Marzo 16, 2015

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Questo è il primo di una serie di tre articoli sul tema dell'accettazione. Per leggere gli altri puoi cliccare sui link qui sotto:
2. Accettare i pensieri ossessivi 
3. Accetare le emozioni nel Doc

pensieri-intrusivi-lasciarli-scorrere

Una delle domande che ricevo più spesso è la seguente: “Lucio io cerco di accettare i pensieri intrusivi, ma loro continuano ad arrivare contro la mia volontà. Perché? Non ne posso più… come posso fare? ”. La prima cosa che mi viene in mente a questo punto è: “se non li sopporti è evidente che non li stai accettando…”

Poi però mi ricordo di quando ero io nella stessa situazione e comprendo che questo concetto non è così semplice. Così ho pensato di scrivere un po’ di quello che ho imparato su questa parola controversa: “accettazione”. E sul perché sia la chiave per bloccare i pensieri intrusivi.

Prima di tutto, perché è così importante accogliere i pensieri intrusivi? Perché secondo me il metodo per uscire dal Doc consiste in un percorso fatto di 4 passi:

  1. Conoscere i meccanismi del Doc (per riconoscere ed evitare le compulsioni)
  2. Gestire l’ansia e gli stati d’animo negativi
  3. Imparare a dominare la mente
  4. Risvegliare il coraggio e vincere la Paura (quella con la P maiuscola)

L’accettazione dei pensieri intrusivi è uno dei cardini della fase 3. Quindi capirne i segreti è fondamentale per uscire dal circolo vizioso delle ossessioni. Vediamo di approfondire la questione, partendo dalla definizione di “pensiero intrusivo” per conoscerlo meglio prima di poterlo affrontare a viso aperto.

"Conosci il nemico, conosci te stesso, mai sarà in dubbio il risultato di 100 battaglie"
Sun Tzu, L’arte della guerra

Pensiero intrusivi: cosa sono

Cosa è un pensiero intrusivo? Per quale motivo lo chiamiamo così? Beh secondo il dizionario un pensiero intrusivo è un pensiero o una immagine che percepiamo come esterno, che non riconosciamo come parte di noi, che si è introdotto forzatamente, contro la nostra volontà, nella nostra mente.

E’ proprio la loro presenza di questi pensieri intrusivi, o meglio la loro “irruzione” incontrollata, a rendere così doloroso il Doc e a rendere “necessari” i rituali con cui cerchiamo di abbassare l’ansia (e che poi sappiamo in realtà essere uno dei principali ingredienti della ricetta del disturbo)

Quindi quando arrivano i pensieri intrusivi blasfemi, aggressivi, di morte o malattia o di qualsiasi altro tipo, a seconda della tipologia di Disturbo Ossessivo che ci ha colpito, la nostra reazione è di odio, paura, disgusto, e veniamo colti da un’ansia che ci manda totalmente in confusione (se non in panico) e ci induce a mettere in atto le compulsioni, al fine di rassicurarci ed abbassare l’ansia.

Cause dei pensieri intrusivi

Ma perché i pensieri diventano intrusivi? Per quali cause continuano ad introdursi nella nostra mente senza la nostra volontà? Se hai letto i miei articoli sui pensieri ossessivi, in particolare su come i pensieri negativi diventano ossessivi, ricorderai come la penso: alla base di questo fenomeno c’è un sovraccarico emotivo nella nostra memoria.

In pratica, il contenuto da noi particolarmente temuto o odiato, si ripresenta proprio perché noi cerchiamo insistentemente e disperatamente di mandarlo via. Sulla spinta dell’ansia, una potente emozione che ci spinge con urgenza a risolvere un problema e che alimenta a tale scopo il pensiero immaginativo per individuare potenziali risoluzioni al problema stesso.

Ma se il problema è l’esistenza del pensiero stesso, o l’esigenza di sapere se il pensiero è reale oppure no con la massima certezza, ecco che si verifica un vero e proprio cortocircuito, che sovraccarica tutti i pensieri “dolorosi” e li rende frequenti. Così frequenti che si “introducono” nella mente anche quando non c’entrano niente.

E siccome noi Occidentali siamo profondamenti identificati con i nostri pensieri, al punto da credere che siano veri (mentre è proprio il contrario: noi non siamo i nostri pensieri), il fatto che questi pensieri intrusivi indesiderati ed involontari si presentino ad oltranza fa nascere in noi il dubbio che essi siano reali e concreti. A quel punto l’ansia và alle stelle, arriva il senso di colpa, la depressione e la frittata è fatta.

Ecco cosa sono veramente i pensieri intrusivi

Cura dei pensieri intrusivi

Che cosa bisogna fare allora, per eliminare queste dannate ossessioni che tanto ci provocano sofferenza?

Bisogna cambiare totalmente approccio nei loro confronti. Iniziando a comprendere che i metodi che utilizziamo per scongiurare i pensieri ossessivi sono quelli sbagliati. Infatti sopprimere, ragionare, scacciare i pensieri intrusivi non farà che rafforzarli e renderli più dolorosi ed ossessivi, fino a farli comparire nei momenti più strani.

Mentre invece la chiave stà proprio nel ragionamento opposto. Nell’accettare i pensieri e lasciare che scorrano, senza ostacolarli e senza commentarli. Ti sembra strano? Lo capisco perfettamente, ma ora ti spiegherò perché invece questa è la via corretta per uscire dal Doc.

Noi non siamo i nostri pensieri

Gran parte della sofferenza del Disturbo Ossessivo Compulsivo nasce dal fatto che noi attribuiamo ai pensieri intrusivi un significato reale. E che per la particolare distorsione causata dall’ansia stiamo perennamene a controllare che non si realizzino.

Non importa quanto questi pensieri siano improbabili o assurde… le minacce del Disturbo Ossessivo sono infinite e sembrano incredibilmente reali. Però questo è il punto: sembrano. Ma non lo sono. MAI

le minacce del Disturbo Ossessivo sembrano incredibilmente reali. Ma non lo sono. MAI

In verità è proprio il contrario: i pensieri intrusivi non hanno alcun significato. Nessuno in più di quello che hanno gli altri migliaia di pensieri inutili e bizzarri che tutti i giorni affollano il nostro cranio (circa 60000).

Ed è abbastanza ovvio dire che in realtà questi pensieri catastrofici non si realizzeranno mai. Non perché siano i rituali a sventarli, ma perché i pensieri, fino a prova contraria, non sono fatti!  

Quante volte abbiamo avuto pensieri di terribili sventure che in realtà non si sono mai verificate? Quante volte abbiamo passato notti insonni per poi scoprire che la prova da noi temuta non era così terribile? Quante volte abbiamo paure insopportabili, per poi esserci soffermati, increduli, a riflettere: come ho potuto temere qualcosa di così assurdo?

E’ la mente ansiosa che ci mantiene in uno stato di allarme “pre-catastrofe” costante per sventare ogni più minimo ed improbabile pericolo. A partire dal pericolo più impossibile in assoluto: la possibilità che un pensiero intrusivo si possa realizzare.

I pensieri intrusivi passano, se li lasci andare…

La stragrande maggioranza dei 60000 pensieri che generiamo sono totalmente inutili. Non te ne stupire… è la mente che funziona così (almeno la mente Occidentale). Tanto è vero che non ce ne rendiamo nemmeno conto e li lasciamo passare come il vento sulla pelle.

I pensieri si formano spontaneamente e senza il nostro controllo. E’ un po’ come se tutti i pensieri fossero intrusivi, perché di fatto compaiono nella nostra mente senza che ce ne accorgiamo.  Solo che a differenza di quelli del Doc, non sono così dolorosi e quindi non ci facciamo caso.

Quando è che cominciamo a notare la loro presenza? Quando i pensieri in qualche modo ci provocano un qualche tipo di emozione. Nel caso del Doc una emozione negativa. Hai presente quando ti fai male in una zona del corpo alla quale normalmente non fai caso? Ricorderai che dal momento preciso in cui inizia a dolere (per esempio una banale contrattura alla schiena) cominci a fare caso a quante volte usi quella zona del corpo e ti sorprendi del fatto che prima non te ne fossi mai accorto.

Con i pensieri funziona esattamente allo stesso modo. E’ un fenomeno che stà alla base anche del meccanismo del “radar” (ne ho parlato nell'articolo sul Doc da Relazione)

Ma quanto dura, uno di questi 60000 pensieri “normali”, all’interno della nostra attenzione? All’incirca tra i 3 ed i 10 secondi. Dopodiché sparisce nel nulla. Come il sole sorge e tramonta, così i pensieri nascono e, se non sono particolarmente degni di nota, muoiono nel giro di pochi secondi.

E’ così per la stragrande maggioranza dei nostri pensieri. Del resto non potrebbe essere altrimenti. Se i nostri pensieri durassero di più, la nostra vita sarebbe interamente assorbita dal film mentale e non potremmo fare nulla nel mondo reale.

Per chi soffre di DOC invece la faccenda è diversa! Infatti i pensieri intrusivi ossessivi arrivano di continuo ed il film viene proiettato tutto il giorno, a tutte le ore, anche di notte. Contro la nostra volontà ed al di fuori del nostro controllo.

Pensieri intrusivi: come uscirne?

Per quale motivo i pensieri normali passano e quelli intrusivi no?

Perché siamo noi a fermarli! Ogni volta che ci comportiamo in modo diverso da quello previsto da Madre Natura (che come detto semplicemente consiste nel lasciarli scorrere) stiamo interferendo con il normale corso di un pensiero.

Ed ogni volta che stiamo discutendo il contenuto di un pensiero intrusivo, che cerchiamo di spiegarlo razionalmente, di piegarlo alla nostra volontà, di controllarlo, di combatterlo, in realtà lo stiamo rinforzando.

E’ come se andassimo a controllare quella banale contrattura alla schiena 1000 volte al giorno, muovendoci in varie posizioni, stirando i muscoli e facendo volontariamente degli sforzi, per vedere se c’è ancora, se fa male, se migliora, se peggiora, perché è venuta proprio a me, ecco se mi muovo così mi fa male, non dovrebbe già essere andata via? Perché non è ancora andata via? Starà peggiorando?? O Mio Dio e se rimarrò paralizzato??? (Ridicolo vero? Beh una volta ho avuto un attacco di panico proprio con questa sequela di assurdità…)

Il bello è che tutti questi movimenti cosa fanno? Perpetuano l’infiammazione alla schiena, e di fatto ritardano la naturale guarigione che avverrebbe spontaneamente, senza fare niente!.

Allo stesso modo, ogni tentativo di bloccare i pensieri intrusivi li rafforza.

Cosa bisogna fare allora per fermare i pensieri intrusivi?

Il modo migliore per eliminare i pensieri negativi che ritornano senza sosta è fare il contrario di ciò che ci viene naturale: accettarli ed accoglierli invece di scacciarli.

Ma cosa si intende esattamente per “accettazione dei pensieri?”

E’ molto importante capire il punto seguente: quello che và accettato non è il contenuto del pensiero (che è sempre falso). Ciò che và accettato è la sua presenza. Per la precisione và accettato che ci siano in quel particolare momento:

  1. dei pensieri che danno fastidio
  2. una emozione dolorosa, chiamata ansia, che ci spinge ad occuparci di essi.
  3. la frustrazione per non riuscire a bloccarli
  4. il nostro desiderio estremo che tutto finisca

Diciamo subito che i punti 3 e 4 non sono per niente facili, perché necessitano di una buona consapevolezza. Tenderei a consigliarli solo a chi medita già da tempo. Sui primi 2 invece si può lavorare da subito.

Questo implica qualcosa di fondamentale: che non ci preoccupiamo più del contenuto del pensiero. Diamo per scontato che sia falso e decidiamo consapevolmente di smettere di credergli. Ed accettiamo invece la presenza di un pensiero che ci da fastidio.

non ci preoccupiamo più del contenuto del pensiero
e decidiamo consapevolmente di smettere di credergli

accettare-il-presente

E’ fondamentale capire che l’accettazione dei pensieri intrusivi non è un atto passivo, di sottomissione. Non significa arrendersi all’evidenza di quanto dicono i pensieri ossessivi (che invece mentono clamorosamente). E’ proprio il contrario!! Si tratta di un atto attivo, nel quale si decide consapevolmente che non si vuole più dare retta alle fesserie del Doc, e si fa tutto il possibile per non caderci ogni dannata volta.

Se riusciamo a farlo sistematicamente, passando dal combattimento all’accettazione, abbiamo un’arma potentissima contro il Doc. Perché gli stiamo facendo capire che non gli crediamo, che non ci importa quello che dice, che sappiamo quello che vogliamo e che non ci facciamo fregare dalle sue provocazioni e dai suoi dubbi.

Tecnica per bloccare i pensieri intrusivi

Bene, ma andiamo sul pratico. Che cosa fare praticamente quando l’ansia ci sbatacchia da tutte la parti ed i pensieri ossessivi sembrano il centro cittadino nell’ora di punta?

Il metodo migliore che ho trovato per accettare i pensieri consiste nell’applicare alcune tecniche di “osservazione con distacco” tradizionali della meditazione Vipassana. Sono le tecniche che si basano sul diventare un puro spettatore di quanto accade, senza intervenire, assumendo un atteggiamento di distacco che sistematicamente "spegne" le ossessioni togliendogli la benzina. Incredibilmente efficace. Ma anche molto molto difficile.

Osserva con distacco i tuoi pensieri
come osservi con distacco il volo lontano degli uccelli nella pace della sera
Buddha, Suttapitaka

Tuttavia spiegare queste tecniche senza una adeguata preparazione da parte di chi legge è impossibile, perciò per il momento scrivo una applicazione pratica molto semplice che ho utilizzato con discreto successo quando ero nella melma fino fino al collo e che è propedeutica a tecniche più complesse.

ESERCIZIO: Focalizzarsi sul respiro.

Se hai letto il mio ebook gratuito sul Doc, avrai notato l’ultimo esercizio: “Sedere in silenzio”. E’ una delle tecniche più conosciute ed utilizzate nelle fasi iniziali dei percorsi di meditazione.

L’esercizio che ti propongo ora consiste nel focalizzarsi sul respiro, seguendo esattamente i punti indicati nell’esercizio dell’ebook, ogni qualvolta arriva un pensiero intrusivo. Focalizzandosi sul respiro, rimanendo ancorati ad esso il più possibile, di fatto riusciamo in un colpo solo ad evitare le compulsioni e a non rispondere alle provocazioni del Doc.

Cosa di fare di preciso?

1 – Questo esercizio parte dal presupposto che sia ben assimilata la semplice tecnica di concentrazione del respiro spiegata nell’ebook. Una meditazione quotidiana e costante di almeno 10 minuti in posizione seduta è quello che ci vuole.

2 – Ogni volta che senti l’arrivo di un pensiero intrusivo, drizza le antenne e comincia a focalizzarti sul respiro.

3 – Segui con attenzione il respiro. Rimani agganciato ad esso. Non tentare di modificarlo! Concentrati semplicemente su di esso. Devi usarlo come un’ancora a cui aggrapparti davanti all’onda che stà arrivando. O se preferisci come uno scudo contro l’ansia che sale

4 – Adesso arriva il difficile: il Doc tenterà con tutte le sue forze di richiamare la tua attenzione sul pensiero intrusivo, di sottoporti domande, immagini intrusive, provocazioni di ogni sorta. Vuole che tu rispondi ed inizi ad ingaggiare battaglia. Nel frattempo sentirai anche l’ansia crescere. Perché accade questo? Perché il DOC è molto abile a comprendere che stai tentando di sfuggire al suo controllo. E questo a lui non piace e pertanto alza il tiro.

5 – Rimani agganciato come puoi al respiro. Senza rispondere alle provocazioni, senza compulsare. Resisti, continuando ad osservare il respiro che viene e che và. Poniti come obiettivo quello di resistere il più possibile avendo il respiro come faro per la navigazione nel mare agitato.

6- Se riesci a resistere per un po’, vedrai che  l’ansia comincia a scendere. E se anche così non fosse, avrai scoperto di essere in grado di resistere al Doc per qualche minuto. E questo, fidati… è già un bel risultato.

IMPORTANTE:

  • Questo esercizio non è il Santo Graal. Però è semplice e veloce da imparare. Non sottovalutarlo. Io lo uso ancora adesso quando sento un pò di agitazione.
  • Non ti scoraggiare. La cosa peggiore che puoi fare è provare 3 minuti e se non và alla prima mollare tutto. Veramente… sarebbe un peccato.
  • Non ti ossessionare con l’esercizio! Non deve essere una via di fuga dal mondo reale! Ha la sola funzione di insegnare a lasciar scorrere senza reagire ai pensieri e senza compulsare
  • Ci vuole pratica ed esperienza per diventare bravi. Più volte la userai, meglio funzionerà. Ma sempre con buon senso.
  • Quando senti che arriva l’ansia ed i pensieri ossessivi, se invece di farti prendere dal panico e tentare la fuga, sei pronto a riceverla e ad accettare la sfida, consapevole di avere almeno un piccolo scudo per proteggerti, vedrai che le cose cominceranno a cambiare.

CONCLUSIONE

Nel prossimo articolo parleremo ancora di accettazione, perché è un tema davvero fondamentale. Nel frattempo, sentiti libero di farmi tutte le domande che vuoi nei commenti qui sotto!!

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  1. Ottimo articolo, veramente, come sempre. Mi rivedo in tutti questi passaggi, anche se x me in questo momento forse è più difficile gestire il punto 2 ovvero l’ansia (senza nessun tipo di pensiero a dietro pero). Volevo chiederti una cosa e fare un appunto su i pensieri intrusivi che qualche tempo fa mi aveva fatto un po tribulare, anche ora se devo essere sincero, anche se il pensiero non è più carico d’ansia ma è pura curiosità sulla funzione del mio cervellino xD 1 come gestisci l’ansia? La lasci scorrere come un pensiero? 2 forse la difficoltà più grande in un docker è capire la differenza tra pensiero spazzatura e pensiero volontario, secondo te qual’è la differenza sostanziale? A parte ovviamente l’accumulo di ansia che ovviamente è già indice che non è una nostra volontà? Questo quesito l’ho posto anche alla mia psicologa ma ci ha girato intorno ma 0 risposte effettive xD forse è una cosa inspiegabile e istintiva che i docker hanno perso e devono REIMPARARE? Grazie come sempre 😀

    1. Beh non sono domande semplici.
      Innanzitutto gestire l’ansia non è affatto semplice. Ci vuole molto tempo e pazienza.Scriverò del materiale in merito.
      La differenza tra penseiro volontario e spazzatura poi è ancora più difficile da capire. Solo molti anni di meditazione possono aiutarti a capirlo. Pertanto torverai ben poche persone a saper rispondere a questa domanda.
      Io dopo diversi anni, ho una buona caonsapevolezza, ma spesso ci casco ancora. E’ sempre l’emozioni che ci frega. Se l’emozione è forte è molto facile confondere.
      Da un punto di vista pratico (per semplificare moltissimo, ai fini del Doc) ti rispondo con ciò che mi disse una volta il mio maestro:
      – se sei felice sei tu
      – se sei infelice sei nella mente
      Tutto il resto al momento non è così importante…
      😉

      1. Grazie Lucio, riesci con pochi riferimenti a centrare l’essenza della problematica ossessiva.
        Di sicuro non è semplice per chi ha la fase ossessiva e cerca una soluzione rapida che riesca ad allontanare pensieri e i sintomi che innesca il doc.
        Imparare ad accettare l’altra parte di se stessi, alla fine è la vera soluzione alle angosce. Tutti noi abbiamo un lato che è in ombra, che non si conosce l’ esistenza, fintanto che non si manifesta. E quando viene fuori prepotente, stravolge l’esistenza, quasi annienta, soggioga, rende schiavi.
        Accettazione e distacco dal mentale conduce sulla strada della luce, della leggerezza, della conoscenza. Conoscere se stessi è un traguardo per allontanare tutte le nostre paure.
        Angelica

        1. Ciao Angelica,
          quello che tu dici a proposito della nostra parte oscura è un concetto importantissimo.
          In effetti spesso le nevrosi sono proprio una manifestazione del nostro lato oscuro, che chiede di essere accettato e trasceso.
          Così facendo diventa parte integrante della nostra vita e ci aiuta a viverla pienamente.
          E’ un discorso complesso, che non penso tratterò nel blog (sarebbe troppo soggetto a interpretazioni errate).
          Quello che conta però ai fini stringenti del Doc è che la nostra parte oscura non coincide mai con il messaggio delle ossessioni, che invece è sempre falso.

          😉

          1. lucio dammi una rassicurazione
            A me vengono le convulsioni penso
            Se non tocco 4 volte una cosa si avvera il pensiero dammi solo una rassicurazione x me ne sono uscito quasi dal doc

          2. Ciao Lucio sono una ragazza di 24 anni che ha iniziato a soffrire di ansia a febbraio proprio nel periodo in cui tutto andava bene amici,fidanzato e raggiungimento dell’obiettivo della laurea! Ho vissuto periodi in cui sono stata meglio e poi sono ricaduta! Ho paura che possa peggiorare nel tempo!Sono una ragazza molto innamorata della vita ma da quando soffro di quest’ansia e questi pensieri intrusivi ormai vedo tutto grigio! La paura che ho ultimamente e che mi sta ossesionando è che non ne uscirò mai come è successo a molti e che magari mi rovinerà la vita! Non voglio prendere farmaci e per ora non sto seguendo nessuna psicoterapia anche se ho intenzione di farlo subito! Lucio tu quanto ci hai messo per uscirne? E per quanto tempo ne hai sofferto?

      2. Ciao Lucio, leggere i tuoi articoli mi fa stare sempre meglio. Da circa 2 mesi dopo un forte stress ho cominciato ad avere sempre paure e pensieri ossessivi di ogni tipo. All’inizio essendo una novità ero davvero spaventata, appunto li prendevo per reali, sono anche andata subito da uno psicologo e posso dire che per fortuna da poco piu di una settimana non mi faccio più prendere dal panico ma cerco di ignorarli e lasciarli scorrere. Il punto è che anche se adesso non mi spaventano più si presentano ugualmente costantemente, e questo mi da fastidio, perché è come se vivessi la mia vita a metà, tranne quando mi distraggo e parlo con qualche persona è come se vivessi intrappolata nella mia mente e questo mi sta portando ad intristirmi sempre di più. . Questo “disturbo” mi ha anche creato problemi perché non sono riuscita più a studiare e in questa sessione non ho dato neanche un esame.. Cerco comunque di combattere con questo “lupo nero” come lo chiama il psicologo ogni giorno,almeno posso dire che non mi faccio piu prendere dal panico e sono piu tranquilla, ma quando finirà questa “tortura mentale”? Ormai mi sveglio la mattina sapendo già che dovrò combattere con qualche nuova ossessione e paura.. Ho solo 21 anni e non è bello e facile vivere così.. Non ho più la mia spensieratezza, prima ero sempre felice e sorridente.. Ti prego dammi qualche consiglio per neutralizzarli ancora di più! Ormai non mi provocano più alcun senso di paura o ansia perché so che sono falsi e che non si realizzeranno mai, ma non sopporto più la loro presenza, io vorrei godere di ogni singolo secondo della mia vita e questi pensieri non me lo permettono!

        1. quando finirà questa “tortura mentale”?

          Quando accetterai la presenza di questi pensieri ed invece di provare fastidio, proverai indifferenza.

          🙂

          1. Ho letto me stessa in questo articolo, e siccome sono una che legge molto queste cose, forse per rassicurarmi che non ho malattie gravi ecc…posso dire di aver solo e sempre trovato poche risposte alle mie domande.Qui mi sento compresa a pieno.On pratica,il meccanisco d accettazione contro i pensieri negativi,gia mi scatta automatico,ma il punto è che nonostrante io faccia questo lavoro enorme,questi ritornano.Ho notato,cosa piu dtrana,che i momenti in cui peggioro sono in pre ciclo…Cmq grazie x la stesura di questo articolo,molto interessante la parte che include il metodo di respirazione.

      3. Buongiorno.
        Le chiedo un consiglio.
        Potrebbe essere una tecnica efficace scriversi tutte le paure che si provano in un quaderno e poi a fine anno ,o a fine mese,evalutare quale effettivamente si sono compiute oppure no?
        Grazie mille per l’attenzione

  2. Grazie Lucio!! È da tempo che volevo approfondire sulla meditazione in particolare vipassana, ma ero sempre risucchiato nelle mie ansie, ora in questo periodo nel quale devo affrontare vari problemi di cui i problemi di salute di mia figlia l ansia è forte e questo tuo articolo mi da la determinazione di andare avanti con la meditazione, per ora sono al respiro ed è un ancora appunto valida! X questo ti seguo con molto interesse,e grazie! Fabio

    1. Bravo, vai avanti così.
      E… consiglio personale: se inizi la vipassana, non ti fermare quando hai superato il Doc.
      Vai avanti e vedrai che la vita si trasformerà in una maniera incredibile (in positivo ovviamente)

  3. Ciao Lucio complimenti è un ottimo articolo e devo dire che mi hai aiutato davvero tanto anche perché sei stato la mia ancora in questo mio percorso. Sono in una fase dove sono consapevole che la mia ossessione è falsa e che non fa parte di me e che io non potrei mai fare nulla del genere .. Il problema è che comincio ad essere davvero stanca e vorrei che tutto finisse e che questi pensieri non ci fossero più .. Soffro di DOC pedofilo quindi il ricordo affiora molto facilmente basta già vedere un bambino per strada e tutto ciò che è stato ritorna nella mente .. Cosa mi consigli ? Grazie per il sostegno

    1. Nel prossimo articolo sull’accettazione parlerò anche di questo.
      Nel frattempo tiu posso dire che è perfettamente normale essere in questa fase. Fà parte del percorso e và accettato.
      che cosa va accettato? La presenza dei pensieri (mai il loro contenuto), la presenza della stanchezza, il “non ne posso più” ecc….
      Le cose andranno sempre meglio, ma ci vuole tempo e pazienza.

      1. Grazie Lucio .. Quindi è normale che in questa fase io mi senta anche triste ? Comincio a pensare che questa sarà una cosa con cui dovrò convivere tutta la vita .. Ed questo ora a mettermi un po’ di ansia .. Mi ripeto mentalmente che sono consapevole e accetto che i pensieri arriveranno ma li lascio andare .. Tuttavia il pensiero che questa cosa potrebbe non lasciarmi mai mi fa sentire malissimo .. Consigli ?

      2. Quindi è normale che io mi senta triste ? E che provo un po’ di ansia ? E inoltre non vorrei che la mia compulsione sia cercare in internet risposte o soluzioni che mi facciano sentire meglio anche perché è quello che faccio quando mi sento giù di tono come ora .. So che devo accettare la presenza di questi pensieri e ci provo con tutta me stessa .. Ma mi sento triste e stanca ..in più non seguo nessuna terapia e nessuna cura farmacologia .. Voglio farcela da sola .. Secondo è possibile ? Cosa mi consigli Lucio ?

        1. Si, teoricamente è possibile, ma è molto molto difficile.
          Il problema è che il labirinto del Doc è creato perfettamente “a nostra misura”.
          E quindi è difficile uscirne senza l’aiuto di qualcuno che ti veda da fuori e ti guidi.
          Non c’è niente di male a fare un pò di psicoterapia…

      3. Quindi è normale che io mi senta triste ? E che certe volto provo ansia per non riuscire a liberarmi ? Non seguo nessuna cura e sei l’unico con cui ne parlo .. Posso farcela da sola ? Cosa devo fare per questa tristezza ?

      4. Ciao Lucio! Mi solleva moltissimo leggere le tue parole! Io sono in una fase di “accettazione” nel senso che ora riesco a capire che i pensieri intrusivi sono falsi e so cosa voglio davvero e sotto questo aspetto non mi lascio trascinare dal doc! Tuttavia prima di avere questo problema riuscivo ad essere felice per tutto! Adesso invece la cosa che mi spaventa di più è pensare che ho una vita che mi piace davvero e che ho faticato ad avere e potrei godere di questa felicità fino in fondo, ma il doc me lo impedisce . La cosa che mi spaventa di più è pensare:e se questi pensieri non passasse ro mai? Mi spaventa molto!

  4. Ciao Lucio.
    Leggo sempre con interesse i tuo articoli.
    >Io ho l’ ossessione omosessuale, inizialmente quando scoppiò, non facevo altro che ripetermi 24h su24 la domanda: sono gay?
    Non riuscendo a a trovare riposta ho fatto test su test che dopo un pò si rivelarono positivi. Giù di ansia, sconforto, depressione.
    Ora non mi domando più: sono gay?
    Ora mi domando se quelle immagini omoerotiche richiamate con estrema difficoltà e inizialmente profonda indifferenza e disgusto, possano piacermi; cioè richiamo volontariamente(test) quelle immagini per checkare qualche emozione/sensazione/segnale.
    In base alle sensazioni il mio umore cambia drasticamente e la mia ossessione si fa sempre più forte.
    E quindi vanno a confermare la tesi più temuta anche perchè sembra che possa piacermi la cosa.
    Ma allora contro cosa combatto? Allora perchè mi si accende un fuoco d’ ansia?
    Forse perchè non accetto?

    Ciao Lucio

    1. Ciao Da.
      No, perchè stai compulsando.
      E’ una cosa ben diversa. Tutte le volte che ti sottoponi ad un “test” per provare qualcosa (per esempio test per accertarsi che: sono etero, amo la mia ragazza, non ho realmente investito nessuno, non farei del male ai miei cari, non ho preso l’HIV ecc… ecc… ec….) stai alimentando il DOC.
      L’accettazione è tutta un’altra cosa. E la stai confondendo: tu temi che accettare voglia dire accettare il “contenuto” del pensiero.
      Io sono stato molto chiaro nel’articolo: accettare la presenza, non il contenuto.
      Accettare la presenza del pensiero significa non combatterlo.
      Accettare il contenuto (cosa che fai nel momento in cui ti sottoponi a test) significa fare il gioco del Doc.

  5. Ciao a tutti. Articolo che sintetizza in maniera esauriente tutto ciò che c’è da sapere inerente la vicenda doc. A mio avviso il blog inizia ora. Essendo un disturbo di forma e non di contenuto come hai sapientemente esplicitato più volte ,qualsiasi tentativo di razionalizzazione risulta non solo inutile ma alimenta il disturbo. I pensieri devono scorrere ,ragionare significa bloccarli. Nel mio caso gli esercizi sulla respirazione e l’allenamento nella gestione dell’ansia nelle fasi critiche, si sono rivelati di grande utilità.

    Ribadisco per chi si trova ad affrontare questo problema da solo per svariati problemi (economici ad esempio visto quanto costano le sedute psicoterapiche ,tra l’altro spesso fallimentari) di consultare il testo Vivere momento per momento di Kabat-Zinn ,l’inventore della Mindfulness ,nel quale troverete gli esercizi di meditazione sul respiro e tutto il programma completo di Mindfulness che viene svolto in 8 settimane all’università di Massachusetts per lo stress, il dolore cronico,i disturbi mentali e fisici. Gli esercizi sul respiro come già accennato da Lucio sono fondamentali per la cura del doc.Vi insegnano a mantenere distanza emotiva dai pensieri e dalle situazioni che innescano la sintomatologia. Ogni qualvolta si presenta un’ossessione ,con gentilezza verso voi stessi e senza giudicare, portate l’attenzione al respiro lasciando fluire i pensieri.

    Un abbraccio a tutti

    B. Serata

    1. Bravo Alessio, hai sottolineato un aspetto che ho dimenticato: la gentilezza verso se stessi ed i propri pensieri.
      Devo ricordarmi di inserirlo nel prossimo articolo sull’accettazione!!

  6. RAGAZZI PROVATE
    ciao ragazzi il doc funziona così
    1) per un evento esterno vi fate la classica domanda e se eccc….
    2)pensate a quella domanda e vi sale l’ansia
    3)più avete l’ansia più ve ne volete liberare più questi pensieri si ripresentano e vi fanno stare male
    4)il cervello incomincia a fare continuamente questi pensieri che sembra quasi abituarsi a loro
    spuntano automaticamente e più spuntano più vi fanno paura più vi viene l’ansia e più ritornano
    ad alimentare questi pensieri è la paura del contenuto
    per risovere questo problema+
    1) vi vengono i pensieri e l’ansia
    2)distraetevi da essi depotenziateli destabilizzateli concentratevi su altro provateci e quando
    ci riuscite sentevi migliori di prima più forti avete fatto un grandissimo passo siete molto più grandi e più forti di prima
    3) così annienterete il problema ogni volta che vi vengono ossessioni e dubbi pensate che è uno stupido doc e concentratevi su altro
    4)le ossessioni se ne andranno come sono venute

  7. Riflettevo sul problema del riconoscere se un pensiero è doc o no, se il ragionamento che si sta facendo è doc o no etc; ma non credete che anche questa sia una ricerca di certezza? Io credo che molte delle volte che cerchiamo di capire se un pensiero o ragionamento è o non è doc, siamo dentro un’ossessione, mentre quando ci passano per la testa pensieri “accettati” o “accettabili”, la domanda non c’è la poniamo neanche. Semplificando ancora, secondo me quando uno si chiede se tale pensiero è doc o no, già si risponde da se, ovvero: se HAI PAURA che sia doc, di sicuro lo è (perché è qualcosa di inaccettabile), se NON HAI PAURA e non ti fai domande, non è doc, proprio non esiste il il doc in questo caso.
    Condivido che l’accettazione dei pensieri sia una delle chiavi più importanti perla cura del doc, insieme alla gestione dell’ansia.

    Lucio, che ne pensi?

    1. Sono d’accordo.
      La ricerca di certezza del resto è uno dei pilastri di tutto il disturbo.
      E ragionare se un pensiero intrusivo è del DOC oppure no è di fatto una compulsione.
      Perchè anche in quel caso stai trattenendo qualcosa che invece dovrebbe scorrere.

      E’ chiaro che non è facile gestire tutto questo perchè il Doc assume mille forme e mille sfumature.

    2. Ciao mi chiamo Alan, e sono un ragazzo di18 anni, e soffro di omosessualità però lievi, però nonostante questa cosa, avvolte Per alcune ragazze mi eccoto, secondo lei cosa vuole dire?, ho letto come si è generata questa cosa, ora sono più tranquillo, però mi servirebbe un suo parere.

  8. Un’altra cosa che ho notato? Ogni volta che ci si da un rassicurazione ad una domanda ossessiva e che mette ansia…la domanda sparisce x un po e noi torniamo sulla nostra strada fino alla prossima domanda. È un altra cosa che deve far riflettere sul fatto che è solo DOC 🙂

    1. *torniamo sulla nostra strada (come se il doc non esistesse) come se non fosse successo nulla. Non so se rendo il concetto 🙁 Maledetta ignoranza nella lingua italiana xD

  9. Sono d’accordo con ciò che scrivi però nell’articolo tu dici che il contenuto del pensiero è sempre falso. Su questo non sono molto d’accordo. Ci sono infatti molti pensieri ossessivi inerenti cose che in effetti potrebbero accadere, come per esempio chi nel solo pensare a qualche sciagura che può capitare a sé stesso o ai propri cari ha paura che quella sciagura possa realmente verificarsi a causa sua per cui mette in atto varie compulsioni, mentali o materiali che siano volte ad abbassare l’ansia che però come giustamente anche tu hai fatto notare, ci intrappolano perché non solo dopo un po’ quelle compulsioni vanno aumentate ma anche perché il pensiero ritorna comunque costringendoci a mettere in atto quella che ci è sembrata la soluzione migliore, anche se con efficacia a breve termine. Credo che per alcune ossessioni soprattutto la questione sia anche accettare il rischio,seppur minimo, che ciò che l’ossessione stessa suggerisce possa verificarsi, proprio perché la certezza assoluta non esiste e nel cercarla si sconfina nell’irrazionalità che ci manda al manicomio proprio perché a un ragionamento (nel caso delle compulsioni mentali) ne subentra un altro e un altro ancora. Credo quindi non sia molto corretto dire che il contenuto di un’ossessione è sempre falso,perchè ,seppur in minima percentuale ,potrebbe anche essere probabile che ad esempio una sciagura possa verificarsi, che possiamo contaminarci mangiando in un ristorante,ecc….il segreto sta proprio nel non scongiurare questo rischio e lasciar scorrere il pensiero e magari dirsi ” la certezza assoluta non l’avrò mai per cui accetto anche il rischio minimo che possa essere così”….cosa ne pensi? ciao

    1. Ciao,

      si concordo con te. Il tema dell’intolleranza all’incertezza è molto importante e penso che ne parlerò in futuro.
      In ogni caso si, per alcuni pensieri ossessivi esiste una minima probabilità che possano accadere, ma non per tutti. Per esempio se uno è eterosessuale non potrà mai essere omosessuale solo perchè non riesce a liberarsi di tale pensiero. Se uno è un non violento non farà mai del male ai propri cari solo perchè nella testa continua ad arrivargli questo pensiero indesiderato. E così vià.
      Dopodichè IN TEORIA tutto quello che è ipotizzabile può avere una probabilità che accada.
      Ma IN PRATICA queste probabilità sono talmente basse che non si verificheranno mai.
      La TEORIA è il mondo della mente, la PRATICA quello della realtà. Noi dobbiamo cercare di rimanere il più a lungo possibile nel mondo della realtà, perchè quello della mente è una grande fregatura 😉 (almeno finchè si ha il Doc).

      1. Si, in effetti anch’io credo che tutto ciò che è ipotizzabile potrebbe anche verificarsi,seppur con una percentuale minima….il problema è che il docker non riesce neanche a tollerare questo minimo rischio e vorrebbero avere la certezza assoluta che ciò che pensano non si verificherà mai e poi mai,perchè di fondo sono proprio loro che nella vita non rischiano quasi mai, vittime di una profonda insicurezza,almeno parlo nel mio caso,ma credo sia un po’ la caratteristica di tutti i docker, magari perché cresciuti in contesti di forte apprensione con almeno uno dei genitori iperprotettivi. Credo che comunque l’atteggiamento da tenere debba anche essere un po’ sarcastico del tipo” la certezza assoluta che ciò che penso non la potrò mai avere e più la cerco e più non la troverò per cui accetto il rischio anche dello 0,001 % che un giorno potrebbe anche accadere” soprattutto per alcuni tipi di pensieri ossessivi in cui il rischio è ancora più concreto. Ma in generale credo sia un atteggiamento da tenere verso tutti i tipi di doc,beffeggiarsi quasi del pensiero e dirsi ” ma sì! può essere!” anche se mi rendo conto non è così facile. Io ad esempio mi sono accorto che prima di cadere in questo vortice se mi capitava di sentire in tv storie di persone che uccidevano la madre, il figlio e via dicendo mi chiedevo come potesse essere possibile e mi balenava pure l’idea “allora forse potrei farlo anch’io” e l’ansia un po’ mi prendeva ma poi non gli davo molto peso perché sapevo che in fondo non l’avrei mai fatto,ma che nella vita è anche vero che tutto può accadere e il pensiero andava via. Ora che invece le mie ossessioni spaziano su cose anche assurde, da un tema all’altro, non sempre ci riesco, e certi pensieri a volte mi fanno venire vere e proprie crisi d’ansia perché in certi momenti il contenuto mi sembra davvero molto reale,dubbi assurdi che però nel momento in cui sopraggiungono sembrano incredibilmente reali e non riesco a ridimensionare il tutto. So che la strada è ancora lunga,ma voglio essere fiducioso, lo devo alla mia vita, per ora ho iniziato un percorso di psicoterapia,spero di uscirne quanto prima 🙂

        1. Ciao,

          che dire…
          hai descritto molti dei pilastri del Doc, ognuno dei quali andrebbe trattato con diversi articoli (e con diverse sedute dallo specialista, a seconda dei casi)

          il problema è che il docker non riesce neanche a tollerare questo minimo rischio e vorrebbero avere la certezza assoluta che ciò che pensano non si verificherà mai e poi mai,perchè di fondo sono proprio loro che nella vita non rischiano quasi mai, vittime di una profonda insicurezza

          Questo poi è forse l’architrave di tutto. Ed è ciò su cui secondo me bisogna lavorare nelle fasi avanzate. Quello che io ho chiamato, più volte negli articoli, il “risveglio del coraggio”.

          Ora che invece le mie ossessioni spaziano su cose anche assurde, da un tema all’altro, non sempre ci riesco, e certi pensieri a volte mi fanno venire vere e proprie crisi d’ansia perché in certi momenti il contenuto mi sembra davvero molto reale,dubbi assurdi che però nel momento in cui sopraggiungono sembrano incredibilmente reali e non riesco a ridimensionare il tutto

          Spesso il DOC cambia forma e contenuto, ma i meccanismi rimangono gli stessi e tu ne hai già una ottima consapevolezza.
          Perciò sono stra-certo che ce la farai!!

          In bocca al lupo 🙂

      2. Ciao Lucio purtroppo anche io sono vittima del Doc, piuttosto direi di disparati doc dato che i contenuti sono diversi ma hanno tutti come denominatore comune la paura della morte. Sono costantemente in tensione e immagino sempre che possa accadere qualcosa appunto di tragico triste e catastrofico. Di solito tutto questo è accompagnato da attacchi di panico mentre nell’ultimo periodo non faccio altro che sentire ritornelli e canzoni da quando mi sveglio fino a quando vado a letto, col terrore tra l’altro di esserne tormentata anche la notte. Sto prendendo lo zoloft ma ancora non vedo alcun miglioramento e sono sempre più convinta che non esista cura. Lasciare scorrerà questo tipo di pensiero intrusivo non è semplice perché significa dovere ascoltare tutto il giorno canzoni quando invece vorresti silenzio e pace nella tua mente. Un abbraccio a tutti coloro che condividono la mia stessa sofferenza.

        1. Beh ma anche io sento le canzoni tutto il giorno!! Mi tengono compagnia e si sentono pure piuttosto bene!!!
          A parte gli scherzi… il problema stà tutto in questa fase:

          significa dovere ascoltare tutto il giorno canzoni quando invece vorresti silenzio e pace nella tua mente

          Il fatto di voler FORZATAMENTE il silenzio fa si che esso non verrà mai.
          Se veramente desideri la pace nella mente dovresti cominciare a meditare seriamente.
          E’ proprio il cammino che insegna a fare il vuoto mentale.

          Prima o poi scriverò del materiale in merito.

          Coraggio!!

          1. Lucio non ci riesco. La mia mente va sempre a tremila e ripete ritornelli ossessivi. Tutto questo mi sfianca mi distrae dalla realtà e mi spegne emotivamente. Vorrei tornare bambina e recuperare quel rapporto meraviglioso col presente così diretto così vivido senza il tormento dei miei pensieri. Come si ottiene uno stato di vuoto mentale? Io passo da una nevrosi all’altra e ho sempre tachicardia. Aiutami.

    1. Secondo me il Doc funziona a cicli perchè man mano che se ne esce sono sempre più rare e meno intense le ricadute.
      Studiando quanto avveniva dentro di me, potevo vedere dei cicli sempre uguali: una alternanza di emozioni e schemi di pensiero che seguivano un certo percorso fino all’arrivo della ricaduta.
      La determinante di questo percorso era il livello di tensione emotiva.
      All’arrivo della ricaduta, cercavo di capire l’errore fatto e intraprendevo una qualche azione atta a non ripetere più l’errore.
      Ciò mi permetteva di iniziare un nuovo ciclo che, avendo un errore in meno, durava di più ed aveva un accumulo emotivo più lento.

      Non è detto che funzioni per tutti così…

        1. Ciao Emanuele, le tue sono domande molto intelligenti e che meritano risposte approfondite.
          Sappi che produrrò delle pubblicazioni apposite dove inserirò la mia visione su queste e molte altre manifestazioni del Doc 😉
          Ma ci vorrà un pò di tempo

      1. Ciao luci volevo la tua e-mail , ma nn l ho trovata forse perche uso il cell cmq ti spiego la mia situazione. Ciao sono renato, anche io ho avuto un padre assente e una madre iper ansioso, quando ero piccolo soffrivo anche io di ossessioni , anche io facevi degli strani rituali , e ne ho sofferto per un po , poi è subentrata l ansia e la paura , ora ho 21 e soffro da quanto ne ho 12 di agorafobia , ed ho problemi con il cibo , cioè nn mangio tutto e mangio in modo strano xke ho l ho ossessione della gola, ti volevo chiedere mi puoi dare qualche indicazione su come affrontare al meglio l agorafobia, xke in pratica ho paura di fare molte strade e quando esco faccio fatica, spero in una tua risposta.

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  11. Ti ringrazio Lucio, e volevo allora porti una domanda un pò più banale: secondo te,impegnarsi seriamente nello studio, può essere un buon mezzo per riuscire a distaccarsi profondamente dalle ossessioni ?

  12. Caro Lucio, al solito grazie di cuore!
    Mi domando… Concentrarsi sul respiro, non è in parte una non accettazione del pensiero intrusivo?
    Non capisco se l’ideale è lasciar scorrere il pensiero, oppure concentrarsi sulla respirazione…

    1. Scusami, volevo scrivere.. ” concentrarsi sulla respirazione, non è diciamo una sorta di fuga dai pensieri ossessivi, un qualcosa che fai, pur di non subirli?” XD

      Grazie per la disponibilità 😀 , e buona domenica!!

      1. Potrebbe sembrarlo.

        Invece è un modo per gestirli.
        L’Equivoco nasce dal fatto che la stragrande maggioranza delle persone non si rende conto che la mente (colei che genera i pensieri) è solo uno strumento al servizio della nostra volontà.
        Nel Doc, la mente diventa padrona di tutto e fà quello che vuole.

        Il nostro compito è quella di “ammaestrarla” per tornare ad essere noi i padroni

        1. Incredibile… questo passo secondo me è importantissimo…
          “la mente è al servizio della nostra volontà” come dici.. è proprio vero…
          Infatti i pensieri negativi e la paure che generano ansia accrescono a dismisura quanto più cervellotici e meno spontanei siamo… Bellissimo…
          Secondo me qui si lega anche l’ansia di non avere ansia, nel senso che noi diamo retta a tutte le sciocchezze che propina la mente, e quando ci stiamo per staccare definitivamente da questo atteggiamento mentale abbiamo paura di non riuscire più a controllarci a slegarci dalla mente e fare follie…
          GENTE… LA VERA FOLLIA È USARE LA MENTE QUANDO NON SERVE!!! Usatela solo quando non serve e quando i pensieri partono da soli provate finalmente a non giudicarli e a lasciarli scorrere!
          Un atto di coraggio è, ma va fatto!

          1. Dici molto bene.
            E chi medita seriamente e da tempo capisce perfettamente il senso di queste parole 😉

    2. Devono arrivare ad essere la stessa cosa.
      LAsciare scorrere il pensiero significa non rispondere e non compulsare.
      Concentrarsi sul respiro significa distrarre l’attenzione dal pensiero, non rispondere e non compulsare.

      Ai fini del DOC il punto non è fare una cosa o l’altra. Il punto è non rispondere e non compulsare.
      Dopodichè, concentrarsi sul respiro ha anche un’altra serie di effetti positivi comprovati, che vanno aldilà del DOC

      Ti è più chiaro adesso?

  13. Lucio! Illuminante come sempre…
    Senti secondo te può essere che una serie di sintomi fisici, dolori qua e la, mal di testa, bruciori ecc siano dovuti al fatto di appunto “lasciar scorrere” non compulsare, non scaricare nevroticamente la tensione ma lasciare che la natura faccia il suo corso?
    Lo dico perché a me capita di provare queste sensazioni… e se mi scervello che potrebbe essere qualcosa di grave peggiorano, se mi rilasso e dico tra me e me è la solita ansia, non ho niente da perdere ma tutto da guadagnare se mi lascio andare e agisco nonostante i fastidi, pian piano spariscono.
    Queste sensazioni tra l’altro aumentano quando faccio attività “ansiose” per cui non ho dubbi che si tratta di ansia e mi rivolgo a te e non ad un medico quindi…
    Ti è capitato?
    Io credo di aver incanalato la strada giusta, anzi, ne sono certo! Ma sembra che quando non mi concentro sui pensieri talvolta l’ansia va a scaricarsi con mal di testa, mal di pancia ecc. Insomma somatizzo, Io li ignoro e dopo qualche tempo passano…
    È giusto?

    1. Può essere, anche se come hai detto, non essendo un medico, non posso dire se è veramente così.

      Da quello che ho capito, l’ansia è energia ed una volta che è stata “creata” deve in qualche modo essere dissipata.
      Sai cosa facevo io per dissiparla?

      Mi chiudevo in uno stanzino isolato dell’ufficio, al riparo da occhi indiscreti, e cominciavo a fare piegamenti sulla gambe e sulle braccia, finchè non mi sentivo esausto
      😉

      1. Buona idea!!! Io per adesso quell’energia aspetto che si scarichi da sola e ce ne mette un bel po’… probabilmente stancarsi fisicamente può aiutare a velocizzare il processo!
        Grazie!

  14. Ciao Lucio
    tra le varie domande,dubbi e pensieri che sto cavolo di Doc comporta a volte mi capita anche di chiedermi cosa sia il bene,il male, perché li chiamiqmo cosi…Ė come se volessi razionalizzare tutto,darmi delle spiegazioni anche su cose che fanno parte della sfera emotiva e mi rendo conto xhe più cerco di spiegare quelli che sono i sentimenti,più vado in tilt e non riesco a trovare una risposta….voglio dire,chi di noi si chiede cosa siano il bene e il male? sono concetti che ci portiamo dietro da quando iniziamo ad apprendere come funziona la vita…ora però, nel mezzo del mio disturbo,inizio a chiedermi addirittura perché si tende al bene,e si rifugge dal male… cosa ne pensi? ciao

    1. In realtà il tuo commento è molto interessante. Così come le domande che ti poni.
      Il problema però non sono le domande quanto questo

      Ė come se volessi razionalizzare tutto

      Questo è il problema: voler razionalizzare tutto. Quando la stragrande maggioranza delle cose e dei fenomeni non possono essere spiegati e definiti.
      Riusciresti a spiegare il porfumo di una rosa a chi non lo ha mai sentito? Ed il rumore del mare?
      Esistono definizioni precise per l’amore e la gioia?

      Ti consiglio di leggere “Il libro del Tao” di Lao Tzu. E’ uno dei libri più importanti della storia e secondo me dovrebbe essere letto da tutti gli ossessivi.
      Ovviamente non è la risposta alle tue domande ma forse può darsi degli spunti.

  15. Ciao Lucio purtroppo anche io sono vittima del Doc, piuttosto direi di disparati doc dato che i contenuti sono diversi ma hanno tutti come denominatore comune la paura della morte. Sono costantemente in tensione e immagino sempre che possa accadere qualcosa appunto di tragico triste e catastrofico. Di solito tutto questo è accompagnato da attacchi di panico mentre nell’ultimo periodo non faccio altro che sentire ritornelli e canzoni da quando mi sveglio fino a quando vado a letto, col terrore tra l’altro di esserne tormentata anche la notte. Sto prendendo lo zoloft ma ancora non vedo alcun miglioramento e sono sempre più convinta che non esista cura. Lasciare scorrerà questo tipo di pensiero intrusivo non è semplice perché significa dovere ascoltare tutto il giorno canzoni quando invece vorresti silenzio e pace nella tua mente. Un abbraccio a tutti coloro che condividono la mia stessa sofferenza.

  16. Ciao Lucio i tuoi interventi sono molto interessanti, sono in un periodo di grande confusione, soffro da anni di ansia, pensieri ossessivi e depressione, mi ritrovo molto in ciò che dici, sono riuscita più volte a mettere in pratica quello che tu dici, respirando e lasciando andare…. ma spesso non ho la forza neanche di alzarmi dal letto, questo disturbo che dura da ormai 8 anni mi risucchia l’energia e la voglia di fare, come faccio ad uscire fuori anchr da questa condizione?

    1. Ciao Erica,
      lo sò che è durissima, ma ce la si fà.
      Devi coltivare dentro di te la voglia di rivalsa.
      Dare spazio alla tua anima e toglierlo alla mente ossessiva.

      Coraggio!

  17. Caro lucio …grazie del tuo blog io sto facendo tbs.. ed è molto efficace , a me capita che il mio doc cambi contevolte aggressivo a volte da contaminazione e via dicendo anche se in realtà devo dire che….il mio psico mi ha spiegato che (ed è vero) io avendo paura di perdere il controllo della mia mente e essendo a conoscenza di altri tipi di doc tendo a riprodurli nella mia mente cioè ho una collega al lavoro che non tocca le maniglie non ti passa penne….. si siede solo su cuscini e tappezza tutto di fogli bianchi………. io quando me ne sono accortA HO PENSATO …”E se diventassi come lei e perdessi il mio compagno non riuscissi a godermi più la vita…e se tutti se ne accorgerssero…?” ovviamente non ho subito capito che era una trappola del doc e ho cominciato a pensare “come farebbe lei” facendo diventare il mostro più reale…..mi era successo anche per la paura di impazzire….che facevo pensieri che sentivo fare aiche poi miei nonni psico ( lavoro in casa di riposo)..ovviamente è un meccanismo subdolo e del tuttio involontario…. i pensieri sembrano generati da te anche se in realtà è il doc e la paura che te li fa fare…….da lì le domande ma ho paura solo di fare quei pensieri oppure ho veramente paura di quelle cose il mio nocciolo è la paura di avere paura di …sviluppare fobie psicosi etc…ora sto meglio li lascio correre anche se alle volte mi capita di rispondergli….(non è semplicissimo….) alle volte penso ma se lascio correre e non ci penso più non è che poi succede qualcosa?…….secondo te in sto caso si può dire: è il doc che ti vuole tormentare lascia correre……e continuare a fare cio’ che facevi ignorando le sue domande …….le sue accuse etc etc?

    1. Ciao, innanzitutto ti meriti un bel “brava”

      Hai riconosciuto uno dei meccanismi più subdoli del DOC. 😉

      alle volte penso ma se lascio correre e non ci penso più non è che poi succede qualcosa?

      Anche questo è un altro meccanismo subdolo. Uno dei più tosti.
      Si basa sull’illusione che controllando un pensiero possiamo evitare che si tramuti in realtà.
      Ma è totalmente assurdo. E’ proprio cercando di controllarlo che lo facciamo diventare ossessivo.
      Perciò continua a lasciar scorrere e concentrati su ciò che facevi prima che il pensiero arrivasse.

  18. AH DIMENTICAVO:
    UN GIORNO UN MILLEPIEDI STAVA PASSEGGIANDO FELICE INCONTRA UN ALTRO INSETTO CHE LO GUARDA E GLI DICE PREOCCUPATO: MA COME FAI A CAMMINARE E RIUSCIRE A COORDINARE TUTTI QUEI PIEDI?
    IL MILLEPIEDI CI PENSO’ ED INCIAMPO’…….
    CAPITO LA METAFORA
    SALUTE A TUTTI E FORZAAAAAAAAAAAAAAA

  19. ciao lucio….!!!!!!!
    Ho capito la domanda che ti ho fatto prima si riferisce all’ansia di non avere ansia…ovvero e se poi non penso più a tutte quelle cose..(quindi non avere più il doc) cosa succederebbe qualcosa di brutto?
    ps la tecnica del lasciar scorrere vale per tutti itipi di doc ho paura che per quello da contaminazione non ci sia speranza…

  20. ciao lucio a me capita anche se ho avuto momenti in netto miglioramento questo
    E se avessi hiv?
    Dopotutto tanto tempo fa ho avuto rapporti non protetti quindi……..
    E se l’avessi e l’attaccassi al mio patner?
    E se vado al lavoro mi sporco di sangue e volendo fare finta di niente poi sbaglio….e faccio del male a qulcuno
    Questi non sono pensieri ossessivi chissa come ti devi comportare di fronte a questi
    potrebbe essere tutto vero a differenza degli altri pensieri… questo non è doc tu non ce la farai
    perchè stai sbagliando!!!
    alquanto frustrante…..come tecnica vale la stessa cosa lasciar scorrere?

    però qui di base potrebbe anche seere vero in parte non si può escludere del tutto
    quindi dovrei comuque anche lasciare un minimo spazio al dubbio
    PENSIERO OSSESSIVO ->DUBBIO->ANSIA-> SENSO DI COLPA-> FRUSTRAZIONE
    secondo te valgono sempre le tecniche che citi?

    1. Ciao, in che senso non sono pensieri ossessivi?
      Non è significativa la possibilità che un evento possa accadere o meno.
      E’ significativo che il pensiero che possa accadere ci impedisca di compiere una vita normale, ci costringa a rituali di qulunque tipo e soprattutto ci provochi grande sofferenza.
      Detto ciò… il dubbio è normale è positivo. Il dubbio ossessivo no…

  21. oddio lucio mi sono riletta…… dubbi dubbi e ancora dubbi……doc doc ridoc
    io mi sono trovata spiazzata perchè si è spostato il contenuto e trattandosi di malattia
    c’e’ sempre una minima parte che deve lasciare lo spazio all’incertezza……
    non troverò mai una risposta soddisfacente a nessuna di queste domande…..
    quindi perchè rispondere…..!!!
    vorrei fare un favore a me stessa alla mia famiglia al mio ragazzo…. ecioè spontaneità…..
    ma so che ci vuole pazienza……inutile perdere tempo a rispondere darebbe origine solo a un dialogo mentale terribile unica conclusione… io finirei al tappeto…..
    ho letto che anche tu hai avuto paura delle malattie di ferire persone etc etc quindi si può dire che cambia il contenuto perchè è subdolo….
    Ora so una cosa certa………HO TALMENTE PAURA DI NON VIVERE FELICEMENTE CHE GIA’ LO STO FACENDO PARADOSSALE EH?????
    SEI SEMPRE ILLUMINANTE LUCIO
    ATTENDO RISPOSTA
    LA PAURA CHE SIA DI FAR MALE DI ESSERE GAY DI NON AMARE DELLE MALATTIE VA TRATTATA TUTTA ALLO STESSO MODO PERCHE’ sono tante facce della stessa medaglia…..
    ALTRO MECCANISMO:
    SE TU NON TI POTREGGI O NON CONTROLLI POTRESTI FAR DEL MALE AI TUOI CARI (T’E’ CAPITATA QUESTA CONSIDERAZIONE?) COSA SUGGERISCI IN MERITO A CIO’?

    1. non troverò mai una risposta soddisfacente a nessuna di queste domande…..
      quindi perchè rispondere…..!!!

      Brava 😉

      Ora so una cosa certa………HO TALMENTE PAURA DI NON VIVERE FELICEMENTE CHE GIA’ LO STO FACENDO PARADOSSALE EH?????

      Ma infatti è esattamente così… PREOCCUPARSI es avere Ansia significa provare una sofferenza certa a fronte di una sofferenza solo potenziale.

      SE TU NON TI POTREGGI O NON CONTROLLI POTRESTI FAR DEL MALE AI TUOI CARI (T’E’ CAPITATA QUESTA CONSIDERAZIONE?) COSA SUGGERISCI IN MERITO A CIO’?

      Non capisco la domanda…

  22. Ciao lucio ti è mai capitato di accorgerti che ti stavi rassicurando…nel senso che a volte anche la rassicurazione parte in automatico come il pensiero ossessivo ovvero è un abitudine della mente che come tale va trattata e smantellata?
    Io vado molto meglio ma alle volte mi rendo conto che la rassicurazione parte da sola……..
    che ne pensi in merito?

  23. lucio ti prego aiutami sono nel pieno di un attacco d’ansia acuto, è da ieri notte che mi è venuta la paura che io possa perdere il controllo e diventare bulimica, andare in bagno e vomitare. Premetto che non sonl per niente una brutta ragazza e con il mio corpo ho un buonissimo rapporto, anzi vorrei ingrassare un pochino. Ma ho questo pensiero fisso che mi sta uccidendo non riesco a capire se sarei davvero capace di metterlo in atto o addirittura è un mio desiderio vomitare o se è un cazzo di pensiero ossessivo che invece mi fa paura. So solo che in questo momento sono paralizzata in camera mia, ho paura pure ad andare in bagno, sono terrorizzata da questo pensiero.. Ho paura di perdere il controllo su me stessa.. In questo momento non sono per niente lucida, ma in fondo lo so che è una cosa schifosa che non porterebbe mai a nulla di buono, allora mi chiedo perché mi è venuto questo pensiero? Che mi sta succedendo? Premetto che già sono 3 mesi che soffro di vari pensieri ossessivi e dopo un po’ di terapia ero riuscita a dominarli, ma questo pensiero mi sta totalmente terrorizzando e mi chiedo anche se sia doc perché è veramente un pensiero strano che non rientra neanche nelle varie categorie di doc. Io so solo che non sono per niente lucida, ho paura di poter fare una cosa del genere, mi vengono in mente domande del tipo “e se vomitare in realtà mi facesse bene?” E mi spavento ancora di piu perché in cuor mio so che è una cosa schifosa che non porta a nulla. Ti prego rispondimi presto non ce la faccio più

    1. Calma!

      Ti sembra che tutto stia andando a pezzi ma in realtà non stà succedendo niente e non ti succederà niente di niente.
      E’ un attacco di ansia che presto passerà, se tu smetterai di alimentarlo continuando a dare risposte a domande che non hanno senso.
      Comincia a fare dei respiri profondi e lascia scorrere tutti questi pensieri che, come capisci bene anche tu, sono del tutto assurdi.
      Concentrati sulla respirazione finchè non passa.

      Coraggio!

  24. Grazie davvero.. Ma questo pensiero non se ne va dalla testa, sono in uno stato confusionale, non so piu cosa sia giusto o sbagliato.. Ho paura di mettere in atto quest’azione,di mettermi le dita in gola e vomitare pur sapendo che è una cosa schifosa, e in tutto ciò l ansia mi porta sempre nausea che peggiora le cose, mi sento uno schifo.. Mi sembra di aver perso me stessa.. Ho paura.. Vorrei solo sapere se è doc o no non capisco più nulla ti prego aiutami ho solo 21 anni voglio una vita serena e tranquilla..

  25. Salve Lucio,
    sono una ragazza ligure di 32 anni e ho letto con molto interesse il book scaricato e tutto il tuo blog. Da anni sono alla ricerca di risposte per il problema che mi affligge ma fino ad oggi non sono riuscita a capire di cosa si tratta. Lo so che qui non troverò medici ma avrei tanto il desiderio di sapere cosa ne pensate di ciò che fin dall’infanzia mi sta accadendo. Leggendo il tuo blog mi ero convinta (con mia felicità, perchè almeno avrei saputo di cosa si tratta) di essere afflitta da DOC, ma poi rileggendo meglio ho incominciato a dubitarne. Io vorrei poter dare un nome alla mia malattia ma non ci sono mai riuscita. Nel tempo con i familiari abbiamo ipotizzato che avessi la sindrome di Tourette ma ho un amico che ne soffre e abbiamo capito che non può essere quello. Nella vita ho avuto dei genitori splendidi ma molto apprensivi, in modo quasi assurdo. Non potevo guardare in tv ciò che volevo, vestirmi come volevo, doveva stare molto attenta a vocaboli che utilizzavo, raccomandazioni su qualsiasi cosa, insomma una serie di cose (una lista molto lunga che non sto a mettere) dove ero molto condizionata e che mi portavano a fare tutto di nascosto. Fin da bambina ho incominciato a sviluppare molti tic soprattutto motori che non mi hanno mai abbandonata. Soffiare, agitare mani e braccia, smorfie, scuotere violentemente la testa. Ne ho avuti così tanti e violenti che non li ricordo nemmeno tutti. Ciò che penso mi accomuna al DOC è che per me tutto ciò equivale a dei rituali. Apparentemente ogni tic sembra sconclusionato, ma per me non lo è. Nella mia testa ha un preciso scopo che nella maggior parte dei casi serve ad esorcizzare qualcosa o qualcuno. Sono ossessionata dalle cose sporche o che potrebbero esserlo però solo in forma teorica. Mi spiego meglio. Paradossalmente non sono una maniaca del pulito, mi mordo le unghie anche se so di non essermi lavata le mani, la mia casa non è certo l’immagine di ordine e pulizia, mi siedo tranquillamente in luoghi pubblici o in terra, ma allo stesso tempo evito con terrore tutto ciò che mi fa schifo. Una cacca per strada, uno sputo, anche solo una macchia non ben definita, anche solo una parola letta, pensata o sentita che per me sia contaminante mi fa fare i tic. Non devo per forza toccare quella cosa, basta che io o un mio familiare la attraversi solo in linea d’aria che impazzisco. Stessa cosa per le malattie. Principalmente agisco sempre in modo mentale e mai reale, io esorcizzo sempre come se fosse superstizione anche se in realtà non sono per niente superstiziosa. Sono molto incoerente. Detesto anche chi a mio giudizio è rozzo e volgare, lo detesto fino all’eccesso, colgo suoni o atteggiamenti di cui le persone normali neanche si accorgono, come un preciso schiocco tra labbro e denti che molti fanno soprattutto dopo aver mangiato. Mi manda in bestia il solo pensarlo, divento irritabile, agitata e a volte in luoghi affollati lo avverto anche se magari non c’è. E l’unica cosa che posso fare è scappare. Ecco questo è forse l’unico caso in cui provo una vera ansia, ma negli altri casi no o almeno a me non sembra. Però non posso fare a meno di ticchettare per rilassarmi e togliermi quel disagio.
    Un’altra cosa che mi fa dubitare di avere il DOC è che i miei pensieri ossessivi non mi provocano ansia. O forse non me ne rendo più conto perchè sono troppo incalliti. Non lo so. In passato ho sofferto di forti ansie, dopo una brutta malattia (vera) che ho avuto e un intervento mio padre è diventato ancora più protettivo e ristrettivo con me e io ho sviluppato una forte ansia che spesso mi procurava nausea e vomito. Ad un certo punto non riuscivo più a controllarla, spesso appariva senza un motivo apparente e poi scompariva quando voleva lei. All’inizio era legata alle sensazioni del mio stomaco, tipo se avevo mangiato troppo e mi sentivo piena mi veniva la paura di vomitare e quindi mi prendeva l’ansia e diventava un circolo vizioso. Poi però ha incominciato a venirmi da sola. L’ho sconfitta solo quando mi sono sposta e grazie a mio marito che è un ragazzo stupendo pian piano l’ansia è sparita da sola. Sono ancora oggi per mia natura una persona ansiosa ma nella norma e solo quando ne ho motivo. Però i tic e le compulsioni non mi hanno mai abbandonata, anzi sono peggiorati. Spesso a fine giornata sono esausta e desidero solo dormire per smettere.
    Però nonostante tutto ciò ho sempre condotto una vita abbastanza normale. Non ho mai sofferto di depressione e sono discretamente ottimista.
    I miei familiari non fanno altro che sgridarmi dicendomi di smettere, ma io faccio una fatica immensa. Potrei anche non fare il tic, lo posso bloccare ma mi sento malissimo, soffro molto, mi sento come se mi mancasse qualcosa e continuo a pensarci anche per giorni a quel tic non fatto. Solo in pubblico riesco un po’ a trattenerli ma non sempre.
    Lo so che voi non potete darmi una diagnosi medica e non voglio questo. Vorrei solo sapere dalle vostre esperienze se secondo voi miei disturbi si possono assomigliare al DOC, perchè desidero davvero guarire, non posso andare avanti così.
    Vi ringrazio molto.

    1. Ciao Lidia,

      dici di non avere ansia ma poi ammetti che se non esegui il rituale stai molto male.
      Mi sembra che ci siano pochi dubbi…

      Poi lasciami dire che alla fine non importa che si chiami DOC, DUC DAC o PLIP.
      Il punto è che ci sono dei pensieri ossessivi, ci sono dei rituali, c’è ansia che si presenta se non fanno rituali, ci soo evitamenti.
      Questo a mio avviso è quello che serve sapere (ovviamente non sono medico, non è una diagnosi ecc… ecc…)

      Principalmente agisco sempre in modo mentale e mai reale

      Beh questo il grande problema di tutti noi ossessivi 🙂

      1. Ti ringrazio molto per la tua risposta. Può darsi che io non la riconosca come ansia perchè per ansia intendo quella che mi veniva quando avevo le crisi di cui raccontavo, una specie di stretta allo stomaco con palpitazione, nausea, fiato corto. Ma in effetti al momento del tic provo una sensazione davvero sgradevole, non come quella, è diversa ma comunque ossessionante. Sono davvero decisa a smettere, voglio farcela, mi sento motivata. ho trascurato per troppi anni questo problema e continuerò a seguire il tuo blog con interesse. Devo dire che sapere che ci sono persone come me e anche alcune che sono guarite mi fa vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, mi fa sentire meno sola. Per anni mi sono sentita come se in me ci fosse qualcosa di sbagliato ma cercavo di non pensarci. Scrivendoti il messaggio mi sono accorta di quanto il tuo consiglio di scrivere sia sensato, mentre mettevo giù le parole e raccontavo mi rendevo conto di tante cose. Grazie di quello che fai, è davvero prezioso per chi come noi patisce questo disturbo o comunque tutte le forme di disturbi psicologici. Credo che molti di questi si potrebbero curare con il ragionamento e trovando la forza dentro se stessi invece di imbottirsi di farmaci. Lo dico perchè vedo molte persone che conosco solo sedate dai farmaci e stanno peggio di prima, la medicina può aiutare ma non credo che risolva. Io ci voglio credere e il fatto di essere ottimista forse potrebbe aiutarmi. Se dovessi riuscire ve lo farò sapere. Grazie ancora.

  26. “le minacce del Disturbo Ossessivo sembrano incredibilmente reali. Ma non lo sono. MAI”

    vorrei davvero tanto convincere la mia mente di questa cosa….oltre alle varie forme di doc che ho ne ho una che proprio non riesce a non farmi provare angosce estreme…..!! non sono un accumulatrice ma il mio doc mi colpisce sul fatto che,se non mi trovo in ambienti più che conosciuti io non butto via nulla,neppure i fazzoletti sporchi. butto tutto in borsa e me ne libero un volta a casa e sapete perché? ! PERCHE HO IL TERRORE CHE DOPO AVER BUTTATO,ANCHE A DISTANZA DI GIORNI,IO POSSA RIVOLERE CIO CHE HO BUTTATO E CHE MI RITROVI IN STRADA A DELIRARE E CHIEDERE DI RIPORTARMI A QUEL CESTINO E RaVANARCI DENTRO PER RIPRENDERMI IL MIO “AMATO” pezzo di carta sporco di muco…..vi rendete conto? !?!!??!?! su questa cosa sto facendo esposizione e sto migliorando ma non riesco a fare questa cosa con gli assorbenti che,se mi trovo in giro,non posso assolutamente buttare,pena?! un angoscia tremenda che mi ha portato anche a piangere vergognandomi del dolore che provo buttando uno scarto in un posto diverso dal mio bagno anche se sono pienamente consapevole sia un rifiuto.
    è in quel momento che vorrei pensare cio’ che le tue parole le minacce del Disturbo Ossessivo sembrano incredibilmente reali. Ma non lo sono. MAI”. ma……se io butto, sto benedetto assorbente so che chiusa la porta del bagno inizia la lotta mentale che mi dice di andare a riprendermelo ma sapendo che non è l idea migliore frugare nel cestino dei bagni pubblici che faccio? ! …me lo metto in borsa e mi evito un bel quintale di angoscia!!
    nb: però specifico che è anche l atteggiamento del non riuscire a buttare mi demoralizza in quei momenti perché ancora una volta ha vinto lui,ildoc!! come potrei fare in questi momenti?! help!!

    1. se io butto, sto benedetto assorbente so che chiusa la porta del bagno inizia la lotta mentale che mi dice di andare a riprendermelo

      In realtà la tua consapevolezza del DOC è buona e questa è una cosa importante. Tu infatti ti rendi conto del combattimento mentale, sai quando inizia e sai come fare per non iniziarlo. In linea di massima ora dovresti fare il contrario di quanto fai normalmente. Se stai facendo esposizione sai cosa intendo.
      L’ideale però sarebbe che tu prima riuscissi ad evitare di alimentare il combattimento mentale. Ci sono varie tecniche per farlo.
      Che terapia stai facendo?

  27. ciao lucio vorrei chiederti può capitare di aver paura di essere ansiosi? ovvero ho paura che mi vengano delle paure e automaticamente si materializzano sotto forma di pensieri perchè noi questi pensieri queste paure ce le vietiamo? e vietarsi una cosa non volerla fa si che si materializzi …
    Ad esempio avrei paura di non vivere la vita pienamente
    Allo stesso modo piò capitare anche di avere paura di non provare ansia?
    Bisogna trattare queste sensazioni come pensieri e lasciarle correre…..?

  28. Ciao Lucio,
    Io ho un problema di recente che mi fa impazzire…ho sempre amato girare il mondo, vedere posti nuovi, lontani etc….ma negli anni per qualche motivo ho paura di tutti o gran parte dei mezzi di trasporto……del tipo che prenoto tot felice una vacanza e poi da quando ho prenotato comincio ad ossessionarmi sul fatto che ci devo arrivare con qualche mezzo e mi fanno tutti paura con il risultato che passo mesi infernali e poi per un po’ sto a casa per riprendermi….quando mi passa prenoto qualcosa convinta di star bene e ci ricasco….e impazzisco leggendo i giornali che sembrano dimostrare che le mie paure sono reali….come posso fare? Ti prego aiutami mi sembra di essere diventata pazza, mi immagino qualsiasi tipo di incidente sia per quanto riguarda me che per quanto riguarda i miei cari e non riesco più a stare tranqui. Aiutami se puoi…grazie in anticipo!

      1. Non so bene come è iniziato, è stato graduale credo, ogni viaggio avevo sempre un po’ più paura, adesso viaggio poco ma quando lo faccio, magari perché devo, mi viene l’ansia un mese prima e nn riesco a pensare ad altro se non al fatto che ho paura e non so se ce la faccio a reggere….ed è frustrante tutto ciò…grazie in anticipo!!!

  29. Lucio ti prego aiutami, è da venerdì che sto malissimo e andrò dal mio psicologo domani.. Ma ho bisogno davvero di aiuto, mai mi sono sentita così.. È da circa 4 mesi che soffro di ansia generalizzata e doc.. Andando dallo psicologo le cose erano migliorate e così a luglio ho deciso di interrompere. Sono stata benissimo è stato un periodo bellissimo, credevo di essere tornata la ragazza di prima fino a giovedì notte.. Mentre ero a letto e cercavo di dormire il mio cervello come al solito continuava a pensare ed è partita in me la frase “e spegniti ogni tanto!” Da lì è stata la fine.. Mi sono cominciata a fissare con un pensiero troppo strano ovvero che il cervello non smette mai di pensare e che l unico modo per smetterla di pensare è la morte.. Da lì i pensieri suicidi.. Io l ho interpretato come se volessi una “pausa” da questa angoscia e da questi problemi.. Ma adesso non riesco a non pensare che l unico modo per fermare tutto ciò è la morte ed hk paura se dovessi perdere il controllo ed uccidermi.. Io di contro sbaglio e rispondo al doc che la vita è bella ed è una e che è normale che il cervello sia sempre attivo, altrimenti neanche sarei un essere umano.. Ho l’ansia a mille, rispetto a prima che mi chiudevo in me stessa adesso cerco di condurre comunque la mia vita normalmente, ma questo pensiero non se ne va e quando si intensifica davvero non riesco piu a capire chi cazzo sono, se veramente potessi arrivare al suicidio per spegnere una volta per tutte la mia mente.. Ma ogni volta cerco di ripetere a me stessa che ho troppo da perdere ( ho una famiglia che mi ama tantissimo e anche un ragazzo) e cerco di tranquillizzarmi.. Ti prego dammi qualche consiglio.. Non posso aspettare domani lo psicologo.. Davvero secondo te sarei in grado di uccidermi o è solo sto schifo di doc? Cosa posso fare per allontanare questa sensazionie? Inoltre è come se la mia
    Mente e il mio corpo fossero distaccati.. Non ci capisco piu nulla.. Ti prego aiutami.

  30. Salve, sono una ragazza di 25 anni e penso di essere affetta anche io da pensieri intrusivi di carattere blasfemo/ religioso e spirituale. Purtroppo non è un solo pensiero ma sono molti e abbastanza variegati, dopo una prima fase di paura e di esaurimento ( anche perchè non riuscivo a dormire bene la notte) adesso non provo più senso di colpa ma solo fastidio per la loro presenza. Spesso mi capita di immaginare infiniti colloqui con persone, con Dio, mi chiedo se sono ancora credente oppure no,questo disturbo mi sta mandando davvero in tilt. Siccome la fede è sempre stata per me qualcosa di veramente importante, non mi riconosco in questi pensieri, anche se mi vengono spesso e nelle situazioni più disparate. cosa devo fare in questo momento? cercare di evitare di sottopormi a situazioni di stress che potrebbero farli insorgere ( andare a messa, pregare) o continuare a fare queste attività non dando loro importanza?

  31. Ciao Lucio… Davvero io senza i tuoi articoli sarei ancora lì a pensare e ripensare se sia tutto vero o no.
    Questo è il dubbio più grande che io devo affrontare e insieme a questo le sensazioni che provo sono quelle che mi mandano in palla. Volevo chiederti una cosa.
    Io sono arrivata al punto del ” ci provo a ritornare alla mia vecchia vita (che mi piaceva e amavo tantissimo) a fare le cose che facevo una volta. Tutti gli atti che facevo prima con piacere e gusto. Con la mia osessione si è tutto fermato è arreso.
    La sensazione più brutta che provo è quella che sotto “qualcosa” mi dice E LÌ SENTO UNA TRISTEZZA ASSURDA E MI FA DUBITARE MOLTOSSIMO DI ME STESSA.
    MA IL PROBLEMA È NEL MOMENTO IN CUI FACCIO LE COSE… Cioè mi faccio spiegare meglio.
    PRIMA ANDARE A BALLARE PER ME ERA UN PIACERE MA CON QUESTA OSESSIONE MI AZZERA TUTTA LA MIA VOGLIA E I MIEI DESIDERI E SOGNI… È davvero dura da affrontare perché non so come comportarmi mi sale l’ansia e la depressione e LESASPERAZIONE DI TROVARMI BLOCCATA.
    Come faccio ? Continuo a provare a fare le cose che mi piacevano fare anche se mi arrivano sensazioni o pensieri ?

  32. Ciao Lucio , leggo con piacere il tuo blog e non son qui ne x compulsare ne x R assicurarmi !!!!
    Faccio psicoterapia da un po e credo che grazie ad essa sono riuscita a eliminare l ansia. Si, fortunatamente non ho piu ansia fisicamente parlando .
    L unico problema è che certi pensieri ossessivi sono rimasti.. non li ho tutti i giorni ma capita ancora che arrivano. A te è capitato pure ????

    a

  33. Ciao io ho provato tante di quellevolte a nn pensarci a quei pensieri brutti però al momento opportuno si riaffacciano infatti lo spiega il fatto che soffro da piccola di paura nn so come spiegare intanto paura forte paura che mi mette disagio tensione irritabilità nn so spiegare paura di qualcosa che mn ce… tensione che poi gli ho associato le varie fobie di stare sola a casa del buio del viaggio della morte ecc.fatto sta che evito petche la paura di stare msle in qst contesti mi crea troppo disagio mi fa scappare e se nn scappo sto troppo male e tesa da nn poter spiegare…a volte mi sono imposta nella mia mente qst nn lo devi pensare qst cosa nn la devi fare qst cose nn li devi ascoltare..insomma per riuscire a nn avere ricadute..mi spiego esempio paura del buio la mia mente mi portava a compiere delle sicurezze andavo a dormire mi coprivo sino alla testa in casa cercavo sicurezza insomma imponendomi qst cose sono riuscita a stare tranquilla in casa quando ero sola altrimenti ero capace di andare via di casa o kiedermi in una stanza dove mi sentivo più sicura ho fatto bene ad impormi qst regole?e stato un mezzo per nn avere altri pensieri negativi.soffro da piccola la mia paura è nn superarli ora ho 47 anni d sono stanca ma davvero..grazie

  34. Ciao ho 21 anni sono ormai 8mesi che soffro d ansia… e pensieri che mi fanno solo stare male da circa due mesi vado da una psicologa ma va molto peggio di prima lei mi ha detto di combattere questi pensieri rispondendo contro di loro più e più volte.. ma ciò mi fa solo Stare più male… lei usa il metodo cognitivo comportamentale… però credo che dovrebbe andare meglio invece no…
    Potresti darmi una tua opinione… grazie in anticipo

  35. Salve che significa se invece uno crede di aver una relazione e un figlio addirittura dalla relazione immaginaria ma continua a sostenere che è tutto vero e non immaginario???????

  36. Buongiorno,
    spero tanto di ottenere risposta a questo mio commento,
    l articolo è molto interessante, specie per me che ormai sono 8 mesi che soffro di ossessioni,
    dolori allo stomaco e pensieri ossessivi sempre con me.
    La mia domanda è questa, perchè non riesco ad accettare che la mia relazione sia terminata?
    io convivo col pensiero del pensato 7 su 7 24 su 24
    i sentimenti non c entrano perchè non provo che invidia per il nuovo partner della mia ex e rabbia per essere stato tradito e buttato, sono cose che capitano, ma c’è come un senso di colpa e una forte convinzione di non poter più trovare una persona che mi faccia sentire a mio agio, però è un peccato perchè io so che sono cose assurde eppure sono sempre proiettato su come mi sarei dovuto comportare… come sono stato ingenuo….se avessi dato di più… se nn avessi gestito questo cosi… tutto ciò mi ha portato a dubitare di me, sia per un fattore estetico, sia per uno mentale, non riesco a capire perchè non accetto che posso ripartire, ho la perenne sensazione che tutto sia accaduto ieri invece stanno passando mesi, e inizialmente avevo reagito benino, uscvo con altre donne ecc, ma l’ ossessione di voler condividere le cose con la mia ex non mi lascia, e ciò mi rattrista perché una persona che mi cancellato con estrema facilità, e non meriterebbe i mie i pensieri, non lo so se il problema è che non riesco a credere in me stesso o davvero c’è qualcosa che mi sfugge, sono sempre stato uno che pensa troppo, ma è assurdo il non fare progressi questi stupidi pensieri sono sempre con me!

  37. Ciao Lucio, complimenti per l’articolo, descrive in maniera esauriente i pensieri ossessivi, la loro manifestazione e i meccanismi della persona che li subisce. Sono capitata in questa pagina cercando delle risposte a domande precise. Premetto che io non so se sono ossessivo compulsiva, è da due anni ormai che non sto più

  38. Ciao Lucio, complimenti per l’articolo, descrive in maniera esauriente i pensieri ossessivi, la loro manifestazione e i meccanismi della persona che li subisce. Sono capitata in questa pagina cercando delle risposte a domande precise. Premetto che io non so se sono ossessivo compulsiva, è da due anni ormai che non sto più bene, ho periodi depressivi, attacchi di panico e dulcis in fundo da mesi ho due pensieri ossessivi che in determinato episodi mi hanno provocato grossi disagi, fino ad arrivare alla derealizzazione e a pensiero suicidi per il terrore. Mi sono rivolta a psichiatri e psicologi, alcuni mi rassicurano che con la psicoterapia si può risolvere, altri hanno ribadito più volte che si tratta di un disturbo di personalità, addirittura uno di loro mi ha classificata come borderline. Io per mia fortuna o sfortuna ho studiato un po’ di psichiatria e non mi ritrovo proprio in questo grande disturbo, mentre mi ritrovo perfettamente nel DOC con tutte le angosce e il terrore che provoca , i meccanismi mentali che si istaurano e il conseguente tono d’umore basso che può essere soggettivo. Al di là della mia storia comunque, lo psichiatra mi ha prescritto dei farmaci molto pesanti, come lo stabilizzatore d’umore DEPAKIN e un antidepressivo, che a me sembrano eccessivi, soprattutto per quanto riguarda il primo che viene prescritto per i bipolari. È vero che sono arrivata a un livello di terrore continuo e non posso stare più da sola neanche di giorno, però non vorrei entrare nell’incubo dei farmaci che potrebbero peggiorare la situazione, per cui la domanda che ti faccio è questa: si può arrivare col DOC a un livello di terrore continuo con forti stati di angoscia ed è normale fare una terapia farmacologica così mirata per questo tipo di disturbo? Spero di ottenere al più presto una risposta, grazie

  39. Ciao Lucio io volevo ringraziartiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii la tua storia sembra la mia avrò letto centinaia di libri ma poi ho trovato te!!!!! fantastico ed ho finalmente capito tutto Grazie volevo scaricare il tuo manuale ma niente …mi farebbe piacere riceverlo

  40. Ciao Lucio, ho letto parecchi dei tuoi articoli e mi ritrovo in molte cose. Ti ho anche lasciato una mail. Volevo inanzitutto complimentarmi con te per la tua consapevolezza e l’autocontrollo che hai verso il DOC che hai affrontato e sconfitto.
    Io purtroppo soffro in particolar modo e con più “prepotenza” di Doc da controllo oltre che di Doc da contaminazione. La cosa che mi fa più soffrire sono il continuo controllo di porte e finestre. A volte mi attacco proprio alle maniglie per 5-10min e mi sale da dentro un’ansia pazzesca, quindi la compulsione oltre che sentirla obbligatoria mi genera più ansia di quando non ho l’ossessione, ma è un’impulso troppo forte. Detto questo sono in terapia con una psicoterapeuta da qualche mese e assumo farmaci senza però, per il momento, avere significativi miglioramenti. Spero in qualche tua delucidazione su cm affrontare questo “mostro”. Un grazie mille per aver letto il mio commento. Un saluto. Emanuele

  41. Sig. Lucio, è la prima volta che mi sono paicevolmente imbattuto in questo suo interessante, esaustivo, convincente, professionale, incoraggiante, terapeutico e utilissimo interevento sul pensiero “INTRUSIVO”,
    su come superarlo conoscendone la causa da lei prospettata.
    Non mi resta che ringraziarla come tutti coloro i quali leggono i suoi scritti e a lei rivolgono domande specifiche in tema, congratulandosi e complimentandosi.

  42. Buongiorno,
    ho trovato molto utile ed interessante l’articolo.
    Nel mio caso il pensiero intrusivo però purtroppo non è chiaro e nitido, ma un flash di millesimo di secondo che mi pervade la mente in determinate situazioni o come seguito a determinati pensieri (di felicità).
    Si può sempre parlare di DOC? Perchè è così veloce?
    Grazie

    Buona giornata

  43. GRAZIE
    Da circa un anno ho capito di soffrire di Doc (relazionale o qualcosa del genere credo) e leggere queste utilissime pagine mi fa capire di non essere sola ad affrontarlo.

    Da un anno sto cercando di guarire da sola, è dura, durissima ma ne vedo i risultati.
    Credo che la capacità di non cedere ai pensieri intrusivi sia come un muscolo, all’inizio è quasi impossibile resistere ma poi giorno dopo giorno diventa più forte ed è sempre più semplice non cadere in tentazione.

    La mia difficoltà più grande è riuscire a scindere il doc dalle preoccupazioni quotidiane della vita perchè tendo a ossessionizzare un po’ tutto, ma ci sto lavorando e sono ottimista!

    Grazie davvero

  44. Salve mi chiamo Aldo è da circa un mese che soffro di un disturbo cioè non so se questione di doc o altro..non ho mai avuto niente di simile in vita mia.. Sto cercando di fare il possibile di resistere a tutto ciò tra scrivere meditare e leggere..si ammetto di essere stato troppo pessimista e negativo dando sempre meno valore a me è alla vita.. Perché tutto ciò causato da brutte esperienze d’infanzia e vecchie relazioni.. Adesso voglio ritrovare la mia lucidità e a non pensare a nulla di tutto ciò assurdo datemi qualche aiutino grazie

  45. É incredibile che legga queste cose in un blog anni dopo che qualcosa di inspiegabile stava accadendo alla mia mente… sono stato da uno psichiatra e da due psicologi e nessuno mi aveva parlato dei Docker.
    Dopo essere stato a contatto con una persona molto negativa per diverso tempo, (tossicodipendente di eroina e purtroppo per lui impotente) sono iniziati questi pensieri… direi che la parola che la mia mente ha pronunciato più di tutte credo negli ultimi anni sia stata IMPOTENZA! immaginate fare l’amore con la vostra ragazza (è capitato solo una-due volte per fortuna) mentre la mente ti dice IMPOTENZA come una mitragliatrice! è ridicolo!! per fortuna non ho mai avuto problemi di desiderio… quello che credo mi abbia salvato fino adesso è il fatto che canto da quando sono bambino e ho un grande controllo del respiro… quindi non ho mai sofferto di attacchi di panico o cose simili per fortuna. Un po’ fa ridere… ho cercato mille spiegazioni a questo fenomeno e ho cercato di cambiarmi, ma tutto continuava a ripetersi, quindi ho capito che sono come sono eccetto per i Docker. Sono a pranzo con i miei familiari e zac… Lui è impotente a me non mi si drizza (assolutamente falso!!). Ragazzi non so più cosa pensare… L’unica cosa che mi dispiace è che ho perso la stima di alcune persone, che vedendomi in difficoltà mi hanno un po’ allontanato… ma tanto sono comunque persone su cui non posso contare quindi pace, e forse la più dolorosa quella di mio padre che mi considera quasi pazzo. In realtà sono molto brillante come musicista 😀 e questo connubio musicista talentuoso – persona però con problemi mentali fa gola a molti invidiosi! Ma io il mio talento me lo sono sudato col lavoro e il sacrificio non è frutto di una mia piccola pazzia! eheh! Comunque fatto sta che la frittata è stata fatta totalmente qualche anno fa, quando per alcuni mesi ho preso degli psicofarmaci e questi causano realmente una perdita della libido quindi, con questa parola che veniva ripetuta sempre dentro di me in più il calo della libido non sapevo proprio dove sbattere la testa. Mi ha salvato anche lì internet, perché il mio psichiatra, pagato per tacere, non ha mai detto che quello che prendevo causasse perdita della libido e impotenza (per fortuna a me mai fino a questo punto, avevo solo notato che il mio sperma era liquido e non pastoso come sempre e avevo perso in parte fisicamente quella voglia naturale di farsi una bella scopata). E la mia psicologa sosteneva che a 24 anni, era normale perdere un po’ di voglia… mamma mia che incompetenti! se avessero fatto il mio stesso lavoro c’era da tapparsi le orecchie!! Comunque sembra un po’ un film horror, ma per fortuna fisicamente sto bene ora (dopo un mese gli effetti degli psicofarmaci scendono drasticamente per fortuna). Non ho delle domande, quello che è scritto mi sembra abbastanza chiaro, bravo Lucio! Dopotutto siamo perfetti, ma perfetti non vuol dire essere impotent… OOPS perfetti per qualcuno e dopotutto credo che i Docker siano veramente niente in confronto a malattie più serie. Volevo solo sfogarmi un po’ e avvisare tutti di stare lontano dagli psichiatri e dagli psicologi, poiché grazie a loro ho sviluppato i miei Docker (che si sono estesi a pedofilia, pensieri omosessuali, morte per i miei cari, malattie e poi penso basta XD) Forse alcune cose non fanno più ridere nel tempo, invece dovrebbero. Non ho un problema, perché so che non esiste una cura, o perlomeno la cura è momentanea, ma il problema irrisorio. Dentro di noi brilla una luce, e quando esausto una sera ho deciso di iniziare a pensare a tutto ciò che di negativo poteva partorire la mia mente il risveglio è stato peggio di un doposbornia. Siate gli stessi di sempre, dopotutto alcuni vi odiano da sempre e non mi rammarico per loro, forse non hanno altro da fare. Positivi e qualche risata, è anche un mio promemoria. Baci

  46. Anch’io ho queste ossessioni,e in più ho anche l’ossessione di non riuscire ad ascoltare certe canzoni a seconda di chi la canta,a seconda del suo stato di salute,se è vivo,situazione dei genitori,ecc… Come posso fare?

  47. Buon giorno Lucio e grazie ancora per l’impegno profuso nel produrre questi materiali davvero preziosi.

    Ho letto con interesse l’articolo e soprattutto mi sono concentrato sul fatto che l’oggetto dei pensieri ossessivi non sia mai reale.

    Come si affronta però in pensiero ossessivo e ricorrente quando invece il rischio è reale?

    Mi spiego. Io mi sono ritrovato in una situazione ossessiva con una donna. L’ossessione è che lei abbia un altro uomo. Il rischio è reale. E anche le compulsioni per cercare conferme a questo “rischio”…

    Qual’è l’approccio da tenere nei confronti di pensieri intrusivi e ossessivi però legati ad un rischio reale?

    Grazie

  48. Ciao Lucio, sono sempre io, é normale quando fai scorrere i pensieri si ripresentano più intensi? Un altra cosa, io avvolte riesco a non pensare al Doc anche quando si presenta, non lo prendo proprio in considerazione, come posso fare per migliorare?

  49. Articolo moltoooo interessante. Sono in analisi da sette mesi x DOC diagnosticato (da me stessa x giunta sono INA psicologa). L’elemento scatenante è legato a pensieri ossessivi nei confronti del mio seno. Ho paura di avere un brutto male e lo palpo costantemente giornalmente ossessionalmente x paura di sentire un bozzo e avere un brutto male. Ho un appuntamento fisso. Soffro tanto. Non riesco a smettere. Il richiamo mentale poi parte da un fastidio che avverto sulla parte…magari un doloretto. Ho fatto 7 ecografie in 1 anno. Mi aiuti a trovare la chiave x uscirne. Non riesco proprio a trovarla. Grazie

  50. Salve mi chiamo.francesco vi scrivo.perche da dei mesi soffro di un grave doc somatico ovvero sulla continua preoccupazione sul mio.stato di salute che mi porta ad ogni.minimo imprevisto tipo uno.scricchiolio una pulsione di un muscolo un prurito ect. A controllarmi.mille volte quella parte del corpo in tutte le situazione e possibili condizioni fino.al.esasperare la parte del.corpo e in molti.cosi finisco.per farmi del male.. per fortuna per ora sto.bene non.ho.fatto nessun danno irreparabile.ma.i.miei medici.mi.dicono.che se continuo cosi.potrei davvero farmi.oppure prima.poi.oppure danni permanenti.o peggio ancora impazzire.. i.medici mi.dicono che il.corpo è una.macchina perfetta.e se lasciata in.pace. guarisce e si ammala da.solo pero.se.tu ti fingi medico e stressi il tuo corpo ti puoi far del.male.. io.ne sono.consapevole ma non riesco a non.controllare da me il mio.corpo anche dopo una visita medica che mi.dice che è tutto ok.. le.cose brutte sono due sia che in questi sei mei ho.sviluppato cosi tante fobie sul.mio.corpo.. tipo.occhi naso orecchie gola pene ano intestino polmoni.. ect non capisco inoltre quando ho l’istinto natuare di urinare defecare starnutire sbadigliare tossire ec.. mania dell’igiene e contaminazione che finisco.con il.rendere queste funzioni corporee naturali finisco con il renderle volontarie e quindi esasperandole.mi.preoccupo.. la seconda.cosa.brutta che da sul semplice controlollo.di una secondo anche quello.piu innocuo come puo essere un prurito ad un occhio mi.dico mi.controllo.solo una volta che poi so.benissimo.che non è cosi finiaco.con.lo scatenare una serie di.vizi su altri.organi o vizi.nuovi su altre parti del corpo. E.quindi le prrsone che mi stanno accanto si stanno.stancando.che ogni giorno si rispresenta un problema vecchio.o peggio ancora uno nuovo su un nuovo organo.. sto.quindi.perdendo.tutto famiglia.parenti.amicizie ragazza lavoro e soprattutto sto perdendo la realtà della vita.. le.mie giornate passano a preoccuparmi del.mio.corpo..oppure in.giro.per medici..oppure con stare ore.ed.ore a.controllarmi preoccuparmi.e.lamentarmi..cmq prima avevo doc normali.tipo toccare per.terra e dopo un evento traumatico una cistite emorragica ovvero sangue dal.pene il doc si è spostato sul.mio.corpo miachiandosi ad un po.di ipocondria che in passato ho sempre un.po avuto.. credo che la causa scatenate sia stata proprio quella visione di sangue da pene ( guarita subito)..penso.che sia proprio il cangue la causa perche ho notato che quando stresso il.mio.corpo ed.in alcuni.casi esco.un.po.di sangue tipo quando.mi pulisco troppo l’ano quando vedo il.sangue vado in.tilt in panico piu totale..giro.per medici e cosa peggiore verifico.sempre se il sangue è passanto oppure vedo sangue o problemi.gravi.ovunque.. alcuni dicono che io ci prenda gusto a fare il malato oppure altri dicono che sia autolesionista perche sono consapevole che stressando il.corpo posso farmi del male.. so bene che dovrei resistere a.questi.pensiei assillanti..pericolosi e falsi di controllarmi.. ma non ci.riesco..mi.dico.da.domani sto.a.tutto ma non.ci.riesco.. ho appena letto un libro di nardone in cui.parla sia della terapia breve strategica e sia di.quella comportamentale.. voi quale e.cosa o.chi.mi consigliate?? Voglio ritornare normale..le sto.provando.tutte solo.che forse.ho poca forza di volonta e sopratutto non so.da dove iniziare ad interrompere.tutto visto.che ho.cosi tante fobie sul.mio.corpo..la.mia ragazza dice che ho sa davvero piu come aiutarmi da quale organi iniziare a guarie o peggio ancora non sa piu cosa consigliarmi o chi consigliarmi per guarire.. vi preo aiutatemi voglio tornare alla.mia.splendida vita di prima..in attesa di una risposta vi ringrazio

  51. Ciao Lucio, sono un tuo lettore ed estimatore. Volevo ringraziarti apertamente per quanto hai riportato sul blog e sul manuale da me scaricato. Spesso quando sei nella melma fino al collo (per citarti) hai bisogno di una direzione e questa non è affatto sempre ben delineata altrove. Ho letto le condizioni da te trascritte sulle modalità da adottare nello scriverti e spero di non violarne nessuna. Ho esclusivamente un dubbio: se lasciar scorrere i pensieri negativi o cambiare le convinzioni limitanti. Altrove su internet, pare che occorra cambiare questi pensieri, credenze, la stessa terapia cognitivo comportamentale dovrebbe incentrarsi sulla riformulazione delle credenze disfunzionali, mentre il tuo consiglio è quello di accettarli e così facendo farli svanire. Se ti è possibile, ti sarei estremamente grato se mi chiarificassi questo punto. Ancora, grazie.

  52. Salve sono un ragazzo di 25 anni, che soffre di gad da circa 4 mesi, periodo durante il quale ho sofferto e soffro tuttora di ogni qualsiasi disturbo psicosomatico. La mia sindrome ossessiva rappresenta la MANO SISNITRA, proprio cosi; semrberà una pazzia ma è proprio così. Ogni volta che prendo qualcosa con la mano sinistra, mi viene sempre uno stato di angoscia generale, quando riassetto casa, guido l’auto, prendo il telecomando insomma in ogni dove.

    Non vi voglio annoiare del perché sia caduto così in basso, ma per farla breve in passato ebbi un attacco di panico dovuto all’ansia provata al test dell’HIV, durante questo periodo ebbi ogni genere di disturbo psicosomatico, sudore emicrania, tremori ecc …

    Tutto questo cessò da quando iniziai a prendere la paroxtina (antidepressivo), ma nonostante fossi rientrato nei ranghi della normalità, mi rimase la fissa della mano sinistra che ad ogni tocco mi tremava fino ad assumere angoscia e paura.

    Attualmente ho lasciato la parxetina, perchhè mi sento molto meglio, ma mi rimane sta cavolo di fissa che non è possibile curarla con il semplice antideprssivo. che a lungo andare mi creano dei tic su ogni parte del corpo.

    La mia domanda è la seguente, sforzando la memoria inteso come studio è possibile superare questa sindrome ansiosa, e magari diventare una persona ancora più “intellligente” ? Ho messo il virgolettato perché la depressione ti svuota e regredisce mentalmente, perciò vedo lo studio come ancora di salvataggio.
    E’ una buona possibile soluzione?
    Grazie

  53. Ciao! Volevo chiedervi un aiuto e un parere.
    Già da quasi un mese ho visto un film, intitolato La vita di Adele, è un film abbastanza famoso su due lesbiche; dopo aver visto questo film non ci pensavo, anzi me lo ero dimenticato del tutto, due o tre giorni dopo però ho fatto un sogno, io con una sconosciuta che baciavo, il mattino stesso mo sono svegliata malissimo ero in una totale depressione, i primi tempi ho ricondotto il sogno al film, perciò mi tornava alla mente l’immagine della ragazza del film, successivamente me lo sono scordata e mi è rimasta come una paura di diventare dell’altra sponda, adesso la maggior parte del tempo non ci penso, ma quando siccede mi sento veramente male! ( PS. Io sono una ragazza sui 15 anni molto sensibile) adesso forse dai troppi pensieri ho sognato io che venivo invitata in un circolo di lesbiche ma rifiutavo, cosa posso fare? Vi prego aiutatemi! Grazie mille (ps quando guardo un ragazzo che mi paice a scuola tremo tutta e ho le farfalle allo stomaco)

  54. Ciao Lucio, ho 32 anni e una bimba di 5. soffro di Doc da circa 3 anni. Per 2 anni è stato di tipo ipocondriaco… ora da 2 mesi è diventato aggressivo e il soggetto dei pensieri è sempre la mia bimba. Io ci provo ad accettare, a fare meditazione, cerco di essere indifferente… lasciar scivolare via i pensieri senza dargli peso..ma ho la mia bambina sempre davanti ed è molto difficile. A volte ho perfino paura di toccarla per paura.
    Sto seguendo una psicoterapia da circa 4 mesi… va leggermente meglio… l’ansia c’è ma non a livelli stellari come prima. La paura è che ciò che i pensieri mi fanno vedere si possa realizzare se perdo il controllo.
    E’ normale testarsi? A volte l’abbraccio per rassicurarmi che non le farei mai del male, che la amo… e in quel momento parte il pensiero che mi dice… “attenta se impazzisci adesso potresti farle del male..”. E’ un inferno… voglio essere forte per la mia famiglia, per lei e anche per me… per tornare a vivere.
    Io non le farei MAI del male!!
    La guardo mentre dorme e penso che la amo… a quanto è bella e dolce… poi arriva il pensiero a rovinare tutto…
    Che consiglio potresti darmi? aspetto una tua risposta se vorrai darmela. Grazie di cuore.

    1. Ciao Vale, oddio leggendo questo tuo commento mi vengono i brividi perché è esattamente quello che succede a me. A volte penso che vorrei farlo io, a volte che voglio che lo facciano gli altri e il dubbio del ‘sarebbe potuto accadere e io non potrò mai saperlo’mi uccide. E sono terrorizzata dal sentire che c’è una parte di me che mi sembra voglia davvero queste cose.
      Non sei sola, ti mando.un abbraccio grande! Se vuoi parlare sappi che io sono disponibile!!

    2. Ciao Vale,
      Lo so che è difficilissimo però passerà. È solo un momento. Io avevo notato che evitamento era una terribile idea. Mi ricordo che avevo deciso di seguire il consiglio di Lucio e quindi lasciare correre senza giudicare. Per giorni Interi mi si proiettavano le scene 24/7 però poi è successo che anche se mi venivano in mente non mi provocano nessuna ansia. Zero. Anche se ci pensavo appositamente. Come stai ora? Un abbraccio

  55. Ciao Lucio, grazie per i tuoi articoli. Sono una ragazza di 25 che è sempre stata un po’ paranoica ma negli ultimi 2 mesi la situazione mi ha travolta. Ho continue immagini di persone che vengono violentate e sento che il mio volere è proprio quello di augurare loro queste cose. Cammino per la strada,vedo una persona e ho questo tipo di ‘desiderio’ che finché non correggo pregando non mi lascia vivere per 2 ragioni: non posso accettare che io abbia un desiderio di quel tipo e il terrore logorante che quelle cose accadano davvero. Devo avere la certezza assoluta, non posso sopportare tutto questo e questa cosa sta consumando tutte le mie energie.

  56. Ciao, volevo porti questa osservazione. Dopo un periodo di forte stress sono stato colpito da pensieri intrusivi. Il fatto è che mi vengono in mente cose e non riesco a capire se queste azioni le abbia commesse oppure no. È come se avessi perso la consapevolezza. I pensieri sono tutte azioni che avrei commesso in passato.Esempio: Ho detto una cosa umiliante ad un amico oppure ho commesso quelll’azione in quella circostanza? Sono doc oppure è altro? Dopo essere stato dallo psicologo e successivamente dal neurologo ho iniziato una cura con antidepressivi. La situazione si è aggravata. Dopo una cura di 2 settimane ho dovuto smettere. Questi pensieri non andavano via ed in più questi farmaci mi hanno portato problemi di salute e un’ ansia cronica che ormai dura da un po’, e sto prendendo ansiolitici. Mi sento in trappola e sto combattendo l’ansia. Mi dici se sono doc oppure no? Oppure è sintomo di un altro patologia? Grazie

  57. Sono abituata talmente tanto al mio doc che quando non ci penso divento consapevole e finisco di pensarci…come ne esco?

  58. Io li sto osservando,li accetto cercando di convincermi ke nn sn veri Ma poi penso ke così facendo potrei perdere il mio ragazzo e li una paura tira l’altra;perdere il mio ragazzo,doverlo vedere con un’altra e ne soffro tantissimo.ne uscirò un giorno?

  59. CiAo.. io penso di avere il doc.. il punto è che mi sento un altra persona o soggetto.. può succedere?? A me vengono in mente morti o diavolo e praticamente è come se faccio loro.. anzi loro si agitano se scrivo così.. quindi è cm se esistono loro e le loro emozioni e sn convinti di esserci.. enn esisto piu io… sto soffrendo molto?? Può il cervello farmi sentire loro?? E loro possono fare qualcosa e rimanere?? Aiuto

  60. Ciao lucio, ho letto sempre il tuo blog che mi ha dato molto aiuto in diverse situazioni. Soffro di ansia generalizzata e ho avuto vari episodi di doc da quando sono adolescente. Inizialmente non capivo di cosa si trattasse, nella mia mente continuavo a ripetermi domande “sono gay?” fino al punto che svanivano da sole. Negli ultimi due anni ho sofferto di doc aggressivo, mi ha provocato un dolore lacerante perchè io sono una persona che ha sempre odiato la violenza e al contrario non farei male ad una mosca. Proiettarlo poi su un familiare che io amo a dismisura mi ha fatto sentire un mostro. Non ne ho parlato mai con nessuno fino a quando non ce l ho più fatta, ovviamente ero arrivata al punto di pensare di essere pazza e questi pensieri mi provocavano attacchi di panico fortissimi. Poi parlando con uno psicoterapeuta tutto è passato (in poche sedute) e io ho pensato “è finita”. Sono stata benissimo per quasi un anno, ovviamente ansiavo per ogni cosa come sempre, ma come dico io finchè si tratta di ansiare per “problemi quotidiani” è ok, quando inzio ad ansiare per cose surreali è li il problema.. Comunque, succede che un giorno, avverto una sensazione strana, di noia, insoddisfazione… E li ho pensato “oddio. Ci risiamo” da quel momento ho avuto l ossessione di essere depressa. Che poi è passata alla paura di non amare chi mi sta intorno poi aggressiva e poi terrore del suicidio. Ora peró non mi agito più tanto, la mia ossessione è solo la mia condizione. La condizione di avere questa sensazione per l’eternità.. Poi in certe parti della giornata divampa e arrivo a pensare di non essere normale. Una delle pure più grosse che mi sale è quella di non voler bene ai miei genitori. (Nonostante io li ami a dismisura). Nonostante io mi renda conto dell’assurdità della cosa mi sento sempre in colpa. Mi sono trasferita all’estero da due anni e il primo anno ero completamente da sola, io e i miei pensieri ossessivi aggressivi. È stato un incubo. Ho iniziato a fare meditazione midfulness da pochissimo e terapia da qualche mese. La mia domanda è: questo secondo te è uno degli step del doc? Io mi sveglio ogni mattina con la paura che sia sempre uguale. Più che pensieri strani è un mix di pensieri e sensazioni. Mi sento molto in confusione. Io sono una persona che ama la vita. Sono una persona piena di energia, sono sempre stata positiva. Quando mi vedo così non mi riconosco più e mi chiedo dove sono andata a finire! Ti ringrazio per il tuo blog e la passione con cui scrivi.

  61. Salve io vorrei sapere il motivo del mio disturbo.Io ho visto un video in cui c erano delle persone che non conosco,e mi fossilizzo sempre su quella festa anche perché sono curioso di conoscerle e non Conosco nessuna persona..Volevo sapere se è normale questa cosa o sono io che non ho niente da pensare.

  62. Salve, sono una ragazza che anni fa ha sofferto di un potente disturbo ossessivo-compulsivo che mi ha quasi portata ad entrare in uno stato psichico. Per fortuna con l’aiuto della mia psicologa e con una serie di antidepressivi il mio disturbo era diminuito nettamente, tanto da permettermi di vivere una vita normalissima. I pensieri consistevano in eventi catastrofici che si sarebbero avverati a meno che non avessi compiuto certe azioni, per me molto dolorose. Capitava che mi entrasse in testa anche un pensiero “strano”, che non riesco bene a capire tanto che mi sembra vuoto. Quando entrava era molto fastidioso. Forse consisteva proprio nel fatto di dimenticare i pensieri, ovvero nella consapevolezza che i pensieri se ne vanno e vengono. Sta di fatto che ogni volta che lo pensavo mi sentivo “risvegliata” da uno stato di inconsapevolezza in cui non è presente questo pensiero. Il problema era che da una parte volevo mi andasse via, mentre dall’altra no ed è più o meno la stessa sensazione che da piccola provavo prima di addormentarmi, quindi di cadere in uno stato di inconsapevolezza. Ora se sto scrivendo queste cose è evidente che sia tornato dopo tanto tempo che non lo percepivo più. È molto fastidioso, mi fa sentire in un forte stato d’ansia e mi impedisce di vivere la giornata normalmente. Oltretutto temo di ricadere nei miei soliti meccanismi, nonostante abbia avuto più volte ricadute. Se qualcuno mi potesse aiutare ne sarei molto grata perché ho paura di non riuscire più a vivere la vita normalmente.

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  64. Ciao Lucio.
    Ho letto i tuoi articoli e li ho trovati tutti molto interessanti
    Io ho sempre sofferto di doc (da omosessualità, da ricerca della perfezione fisica, da ipocondria) anche se ho scoperto che il mio problema era questo da qualche giorno, ovvero da quando ho iniziato a soffrire di DOC aggressivo suicida; infatti è da qualche giorno che ho il terrore costante di impazzire improvvisamente e buttarmi giù da un balcone, non so perché ma l’unica cosa che mi spaventa davvero è questo tipo di suicidio, per gli altri provavo indifferenza… fino a stasera, quando mi è venuto il terrore di potermi suicidare girandomi forte il collo (non so nemmeno se sia possibile) e adesso la mia ossessione è quella della paura di non riuscire a controllare questo “impulso” (che in realtà so non essere un impulso perché io non desidero per niente morire, anzi amo la vita).. è come se vedessi questa azione come troppo facile e a portata di mano e potessi compierla con molta facilità
    Ho troppa ansia adesso, dici che questa paura di cedere a un “impulso” così orribile mi passerà?

  65. Gia lo fatto alcune volte soppratutto all’inizio e funzionava poi dopo molto molto meno adesso sto apprendendo l’accetazione di questi pensieri e lasciarli scorrereeee

  66. Pero non ho mai avuto pensieri di tipo omossesuali o di vario tipo ma: se i colori bianco e nero fossero ben assimilati, se fossero belli o meno e questi pensieri mi davano fastidio ma poi sono riuscito ad accetarli e non ho alcun tipo di pensiero intrusivo di questo tipo anzi non ne ho affatto. Ora cerco di cambattere l’ansia e la paura che mi ripresentano piu volte,proprio con l’accetazione
    Grazie lucio

  67. Cerco di combattere ansia e paura con l’accetazione
    Dato che il respiro non funziona piu, funzionava all’inizio quando ero molto in difficolta adesso molto meno sembra quasi inutile.

  68. Ciao a tutti!
    Sono una ragazza che sin da adolescente ha sempre sofferto d’ansia (apparentemente senza motivo). Nonostante il dolore non ho mai approfondito cosa fosse esattamente quest’emozione. Da un annetto sto accusando di questi che ho appena scoperto chiamare “pensieri intrusivi”… nei periodi di “nullafacenza” mi attanagliano e sono sempre diversi. Questi articoli su come capire e affrontare le ossessioni mi rasserenano molto, al momento non ho domande ma dico solo GRAZIE.

  69. Ciao Lucio,mi rivolgo a te perché oramai lì sto provando tutte per uscire da questo maledetto labirinto.
    Soffro di questa maledetta sindrome Doc da ormai 4anni e mezzo quasi. il mio stare male ringraziando Gesù non è tutti i giorni, è a fase alterne. Ma quando ci prende si salvi chi può, soprattutto quando sono in fase pre-ciclo mamma mia! l’ansia mi aumenta, le ossessioni mi aumentano, è il mio stato depresso pure.Io non vorrei nient’altro che vivere bene con me stessa, e con le persone che mi circondano e che amo tantissimo. Come il mio ragazzo con cui sto da più di 8 anni, ed è proprio su lui che tutto si concentra in maniera maggiore.. non posso dire che c’è un ragazzo carino attraente o chissà cosa,che io crollo in mezzo alle sabbie mobili perché inizia l’incubo mi subentra l’ansia le ossessioni la paura l insicurezze che mi porta a dire ah! ti piace un altro, ti interessa un altro, magari se non fossi con il tuo fidanzato ci andresti (quando io non ci penso proprio a quello ke farei se non fossi con il mio r

  70. Ho pigiato submit per sbaglio, stavo dicendo quando io non ci penso proprio a quello ke farei se non fossi con il mio ragazzo perché non riesco a immaginarmi senza di lui, perché io non voglio nient’altro ke stare con lui, ma non così serenamente. È veramente un male tremendo ke non auguro a nessuno. Sono molto stanca. grazie Lucio cmq.

  71. Il disturbo ossessivo-compulsivo colpisce una percentuale oscillante tra il 2 e il 3 % della popolazione, ma nelle sue forme più lievi la stima si innalza notevolmente.

    Correntemente si considera che la causa del DOC tragga origine da una disfunzione del nucleo caudato, una struttura sottocorticale facente parte dei gangli della base. In questa trattazione porteremo invece avanti l’ipotesi che una tale disfunzione venga ostinatamente sostenuta da una situazione originale di ipofunzionalità sita nella corteccia orbitofrontale, anche se questa fa parte di un circuito più ampio frontale sottocorticale che include lo stesso nucleo caudato.

    Si tratta quindi di strutture inscindibilmente interconnesse dal punto di vista anatomico e funzionale.

    Il DOC allora sarebbe, come del resto succede anche per molte altre forme di patologia ansiosa, un’espressione sovraordinata di un profondo disagio e malessere che interessa primariamente l’ io e quindi la corteccia prefrontale, e che verrebbe alla luce nel momento in cui l’equilibrio omeostatico psicofisico da tempo compromesso subisce una specie di tracollo con il sopraggiungere del periodo critico adolescenziale o post adolescenziale.

    E’ quindi uno stato depressivo latente, con tutto il suo carico di sofferenza, a fornire il substrato e a costituire la causa prima del disturbo ossessivo-compulsivo, che si configura come un fantasma nel momento in cui lo squilibrio depressivo tende ad esplodere per motivi contingenti.

    Gli stati depressivi subclinici hanno di solito periodi lunghi di incubazione risalenti alle esperienze precoci infantili durante le quali si forma e consolida la personalità dell’individuo.mentre i sottostanti equilibri omeostatici, più o meno compromessi, vengono temporaneamente tamponati.

    Possiamo, esemplificando molto, individuare due fondamentali categorie di disturbi facenti capo l’una al sistema amminico dopaminergico e l’altra a quello noradrenergico.

  72. La prima evenienza, la più diffusa forse al giorno d’oggi, trae origini da una precoce sovraesposizione a stimoli di ogni tipo, spesso di natura eccentrica, fantastica, irreale, iperdinamica, violenta, ecc. che alimentano nelle giovani menti bisogni abnormi e superficiali di novità e cambiamento. In tal modo il sistema dopaminergico viene ad essere sovrastimolato, ma in maniera troppo rapida, e ciò impedisce a suoi circuiti di potenziare quella che è una proprietà fondamentale per il suo sviluppo e cioè la capacità analitica, la sola che permetta una elaborazione in profondità attiva e selettiva degli stimoli. Senza di essa non c’è sviluppo, e si diventa succubi del bisogno di novità, per cui la stessa vita quotidiana rischia di apparire noiosa e monotona . Ciò rappresenta l’anticamera di un certo tipo di depressione che spinge ,per essere esorcizzata ,alla ricerca di sensazioni forti, di stress e favorisce inoltre l’attrazione nei confronti delle sostanze stimolanti e di tutte quelle esperienze che comportano rischio e pericolo.

    La seconda evenienza viene favorita da ambienti familiari e non in cui predomina il caos e l’insicurezza. Ciò si verifica in particolare quando si è esposti in maniera cronica a modelli da cui trasuda una conflittualità permanente ,un’incoerenza palese emotiva e comportamentale, mancanza di regole, ed ad ambienti nei quali traspare pesantemente un senso di imprevedibilità ansiosa.

    Queste situazioni costituiscono il terreno fertile perché si sviluppi in non pochi soggetti particolarmente sensibili un disturbo depressivo latente basato sul sentimento di impotenza in conseguenza dello stress eccessivo che ne è conseguito.

    E’ il sistema noradrenergico del locus coeruleus, preposto alla gestione dello stress, a lungo sovrastimolato che rischia di andare in deplezione ,a cui fanno seguito in seconda battuta quello serotoninergico e dopaminergico. Un deficit cronico di noradrenalina produce uno squilibrio che si riversa a livello ipotalamico sull’asse dello stress con una sovrapproduzione di CRF, cortisolo, e prolattina. Le proiezioni noradrenergiche che coprono l’intera corteccia hanno una funzione inibitoria che serve a mantenere a freno nei momenti di maggiore tensione l’eccitabilità dei suoi neuroni favorendo così una reazione più consona ed efficace nelle avversità.

    Va ricordato quindi che il deficit di noradrenalina che induce un’ipereccitabilità corticale è l’evento primario al quale fanno seguito a cascata una serie di disordini che mettono in seria difficoltà gli equilibri omeostatici nei più svariati sistemi, tra i quali quello endorfinico che gestisce il benessere psicofisico.

    2- Il DOC e la corteccia orbito-frontale

    Ora, è stato suggerito da diversi autori che le esperienze stressanti durante i primi anni di vita possono avere a lungo andare un effetto deleterio sulla corteccia orbitofrontale impedendone la maturazione. Questa ha forti connessioni con le strutture sottocorticali ed è in grado di monitorare la valenza e la rilevanza degli stimoli in relazione ai bisogni dell’organismo.

    Un ipofunzionalità dell’area orbitofrontale si traduce in una serie di atteggiamenti e comportamenti che potremmo definire immaturi e istintivi. I soggetti in questione hanno reazioni emotive esagerate ed estremizzate, non sanno trattenere gli impulsi, non si rendono conto delle conseguenze di quello che fanno ,non hanno una coscienza morale sviluppata. Potremmo riassumere tutto ciò con l’incapacità a considerare le cose, e prendere le relative decisioni ,sulla base di fattori e contesti sufficientemente ampi e complessi. Il deficit orbitofrontale si traduce in reazioni e comportamenti vincolati all’immediato temporale e spaziale.

    Ma l’ipofunzionalità di un sistema non si traduce soltanto nell’ipoattività di questo o di alcune sue parti, bensì anche nel suo contrario e cioè in una iperattività come succede appunto nel DOC a livello del circuito orbitofrontale.

    L’ipoattività del locus coeruleus, che è alla base dei disturbi dell’ansia, porta ad una iperattività corticale, ad una ipereccitabilità a cui fa riscontro un aumento del CRF, del cortisolo, della prolattina, in conseguenza della forte eccitazione dell’ asse dello stress. Di converso, scema la produzione di melatonina, GH, somatostatina, serotonina e dopamina, per citarne alcuni.

    Anche il sistema degli oppioidi endogeni si sbilancia in concomitanza con la relativa disregolazione ipotalamica. Quello endorfinico decresce a favore dei sistemi di controazione regolati dai neuropeptidi quali la dinorfina e la colecistochinina (CCK-8). Questi ultimi assieme al deficit endorfinico, esaltano anch’essi l’asse dello stress e inducono nei soggetti vissuti caratterizzati da tristezza, paura, pessimismo, irritazione, autodisprezzo, umore nero, senso di sofferenza fisica e psichica, iperalgesia.

    La debolezza del nucleo locus coeruleus si accompagna sovente ad una parallela iperattività del sistema colinergico. L’ acetilcolina, se eccedente, provoca ad esempio a livello dell’epifesi una diminuzione nella sinstesi della melatonina e a livello corticale un’attività cognitiva anomala caratterizzata da iperriflessività e rimuginamento pessimistico, come si verifica appunto nei soggetti ossessivo-compulsivi che scandagliano il passato alla ricerca puntigliosa di negatività colpevolizzanti.

    Un sottofondo quindi ansioso-depressivo sembra costituire nei disturbi dell’ansia , come il fuoco sotto la cenere, l’evento causale primario misconosciuto che infonde nell’io ,che non è stato in grado di maturare e si sente debole ed impotente, un senso di minaccia proveniente dall’interno e/o dall’esterno del proprio corpo. Quando poi a poco a poco, o a causa di eventi contingenti, la situazione tende a precipitare e diventare intollerabile ,l’io a scopo difensivo si troverà a dover dare una spiegazione al profondo malessere da cui è pervaso, elaborando così il sintomo in linea con i canoni irrazionali del pensiero magico.

    Dare una spiegazione più o meno plausibile a ciò che ci succede sembra una buona scappatoia in grado di rassicurare il soggetto inizialmente, ma rappresenta soprattutto una modalità di controllo allo scopo, anche se illusorio, di dominare quella realtà misteriosa da cui uno si sente minacciato.

    Ecco che la minaccia che uno sente provenire dall’interno si oggettiva in maniera fantasmatica nel pensiero ,ad esempio, di poter contagiare gli altri ,di poter fare del male alle persone care o a se stessi, di essere portatori di gravi malattie coma l’AIDS, di poter essere gay, pedofili, di avere impulsi perversi, ecc. Il timore incombente si può propagare anche al passato, all’idea di aver commesso chissà quale misfatto, di aver provocato incidenti automobilistici, disastri, danneggiato cose e persone. E così comincia un rimuginamento teso ad individuare eventuali errori, circostanze e indizi che potrebbero confermare quello che si teme.

    Quando la minaccia viene percepita provenire dall’esterno le ossessioni si fissano su paure quali quella di essere contaminati, avvelenati, aggrediti, traditi dal proprio partner, ridicolizzati nei contesti sociali, ecc.

    Come si è visto il deficit funzionale nella corteccia orbitofrontale porta a non valutare opportunamente il rischio e questo perché si ha in definitiva una visuale alquanto ristretta delle cose, si percepisce solo l’immediato e quindi si finisce per essere istintivi, impulsivi, si regredisce in definitiva a modelli di vita che assomigliano a quelli di un bambino immatur

  73. L’perattività che si riscontra nella corteccia orbitofrontale pare dunque la conseguenza di un atteggiamento difensivo volto ad esorcizzare una minaccia incombente che si vorrebbe controllare oggettivandone e rendendone concreta e quindi individuabile l’origine causale e la provenienza. Le attività compulsive dovrebbero poi consentire l’estinzione o comunque l’attenuazione del sintomo ossessivo.

    Purtroppo nella realtà avviene il contrario e quanto più l’attività compulsiva diventa frenetica tanto più quella ossessiva si rinvigorisce. Ma ciò non porta i soggetti con DOC a cambiare strategia, in quanto il meccanismo innescato dal circuito orbitofrontale è rigido e segue una sua logica disfunzionale estrema in grado di resistere ostinatamente anche alla volontà di un io che volesse porre un freno a tutto questo.

    In una condizione di squilibrio omeostatico stabilizzatosi le dinamiche emotive e cognitive tendono ad alterarsi e a fissarsi verso polarità estreme per cui o non si prova paura o si vive nel terrore, o si è irriflessivi oppure iperriflessivi, o si è attratti dal rischio o si cerca di evitare la minima contrarietà, o si è impulsivi oppure guardinghi e circospetti, o si è amorali oppure pieni di sensi di colpa, o si è emotivamente labili oppure emotivamente rigidi, o si è superficialmente allegri e noncuranti o freddi e cupi. Il disturbo ossessivo-compulsivo ha tutte le caratteristiche descritte nella seconda evenienza che si sono fissate nei circuiti della stessa corteccia orbitofrontale quando questi non sono stati opportunamente stimolati a suo tempo in risposta a modelli comportamentali adeguati.

    3- Il DOC e la corteccia anteriore del cingolo ( CCA )

    Un’altra struttura notoriamente iperattiva nel disturbo ossessivo-compulsivo è la corteccia anteriore del cingolo (CCA) ,che fa parte anch’essa di un circuito a sé collegato ai gangli della base e che termina alla fine con proiezioni che dal talamo ritornano al punto di partenza. Anche se chiuso, il circuito ha forti connessioni con le strutture del sistema limbico, nonché con le aree orbitofrontali, dell’insula e temporali ,le quali tutte veicolano informazioni di carattere emozionale,dolorifico e viscerale.

    Notoriamente al cingolato anteriore viene ascritta una funzione che possiamo paragonare vagamente a quella di una centralina di allarme che in particolari situazione può indurre risposte emotive estremamente negative e penose. Tali vissuti sono molto comuni ed a noi noti ,come quando, ad esempio, perdiamo improvvisamente una persona cara e ci viene a mancare quell’appoggio affettivo al quale eravamo abituati. Subito siamo invasi da pensieri ossessivi riguardanti tutto ciò che abbiamo perduto, ma con il tempo questi vengono superati di solito nella misura in cui sappiamo riempire il vuoto creandoci nuovi attaccamenti ed interessi. Vi sono alcuni però che non riescono a superare il trauma per mancanza di risorse e sono martoriati dal dolore per tutta la vita. Per altri invece la sofferenza indotta dal cingolato anteriore è così insopportabile che finiscono per commettere atti inconsulti, come testimoniano le notizie quotidiane di cronaca nera da cui siamo bersagliati.

    Vale la pena di accennare al funzionamento del cingolato anteriore ribadendo lo stretto legame con la corteccia orbitofrontale, nonostante che appartengono a due circuiti distinti a se stanti.

    La CCA é implicata particolarmente nell’ individuazione degli errori e quindi nelle situazioni conflittuali. Gran parte dei suoi neuroni scaricano nel momento in cui viene valutato il successo o l’insuccesso di un’azione. La frequenza di scarica codifica poi il grado di successo o di insuccesso rispetto alle aspettative. Così ad esempio quanto più sarà alta la frequenza di scarica in determinate situazioni di un insuccesso tanto più la reazione emotiva che ne consegue sarà elevata.

    Innanzitutto va notato però che i neuroni del cingolato anteriore codificano anche le situazioni positive, e cioè i successi conseguiti, per cui in questa evenienza la reazione emotiva non potrà che essere positiva, di soddisfazione. Tuttavia mediamente la gradazione di scarica dei neuroni è maggiore nei casi in cui si verifica l’errore, e ciò perché evidentemente c’è la necessità con ulteriori aggiustamenti di correggere quello che non va. Inoltre sono stati individuati nella corteccia del cingolato anteriore dei neuroni detti “bimodali” che scaricano sia nell’evenienza del successo o del fallimento sia quando venga ripresentato lo stimolo problematico. Lo scopo è quello di rimarcare così la riposta attenzionale che dovrà essere rinforzata soprattutto dopo un fallimento. Tutto questo ha la funzione di evitare di ripetere l’errore potenziando i processi di attenzione nei confronti di una situazione da correggere e che richiede un surplus di impegno.

    Nel DOC sembra che l’input proveniente dalla corteccia orbitofrontale sia talmente forte da indurre non solo una reazione emotiva alquanto spiacevole ed intollerabile ma anche una risposta attentiva fortemente concentrata nei confronti della situazione ritenuta minacciosa. D’altronde la corteccia del cingolato anteriore non solo è implicata nelle situazioni conflittuali , ma ha anche il compito di mediare il comportamento motivazionale e l’attenzione è un requisito fondamentale di questo meccanismo. Una disfunzione nei suoi circuiti produce di solito acinesia, mutismo, apatia, indifferenza emotiva. Un tempo venivano effettuati interventi di cingolotomia in persone che soffrivano di gravi dolori cronici, con il risultato che queste si liberavano dal fastidio del dolore perché non vi prestavano più alcuna attenzione. ,

    Evidentemente, una iperattività nei circuiti del cingolo anteriore porta a conseguenze opposte a quelle indotte da un suo deficit. Nel DOC infatti la risposta attentiva verso gli stimoli fobici risulta enormemente concentrata e la spinta motivazionale a compiere azioni compulsive riparatorie è del tutto esagerata ed incontrollabile ,al punto che se viene in qualche modo impedita ciò provoca nel soggetto reazioni di rabbia e terrore.

    Tutto questo si verifica in quanto la CCA ha connessioni in uscita con varie strutture significative dal punto di vista sensoriale, cognitivo e motorio. Un’ importante efferenza coinvolge le aree paraippocampali sulle quali convergono tutte le modalità sensoriali specifiche dirette verso l’ippocampo. Questa struttura, benché ancora misteriosa per certi aspetti, è comunque implicata nei processi di memorizzazione per cui quanto è maggiore l’input che riceve, rispetto a ciò che viene percepito in un dato contesto significativo per il soggetto, tanto più sarà in uscita il livello di attivazione riverberante della stessa verso quegli stessi circuiti da cui è partito il segnale. Ciò facilita la permanenza nel tempo e la vividezza dei ricordi che hanno una particolare rilevanza per il soggetto, in convergenza però con altri processi che non abbiamo menzionato.

    I circuiti frontali sottocorticali modulati da proiezioni dopaminergiche provenienti dalla sostanza nera (parte compatta) sono implicati notoriamente in funzioni di tipo cognitivo,emotivo-motivazionali e motorie. La sostanza nera riceve input anche dal cingolato anteriore ,il che consente a questo di influenzarne gli effetti modulanti sui relativi circuiti.

    Nel DOC l’atto compulsivo ha in particolare lo scopo di ridurre lo stato di sofferenza legato , secondo modalità tipiche del pensiero magico, a contesti di minaccia provenienti dall’interno o dall’esterno dell’individuo. La sua efficacia sembra purtroppo essere minima dal momento che i neuroni del cingolato che ne rilevano il grado di successo scaricano in maniera debole. Nel contempo i neuroni che ne segnalano l’errore non si disattivano evidentemente come dovrebbero. Il risultato è che il soggetto deve più e più volte ripetere l’atto compulsivo in maniera puntigliosa e maniacale per ottenere alla fine un risultato soddisfacente che metta momentaneamente fine all’angoscia ,che si associa ai pensieri ossessivi di cui il cingolato è responsabile. Il moderato senso di soddisfazione che ne consegue concede al paziente con DOC una breve pausa di relativa tranquillità destinata ben presto a sparire con il riapparire dei soliti fantasmi.

    Riassumendo, il circuito orbitofrontale sottocorticale è responsabile dei pensieri ossessivi la cui eziologia va ricercata nella situazione di scompenso omeostatico che causa sofferenza e quel senso oscuro di minaccia ,espressi tramite il cingolato anteriore con l’attivazione più o meno permanente delle strutture emozionali del sistema limbico. Inoltre il cingolato conferisce al soggetto una spinta motivazionale sopra le righe ad agire per risolvere l’eterno conflitto in atto, pur senza riuscirvi completamente.

    4- Il DOC ed il nucleo caudato

    Brevemente, il caudato fa parte dello striato dei gangli della base (GB) assieme al putamen . I gangli della base comprendono anche il globo pallido (GP), la sostanza nera (SN), divisa in parte reticolata (SNpr) e parte compatta (SN pc) e un’altra importante struttura, il nucleo subtalamico, che si connette al globo pallido interno (GP i) per via glutammatergica cioè eccitatoria.

    Si tratta di un sistema di nuclei a livello sottocorticale strettamente collegato ai lobi frontali di cui sono dal punto di vita evolutivo i precursori funzionali. Ciò significa che avevano nelle specie precorticali il compito di organizzare operativamente le diverse modalità del comportamento. Fino a poco tempo fa si consideravano parte integrante di una via discendente relativa al movimento parallela a quella piramidale, denominata appunto extrapiramidale. In realtà i gangli della base fanno parte di un complesso circuito rientrante non connesso direttamente con il midollo spinale e pertanto svolgono un ruolo indiretto nel controllare il movimento.

    Al nucleo caudato ed al putamen arrivano le afferenze da tutta la corteccia ,mentre le principali uscite del sistema coinvolgono il globo pallido interno e la parte reticolata della sostanza nera. Le efferenze hanno come bersaglio finale il talamo e terminano nella corteccia prefrontale ed in quella associativa motoria e motoria (area 4).

    I gangli della base non sono implicati soltanto nel movimento ma anche in funzioni di tipo cognitivo ed emotivo -motivazionale.

    Nel DOC l’iperattività disfunzionale del nucleo caudato viene spiegata da diversi autori sotto forma di metafora. Si parla di filtro con effetto barriera inefficace o di cambio automatico inceppato non più in grado di consentire il normale flusso dei pensieri. In altre parole la correzione dell’errore che dovrebbe indurre il caudato a spegnere il circuito relativo ad un determinato pensiero ossessivo consentendo così un normale ricambio dell’attività cognitiva resterebbe senza esito. Tuttavia, come abbiamo visto, l’attività compulsiva è in grado pur con fatica di ridurre l’ansia e magari spostare l’attenzione del soggetto su altri interessi e pensieri per cui risulta difficile ammettere che il caudato in certi momenti funzioni ed in altri no ,anche se lo sblocco del “cambio automatico” non dura a lungo.

    Forse vale la pena a questa punto di fare un passo indietro e provare ad analizzare quella che è la funzione più conosciuta dei gangli della base e cioè la funzione motoria.

    I programmi motori sono inscritti nella corteccia associativa motoria dove è organizzata la memoria procedurale. Il sistema dei gangli della base è in grado di facilitare e selezionare quelle reti corticali in cui è conservata la memoria procedurale facendo in modo che piani motori alternativi vengano sufficientemente inibiti. La funzione ben calibrata del sistema dopaminergico nigrostriatale ha il compito di modulare appunto questa attività di facilitazione e selezione dell’informazione inscritta nelle reti associative motorie. Un deficit severo di dopamina in questi circuiti produce nella corteccia motoria anomalie di scarica nei relativi neuroni per lunghezza e frequenza.

  74. la causa del doc è descritta qui ragazzi, sono fonti ufficiali e credo che sapere cosa sia questo disturbo sia un diritto per voi, e per tutti . su google non cercate più cause del doc e quant altro perchè vi fatte solo idee sbagliate,teorie,ipotesi ecc. e non vi aiutano di certo, la causa di tutto è qui postata da me , e spero che vi dia una marcia in più per stare meglio.

  75. Buongiorno Lucio, io ho vissuto tre mesi da incubo, l’ansia perpetuata nel tempo mi ha portato a soffrire di un disturbo compulsivo aggressivo e blasfemo. Poi ho trovato la via della guarigione “osservando” i pensieri e facendo meditazione, come mi ha insegnato il mio psicologo transpersonale che ringrazio moltissimo. Mi ha consigliato un libro da leggere di Eckhart Tolle. Io mi sento di consigliarlo non solo a coloro che soffrono di questi disturbi mentali, ma a tutti coloro che vogliono ritrovare se stessi. S’intitola “Il potere di Adesso”.

  76. Ma quando il pensiero ossessivo prende forma da un problema reale ( una frase detta dal mio ragazzo che non ho compreso e che x ovvie ragioni non è piu possibile risolvere perche il mio ragazzo non ricorda nemmeno di averla detta ) come si fa ?

  77. Ciao Lucio, sono un ragazzo di 19 anni e da circa un mese sono assalito dai pensieri intrusivi. Ho da poco iniziato a seguire una psicologa ma devo ammettere che questo problema costituisce un grande ostacolo. Sono ancora indeciso se continuare gli studi universitari iniziati da poco o abbandonare per quest’anno. Ora sono un po confuso perchè sono passato da uno stato di profondo benessere a tutto questo. La mia paura fondamentale è quella di impazzire e di fare del male a me o a chi mi sta attorno. I pensieri intrusivi sono vari ma tutti si ricollegano a questa fobia. Naturalmente vivo con un forte senso di paura e ansia che riesco a controllare appena(giusto lo sforzo necessario per evitare attacchi di panico). Concordo a pieno con il tuo articolo sull’accettazione. Si tratta di qualcosa di fondamentale, accettare l’esistenza dei pensieri e semplicemente continuare con la propria vita ignorandone il contenuto. Tuttavia, è tanto fondamentale quanto difficile. Inoltre io non riesco ad accettare di stare vivendo tutto questo…non accetto l’idea di essere cosi limitato e di essere fragile. Sono consapevole del fatto che il mio percorso di guarigione potrà iniziare soltanto quando avrò accettato tutto ciò…ma passare da un equilibrio ritrovato con fatica, un amore verso se stessi molto forte a tutto questo è un po “fastidioso”. Grazie per quanto stai facendo attraverso il tuo blog. Sappi che per me è molto utile.

  78. Ciao Lucio.
    Io ho un pensiero negativo che mi mette tanta paura. Ho visto delle immagini forti su gli effetti di una droga sintetica, il flakka, e ne sono rimasta molto colpita. Quando sono sola mi viene in mente e mi sale la paura che dietro l’angolo ci possa essere una persona che è nel momento di down e mi aggredisca perchè pensa che io abbia del flakka.
    Ho letto l”articolo dove dicevi che il contenuto dei pensiere non è reale, mentre nel mio caso è reale e mi spaventa molto appunto perchè lo è.
    Per togliermi questo pensiero come devo fare?

  79. Io si può dire che ho avuto tutte le forme di “DOC ” ho iniziato a soffrirne fin dall’infanzia però non ero consapevole del problema…. comunque oltre alla cura farmalogica ( paroxetina e Leo tanto per dormire) quello che mi ha aiutato e mi aiuta tutt’ora è non evitare i pensieri non chiedere rassicurazioni e non fare compulsioni… ad esempio fare un pensiero del tipo…. come ad ogni persona capita di avere incubi io li ho anche durante il giorno e più spesso e non è un problema perché io avrò magari più pensieri negativi ma un’altra persona può aver molti più problemi di me sotto il punto di vista fisico o per altre cose…. comunque L’accettare i pensieri e darli diventare come tutti gli altri sta alla base di tutto i pensieri intrusivi sono come bulli se rispondiamo alle loro offese facciamo il loro gioco se non gli diamo importanza perderanno la loro forza e andranno altrove….

  80. ciao! mi ritrovo perfettamente nei tuoi articoli. inconsapevolmente ho capito solo ora (HO 18 anni) di aver sofferto fin da piccola di DOC, tutt’ ora ne sto un Po soffrendo di pensieri ossessivi e ne devo ancora uscire, con la consapevolezza che prima o poi se ne esce

  81. Salve. Ho letto tutto l’articolo e vorrei provare a questa tecnica del respiro anche se ignorare i miei pensieri intrusivi la vedo ardua. Vorrei chiedere a qualcuno se capita ciò che capita a me. Premesso che sto seguendo una cura farmacologica e sono in psicoterapia da poco. Io ho pensieri intrusivi di ogni tipo che poi mi portano ad un grande senso di colpa e ansia. Ho pensieri di tipo sia sessuale cioè paura di essere o provare qualcosa di perverso, sia di natura generale che a volte mi chiedo ma veramente sto pensando a questa cosa? Inoltre poi mi sembra di sentire la mia voce che mi dice cose brutte che non voglio sentire ed è terribile…Anche questo è un doc? Capita a qualcuno? Grazie di cuore a chi mi leggerà e grazie a lucio per aver affrontato un argomento difficile come questo. Un abbraccio a chi sta soffrendo come me.

  82. Buonasera Lucio. Complimenti per tutto 🙏 volevo chiederti una cosa.. Ma quando il pensiero ossessivo prende forma da un problema reale e non si può lasciar scorrere perché importante devo per forza fare la compulsione (fare chiarezza) come faccio? Perché se il problema c’è devo agire cioè penso che il problema ce e faccio delle compsioni per capire se davvero ce.

  83. Ciao Lucio è molto interessante quello che dici, io sono un ragazzo che soffre di questo disturbo da anni ma ahimè non riesco a guarire ma voglio farcela perché la vita è una. I miei sono pensieri sensa alcun senso, ripetere situazioni vissute che hanno catturato la mia attenzione, un suono, una parola e a volte anche odori… È faticosissimo cercare di immaginare un odore strano sentito. Si possono immaginare odori?se non cedo alla compulsion l’ansia diventa terribile. Ogni volta dico è l’ultima volta che ripeto e poi non lo faccio più… Ma non è mai così… Le mie giornate vengono dominate da questi maledetti… É possibile, ad esempio quando voglio immaginare un odore o altro provare a non cedere neanche una volta alla compulsione? L’ansia sparisce, se adottiamo le tecniche che gentilmente tu ci spieghi.. Grazie per tutto, ci sei molto di aiuto.

  84. Ho capito finalmente che ragionando su questo pensiero che mi assilla per ridimensionarlo,minimizzarlo, e renderlo meno preoccupante, lo rafforzo. Non ragionerò più su questo argomento. Voglio cercare di prendere atto che il pensiero è arrivato senza aggiungere ogni volta nuovi dettagli alla cosa, sperando che così pian piano vada via.

  85. Volevo chiedere questa cosa Prendersi una pausa a lavoro,aiuta a lavorare più con se stessi per i pensieri negativi intusivi?

  86. I doc non esistono. Sono tutte s……te. Io sono stata x 25 anni con un uomo, non sono mai stata gelosa compulsiva. Gelosa nel giusto modo. Ci tenevo al mio uomo. Un bel giorno, incontro un essere, mi fa perdere la testa, butto tutto all’aria. Questa persona anaffettiva mi ha fatto venire tutti i doc del mondo….. E allora, io sono sempre la stessa. E la persona che ho al mio fianco che è cambiata e che non mi da quella sicurezza che in un rapporto normale ce. Doc e doc….

  87. sto leggendo oggi per la prima volta alcuni articoli su questo sito e la prima cosa che mi sono chiesta è: ma se l’ossessione nasce da un fatto concreto e dal dolore per qualcosa che realmente accade ma che non abbiamo il potere di risolvere e controllare come (ed è il mio caso) la sofferenza degli animali ? Se il pensiero intrusivo è un problema reale ma molto più grande di noi come la fame nel mondo o catastrofi incontrollabili ma che già sono in atto? Come ci si può sottrarre da un pensiero intrusivo del genere? come posso pensare che quel pensiero “sia falso e decidere consapevolmente di smettere di credergli” pur sapendo che il problema è reale ma fuori dalla mia portata?

  88. Altra domanda, qualcuno ha mai provato i fiori di bach, possono funzionare…..ovviamente non a risolvere il problema ma a superare alcune fasi almeno?

    grazie

  89. Per la prima volta mi sento meno sola in questa situazione che sto vivendo. Non ne parlo mai con nessuno perché mi sento strana, diversa dalle persone che mi circondano, letteralmente fuori dal mondo ma in questo articolo ho trovato delle persone che vivono la mia stessa (o quasi) situazione e da una parte mi rincuora anche se vorrei svegliarmi domani mattina e vivere come una persona normale. Non so più dare un nome a quello che mi succede da un anno a questa parte, c’è da dire che ho sempre sofferto un po’ d’ansia data alla situazione difficile in famiglia, tante sofferenze che non sto qui ad elencare… forse quando ero più piccola riuscivo a “mascherarla” più facilmente, oggi ho 21 anni e due anni fa sono diventata mamma e da quando lo sono i miei pensieri sono cambiati. Quello che più mi tormenta è morire e lasciare da solo mio figlio, questo pensiero mi fa stare veramente male è la mia paura più grande! Non sono mai tranquilla penso sempre di avere qualche malattia terminale che a momenti mi lascia stecchita, non riesco a non pensarci… infatti farò alcune visite che spero mi diano un po’ di tranquillità.

  90. A volte i pensieri ossessivi sono tali perché in passato hai assistito a un evento che in qualche modo ti ha scioccato e quando si creano le stesse condizioni arriva il pensiero che stia per accadere la stessa cosa. Magari non accade ma magari si. Magari non accade se intervieni e in questo caso distacco e meditazione servono davvero?

  91. Perche ho dei pensieri del tipo ma quando sto bene ritornerò con la mia ragazza, oppure la amo oppure no, ho paura di tutto la nostra storia e finita perché sono caduta in depressione, ho paura a stare con lei quindi ci siamo presi del periodo per vedere di quando sto bene cosa succedere, tutte le volte dico a mia mamma ma quando staro bene tornerò con la mia ragazza oppure no cerco rassicurazioni come mai ?

  92. Non riesco a fare le cose che ogni persona fanno facilmente tutto e accaduto perché quando siamo andate a convivere io non ero pronta però volevo tantissimo e ora mi ritrovo ad non amarla ma non so se sia vero oppure no questi pensieri mi tormentano ogni giorno. Jessica grazie se risponderai

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