Spesso mi viene chiesto quale è la risorsa più importante per liberarsi dei pensieri ossessivi in modo definitivo. Alcuni potrebbero pensare che sia la forza di volontà, altri il coraggio, altri ancora la sicurezza di sé.
In realtà la risposta che mi sento di dare senza dubbio è: nessuna di queste!
O meglio… tutte e 3 sono risorse fondamentali ma sono asservite ad un potere più grande ed importante: il potere della consapevolezza.
Pensieri Ossessivi: come liberarsene per mezzo della consapevolezza
Fin da quando ho iniziato questo blog ho cercato di far risaltare la consapevolezza come pietra di volta su cui costruire il percorso di uscita dal DOC in modo stabile e duraturo.
Ecco, se qualcuno volesse comprendere che cosa significa “consapevolezza” il miglior modo è quello di indicare quel momento in cui chi legge:
- si riconosce nel testo
- comprende che un particolare “sintomo” o “meccanismo” è qualcosa che non ha solo lui ma anche molti altri
- cerca di riconoscere questo meccanismo la prossima volta che ci si ritrova dentro
- Lo riconosce ed esclama: “Eureka!! Lo ho trovato”
Quel preciso momento, che è possibile percepire solo vivendolo (e non capendolo razionalmente), è quello in cui prendiamo consapevolezza di uno dei funzionamenti del DOC ed aumentiamo la nostra capacità di gestirlo.
La consapevolezza è quel momento in cui si comprende qualcosa di se stessi, di come funziona la propria mente e finalmente ci si distacca dal contenuto per concentrarsi sul meccanismo.
Questo esempio in realtà è solo un minuscolo aspetto di quello che in realtà è un concetto enorme, ancestrale e profondissimo.
La consapevolezza è infatti il potere più grande a cui io abbia avuto accesso in tutta la vita e mi ha trasformato così tanto che da ex-fobico sociale ed ex-docker sono arrivato a gestire un blog che parla proprio di ciò che ho sempre temuto…
Ma che cosa è esattamente la Consapevolezza? Come può essere così importante? E poi, ce l’abbiamo tutti questo potere?
Cominciamo ad esaminare l’argomento (che ovviamente potrebbe riempire interi libri e che qui accenneremo solamente)
Pensieri Ossessivi: come NON liberarsene
Ho iniziato ad indagare il significato profondo della consapevolezza quando ho letto questi 2 brani che ti sottopongo. Il primo, neanche a farlo apposta, sembra fatto proprio per chi soffre di DOC dato che parla di come NON liberarsi dei pensieri ossessivi, nonostante il grande maestro citato in esso, sia vissuto ben 1000 anni fa.
Una volta, un uomo arrogante andò da Tilopa, un grande maestro della tradizione Tantrica. Si recò da lui e subito gli disse: “Voglio fermare i miei pensieri e raggiungere l’Illuminazione. Insegnami!”.
Tilopa osservò l’uomo e poi disse: “E’ molto facile, ti darò una tecnica a proposito. Vai a casa, siediti in meditazione e non pensare alle scimmie. Solo questo, semplicissimo.”
L’uomo sorpreso disse: “Che sciocchezza è mai questa? Basta non pensare alle scimmie? Io non ho mai pensato alle scimmie!”
Tilopa rispose: “Bene, allora sarà ancora più facile per te. Comincia e domani torna da me a riferire”
L’uomo se ne andò , ma si sentì profondamente imbarazzato: già lungo la strada, nella sua testa erano iniziate a comparire delle scimmie. Ne vide di diversi tipi: piccole e grandi, con la bocca nera e con la bocca rossa… la cosa lo lasciava molto perplesso: “Cosa sta succedendo? Io non ho mai pensato alle scimmie prima!!”
Venne la sera ed egli non pensava ad altro che alle scimmie. Ed esse diventavano sempre più grosse e gli affollavano la mente. Più cercava di non pensare ad esse e più esse tornavano a prendersi gioco di lui.
Quella notte quando chiuse la porta per andare a dormire, la stanza era stracolma di scimmie. Si affollavano al punto che per lui non rimaneva più alcuno spazio! Chiuse gli occhi, ed ecco le scimmie.. li aprì, ed ecco le scimmie; non credeva a ciò che stava succedendo!
Cominciò a pentirsi di aver fatto quella richiesta così perentoria al maestro…
Il mattino dopo, andò da Tilopa, quasi impazzito, si buttò ai suoi piedi e lo pregò: “Liberami, salvami… Non voglio più alcuna Illuminazione, voglio solo che mi liberi dalle scimmie!!”
Brutto scherzo quello del maestro Tilopa vero?
Liberarsi dai pensieri ossessivi con la consapevolezza.
Già da millenni in Oriente sanno che forzarsi a NON PENSARE è il modo migliore per NON liberarsi di un pensiero ossessivo. La storia suddetta è stata anche commentata da un altro famoso e controverso maestro Indiano, Osho Raineesh, in questo secondo brano, dove inizia a comparire la parola consapevolezza:
Se cerchi di pensare alle scimmie, è possibile che ti scappino di mente. Ma se non vuoi pensarci, ti seguiranno ovunque…
Ecco la lezione di Tilopa: voleva dire che, se cerchi di smettere di pensare, lo sforzo stesso di evitarlo si tramuta in attenzione. Perciò quando vuoi evitare qualcosa, finisci che gli dai più attenzione. Quando non vuoi pensare un certo pensiero, lo stai già pensando.
Ricordatelo; se no ti ritroverai nella situazione del poveraccio che fu preso dall’ossessione delle scimmie. Non c’è bisogno di fermare la mente. I pensieri sono dei vagabondi, sradicati, senza casa; non preoccuparti di loro. Osservali e basta. Osservali e prendi consapevolezza della loro presenza, senza fare altro.
Se ti vengono dei pensieri, non dispiacertene; basta la sola vaga sensazione che un pensiero non vada bene e la lotta è cominciata… Non lottare con i pensieri. Non diventare un campo di battaglia di pensieri che si combattono.
E’ un processo del tutto naturale: così come le foglie spuntano sugli alberi, i pensieri spuntano nella mente; non c’è in ciò niente di male. Se i pensieri non vengono, bene ugualmente. Rimani consapevole ed osserva in modo imparziale. Non apprezzare e non condannare; non dare alcuna valutazione. Limita a prendere consapevolezza di quello che accade dentro di te. Adotta l’atteggiamento di un testimone imparziale: prendi consapevolezza della loro presenza e lasciali scorrere.
A un certo punto si fermeranno, ma non perché sei tu a fermarli. Si fermano quando diventi più consapevole, ma non grazie ad un tuo sforzo. Se ti sforzi non si fermano, anzi oppongono resistenza.
Qui dentro vi è veramente un mare di nozioni che ogni docker dovrebbe piano piano assimilare. A partire dalla prima frase:
Se cerchi di pensare alle scimmie, è possibile che ti scappino di mente. Ma se non vuoi pensarci, ti seguiranno ovunque
Ecco il funzionamento paradossale della mente. Se cerchi di concentrarti su qualcosa puoi stare sicuro che prima o poi ti distrarrai. Quante volte ci è successo?
Dobbiamo studiare? Ci mettiamo lì di impegno, cominciamo a leggere, e dopo 10 secondi netti stiamo già pensando ad altro. Riproviamo, ci intimiamo di rimanere concentrati, partiamo con tutte le buone intenzioni del mondo…. E dopo 10 minuti ci ritroviamo ancora sulla stessa frase…
Incredibile non è vero?
Eppure se proviamo a fare il contrario, a non pensare a qualcosa… ecco lì che ci ritroviamo a pensare insistentemente proprio a ciò che non vorremmo pensare… Sembra incredibile ma è così. E’ come se la mente si rifiutasse ostinatamente di eseguire la nostra volontà! Ecco perché è così difficile liberarsi di un pensiero ossessivo…
se cerchi di smettere di pensare, lo sforzo stesso di evitarlo si tramuta in attenzione. Perciò quando vuoi evitare qualcosa, finisci che gli dai più attenzione. Quando non vuoi pensare un certo pensiero, lo stai già pensando.
Una delle chiavi del DOC è proprio qui: quella non solo di non voler pensare a determinati pensieri, ma in generale di voler evitare del tutto l’argomento. Il nostro desiderio massimo sarebbe che quel dubbio sparisse magicamente dalla faccia della Terra e dalla nostra memoria. Così da essere finalmente liberi dai pensieri ossessivi.
Ma la nostra mente(razionale) non funziona così. Per esempio: per vedere se quel pensiero ossessivo c’è ancora devi controllare se ci sia o meno. Quante volte lo abbiamo fatto? Ma controllandolo automaticamente lo evochi... Infatti la mente per controllare se il pensiero c’è o non c’è, è costretta a richiamare all'attenzione proprio quel pensiero, sollecitando quei banchi di memoria cerebrale dove è contenuto il ricordo dell’ossessione.
E così confermi il tuo timore: ovvero che il pensiero ossessivo di cui speravi di esserti liberato è ancora lì. Puoi leggere qui la descrizione del meccanismo su come vengono memorizzati i pensieri ossessivi.
Quale è allora la chiave per liberarsi dai pensieri ossessivi?
Non c’è bisogno di fermare la mente. I pensieri sono dei vagabondi, sradicati, senza casa; non preoccuparti di loro. E’ un processo del tutto naturale: così come le foglie spuntano sugli alberi, i pensieri spuntano nella mente; non c’è in ciò niente di male. Osservali e basta. Osservali e prendi consapevolezza della loro presenza, senza fare altro.
Ecco la soluzione: essere consapevoli del fatto che i pensieri non hanno tutta questa importanza… sono pensieri, che si formano spontaneamente nella nostra mente (sapevi che produciamo è più di 60000 pensieri al giorno? La stragrande maggioranza di essi non servono a niente ). Nella mente di chiunque… solo che noi non li vogliamo e proprio per questo motivo diamo loro quell’attenzione che li tiene in vita (l’attenzione è energia).
Come liberarsi delle “sensazioni” fastidiose
Spesso le persone mi scrivono questo:
“Lucio, va molto meglio, anche grazie al tuo blog. L’ansia c’è ancora ma molto meno. Ed i pensieri ho imparato a lasciarli scorrere ed in effetti funziona… Però… ecco… c’è sempre quel dubbio di fondo che è sempre là e che sembra richiedere una mia risposta… se non ci fosse quello starei veramente alla grande!”
Ed io non posso che rispondere:
Ok ma quel dubbio di fondo… quel “sembra che”… quel “se non ci fosse sarebbe tutto perfetto ” và trattato esattamente come i pensieri ossessivi!
Ovvero continuando a vivere la propria vita fregandosene del dubbio e del “se non ci fosse sarebbe meglio”. Che poi, sinceramente, la mania di perfezione della mente ossessiva tenderà a spostare sempre un po’ più in là il giorno perfetto. Quindi conviene accontentarsi
😉
Per esperienza diretta posso testimoniare che il giorno in cui riusciremo a non provare più "fastidio nei confronti di quel fastidio” sarà il giorno in cui il cominceremo finalmente a liberarci dei pensieri ossessivi e di tutto il marchingegno infernale del Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Il giudizio incessante come ostacolo sulla via della libertà
Proseguiamo:
Se ti vengono dei pensieri, non dispiacertene; se i pensieri non vengono, bene ugualmente. Rimani consapevole ed osserva in modo imparziale. Non apprezzare e non condannare; non dare alcuna valutazione. Limitati a prendere consapevolezza di quello che accade dentro di te.
E qui siamo veramente al punto più importante. Quello a cui sarebbe bene mirare sul lungo termine per smontare i pensieri ossessivi e liberarsene per sempre è la totale indifferenza nei confronti dei pensieri e dei dubbi ossessivi. Lo ho spiegato bene in questo articolo sulla accettazione dei pensieri ossessivi.
I pensieri sono lì e stanno attaccando? Pazienza
I pensieri non ci sono ed è un momento di pace? Bene così.
Senza disperarsi nel primo caso e senza festeggiare nel secondo.
Uno dei pilastri del DOC infatti è proprio il giudizio. Dovuto al fatto che nelle persone ossessive il concetto di bene e male è totalizzante e senza mezzi termini. Nella mente ossessiva esiste solo il bianco ed il nero senza nessuna delle infinite sfumature di colore che invece sono parte integrante e necessaria della realtà.
Perciò per chi soffre di DOC:
- I pensieri “neri” sono il male assoluto e vanno evitati come la pesta, altrimenti accadranno cose terribili e saremo persone orribili
- I pensieri “bianchi” sono il bene assoluto e dobbiamo pensarli sempre sempre sempre altrimenti accadranno cose terribili e saremo persone orribili
Ma questa è una distorsione che non fa parte della realtà e di cui bisogna cominciare a liberarsi
Basta la sola vaga sensazione che un pensiero non vada bene e la lotta è cominciata… Non lottare con i pensieri. Non diventare un campo di battaglia di pensieri che si combattono.
Ecco il punto: basta che il giudizio (che come abbiamo visto è distorto dal principio totalizzante “bianco/nero”) che abbiamo di un pensiero sia negativo e subito comincia la lotta senza quartiere, combattuta dentro la nostra mente, che ha come unico risultato quello di lasciarci stremati, confusi ed in preda al senso di colpa.
Quando invece dovremmo semplicemente prendere consapevolezza dell’esistenza di quei pensieri, del fatto che li giudichiamo negativi e soprattutto del fatto che in realtà non hanno nessuna particolare importanza in quanto sono pensieri che fanno tutti. Quando il mio maestro me lo diceva, che questi pensieri li fanno tutti, non ci credevo. Invece è così!
“Si Lucio lo hai già detto che li fanno tutti… ma io non voglio pensarli!!”
Come preferisci… ma ricorda allora la storia del poveretto perseguitato dalle scimmie nella storia raccontata più sopra.
😉
Pensieri Ossessivi: come liberarsene – l’atto finale
Esaminiamo questa frase fondamentale, prima di concludere:
A un certo punto si fermeranno, ma non perché sei tu a fermarli. Si fermano quando diventi più consapevole, ma non grazie ad un tuo sforzo. Se ti sforzi non si fermano, anzi oppongono resistenza.
Ad un certo punto i pensieri ossessivi si fermeranno ma non perché lo vogliamo, non grazie ad un nostro sforzo. E’ importantissimo capire questo. Si fermeranno perché saremo diventati più consapevoli, più saggi, più distaccati, ed avremo compreso meglio quali sono i meccanismi (a volti subdoli) della Mente Razionale.
La chiave per liberarsi dei pensieri ossessivi è un non-sforzo, una non-lotta, una attenzione distaccata dal contenuto dei pensieri e volta invece al meccanismo. Non siamo noi che possiamo arrestare i pensieri ossessivi, anzi ogni nostro tentativo di fermarli fornirà loro energia… Però si fermeranno spontaneamente se toglieremo loro la benzina: usando la consapevolezza per osservarli senza giudicarli, con distacco ed indifferenza.
Conclusione
La consapevolezza è uno strumento incredibilmente potente. E’ il cuore di molte delle tradizioni Orientali più antiche e nobili ed è di grande interesse anche in Occidente come forma promettente di psicoterapia con il nome di Mindfullness.
Nel prossimo articolo approfondiremo il discorso introducendo 3 tipi di consapevolezza che sono fondamentali per liberarsi dei pensieri ossessivi:
- Consapevolezza Comportamentale
- Consapevolezza Emotiva
- Consapevolezza Spirituale
Parleremo anche di come la stragrande maggioranza di tutte le forme psicoterapiche (dal lettino dell’analista alle tecniche come l’ABC, il metodo dei 4 gradini o l’esposizione graduale con prevenzione della risposta della TCC) non siano altro che numerosi percorsi per arrivare ad un solo obiettivo.
Il risveglio della consapevolezza!