messaggi mi sono venuti dei pensieri verso di lei…che non li avevo mai fatti…pensavo sempre a lei anche se ero io che avevo deciso di chiudere la storia…e prima di questi messaggi non la pensavo e ero tranquillo …penso che mi è scomparsa l’ossessione da quell discorso in messaggi con lei…accompagniati da dolore di testa ogni volta che penso a lei…e terribile come mi sono trovato davanti una cosa così da un conversazione con i messaggi …hanno cambiato tutto il mio modo di pensare verso di lei…prima si questo ero tranquillo che era finito la nostra storia e adesso mi trovo a cercarla perché penso sempre a lei …e credo che a stare con lei questi pensieri posso sparire e io starò più tranquillo …solo che lei non torna più ma questo a me non è che mi dispiace tanto …io la vorrei solo a capire di far sparire il pensiero verso di lei…perché io non mi sento innamorato di volerlo per forza…solo vorrei capire come e possibile che prima stavo bene e non la pensavo per niente e dopo che la sento per messaggio mi fa cambiare tutto così …

  52. Leggo ora quest’articolo e l’ho trovato di ottimo aiuto. certo non è una cosa che si risolve cosi, ma metterò in pratica e speriamo faccia effetto. Intanto grazie 🙂

  53. buongiorno,
    ho circa 17 anni e da un anno a questa parte ho dei pensieri ossessivi che di solito combatto con dei rituali,
    ora però i rituali che prima sembravano ”salvarmi” non hanno alcun effetto più.Nonostante io sono consapevole che queste azioni e pensieri siano totalmente irrazionali,volevo adesso quindi sapere come devo comportarmi e se la questione posta è molto grave…io sinceramente a riguardo confesso di essere preoccupato!!

  54. Ciao, ho trovato molto interessante l’articolo ma è sorto in me un problema. Cominciando a pensare che i pensieri intrusivi non siano altro che un prodotto falso del mio cervello ciò è diventato una sorta di compulsione del tipo che sono sempre sul chi va là a pensare che tanto è solo finzione e non ho niente di cui preoccuparmi. Questo diventa di per sé una compulsione che mi sembra sopperire l’ansia di non cercare di rispondere alle solite domande compulsive momentaneamente rassicuranti. Il problema è che il tutto mi sembra solo una subdola evoluzione del problema delle compulsione ed ovviamente ciò mi rende ansiogeno e con il timore di non stare altro in realtà che alimentando nuovamente pensieri ossessivi perché ad ogni modo ci penso se non altro nei termini che se comparissero sarebbero solo irreali. il punto è che ci penso sempre e mi mette in grande ansia. Sei in grado di darmi un consiglio? grazie

  55. Ciao Lucio che lotta continua. La mia paura è che quando mi vengono questi pensieri e mia figlia è qui con me mi immagino che posso farle del male provo a ficcarla e mi chiedo se mai potrei fare una cosa così agghiacciante. Mi chiedo se le mamme che hanno fatto del male ai loro figli non avessero avuto anche loro queste paure prima.. Come noi..

    1. Amo immensamente le mie figlie e mai ho pensato di poterle anche solo sfiorare però mi soffermo a pensare a cosa pensassero quelle mamme che poi hanno fatto del male. Io sono una persona un po’ ansiosa e se penso al terremoto o a cose brutte mi viene agitazione. E stessa cosa queste notizie. Troppe così brutte. Abbraccio mia figlia e ho la certezza che MAI che non riguardano me ma mi chiedo perché allora mi spaventano così? Mary

  56. Mi hai aperto gli occhi…
    Mi sono accorto che probabilmente sono un doc vediamo se me lo confermi…(?)
    Mi sono accorto che rimugino molto sulle parole che gli altri utilizzano nel parlare/scrivere con me, e ogni tanto (non sempre) mi vengono dei dubbi come il classico “ma cosa intendeva dire realmente” oppure “perchè ha usato proprio quella parola e non quell’altra?”.
    Inoltre, soffro di colon irritabile/colite nervosa data da un alto livello di ansia (suppongo da prestazione) che è dato sia da un clima ad alto livello d’ansia che c’è in casa e sia da una mia predisposizione ad essa…
    É da circa 7 anni che ho questo “blocco” che talvolta in situazioni difficili di stress e stanchezza mi porta ad aver come paura di uscire da casa, e la cosa mi causa al momento del varcare la porta, un bisogno di tornare indietro e particolarmente di andare in bagno.
    Poi una volta che mi decido ad uscire, a volte mi passa e a volte no… perche non è solo ansia, c’è anche una componente fisica che si dissocia dalla mente, ma che (penso io) dipenda dal cibo…
    Questa ansia/paura di xy, correlata con l’ intestino fisiologicamente più debole, mi porta a fare molte ore di assenze o ritardi a scuola.
    La cosa ha causato tra l’altro una bocciatura… questo “trauma” chiaramente non ha fatto altro che amplificare il mio stato si malessere.
    Infatti ad ansia e doc possiamo aggiungere anche una bella dose di frustrazione in quanto essendo stato bocciato per le assenze, chiaramente i rapporti con il mio vecchio gruppo classe si sono un po incrinati, e adesso quando magari li vedo… uniti che escono magari e si divertono… non faccio altro che pensare che io avrei potuto essere lì con loro se solo avessi fatto….
    Ovvio che facendo questi ragionamenti, incolpandomi del fatto di essere stato escluso dal gruppo…
    1 non arrivo da nessuna parte
    2 peggioro notevolmente la mia situazione

    Ma ciò nonostante mi succede spesso di fare ragionamenti dove mi incolpo. E pur sapendo che non aiuta… li continuo a fare.
    Intanto però un fatto positivo c’è, mi sto preparando da privatista per raggiungere i miei vecchi compagni, e non ho mai messo tanto impegno come per questa cosa.

    Come posso fare per aiutarmi a vivere in modo un po più sereno ?
    Mi puoi insegnare qualche strategia o magari mi indichi un paio di articoli che mi possono aiutare ?

  57. Soffro di pensieri ossessivi forse da sempre ma da due anni a questa parte sono incentrati sul mio rapporto, su mio marito, mi stanno logorando…. alterno periodi in cui sto bene a periodi in cui metto in dubbio ogni cosa….. questi pensieri non mi lasciano in pace ne notte ne giorno, ogni giorno è una continua lotta, un continuo monitorare i propri sentimenti X vedere se provo qualcosa… ma più mi metto alla prova più non provo nulla e cado nello sconforto più totale. Piango e mi chiedo perché non riesco ad amarlo…. non ne posso più di questa situazione….. i pensieri nn riesco a gestirli … ho un disperato bisogno di aiuto….

  58. Ho trovato utilissimo questo articolo.. sono in analisi e sto proprio lavorando sull’accettazione. Ma mentre mi sta venendo sempre più facile per le ansie mi è più difficile per i pensieri ossessivi che mi spaventano molto prefigurando scenari catastrofici. Mi hai fatto riflettere sul fatto che anche questi pensieri si possono accettare e sto applicando tuo metodo. Solo una cosa vorrei sottolineare: per me è molto importante lavorare sul corpo oltre che sulla mente. Con esercizi di yoga kundalini o di bioenergetica riesco a rimuovere dei blocchi nel diaframma o dal collo. Questo secondo me aiuta a lasciare scorrere i pensieri…. se l’energia del corpo è bloccata i pensieri tendono ristagnare a più facilmente… più si prende contatto col terreno e con i piedi più la testa si svuota…che ne pensi?

  59. Può il DOC cambiare sempre forma pur rimanendo nell’ambito delle ossessioni, magari pensieri blasfemi e impuri indesiderati? Come posso contrastarli?

  60. Ciao Lucio. Mi credi? In teoria ho capito perfettamente tutto di questo bellissimo articolo, ammetto di essere ancora ignorante a livello di consapevolezza, ma posso capire che questo è l’unico modo per uscire dai dubbi ossessivi. Proprio così, ho intenzione di chiamarli DUBBI: in terapia sto capendo che questo è un vero e proprio atteggiamento nei confronti di qualcosa di ben più profondo, ma i pensieri ossessivi possono andarsene a quel paese, eccome!! Io non ne sono ancora uscita, ma sto cercando di diventare una spettatrice di questi pensieri assurdi (è estremamente difficile, lo ammetto, perché non mi sembro più io quando succede), e sto capendo che è il perenne dubbio il dramma. Per quanto mi riguarda, io ultimamente dubito di me stessa in qualsiasi cosa e questo mi sta portando un grandissimo dolore… io che sono sempre stata amante della vita, le ossessioni mi stanno colpendo proprio su ciò a cui tengo di più: me stessa. Ma sto capendo anche che c’è un’altra piccola parola che accompagna all’uscita: “crescere”.
    Vorrei chiederti: se si comincia a non rispondere più alle domande poste dal doc, è normale che l’ansia forte rimanga a volte? Il processo di fuoriuscita dal doc è davvero così lungo!? Io sto soffrendo molto, eppure non riesco a smettere di essere fiduciosa, non sto smettendo di lavorare, non sto smettendo di ascoltare una canzone ed esplodere in lacrime dall’emozione… perché ci sono troppe persone importanti che non voglio deludere e soprattutto c’è una persona in particolare che non voglio perdere: me stessa.
    Grazie dell’attenzione Lucio, un forte abbraccio…

  61. Ciao a tutti… sono 13 anni che vado avanti con pensieri omicidi pedofili suicidi… Non ne posso più… vedo tutto nero… quando vedo un bambino incominciano i pensieri.. se mi piace??? Se sono veramnte pedofilo… sento come un istinto… così per tutti gli altri pensieri… come fare per superare tutto questo?? Sono diventato padre da un mese… Ma non mi sto godendo niente… ho come un rifiuto verso il mio bambino…

  62. Ciao Albino sono approdato a questo articolo tramite una ricerca su internet e devo dire con piacere che è scritto benissimo e in maniera molto dettagliata, leggendo tutto il tuo blog mi riconosco molto in questo disturbo, le ossessioni e le compulsioni mi accompagnano praticamente da oltre 20 anni, ora so come comportarmi e con la maggiore consapevolezza di me stesso e un aiuto psicologico posso dire che mi sembra di vedere una luce in fondo al tunnel (che ho arredato alla grandissima nel frattempo).
    Pensa che sono arrivato sul tuo sito perchè cercavo risposte per la gelosia retroattiva, un altro comportamento tipico del DOC.
    Davvero forte la nostra mente…
    Grazie

  63. Ciao Ragazzi,

    Il blog è molto utile. Complimenti a Lucio. Ricordo di essere approdato qui circa un anno e mezzo fa, in preda ad un doc che sorgeva tanti anni addietro e che era divenuto talmente forte da confondere le mie percezioni e portarmi praticamente all’esaurimento. Il recupero è lento e faticoso, e spesso ci sono ricadute. Ma non importa, ho una voglia matta di riprendermi la mia vita e lo farò a tutti i costi. Se posso dare un consiglio a tutti gli utenti vi dico: imparate a fregarvene, a non vergognavi dei vostri pensieri, a non temerli, non costringere la vostra mente nel controllo totale. Cosa possono farvi? Sono pensieri, e per quanto dolorosi, rimangono solo pensieri. Quello che conta è vivere. Qual’e’ la nostra paura? Abbiamo una vita sola, godiamocela! Dice bene Lucio. La consapevolezza! Siate consapevoli di voi stessi. Sappiate che non esiste una vita perfetta, non esiste un’esistenza lineare e ” corretta”. Siamo in continuo divenire, ma siamo sempre noi stessi. Pensate alle qualità che avete. Può uno stupido dubbio cambiare quello che siete? Non succederà mai, ed è per questo che andiamo in confusione, perché questo temuto cambiamento non arriva mai. Uscite di casa, porgete la faccia al sole, state con gli amici, quelli veri non vi abbandoneranno mai. Godetevi tutto, la famiglia, i vostri animali, le vostre fidanzate o fidanzati e non temete il giudizio altrui, non avete nulla che non vada. Ragazze e ragazzi, si può uscire dal doc, basta non cercare un’uscita a tutti i costi. Lasciatelo ” vincere”, si scioglierà come neve al sole, perché se vince non ha più motivo di esistere. Arriverà un momento in cui questi pensieri inizieranno ad essere meno dolorosi, inizieranno ad assumere la giusta dimensione. Poi qualche volta torneranno enormi, per poi rimpicciolire di nuovo. Faranno sempre meno male. Dunque accoglieteli, fateli scorrere, non opponetevi. Non passerà dall’oggi al domani. Ci vorrà tempo e fatica, ma La sua fine Arriva, siatene certi. Io ho sofferto e soffro di molti tipi di doc e non ne sono ancora uscito del tutto ma sapete cosa vi dico? Amen. Tempo al tempo. Forza e coraggio, dai raga! Positivita’!!!!!!!!!

  64. Ciao, è un po di tempo, forse a causa della quarantena e del mio forte stato di ansia, che ho un pensiero ossessivo. Tutto è iniziato dopo che una sera ho visto un film. In pratica mi sono venuti in mente ricordi passati di quando io giocavo con ragazzino, l’immagine è molto sbiadita, ricordo solamente che ad un certo punto abbassai i pantaloni a questo ragazzino. La cosa che da settimane mi turba e mi ossessiona è che non ricordando altro ho paura di aver potuto fare qualche cosa di male a quel ragazzino

  65. Se ho paura di non riuscire a mandare via l ossessione e mi sforzo di mandare via l ossessione concentrandomi su qualcosa per dimostrare a me stesso di riuscirci,
    è una compulsione?

  66. Personalmente il mio problema non è non pensarci o pensarci, ma è il fatto di lasciarli andare. Una volta che penso a qualcosa che mi mette sotto pressione(o pensieri negativi) non riesco più a smettere di pensarci e non perché io mi dica che non devo farlo, ma resta e basta e questa cosa è come si mi opprimesse a volte non ci riesco neanche a dormire, mi sento tipo un mattone sullo stomaco e la testa pesante. So di avere eccessiva ansia rispetto alle situazioni che devo vivere ( ingigantisco tutto ciò che mi mette sotto pressione). Ad esempio so che tra una settimana ho un interrogazione e non riesco a smettere di pensarci fino a quando non la faccio , però il problema principale non è neanche questo ma come passo la sera prima. Ricordo che la sera prima dell’interrogazione stavo sentendo la musica poi all’improvviso penso all’interrogazione che avrei dovuto fare e panico, mi sentivo il cuore in gola e un mattone sullo stomaco inutile dire che non sono riuscita ad addormentarmi tanto facilmente. Mi sento come se non riuscissi a staccare il pensiero della scuola, ogni cosa che faccio anche quando esco con le amiche a un certo punto inevitabilmente penso alla scuola, io dico sempre che ormai la scuola è al centro della mia vita penso più a studiare che a altro poi si ci sono delle materie in cui rendo di più e altre di meno, non sto dicendo che passo dalla mattina alla sera tutti i giorni a studiare anzi ho anche dei giorni liberi capita che un giorno neanche abbiamo da studiare, ma il pensiero resta solo che si sposta ad altri giorni se questa settimana non ho verifiche il pensiero sia pesta a quando ce l’ho e così via.

  67. Salve, mi scusi, in questi giorni sto davvero malissimo, l'anno scorso mi era stato diagnosticato un doc ma poi ne sono uscita, ho avuto quello aggressivo, amosessuale, relazionale. Ora però è una cosa diversa, non so se è ancora doc e devo dire che mi sto preoccupando, la mente manda pensieri come comandi e ultimamente sono verso mio padre " uccidilo o non ti lascerò in pace, so che vuoi farlo, lo farai quindi ti conviene farlo ora ". A volte mi vengono impulsi di questo tipo ma non lo farei mai, ho solo paura che la mente non mi lascerà in pace veramente, cosa posso fare per calmare questi pensieri? E soprattutto per non farmi credere che se non li metto in atto ci saranno sempre ?

  68. Salve, mi scusi, in questi giorni sto davvero malissimo, l'anno scorso mi era stato diagnosticato un doc ma poi ne sono uscita, ho avuto quello aggressivo, amosessuale, relazionale. Ora però è una cosa diversa, non so se è ancora doc e devo dire che mi sto preoccupando, la mente manda pensieri come comandi e ultimamente sono verso mio padre &quot; uccidilo o non ti lascerò in pace, so che vuoi farlo, lo farai quindi ti conviene farlo ora &quot;. A volte mi vengono impulsi di questo tipo ma non lo farei mai, ho solo paura che la mente non mi lascerà in pace veramente, cosa posso fare per calmare questi pensieri? E soprattutto per non farmi credere che se non li metto in atto ci saranno sempre ?

  69. Ciao Lucio, non so se rispondi ancora.
    Dopo anni ho avuto una ricaduta, da una settimana . 9 anni fa era doc da relazione (e sono ancora felicemente fidanzata), ma avevo anche doc ipocondriaco che ero riuscita a tenere a bada per anni. L’altro giorno mentre lavoravo ho avuto delle vertigini e da lì il panico, ho pensato di avere chissa quale tumore, poi sono passata al fatto che magari avessi bisogno di trasfusioni per ferro basso, ora i pensieri mi dicono che magari sono depressa, che magari ho solo bisogno di psicofarmaci,che magari potrei farmi del male, potrei impazzire e tutti questi pensieri mi fanno stare male.
    Sono un po’ giù di morale e non so da che parte iniziare. So che devo concentrarmi sul qui e ora ma quando sto così vado in panico. Vorrei bloccare tutto e riprendere la vita quando tutto svanisce. (Perché vi è anche L impazienza , vorrei che tutto passasse subito)😢

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