In questo articolo scoprirai alcuni dei metodi naturali più diffusi per curare il Disturbo Ossessivo Compulsivo. Ho provato personalmente tutte queste tecniche o prodotti, durante il mio percorso volto a capire come curare il Doc in modo naturale, e voglio che tu sappia che, aldilà dell’efficacia di ogni singolo espediente (alcuni sono stati assolutamente inefficaci sulle ossessioni nel mio caso), è stato davvero importante, studiare, approfondire, conoscere metodologie “alternative” alla medicina classica.
Troppo spesso siamo in cerca della pillola miracolosa per risolvere qualsiasi malanno o problema ci capiti. E’ normale, siamo stati educati a fare così, come ho già parlato nel mio articolo su come guarire dal Doc.
Nella mia esperienza solo il duro lavoro davvero conta. Le sol
uzioni di lungo termine, anche se più faticose ed in alcuni casi “dolorose”, sono quelle che poi funzionano davvero. Tutto questo per invitarti a non scartare a priori nessuna strada, tra quelle che troverai elencate. Chissà che una di queste non possa essere la tua.
L'articolo è molto lungo e per facilitare la lettura ho pensato di usare questo pratico sommario
- Cura del Doc con la meditazione
- Cura del Doc con l'omeopatia
- Cura del Doc con le erbe
- Cura del Doc con i fiori di Bach
- Cura del Doc con gli oli essenziali
Curare il doc con la meditazione
La meditazione, come ho scritto diverse volte su questo blog, è il metodo principale (ma non l’unico) che mi ha permesso di curare il Doc completamente in tempi relativamente brevi. E mi sento di dire anche che è l'antidoto naturale per il DOC. Perché? Perché il Disturbo Ossessivo Compulsivo è fondamentalmente un eccesso di pensiero. Mentre la meditazione è al suo opposto: assenza di pensiero.
Attraverso l’esercizio costante della meditazione si risveglia la facoltà innata dell’essere umano di essere consapevole dei propri processi e mentali e di prendere gradualmente distacco dal proprio flusso dei pensieri.
Questo ci porta ad un risultato molto importante: impariamo a disidentificarci dai pensieri, a comprendere profondamente che noi non siamo i nostri pensieri. E nel momento in cui comprendiamo questo, siamo in grado, per la prima volta nella vita, di controllarli. Ecco perché la meditazione come cura del Doc è eccellente.
Il Doc è la totale identificazione con il pensiero. Quando ne soffriamo, è perché prendiamo per vero tutti i pensieri assurdi e spaventosi che ci passano per la testa, credendo di essere quelli.
La meditazione insegna invece ad osservare i pensieri con distacco, e questo ci porta a comprendere che noi non siamo i nostri pensieri
Bisogna anche dire però che è un percorso molto complesso e articolato, che richiede molto lavoro e disciplina e presenta moltissime insidie. Non ultima, quella di trovare una fonte “nobile” e non contaminata dal business della New-Age. Inoltre non si impara a meditare in un giorno e neanche in una settimana. Chi cerca una soluzione facile ed immediata deve sapere che non la troverà con questa strada.

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Riparleremo della meditazione come cura del Doc in una futura serie di articoli decisamente corposi e di notevole impatto sul blog. Per adesso mi limito a dare alcuni consigli in risposta ad alcune delle domande più frequenti che mi vengono fatte su questo tema
CONSIGLI PRATICI
- E’ una ottima idea quella di cominciare ad avvicinarsi all’argomento leggendo testi che parlano di meditazione e filosofia orientale. Ottimi i libri sullo Zen (in particolare quelli di Suzuki). Poco pratici ma di grande fascino i libri scritti da Osho.
- Diffidare dalle tecniche "famose" che costano un sacco di soldi (e di cui Internet è pieno). I veri maestri di meditazione sono persone comunissime e molto umili, che chiedono cifre in linea con i normali corsi di Yoga o di altre discipline.
- Come indicazione di massima relativa al tipo di meditazione più utile per curare il Doc, consiglio di cercare nella propria città corsi di meditazione Vipassana o Zen. Sono le due forme più tradizionali di meditazione.
- Approcciare la Mindfullness, una tecnica psicologica basata sulla meditazione e sulla consapevolezza ma privata di tutti gli aspetti “spirituali” tipici delle fiosofie orientali
Cura del Doc con l’omeopatia
Spesso, via email o nei commenti mi viene chiesto se esistono dei rimedi omeopatici utili per curare il Doc. A mio tempo mi sono informato molto e posso dire di aver trovato alcune informazioni interessanti.
Curare il Doc con l’omeopatia è una strada che alcune persone hanno segu
ito con successo. Bisogna però comprendere che questa disciplina non si basa sul concetto di causa-effetto, sul quale invece si fonda la medicine Allopatica. L'omeopatia considera infatti la persona come un tutt’uno e quindi il trattamento omeopatico si concentra sul paziente come persona, non sulla singola condizione patologica.
Questo ha come immediata conseguenza che le sue logiche sono spesso “illogiche”, incomprensibili ed incompatibili con la mentalità “scientifica” di molte persone. Inoltre i rimedi omeopatici non possono essere direttamente collegati ad una singola malattia , perché in omeopatia vengono considerati sintomi generali e caratteristiche costituzionali.
CONSIGLI PRATICI:
- I rimedi omeopatici sono selezionati in base alla storia medica, fisica e mentale del paziente, dopo un esame completo e personalizzato effettuato da un medico Omeopata
- Un medico Omeopata, secondo la normativa Italiana, è chi abbia conseguito regolare laurea in Medicina e Chirurgia, sia iscritto all'Ordine dei Medici, e infine abbia seguito un percorso formativo specifico in Medicina Omeopatica della durata di almeno 3 anni.
- Diffidare da chi non esponga chiaramente i requisiti sopra elencati
- Evitare il “fai da te”
Qui di seguito ho stilato un elenco (puramente informativo) dei rimedi che generalmente vengono in Omeopatia per curare il Doc. Ovviamente in base a quanto detto deve essere un medico autorizzato ad esprimersi sulla loro validità ed eventualmente a prescriverli. Notare che i rimedi non sono specifici per il Doc ma puntano ad un insieme più vasto di sintomi.
Arsenic album
Il tipo Arsenicum album è caratterizzato da ansia (soprattutto la notte), panico fino all’angoscia, agitazione e prostrazione; si stanca al minimo sforzo. E’ triste, diffidente e sospettoso; meticoloso fino alla pignoleria, ipocondrico; rifiuta medicamenti ed aiuti. E’ brontolone.
Lachesis
Il tipo Lachesis presenta depressione e astenia al mattino, eccitazione e nervosismo la sera. Passa dall’essere riservato e schivo (per la sua diffidenza), ad atteggiamenti di grande reattività nelle situazioni negative. Gelosia morbosa. Mania di persecuzione. Sensi di colpa. Diffidenza.
Medorrhinum
Il tipo medorrhinum presenta frettolosità ed ansia di anticipazione, fobie di eventi sgradevoli. Necessità di annotare qualsiasi cosa. Tendenza a rimandare gli impegni o a evitare di assumersi responsabilità. Stato di allarme permanente e mancanza di sintonia con l’ambiente.
Natrum muriaticum
Il tipo Natrum Muriaticum è il Tipo più “ruminante”. Se ha una preoccupazione, ci pensa e ci ripensa e continua a ripensarci, da solo e in silenzio. Odia stare al centro dell’attenzione e non ama parlare di se stesso o vantarsi. Sensibile al punto di immedesimarsi nelle pene altrui. Sente di non essere in grado di sopportare qualunque forma di umiliazione, di dolore
Rhus-tox
Il tipo rhus toxicodendron è un agitato: inizialmente vivace e allegro diviene irrequieto, facilmente irritabile e frustrato. Aggravandosi diviene estremamente rigido a livello emotivo fino ad avere idee fisse e comportamento ritualistico. Grande ansia notturna e insonnia
Thuya Occidentalis
Il tipo Thuya Occidentalis presenta una generale tendenza depressiva, indecisione, forte ansia, soffre di ogni genere di cattivi pensieri che non riesce a dominare. Vive questa sua condizione come una punizione per qualcosa di cattivo di cui si sente colpevole. Sente che gli può capitare da un momento all'altro una disgrazia oppure un incidente.
Graphytes
Il tipo Graphytes presenta estrema lentezza dovuta all'eccessiva accuratezza nel fare le cose, con associata una forte ansia di sbagliare. Perfezionista fino all’ossessione, privilegia la cura del particolare in maniera cavillosa perdendo di vista l'obiettivo finale. Bisogno maniacale di ordine e pulizia. Bassa emotività ed entusiasmo. Difficoltà di concentrazione e applicazione.
Curare il Doc con le erbe
Le erbe, benchè non abbiano ovviamente le capacità curative delle medicine, sono una cura naturale per il Doc che è bene non sottovalutare. Del resto fino a 100 anni fa ci si curava così. Possono avere buoni effetti sedativi sull’ansia nel caso si decida di curare il Doc senza farmaci anche se, come è facile intuire, non possono granchè nei casi di ansia o depressione molto forte (dove invece i farmaci possono dare un grande aiuto)
CONSIGLI PRATICI
- Anche in questo caso, il consiglio migliore è quello di rivolgersi ad un Erborista Esperto che spieghi eventuali dosi e controindicazioni e fornisca erbe lavorate a dovere per poter preparare decotti, tisane o infusi.
- Da scartare le soluzioni da banco del supermercato o fai da te
- Attenzione a non sottovalutare gli effetti collaterali.
- Alcune erbe hanno proprietà che si sommano (o che invece interferiscono) con l’attività dei farmaci. Anche in questo caso, consultare persone esperte e non lasciare nulla al caso.
Ecco comunque una lista che può essere utile per curare il Doc con le erbe.
VALERIANA:
Ha una tradizione d’uso importantissima e diversi studi moderni che ne validano l’attività essenzialmente rilassante. E’ una pianta attiva sul sistema nervoso centrale, sul quale esercita azione sedativa e favorente il sonno grazie alla sua capacità di aumentare i livelli di GABA (acido gamma-aminobutirrico) nel cervello. Gli effetti sul sistema nervoso centrale del fitocomplesso della Valeriana sono anche stati paragonati a quelli del diazepam e della cloropromazina, noti farmaci ad azione ansiolitica, anche se la loro intensità è minore.
BIANCOSPINO
E’ consigliato per ridurre i sintomi che accompagnano la sindrome ansiosa: infatti è utile nel trattamento di palpitazioni, ansia ed ipereccitazione. Si rivela assai efficace nei pazienti cardiopatici irritabili, ipertesi e distonici, mostranti nervosismo, ipereccitabilità e marcati stati di stress. Nelle sindromi ansiose, viene spesse associato a valeriana, passiflora.
PASSIFLORA
Possiede eccellenti proprietà sedative-ansiolitiche dovute principalmente ai flavonoidi che contiene, utili come tranquillanti, ed agli alcaloidi, blandi stimolanti: queste molecole agiscono in sinergia espletando un eccellente effetto sedativo, antispastico ed ansiolitico.
La passiflora è indicata nelle turbe del sonno legate a stati d'irrequietezza, ansia e stress, favorendo perciò un sonno tranquillo, senza creare intorpidimenti al mattino seguente.
Presenta alcune controindicazioni per le donne in gravidanza:
MELISSA
Viene attualmente sfruttata per le sue note proprietà ansiolitiche, in particolare in caso di sindromi ansiose accompagnate da irrequietezza e dolori gastrici legati all'ansia: la melissa esplica infatti attività sedative e rilassanti sulla muscolatura, in particolare quella dell'addome.
CAMOMILLA
Nota per le sue proprietà sedative, e infatti è il rimedio tradizionalmente consigliato per favorire il sonno. Le sue proprietà sedative sono dovute alla presenza di flavonoidi: molecole che si comportano allo stesso modo di alcuni farmaci ad effetto sedativo ed ansiolitico. Non può mancare nell’arsenale del buon ansioso.
IPERICO
Conosciuta nei tempi passati col nome di “Erba scaccia diavoli”, possiede virtù riconosciute per la cura della depressione, che derivano dal suo favorire la produzione di serotonina, noradrenalina e dopamina, neurotrasmettitori legati alla regolazione dell’umore. E’ una ottima soluzione per combattere ansia e stress.
ESCOLZIA
Possiede capacità sedative e spasmolitiche dovute principalmente al suo fitocomplesso, che la rende particolarmente adatta per migliorare la qualità del sonno e soprattutto per accorciare la fase di addormentamento senza influenzare la vigilanza mentale.
NOTA X I MASCHIETTI: Anche se il DOC è un disturbo d'ansia particolare, è indubbiamente accompagnato da situazioni di ansia e depressione che possono essere combattuti anche prendendo opportuni integratori. Ho trovato utili le indicazioni di un blog rivolto al pubblico maschile ed un paio di articoli in particolare:
- Il collegamento tra testosterone, ansia e depressione
- Un interessante articolo sugli Integratori di Testosterone
Curare il Doc con i Fiori di Bach
I fiori di Bach sono una medicina alternativa ideata dal medico britannico Edward Bach. Sono sono stati inseriti dall’OMS nel 1983 tra le metodiche delle medicine complementari e sono compresi nel Repertorio Omeopatico Inglese. Vengono inoltre rimborsati dalle assicurazioni sanitarie in Svizzera e Germania.
Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale, nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione soltanto le sue emozioni e la sua personalità, le quali determinerebbero il sintomo manifesto nel fisico: il singolo fiore sarebbe in grado di dare il via al processo di trasformazione dell'emozione negativa nel suo tratto positivo, con una conseguente scomparsa del sintomo fisico.
E’ bene precisare che ripetute e approfondite ricerche mediche e scientifiche non hanno tuttavia dimostrato alcun effetto terapeutico dei fiori di Bach, se non quello autosuggestivo dell'effetto placebo. E’ altrettanto bene evidenziare che chi soffre di Disturbo Ossessivo Compulsivo sa molto bene quale possa essere l’effetto della suggestione ed il potere della mente (dato che ne è imprigionato) e quindi farebbe bene a non trascurare alcuna possibilità.
Come per l’omeopatia, i fiori di Bach curano la persona, non il sintomo. Ecco comunque una serie indicativa di fiori di Bach per curare il Doc.
Aspen: paure ed ansia senza motivo.
Mimulus: paure, fobie, timidezza che non fanno emergere il proprio carattere.
White Chestnut: pensieri assillanti.
Olive: stanchezza fisica, spesso dopo periodi molto intensi.
Agrimony: tormento interiore nascosto agli altri.
Sweet Chestnut: senso di vuoto e di abbandono interiore.
Scleranthus: indecisione fra due alternative, alternanza dell'umore.
Cerato: indecisione che fa chiedere agli altri non fidandosi delle proprie intuizioni.
Mustard: cambiamenti d'umore improvvisi che fanno vedere tutto buio.
Clematis: distrazione e testa per aria.
Larch: poca fiducia nelle proprie capacità, si pensa che gli altri siano più bravi.
A questi rimedi si aggiunge il Rescue Remedy, un composto di 5 fiori di Bach usato per i momenti di emergenza.
CONSIGLI PRATICI:
- Chi decide di seguire questa via è bene che assuma un atteggiamento mentale molto aperto
- Affidarsi ad un Naturopata esperto o ad un Medico Omeopata
- Evitare il fai date ed i test su Internet
Curare il Doc con gli oli essenziali
L’aromaterapia rappresenta l’utilizzo di oli essenziali per sostenere la salute fisica e il benessere. Gli oli essenziali contengono dei composti volatili biologicamente attivi che derivano da fiori e piante, in una forma altamente concentrata, e vanno ad agire direttamente su alcuni recettori del cervello, stimolandolo in maniera diretta ed immediata. Si possono utilizzare gli olii nei seguenti modi:
- Inalazione diretta usando un diffusore o sistemando delle gocce nelle vicinanze
- Inalazione diretta con delle gocce che galleggiano su una superficie di acqua calda
- Massaggio con Aromaterapia, dove gli oli essenziali vengono diluiti in un olio vettore e massaggiati sulla pelle
- Applicazione attraverso lozioni per la pelle, sali da bagno o medicazioni
Diversi studi in particolare hanno dimostrato gli effetti positivi dell’aromaterapia tra le persone con sintomi di ansia, senza che siano stati segnalati effetti avversi. Le principali essenze usate per alleviare l’ansia sono:
- Lavanda (Lavandula Angustifolia): agisce sul sistema nervoso favorendo il rilassamento e regolarizzando la respirazione che, quando si è ansiosi, si fa più rapida e superficiale. È efficace in caso di insonnia, isterismo, nervosismo, palpitazioni, tachicardie e per tutti i disturbi d'origine nervosa.
Rosa (Rosa Damascena): consigliata per le donne, ha un effetto antidepressivo - Arancio (Citrus Sinensis): L'olio di arancio dolce ha dimostrato di avere effetti inibitori sull'ansia
- Bergamotto (Citrus Aurantium): antidepressivo naturale, calma la mente ed è utile per il trattamento di stress emotivo, tensione, ansia, insonnia
- Limone (Citrus Limon): aiuta in caso di disturbi d’ansia, nervosismo e previene blocchi del sistema nervoso simpatico, stimolando le funzioni del parasimpatico.
- Salvia (Salvia Sclarea): Seda l’emotività che fa accelerare il cuore e agisce su insonnia, emicrania e stress.
Conclusione
Siamo giunti al termine di questa lunga carrellata di metodi per curare il Doc in modo naturale. Sono certo che alcuni potrebbero aver storto il naso davanti alla validità “non dimostrata scientificamente” di alcune delle tecniche riportate. E’ un atteggiamento più che comprensibile. Consiglio in ultima analisi di contattare sempre persone esperte ed esporre a loro la problematica.
Mi sembra tuttavia molto utile far notare, come sincero spunto di rilfessione, che il desiderio fondamentale di spiegare, capire con certezza, dimostrare con logica ed aldilà di ogni dubbio, è per molti di coloro che soffrono di Disturbo Ossessivo Compulsivo, proprio il motivo della loro sofferenza. La razionalità estrema è la base dell’ansia e dei disturbi ossessivi, mentre un atteggiamento più aperto, “olistico” e spirituale non può che essere un bene per chi ha un disperato bisogno di smettere di controllare le cose.
Che cosa ne dici? Hai mai provato alcuni dei metodi elencati nell’articolo? Come ti sei trovato? Pensi che siano sciocchezze? Se hai commenti da fare o qualunque domanda puoi farla qui sotto!