Aprile 22, 2015

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In questo articolo parleremo delle ossessioni aggressive, una tipologia di Disturbo Ossessivo Compulsivo  caratterizzato dalla presenza di pensieri ossessivi aggressivi non voluti.

Il Doc aggressivo basa molta della sua persistenza sul malessere che proviamo nell'idea di "nuocere" al prossimo e potergli fare del male, volontariamente o meno, e colpisce paradossalmente proprio quelle persone che per Natura sono sempre state non violente e piene di amore e cure per il prossimo.

Così, chi soffre di ossessioni aggressive diventa prigioniero di un mondo impossibile, in bianco e nero, dove la certezza è che per essere buoni, è necessario liberare la mente dai pensieri cattivi. Nessun tipo di pensiero appartenente al lato “oscuro”, dominato dalla rabbia e presente naturalmente in ogni essere umano, è concesso. Tanto più se l’oggetto del nostro pensiero dovesse malauguratamente essere una familiare o un amico…

chi soffre di ossessioni aggressive è prigioniero di un mondo impossibile, in bianco e nero, dove la certezza è che per essere buoni, è necessario liberare la mente dai pensieri cattivi

L'ossessione che si prova a non voler fare del male conduce ad una varietà di comportamenti compulsivi che, come nelle altre forme di DOC, sono inizialmente mirati a ridurre il malessere e l’ansia ma che, in un secondo tempo finiscono per alimentare e ravvivare l'intensità dei pensieri, intrappolando chi soffre di pensieri ossessivi aggressivi violenti in un ciclo interminabile di sofferenza, mancanza di fiducia e senso di colpa.

Sebbene la paura di fare del male faccia tipicamente riferimento alle ossessioni di natura violenta, molte forme di DOC possono essere associate a questo timore di base. Di seguito, vi è una lista di alcuni tipi di DOC e dei modi attraverso cui queste ossessioni sono alimentate dalla paura di fare del male:

Tipologie di pensieri ossessivi aggressivi

  • Ossessioni Aggressive Pure – paura di fare del male al prossimo attraverso un atto di violenza o addirittura di commettere omicidi.
  • Ossessioni Aggressive Autolesive – paura di fare del male a se stessi attraverso un atto di violenza.
  • Ossessioni Sessuali (ad esempio, nel Doc Pedofilo) – paura di fare del male al prossimo attraverso un atto di violenza sessuale.
  • Ossessioni Aggressive da Orientamento Sessuale – paura di fare del male al prossimo perpetuando una bugia sul proprio orientamento sessuale.
  • Ossessioni Aggressive da Relazione – paura di recare un danno al prossimo, a livello emotivo, temendo di tradirlo o temendo che la presenza di pensieri cattivi indichi una mancanza d'amore verso il partner.
  • Ossessioni da contaminazione – paura di fare del male al prossimo diffondendo sostanze contaminanti.
  • Ossessioni Aggressive da controllo – paura di recare un danno accidentale come conseguenza al non aver controllato efficacemente qualcosa ( ad esempio, dimenticarsi di accertarsi che i fuochi siano stati spenti) o paura di aver investito qualcuno con l'auto e non essersene accorti. O ancora paura di perdere il controllo, impazzire e commettere omicidi come un serial killer
  • Ossessioni da ordine e simmetria – paura che lasciare gli oggetti in maniera asimmetrica o disordinata provochi sconosciute conseguenze negative per gli altri (ad esempio, temere che lasciando una foto piegata provochi una malattia ad un proprio caro).
  • Ossessioni blasfeme – paura di rivolgere, ad esempio, bestemmie ad icone religiose o comunque pensieri blasfemi in generale.
  • Ossessioni Morali – paura di pensieri cattivi che disapprovano la propria condotta morale o preoccupazione che i pensieri cattivi rappresentino sentimenti ambivalenti di recare un danno agli altri.

E’ bene ricordare che queste che ho appena elencate non sono definizione a cui appendersi per definire il proprio “caso perfetto”. Nella realtà il Disturbo Ossessivo Compulsivo è sempre e solo uno e và curato nella sua interezza.

Esempi di pensieri ossessivi aggressivi  

Ecco  alcuni dei pensieri ossessivi che causano ansia in chi soffre di Doc aggressivo:

  • Prima o poi "scatterò" e commetterò un atto di violenza impulsivo contro qualcuno (spesso una persona amata o vulnerabile).
  • Prima o poi attraverserò un cambio della personalità che mi trasformerà in un sociopatico in preda ad una furia omicida.
  • Questi pensieri mi avvertono che prima o poi commetterò un atto di violenza e, se non li curo nel modo giusto, diventeranno realtà.
  • Sono incapace di ammettere che amo gli atti di violenza e che, nel profondo, sono una persona violenta.
  • Potrei aver commesso degli atti di violenza e non essere (ancora!) stato scoperto.
  • Potrei perdere il controllo delle mie facoltà e comportarmi in modo violento
  • Guardare immagini violente mi farà impazzire.
  • Devo essere certo di non fare del male e di non avere nulla in comune con le persone che fanno del male.
  • Non sono sicuro di odiare sempre quei pensieri e semmai, delle volte, dovessero piacermi, vuol dire che sono un mostro.

Questi pensieri sono fonte di una sofferenza enorme per chi se li vede recapitare nella testa ininterrottamente. Eppure, a voler ben vedere, c’è qualcosa di veramente singolare in tutti loro… Quale è la cosa veramente bizzarra che accomuna tutti questi pensieri?

Che li facciamo tutti!!

A chi non è mai capitato di pensare di fare una follia, di poter diventare pazzo, di buttarsi dal balcone, di commettere una strage, di impazzire… e via dicendo?

Sono pensieri ordinari, che passano nella testa di chiunque e che non significano assolutamente niente! Se tutti coloro che hanno avuto uno di questi pensieri avesse poi veramente messo in pratica quel pensiero, molto probabilmente l’umanità si sarebbe già estinta (non scherzo)

Gestire i pensieri aggressivi ossessivi: la “paura” che i pensieri si avverino

Un aspetto che secondo me è molto importante delle descrizioni dei vari tipi di ossessioni aggressive è che sono tutte introdotte dalla parola “paura”. Paura che possa accadere quello, paura che possa accadere quello… paura che i propri pensieri si possano in qualche modo avverare.

Questo è certamente uno degli aspetti chiave di ogni forma di Disturbo Ossessivo Compulsivo.

Quando tuttavia si superano le primissime fasi del Doc (quelle del panico vero e proprio) e si comincia a percepire chiaramente che il contenuto dei propri pensieri ossessivi non è reale, comincia ad apparire evidente l’assurdità e la ripetitività di questi pensieri che sono totalmente contrari alla nostra indole ed alla nostra Natura più profonda.

Nonostante questo, il meccanismo del DOC farà si che sia sempre presente il dubbio: “e se invece fosse reale? E se lo volessi davvero?”. La paura che in qualche modo il pensiero possa essere reale è talmente forte che blocca ogni tentativo di emanciparsi dal giogo dei pensieri. Ed è proprio questo che blocca la maggior parte di chi è intrappolato nel labirinto dei pensieri ossessivi.

La paura che in qualche modo il pensiero possa essere reale è talmente forte che blocca ogni tentativo di emanciparsi dal giogo dei pensieri stessi

Quello che infatti chi soffre di Doc non riesce proprio a comprendere, è che è proprio la presenza di emozioni fortemente negative di ansia, terrore, disgusto, a rendere irreale la possibilità che quei pensieri vengano messi in pratica.

Così chi soffre di Doc aggressivo vedendo un coltello potrebbe essere “shockato” dal vedere nella sua mente l’immagine di lui che usa il coltello per ferire un parente, prendere questo pensiero come “una possibile realtà” e mettere in atto tutta una serie di reazioni a catena volte a prevenire il verificarsi di tale malaugurata possibilità. E non riesce a comprendere che:

  • Pensieri di questo tipo vengono a tutti. Fa parte della natura bizzarra della mente e non ci possiamo fare niente, se non accettare la loro presenza.
  • Il fatto che questi pensieri creino terrore è esattamente il segno che non vogliamo farli.
  • Chi compie veramente azioni violente non ha il terrore di farle, le fa e basta. Senza ansia, senza dubbi, senza paranoie.
  • Fare cattivi pensieri non significa essere cattive persone.
  • Passano i giorni, le settimane, i mesi, e le proprie peggiori paure non si realizzano mai (e non certo perché ci stiamo particolarmente attenti, ma perché sono solo paure esagerate e non fatti)
  • Il problema non stà nella presenza del pensiero ma nella falsa credenza che il pensiero possa divenire reale contro la nostra volontà.

 

Il problema non stà nella presenza del pensiero ma nella falsa credenza che il pensiero possa divenire reale contro la nostra volontà.

Così chi soffre di ossessioni aggressive non riesce a rendersi conto che saranno proprio i rituali messi in atto per prevenire eventi catastrofici a favorire il ritorno dei pensieri con maggior vigore e aumentata frequenza.

Infatti, nel momento in cui mettiamo in pratica una compulsione, diciamo implicitamente al nostro cervello che quel pensiero è effettivamente un problema di cui dobbiamo occuparci, innescando così il cortocircuito di cui abbiamo parlato negli articoli sui pensieri ossessivi e le compulsioni.

Compulsioni tipiche del Doc aggressivo

Alla base di tutti gli inganni innescati dal DOC vi è il terrore che resistere alle compulsioni farà si che le nostre paure diventino realtà. Ovvero: se non faccio il rituale il pensiero diventerà reale. Questa è proprio una grande stronz… ehm un grande inganno perpetuato dall’ansia. La realtà è che il DOC sopravvive con le compulsioni e si farà strada nel nostro senso di decoro con urla e calci per ottenere ciò che gli serve per sopravvivere.

Il pensiero che se non faccio il rituale il pensiero diventerà reale è proprio una grande stronz… ehm un grande inganno perpetuato dall’ansia

Ripetiamolo perchè un concetto importante. Il DOC sopravvive con le compulsioni e farà qualsiasi cosa per ottenere ciò che gli serve per sopravvivere. Quindi farà di tutto per farci compulsare.

Ma quali sono le compulsioni tipiche in chi soffre di ossessioni aggressive?

  • Evitare ogni oggetto o immagine che possa scatenare pensieri violenti (ad esempio: coltelli, il notiziario, la pubblicità violenta, film horror ecc…). Ciò include anche nascondere oggetti o metterli sotto chiave per paura che trovandoceli intorno possano farci diventare pericolosi.
  • Controllare che a causa del nostro comportamento non sia stato arrecato alcun danno (ad esempio, ripercorrere un itinerario per essere sicuri di non aver investito qualcuno o controllare la presenza di eventuali segni sul proprio corpo che indichino il coinvolgimento in una lotta) o controllare che ci siano prove di un evento temuto (ad esempio, controllare in rete che non ci siano notizie riguardanti un evento temuto).
  • Revisionare mentalmente gli eventi per accertarsi che non sia stato fatto danno o che non si abbia avuto intenzione di fare danno.
  • Neutralizzare le ossessioni cercando di sostituirle con dei pensieri “buoni” (per esempio la preghiera compulsiva).
  • Confessare i propri pensieri per essere sicuri che la persona che ascolta la nostra confessione sappia quello che è successo nella nostra testa e possa prendere una "migliore e consapevole" decisione sullo stare con noi o meno (situazione particolarmente comune nel DOC da Relazione).
  • Andare in cerca di rassicurazioni (ad esempio, manipolare gli altri per sentirsi dire che non fareste mai del male a qualcuno o andare in cerca di persone che hanno arrecato un danno e sottolineare le differenze tra di loro e voi).
  • Compulsioni magiche/o di tipo superstizioso (ad esempio, ripetere "determinati" numeri per scongiurare un danno, tamburellare, cantilenare o altre forme di comportamento fisico o mentale messo in atto allo scopo di proteggervi dalla realizzazione dei pensieri negativi).

Questa è solo una lista breve delle compulsioni tipiche del doc aggressivo.

Come già descritto nell’ebook gratuito sul Doc, chi non soffre di questo particolare tipo di Doc non potrà che stupirsi di fronte alla manifesta “assurdità” di alcuni schemi di pensiero. Eppure non saprà sottrarsi a sua volta dalle compulsioni, ugualmente assurde, tipiche del suo particolare caso di Doc.

Il fatto è che il Disturbo Ossessivo Compulsivo colpisce i lati più importanti della nostra personalità rivoltandoceli contro. Così nelle ossessioni aggressive si presenta spesso con immagini di azioni terribili contro le persone care, proprio perché è il peggio che si possa immaginare e perché si tiene molto a quelle persone.

Ossessioni aggressive: come liberarsene

Ho avuto anche io il Doc aggressivo (ebbene si li ho avuti quasi tutti 😀 ). Poche settimane dopo lo scoppio del mio Disturbo Ossessivo Compulsivo, mentre stavo precipitando nel vortice delle ossessioni, ho avuto un pensiero molto forte, venuto dal nulla, nel quale mi vedevo uccidere la mia compagna con un coltello affilato. Ne è seguito il consueto picco d’ansia e da lì è partita l’ennesima filippica:

  • “O mio Dio e se diventassi pazzo?”
  • “Come faccio ad essere sicuro di non essere colto da un raptus?”
  • “Se lo ho pensato, allora potrei farlo….”
  • Ecc… ecc…

La cosa è durata diversi giorni, fino a quando ho cominciato a guarire, mi sono convinto che erano assurdità e gradualmente l’emergenza è rientrata (dopotutto era un Doc “secondario”).

Quello che però vorrei farti capire è che periodicamente ho ancora questi tipi di pensieri. Come più volte ho pensato di investire volontariamente qualcuno. O di fare cose tremende. O di minacciare un amico in modo serio.

Non sono pensieri piacevoli ovviamente, ma capitano.

So però che i pensieri sono pensieri e non sono fatti. So che mentre nel mondo della mente non c’è limite al numero di cose terribili che POTREI fare, nel mondo della realtà non FAREI mai cose simili. 

mentre nel mondo della mente non c’è limite al numero di cose terribili che POTREI fare, nel mondo della realtà non FAREI mai cose simili.

E so che questi pensieri sono normali per qualunque essere umano sulla faccia della Terra. Anche per il più buono e santo che ci sia. Di conseguenza, lascio scorrere questi pensieri violenti e loro, semplicemente passano. Ovviamente questo risultato non si raggiunge in un giorno… però si raggiunge. Con costanza e disciplina (ed il giusto percorso).

Fammi sapere che cosa ne pensi nei commenti qui in basso!  

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  1. Ciao Lucio , ho 19 anni, è cominciato tutto 2 settimane fa, dopo aver fatto vari esami di coscienza e capito quali erano veramente i valori della vita ,volevo cominciare a vivere la mia di vita. Avevo solo un piccolo problema, un pensiero fastidioso che metteva in dubbio la mia eterosessualità a cui però non davo molta importanza. Poi ho deciso che era il momento di dare una svolta. Volevo proprio cominciare dall’eliminare quel fastidio dalla testa in modo da godermi ogni singolo momento. Purtroppo (non sapendolo) non ho fatto che rafforzarlo visto che volevo sconfiggerlo Ragionando e spiegandolo. Poi non riuscendoci sono andato a cercare su internet come fare e qui ahimè il mio più grande errore. Leggendo un articolo con ansia e panico che crescevano ,sono andato a vedere le possibili conseguenze e,leggendo azioni compulsive involontarie( non sapendo cosa fossero) ,sono andato in crisi e senza finire di leggere l’articolo ho chiuso. Intanto pensieri di azioni aggressive verso i miei familiari mi riempivano la testa… 2 giorni dopo, dopo vari crisi di panico e ansia ho cominciato a pensare all’assurdità di tutto ciò , com’è possibile perdere il controllo e fare del male ai propri cari senza motivo. Infatti ritornando all’articolo ho trovato che si trattasse solo di rituali per calmare l’ansia. I giorni seguenti i sensi di colpa non mi hanno lasciato un attimo nonostante io so che non farei male ad una formica. Ora il problema è che non riesco a cancellare quei pensieri dalla mia testa e alcune volte i dubbi e l’ansia ritornano. Il lato positivo è che non ho più dubbi sulla mia sessualità ma ci sono momenti in cui questi pensieri aggressivi non mi lasciano stare e ho paura che se non controllassi tutte me mie azioni e le parole che dico potrei fare qualcosa di irresponsabile. È veramente difficile da spiegare spero mi puoi aiutare. Premetto che sono sempre stato un tipo ansioso, sensibile insicuro e protettivo dentro ma che fuori volevo sembrare forte, duro e sicuro di se..
    Scrivendo queste righe mi rendo conto di quanto sia assurdo tutto ciò partendo da un franteindimento però ci sono momenti della giornata in cui mi ritrovo ad aver paura di pensare e fare qualsiasi cosa…
    Non sono sicuro si tratti di doc forse è ansia generalizzata, spero in una tua risposta

    1. Per la precisone ho avuto paura di perdere il controllo del corpo, delle mie azioni, di fare del male a qualcuno,di perdere i valori che con fatica e errori avevo capito, la ragione e ciò che è giusto e sbagliato, di impazzire e diventare come i psicopatici nei Tg, di fare azioni imbarazzanti e vergognose e che non c’era altra soluzione che farla finita, ma fino a prima di quel giorno stavo talmente bene che credo queste preoccupazioni non avrebbero avuto senso

    2. Pare di leggere quello che è successo a me… ti dirò, la rete, se non sei indirizzato è un luogo pessimo, la peggiore delle periferie dell’umanità!!! Io ho commesso il tuo stesso errore, avevo una piccola paura che volevo rimuovere per sempre. Essendo la paura non reale, qualsiasi attegiamento mentale nei suoi confronti l’ha ingigantita a dismisura e mi sono ritrovato a soffrire come un cane, ad avere attacchi di panico ed ansia per situazioni senza senso a 22 anni! Prima di allora semplicemente accettavo tutti i pensieri facendoli scorrere e la mia vita era serena, ero davvero un ragazzo coraggioso, ambizioso, sicuro di me stesso e fiducioso nel mondo. Ebbene il mondo mi è crollato addosso!!! Adesso ho capito i miei sbagli e sto tentando di ritrovare una serenità, almeno la serenità di affrontare le sfide della vita, non è un percorso semplice, ma dico che secondo me questa bomba prima o poi doveva scoppiarmi. Ora è scoppiata ed ho capito che non devo lasciarmi ingannare da una mente troppo razionale, che il cuore va ascoltato, che il cervello va usato solo se serve (studiare, lavorare, stop.), che l’istinto la sa lunghissima, che dentro di noi abbiamo la cura per tutto. Quindi questa mazzata meglio prendersela a 20 anni che a 40-50… Abbiamo una vita davanti per riparare questa forma mentis.
      Come diceva Toro Seduto: “quando sarai pronto a morire, allora sarai pronto per vivere”.
      Spero di averti sollevato.

      1. Credo non ci sia niente di più vero, infatti il primo episodio di crisi d’ansia si è verificato perché avevo paura di un arresto cardiaco anche se era una banale tachicardia, comunque ne sei uscito completamente?

        1. Guarda è sempre lo stesso… figurati che sono stato due volte al pronto soccorso perché è stato un fulmine a ciel sereno e non potevo credere che mi fossi soltanto auto condizionato… uscire completamente non so non credo ancora pero. Anche perché quando l’ansia assale a volte c’è sfiducia. Quando si placa leggi tutto chiaramente… inoltre le ossessioni tendono a prendere diverse strade per cui superata una sembra che subito ce ne riproponga un’altra… la chiave è affrontarle tute così e riconoscerle per non caderci in futuro ed i consigli di Lucio sono veramente oro colato anche perché lui ha vinto completamente il disturbo. E per dirlo vuol dire che è vero… un ansioso non direbbe mai una cosa del genere perché temerebbe di ricadere…

          1. Il mio problema è che in quei 2 giorni di panico totale era come se non mi fidassi più di me stesso, un volta ho avuto addirittura la sensazione di non riconoscermi allo specchio, perciò controllavo qualsiasi cosa, azione ,parola ,pensiero e emozione per evitare che succedesse qualcosa di brutto. In qualche modo tutte queste cose si sono automatizzate in una sorta di ansia anticipatoria che la maggior parte delle volte prende il sopravvento e rende impossibile la giornata. Ultimamente sto imparando a gestirla, anche se ogni giorno al risveglio devo cominciare tutto da capo perché la prima cosa che mi viene in mente e di controllare i miei pensieri e del non aver fatto niente di male, la giornata procede con alti e bassi, qualche ricaduta ma nonostante tutto la sera vado a dormire bene e speranzoso, credo anche di stare per decifrare il messaggio che mi sta mandando: ho sempre avuto paura di non essere all’altezza delle responsabilità e della vita e forse di crescere, credo che questo voglia dire che è il momento di farlo, anche se se risolvevo il problema del pensiero omosessuale ero pronto farlo da solo, non c’era bisogno di qualcosa di così crudele…

      2. Come diceva Toro Seduto: “quando sarai pronto a morire, allora sarai pronto per vivere”.

        Questa te la rubo 😛

    3. Il Doc spesso cambia “oggetto”. Molti passano dal Doc da relazione a quello omo, si fanno un giro sul doc aggressivo, poi cambiano di nuovo, poi tornano a quello omo ecc….
      Il punto è che se diamo retta ai pensieri assurdi (che anche tu riconosci come tali) che può creare la nostra mente, non ne verremo mai fuori…

      Se però hai particolare difficoltà, potresti pensare di rivolgerti ad un esperto in disturbi ossessivi…

      1. Grazie Lucio, ho letto tutti i tuoi articoli e mi stanno aiutando davvero molto, sto imparando i meccanismi e a gestire l’ansia e la mente mi sto preparando per affrontare le ultime fasi 6-7, penso che tutto ciò nonostante sia doloroso mi stia facendo capire chi sono veramente e come bisogna vedere il mondo basandoci sulla realtà e non troppo sulle interpretazioni mentali negative e a volte assurde. comunque volevo chiederti delle sensazioni che hai provato quando ne sei uscito, a volte mi ritrovo con la testa vuota senza dialoghi interiori senza preoccupazioni guardando il futuro a cui ambisco e immaginandolo e godendomi il presente,
        Poi però è sempre la rabbia per tutto il tempo perso dietro a problemi irreali e l’aver dato troppa importanza a pensieri inutili che mi fa ricadere nel tunnel, non riesco a capire come in quel momento possa aver creduto a cose assurde questa è la cosa non mi spiego mai, forse l’ansia e la paura mi hanno mandato in confusione… volevo sapere cosa ne pensi e di cosa hai provato..

        1. la rabbia per tutto il tempo perso dietro a problemi irreali e l’aver dato troppa importanza a pensieri inutili che mi fa ricadere nel tunnel, non riesco a capire come in quel momento possa aver creduto a cose assurde questa è la cosa non mi spiego mai

          Secondo me la cosa migliore che puoi fare è pensare ad un solo, importantissimo concetto: il PERDONO
          PErdonarsi è un atto fondamentale per migliorare il rapporto con se stessi.
          E’ quello che ci consente di lasciar andare il passato (che in quanto passato non si può modificare)
          e concentrarsi sul futuro.

          Prova. Non è semplice per noi ossessivi, ma ce la si fà.
          Garantito!

          🙂

          1. Grazie Lucio , sto per uscirne definitivamente, comunque un’ultima cosa, le mie compulsioni ‘naturali’ appena dopo la prima fase erano: una tensione muscolare assurda per evitare di perdere il controllo del corpo irrigidendolo, cercare di non arrabbiarmi mai o per lo meno allontanarmi nel caso fosse successo, stare attento a non utilizzare termini violenti o offensivi e controllare i pensieri per evitare di pensare cose sgradevoli (anche se questo è ciò che ha peggiorato il tutto) e controllare sempre tutto ciò che si ha intorno. Di conseguenza un iperattività del cervello (con conseguente difficoltà di concentrazione e a volte anche nell’apprensione di una conversazione) e il fisico esausto. Tutto ciò può essere considerato come una ‘normale’ reazione nella prima fase post panico? In qualche modo è razionale( anche se so che l’errore era è stato prendere per vero il pensiero all’inizio) per cui mi può aiutare nella fase del perdono…

          2. Certo che è normale…
            Il DOC è fonte di sofferenze enormi ed è più che normale,
            nel momento in cui non si conoscono i meccanismi,
            fare tutto ciò che in qualche modo sembri essere utile a contrastare la sofferenza…
            Sfido chiunque a non farlo 😉

            L’importante è cominciare ad evitare le compulsioni nel momento in cui le abbiamo riconosciute
            Anche lì, spesso non è semplice. La forza dell’ansia è molto grande e ci vuole parecchia resistenza per resistere.

            Avanti così, mi sembra che la strada sia quella giusta 😉

      2. Il Doc spesso cambia “oggetto”.
        Maledizione, hai ragione! A me manca quello dell’omo, anzi, non ne sapevo nulla fino ad oggi. Però leggendo quello che hai scritto tu e altre persone, mi torna alla mente che a volte si creano dei pensieri di questo tipo; disgustosi per me che sono etero, quindi con tutto il rispetto agli omosessuali posso paragonare il disgusto al terrore e paura che impediscono l’azione violenta. A qualcuno è mai capitato di fare sogni indesiderati e che il custodirne il segreto o la tentata rimozione attivi delle compulsioni?

  2. Cavolo più chiaro di così, Lucio, si muore xD ultimamente la mia ossessione è del tipo lesionistico, perché l’ansia mi fa credere che io sia depresso, dunque un depresso ha pensieri autolesionistici e li crede veri. Capito questo meccanismo va meglio però che 2 palle, l’ansia che è già brutta di suo, va a simulare altri sintomi -.- e penso sia così x tutti i doc no?

    1. Direi proprio di si…
      Nota però la logica, apprentemente coerente, del DOC:

      l’ansia mi fa credere che io sia depresso, dunque un depresso ha pensieri autolesionistici e li crede veri

      Sembrerebbe una consecuzione logica. Invece no lo è affatto. Riesci a capire dove è il “non-senso”?

        1. E’ una cosa sottile ma fondamentale:

          l’ansia mi fa credere che io sia depresso, dunque un depresso ha pensieri autolesionistici e li crede veri

          La verità è che tu non sai veramente cosa provi un depresso.
          Puoi immaginarlo solamente sulla base di quello che hai letto in giro.
          Esattamente come chi, non avendo mai assaggiato il cioccolato, non potrà mai sapere che gusto ha.
          Eppure sulla base di queste conoscenze indirette residenti sulla tua memoria la tua mente sintetizza una conclusione

          un depresso ha pensieri autolesionistici

          e su questa conclusione crea il conseguente girone infernale di pensieri.

          La verità è che se tu fossi depresso lo sapresti senza ombra di dubbio.
          E potresti avere quei pensieri autolesionisti come no.
          Non è una regola scritta

          Ti torna?

    2. Buonasera a tutti e a Lucio in particolare che mi rivolgo,sono la zia di un ragazzo di 15 anni che già da qualche anno soffre di ansia generalizzata che gli ha causato tanto disagio soprattutto a livello sociale.. Infatti dalle scuole medie è stato vittima di bullismo (aveva il sostegno per una diagnosi rivelatasi poi errata di ADHD) che lo ha provato moltissimo e così è stato anche alle superiori…Si è sempre sentito rifiutato e non ha amici l.I genitori hanno provato a coinvolgerlo senza forzarlo in varie attività sportive la anche qui in disastro,veniva puntualmente messo da parte se non addirittura dimenticato..Mai un invito a un compleanno,una pizza..niente.Devo comunque ammettere che mio nipote talvolta ha un atteggiamento che per gli altri può risultare strambo, è evitante con lo sguardo,si muove molto e non è il classico adolescente,ma è un acuto osservatore della realtà.Negli ultimi due/tre anni ha cominciato a manifestare pensieri ossessivi e catastrofici riguardo i fenomeni climatici in particolare che lo hanno portato a mettere in atto tantissimi rituali sfinenti,ha cominciato a fissarsi con l'orecchio che non potevamo sfiorare,ad andare al bagno a urinare anche 40/60 volte al giorno…a dover fare determinate cose per un determinato numero di volte… È distrutto,me lo ripete spesso e ha paura di diventare pazzo.Ultimamente pur essendo difensore degli insetti e degli animaletti esce per delle passeggiate solitarie in cui mi invia video dove è intento a schiacciare lumachine e formiche,esseri indifesi…mi dice che la cosa gli procura piacere ma poi si vergogna e ritira tutto o mi elimina i messaggi.. È seguito da più di un anno,dopo vari percorsi di terapia comportamentale,da una psicologa e da una neuropsichiatria,ma lui non vede miglioramenti ed è preoccupato per il suo futuro…Io sono molto legata a lui,sono stata anch'io in età prepuberale dagli 8 anni ai 16 una doc,dovevo ripetere tutto ciò che facevo sette volte, controllare gas,porte,finestre,pulire per sette volte il pavimento e via dicendo… crescendo la cosa è andata scemando da sola,ma ho sviluppato dei disturbi alimentari che ho risolto sempre in modo autonomo verso i 25 anni.Ora ho 48 anni e questo nipote e la sua sofferenza mi stanno spezzando il cuore.Scusate il messaggio lunghissimo e lo sfogo,ho bisogno dei vostri consigli.Buonaserata a tutti..

  3. Lucio… che dire… Complimenti, vai sempre dentro al problema, lo svisceri, lo apri, lo giri e lo rigiri e ne fai cadere tutta la sostanza, e fai comprendere come funziona la trappola e la pochezza del suo meccanismo che ahimè si nutre di ansia!
    Una persona buona non ucciderà mai qualcuno per sfizio o per follia… anzi semmai dovesse cominciare a fare pensieri strani (ma seriamente non a causa del doc) sono sicuro che rientrerebbe presto sui suoi passi ammettendo l’errore madornale in cui stava lanciandosi… ne sono certo perché così a me capita per altre cose che non mi fanno paura. Ad esempio io non soffro di doc aggressivo, a volte mi è capitato seriamente di pensare per rabbia o cose strane di far male a qualche nemico (pugni, schiaffi ecc) salvo poi sbollire la rabbia e far scivolare tutto. Perciò non temo questi pensieri perché ho la prova che se non li temo non succede nulla. Purtroppo invece altre cose mi creano più ansia, pensieri “sessuali” (che non tollero), pensieri di non riuscire nella vita, pensieri di non diventare uomo con gli attributi, pensieri di perdermi ecc. Questi mi creano ansia e sono ancora trappola del gioco. Ma la riprova del fatto che sia come dice Lucio ce l’ho leggendo altri articoli di ossessioni di cui non soffro, dove si legge chiaramente la differenza tra il vero malvagio e chi si danna per non avere pensieri malvagi! Forza ragazzi, a presto!

    1. Lucio… che dire… Complimenti, vai sempre dentro al problema, lo svisceri, lo apri, lo giri e lo rigiri e ne fai cadere tutta la sostanza, e fai comprendere come funziona la trappola e la pochezza del suo meccanismo che ahimè si nutre di ansia!

      Lo sai perchè riesco a farlo bene? PErchè sono pur sempre un ossessivo (nel senso di perfezionista). Però ho imparato ad usare la mente ossessiva nel modo giusto, pilotandola senza farmi pilotare.
      La mente ossessiva ha potenzialità enormi… immense… però è come una Ferrari, bisogna saperla usare o ci si và a schiantare.
      Col tempo e la disciplina si fà.

      Ma la riprova del fatto che sia come dice Lucio ce l’ho leggendo altri articoli di ossessioni di cui non soffro

      Esatto! Molto bravo!
      Quante volte ho detto: leggendo degli altri Doc non potrai fare a meno di pensare a quanto siano assurdi… tutti tranne quello da cui non si riesce ad uscire…
      Se però tu ribalti la prospettiva capisci che tutti sono totalmente assurdi!!

  4. credo anche che chi ha un atteggiamento ossessivo, tende in realtà a provare tutti i tipi di ossessioni… non gliene basta uno! Passato uno si appiglia ad un altro e così via! La via maestra è lasciar scorrere! Scorrere tutto, e vivere normalmente, accettando tutto e cercando di non risolvere l’irrazionale… Se abbiamo fede abbiamo fede stop, non chiediamoci perché per come… se non sopportiamo la nostra ragazza oggi non la sopportiamo stop, non chiedersi perché e non dovrei ecc… se oggi daremmo uno schiaffo a quel nostro amico che si è comportato malissimo è un modo per scaricare la rabbia, ma state certi che con un pizzico di sale in zucca (e gli ossessivi ne hanno da vendere di sale) non succederà un bel nulla!
    Non appigliatevi alle vostre paure e non le alimentate cercando in tutti i modi di risolverle con la razionalità.

      1. Grande Lucio, mi fa molto piacere sapere che esiste una persona come te! Pratica, senza troppi ghirigori, essenziale!
        Mi sei piaciuto quando hai elogiato la mente ossessiva dandole una marcia in più.
        È vero quando c’entri a pieno, è una fonte inesauribile di belle cose e sensazioni. A volte però è difficile starci dietro, non siamo di facile assemblaggio!!! ^_^

  5. Ciao Lucio un ultima cosa, visto che per te era un doc secondario, hai ricevuto un altro messaggio come nel caso del doc omo? Perché nel mio caso è partito tutto da un franteindimento e quindi non sono sicuro che debba cercare un messaggio…

    1. Quando ne esci inoltre non senti come se avessi perso il senso della realtà per tutto il tempo precedente? Era questa la
      Mia più grande paura…
      Mi sono reso conto che sono stati giorni in cui non ho vissuto ,se non dentro la mia mente… Spero ciò non abbia recato danni al cervello o altro…

      1. No danni al cervello non ce ne sono.
        La perdita di tempo invece c’è stata.
        Ma in realtà considerarla così è sempre un modo per punirsi.
        Perchè di fatto ogni momento di crescita e di maggiore conoscenza di se stessi è sempre tempo ben speco 😉

          1. Non è importante il messaggio che ho trovato io.
            Non è neanche importante trovarlo per forza.
            Non ti fissare!!

          2. Grazie Lucio, pensavo fosse fondamentale, ora posso lasciarmi andare del tutto senza voltarmi indietro, comunque il doc omo aveva come messaggio far uscire il represso desiderio verso le donne.
            Un ultima cosa, in questo periodo ho sviluppato una forte paura per le malattie mentali e per i termini tipo borderline, schizofrenico, psico… Come credi sia più giusto affrontarla? aprire i link e leggere o ignorare tutto?

          3. Scusate ragazzi mu chiedevo è DOC la paura ossessiva e costante di bestemmiare per ogni sciocchezza e arrabbiatura?

  6. Ciao Lucio, volevo sapere…io sto imparando a riconoscere i meccanismi,sono in cura e per ora mi sto esercitando a scrivere i miei pensieri,con relative emozioni associate e compulsioni mentali che compio per abbassare l’ansia….il mio ė un Doc molto eterogeneo, passa da una cosa all’altra proprio come anche tu hai fatto notarr più volte….A volte però mi sale talmente tants ansia che subentra il pensiero” e se non fosse Doc? Se te lo dici solo per darti una giustificazione ma in realtà tu faresti tutto ciò che pensi e provi ansia perché magari una partr di te comunque non vorrrbbe?” proprio questo pensiero é davvero infernale….come se ne esce? é un botta e risposta continuo davvero estenuante….io credo che se uno ė un assassino l ansia non la prova affatto,però poi il Doc mi fa mettere in dubbio anche questo…inoltre pur riconoscendo i meccanismi non sono in grado di fermare le rassicurazioni mentali successive ai pensieri…anche questo ė “normale”? a volte penso che nn ne uscirò mai….forse devo solo accettarlo e accettare gli alti e bassi che comporta….magari non tutti guariscono e io sono tra questi…. 🙁

    1. Ciao Lucio,potresti leggere il mio msg piu su? perxhe ho l impressione che ti sia sfuggito….ciao e grazie se vorrai rispondere

  7. Ciao Lucio.
    Fin da piccolo ho sempre avuto pensieri strani intrusivi è atteggiamenti ossessivi, ad esempio il timore di entrate in chiesa e bestemmiare mentalmente oppure contare i paletti della strada senza Farmelo scappare uno e ancora, da quando divenne zio alla età di soli 12 anni, il timore di essere Pedofilo perché baciai con intensità la mia nipotina.
    Ok, diciamo che ho sempre convissuto tranquillamente con questi pensieri/timori senza invalidare troppo la vita.
    Cosa che invece è accaduta dal momento in cui alla età di 26 anni mi chiesi sono gay? In quanto visualizzai un immagine di un grosso pene e provai senso di inferiorità(dovuto ad un complesso per le dimensioni) e sapere che quella persona che io stimato possedeva un pene grande mi fece sprofondare nella disperazione e quella sensazione di sentirmi nn alla altezza di soddisfare la mia ragazza e le donne in generale. Non so perché mi chiesi subito se fossi gay, forse perché avevo notato quel dettaglio. Fatto sta che Inizia a sittopormi subito a prove e test e fino ad aggravare la situazione cercando di trovare cause e sintomi.
    NA quello che mi chiedo: prima di pormi la domanda sono gay? Nn avuto nessun dubbio sula mia sessualità e mai è poi mai nessuna immagine intrusiva. Quelle sono arrivate dopo i test e le prove a conferma della mia eterosessualità.
    É la stessa cosa,?ovvero io so che quei pensieri pedofili o in chiesa blasfemi e aggressivi erano frutto di pensieri automatici e intrusivi alla quale nn davo corda e ci convivevo, ma questo dubbio a cielo sereno può avere una natura diversa?
    Strutturalmente noto che hanno radici diverse: i primi nascono nella testa, il secondo è nato da uno stimolo esterno interpretato sotto la lente dell ansia divenuto un dubbio ossessivo.
    Stiamo parlando della stessa cosa?
    Attendo risposte, grazie Lucio.

  8. Caro Lucio,
    sono una ragazza di 27 anni e soffro di Doc da circa 4 anni, avendolo scoperto solo da un anno e dunque essendo consapevole solo ora dei suoi meccanismi mi rendo conto di averne avuto diversi episodi molto molto lievi sin da bambina.
    Con questo messaggio vorrei solamente ringraziarti dal profondo del cuore per tutto l’amore e l’attenzione che metti nella cura di questo blog, non so se qualcuno te l ha mai detto ma il tuo lavoro è un vero e proprio salvare le vite, vorrei inoltre lasciare un messaggio di speranza a tutti coloro che sono immersi come me in questa sofferenza senza eguali.
    Ho attraversato ed attraverso ancora tutti i tipi di doc, per lo più relativi a compulsioni mentali, doc pedofilo aggressivo, paura di essere malata mentale e quant’altro, talvolta mi ritrovo a compulsare anche su semplici affermazioni che faccio chiedendomi cosa sia la realtà.
    Inutile dire che questo mi ha trascinata in una depressione fortissima che ogni tanto mi impedisce anche di dormire più notti di fila
    Prendendo atto di tutti i tuoi consigli ma sopratutto tenendo bene a mente una frase da te riportata in un articolo “quando la mente mente, segui il cuore” ho deciso di riprendere in mano la mia vita, di andare “oltre” ciò che ha scatenato il disturbo e ascoltare quell’urlo di dolore che viene dal mio inconscio, credo alla base di tutti i meccanismi del doc ci sia la totale assenza di amor proprio, una completa disistima, se solo fossimo sicuri di noi stessi per il doc non ci sarebbe terreno fertile.
    Bisogna amarsi, perdonarsi ma sopratutto essere pazienti, non dobbiamo ambire ad essere forti, perchè noi che abbiamo il doc di forza ne abbiamo eccome, semplicemente non la vediamo come non vediamo tutte le nostre altre stupende caratteristiche oscurate dal disturbo dalla depressione e dall’ansia.
    Se posso dare il mio modesto consiglio, scegliete di mettere le controtendenze ogni giorno, smettetela di evitare le situazioni che potrebbero scatenare le compulsioni, tanto male che vada compulserete, starete male e basta, fate le cose di controvoglia, andate a correre a fare una passeggiata, imparate a meditare che davvero con pazienza i risultati arrivano e studiate se potete !mettete giorno dopo giorno, per quanto ora vi possano sembrare cose inutili, quei piccoli mattoncini per riconquistare la vostra autostima, la vostra testa vi dice che non serve a nulla, ma il vostro inconscio assorbe la positività di tutte queste azioni, celebratevi per ogni piccolo successo e non mollate mai, questa è la lotta più dura della nostra vita ma è atta a rivoluzionarci non a distruggerci.
    Se ascoltassi la mi testa sarei bella che spacciata da un pezzo, ma ho deciso di dar retta alle mie volontà, di agire quando riesco (ed è uno sforzo grandissimo, se non la cosa più difficile mai fatta in vita mia) come se fossi già guarita, mi dico, cosa farei oggi se non fossi ossessionata e depressa?stilo una lista e qualcosina la faccio, mi costa come non mai ma a fine giornata ho messo quel piccolo mattoncino in più, ci vorrà tantoo tempo, tanta tenacia, ma la vita è bella e merita di essere vissuta, sono sicura che se perseveriamo riusciamo, tutti. però bisogna agire, qui e ora per quanto possiamo rimanere appigliati al passato tutto ciò che possediamo e che possiamo modificare sono il nostro presente e il nostro futuro!costanza ragazzi e determinazione, un in bocca al lupo ed un abbraccio a tutti quanti e grazie infinite per tutto a te Lucio

    1. Cara Stefania, potrei dirti tanti cose ma sintetizzo così:
      il tuo commento è probabilmente uno dei più importanti (se non il più importante) che sia stato pubblicato su questo blog.
      Tocca molti dei punti centrali del percorso di guarigione e soprattutto incarna lo spirito giusto!
      Con il tuo permesso, ci costruirò sopra un articolo (senza citare i tuoi riferimenti per motivi di privacy)

      La tua strada è quella giusta!
      Credici e continua così!!

      E fammi sapere come và!

      1. Ciao, io credo che durante il cammino di guarigione si ripercorrano un pò tutte le fasi, compresa la domanda se sia doc, ma come dice Lucio, credo anche questo sia il segnale di guarigione, io lo misuro anche dalle “ore” in cui sto bene, poi arriva una giornata intera, poi due senza ossessioni nelle quali sento di avere il doc in pugno, poi mi ricapita di ricadere nell’abisso, e sì dubitare di nuovo della realtà, dubitare che sia doc, dubitare pure di ciò che faccio, ma ripeto, bisogna non mollare e continuare la lotta, evitare le rassicurazioni e continuare con tutte quelle sane abitudini che ci porteranno alla guarigione completa, e te lo scrivo dopo due giorni d’inferno seguiti da due in cui son stata benissimo.
        Però ci sta, è la lotta, una battaglia io, una il doc e così via , l’importante è che con pazienza, perchè quella ci vuole a quintali, vinciamo la guerra, il doc non si stanca mai, ma aver avuto la sensazione di averlo avuto in pugno per qualche giorno è già una cosa immensa, un enorme passo avanti.
        Pazienza e determinazione!

    2. Ciao Stefania,
      bello il tuo intervento.Volevo chiederti,visto che parlo di aver attraversato tutti i tipi di doc o quasi,se erano compresi o lo sono ancora,pensieri “malauguranti” che fanno sentire terribilmente in colpa e cattivi.grazie se mi risponderai.ciao

      1. Potrei stare ore, che dico, giorni ad elencare i pensieri che sono passati e che mi passano per la testa, il punto è che non dobbiamo compulsarci sopra (poi tieni presente che sono in fase di lotta anche io e che non sono una psicoterapeuta), nè tanto meno a pensare a quale pensiero pesa più di un altro, di sicuro sappiamo che dobbiamo evitare come la peste il sentirci in colpa, per il semplice fatto che colpa non ne abbiamo!!
        Non abbiamo fatto nulla di male nè mai lo faremo su questo proprio non ci piove!!
        Ricordati sempre (come dice anche la mia terapeuta) che conta ciò che fai, non ciò che pensi, ma sopratutto una mente serena non è una mente priva di pensieri, ma una mente che li osserva senza giudicarli!
        Non sentirti in colpa, non giudicarti, ma fai appello alle tue volontà per riconoscere il doc per quello che è.
        un disturbo che ti causa pensieri preoccupazioni e ti fà sentire come se ci fosse qualcosa di cui avere sempre paura, NON SEI TU E’ LUI!
        E’ difficile da imprimere nella mente ma devi ricordarlo sempre e sopratutto fare appello alle tue volontà, non ai tuoi pensieri o paure!
        La strada è lunga e ardua per tutti. ma ognuno di noi ha la capacità di rieducare la propria testa, il doc non si stanca mai, ne troverà sempre una nuova sta a noi fargli capire quanto poco ci interessano tutte le cose bizzarre oscene o paurose che ci suggerisce e sopratutto il doc ci chiede sempre la certezza assoluta su tutto. dobbiamo però insegnare noi al doc che la certezza assoluta non esiste e farcene una ragione, correre il rischio e buttarci nel fare le cose che il doc ci impedisce di fare!
        fino a 15 gg fa non facevo altro che chiedere rassicurazioni a tutti quelli che mi conoscono e conoscono cosa sto attraversando senza rendermi conto che fosse una compulsione!
        Non devono dirci gli altri cosa abbiamo, abbiamo il doc, il resto è solo il risultato del suo sporco lavoro che noi spesso inconsapevolmente gli diamo una grossa mano a fare.
        Sono arrivata al punto che le rassicurazioni non mi bastavano più e di fatto ho smesso di chiederne, perchè non fà altro che rinforzarlo.
        Detto questo forza e coraggio!!
        il doc ha 1000 risorse ma noi ne abbiamo 1001 se vogliamo 😉

        1. Grazie per la tua risposta.É vero,quello che frega noi dockers é il voler avere in pugno tutto,ma questo paradossalmente ci porta a perdere il controllo completamente e a mettere in dubbio anche ciò che fino a ieri ci sembrava ovvio e indiscutibile….alla base di tutto c’ė una forte insicurezza che ci portiamo dietro da piccoli,secondo me…un’iperprotezione che ci ha impedito di rischiare e a voler essere certi al 101% di fare sempre la cosa giusta….anch’io mi trovo ora nella fase in cui sei tu….alterno momenti di relativo benessere ad altri in cui mi sembra di ricadere…ma dico ogni giorno a me stesso che ce la farò, che mi libererò prima o poi con pazienza da queste paure che mi tengono in catene, e che ė vero che non bisogna dare retta a tutto ciò che ci passa per la testa,perché non necessariamente questo corrisponde a realtà… dobbiamo ascoltare anche il cuore e l’ istinto che spesso non sbaglia…nella testa uno può dire e fare tante cose….e questo blog mi sta aiutando moltissimo…tra l’altro in questi giorni facevo una riflessione in seguito alla scomparsa prematura di una persona….spesso noi crediamo di avere il controllo anche su noi stessi,senza renderci conto che la nostrq vita dipende tutta proprio da un organo chr sfugge al nostro controllo….e per questo dovremmo vivere ogni momento pienamente e con più spontaneità… ce la possiamo fare!

    1. Ciao ragazzi sono una ragazza di 23 anni e soffro di Doc o almeno credo fa circa 5 . Ho molta paura e vorrei chiedere aiuto ad uno psicologo perché ora sono nel pieno della crisi e sono incinta. Ho una situazione molto complicata mi farebbe piacere scambiare parole con voi

  9. Ciao Lucio, altra ricaduta nell’ansia più profonda, e conseguente ossessione sui contenuti del DOC, anche se comunque riesco ad essere ancora padrone grazie ad un filo sottile di forza di volontà. Cavolo più si va avanti, ed è vero che le ricadute sono meno frequenti e più forti…Ho da porti 2 domande: 1 Quanto ti durava il periodo della ricaduta, più o meno? 2 Secondo te il cambio di stagione porta ad un aumento della forza della componente ossessiva e ansiosa? Grazie come sempre! ;D

  10. Credo che il doc aggressivo sia il peggiore… Perché se alla base di tutti c’è mancanza di stima e di amore per se stessi…. In questo si arriva addirittura a non fidarsi più di se stessi

      1. Ciao a tutti,
        sono Rossella io credo davvero che il doc aggressivo sia davvero il peggiore in assoluto ed io sto vivendo un inferno da quando l’ho scoperto circa due mesi fa non riesco a vivere al pensiero di poter fare del male a chi amo di piu’ al mondo il problema e’ che nonostante sia in cura il disturbo e i pensieri orribili non vanno via tanto da essermi davvero chiesta che forse sono impazzita e non e’ doc.Il problema si e’ focalizzato su una sola persona per me la piu’ importante ho sempre la paura e il terrore di poterle fare del male quindi le sto parecchio lontana cosa che mi fa soffrire ma quello che mi ha fatto dubitare fosse doc e’ che spesso e’ come se oltre al forte pensiero ci fosse anche l’impulso di metterlo in atto il pensiero ecco da dove nasce il terrore l’ansia e spesso la voglia di farla finita con la mia vita

        1. Ciao ragazzi sono una nuova iscritta. Anche io soffro di questa maledetta paura di fare del male ai miei cari. Sono davvero terrorizzata.

  11. Ciao Lucio
    io ho sofferto di Doc sin da piccolo…anxhe se ovviamente allora,come te non lo sapevo….mi ha colpito a momenti alterni con fasi si relativa quiete….il doc aggressivo ė sopraggiunto ultimamente,in questa fase xhe ancora devo superare….in realtà é subentrato perché come succede spesso,mi sono fatta suggestionare dal fatto di aver letto che esiste anche questo tipo di Doc….credi anche tu che certi pensieri possano sopraggiungere perché condizionati,o comunque se vengono ė perché prima o poi sarebbero emersi?

    1. Se vengono è perchè c’è una predisposizione di base dovuta ad una mente ossessiva.
      Dopodichè in linea teorica qualunque ossessione può attecchire ma spesso è una che prende il sopravvento: quella più lontana dalla nostra vera natura.
      Prendi questa frase con le pinze… non c’è nulla di scientifico…

  12. Lucio come si fa non avere paura di perdere il controllo quando si sentono notizie come questa recente dell’infermiere di secondigliano che dopo una lite futile con i familiari prima li uccide e poi si mette a sparare a destra e a manca dal balcone? e non aveva mai dato segni di squilibrio… 🙁

    1. Bella domanda… in tema… beh secondo me qui è molto importante la volontà e sapere che la nostra mente è al servizio della nostra volontà e non il viceversa… Comunque attendo anche io risposte più esaustive…

        1. La spiegazione l’ha data… se non lo vuoi non lo fai… il resto è ansia. Ansia è basta… Sta sicuro che chi ha questi “raptus” non ha alcuna ansia nel farli…

          1. Anch’io mi dico questo…. poi tra l’altro anch’io penso che certi soggetti abbiano soltanto tenuto nascosta la loro natura che è esplosa poi in questo modo….

          2. Il fatto è che a volte mi capita di pensare ” e se provi ansia perché vuoi rinnegare questa parte di te che lo farebbe?” 🙁

          3. Descomunal, formato de tu blog! ¿Cuanto tiempo llevas bloggeando? haces que leer en tu blog sea entretenido. El aspecto total de tu web es currado, al igual que el material contenido!
            Saludos

        2. Quindi visto che alla TV “hanno detto” che questo ha avuto un raptus allora hai dedotto che potrebbe succedere anche a te. Giusto?
          Magari questo era anni che covava rancore verso quelle persone. Chi lo sà che cosa ha la gente dentro la testa?
          Ma alla TV questo non lo dicono.
          1) Perchè così fà più audience
          2) Perchè neanche loro potevano sapere cosa aveva nella testa quel tizio
          Esattamente come quelle bufale dove un uomo di 60 anni (guarda caso famoso) dice di essere diventato gay.
          Stesso identico meccanismo: sfruttare notizie per fare audience.

          Dopodichè non mi aspetto di certo di convincerti con queste parole: il DOC non si vince con la razionalità.

          La vera domanda da porsi è:
          voglio vivere tutta la vita nel terrore che qualcosa di quasi impossibile accada?
          Oppure voglio accettare il rischio e sbattermene le scatole?

          L’ansia è una sofferenza certa a fronte di un pericolo solo potenziale. In questo caso praticamente impossibile.
          Stà a noi ad un certo punto scegliere se continuare a portare avanti la’ssurdità del Doc oppure no.

  13. Lucio ma ė normale fare sogni in cui sembrqno quasi piacerti atti di violenza seppur non commessi da te quando si ė incastrati in questo tipo di Doc? proprio stanotte ho fatto sogni di questo tipo e mi sn svegliata abbastanza turbata…. 🙁

  14. grazie davvero Lucio,

    pochi mesi dopo la nascita di mio figlio ho cominciato ad avere “visioni” in cui facevo del male proprio a lui, lo mettevo in lavatrice o nel forno, lo accoltellavo o ne mangiavo delle parti… non ti dico che malessere provavo, la SUA MAMMA poteva avere questi pensieri? sul bimbo desiderato e amato? le immagini fugaci sono diventate ossessive, quando non le avevo mi domandavo se ero serena o cosa provassi richiamandole alla mente… una tortura, le notti lunghissime a rimuginare su queste cose, le vedevo perché volevo farlo?

    ho trovato il tuo sito un paio di mesi fa, in una notte in preda all’ansia e al tormento, molestata da pensieri suicidi, pur di non arrecare danno al mio piccolo… ho cominciato un piccolo processo di rinascita, perché avevo paura di essere felice? non potevo semplicemente abbandonarmi alla mia felicità? perché ogni volta che mi andava tutto bene non ero capace di gioire completamente perché ” e se poi finisse?” … e se anche finisse? posso impedirlo? no, ma almeno prima sarei stata completamente felice!!

    anche io ho avuto bisogno di confessare tutto a mio marito e ai miei genitori, sono rimasti basiti ma mi hanno fatto sentire il loro appoggio, sono sempre stata perfettina e controllata, penso che il DOC ce l’abbia cucito addosso come una seconda pelle (anche io a volte guidando penso “e se investissi questo qui?” … mi ha sorpreso leggerlo detto da te!) ma adesso so che si può fregare ignorandolo, liberandosi da dannose rielaborazioni e rimuginazioni.

    non è cosa facile perché ripeto, ce l’ho cucito addosso, però ho nuovamente imparato a sorridere a mio figlio (mi sentivo ipocrita a farlo ridere quando dentro avevo immagini mostruose) e adesso mi sento una persona nuova.

    grazie.

    1. Molto bene 🙂

      Hai capito quale è la strada. Ora devi solo proseguire così 🙂

      perché avevo paura di essere felice? non potevo semplicemente abbandonarmi alla mia felicità? perché ogni volta che mi andava tutto bene non ero capace di gioire completamente perché ” e se poi finisse?”

      Molto interessante. Sei riuscita a capire per quale motivo avevi paura di essere felice?

      1. ho visto sempre le persone invidiare chi è felice e sogghignare quando questa felicità finisce, ho deciso pertanto di tenere un profilo basso, ad esempio per tutta la gravidanza ho detto che andava tutto bene aggiungendo SPERIAMO CHE DURI… così da non essere troppo felice e invidiata e poi magari derisa

        Se penso a quante energie spreco ogni giorno a parare colpi inesistenti e a fare supposizioni, invidio le persone semplici!
        .
        Ho letto l’articolo sull’intelligenza emotiva, è interessantissimo, effettivamente traduco le emozioni estreme in ansia perchè non le so riconoscere, devo allenarmi

        1. Se penso a quante energie spreco ogni giorno a parare colpi inesistenti e a fare supposizioni, invidio le persone semplici!

          E’ la grande perdita di tempo di tuttoi noi ansiosi.

          Una volta un vecchio saggio disse: “Ho passato la maggior parte della mia vita a proteggermi da pericoli e paure che poi non si sono mai verificati”

  15. Ciao a tutti….Purtroppo sono intrappolata in questo tipo di ossessioni…..fino a pensare che se lo penso…magari è. ..!!!sono alla soglia del trattamenti farmacologico…è sono mooolto sconfortata. …

  16. Grazie mille per l’articolo, inconsapevolmente mi hai tirata su di morale:) mi sono ritrovata in quasi tutto quello che hai detto e questo mi solleva, perchè ho sempre pensato di essere impazzita.
    Non si contano sulle dita di una mano le volte in cui ho ripercorso con la macchina la strada all’indietro per la paura di aver investito qualcuno. Per non parlare delle ansie che mi si presentano ogni volta che ho un periodo particolarmente difficile.
    La prima volta che mi è successo è capitato a 13 anni, avevo il terrore di diventare indemoniata se adesso ci penso mi viene da ridere. Con il passare del tempo le ansie sono diventate peggiori, ogni volta vorrei mettere a tacere il cervello. Ogni volta che riesco a superare un’ ansia, spero sia sempre l’ultima e invece… Perchè siamo così autolesionisti? Spero un giorno di riuscire come te a far scivolare i pensieri negativi senza per forza entrare in circoli viziosi che non fanno solo che portare alla depressione.
    Grazie ancora e buona serata 🙂

  17. è bello sapere che c è qualcuno che soffre come te di queste cose che lotta ogni giorno per capire come superarle.
    leggere il tuo articolo mi ha fatto capire che non sono sola!
    GRAZIE 🙂

  18. Qualcuno che è uscito da questo tipo di doc e mi sa spiegare se ha scoperto xché proprio questo doc? Esperienze??la mia terapista dice che potrò con il tempo arrivare a qualche perché. …ma altre cose sono così è basta….senza perché! Non riesco a capire a che punto sono…a volte mi chiedo ancora se è doc o no….altre di distinzione dai pensieri dicendo:ok voi non siete me!!!di fatto sono impaurita…….come anonimi. ….mi terrorizzato notizie dove un raptus fa impazzire qualcuno. …..sec te Lucio qual’è la prima cosa su cui dovrei lavorare??

  19. Buonasera ……. il mio doc si sta rallentando….ma xché ho cmq paura. ……se torna un attacco? ??se riesco a pensarci senza ansia?? Se….se…. ne verrò mai fuori???a che punto sono??

  20. Soffro di ossessioni aggressive da un annetto ma solo da poco ho scoperto cosa é davvero, prima non mi informavo per paura di scoprire che ero uno psicopatico XD e sono arrivato a questa conclusione cercando “ansia” su internet 🙂 al inizio capitava una volta al mese circa o comunque di rado poi si e intensificato, e l’ansia arrivava alle stelle, per passare piano piano, da quando sono riuscito a scoprire che ha un nome quasi da subito l’ho ridicolizata e il cammino ora sembra tutto in discesa, devo ammettere che il mio approcio forse mi ha aiutato, quando vedevo coltelli ingiro mi imponevo di lasciarli li senza nasconderli, o a volte ho anche provato a prendere in mano oggetti “appuntiti” e forzare i pensieri e notavo che in effetti era ridicolo non volevo davvero fare del male. Non mi sento di consigliare questo approcio, ma vi assicuro che é tutto uno scherzo della mente, se queste ossessioni arrivano voi lasciatele fare senza porvi domande e nel giro di pochi miniti andranno via, e nei momenti di tranquillità, ridicolizateli (in modo costruttivo). Tra i pensieri e gli atti c’é tutta una volontà, e come dice il testo qui sopra il ribrezzo e la paura sono una garanzia del fatto che non accadrà nulla… É normale, non siamo pazzi, o se lo siamo allora lo é tutta l’umanità, e in quel caso é tutta un altra storia 😉
    Bel testo grazie al autore

  21. Ciao Lucio, sono una ragazza di 21 anni. E soffro a quanto pare di Doc. È strano metterlo nero su bianco. Comunque tutto è cominciato quando avevo 4 anni, dopo la vista di una scena di un film in cui una bimba si ingoiava un tappino e soffocava, io ho cominciato ad avere paura, TERRORE, di soffocarmi con qualsiasi cosa. Controllavo qualsiasi cosa. Alla fine è passato. Poi verso gli 11 anni ho avuto il Doc religioso, paura di leggere le preghiere all’incontrario, pensare male di Dio etc… anche questo è passato.
    E poi arriviamo ad oggi, doc aggressivo, tremendo, frustante, il peggiore a mio avviso. Oltre alle immagini e alle compulsioni di controllo, il lato più brutto di questo Doc sono le sensazioni, apparte l’ansia onnipresente, mi sento apatica, cattiva, inutile, come se la mia vita non avesse più senso, mi sento svuotata: come se non provassi più amore o sentimenti. È orribile. Ma sonl una combattiva e penso che se qualcuno ha posto sul mio cammino il Doc è perché io posso sconfiggerlo. Tutti noi possiamo farlo. Da un mesetto sto andando in terapia e per quanto a volte mi sembra una rottura sono una che mi impegno e tutti dovremmo farlo. Un bacio a tutti e buona guarigione. Spero veramente di uscirne e tornare a essere felice 🙂

  22. Buonasera Lucio,buonasera a tutti….
    Spero che la tua situazione familiare,Lucio sia in miglioramento
    Io lo sono a momenti alterni…..un percorso lungo e difficile che è ripartito dopo estate tremenda dagli albori della mia vita…..cioè dalla nascita…. anche se a volte perdo il filo e non riesco a collegarlo al mio problema…….sarò sulla strada giusta???

  23. Ciao Lucio. Innanzitutto ti ringrazio per questi articoli. Li ho trovati molto illuminanti! Però ho bisogno di esporti la mia situazione: nel lontano 2002 la mia mente ha ricevuto malauguratamente un pensiero omicida nei confronti di mia madre. Premetto che all’epoca l’unica persona di cui non potevo fare a meno (lo é tuttora, ma in modo più attenuato) era proprio mia madre. Vivevo in uno stato di solitudine, poiché avevo perso il mio unico amico, e vedevo in mia madre l’unica mia strada da seguire. Poi é arrivato quel pensiero. Nel corso degli anni mi ha attaccato diverse volte, ma fortunatamente non ho ancora alcuna imputazione a livello penale! Cinque anni fa il pensiero non è morto. Ha cambiato solamente oggetto: la mia ragazza. Il pensiero si ripresenta e poi va via. E si ripresenta, nei momenti belli. Non so se è importante dirti questo: il rapporto che ho con la mia ragazza non è completo, ma si basa totalmente su un forte affetto. Questo mi fa star male. E credo che questa situazione di repressione va in qualche modo ad alimentare il pensiero. Qualche giorno fa il pensiero si è presentato violentemente. Sembrava quasi che stessi per realizzarlo. Ho lottato per reprimerlo. Ora mi sento come se avessi combattuto mille battaglie e che non riuscirei a brandire nuovamente spada e scudo. Ringraziando Dio (io sono credente, e come puoi immaginare mi rivolgo anche a Lui per questo) ho degli ottimi amici, un lavoro modesto (finché dura) e dei bravi genitori. Però quello “stronz…” ritorna. E io penso che sia il mio destino. Per favore illuminami

  24. Ciao Lucio, sono una ragazza di 27 anni e soffro di Doc aggressivo e sessuale da un annetto! In realtà, ho avuto vari episodi di Doc quand’ero bambina e adolescente ma non sapendo cosa fossero non ho mai dato peso ai pensieri e questi nel giro di pochissimo tempo sparivano. Il guaio è arrivato quando, da perfetta ipocondriaca quale sono, sono andata a cercare su google ” paura di uccidere le persone” e proprio allora ho appreso di soffrire di ossessioni pure. Da allora il disturbo si è cronicizzato e purtroppo ora soffro come un cane. Il primo episodio forte si è manifestato un anno fa, ero a casa con la mia coinquilina, reduce da un’intensa giornata di studio e ho iniziato ad avere paura di poter perdere il controllo e ucciderla senza alcun motivo. Le mie ossessioni spesso cambiano contenuto: passo dal pensare di essere una possibile pedofila, alla paura di poter uccidere i miei animali domestici o i miei cari! Vorrei chiedervi se a qualcuno succede come me, spiego: a periodi sto benissimo (anche 6 mesi), poi quando meno me lo aspetto ripiombo nell’ansia e sto malissimo. Sono andata un anno dalla psicologa senza però ottenere risultati, mi ha sottoposto la terapia emdr! Che consigli mi daresti Lucio? Grazie infinite per questo blog: l’idea di non essere l unica al mondo a fare a pugni con la propria mente mi tira su il morale!

    1. Provo cose molto simili alle tue. Il mio grande “problema” è il Doc pedofilo, che si manifesta attraverso pensieri ossessivi riguardanti appunto bambini, seguiti da un controllo rigidissimo del mio corpo alla ricerca di qualunque segno che possa dimostrare che sono una pedofila. Posso stare bene per vari mesi, convincermi dell’assurdità di tutto questo, ma ripiombare subito nelle ossessioni in pochi secondi. E’ tremendo! Ma sapere che è tutta una montatura aiuta molto 🙂

  25. Lucio sei formidabile , dai energia di lottare a chi ormai stava iniziando a perdere le speranze.
    Se dovessi rispondere al mio commento , mi piacerebbe raccontarti il mio fatto e farti delle domande anche se ormai(spero) ho capito un un po come funziona il DOC grazie al tuo articolo e anche a molte ricerche sul web .
    Mi piacerebbe moltissimo avere dei tuoi consigli .
    Saluti e buona guarigione a tutti.
    (Soffro di doc aggressivo e a volte mi vengono altre ossessioni anche)

  26. Ciao Lucio,
    intanto volevo ringraziarti per questa tua iniziativa che è di grande aiuto per chi come noi soffre di questa patologia.
    Poi nello specifico, soffro di DOC da molti anni e ormai ho capito certi meccanismi che lo alimentano, ma seppur la mia parte razionale si rende conto che questi pensieri sono solo immaginari, la mia parte emotiva continua a crearmi grandi disagi.
    Nello specifico il mio tipo di DOC è conseguenziale alla perdita temporale del controllo ; per fare un esempio, se mi capita di avere uno spavento improvviso, in quel momento ho la percezione di aver perso il controllo su quello che mi accade e quindi penso di potermi essere lesionato.
    Ora è evidente che il problema ha radici molto profonde in quanto non si spiega perchè mai una persona che tiene molto alla propria salute debba invece procurarsi volontariamente del male fisico.
    Teoricamente vivo in un continuo stato di iper vigilanza, e fin quando ci riesco so che il DOC non può manifestarsi, poi però se accade un evento traumatico allora le cose cambiano perchè poi iniziano a comparire immagini e pensieri intrusivi proprio quando cerco di mantenere un grado di vigilanza più elevato possibile.
    Per questo volevo chiederti che tipo di collegamento trovi tra il fatto di voler mantenere sempre il controllo su tutto, e la paura di lesionarsi volontariamente?
    Grazie ancora per il tuo contributo.

  27. ciao Lucio, tanto per iniziare GRAZIE TUTTO IL CUORE di aver scritto questo articolo tu non hai idea di quanto mi stai aiutando.
    Ho iniziato a soffrire di Doc da quasi un anno ormai, contavo compulsivamente, facevo pensieri osceni-blasfemi- incestuosi mi sono sentita uno schifo, piangevo a volte fino ad avere vere e proprie crisi, è una vita in prigione.. ho raggiunto il culmine compiendo concretamente certi pensieri ,pensando ERRONEAMENTE se li compio andranno via.. mi mettevo in piedi sulla finestra un numero prestabilito di volte, per dare un senso di perfezione nella mia testa, oppure prendevo un ago e lo passavo davanti agli occhi del mio cane (senza fargli del male), io amo il mio cane, lo bacio tutto il tempo ecc..
    io spero solo di guarire e stare bene e sconfiggere quest’ansia brutta …
    i due anni precedenti ho sofferto di attacchi di panico..

  28. ciao a tutti, e soprattutto un saluto e un grazie particolare va all’ autore del blog.
    che dire! trovo molto interessante tutti gli articoli che per ora ho letto e ho scaricato l’ebook he a breve leggerò.
    io ho 24 anni e aimè sono già 3 anni che soffro di questo maledetto disturbo e dal quale non riesco ad uscire… anzi nei momenti con più stress aumenta e fa capolino nella mia vita e in ogni attimo della giornata… sono sincera in questo momento non ho ancora innescato la speranza di uscirne, sono solo stanca di non vivere la vita e neanche sentirne il sapore mentre tutto intorno scorre… pensieri orribili e fuori dal normale o meglio dalla mia normalità anche se ormai non la ricordo più qual è la mia normalità… leggo leggo e cerco in qualche modo una rassicurazione e distrazione per passare il tempo e capire e cercare una soluzione che tarda sempre ad arrivare… sapere però che c’è un blog di persone con le quali mi posso confrontare è una cosa positiva e rassicurante in un certo senso!! il mio malessere mi sta togliendo di nuovo tutto e anche molti lati del mio carattere sempre avuti, non riesco a capire il perché, nonostante faccio terapia da tempo… dura ragazzi veramente dura, alcuni giorni vorrei finire qui tutto, ma tutto ciò mi spaventa e vado avanti. un mix tra ansia paura e pensieri ossessivi…
    trovo molto interessanti tutti gli articoli e mi rispecchio in essi spero di riuscire a mettere in pratica anche alcuni esercizi e spero in un effetto positivo, tentar non nuoce (anche perché più di così, non vivere è peggio di morire per me). RINGRAZIO VERAMENTE DI CUORE IL SIG. LUCA ODISEI DI TUTTO QUESTO. UN ABBRACCIO A TUTTI

  29. Ciao a tutti.
    Personalmente non so se sono doc o meno, forse manca la compulsione ma sicuramente ho tutti i sintomi di cui parlate e nei quali vi rivedete. So di avere un disturbo d’ansia, con paura di impazzire, pensieri intrusivi di stampo aggressivo che combatto, e questa dura lotta a volte mi fa perdere anche la percezione del reale, tanto che ho addirittura fantasticato sulla possibilità di farmi internare -rido mentre lo scrivo, ma è vero. Sono sempre stato molto sicuro di me, anche se ho fallito totalmente sotto il profilo dell’autostima. Sono sicuro di essere una persona intelligente, istruita, colta, eppure, quanto pare non è abbastanza. Vorrei sapere se esistono gruppi di aiuto per questo genere di problema, magari su fb o altrove, e ringrazio infinitamente Lucio, grazie al quale ho potuto trovare testimonianze confortanti e ho trovato anche un senso di appartenenza. Non essere solo è davvero tanto per chi crede di stare sull’orlo della follia. 🙂
    Un saluto a tutti.

  30. Vi chiedo aiuto…sono molto preoccupata…
    Ciao a tutti ho 35 anni e sono mamma di un bimbo di quasi 3. Mi sono comparsi i primi disturbi quando ero ancora incinta ma credo di soffrirne da sempre e solo da questi ultimi anni essermene resa conto…penso di aver toccato quasi tutte le varie tipologie di doc ma mi rendo conto che sono debole e che non ce l faccio da sola,che ho l’assoluto bisogno di parlarne con qualcuno di esperto in materia.ho fatto ricerche e non so dove orientarmi, sono qui x chiedervi se potete aiutarmi a indirizzarmi verso qualcuno di esperto e competente in materia doc che operi nella mia città, io sono di Genova. Volevo anche chiedere se giusto appunto un esperto come uno psicologo o psichiatra possa in qualche modo poterti far togliere i figli parlandogli di certe cose…
    Aiutatemi xche sono nel pallone, vorrei chiedere aiuto e andare in analisi ma ho paura anche a dire certe cose xche se mi prendono x pazza possono arrivare al punto di levarmi anche mio figlio?
    Vi prego ….Aiutatemi ho seriamente disperatamente bisogno di aiuto. …
    Grazie a tutti

  31. ciao a tutti, anche io come alcuni di voi che hanno scritto sul blog sono stata “colpita” da pensieri brutti su mio figlio. sono incinta e da due giorni ho iniziato ad avere paura, paura di potergli fare del male quando nascerà. più volte durante questi due giorni ho avuto il costante pensiero: e se fossi una di quelle madri impazzite che uccidono i figli, li buttano dal balcone o non danno loro del cibo? prima di leggere questo blog continuavo a dirmi che avrei dovuto trovare qualcosa da fare per dimenticarmi quel pensiero ( mi riconosco nel problema anche per quanto riguarda la ricerca di conferma) . la paura mi ha fatto cercare in internet credendo di poter magari incorrere in qualche depressione post parto, ma poi leggendo qui ho capito cosa mi stava accadendo. mi hanno spaventato molto i TG e il ricordo del film train spotting in cui dimenticavano il figlio senza cibo ne acqua (non mi drogo quindi realizzo che sia assurdo che possa dimenticare di nutrirlo). ho pensato di cercare conferma in mio marito di quanto fosse inverosimile c ho che stavo vivendo, ma alla fine ho rinunciato per paura di sembrare pazza. oggi leggendo il post di “grazie lucio” mi sono svegliata. ho capito che anche io temo la felicità. purtroppo intorno a me ho avuto brutte esperienze rigurdanti la gravidanza e parto (morti premature ecc) e c ho mi ha portato (ma anche a mio marito) ad affrontare la gravidanza col terrore di perdere mio figlio da un momento all altro, a volte mi sento in colpa perchè non sono abbastanza affiatata col bambino. quindi forse il fatto che quando sarà nato lo avrò tra le mie braccia e sarà scampato a questo pericolo avrò comunque paura di perderlo invece di essere felice, abbondanarmi alla gioia di viverlo. devo anche dire che la mia infanzia è stata talmente bella ed emozionante, il ricordo mi fa commuovere, che a volte subentra la paura di non poter essere altrettanto brava come mia madre lo è stata con me. ora sono giunta alla conclusione di avere trovato una spiegazione a quello che mi passava per la mente, anche perchè lo ripugno e vorrei cancellarlo appena vedo anche solo una parola scritta che mi riporta a questo pensiero e come “grazie lucio” lo vedo assurdo visto che è la cosa che ho più desisderato da 3-4 anni, inoltre mi emoziono solo ad immaginarmi e non vedo l’ora arrivi quel giorno. sono molto contenta di avere letto questo blog perchè mi ha riportato sulla giusta strada, mi ha fatto capire che non sono l’unica. probabilmente ricapiteranno questi pensieri orribili (visto anche le vostre testimonianze), ma ne ho compreso l’assurdità. inoltre potrò confrontarmi coi vostri post per capire meglio come comportarmi. ho comunque paura di quel pensiero mentre scrivo, ma mi sento un pò meglio.
    grazie a tutti per avermi dato la possibilità di capire, di confrontarmi e di sorreggermi nel futuro.

  32. ciao Filo e ciao Federica,

    il post “grazie Lucio” l’ho scritto io, mi sono commossa a leggere che vi abbia aiutato e fatto sentire meno sole.

    soffriamo molto per questi pensieri orribili e stupidi che ci fanno inorridire perché sono quanto di più lontano da noi, oggi credo di essere uscita dal DOC e non vi dico quanto ripensandoci lo trovi assolutamente irreale ma so quanto ci sono stata male e non posso deridermi assolutamente.

    ciò che Lucio scrive in alcuni suoi post è utilissimo, tipo cercate di valorizzarvi, di mettervi al primo posto, io mi sento sempre di non “meritare” certi piccoli lussi o parole speciali perché sento una vocina dentro che dice “chi ti credi di essere?” o simili ma in realtà chi siamo? siamo delle persone sensibili e assolutamente abbiamo il diritto di essere FELICI e dobbiamo coccolarci e sentirci speciali, anche se non abbiamo fatto niente di magnifico.

    io a Lucio devo molto, spero che i suoi problemi familiari si siano risolti, nel frattempo spero di essere stata utile a voi,

    non siete sole, siete normalissime, solo non vi volete abbastanza bene.

    abbraccioni e buona vita!!

    p.s.: mi ha fatto molto bene anche leggere alcuni libri di OSHO e mi sento di consigliare anche i fiori di bach per i momenti in cui si teme di perdere il controllo, cherry plum su tutti, spero di non sbagliare permettendomi di consigliarvi queste due cose.

  33. Buongiorno Lucio vorrei esprimere il mio pensiero riguardo al Doc .purtroppo il mio è un Doc aggressivo e di continuo rimuginare su qualsiasi cosa , dubbi , incertezze e poi l’immagine di alzare le mani a persone che voglio veramente bene ma quello che mi crea ansia e proprio il fatto che in quel momento che ho la persona interessata vicino ho una tensione una irrigidimento e cerco di tenere le mani in tasca perché quando lo guardo e sto vicino ho l’immagine di aggredito tirarli schiaffi e l’emozione strana che provo che mi fa paura e mi fa nascere il dubbio che il mio fisico agisca contro la mia volontà seguendo le immagini di impulso. Secondo te è un sintomo di Doc?

  34. Ciao Lucio, mi chiamo Giulia e ho undici anni. Un sacco di tempo fa ho avuto questi pensieri come “voglio uccidere mamma” e “voglio uccidere il mio fidanzato” ecc . Ma queste cose non le avrei mai fatte, mai! Dopo un po che ho avuto questi pensieri lo detto alla mamma e mi sono tranquillizzata. Dopo un po se ne sono andati! Due settimane fa mi sono ritornati e al inizio no lo detto alla mamma, e infatti sudavo e mi tremavano le mani. Alla fine le l’ho detto e lei ha cercato questo articolo. Prima che io sapessi di questo articolo , anche dopo aver parlato con mia mamma continuavo ad avere questi pensieri. Dopo aver letto questo articolo mi sento molto meglio. Non so se avrò pensieri “doc” ma adesso in questo momento non c’è li ho.
    Grazie per aver scritto questo articolo, volevo chiederti se mi puoi dare forse altri consigli per non pensarci più.
    Grazie, Giulia

  35. Ciao Lucio,ho a volte pensieri negativi dove magari penso che vorrei morto o che soffra qualcuno,però queste sono persone a me care e mi sembra surreale che esso possa passare per la mia testa. Come potrei voler questo per un membro della mia famiglia o per la mia ragazza? Io non voglio,ma a volte certi pensieri mi passano per la testa,e mi solgono dubbi…Come posso fare? Voglio liberarmene,mi spavento solo a pensare se qualcosa di questo possa diventare reale! Saluti,spero tu mi risponda.

  36. Buongiorno mi chiamo Fil, ho un problema di questo tipo, penso di soffrire di pensieri intrusivi, mi vengono improvvisamente in mente delle offese contro persone che in realtà non mi hanno fatto nulla e che in realtà non penso ma nei miei pensieri le offendo profondamente, il problema è che poi è come se fossi convinto di averle dette realmente quelle offese , e quindi inizia la paura ed inizio a farmi domande del tipo es : si può parlare senza avere il controllo di quello che si dice ? Qualcuno mi avrà sentito etc.

  37. Grazie! Mi sento salva. È importante che ci siano persone che facciano frutto della propria esperienza e la condividano per aiutare. Mi sono resa conto da un po’ di settimane di essere soggetta a questi pensieri. E secondo me innanzitutto è fondamentale rendersene consapevoli. Grazie al tuo articolo ho trovato le soluzioni che cerco da tanto per stare bene. Mi sento bene e sollevata perché sono normale! Anzi, sapere che il terrore e l’ansia siano propri di chi non è violento è per me una salvezza. Grazie.

  38. grazie davvero soffro d’ansia da un po di tempo ma giusto qualche giorno fa la mia testa a cominciato a fare pensieri stani proprio come dici tu e se divento matta e mi faccio del male? tutti un sacco di se!!!più cerco di mandarli via più tornano e ho proprio paura cerco di non avvicinarmi a finestre coltelli mi rendo conto che è assurdo ma non è facile cacciarli via…leggendo il tuo racconto e tt le altre testimonianze non mi sento più così pazza sapere che prima o poi andranno via mi rassicura grazie…

  39. Soffro di questa cosa da 40 anni e ancora non ne sono uscita come si fa?in 40 anni ho girato tra mille psicologi,psichiatri mi dicevano (lei non ha niente e normale, dicevano di svagarsi, io non ho mai avuto possibilità economiche x svagarsi. Forse qualcuno di voi può fare il miracolo di farmi togliere questi cattivi pensieri e darmi un po di spiegandomi semplicemente, perché non sono istruita (3 elementare) ho 61 anni grazie in anticipo.

    1. ciao io sono patrizio, come mai negli ultimi mesi Lucio non scrive più ?
      io sono un ragazzo che ha sofferto che ha sofferto di ansia intorno ai 20 anni, ero guarito anche se circa un anno fa mi si è ripresentato il problema in maniera molto forte. Ho ricontattato il mio psicologo pero poter intraprendere un percorso aiutato inizialmente anche da farmaci abbastanza lievi. nell arco di 3 mesi sono migliorato tantissimo.pensavo di aver risolto ma nell’ ultima settimana mi sono risentito molto strano, fino ad arrivare a ieri sera.Mi è accaduta una cosa che mai mi era successa prima.Ho cominciato a pensare a cose strane come se dovessi impazzire da un momento all’altro ed avere un raptus molto violento contro mia moglie, pensavo ma se avessi avuto dei figli? Ho pensato che forse dietro una persona calma e tranquilla come me si nascondesse il diavolo in persona. Mi sono spaventato e il panico e l’ansia è salita alle stelle perchè questi pensieri di violenza e di morte non mi erano mai venuti prima. Probabilmente la cosa migliore è ricontattare il mio medico per fare delle sedute perchè da solo non credo di potercela fare. Adesso sono nel momento della disperazione dato che il fatto èe che questi pensieri siano molto recenti.Chissà se col passare dei giorni sara sempre peggio o magari riuscirò a vivere serenamente.Ma sono consapevole che questi problemi si risolvono solo con il tempo eopratuttto con la forza di volontà. La cosa più brutta che possa capitare a una persona che soffre di ansia è sentire di poter mettere in pericolo le persone che ami. Per il momento no so cosa fare sono solo consapevole che questi primi giorni saranno veramente difficili.

  40. Grazie Lucio,
    ti ho scoperto ieri sera e pian piano mi accorgo di non essere sola.. mi accorgo ora di quanto questi pensieri siano assurdi e lontani da me. Sono un paio d’anni che soffro di ipocondria… paura di ogni malattia.
    Il questo momento il mio DOC (che ho appena scoperto di avere a quanto pare… non ne avevo idea) è aggressivo.. ho una bimba di 5 anni che amo con tutta la mia anima e il mio cuore e ho ‘passato 10 giorni d’inferno. Ho perso 4 kg perchè avevo lo stomaco completamente chiuso da immagini raccapriccianti, oscene e terribili. Mi sembrava di vivere all’inferno. Tachicardia, tremori..ansia a livelli stellari.
    Io MAI farei del male alla mia bambina, mi sento male anche solo a pensarci. E’ l’amore della mia vita.

    Non mi era mai successo prima. L’ipocondria, a livello di malattie, non mi prendeva così… non vedevo immagini nella mia mente. Semplicemente facevo analisi su analisi. Anche se mi provocava parecchia ansia. Era DOC anche prima?

    Poi ieri sera….SBAM. Il tuo blog. Una Luce.
    Leggendovi mi rendo conto che se ne può uscire… siamo soggetti ansiosi ma non vuol dire che staremo male tutta la vita. Si può guarire allora!!
    Da ieri vedo queste immagini sotto un’altra ottica, una diversa prospettiva.
    Sono talmente lontane da me, fuori dalla mia natura… è per questo? il DOC ti colpisce nelle cose che mai faresti? nelle cose che odi di più?
    Scusami per le mille domande ma è tutto nuovo per me.
    Grazie mille per aver creato questo blog… è un grande aiuto.

  41. Complimenti per la cura degli articoli e l’altruismo.
    Mi ritrovo in molte cose. Ho avuto Delle fobie autolesioniste fin da piccolo, e dopo periodi più o meno lunghi, tali fobie si son ripresentate finchè non mi son sottoposto a cure e farmaci. hanno funzionato, ma poi tutto è tornato col tempo, e la paura di dover ricominciare, soprattutto visto che vivo all’estero e ho ancora bisogno per molte cose del supporto di mia moglie, mi sembrava un incubo, MA….
    Diciamo che per quel che riguarda queste fobie che comprendevano paura di fare azioni vere e proprie mi sono arrangiato mettendo il LOCK a tali azioni, poichè assurde, inutili, e in quei particolari momenti da indicarsi come l’inizio di psicosi prolungate. Ha funzionato, però adesso queste ossessioni stanno controllando i miei pensieri e determinate cose che non vorrei dire. Queste cose son cose che bisognerebbe tenersi per sè, o piccole colpe con cui bisognerebbe semplicemente avere il coraggio di convivere. Adesso si tratta di cose così piccole che dirle è sempre la soluzione più facile, ma mi riporta di nuovo al punto di partenza; mentre portarmi il peso, a volte mi sembra troppo assurdo e mi lascio andare. Leggendo le cose che hai scritto sulla meditazione ho trovato molti spunti interessanti, e sono riuscito molte volte a scacciare il malessere fisico del momento a cui sale in groppa subito la fobia. Il punto è che qui, per vari motivi, vorrei evitare terapie farmatologiche e terapie; pensi sia possibile? L’ho già fatto in passato, e non ho nulla in contrario, solo che essendo all’estero metodi, lingua diversi e soprattutto il coinvolgimento della mia compagna non mi ispirano troppo.

  42. Ciao a tutti,
    ho scoperto solo ora questo blog e ho letto vari commenti, volevo chiedere alle persone che hanno raccontato la loro esperienza l’anno scorso o negli anni passati, se ancora oggi soffrono di questi problemi di ansia!!
    Devo dire che molti commenti mi hanno davvero tranquillizzata, perchè anche io (non so se sono Doc),ho questi pensieri, molto altalenanti, passo da un periodo (giorni) tranquillo a giorni in cui sono completamente in crisi. Ho cercato tantissimo su internet dei forum o articoli che riguardassero queste cose, per capire come comportarmi e come affrontarle. Se c’è qualcuno che legge o ha letto questo blog, che abbia voglia di confrontarsi.

    Mi scuso per il commento precedente, ahah.

    1. Cara Lily, ne soffro da quando avevo 9 anni, oggi ne ho 43. Anche io a periodi, ho provato a stare anche pochi anni stando bene e poi giù nell’attacco di panico, ansia e doc a tutto spiano, pronto soccorso e farmaci. Da quando ho iniziato la psicoterapia ho abbracciato la consapevolezza del problema è già questo mi ha salvato la vita. Quando sto bene son la donna più felice del mondo, quando sto male non sto più male come quando non sapevo, non capivo,nascondevo. E sento che la donna più felice del mondo è sempre dentro me ma cerca di darmi nuovi segnali. Mi sono liberata dei sensi di colpa (mica ci sentiamo in colpa se ci sale la febbre…. dunque perché sentirsi in colpa per il doc? Tra l’altro nel mio caso c’è stata una componente famigliare che ha influito tanto su ciò che ho sofferto) e ho imparato a lasciarmi andare al pianto. A parlarne. A distogliere l’attenzione dalle ossessioni mettendomi a fare qualcosa di manuale e piacevole… siamo persone sensibili e buone e lo siamo talmente tanto che ci spaventiamo troppo al pensiero di fare o diventare il contrario di ciò che siamo e vogliamo….il consiglio che mi vien da darti è di confidarti con qualcuno, vedrai che arriverai persino a ridere di certe cose che ti passano per la testa… poi di fare qualcosa che ti piace tanto e nei momenti no diventa attiva, attaccati alla realtà, anche li fai qualcosa che ti piace…. io ho scoperto il giardinaggio e gli Animali…. ma senti anche un dottore o psicologo affinché si valuti un aiuto farmacologico per i momenti in cui si perde lucidità. Poi non ti resta che star tranquilla…. te lo dice una che è da quando è piccola che teme di non sopravvivere a queste angoscie…. e poi sono ancora qui viva e al sicuro ?. Ti abbraccio

  43. Ciao Lucio,
    e salve a tutti. Secondo la mia psicologa (sono un soggetto ansioso con tendenze depressive e con problemi di auto-svalutazione) non ho il vero e proprio DOC, ma bensì dei tratti ossessivo-compulsivi.
    Comunque, mi rispecchio nelle tue parole, anch’io non commetterei mai azioni malvage e quando ho avuto quei pensieri, lasciandoli “circolare” nella mia mente sono poi svaniti, riconoscendone tutta l’inconsistenza.
    Ma, c’è un ma: ho avuto nel corso degli anni pensieri ossessivi suicidari: tentazione di prendere la scossa, e diverse volte, in passato ho davvero messo le mani sulla spina elettrica, ad esempio, senza volermi davvero suicidare.
    Con un atto di voontà mi sembra di avere sconfitto quasi totalmente questo problema, conoscendo meglio i disturbi ossessivi.
    Questo aspetto come lo spiegate?
    Confido in una vostra risposta!
    Un saluto!

  44. Non ho mai avuto problemi di questo tipo finché non è nato il mio bimbo.
    Fin dai primi giorni soli in casa ho sempre avuto l’ansia che avrei potuto fargli del male, eppure io sono stata una persona sempre mite, e il mio bimbo lo amo di un amore immenso che solo una mamma può provare.
    Soffrivo di questa cosa ma non ho si ceduto alle compulsioni perché da una parte sapevo che questa ansia era frutto della mia mente, del troppo amore forse, un po’ anche della prevenzione di alcuni incidenti domestici che viene fatta nei corsi per parto, in cui si spiega che può capitare di perdere il controllo e scuotere il proprio bimbo. Io ho sempre avuto questa ansia, ma non l’ho mai fatto, ma avevo veramente paura che mi capitasse!
    Oggi lui ha quasi due anni, è sereno, forte, sboccia alla vita e ci adoriamo!
    Ancora oggi, mentre facciamo la lotta o giochi più fisici, oppure quando mi fa arrabbiare molto e lo rimprovero o peggio lo devo trascinare di peso da un posto pericoloso sento in me la paura di potergli fare del male. Ormai molto meno perché in questi mesi ho capito che sono solo cose nella mia mente, che quel sentimento di amore smisurato che si prova per i figli spesso spaventa .
    Ad ogni modo credo che sia utile parlare di queste cose con le neo mamme, perché questi sentimenti turbano molto e il tabù a riguardo è radicalissimo!

  45. Ciao a tutti… Ho il DOC da un bel po’ di anni. Mi sento oppressa,continuamente sento la necessità di rivelare ciò che mi viene in mente perché voglio essere graziata da cose che non esistono nella realtà. A volte mi sembra di impazzire perché so che sono pensieri e so anche che ciò che faccio sono compulsioni ma non riesco a fermarmi

  46. Ho iniziato da piccola a non riuscire ad addormentarmi se prima non chiudevo bene tutti i cassetti. A nove anni ho cominciato ad avere le prime ossessioni distruttive verso mia madre, alla quale ero legata. Sentivo addirittura voci che mi minacciavano di non lasciarmi in pace finché non l’avessi uccisa. Nove anni! Allora parlare di psicologi era una cosa troppo grande e grave, che in una famiglia come la mia non sarebbe stata accettata. Così sono iniziati profondi e devastanti sensi di colpa e periodicamente, dopo periodi di serenità , riesplodevano crisi ossessive sempre più forti. Avevo vere e proprie crisi dissociative, non mi riconoscevo e l’ossessione distruttiva è diventata autodistruttiva. Terrore di perdere il controllo e farmi del male. Il tutto nascosto dietro a un aspetto rigido, controllato, definito perfetto dai colleghi, il tutto portando avanti lavori di responsabilità con ottimi risultati, laureandomi con ottimi risultati e riuscendo in tutto quello che volevo raggiungere e realizzare. Perfetta nel vestire, nell’apoarire, ma nei periodi di panico e ossessioni mi sentivo un mostro dentro. Ho superato un cancro al seno piuttosto grave e la morte di mia madre dopo mesi di agonia, entrambe le cose non mi hanno portato ai livelli di sofferenza del doc. Ma non ho mai smesso di credere fino in fondo a me stessa e grazie ad anni di consulenza psicologica e grazie all’aiuto di farmaci ma soprattutto grazie a tante cose che ho capito di me, dell’ambiente attorno a me e del doc stesso la mia vita procede con ricadute ma i periodi di benessere aumentano e son sempre più lunghi e mi hanno reso migliore sotto tanti punti di vista, ho capito che al dolore non devo fare resistenza ma devo accoglierlo, ho capito che i pensieri sono una cosa E io un altra, ho capito che finché non accetterò completamente quella parte di me che ogni tanto va in crisi lei tornerà a trovarmi ….e che devo permettermi di piangere, urlare e manifestare rabbia e disappunto. Devo accettare che io sono anche questo, che apparire sempre forti e sani e felici come mi hanno insegnato da piccola non è la via, una persona è fatta anche di dolore e momenti no. La crisi viene sempre quando sono stanca o qualche trigger riporta i miei ricordi traumatici a galla. Auguri davvero a tutti quelli che ne soffrono anche perché sono sicura che sono persone davvero belle dentro, amano la vita nonostante queste sofferenze che arrivano come tsunami dentro di noi….e meritano serenità e benessere.

    1. Ciao Orietta, scusa l’intrusione al tuo commento, non ci conosciamo, non so se risponderai, ma la tua storia mi ha colpita molto, davvero mi hai fatta arrivare alle lacrime anche perchè proprio ora sto passando un momento di crisi, mi riconosco molto in alcune tue parole…non sono mai stata da un terapista quindi nessuno mi ha ancora diagnosticato nulla,i sensi di colpa che provo verso i miei genitori che mi pagano ancora gli studi (ho 21 anni e non ho mai lavorato) non mi permettono di chiedere un aiuto adeguato anche se vorrei tanto, andando avanti così credo di impazzire. È iniziato tutto credo quando avevo 14 anni, quando un giorno d’estate mi sono chiesta in modo anche innocente “cosa frena una persona dal fare del male ad un’altra?” E da quel momento non sono stata più la stessa,appena arrivava la sera cominciavano i pensieri intrusivi dove io facevo cose orribili ai miei genitori, e quei pensieri mi facevano arrivare alle lacrime e a provare un profondo disgusto per me stessa,nausea e panico, mi sembrava quasi che quelle cose io volessi farle davvero, anche di giorno provavo disagio nello stare vicino a cose affilate come le posate, avevo paura dei raptus e di perdere il controllo. Poi questa paura si è affievolita e, quando ho trovato il mio attuale ragazzo a 16 anni,è subentrato il terrore di non amarlo,mi sembrava di non provare nulla per lui, avevo paura di tradirlo contro la mia volontà, e questo ci ha fatto lasciare per ben due volte. Poi ho imparato a gestire questa paura anche parlandone con lui (anche se so che c’è ancora) e, soprattutto d’estate ritornano i pensieri aggressivi che tanto odio, credo sia l’argomento di cui meno mi piace parlare in assoluto. Ho parlato di questa situazione col mio ragazzo, la mia migliore amica e, con fatica, a mia madre, che mi ha proposto un percorso da un terapeuta, ma io sono bloccata dal senso di colpa di fare spendere ai miei genitori ulteriori soldi per le mie inutili pare mentali. Mi sento meglio quando ne parlo con qualcuno, quando leggo e mi riconosco in situazioni simili alle mie, mi sento meno sola e meno ignobile,solo che non riesco a superare questo circolo vizioso che si ripresenta sopprattutto nelle notti d’estate, forse perchè in vacanza ho piu tempo libero per pensare, ed essendo io una persona molto ansiosa e che rimugina tanto sulle cose, ci ricado sempre. Tutti quelli a cui ne ho parlato mi hanno detto che sono paure del tutto irrazionali e che non farei del male ad una mosca, e in fondo lo so questo, ma una parte del mio cervello non ne vuole sapere. Non so neanche perchè sto dicendo queste cose ne a chi, so solo che avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno familiare a questo problema. Grazie in caso tu leggerai,o qualcuno leggerà

      1. Cara Veronica sono felice che tu ti sia aperta. Il disagio che proviamo fa soffrire molto e noi cerchiamo di sminuirlo, in realtà ti ripeto che quando mi hanno diagnosticato un cancro maligno al seno e quando ho visto deperire mia madre fino a spegnersi non ho provato i livelli di soffferenza a cui mi ha portato il DOC. Quindi, dato che siamo persone sensibili, intelligenti e ansiose, star così male non significa che siamo ignobili o sbagliate, al contrario….te lo dice una che per anni si è torturata coi sensi di colpa… nascondendo il tutto agli altri…abbiamo solo bisogno di aiuto e di allenarci a pensare che qualsiasi paura ci passi in testa non faremo mai nulla se non lo vogliamo. È molto bello e importante che tua madre ti abbia consigliato un percorso psicoterapeutico , credimi non sono soldi buttati a me ha aiutato tantissimo e mi aiuta tutt’ora quando ho ricadute. Sono una donna che ama tantissimo la vita ma quando ho le ossessioni (e purtroppo ho vere e proprie dissociazioni, ergo mi sento un altra e mi sembra di vivere in una realtà parallela dove non so più chi sono) soffro perché mi manca tanto quella serenità che ho saputo avere di fronte a tutte le altre difficoltà della vita. Lasciati aiutare, fai qualcosa che ti piace tanto (aiuta a distrarsi e riconnettersi con se stessi, è rassicurante) e ricordati sempre che tu non hai colpa di nulla, la avresti se non facessi nulla per aiutarti ma sento che lo farai perché sento che sei una bella persona che soffre molto. Se vorrai sfogarti con chi parla la tua stessa lingua potrai scrivermi quando vuoi in privato a ori1974@hotmail.it. Non ti conosco ma ti capisco e so che qualsiasi cosa deciderai, sarà quella Giusta. Grazie di avermi fatto sentire anche tu che non sono sola. Un abbraccio

        1. Veronica dimenticavo… capisco che tu non voglia caricare i tuoi con le spese per sentire un esperto in materia, ma se tua madre te l’ha proposto è perché può permettersi di aiutarti e tu poi avrai tutto il tempo di ripagarla in un futuro quando lavorerai (che poi non c’è cosa che ripaga di più una madre che vedere i propri figli tornare a star bene….)?

  47. Buona Sera… Si penso proprio di ritrovarmi in questo articolo. Io ho Passato Nolte esperienze sia negative che positive solo che l’ultima mi ha ferito molto, sono stato lasciato dalla mia ragazza poco prima del matrimonio ( mi ha tradito con un amico ) e mi ha buttato fuori di casa in un modo brusco e da allora ho attacchi di panico poi pensavo di essere malato che poi in modo graduale è sparito dopo di che sensazioni strane e in fine tutt’ora questi pensieri ossessivi che mi disturbano ogni giorno e credo che non sia normale. Appena vedo un coltello vado nel panico e non riesco ad essere lucido penso che faró del male a me oppure a qualcuno e immagino sempre qualche scenata dove ammazzo a qualcuno oppure mi butto da qualche palazzo oppure mi sparo da solo. Ho paura di andare in psichiatria a chiedere aiuto anche se penso che ne ho bisogno e mi auguro solo di stare il ragazzo sereno di prima. Non so più che fare, sto andando in un centro di crisi li faccio delle sedute con una psicologa ma non le ho confidate ancora questi pensieri ossessivi che ho lo so che è sbagliato ma non riuscivo ad accettrali ed ammettere che questo è ciò che sto passando in questo momento spero di trovare la forza a parlarne con lei e di trovare una soluzione a questo problema. Lei cosa mi consiglia?

  48. Ciao Lucio, ho 19 anni e sono una nel mamma”- mia bimba ha 3 mesi e mezzo, ma da un mesetto vivo la paura costante di poterle fare del male, io non voglio ma ho immagini e pensieri dove mi portano questa paura ! Come posso fare per combatterli? Cosa devo dirmi quando vengono questi pensieri? Spero mi rispondi presto voglio ritornare serena e sicura di me senza mettermi in dubbio vorrei potermi godere mia figlia serenamente senza avere paura di stare sola con lei senza avere paura che quei pensieri continuino a rovinare ogni momento dove potrei stare bene con lei! Grazie in anticipo

  49. Ciao è da due anni che soffro di ansia ho fatto mille visite e cure ma non sono riuscita a stare meglio anzi da circa 3 settimane sono entrata in un tunnel che non riesco a uscire il pensiero di uccidermi o di uccidere qualcuno mi capita di sentire dentro di me come una voce che vuole urlare in più se mi prende a male immagino di prendere un coltello e uccidere qualcuno sto impazzendo??? Penso che sono cose assurde e per fortuna non le penso tutto il gg in alcuni mono riesco a stare serena ma quando ritornano sale in me una paura che non mi fa alzare dal letto rimango lì finché non viene qualcuno che mi sta vicino allora mi riprendo o paura di stare da sola perché ho paura di commettere qualche cavolate spero che mi potete aiutare ciao

  50. Salve, ho 21 anni e sono fidanzata da circa 3. Partiamo dicendo che non amo la mia compagna anche se a lei ho detto così, e che proprio si, sono omosessuale. O forse no. Non l’ho ancora capito. Dovrei scrivere un poema infinito su quelli che in realtà sono i dubbi della mia vita, ma ritengo che non sia questo il luogo adatto.
    Ho avuto pensieri ossessivi dalle medie (circa 13 anni), perché una mia professoressa di religione mi parlò dell’esorcismo, e da quel giorno iniziai (di notte ovviamente) a sentire su di me tutti i sintomi di una persona indemoniata. Non ricordo bene come è andata, ma si ripresentavano ogni notte. Poi per qualche motivo è sparito. Forse dopo mesi.
    E’ tornato a 16-17 anni, con l’immagine di me, nella notte, che mi alzavo e mi dirigevo verso la cucina, al cassetto dei coltelli, e poi dritta alle camere: qualche volta di mia sorella, qualche volta dei miei. Sulla metà del letto di mia madre.
    Come l’ho superata? Ho cominciato a pensare: “se succederà, i sensi di colpa li avrai dopo, ora è inutile”. Anche se poi non li superavo mai completamente.
    La mia sensibilità, così enorme da pesarmi come reale debolezza, è morta quando mi sono fidanzata. Da quel giorno dormo notti più serene ma una vita priva di emozioni: non mi innamoro più, non piango più, non rido più. Positivamente, però, non temo più di uccidere nessuno, perché appena sto per sprofondare, la mia compagna sostiene le mie pareti tremolanti.

    Ormai ho 21 anni, quindi so come devo comportarmi. Evito programmi come Chi l’ha visto o Romanzo criminale, perché so che l’orario in cui vengono trasmessi è troppo vicino all’orario in cui mi devo mettere a letto.
    Quello di cui ho paura oggi è proprio quello che viene sempre più trasmesso in televisione: delitto passionale. So di dipendere dalla mia compagna ed ho la paura che se mi lasciasse potrei non controllarmi più.

    Non mi abbandona mai.

  51. Sto seguendo terapia transazionale e della gestalt ed è venuto fuori che non soffro di DOC, ma i miei simtomi sono praticamente quelli elencati in quest’articolo, senza peró compulsioni. Sto comprendendo sempre di più che ok, i pensieri rimangono pensieri e noi non siamo questi ultimi… peró di base ci sono convinzioni che danno l’input a tutta una serie di meccanismi mentali, che portano proprio ad avere il sospetto di poter impazzire all’improvviso e di compiere l’irreparabile. Questo meccanismo PERSONALMENTE è agevolato proprio grazie a me, perché ho sempre avuto il rifiuto di un’emozione che appartiene a tutti: la rabbia.
    Ora questo non è sicuramente il caso di tutti voi che leggete, ma spero possa aiutarvi a riflettere: che rapporto avete ed avete avuto con la rabbia? Personalmente arrabbiarmi non mi è mai piaciuto… la violenza mi ha fatto sempre schifo, su qualsiasi essere vivente… MA LA VIOLENZA NON È RABBIA! Sono due cose completamente doverse! E con la terapia mi sto rendendo conto che è un’emozione che ho represso e che non solo mi ha portato un sacco di problemi alla pelle, ma anche questi dannati pensieri aggressivi che ogni tanto sbucano dal mio inconscio ad infastidirmi e a non farmi godere le piccole cose che prima riuscivo a vivermi intensamente…
    Ripeto: questo è IL MIO caso e che sto ancora cercando di sbrogliare (non sono in alto mare, almeno questo ^_^’)… ma spero che possa farvi riflettere sul rapporto che avete con le vostre emozioni che, ahimè, sono tutte di vitale importanza, comprese quelle spiacevoli come la rabbia.
    Un abbraccio a tutti e forza: ne usciremo!! <3

  52. Ciao sono Giorgia ho 27 anni.. E da una settimana che non riesco più a toccare un coltello.. Come lo tocco o mi basta solo vederlo mi sento male mi vengono pensieri in testa come se volessi uccidermi. Ho tanta paura più che altro perché ho 2 bimbi piccoli.. Se puoi aiutami

  53. Buonasera a tutti io soffro di doc da qualche anno è da due mesi a questa parte è impossibile conviverci…
    Vorrei solo sapere,quando il pensiero si acutizza ed ho paura di compiere il gesto e nn riesco a lasciarlo correre cosa devo fare?

  54. Ciao a tutti.
    Volevo esternare la mia esperienza. Per quanto sia temporalmente vicina, sono riuscito in qualche modo ed in poco tempo ad attenuare la sofferenza recatami da pensieri ripetitivi e ridondanti. Non me ne vergogno affatto di essere arrivato ad immaginare la morte di mio padre, ad immaginare me con un coltello in mano in prossimità della persona a cui voglio più bene. Ho combattuto alla deviazione che mi portava con risate e frasi ironiche, ho capito che tutto ciò non aveva senso e non lo ha neanche per voi. Non siamo killer, pazzi od omicida. Siamo persone ambiziose, affabile e fondamentalmente buone che cercano solamente un appagamento personale ed una affermazione che in questo momento vediamo sfocata dalle situazione che ci si presentano intorno. Mi sentivo pazzo, mi mancava il respiro, attacchi di panico ed infarti in vista. E più ci pensavo e più mi sentivo morire. Era un momento, un momento che ha scaturito in me una forza pazzesca ed una voglia di spaccare il mondo. Ne uscirete facilmente, controllate i pensieri e tramutateli in positività.

  55. Ciao Lucio, mi ritrovo in quasi molto di quanto scritto. L’altro giorno mi è successa una cosa spiacevole, mi fa stare malissimo! Ero in macchina, reduce da almeno un mese di pensieri simili a causa Di stress e chiusa in casa per studiare soltanto. Dunque, in auto mi viene in mente una mia amica a cui voglio molto bene e che non mi aveva fatto assolutamente nulla. Ecco che mi viene l’ansia/paura di dire anche a lei o meglio pensare per lei qualcosa di brutto tipo augurare la morte. È la cosa che più mi spaventa. Poi invece in un secondo momento decido di non fare il rituale e mi dico “sisi, lo dico” e mi lascio andare senza voler avere preoccupazione. Subito dopo sto male e ad oggi, sebbene ci siano momenti in cui io mi distragga, mi viene in mente e ci sto malissimo!!!

  56. La cosa che è incredibile è come nonostante la certezza che questi pensieri non verranno mai messi in atto perchè davvero lontanissimi da ciò che siamo veramente (almeno nel mio caso) , hanno comunque la capacità di far si che quel maledetto dubbio..e se poi invece…. non ti lasci tranquilla…nonostante siano assurdi … chissà davvero perchè arrivano.. chissà davvero da dove e perchè…

  57. Ciao, da 2 – 3 mesi mi capita proprio questo, ho paura di fare del male a chi mi sta intorno, soprattutto al mio fidanzato (che mi ama e non mi fa mancare niente). Ho immagini di me che faccio del male, pensando che possa perdere il controllo di me stessa, la pazienza e possa essere capace di commettere un omicidio. Legato a questo capita anche di avere paura di impazzire e di uccidermi di conseguenza. Questo mi crea un angoscia atroce, mi viene così dal nulla, piango.. sto andando dallo psicologo, lì per li me sento meglio ma ho paura di non saper gestire queste immagini e pensieri.
    Sono certa che non farei mai cose del genere. Sò che sono solo pensieri e non progetti ma il suo presentarsi mi fa stare male. Non ho mai fatto del male a nessuno, sono sempre stata una persona sicura di me stessa e delle mie emozioni, adesso sto vivendo questa storia d’amore bellissima, e non capisco perchè ho queste paure improvvise quando non mi manca niente. Ho vissuto scene fin da piccola di violenza ed ho sempre superato tanti periodi brutti nella mia vita.. spero di superare anche questa.

  58. Io sto affrontando questo problema adesso…a me più che cattivi pensieri sembra di avere cattive tentazioni…non è “se lo facessi” ma “adesso faccio” anche se ovviamente sono cose che non vorrei mai fare…

  59. Salve a tutti,
    nel 2018 dopo aver fatto ritorno da un bellissimo viaggio in islanda, a settembre iniziai ad avere una forte ansia. Dopo poche settimane iniziai a non dormire più. Non ho dormito (o quasi) per diversi mesi.
    1-2 ore a notte e male. Questa forte insonnia mi ha tormentato per più di 1 anno e mezzo. Nel mezzo di questo dramma, una sera mi sono apparsi pensieri violenti contro i miei genitori, poi la mia compagna, poi qualche amico. Inutile dire lo sconforto e la disperazione in cui sono rapidamente finito. In poche settimane, tra insonnia e pensieri intrusivi sono finito in una profonda depressione. Non volevo più uscire di casa e stavo tutto il giorno sul divano a guardare il soffitto. Le giornate passavano tutte uguali, tra disperazione e pensieri intrusivi. Ero una persona finita. Ero e son sempre stato una persona estremamente buona ed empatica, forse troppo sensibile.
    Poi ho preso un gatto. Mi ha dato tantissimo affetto fin da subito. E così miracolosamente la mia insonnia è iniziata a svanire, fino a guarire. Ora dormo benissimo.
    In piu ho iniziato a fare minfulness e andare da una psichiatra per capire a cosa fossero dovuti questi pensieri intrusivi. Rabbia repressa? Pensieri automatici saltati fuori dopo un lungo stress e senza nessun motivo apparente? Pazzia?
    La dottoressa mi ha somministrato antidepressivi e tranquillanti (sempre a dose minime).
    Ben presto pero’ mi son reso conto che il percorso di “guarigione” sarebbe stato lungo e faticoso e che non sarebbero bastati solo i farmaci. Ho trovato moti testi, soprattutto del Dalai Lama, Eckart Tolle, questo sito…che mi hanno fatto vedere la luce. A tratti.
    In questi tre anni, sono passato dalla disperazione piu nera a periodi (mesi) di totale serenità. Più volte.
    Così nei momenti di serenità e lucidità (o consapevolezza) ho iniziato a farmi dei video in cui parlavo a me stesso del futuro. In cui mi dicevo che uscirne è possibile, che dove vedevo solo nero c’era anche la luce, accanto a me. Insomma, mi incoraggiavo a crederci. Ad amarmi. Ad amare.
    Ad oggi spesso me li guardo.
    Dopo 3 anni i pensieri intrusivi sono quasi scomparsi. Dico quasi perchè ogni tanto riaffiorano, ma con molta meno forza. Sto combattendo ancora con ansia e depressione, a tratti.
    Spero di farcela e spero che tutti voi riusciate ad uscirne. Ve lo dico col cuore.
    Ritorneremo a sorridere, a vivere e a ritrovare la felicità.
    E’ troppo preziosa la vita per sprecarla nella sofferenza.
    Serve una cosa pero’ che nessun medico mi ha mai detto : la forza di volontà.
    Un abbraccio a tutti.

  60. Ragazzi volevo parlarvi della mia situazione,io sono una persona molto ansiosa ed ipocondriaca, una sera ero a letto tranquillo con la mia ragazza che amo ad un certo punto ho sentito dentro la mia testa la parola “uccidila” da quel momento la mia vita è caduta in una catastrofe totale, ho paura che possa farle del male di essere pazzo di essere schizofrenico di esser posseduto non riesco a vedere coltelli nulla di niente che ho paura degli impulsi,sono in cura da una psicoterapeuta, ma sono all’inizio ho tanta paura

  61. Ciao “giorni”,
    Guarda, a me e’ successa la tua stessa cosa, ma rivolta ai miei genitori.
    Dopo 3 anni e mezzo sono ancora qui e non fatto del male a nessuno.

    Ovviamente ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo specializzato in “doc”.

    Pero’ la prima cosa da fare e’ abbassare il piu possibile l’ansia. Questa infatti ti fa immaginare scenari apocalittici, che son sempre irreali. Ricordati che il contenuto dei pensieri intrusivi “non e’ mai reale”.

    E’ una lotta difficile e dolorosa, ma col tempo ne uscirai.

  62. Salve a tutti. A me è capitato di avere pensieri violenti associati ad un solo specifico posto (a tavola, per la precisione). Facendo un po’ di introspezione, mi sono reso conto che questo stato di ansia è stato innescato da un evento, una grossa litigata con un parente che stava finendo parecchio male (per fortuna non è successo nulla, ma devo ammettere che è stato spaventoso).

    Il mio caso ovviamente non è una generalità, però il mio consiglio è di ricercare eventuali traumi / ansie, anche banali, alle quali possiate associare questi comportamenti. Accettatele, elaboratele e digeritele. Siamo umani, gli umani sono fragili e inconsistenti. Solitamente, chi ha qualche forma di compulsività cerca un ordine superiore in tutto, che sia dalla semplice disposizione di oggetti fino ad arrivare alla vita digitale. Purtroppo questo cozza con la natura disordinata e caotica delle cose.

    Questo articolo mi ha fatto bene, mi ha ricordato cose che in realtà penso da parecchio. In particolare, mi sento di darvi questi consigli:
    – il cervello è un organo che può fallire, al pari del cuore, dello stomaco, di un arto e via dicendo. Diamo così tanto peso al fallimento dello stomaco (mal di stomaco) quando accade? Non credo… E allora perché pretendiamo dal cervello la perfezione?
    – legandomi al punto precedente, il cervello elabora pensieri in continuazione, senza la nostra volontà. L’errore più grosso che possiamo fare è di identificarci con i nostri pensieri, come se fossero la nostra interezza. Quando ci cade qualcosa da mano, pensiamo di essere dei disabili (non inteso come offesa, inteso proprio come disabilità) per un singolo errore, o semplicemente “capita” di sbagliare? I movimenti di un braccio non sono perfetti, altrimenti saremmo macchine… Perché l’elaborato di un cervello dovrebbe esserlo? Noi abbiamo la capacità e coscienza di scartare i pensieri che non ci interessano. SMETTETELA DI IDENTIFICARVI CON I VOSTRI PENSIERI.
    – ultimo punto, riguarda l’ansia. Io credo che l’ansia sia frutto quasi sempre di una questione non affrontata. Se sapete qual è, fatelo adesso. Se non lo sapete, rivolgetevi ad uno psicologo, sicuramente saprà aiutarvi.

    P.S. grazie all’autore dell’articolo, mi è piaciuto molto!

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