Questo è il primo di due articoli che possono offrire un punto di vista alternativo rispetto alle problematiche del Doc. Parlerò infatti di quali sono le principali tappe che solitamente bisogna attraversare per uscire dal doc ed i sintomi e le difficoltà caratteristiche di ogni tappa.
Nel prossimo articolo invece, partendo da questi concetti , vedremo quali sono gli ostacoli più grandi e gli errori più diffusi che allungano il percorso e rallentano il processo di guarigione dal Doc. Ti consiglio di fare molta attenzione, perché queste informazioni possono farti risparmiare molto tempo.
Fase 1: Il Panico
In genere tutto inizia da una singola domanda, che magari ci siamo fatti più volte nella vita, ma che non abbiamo mai preso in considerazione, per la sua evidente assurdità ed infondatezza. Questa volta invece, complice magari un periodo molto stressante o di intensa difficoltà emotiva, è presente un picco d’ansia che fa sembrare la domanda, per la prima volta, un problema. Peggio, ci accorgiamo che non riusciamo a dare una risposta immediata, concreta e sicura. Ecco che l’ansia non diminuisce, anzi tende ad aumentare e questo ci spinge a cercare con ancora più urgenza un modo per far tacere la domanda o per far sparire i pensieri.
Comincia così la discesa nel labirinto delle ossessioni. In questa fase il dolore è molto acuto perché nonostante i pensieri siano in contrasto con ciò che vorremmo dalla vita, non sono controllabili e sembrano veri. Può capitare che l’ansia prolungata, i sensi di colpa e la vergogna portino alla depressione, a seconda di quanto è inaccettabile il tema dell’ossessione. Tuttavia, nel profondo di sé stesso, chi soffre di questi pensieri sa che quello che gli riempie la testa rimane fondamentalmente assurdo. E comincia allora a cercare informazioni:
- presso amici e colleghi, ottenendo risposte che vanno dal rassicurante “ma cosa vai a pensare” fino al drammaticissimo “forse dovresti fare chiarezza dentro di te…”
- dal proprio dottore di base (che ahimè talvolta non ha conoscenze così specifiche)
- su Internet
Quest’ultima è ultimamente l’opzione più diffusa. Ed anche se nella confusione della Rete non è affatto semplice trovare l’informazione corretta, può comunque capitare che la persona arrivi a capire, confrontando i propri sintomi con quelli elencati, che esiste una malattia chiamata Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Fase 2: E’ veramente DOC?
E’ abbastanza chiaro come i sintomi associati a questo “Disturbo Ossessivo Compulsivo” descrivano in effetti molto bene le sensazioni ed i pensieri che la persona stà vivendo. Questo in genere porta un immediato ed intenso sollievo. Infatti, sapere di non essere i soli a vivere questa situazione fa comprendere con gioia (meritata) che i pensieri ossessivi sono falsi. E questo ci fa sentire veramente bene. Inizia così un'altra fase del percorso: ok, so che esiste questo disturbo. Ma ora cosa faccio?Come faccio a sconfiggere il Doc? E soprattutto, come faccio ad essere sicuro che veramente soffro di questo problema?
La ricerca di informazioni continua ed acquisisce la massima priorità. Siti internet, libri, forum di discussione, enciclopedie, diventano il pane quotidiano. Purtroppo però i pensieri ossessivi nel frattempo continuano e tornano a minare la nostra sicurezza.
Sarà veramente DOC? Oppure i pensieri ossessivi sono veri? In quel forum ho visto scritto che… Ho letto questo studio secondo cui… e se proprio io fossi l’eccezione che conferma la regola???
Più si tenta di risolvere questi dubbi, più si ritorna alla condizione di panico. Infatti ogni domanda risolta genera presto una nuova domanda e persino chi ha ricevuto una diagnosi netta da un medico specialista, non è esente dai dubbi. Purtroppo la maggior parte di chi non riesce ad uscire dal Doc rimane incastrato tra la fase 1 e la fase 2 per molto, moltissimo tempo.
Precisamente fino a quando non riesce a convincersi che è veramente Doc e non smette di porsi la domanda.
Fase 3: Come ne esco?
Durante uno dei momenti di lucidità che seguono alla fine di un ciclo ansioso (il Doc funziona a cicli), può arrivare una evoluzione. Si passa infatti dal disperato bisogno di conferme all’indagine su come curare il Doc, una nuova fase di ricerca approfondita in vari ambiti (psicoterapia, terapia farmacologica, svariate tecniche di medicina alternativa e naturale, fiori di bach, integratori ecc…), tesa a capire concretamente che cosa fare.
Questo momento è molto importante e segna una svolta. Infatti indagare ogni possibile mezzo di risoluzione, anche “alternativo” è un ottimo modo per impiegare la propria energia, invece di usarla per contrastare le ossessioni sul piano razionale. Inoltre, conoscere ed applicare diversi approcci è un modo per conoscere meglio nuove parti di sé e capire come funziona la macchina corpo-mente.
Spesso però la ricerca diventa un nuovo labirinto, nel quale è facile perdersi. Ci sono infiniti modi di affrontare un problema, e chi soffre di Doc è portato ad indagarli tutti, senza ovviamente approfondirne nessuno. Magari si và in psicoterapia, e dopo 3 sedute si smette. Si prendono farmaci di testa propria, senza dare retta allo psichiatra. Si tenta la meditazione, e dopo una settimana non si vedono frutti, passando ad altro. Si prova questa e quella soluzione, ed appena c’è una ricaduta si passa alla prossima.
Il benessere iniziale dato dal prendersi cura di sé lascia presto il posto all’insoddisfazione. Ogni tipo di medicina sembra non essere abbastanza soddisfacente o risolutiva. Aumenta l’ansia, e si ricade nuovamente nel panico, riiniziando tutto da capo.
Fase 4: Questa è la volta buona!
Dopo un bel po’ di tentativi non andati a buon fine, comprendiamo che è ora di cominciare a seguire una strada con impegno. Si torna in terapia(quella giusta stavolta) e si comincia a seguirla seriamente. Oppure comincia un percorso spirituale, volto alla conoscenza profonda di sé stessi e della vita. O magari avviene un profondo cambiamento di abitudini, che scardina vecchi meccanismi e li sostituisce con altri virtuosi.
La cosa importante in questa fase, è che per la prima volta si è disposti a mettersi profondamente in gioco ed a fare qualunque cosa per vincere il DOC. Si percepisce di dover affrontare un cambiamento profondo nei propri processi di pensiero, nelle priorità fin qui assunte nella vita, nel modo di vedere le cose. Si cominciano a comprendere gli errori da evitare nella cura del Doc. E così iniziano i miglioramenti. Tangibili. Si inzia a comprendere i meccanismi del Doc e si cerca di evitare le sue trappole. A volte con successo. Altre volte no.
E’ qui che arrivano le ricadute. Alcune possono essere delle batoste molto dure da accettare. Perché i risultati ottenuti sono costati molta fatica. E la ricaduta nel Doc appare come un ritorno nell’incubo senza controllo delle ossessioni: “se dopo tutto questo lavoro ho ancora queste crisi allora forse significa che i pensieri sono veri e devo accettare questo destino infame…”
In realtà questo è l’ennesimo trabocchetto. Le ricadute nel Doc fanno parte del gioco e possono essere anche molto numerose. Prima lo si accetta e prima se ne viene a capo. Forte non è chi non cade, ma chi si rialza dopo ogni caduta! Purtroppo invece molti non riescono a rialzarsi e retrocedono alle fasi precedenti, allungando anche di molto il percorso di guarigione.
Fase 5: Fuori dal tunnel! O no???
Quale è il sintomo evidente che la strada intrapresa è quella giusta? Lo si misura proprio dalle ricadute. Col tempo esse diminuiscono in numero ed in intensità (anche se ricadute forti possono capitare) ed i cicli del Doc si allungano (ovvero è sempre più lunga la fase in cui si stà “bene” rispetto a quella in cui si soffre). L’ansia diminuisce in modo notevole e, se si è in cura farmacologica, questo è generalmente il momento in cui avviene la riduzione dei farmaci fino all’azzeramento. Per molti psicoterapeuti, a questo livello il paziente è guarito e ritorna a vivere la quotidianità, magari con qualche incertezza, probabilmente con molti fastidi, ma con l’indubbia serenità e la sicurezza di aver recuperato la propria normalità.
La stragrande maggioranza di chi esce dal Doc si ferma qui. E qui purtroppo, il docker compie il suo errore più grave!
Infatti arrivati a questo punto, in genere ci si siede sugli allori. Si è tranquilli di avercela fatta, di esserne usciti, di meritare un po’ di riposo dopo i gironi infernali. Ci si accontenta del punto in cui si è arrivati. Come vedremo nel prossimo articolo, questo è un errore letale. Perché in realtà il Doc è stato solo scacciato, ma non eliminato. E purtroppo esiste la probabilità che possa tornare, come confermato da questo articolo di Wikipedia sul Disturbo Ossessivo Compulsivo
La verità è che il docker arrivato fin qui ha capito come arginare le ossessioni, ma non è andato veramente nel profondo. Non è ancora totalmente padrone della sua mente e non può dire di conoscere veramente sé stesso. E può accadere che in un altro momento della vita il DOC torni a fare capolino, ancora più terribile di prima, perché nel frattempo saremo più stanchi, più anziani e con più responsabilità.
Fase 6: Il duro lavoro su sé stessi.
Alcuni non si accontentano di tornare alla normalità della vita quotidiana. Dopo aver sofferto tanto per uscire dal Doc, non possono fare a meno di chiedersi come sia stato possibile provare tanto dolore per qualcosa che, una volta che si è guariti dal Doc, appare totalmente assurdo. La scossa è stata talmente forte che ora vogliono essere risarciti con gli interessi. Comprendere perché proprio il Doc, e perché proprio QUEL tipo di Doc.
Queste persone rinunciano allora alla comodità ed al riposo, e si tuffano nuovamente nel fango, per andare a scoprire che cosa si nasconde sotto di esso, ben consapevoli che ci sarà da sporcarsi, ma che ne vale ben la pena pur di diventare padroni della propria mente.
Il problema di questa fase è che ci vuole una grande forza di volontà, per vincere la stanchezza dopo la lunga battaglia. E anche molto coraggio. Perché è chiaro che per sviluppare davvero una autostima d’acciaio bisogna andare a vedere tutta la polvere che abbiamo nascosto sotto il tappeto per molti anni.
Un esempio? E' ovvio come chi soffre di DOC porti spesso con se molte altre problematiche. Ansia, insicurezza, problemi cronici... Ecco tutte queste questioni dovrebbero essere affrontate a viso aperto in modo da risolverle e guadagnare più benessere possibile. Per esempio per chi soffre di ansia sociale sarebbe davvero necessario superare la timidezza.
IMPORTANTE: E’ fondamentale chiarire che questa fase può essere affrontata solo dopo che la crisi ossessiva è uscita dalla fase acuta. Andare in profondità quando le ossessioni hanno molta presa e l’ansia è alta, per esempio, indagando sulle cause profonde e sul perché di quel DOC, prima della fase 5 è non solo inutile ma controproducente. Semplicemente perché molti concetti vengono totalmente “distorti” dal disturbo. Ci sono esercizi e tecniche molto interessanti e molto potenti, ma devono essere usati con cautela.
Ogni cosa a suo tempo...
Il premio comunque merita davvero. Arrivati a questo punto infatti, si guadagna una stabilità emotiva inossidabile, a prova di qualsiasi ricaduta. Si comprendono i meccanismi profondi dell’ansia e ci si libera definitivamente della sua presa. Ci si distacca dai pensieri in modo profondo, diventandone così padroni. Si armonizza la psiche, integrando i contenuti dell’inconscio e scoprendo cose di sé che lasciano semplicemente meravigliati.
Fase 7: Conosci te stesso!
Se si è rimasti abbastanza a lungo a nuotare nel fango, si scopre che sotto la superficie c’è un grande tesoro. L’esplorazione della nostra interiorità svela un mondo nuovo e sorprendente. La ricerca non è finita, però non è più un peso, non è più faticosa. Anzi diventa un viaggio affascinante, colmo di meraviglie. Si comprende con stupore una cosa bizzarra: che tutte le paure, le nevrosi, le ansie, persino il DOC, non erano che mostri di carta, prove che attendevano solo di essere superate per portare ad una evoluzione della coscienza.
Giunti a questo punto, del Doc e di tutte le altre paturnie possibili non ci sarà mai più traccia. Certo ci sarà ancora la sofferenza, la rabbia, la paura per i piccoli grandi dispiaceri di della vita, ma noi non saremo più quella sofferenza. La accetteremo come parte integrante del nostro essere vivi. La nostra vita sarà allora piena di coraggio e non avremo né ostacoli nè esitazioni. Ed avremo compreso quale è la nostra missione, e come fare per realizzarla. Un premio più grande di quanto si possa immaginare.
Per arrivare a questo livello, ci vuole tanto tempo, passione e curiosità. Soprattutto ci vuole una mappa, una guida pratica che dia indicazioni precise su quali sono i passi da fare e quali quelli da evitare. Altrimenti il rischio è di perdere davvero troppo tempo e troppa energia.
Il primo passo è comunque quello di rimanere aggiornato su questo sito, dove nel tempo inserirò sempre più informazioni, consigli e strategie. Per farlo, inserisci la tua email in questa pagina. Riceverai anche il mio ebook sul Doc con molti esercizi pratici.
Conclusione
Spero che questo articolo sia per te una guida ed un incentivo a non mollare e ad andare sempre avanti. La battaglia per uscire dal Doc è una sfida molto complessa, che a tratti può apparire impossibile. Ma non lo è affatto. C’è molto da lavorare e bisogna essere decisi a mettersi in gioco, ma come tutte le cose della vita, ha una soluzione. E dentro di te ci sono tutte le risorse che servono per vincere e sconfiggere il Doc. Bisogna solo usarle nella maniera corretta. Sappi anche che esistono tecniche ed esercizi precisi per ogni fase. E che se continuerai a seguire il sito, avrai la possibilità di conoscerne alcune.
Ora vorrei che mi dicessi la tua. So che alcune delle cose che scrivo possono risultare controverse. Il mio obiettivo è infatti quello di scardinare il pensare comune, che vede nel Doc una malattia quasi incurabile. So però che alcuni punti potrebbero essere poco chiari. Perciò ti chiedo di farmi le tue domande o esporre ogni critica che ti venga in mente nello spazio dei commenti qui sotto. Risponderò ad ogni intervento!
ciao, riesci a rispondermi per mail?volevo che approfondissi il punto sei, il discorso di ‘non adagiarsi’ cioè se passa il doc perchè dobbiamo andare a vedere cosa lo ha causato?poi non vado a ossessionarmi di nuovo per paura di trovare la riposta?o intendi di guardarsi dentro e fare un lavoro su se stessi?io come dicevo ho fatto un grande lavoro su di me gli ultimi anni tanto da stare bene appunto..ora però togliendo i farmaci sto male di nuovo quindi mi chiedo: posso superarlo come momento di ricaduto o/e astinenza?io continuo a fare meditazione e guardare dentro di me, ma se l’ho già fatto in questi ultimi anni ora non dovrei aver già ‘fatto’ la fase sei?spero di essere stata un poc chiara..intendo, sono stanca di combattere il doc e penso di aver lavorato su me stessa, se mi dici che devo ulteriormente cercare ..non so mi rattrista perchè sono stanchissima..grazie
Ciao e grazie per la tua domanda, che è molto importante. Ti rispondo punto per punto. Partiamo da un fatto: il contenuto di una ossessione non è MAI reale. Tuttavia il DOC và indagato per capire cose di noi stessi. Per esempio le caratteristiche della personalità ossessiva, l’eccesso di razionalità, perchè soffriamo di ansia e come gestire una mente di questo tipo senza che sia lei a prendere il controllo. Inoltre il contenuto dell’ossessione, benché falso, è un ottimo indizio per realizzarsi.
Ti faccio il mio esempio: io ho sofferto di doc omosex perché non riuscivo ad essere totalmente libero con l’altro sesso come la parte più profonda di me desiderava. Se mi fossi limitato a far sparire l’ossessione, gestendola con le tecniche classiche(fase 5), senza poi andare a fondo lavorando su me stesso per diventare l’uomo Vero che la parte interna di me voleva essere(fase 6), non ne sarei uscito totalmente. Sbloccare tutto il mio desiderio e la mia energia sessuale verso l’altro sesso non solo mi ha guarito dal Doc, ma ha stravolto in meglio la mia vita.
Inoltre per arrivare in fase 6 e 7 bisogna vincere la Paura, quella con la P maiuscola. Ad un certo punto, quando si è sufficientemente stabili, bisogna affrontare anche la paura di ricadere nel Doc (che poi altro non è che un colpo di coda del Doc). Solo così si può sviluppare veramente il coraggio e l’autostima che ti rendono immune. E’ come andare di fronte al cane che ci ha sempre abbaiato ed affrontarlo a muso duro. In quel momento ti accorgi che è lui a fuggire con la coda tra le gambe!
Però come ripeto ci vuole tempo. Un piccolo passo alla volta. Se ti senti stanca, riposati. Concentrati sullo stabilizzare la situazione mentre togli i farmaci. E’ già un grande risultato. Verrà il momento di riprendere il viaggio, quando sarai più serena.
Spero di aver risposto con completezza alla tua domanda. Se non fosse così fammelo sapere
P.S: Anche io sono passato dalla riduzione dei farmaci. Puoi superare questo momento sicuramente! Avanti tutta!
Caro lucio…sei grande…ma ci sono aspetti che sono più complessi di come vengono descritti…specie quando si dice reagire…e come buttare un palla più forte e più forte ti rimbalza contro…avrei voglia di parlarti di alcune cose..io ci combatto da 13 anni…si è evoluto e cambiato ed è reale pure..ma è come un bicchiere di acqua..e non poterlo bere..aspetto tue notizie..Non posso scrivermi al New letter perché è in pausa il sito….piergiuseppe maggi musicista
Ciao scusa sono doc da poco vorrei dei consigli da persone che ne hanno sofferto la stessa patologia
Tipico da chi soffre di DOC…cercare rassicurazioni su internet. Per fortuna però oggi ho trovato un po’ di speranza e quindi ti ringrazio. Non è da molto che penso di avere il DOC, sarà stato un annetto fa, complice un periodo stressante della mia vita. All’inizio non ebbi paura, mi ero messa in testa che soffrissi di qualche problema al cuore. E via controllo, elettrocardiogramma.. Tutto ovviamente apposto. Poi un bel giorno mi sveglio da quell’incubo, ne sono uscita. Ma i pensieri non sono finiti. DOC da aggressione, i pensieri sono diventati così inaccettabili per me che mi sono ritrovata improvvisamente a vivere nell’anziano e nell’angoscia. Non so davvero che fare, non ho ancora parlato con nessuno, non saprei come dirla una cosa simile. Leggerti mi fa stare bene, anche se la paura resta. Ti ringrazio.
Salve, non sto replicando ai vostri commenti ma lasciando un commento mio perché ho il cellulare e non sto trovando dove inserire. Vorrei tanto scrivere qui quello che ho da dire ma ci sono dettagli personali delicati che non desidero che gli altri leggano. Signor Lucio Odisei, posso inviarle una mail e la leggerà quando potrà? Ho già la bozza pronta.
Attendo una risposta,
Grazie e buona giornata!
Ciao Lucio, cosa intendi per Paura con la P maiuscola? Sono alla fase 6, incinta con una bambina piccola, al 7 mese, ho avuto una ricaduta il mese scorso dopo essermi “seduta felicemente sugli allori” pensando che avendo capito il meccanismo dei pensieri e avendoli risolti, fossi fuori, invece no, e sto provando terrore, anche una forte paura di morire per la pressione emotiva. Mi puoi dire di più riguardo questa fase? Grazie
Ma il doc pedofilo…. sto impazzendo… penso di esserlo, non so se mi attirano i bambini… ho paura… qualcuno mi risponda
Essere fisicamente attivi può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2 . Per altre idee, vedi attivati a new modo tuo.
http://htmlhelp.com/cgi-bin/validate.cgi?url=http://magliecalcioita.com
Ciao!Io soffro di questo disturbo,da 4 anni…alternati ovviamente da periodi normali e sereni.La prima è stata nel 2010 con depressione attacchi di panico e tutte le paure del mondo,di far del male,d’impazzire,omosessuale pedofilo e più ne hai piu ne metta….poi pian piano sono tornata io da sola serena.Alla fine del 2011 in un momento di tristezza e noia ho pensato che la vita fosse noiosa e che tutti quelli che ne facevano parte lo fossero,quindi rifiuto a stare con la mia famiglia(figlia. E marito)non li amano più,non volevo stare con loro.Poi passata e sono tornata tranquilla.Un altra ricaduta proprio alla fine del 2012…soliti pensieri…i miei erano lontani,io sola con la bimba e compagno,sono ripartiti gli stessi pensieri…poi la luce per un anno intero sto bene,non riesco a capacitarmi dei pensieri avuti sui miei familiari…poi ho iniziato a lavorare…insomma a quasi trent’anni ero soddisfatta della mia vita….poi a causa di qualche incomprensione con il mio compagno,giornate impegnative….ritorna il pensiero che non voglio più la mia famiglia,ma questa volta è più pesante mi sembra tutto vero..sto male con loro…forse come hai scritto tu e più dura perché sono cresciuta,sono più vecchia e mi sembra che questi pensieri e sensazione non se ne andranno piu…sto,li perennemente a guardare cosa provo per loro e sempre pensieri negativi,non mi sento a casa a casa mia ne mentre giro con loro sempre rifiuto….eppure prima erano la mia vita.
Ciao elisa…. leggi ancora i commenti?
Piu che altro voglio una mano a capire una cosa,se penso di lasciarlo ho il panico,se penso di stare con lui ho il panico…in questo cassi che si deve fare…resistere!!!
Ciao Elisa, scrivo qui rispondendo ad entrambi i messaggi. Come ho scritto nell’articolo, se non si arriva almeno in fase 6 è possibile che il DOC si ripresenti. Questo è dovuto al fatto che non siamo bravi a gestire la nostra mente. Ora, a prescindere da quale sia il tipo di Doc, il modo per uscirne è concentrarsi sui meccanismi e non sui contenuti. Capire in che modo il Doc ci tende le trappole. E la trappola principale è sempre il pensiero. Tu dici “se penso di lasciarlo ho il panico,se penso di stare con lui ho il panico”. Ok, quale è la cosa in comune tra le due parti della frase? LA parola “penso”.
Finchè non riusciremo a distaccarci dal pensiero, non riusciremo ad uscire dal Doc. Tutte le volte che “pensi” questo o quello, fai una cosa. Concentrati sul respiro, come dovresti aver imparato a fare se hai letto il mio ebook. E’ una ottima tecnica. Di livello basilare, ma già molto efficace. Devi imparare a distaccarti dal pensiero. PErchè se lo alimenti, combattendo contro di esso, hai già perso. Il pensiero automatico infatti è troppo potente per poter essere affrontato direttamente. Bisogna giocare d’astuzia 😉
Ciao Lucio una domanda……è possibile che agli stati di ansia si alternino stati di apatia? È Doc????
Ciao Lucio ancora complimenti per il sito che hai realizzato e per aver saputo cogliere le possibilità che ti hanno permesso di uscire dall’inferno del disturbo e diventare un uomo .Proprio riguardo alle possibilità (meditazione e l’incontro del maestro) ,sono in fervente attesa di apprendere ciò che ti è stato insegnato perché in essa è riposta la soluzione. Ti ringrazio per la disponibilità mostratami per e-mail.un abbraccio .Alessio
ciao Lucio
Ho letto le 7 tappe del percorso e conto di continuare a leggere le interessanti riflessioni che hai pubblicato. E’ veramente da molti, moltissimi anni ( io ne ho 51), che sto combattendo con questo disturbo infernale. Penso di soffrire del disturbo fin da bambino ma ritengo che lo stesso si sia fortemente incrementato quando avevo 18 anni in concomitanza della mia prima esperienza amorosa. Ho però scoperto di soffrire di questo disturbo solo 10 anni fa dopo delle crisi pazzesche che mi hanno obbligato a rivolgermi ad uno psichiatra. Lui ha avuto l’enorme merito di individuare il mio doc facendomi convinto che non ero matto, che molta gente ne soffre e che avrei potuto uscire. Purtroppo però i suggerimenti di questo professionista non mi sono stati di molto aiuto perché oltre a prescrivermi della serotonina, mi suggeriva di pensare a dei mantra quando venivo invaso dalle mie ossessioni. Mentre sto proseguendo da moltissimi anni con la serotonina non mi hanno però dato alcun beneficio i mantra suggeritomi. Ora mi sono affidato, da quasi un anno, ad un professionista del metodo Cognitivo Comportamentale che però fino a qui, a parte lievi aiuti che ho avuto durante le costose sedute (soprattutto perché frequenti), non mi ha procurato alcun reale beneficio. Sono molto sfiduciato e le mie ossessioni sono divenute alquanto invalidanti per la mia vita al punto che relazionarmi con le persone, nell’impegnativo lavoro quotidiano che faccio, mi consegna a sera sempre più sfinito e depresso. Sono felice di aver trovato questo tuo sito e sto cercando con tutte le mie forze di debellare questo mio tarlo che da almeno 40 anni mi sta privando della mia vita spingendomi diverse volte anche a pensieri “estremi” pur di liberarmene. Desideravo però porti una domanda che probabilmente è proprio da doc doc (denominaz. orig. controllata): tu che hai avuto la forza di uscirne e ora hai “nobilmente” aperto e ideato questo sito per aiutare tutti noi (personaggi dannati che vaghiamo nelle spire del girone dantesco dei DOC), con quali risorse economiche ma soprattutto di tempo lo potrai gestire dal momento che ritengo farai l’Ingegnere di professione e non avrai quindi a disposizione molto tempo ?
Scusami se ho dubitato e mi sono permesso di chiedertelo. Grazie comunque per l’aiuto e spero di potercela fare anche se sono sfinito per le continue e sempre più frequenti ricadute
Ciao Ruggero,
Coraggio, si può uscire da qualunque situazione ostica!
Essendo il tuo disturbo protrattosi per così lungo tempo, sarà semplicemente un pò più lunga la guarigione.
Ma se intraprendi la strada giusta, questa avverà. E’ matematico.
Si tratta di abituare il cervello a lavorare nella maniera ottimale, lavorando su molteplici aspetti.
La prima cosa da fare però è fare qualcosa di diverso da quello che hai sempre fatto. Se sei arrivato fino a qui significa che
le soluzioni che stai tentando non sono risolutive. E non lo è nemmeno mantenere una posizione di difesa estrema, dato che è proprio l’eccesso di difesa che non consente alla nostra psiche di liberarsi e scatenare le immense risorse che ognuno di noi ha in potenza.
Si tratta di rischiare. Senza rischio non c’è possibilità di uscire dal Doc, qualunque strategia o qualunque professionista possiamo trovare ad aiutarci.
Detto ciò, i mantra possono essere una ottima strategia, sono usati da millenni in tutte le culture.
Ma vanno usati nella maniera opportuna. “Pensare a dei mantra” di sicuro non è sufficiente.
Rimango a disposizione per ulteriori info.
lucio, mi puoi rispondere anche via mail se vuoi. grazie
Ciao lucio! Sto leggendo con grandissimo piacere il tuo blog e il tuo ebook! Prima di tutto volevo ringraziarti per l’aiuto Che stai dando a tutti noi, perché con la tua testimonianza e i tuoi consigli ci stai dando Una speranza e un motivo in piu per combattere.
Io soffro di questo disturbo da circa 3 Anni e il mio “pallino fisso” é il mio costante mettere in dubbio tutto ció Che riguarda la mia relazione…o meglio era! Nel senso Che sono in Una fase particolare, a cui tu, nel tuo blog hai anche accennato…infatti é da circa 2 anni Che non sento piu ansia o l’esigenza di rispondere alle varie domande, domande Che si presentano ormai raramente.Quando Ho un pensiero Che io reputo negativo, questo non mi causa piu dolore o sensi di colpa; anzi, tante volte sembra anche Che ( Ho notato, mentre Ho scritto l’ultima frase, che scriveró un bel condizionale :)) non mi dispiacciano per niente.
Tutto ció puó sembrare positivo rispetto alla precedente fase caratterizzata da ansia a 1000 se non fosse che, da quando é iniziata questa fase, non sento piu Le belle emozioni, Ne nei comfronti del mio partner Ne per alcun tipo di situazione in generale.
Potresti spiegarmi, se questa fase esiste, come funziona e come riuscirei a sbloccarmi per arrivare alla guarigione definitiva?
Scusami per il papiro ma spero di essere stata piu che esaustiva per farti capire in che tipo di situazione mi trovo!
Grazie mille ancora! Un abbraccio!!!
Ciao Giulia,
penso che questa tua fase possa essere dovuta a due situazioni concomitanti:
1) Uno stato di apatia generale, dovuto ad un “eccesso emotivo” precedente
2) Una difesa inconscia, per proteggerti da eventuali ricadute
E’ normale che dopo una “botta” seria come il DOC venga da “proteggersi” e quindi mettersi un pò in difesa.
La chiave tuttavia, è sempre lasciar scorrere le cose. Non senti le belle emozioni? E’ il tuo cercarle (magari ossessivamente) a non fartele trovare.
Poniti come obbiettivo quello di rilassarti e fregartene di quello che accade. Non controllare nulla. Vedrai che naturalmente e spontaneamente il tuo corpo e la tua psiche torneranno a fare quello per cui la Natura li ha fatti 😉
Quindi per guarire sia dal doc in generale che passare questo periodo di apatia dovrei fare gli esercizi di meditazione scritti sul libro?
Comunque sono d’accordo con te per quanto riguarda la mia fase!
Grazie mille della tua disponibilità!
Beh… diciamo che quegli esercizi sono utilissimi per sistemare un sacco di cose.
Fatti tutti i giorni, sono eccellenti per rilassarsi e per imparare piano a piano a distaccarsi dai pensieri, che è uno dei risultati a cui bisogna tendere per eliminare l’ansia e tutto ciò che ne consegue. Nel tempo pubblicherò poi altre info e tecniche utili 🙂
In generale, dedica del tempo a te stessa, segui le tue passioni, stai al sole, fai sport, mangia sano. Sembrano banalità ma nessuno le fà… ed è ciò che serve per avere una vita in piena salute 🙂
Ciao!Ola fine dei riuscita a superare questa fase?
Ciao Giulia perdonami se ti disturbo ,ho letto i tuoi post su liberi da ossessioni , noi non ci conosciamo ma sto cercando disperatamente e-book di lucio ti prego potresti aiutarmi in un modo semplice
Inviarmelo questa la mia mail giustopietro@alice.it
Ciao Lucio, ho letto la tua storia in un pomeriggio contraddistinto dalla malinconia. Io ho avuto questo disturbo dall’età di 10 anni. Non ho mai considerato questo disturbo ingravidante anzi entrava e usciva dalla mia vita. In questi 10 anni ho costruito la mia vita. Ero un ragazzo ansioso, insicuro, timido ma sono diventato ben presto piuttosto estroverso, sicuro di me soprattutto in ambito scolastico, avevo le mie pause giorni in cui decidevo di stare con me stesso ma sempre pronto ad offrire un caffè, una parola d’aiuto per tutti. Un mese fa è scoppiato il finimondo durante una conversazione con i miei amici sono venuto a conoscenza del doc ahimè. Quella sera non ho dormito, avevo paura di sentire voci, di diventare pazzo. Paura di non poter vivere più la mia vita. In questo mese ho avuto ossessioni su un ragazzo suicida e sulla sua famiglia avevo paura di diventare come lui o addirittura lui stesso. Avevo una paura boia ma piano piano attraverso suggerimenti, consigli sono migliorato. Ora questi pensieri vengono nella mia mente senza ansia, scorrono nella mia mente accompagnati in qualche caso da un pò di ansia. Ho capito anche da dove viene il mio disturbo( imitando Mio padre che sin da ppiccolo criticava alcuni miei compagni poco propensi allo studio, all’impegno e io ho fatto mio questo comportamento) e si pongono ora dellè domande: perché non ho sofferto da prima? Non sono troppo veloce nella mia fuoriuscita dal doc? In che fase sono? Perché il mio doc si concentra su un gruppo limitato di persone? Spero tanto di poter superare tutto ciò, di poter ritornare alla mia vita
Ciao,
tutte queste domande mostrano una certa insicurezza. E credo che sia una buona idea lavorare proprio sulla insicurezza che un pò da sempre ti porti dietro. Cerca di aumentare la tua autostima. E’ la base di tutti i problemi di ansia. Se hai dubbi su come fare, chiedi pure!
Buongiorno Lucio, mi pacerebbe leggere il tuo ebook, ma a quanto pare non è più on line. C’è un modo per averlo? Grazie
Io ho vissuto 10 anni con il doc senza rendermene conto, senza pormi domande e in questi anni la mia autostima è aumentata ma da quando ho scoperto il doc tutto è cambiato. Dopo un mese e mezzo di ansia alle stelle l’ansia è diminuita ma non vivo tutto ciò con naturalezza, con la mente libera come prima. Non sono mai stato un ragazzo ansioso ma ora mi pongo domande su tutto. Se ppuoi darmi dei consigli per ritrovare questa naturalezza persa mi fai un grande favore. Inoltre come terapia il tuo consiglio è una strategica breve o una cognitiva comportamentale
Ciao. Ritengo l’essere venuto a conoscenza del disturbo un passo importante, nonostante questo possa averti provocato dolore. E’ importante conoscere se stessi ed i propri problemi, così da poterli risolvere.
Trovare la spontaneità non è facile, per chi come noi vive soprattutto nella testa, ma si può fare. Non ti nascondo il fatto che non è una cosa da due giorni. Ci vuole lavoro e pazienza, ma ti assicuro che i risultati sono talmente spettacolari che vale assolutamente la pena di provarci.
Per quanto riguarda le terapie, in linea di massima dti posso dire questo: la TBS è fortemente mirata ad un obiettivo specifico ed in quello è assai efficace. La TCC invece lavora più ad ampio spettro ma è più lunga.
Inoltre, ma questo è un mio parere, la TBS è ideale per le fase acute mentre la TCC è per quelle croniche. Essendo la TBS molto breve (massimo 10 sedute) il mio consiglio, se le tue finanze lo permettono, è di provare la TBS e poi, se non ti trovi bene, provare con la TCC. In ogni caso FAI qualcosa. AGIRE è il primo passo per sconfigere il DOC. E poi continua a seguire il blog, quest’anno farò un sacco di cose interessanti 😉
Soffro di doc da molti anni, ma solo da due me ne sono accorto. Tutto e’ nato nel momento in cui mi sono “messo in testa” di controllare le parti involontarie del corpo (respiro, battito delle ciglia, deglutizione), poi il controllo si e’ rivolto ai pensieri. Dopo un periodo di tregua, in concomitanza con le festivita natalizie, si e’ riacutizzato. Sono in cura da una psicologa e prendo xanax al bisogno. Sono certo che questo disturbo voglia scardinare qualche aspetto della mia esistenza, ma ancora non ho compreso quale. Mi sono di aiuto le letture del dott. Raffaele Morelli che sostiene che nel momento in cui soffriamo, qualcosa in noi vuole fiorire.
Sono contento di aver trovato questo sito.
Ciao Andrea,
Bravo, potresti iniziare facendoti qualche semplice domanda, alla quale puoi rispondere IGNORANDO del tutto le risposte “da DOC” (che potrebbero arrivare in automatico):
-perchè ho proprio questo tipo di DOC e non un altro?
-che cosa stò cercando di controllare? che cosa non tollero che accada?
-cosa stà cercando di comunicarmi questo DOC?
-il Doc mi stà togliendo molto, è vero.. ma c’è qualcosa che invece mi stà regalando? O qualcosa da cui mi stà salvando?
Fammi sapere se scopri qualcosa!
A presto!
Ciao mi chiamo Silvia e x moltissimo tempo ho cercato qcn che avesse le mie fissazioni.
Il tuo post è del 2014 non so se leggerai questa risposta.
Io come te tutto il giorno mi ascolto il respiro…e nn riesco più a pensare normalmente..tutto gira intorno a quello.
Sei riuscito con la terapia a capire cosa si nascondeva sotto?
Io sto pensando di andarci xchè se continuo cosi impazzisco.
Ciao un abbraccio
Ciao Andrea, so che hai scritto tantissimo tempo fa questo post ma avrei bisogno di chiederti qualche informazione per questo mio disagio. Grazie mille
Ciao Lucio, innanzi tutto vorrei ringraziarti di cuore per quello che fai, sei davvero una persona di valore.
io soffro di doc da circa 4 anni, periodo nel quale ho avuto modo di sperimentarne diverse tipologie.. tra cui, quella che soggettivamente ritengo essere la più dolorosa e invalidante: il doc aggressivo..
dopo lunghi periodi di indescrivibile sofferenza, ormai avevo capito (mi è servito purtroppo un paio d’anni) quali erano i subdoli meccanismi del doc, e un bel giorno di circa un anno e mezzo fa ho detto “ora basta! rivoglio la mia vita! sono disposto a fare tutto ciò che serve per sconfiggerti!”
Da quel momento ho puntato a dare il 100%, a tirare fuori tutta la forza che avevo in anima e corpo, per evitare i comportamenti compulsivi e controproducenti che mi trattenevano dentro quell’inferno, è stata dura, durissima, ma ho ottenuto dei risultati stupefacenti.. iniziavo a vedere la luce, una strada da seguire per guarire, anche se in salita..
i risultati si vedevano.. fino ad arrivare agli ultimi mesi senza che qualsiasi tipo di pensiero costituisse un problema, ero al culmine della fase 5, e mi ero promesso di voler iniziare quella che tu definisci fase 6..
Purtroppo però, a causa problemi famigliari, ho dovuto passare un periodo di stress a livello molto alto (mio fratello in una casa di cura a causa di problemi di depressione, e io li a fargli assistenza tutti i giorni per oltre un mese..) e li purtroppo sono inciampato di nuovo.. non da un giorno all’altro.. ma piano piano ci sono rientrato.. e ora eccomi qui.. a scrivere sul tuo sito..
in questo momento sono in una ricaduta bella forte, mi ero quasi dimenticato come fosse stare all’inferno..
MA.. anche se in questo momento di ricaduta la luce in fondo al tunnel si vede appena, anche se mi ritrovo su una delle condizioni peggiori in cui una persona con il doc può trovarsi (fratello depresso, padre assente, condizioni economiche non delle migliori.. un casino..) NON MOLLO! E NON LO FARO’ MAI!
non importa quanto soffro, non importa che sarà dura,durissima , non mi butto giù, ricomincerò a dare tutto me stesso, questa volta se il 100 non basta darò il 110.. lascerò dietro del tutto e definitivamente la persona insicura immatura e paurosa che ero, e tirerò fuori una volta per tutte il leone che sta dentro di me, e che sta dentro ognuno di noi.. basta solo volerlo tirar fuori..
scusate lo sfogo e la lunghezza del “commento” .. grazie ancora a te Lucio e un saluto e auguri di una felice vita a tutti voi che leggete queste righe
Ciao Claudio,
la prima cosa che mi sento di dirti è che frequentissimo ricadere nel Doc, soprattutto quando si attraversano periodi così duri come quello che stai attaversando. Il Doc si nutre di ansia, tensione, stress, tristezza… di tutte le emozioni negative e quindi ci stà una ricaduta.
Secondariamente ti chiederei questa cosa: riesci a ricostruire/ricordare il meccanismo che ti ha riportato dentro al Doc?
Infine… il tuo spirito è quello giusto! E sono stracerto che se insisterai con questa carica ne uscirai alla grande!!
Tra l’altro tu ne sei già uscito una volta e quindi sai come fare. Devi solo rimettere in atto gli stessi accorgimenti della volta precedente
Forza e coraggio!! Siamo tutti con te!
Ciao Lucio, ti ringrazio di nuovo..
diciamo che l’elemento da cui è ripartito tutto è stata una frase detta lo psichiatra ( persona molto competente ) che segue mio fratello, la frase era questa:
” alcuni problemi sono quasi impossibili da superare senza un supporto, perlomeno iniziale, dei farmaci ”
una volta uscito dallo studio del medico ho sentito un fortissimo senso di colpa.. dentro di me mi dicevo: “è vero, dovevo farmi aiutare, ho voluto fare tutto da solo, E SE FOSSE STATO VERO IL CONTENUTO DEI PENSIERI AVREI RISCHIATO di…” eccolo la, lo evidenziato apposta in maiuscolo, il solito ” E SE ” del doc.. e da li passo dopo passo – complice come ho già spiegato una situazione famigliare veramente difficile – ci sono ricascato.. e anche se sentivo dentro di me che non dovevo preoccuparmi, ho scelto la via che sembrava più semplice in quel momento, quella di darmi una spiegazione logica, razionale e inattaccabile, su tutto ciò che era stato.. cosa ovviamente impossibile.
lo psichiatra ovviamente aveva detto una cosa giusta, in certi casi i medicinali servono.. ma io ho usato quella frase contro di me, lo interpretata come voleva il doc, e mi sono fatto fregare..
in quel momento non ho saputo gestire in maniera sensata e veramente razionale il mio pensiero, ovvero, “SENTIRE DENTRO DI SE”, e non parlarsi/ dialogare con se stessi cercando la frase che sia più vicina a quello che sentiamo per farci tranquillizzare.. alla fine noi quando parliamo con noi stessi e ci vogliamo dare delle rassicurazioni, o ci guardiamo indietro per tranquillizzarci di non aver fatto nulla.. non facciamo altro che esplicitare in qualche modo quello che sentiamo già in maniera implicita.. ma a che serve se lo sentiamo già dentro di noi..
è stato proprio smettendo di cercare continue rassicurazioni, di guardare sempre indietro, di dialogare con me stesso che ne ero quasi uscito, avevo iniziato a “sentire dentro di me”, era quella la strada, e pian piano tutto appariva più chiaro.. tutto tornava ad essere davvero razionale..
ora credo di averla imparata la lezione, questa volta arriverò davvero fino in fondo..
dai ragazzi/e forza che c’è la facciamo! un saluto a tutti di nuovo,
scusa Lucio per il lungo intervento, ma nel mio piccolo, anche se ci sn ancora dentro, cerco di dare il mio contributo
Ciao Claudio, in realtà il tuo intervento andrebbe messo in bella mostra per tutti coloro che sono meno consapevoli di te delle meccnaiche del disturbo.
Credo che tu abbia davvero tutte le risorse per uscirne alla grande 😉
Tienimi aggiornato!
Lucio
Ciao Lucio,
In questo momento sto passando le “pene dell’inferno alla seconda”.. mio fratello con il suo problema di depressione piange e si dispera in continuazione, un livello di stress altissimo..a casa è invivibile, una situazione molto dura da affrontare anche senza il doc.. non saprei neanche trovare parole per descrivere quanto sto soffrendo.. io che avrei bisogno di assoluta pace….
MA.. la mia intenzione è di mantenere un atteggiamento impeccabile, contro il doc – che in un modo o nell’altro sconfiggerò definitivamente – e contro tutte le tragedie e le sfide che la vita mi metterà davanti.
in parte il mio è uno sfogo, ma dall’altra parte voglio anche cercare di far tirar fuori la motivazione giusta a chi ancora nn è riuscito a tirarla fuori..
non credete che sia così convinto in tutti i momenti, anzi, ci sono dei momenti in cui mi sento quasi impotente, in cui tutto sembra impossibile, in cui tutto sembra vano, e in quei momenti non sono grintoso come magari posso essere adesso mentre scrivo queste righe, ma è proprio li che bisogna battere, è proprio quando tutto sembra perso che dobbiamo veramente iniziare a lottare, è proprio li che si fanno dei passi avanti contro il doc.. e dei passi avanti come persona..
il doc anche se un mostro che provoca sofferenze enormi, può essere la nostra occasione per maturare e per fare un enorme salto di qualità.. io quel salto lo voglio fare, voglio sfruttare il mio dolore, far si che il mio dolore mi spinga alla grandezza, e con ciò non intendo diventare ricchi o avere successo, la grandezza come persona! voglio diventare una persona di valore.. dobbiamo lavorare su noi stessi per crescere, affrontare le nostre paure più grandi e sconfiggere i nostri demoni..
il doc non è altro che una conseguenza di un nostro approccio sbagliato a un qualcosa, dobbiamo cambiare quell’approccio, è durissima lo so, lo è anche per me che ne ero quasi uscito da quel tunnel.. dentro di noi lo sentiamo qual’è il comportamento migliore da adottare per sconfiggerlo, mettiamolo in pratica!
dai ragazzi che si può fare! facciamolo per le persone a cui vogliamo bene, facciamolo per noi e per quanto è bello vivere!!! dai ragazzi forza!
Grande!!!
I tuoi interventi sarebbero da appendere in bella vista nella sala di aspetto della clinica ideale per il Doc!!
Non mollare mai!
Stai attraversando un momento durissimo, ma con questo tuo atteggiamento mentale,
anche se ancora non lo vedi, a livello inconscio stai costruendo una autostima di ferro.
Prima o poi vedrai che sarà il Doc a cedere!
Continua così 😉
Grazie mille! Gentilissimo. Un saluto!
il commento in alto è il mio
Ciao Lucio, volevo ringraziarti per questo blog per tutti i consigli e per la speranza che mi hai dato. Detto ciò ho delle domande da porti, hai affermato che per guarire completamente bisogna scavare nel fango e cercare di capire le ragioni del DOC.. Quindi perché proprio quella ossessione piuttosto che un’altra. Questo risulta essere il mio grande problema, soffro di DOC pedofilo e non riesco a darmi una spiegazione razionale. Sono stata davvero male a causa di questo problema avvertivo panico, paura e forte disagio fino a quando non ho letto il tuo blog e tutto è stato più chiaro. Un altro problema è che ogni volta che vedo un bambino il ricordo di ciò che è stato mi ritorna alla mente e come se non bastasse ho paura ha fare l’amore con il mio ragazzo perché precedentemente di leggere questo blog e rassicurarmi su ciò .. Il sesso era diventato un modo per farmi capire che io con quella ossessione non ci entravo niente. Hai consigli da dirmi visto che anche tu ne hai sofferto ?
Ciao F.
Preciso che la fase dello scavare nel fango è utile affrontarla solo quando si sono superate stabilmente le fasi precedenti… ci vuole tanto coraggio per vedere le proprie parti oscure, e soprattutto bisogna essere sicuri di non ricadere nel vortice delle compulsioni.
Detto ciò, il Doc ci colpisce in quello a cui teniamo di più. E da quanto ho visto finora, è come se volesse comunicarci una carenza nell’aspetto che per noi è importante. O un conflitto tra ciò che vorremmo e ciò che una parte di noi (la razionalità) ostacola in tutti i modi
Esempio:
In genere chi soffre di Doc Omo ha un desiderio disperato del sesso opposto ma non riesce a sbloccarsi con esso o a vivere il sesso come vorrebbe -> Da qui nasce il conflitto che, sotto opportune condizioni (mentalità iper-razionale, ansia di tratto ecc..) può portare al Doc omosex.
Capire quale è il messaggio reale (ricorda che il messaggio ossessivo è SEMPRE FALSO) non è facile. Bisogna lavorarci molto e non usando strettamente la logica. Infatti ti invito a non fissarti su questa cosa e a lavorare sugli altri aspetti (azzerare le compulsioni, gestire l’ansia ecc…). Vedrai che ad un certo punto la risposta arriverà da sola 🙂
Se vuoi fammi sapere come procede! 🙂
Ciao Lucio grazie della risposta
Grazie 🙂 .. Ma spiegami una cosa se puoi quando hai avuto la mia stessa ossessione che spiegazione ti sei dato ?
Umh potrei scrivere per ore la spiegazione di quanto ho capito relativamente alla mia ossessione (doc omo). Stringendo molto (e sacrificando moltissimi significati) posso dire di aver compreso che questo tipo di ossessione per me ha rappresentato un eccesso di energia femminile (che ha tra le sue caratteristiche la passività, l’insicurezza, il bisogno di ricevere, l’ascolto) rispetto a quella che era la mia energia naturale maschile (coraggio, intraprendenza, sicurezza, bisogno di dare, leadership). Quando ho sbloccato questo lato dalle mia psiche (che era naturale, mentre il lato femminile era “appreso”) la mia vita ha cominciato a cambiare in una maniera incredibile (in positivo ovviamente). Tra l’altro il cambiamento è ancora in atto ed ogni giorno mi sento sempre meglio, semplicemente perchè stò vivendo in accordo spontaneo con la mia Natura profonda di uomo (Uomo Vero, sicuro di sè, coraggioso ed intraprendente).
Mi rendo conto che non sia facile comprendere… Magari un giorno ci farò un post 🙂
Ciao Lucio.
Ho il doc a tema omosessuale.
Le ho passate tutte.
La cosa che mi preoccupa è che quando vedo un soggetto maschile in un film in tele a torso nudo o nudo mi viene il pensiero ed è come se la cosa mi eccitasse.
Non so se è solo ansia oppure la cosa mi eccita per davvero.
Mi testo in automatico mentalmente aspettandomi una risposta negativa o meglio una non risposta ma non avviene anzi.
Ma sto male.
Provo a non compulsarema non riesco.
Grazie Lucio.
Ciao Dani il primo passo è smettere di testarsi.
Non c’è niente da fare… bisogna smettere di compulsare!
PEr quanto male faccia, è la strada obbligata!
Coraggio!!
😉
Non riesco a scaricare l’ebook!Come posso fare?
Ciao Elisa, hai inserito la tua email nella pagina Risorse Gratuite?
Avresti dovuto ricevere una email nella tua casella di posta con i dettagli su come scaricare l’ebook 🙂
Ciao Lucio sono un ragazzo di 22 anni soffro di doc omosessuale da 4 mesi all ‘inizio soffrivo d ansia poi col tempo L ansia mi è passata ed ora a giorni i pensieri tornano a trovarmi angosciandomi sopratutto quando nn sono distratto e mi soffermo a pensare e altri giorni riesco a controllarli,diciamo che sono in una fase di alti e bassi …premetto che non sono mai stato attratto da uomini è partito tutto dala classica domanda ma se fossi gay? avevo anche un amico omosessuale ma nn mi creava nessun disturbo perché nn sono omofobo avendo una mente aperta però nn accetto il fatto di avere questo problema nn avendo nessun attrazione per l altro sesso ma mettendo in dubbio la mia personalita…essendo disoccupato stavo pensando di andare da una psicologa che opera gratuitamente ma ho paura che sia incapace e mi peggiori soltanto la situazione anche perché nn ho intenzione di assumere farmaci ecc ecc grazie per quello che fai spero riesca a darmi dei consigli giusto perché è poco tempo che soffro di Doc e vorrei uscirne velocemente e Godermi la mia vita grazie lucio.
Ciao,
per uscirne presto e bene la cosa migliore che puoi fare è cercare una psicoterapia focalizzata sui disturbi ossessivi.
Informati bene presso le ASL, spesso ci sono servizi gratuiti. Non escludere a priori farmaci. Capisco quello che intendi ma i farmaci non vanno demonizzati, vanno solo usati con buon senso.
In ogni caso andare dalla psicologa non può mai fare male. Prova e vedi che sensazioni ti porta.
A presto!!
Lucio
Ciao lucio
Scusami se ti annoio ancora
Mi rendo conto che ho scritto nell’ articolo sbagliato
Queste 7 tappe sono quelle fondamentali
E sono quelle che devo seguire
Mi rendo conto che ognuno debba seguire il proprio percorso ..
Ma io sono sempre riuscito a rialzarmi da ogni caduta (ora, perche un anno fa mi abbattevo)
È quello che devo continuare a fare?
Le mie ossessioni sono lievi ora
Sono andato da una psicologa una volta, ma non ho tratto alcun beneficio se non peggioramenti
Ho attraversato periodi brutti, e non ci tornerò più
Ma vorrei solo sapere se la strada che sto percorrendo è questa
Queste 7 tappe mi sono e mi sono state utili
Devo continuare a seguirle?
Samuel, non posso essere io a dirti quello che devi fare…
Cerca di capirmi: non è che non voglio rispondere a questa domanda. Ma non posso.
Devi essere tu a decidere il tuo percorso. Non puoi permettere che sia qualcun altro a farlo al posto tuo.
Ne a me, nè a nessun altro. Prima capirai questo prima diventerai ti libererai delle paure e del Doc 😉
Devi scegliere tu, anche a costo di sbagliare.
🙂
Detto ciò, rialzarsi dopo ogni caduta è sicuramente fondamentale e questo si, posso dirti che devi continuare a farlo
🙂
Salve signor Lucio,volevo porle questa brevissima domanda che non richiede alcuna diagnosi,volevo dirle che io grazie al suo blog,al suo ebook e a varie letture,complici i consigli del libro e la mia volontà,sono guarito dal suo stesso tipo di Doc,ci sono riuscito da mesi e senza l’aiuto di meditazione,terapia,psicoterapeuti o farmaci semplicemente da solo…volevo chiedermi come fosse possibile e se secondo lei è un caso il mio o è plausibile che accada!?Grazie mille e arrivederci
Ciao Lucio,
Non visualizzo il mio commento, l’hai ricevuto?
Buongiorno Lucio,
sono finito per caso in questo blog e devo dire che mi sono un po’ tranquillizzato. Riassumo brevemente la mia storia. E’ la quarta volta che finisco nell’ossessione della paura di essere gay. La prima volta a 15 anni, la seconda a 18, la terza a 26 e la quarta ora a 32. Tutte le crisi sono cominciate con questa parola balzata alla testa quasi per caso, la prima volta perché mi ritrovavo ad ammirare un ragazzo più bello, sicuro ed intraprendente di me (molto ansioso, timido ed introverso in adolescenza). Tutte le altre volte, l’ossessione è arrivata a seguito di momenti di emotivamente molto provanti come ad esempio il primo innamoramento della ragazza con cui sono stato un anno e mezzo a 17 anni. Da allora, per paura di tornare a vivere quei momenti terribili, mi sono sempre negato le emozioni forti, i sentimenti profondi perché la parola gay e tutte le paure che mi porta arrivava puntuale come sempre.
Le prime due crisi sono terminate da sole col tempo mentre per quella avuta a 26 anni mi sono rivolto ad una psicologa e dopo qualche tempo, iniziando a conoscermi meglio è sparito come le altre volte. Ora, alla notizia della mia imminente paternità, mi è tornata questa parola in testa, questa ossessione che genera in me ansia, angoscia e depressione. Faccio una fatica incredibile ad andare avanti e ho dei momenti di black out totale dove penso che questa paura l’avrà vinta e che dovrò rassegnarmi a vivere un’altra vita. Sono tornato dalla psicologa in preda al panico e le sue prime parole sono state “Ma perché se n’è andato?”. Secondo lei ho un DOC dentro cui metto tutte le mie paure e le mie emozioni e ho dato questo nome, questa paura alla mia difficoltà di lasciarmi andare a sentimenti profondi (sia con la mia famiglia che con la mia compagna). Rileggendo le varie fasi del tuo articolo, probabilmente all’epoca (nel mio percorso conoscitivo con la psicologa) non ho avuto la forza di andare oltre la fase 4 o 5. Ora so bene che sarà durissima ma credo che dovrò cambiare profondamente per arrivare ad avere una vita più bella che mai. Intanto però, mi ritrovo a compulsare continuamente con prove e pensieri su tutte le persone che incontro nella mia giornata, ad avere paura della lettera “y” nelle parole che leggo, ad avere paura di eccitarmi guardando un uomo o di non eccitarmi come prima guardando una donna o con la mia compagna. Ogni ricordo di infanzia e adolescenza mi genera ansia e continui dubbi.
Mi farebbe piacere avere un tuo parere e un tuo consiglio.
Grazie.
Marco
Ciao MArco, innanzitutto complimenti per la tua paternità!! 😀
Che dire… la tua storia è molto simile a quella di molti con lo stesso problema (e per certi versi anche alla mia).
Inoltre concordo molto con TUTTO quello che ti ha detto la dottoressa (compresa la sua domanda iniziale).
Credo anche che tu abia una buona consapevolezza sia della tua reale situazione (consapevolezza che i pensieri sono falsi, che in realtà sono uno spauracchio che maschera la chiusura ai sentimenti ecc…) che del fatto che ci vorrà del lavoro per uscirne in modo stabile.
Inoltre sai quali sono gli errori che fai.
Ed infine hai scoperto questo blog (che è solo all’inizio e col tempo avrà contenuti MOOOLTO interessanti) 🙂
PErciò, credo che tu abbia tutti gli elementi per uscirne alla grande! 😉
Grazie della celere risposta..Aggiungo che nel corso della mia vita ho avuto altre ossessioni..come la paura di diventare calvo e la paura di avere un tumore al cervello..non vivevo più neanche allora ma erano un po’ più leggere da reggere.
Sono quindi portato a questo genere di disturbo secondo te?
Beh non spetta a me dirlo.
Però posso dirti che tutti coloro che arrivano a sviluppare il Doc vengono da un passato di altri episodi ossessivi.
Mi spingerei a dire che è la nostra “forma mentis” che ha tutta una serie di caratteristiche adatte allo sviluppo dei disturbi ossessivi.
Tra l’altro questi requisiti spesso vengono tramandati. Tanto è vero che sono frequenti i casi di DOC (o altri disturbi d’ansia) nella stessa famiglia.
Ho una teoria in merito, magari un giorno ne parlerò…
🙂
Quello che però è importante, importantissimo capire, è che la mente ossessiva in sè è uno strumento potentissimo ed ha caratteristiche UNICHE che, se sfruttate adeguatamente, possono migliorare moltissimo la nostra qualità della vita.
Il problema è che non siamo capaci di controllarla, questa mente, ed è lei ad aver il controllo su di noi 😉
Mi sapresti consigliare un buon supporto a cui appoggiarmi nelle zone di Monza?
Può aiutare un buon ipnotista?
Grazie!
Salve Lucio- Sono Paolo 53 anni -Soffro di Doc (io li chiamo pensieri negativi) da 6 anni circa
Vengo da un intossicazione da metalli pesanti che curo da un anno circa ad oggi-
La mia Dott.ssa mi dice che ormai per quanto riguarda l’intossicazione ho solo dei residui.
Di curare di piu’ la situazione emozionale -appoggiandomi ad un pscoterapeuta.
faccio una terapia omeopatica(zeolite-vit.C-integr, glutadione-fiori australiani ottimismo)
Io ci sono andato per circa 3 anni da una pscologa donna -ma non ho avuto alcun
miglioramento.-(facevo 1 volta a settimana un po’ di respirazione e basta)
Ho un mio nipote che è vegano e mi consiglia le meditazioni guidate(cosa che ho fatto per qualche settimana) in effetti ho notato che fanno bene-e calmano la mente-io legendo il tuo ebook e la testimonianza di qualche lettore -vorrei provare quelle meditaziioni zen.
Ho incominciato ieri il 1° giorno a fare la respirazione per piu’ volte al giorno-e la sera ero entusiasta
perche’ mi sentivo quasi normale-ho assaggiato l ‘antico benessere che avevo.
Sta mattina invece mi sento preso dall’ansia-anche mentre ti scrivo.
Io vorrei farcela da solo ma mi incoraggerei se avessi in poco tempo gia’ dei buoni risuktati che mi dicono che sono sulla buona strada.
Io lavoro fino alle 14,00 e la mattina posso fare la respirazione per piu’ volte.
Vorrei dirti quello che voglio fare giornalmente per sconfiggere questo disturbo:
1)-Continuare con la terapia omeopatica della disintossicazione;
2).fare respirazione per come indichi tu nel 1° esercizio 1…..2…..3 piu’ volte al giorno;
3)Fare meditazione Zen il pomeriggio per 1/2 ora al giorno
4)lasciare andare tutti i pensieri negativi che mi arrivano e cercare di non dargli peso -perche’ falsi
5)Concentrarmi di piu’ su cio’ che devo fare
6)seguo un alimentazione attenta
7)cercare di stare alla luce del giorno il piu’ possibile
8)nel contempo analizzare e contornare i pensieri negativi in modo da circoscrivere il disturbo per come mi dici tu-
9)-gestire l’ansia con la respirazione per come insegni tu anche con le meditazioni
10) Essere padrone della mia mente Come? mi puoi dire le techniche? …questo mi manca!!!
11) Cerco di risvegliare il coraggio-.comunque faccio in modo regolare cio’ che giornalmente devo fare-cerco di non farmi bloccare dalla paura.
Per finire caro Lucio a questa lista dammi qualche consiglio-perche’ voglio stavolta uscire veramente in modo definitivo dal problema-grazie a te ed al tuo blog-che spero mi seguirai passo passo se tu lo vorrai
con i tuoi consigli( aiutami a liberarmi dal terrore che questi pensieri mi incudono)
Scusami per l’ampiezza della mia email
Email: paolo.mariella@yahoo.it
cell. 347 2910177 Ciao Paolo
Ciao Lucio-Sono sempre Paolo-ti volevo aggiungere oltre all’email di sopra-
– che sto cercando di analizzare il meccanismo dei miei pensieri ossessivi e noto che a volte prima del pensiero ho come una sensazione che precede il pensiero a volte arriva appena percepisco una paura da affrontare a volte automatico- ma di fondo sono tutta la giornata in allarme sono come l’onda del mare.
Mi sono reso conto che è Doc(sono nella fase 3 o 4) e mi sono risposto a questa domanda!!! questo e il 2° periodo di Doc nella mia vita la prima volta mi è arrivato ma poi è andato via da solo -me lo sono scordato………..sempre gli stessi pensieri!!!!
ma ora sono anni che sono in questa fase di sofferenza e ne voglio uscire cercando la direzione giusta una volta per tutte!!!
Ti volevo dire Lucio che sento la testa nella parte centrale della fronte come se ci fosse un infiammazione-testa pesante-confusa-secondo te e il residuo di intossicazione dei metalli pesanti di cui ti ho accennato sopra o la normalita’ che questi pensieri producono in questa fase?
Comunque sto contattando una maestra Yoga per fare respirazione-e cerco di rimanare calmo a questa situazione cercando di lasciare andare questi pensieri e nel contempo cercare di capire il meccanismo che li atttiva.(pensieri di morte ecc-tu sai perche’ ci sei passato)!!!
Credo che attraverso un attenta analisi ho capito il fattore che in maggior causa li abbia scatenati ed esattamente ti spiego:
-io con mia moglie da circa 6 anni(periodo in cui ho sentito per la prima volta salire questa immotivata paura-maggio 2010) siamo in contrasto per futili litiggi nelle rispettive nostre famiglie-lei si è allontanata da me anche dal punto di vista intimo- e questo credo sia il motivo principe-la non normalita intima si è ritorsa contro di me.- questa credo che sia la concausa maggiore-
mi sento da questo punto di vista come se avessi un tappo ….non ho sfogo…..!!!!!!
Sento il desiderio!!!…. che avverto piu’ forte quando vedo una bella donna e noto che è un desiderio costante che ho……………….queste sono le mie sensasioni dovute a questa faccenda con mia moglie!!!!!!
Io sin da bambino sono stato apprensivo-poi ho studiato musica e mi sono ossessionato -volevo essere bravo -il primo di tutti-poi avevo paura del giudizio deglia altri che mi ferivano profondamente se erano negativi-comunque questa ossessione della musica sono riuscito a debellarla-oggi suono quando mi piace e non piu’ forzato.
Comunque scusa ancora Lucio per ‘ampiezza dell’email ( e per farti un quadro piu’ preciso siulla mia situazione) e attendo i tuoi preziosi consigli e grazie per aver creato questo sito che tanto gia’ sta facendo e fara’ per chi ha questo disaggio. Grazie ancora a te di CUORE!!!!
Ciao Paolo
Ciao Lucio,
quando parli della fase sei…ovvero indagare a fondo… non ė ciò che fanno unpò nella psicoanalisi? per questo disturbo vengono considerate terapie di elezione quella breve strategica e cognitivo comportamentale,ma in effetti queste sono concentrate solo sul sintomo aiutando a gestirlo,non si chiedono il perché…. tu come hai fatto ad arrivarci? parli di tecniche ed esercizi da usare però con cautela….li hai appresi durante la meditazione o in terapia? grazie ciao
Ciao Lucio sono un ragazzo di 17 anni e da qualche mese ho cominciato ad avere attacchi di panico in seguito a dei pensieri negativi, sto vivendo un periodo particolare della mia vita e credo che tutto ciò sia legato a una serie di eventi: ho fatto un incidente, ho avuto problemi in famiglia, spesso mi sento solo nonostante gli amici e i parenti che stanno al mio fianco,lo stress dovuto alla scuola e a tante attività, inoltre la mia omosessualità, la bassa autostima e la sensibilità hanno contribuito a farmi stare davvero male. Ho temuto di essere indemoniato, di potermi fare del male, di essere pazzo, di poter uscire pazzo, di commettere atti estremi, di avere una malattia incurabile, ho paura del futuro, tutto ciò mi crea sintomi davvero spiacevoli nausea, tachicardia, mia manca l’aria, senso di svenimento, tremori, sudore. Ci sono stati momenti in cui sono stato meglio, ho avuto meno pensieri e meno ansia e soprattutto non mi sentivo malato e momenti in cui pensavo di morire, di avere un grave disturbo psicologico. In questi giorni sto particolarmente male mi sento depresso, angosciato, annoiato, triste, ansioso, ho terribilmente paura che non starò mai bene e che sono condannato per sempre, inoltre ho paura di uscire pazzo e suicidarmi. Purtroppo spesso fingo di star bene, non voglio parlarne ai miei perché mi dispiacerebbe vederli soffrire visto che il periodo non è dei migliori, grazie all’aiuto delle mie sorelle mi vedo con una psicologa che non ritiene che io debba andare da uno psichiatra. Io però in questi giorni sto davvero malissimo, ho paura e mi sento condannato a questa situazione per tutta la vita! Inoltre il fatto che sia omosessuale( non è una ossessione) mi fa temere il futuro visto che sono una persona fragile ho paura di non essere accettato dagli altri. Voglio solo star bene e in pace con me stesso.
Ciao!
Credo che alla base di tutto, come tu stesso hai detto, ci sia una forte mancanza di autostima (acuita dal periodo di forte stress).
Inutile dire che i tuoi pensieri sono assurdi perchè molto probabilmente lo sai già che lo sono (come tutti i pensieri del DOC).
Relativamente all’omosessualità, puoi stare tranquillo perchè come puoi vedere nei media, ormai è un tema ampiamente stra-accettato dalla società (hai visto Italian’s Got Talent di qualche giorno fà?). Piuttosto credo sia bene che tu cominci a pensare di far valere i tuoi diritti. E tra questi c’è quello di non nascondere la propria sofferenza.
Non è facile lo so.
Parlane con le tue sorelle e vedete che fare…
Fammi sapere!
Quando parli di individuare il perché un certo tipo di Doc ci ha colpito…fase sei….e se il Doc avesse colpito in varie forme?
Ciao Lucio, ti ringrazio tanto per questo sito lo ritengo molto utile per capire certi meccanismi. Io soffro di doc da un po’ di anni. Ti volevo chiedere se era possibile approfondire l articolo sulle compulsioni. Io lavavo le mani o non indossavo vestiti che avevo messo quando stavo male. Però leggendo qui sul sito ho visto che si compulsa anche quando si chiedono rassicurazioni. Ma allora se quando ho l ansia forte rientro qua sul sito per vedere quali sono i passaggi che ho sbagliato e leggo le tue spiegazioni anche solo per trovare di nuovo la grinta in questo modo sto compulsando?
No, se l’approccio che usi è “rientro qua sul sito per vedere quali sono i passaggi che ho sbagliato e leggo le tue spiegazioni anche solo per trovare di nuovo la grinta” non stai compulsando
Se invece l’approccio è “rientro qua sul sito perchè così ho la conferma che quello che provo è Doc oppure per chiedere a Lucio o agli utenti se questa sensazioe xyz che sembra vera è o non è doc” allora, si questa è una compulsione.
E’ chiara la differenza?
He estado explorando un poco por artículos de alta calidad o entradas en webs sobre estos temas. Explorando en Google por fin encontré este blog. Con lectura de esta articulo, estoy convencido que he encontrado lo que estaba buscando o al menos tengo esa extraña sensacion, he descubierto exactamente lo que necesitaba. ¡Por supuesto voy hacer que no se olvide este blog y recomendarlo, os pienso visitar regularmente.
Saludos
Volevo comprendere se c’ e una differenza o meno. Grazie
Ciao lucio. Ti racconto brevemente la mai storia. Un po piu di un anno fa, dopo un periodo di fortissimo stress, ho iniziato a pormi delle domande sui miei sentimenti verso il mio ragazzo(con cui sto da 7 anni ed è sempre stata una storia bellissima e piena di amore). Queste domande me le ero poste mentre ero all’università, finche quando sono tornata a casa e l’ho rivisto ho pensato “oddio oggi non mi piace piu” e mi è venuta una crisi di panico..da li
ho passato 2 settimane in cui l’ansia era fortissima e continuavo a vomitare (non riuscivo neanche a stargli vicino, sono stata costretta a non vederlo per piu di una settimana)..poi pian piano l’ansia è diventata meno intensa ma non provavo piu nula verso di lui(sono passata da un giorno all’altro ad essere super innamorata a non provare piu nulla) ed ero tormentata tutto il giorno da questi pensieri, continue verifiche, confronti con le altre coppie. La cosa mi faceva molto soffrire perche io volevo stare con lui, è una persona meravigliosa e il nostro rapporto non aveva nessun problema. Ma l’ansia da quel giorno mi accompagna, non riesco piu a vivere serenamente il nostro rapporto perche metto sempre alla prova i miei sentimenti e quando non provo nulla sento un grande sconforto. A questo si è aggiunta la paura di essere omosessuale, continuo confronto per testarmi , addirittura eccitazione verso il mio stesso sesso..poi pian piano ho lasciato scorrere i pensieri e ora sto meglio. L’unico problema è che non riesco ancora a capire se soffro di doc o no. C’è un modo per convincersi che il problema non è la relazione ma sono l’ansia e il doc? Grazie
Provo a risponderti io… oramai vedo la luce… ho molta strada da fare, lo sento e l’ho capito. Ma non mi fermerò e mi riprenderò la vita.
Fatto sta che lo scorso anno ho avuto una crisi di panico identica alla tua. Dormendo con la mia ragazza passavo da un pensiero assurdo all’altro. Dapprima “forse non la voglio più voglio altre donne! Voglio tutte le donne”. Subito dopo “allora dovrei lasciarla! Ma mi fa molta pena! Che disgrazia!” poi nel panico totale (stiamo assieme da 8) “oddio ma forse se non mi piace più sono gay???” e in seguito “e se sono gay non lo accetterei mai! Preferirei suicidarmi!” e poi “no! io amo la mia vita! Come posso pensare di suicidarmi?!?!” mano a mano che partiva una sega mentale quella di prima si affievoliva… Puoi comprendere da sola l’inutilità di questo ragionamento fine a se stesso partito solamente da una calda estate di agosto in cui non riuscivo a dormire e i pensieri affollavano la mente… pensieri cosi li ho sempre avuti come potrete riscontrare voi, ma prima mi salvavano i 10000 impegni che mi autoinfliggevo in modo da essere il più attivo possibile e pensare il meno possibile. Meno pensavo più ero felice. Mi sono sobbarcato a settembre una mole di lavoro, di studio, di impegni, di obiettivi allucinante fino allo scoppio dell’attacco di panico. All’ansia assurda per tutto, non volevo più guidare, non volevo stare solo! Incredibile, mi sono sempre ritenuto coraggioso prima! Era vero! Ma il mio sobbarcarmi di lavoro in realtà si è rivelata una compulsione sempre più grossa fino ad annullarmi! non riuscivo più a godere del tempo libero perché pensavo che avrei dovuto lavorare o chissà fare cosa e invece stavo li a non godermi un sabato un uscita niente!
Come puoi facilmente capire mi sono autointrappolato partendo da un pensiero assurdo ed ho provato il panico, quello vero. Ho toccato il fondo li. Se ti riconosci in questi passi, come sono quasi certo, stai sicura che si tratta di ossessione anche nel tuo caso… Come dice Lucio concentrati sui meccanismi non sui contenuti!
Ciao!
Grazie mille è bello sapere che ci sia qualcun’altro che abbia il tuo stesso problema! La grossa difficoltà in questo tipo di doc è che a differenza degli altri è piu subdolo, poichè è una cosa relativamente normale avere dei dubbi in una relazione o un calo di sentimenti. Ma a differenza delle altre volte in cui nel momento della fine della relazione mi sentivo in sintonia con la mia volontà di interromperla e con ik fatto che effettivamente i miei sentimenti si fossero affievoliti, questa volta è stato un fulmine a ciel sereno.Mi sono ritrovata da un giorno all’altro dall’essere super innamorata a non provare piu nulla..il che è molto strano, dato che tra l’altro ero veramente sotto stress e in preda all’ansia. L’ansia è la peggiore nemica dei sentimenti, la soluzione è accettarla e accettare il fatto che le emozioni e l’amore ci metteranno un po a rifarsi vivi..nel frattempo viviamo le cose nel miglior modo a noi possibile!
Si, infatti… viviamo il meglio che ci è dato al momento…
Dobbiamo imparare a prendere quando ne abbiamo la possibilità e la forza, e a mantenere un buono stato delle cose nei periodi più neri. Su! Godere delle belle cose della vita e non perdere coraggio e fede nelle avversità!
Bravo!
😉
Ciao Lucio, vorrei chiederti dei chiarimenti. Come ho già scritto tra i commenti dell’intervista a Dr Dock, io soffro di doc da relazione. Diciamo che credo di aver superato la fase 1 perché ci sono stati giorni che mi alzavo con il panico, con l’ansia e l’esigenza di trovare delle risposte alla mia domanda primaria: “Lo amo o no?”. Ovviamente, inutile dirti che compulsavo, che cercavo rassicurazioni dalle persone a me più care e che conoscevano meglio la mia storia, cercavo rassicurazioni anche dal mio stesso partner (con lui parlo molto e sa che sto cercando di impegnarmi in un nuovo percorso, fidandosi di me), finché non stavo meglio…ma nulla mi bastava più..poi ho scoperto qst blog e mi sono informata su tante tecniche di controllo del pensiero (chiamiamole così)… L’ansia è scesa di molto…ho scelto, visto il mio benessere dopo aver colto qui delle informazioni, di continuare su questa strada, di credere che ne uscirò, e l’unica cosa che faccio è cercare qualche nuovo spunto qui rileggendo i tuoi post o le risposte ai commenti…È forse una compulsione anche questa? 😛
Cerco di evitare di farmi del male aumentando la mia ansia e ritornando il quel circuito di malessere, facendomi appunto “seghe mentali”, che voglio riconoscere come un meccanismo del doc…certo, l’ansia c’è sempre…sicuramente meno di prima…forse anche perché è un periodo stressante in generale per me.
A breve mi rivedrò con il mio ragazzo dopo molti giorni che non ci vediamo perché si è trasferito da poco fuori la mia città e sto cercando di non mettermi nelle condizioni di vivere questo incontro come l’ennesima prova a cui sottopongo il mio amore, per capire cosa provo “una volta per tutte” (quante volte ho usato la combinazione di questa 4 paroline!) ecc ecc…
Vorrei essere libera, libera di vivere senza la pretesa di dover capire, di avere delle risposte e di avere dei “doveri” verso lui perché “Lui mi ama e io invece NON LO SO” (altra combinazione di 3 parole ripetuta altrettanto spesso).. Ho scelto di andare avanti cercando di mettermi nelle condizioni migliori per vivere e per “sentirmi”, per sentire quei sentimenti forse affievoliti e oscurati solo da un insieme di paure, senza ricorrere a scelte drastiche (come lasciarlo)..perché ora, dopo tanto, credo che anche le volte in cui ci siamo lasciati siano state, per me, prove per scuotere le mie emozioni, per sentire quel qualcosa in più..quel qualcosa che mi manca quando tutto potrebbe ritornare stabile e sereno…
Io non so in che fase sono sinceramente, a quale tappa del percorso.. Però una cosa la so, io voglio e devo capire, per me stessa, perché la vita mi ha riservato questa strada, voglio conoscerne l’insegnamento che si cela dietro il mio Doc, i motivi per cui è nato.
La mia domanda quindi è: “quando si può iniziare a farlo?”. Solo dopo che non ci sarà più alcuna ossessione, compulsione, ricaduta? dopo che smetterò di chiedermi cose e di pensare in modo sbagliato?
Forse sembrerà che ho voglia di bruciare le tappe 😛 o che non ho pazienza… Sto cercando degli spunti per andare avanti e non sentirmi ferma 🙂 e so che occorrerà pazienza.. e ne avrò se è quel che serve… Del resto il tempo non mi spaventa, ne ho passato davvero tanto navigando nei dubbi che adesso credo che tutto il tempo che impiegherò per la mia guarigione è solo meritato e speso bene ma non di certo perso.
Detto questo aspetterò una tua risposta 🙂
Buona giornata 🙂
Ciao.
Non esiste una regola precisa…
La volgia di indagare è una ottima cosa e andrebbe seguita, ma bisogna essere consapevoli che non è facile e che se non si è molto stabili c’è il rischio di procurarsi qualche scivolone…
a d’altra parte il rischio è proprio una delle cose che dobbiamo imparare ad amare.
😉
Ciao Lucio,
Mi chiamo Chiara e ho 16 anni. Dopo un anno piuttosto difficile (ho perso mia zia, per un periodo mi sono allontanata dai miei amici, il mio ragazzo mi ha lasciato) sono caduta nella trappola del DOC. Sin dai primi tempi dopo la morte di mia zia, per consolarmi ho cercato di organizzare progetti per il futuro. Ero (in modo abbastanza sano anche se ora col senno di poi mi rendo conto che era in un certo senso un’ossessione controllata) fissata con l’andare all’estero all’università e col trovarmi un fidanzato. All’inizio dell’anno scolastico finalmente lo trovo. Ero super felice, mi sembrava che tutto andasse benissimo. Verso febbraio tutto va a rotoli. Lui mi lascia, i miei amici, presi dalla scuola e dai vari impegni, non si degnano di aiutarmi e io sprofondo sempre di più senza rendermene conto. Il giorno di San Valentino comincia l’inferno. Inizio a pensare ‘e se all’università mi trovo male? E se non mi faccio amici? Ma io non ci sono mai andata all’università, come faccio a sapere che mi troverò bene? Questo non mi è mai successo, e se mi succedesse?’ Questo è andato sempre peggiorando finché ora mi trovo ossessionata dal fatto che io sono io e sarò io per tutta la vita, non sarò mai un’altra persona e non saprò mai cosa c’è nella sua testa; che ogni anno è un anno in meno di vita e che io 16 anni fa non esistevo e che le cose nella vita succedono solo una volta. Per esempio, io ho solo due genitori, per tutta la vita avrò frequentato il liceo linguistico, per tutta la vita sarò nata nella mia città, per tutta la vita mi sarò laureata in quello in cui mi laureerò, ogni giorno è un giorno di vita in meno, per tutta la vita a sedici anni avevo questi amici, ogni momento che vivo farà per sempre parte della mia vita ecc. e lo faccio con ogni cosa. O penso anche ‘chissà se le persone pensano a me o parlano di me?’ Ormai ne sono così ossessionata che non ha più senso niente. Ora prendo dei farmaci con un basso dosaggio e faccio psicoterapia cognitivo comportamentale da poco più di un mese, anche perché dopo essere partita per un viaggio di una settimana ero peggiorata così tanto che dall’ansia non riuscivo a reggermi in piedi quindi i miei hanno iniziato a prendere la cosa sul serio. Ho attraversato la prima e la seconda fare, e credo di essere tra la terza e la quarta, anche se più tendente alla quarta. Ieri ho avuto una bruttissima ricaduta, oggi va un po’ meglio. Purtroppo sono molto stressata a causa della fine della scuola e sono sicura che con l’estate andrà molto meglio. Ad agosto dovrei partire per un viaggio di quattro mesi e spero davvero di essere abbastanza migliorata da godermelo il più possibile. Hai qualche consiglio
ciao Lucio, ho visto il tuo blog ed è molto interessante. Io ho 25 anni, e come te sono nel mondo della meditazione e filosofie orientali, e come te ho visto e vedo come la psicologia occidentale, tranne rare eccezioni, sia davvero ad uno stadio primitivo.
Se hai tempo mi piacerebbe condividere la mia esperienza con te, perchè penso tu possa capire.
Il mio doc è del tipo corporale (respiro, sopracciglia…), ed è scattato in un momento, praticamente dal nulla. Ricordo che ero in un profondo stato meditativo, di pace e tranquillità… la mente non aveva nulla a cui aggrapparsi, ha avuto tanta paura, ed ha reagito con questo pensiero “ma tu non stai controllando la deglutizione!”, e così è partito l’incubo. la mia prima reazione è stata di cacciare quel pensiero, ho sbagliato lo so, ma è stato davvero troppo inaspettato e potente. Così ho passato 1-2 mesi nell’inferno… poi a forza di vipassana e psicoterapeuti la situazione sta migliorando. Come uno di loro mi ha detto e come pensavo anche io ho avuto paura della morte, di scomparire nel nulla, e dunque è scattata una reazione fisico-mentale. Non so se il mio è davvero doc e poco mi importa di questa etichetta, quello che so è che c’è e che da fastidio. A volte in istanti di consapevolezza mi fa ridere, mi sembra un gioco, tutto così strano, altre volte è molto reale e mi blocca. I punti base per il mio risollevamento sono stati due: 1)ken wilber: dove parla dell’integrazione dell’ombra, e cioè ammettere che è una parte di noi che vuole il problema… ammettere questo è un passo molto importante. quando ho letto e sentito questa frase qualcosa si sbloccò in me e per diversi giorni il problema era quasi scomparso… 2) Il consiglio dello psicologo (uno psicologo trascendentale) : un attimo prima che la tua attenzione si sposta verso l’oggetto che cosa c’è? Domanda potentissima a mio avviso. Dunque ora cerco di rimanere nel Soggetto, nella Consapevolezza, e se l’attenzione va verso il corpo ho visto che ci sono due cose da fare: a)rimango centrato nella Consapevolezza, osservando in vipassana, senza pensieri e giudizi….b)dirigo io volontariamente l’attenzione verso il corpo, rendendo cioè volontaria una azione involontaria…. Non so, mi piacerebbe che mi dicessi la tua opinione sul mio caso, qualche suggerimento, o magari se conosci qualche persona (maestri di meditazione o psicologi) che fanno al caso mio.
Fammi sapere e grazie se hai tempo per me 🙂
Ciao,
ne hai parlato con il tuo maestro di meditazione?
ciao,
be no, perchè non ho un vero e proprio maestro di meditazione… ne ho parlato con due psicologi transpersonali ed ora riporrò la questione ad un maestro, ad un ritiro di meditazione di 10 giorni che farò ad agosto..
Bravo ottima iniziativa!!
Poi se puoi fatti seguire da un maestro 😉
Credo di soffrire di doc puro (paura di non amare più e far male hai miei figli) … sono seguita da una terapista che mi dice che “non ho nulla” che devo prendermi degli spazi x me….. usa molto le terapie energetiche e sta lavorando tanto ma non capisco se è il percorso giusto x me. ….sempre piu spesso mi sento triste a abbattuta….e credo di stare entrando in una sorta di depressione/demolizione
Ho paura di crollare …..
hai delucidazioni sul mio tipo di doc??
Oggi per la prima volta a seguito del mio ennesimo attacco d ansia ha parlato di ossessioni….è di psichiatra…..sono da una parte confortata dall altra ancora più terrorizzata….
E’ tipico degli ansiosi avere paura di qualsiasi cosa… bella o brutta che possa essere
Se dopo un pò di tempo che frequenti un terapeuta non hai miglioramenti significativi, forse vale la pena di contattarne uno specializzato in disturbi ossessivi
🙂
Lucio….scusa ma in quanto tempo dovrei valutare i risultati x ritenerli buoni??
e sopratutto le modifiche del doc sono positive o negative?? Come interpreto se la terapia è davvero efficace?? Il disagio c’è ancora e marcato…..altra cosa…secondo te è positiva una pausa dalla terapista?? (È in ferie un mese e mezzo)anche se si rende reperibile con skipe
Non mi ero firmata
Si è una buona cosa. Poi se hai urgenza la chiami in Skype, quindi non c’è problema.
salve, volevo offrire la mia testimonianza e chiedere ulteriori delucidazioni…ho 47 anni, e soffro di D.O.C. da contaminazione da almeno 15 anni, dopo aver tentato un po’ di tutto, tra cure con soli farmaci, a diverse psicoterapie, in particolare la T,C.C. Ora da un annetto sto praticando la terapia breve strategica, con (all’inizio) buoni risultati, dovuti sicuramente anche alla bravura e all’empatia del terapeuta. Il problema, però, è che negli ultimi mesi ho fatto dei passi all’indietro, come se il sistema trovasse faticoso riadattarsi al cambiamento terapeutico, e trovasse (automaticamente) più comodo ritornare nei vecchi schemi….e non parlo solo delle fobie e delle compulsioni, che pure sono molto invalidanti, ma anche dell’umore che non è ottimale, della vita socio-relazionale che lascia molto a desiderare (conseguenza dell’isolamento dovuto al disturbo) e del sentirsi ancora invischiato nel sistema familiare che , come parrebbe, è risultato disfunzionale nonché probabile concausa del disturbo (dovuto anche a una parente disabile grave). A questo aggiungi il focalizzarsi sui problemi somatici, che per buona parte, sono di origine neurovegetativa, ma che creano comunque disagio (anche se negli ultimi tempi si sono ridotti). E’ anche vero che , con la nuova terapia, sto cominciando ad intravedere le possibili vie di uscita da questo disturbo infernale, ma mi risulta ancora molto difficile, e faticoso, mettere in atto le strategie necessarie per questo disturbo, che si è ormai fortemente srtutturato. Oltretutto il contesto ambientale non aiuta, anzi….Cosa puoi consigliare per la mia situazione? premetto che ho da poco scoperto il tuo sito, che reputo utilissimo, e leggerò attentamente le varie fasi che consigli di seguire…Ma come superare le difficoltà, la stanchezza, i rimuginamenti, (in particolare sui fallimenti del passato) gli abbattimenti di umore? è importante una distrazione, nei momenti difficili? cercare nuove risorse fuori dal contesto negativo? è una parola tornare a vivere… grazie, a risentirci
Leggendoti ho avuto l’impressione che tu veda molti più ostacoli di quelli che in realtà ci sono.
Anche io pensavo fosse così. Poi ho scoperto che non è vero. E’ tutta una scusa inventata dalla mente (e dal DOC) per ostacolare il cambiamento, vero ed unico requisito necessario per vincere il DOC e vivere una vita altamente soddisfacente.
Ciaoo ho letto il tuo post mi è stato di aiuto ho avuto sempre un po di insicurezza e timidezza ho anche avuto dei problemi familiari con mia nonna e mio zio che litigavano sempre cn mia madre e ce ne siamo dovuti andare solo che fino ad un paio di anni fa trascorrevo una vita tranquilla ma ultimamente mi fa compagnia il doc ho avuto sempre delle fissazioni che pero mi facevano stare bene un mese fa ho avuto la fase acuta del doc perche non lo conoscevo cmq sn un ragazzo di 15 anni l importante è sapere che è tutto falso penso di essere arrivato al punto 4
Grazie Lucio….. le terapista che mi segue è specializzata anche in terapia breve e comportamentale….esegue inoltre la tcm (tipo eft) che mi aiuta nei momenti più difficili……il mio dubbio sia stato che in principio ha detto non hai niente per vedere l entità del problema…..inoltre ha seguito mia madre e dei miei familiari per superare dei traumi e mi fido molto di lei anche perché conosce praticamente ogni anfratto della storia familiare. …… lei dice che queste mie fissazioni sono “ereditate” da traumi non superati e infantili…addirittura gestazionali. …può essere possibile???
il mio doc è esploso all improvviso con un evento di cronaca nera nazionale 7 mesi fa…..secondo te. ..quando inizierò almeno ad avere speranza??
Buonasera Lucio e ciao a tutti…..secondo te….fa parte del doc avere paura che sia vero il pensiero??come si fa a convincersi che non sono reali…cosa che a volte dubito…..presa dal terrore. …..mi sento una schifezza…..e ho paura di essere davanti al burrone della depressione……zero voglia di niente….dormire per giorni….mi sforzo a fare tutto……ho paura dei farmaci e fin ora anche la mia terapista li ha evitati…..ma ho paura anche del contrario….faccio abitualmente tcm /respirazione. ..ma a volte credo che anche quelli siano compulsioni mentali ….mi aiutate a capire….
eh beh direi proprio di si…
caro Lucio, innanzitutto grazie per quello che fai per noi..sei davvero illuminante per superare questa bestia che ci attanaglia la vita.
io soffro di doc da praticamente tutta la vita..a scuola se non ero contenta della scrittura, strappavo le pagine..i miei quaderni erano ridotti all osso..non parliamo poi del panico e dell ansia che mi ha sempre accompagnato…da anni soffrivo di checking e doubting..analizzavo e rimuginavo tutte le azioni svolte durante il mio lavoro di estetista, o nelle azioni quotidiane di tutti i giorni..addirittura mi autoconvincevo di aver commesso degli errrori o di essermi dimenticata dei passaggi, durante l esecuzione di ogni cosa..questl aspetto del doc, con la tcc è svanito..ho capito che anche se non sono perfetta, non succede niente e che posso tollerare qualsiasi cosa..il problema nasce con il doc da relazione e la paura di non voler bene al figlio che un.giorno avrò (sono 5 anni che cerchiamo invano di diventare genitori)..questi aspetti sono quelli che mi terrorizzano di piu, perche vanno a toccare gli affetti, la mia parte emotiva, che forse la tcc non prende in considerazione.è come se fossi divisa in due, da una parte voglio questo figlio con tutta me stessa, dall altra ho paura di non amarlo..è una sensazione tremenda..sarebbe meglio approfondire con la psicoanalisi? forse a differenza della tcc va ad agire piu sulla parte emotiva..ti.ringrazio per l attenzione, ila
Ciao Ilaria, non saprei… forse puoi provare con un altro tipo di tcc? Oppure con la TBS.
La psicoanalisi per il doc non è esattamente il massimo…
Piacere Lucio mi chiamo Rossana ho 21 anni e soffro di DOC da circa 2 anni e mezzo ovviamente con alti e bassi i periodi più brutti sono stati i primi tre mesi ke ho iniziato a soffrirne ( marzo 2013) però già a febbraio ho avuto i miei primi attacchi d’ansia ke mi hanno diventare più fragile più insicura e impaurita, cmq tornando a marzo come ho detto I primi tre mesi x me soon stati orrendi perche ovviamente non capivo quello ke mi stava per succedere e ovviamente mi sembrava vero tutto quello ke pensavo fino al punto di fare lascia e prendere con il mio ragazzo nonostante il mio cuore gridava di amarlo infatti dopo qst tre mesi lascia e prendi abbiamo fatto pace e ora è da 6 anni e mezzo ke stiamo insieme in quel periodo luglio 2013 ricordo di aver passato un mese con il mio ragazzo e in quel mese se ho avuto 2 ricadute sn assai, sono stata benissimo serena tranquilla spensierata a me l’amore è ke mi rialza smp l’amore x le xsn ke mi circondano e l’amore x Nostro Signore Gesù, dopo di ke dopo quel bel mese ho avute altre ricadute tra alti e bassi e più il tempo passava e più le mie ossesioni diventano sempre più come le mie paure ansie e insicurezze fino a marzo 2015 sono a letto 3 giorni senza diciamo mangiare e ne nnt è da li ho capito ke dovevo fare qualcosa grz al mio fidanzato mi sn asciugata le lacrime e d’allora da marzo nn mi è più capitato di starmene depressa totale nel letto senza uscire mangiare e bere , ho tanti momenti negativi ma continuo ugualmente a vivere e fare la mia vita xke come ti ho detto non smp ho qst momenti soprattutto qnd sto in compagnia svago di più, insomma continuando arrivo al mese di maggio 2015 ke decido di andare da una psicologa a fare alcune sedute ci vado solo un mese e poi decido di non andarci piu di fare solo di testa mia ciò di farcela da sola solo con l’aiuto di Gesù infatti è da un mese circa ke mi sono avvicinata ancora di più alla preghiera alla chiesa parlo smp con Gesù è lui la mia unica speranza talvolta sono in un caos totale chiudo gli okki e dico io credo in te Gesù spero in te, e basta sono qui ke spero attendo. Ma nonostante ciò le mie ricadute non mancano soprattutto in qst 4 giorni ke si sono presentati spesso, io cn niente ke dico o penso o addirittura vedo mi faccio ansie colpe paranoie film ect, e poi sto ore a ripete tra me e me quello ke vlv dire quello ke nn vlv dire xke lo detto e cerco di trovare una spiegazioni di rispondere alle domande ke mi pongo solo ke una domanda porta a una risposta e poi così via un’altra domanda e un’altra risposta, sono stanca stanca ho paura della vita ho paura della felicità ke nn duri ho paura dei miei sogni ke nn si realizzino ho paura di xdere le xsn ke amo ho paura di nn guarire mai di avere smp altre ricadute di peggiorare ho paura talvolta di uscire x paura ke quell’uscita feste o ke sia vada male a causa delle mie ansie ect.. Dimmi tu se posso darti del tu cosa fare di preciso!! Io vgl vivere la mia vita solo x amare e essere amata senza freni senza paure voglio farne un capolavoro di qst vita Dio mi ha donato la vita e io vgl ringraziarlo vivendo la solo x l’amore . GRAZIE.
Ciao Lucio!
Innanzitutto grazie per questi preziosi articoli…volevo chiederti qualche delucidazione circa i punti 6 e 7…io vorrei tanto capire cosa c è alla base del problema x levarmelo definitivamente ma e’ facile a dirsi ma non tanto a farsi…hai mica qualche consiglio per conoscere veramente se’ stessi in modo da individuare cosa il nostro corpo vuole comunicare e diventare cosi’ persone migliori, più sicure ?
Grazie:)
Ciao lucio e grazie mille per tutto .. ancora non sono al 100% ma sono sulla buona strada . La mindfulness mi sta aiutando tanto .. il mio problema adesso sta nell accettare tutte le sensazioni che i pensieri mi causano ( anzi è la sensazione che mi causa quel tipo di pensiero 😉 ) senza rispondere … quando riesco a nn rispondere a nulla sia a pensieri positivi che negativi mi sento onnipotente quando invece c ricasco … si ricomincia … cosa mi consigli .. grazie mille sempre .. ed un altra cosa vorrei sapere se io uscissi completamebte dal circolo vizioso del doc in questo modo come fai a dire che il doc potrebbe ritornare ??perche per me dovrebbe doventare un automatismo quello di ascoltare le sensazioni senza interferire ma da osservatore…
Salve,volevo chiedere un suo parere… sono stata fidanzata un mese(l’ho appena lasciato 🙁 ) all’inizio ero contenta poi per via delle vacanze non ci siamo visti per un lungo periodo e ho iniziato a farmi problemi. Ho iniziato col pensare “lo amo abbastanza?” Poi pian piano la domanda è diventata”lo amo si o no?” Avendo delle esitazioni a rispondere continuavo a ripetermi la domanda piangendo arrivando alla conclusione “ma si che lo amo” continuando comunque ad avere delle preoccupazioni. Finite le vacanze finalmente ci rivediamo, ero felice di poterlo rivedere e ogni tipo di pensiero negativo se n’era andato.. dopo un po’ ho iniziato a sentirmi tipo un ‘blocco per emozioni’, Cioè sentivo che c’era qualcosa ma non potevo sentirla,non so come spiegarmi. Ho avuto paura e allora ho iniziato a studiare ogni mia sensazione che provavo con lui e dicevo “visto,ho una sensazione di piacere magari è questo il vero amore. Però quando amavo altre persone c’era anche un’altra cosa” e così ho iniziato ancora ad avere pensieri negativi. Ma il colpo di grazia è stato tre giorni fa, siamo andati al cinema in cui sono successe delle cose che mi hanno fatto avere dei sensi di colpa.alla sera dopo il cinema torno a casa e mi sento legatissima a lui come non mai ma questa bella sensazione passa subito a causa di un attacco d’ansia forte come non mai accompagnato dalla domanda “e se non lo amassi?”.Mi sono odiata perché tutto quello che si era creato a causa di quella mia domanda si era distrutto. La mattina seguente mi sono svegliata tremante piena di paura e ansia e sta volta alla domanda ‘lo ami?’ Io risposi ‘no’,quando sentii la mia risposta mi misi a piangere e a tremare non ci volevo credere. Nei giorni seguenti ero trafitta da una grande tristezza che nei primi giorni se ne andava quando ero col mio ragazzo,ma poi dopo un po’ controllando ossessivamente le mie emozioni la tristezza si introdusse anche nei momenti con lui e così iniziai a optare di lasciarlo,anche se non volevo, però poi la tristezza si è fatta troppo grande e l’ho lasciato. Ora sono in continuo dubbio se ho fatto la cosa giusta,era la copia identica del mio ragazzo dei sogni, e se immagino un futuro è dubbio ,quando sono con lui sento una sensazione di felicità che cerca di uscire dalla tristezza. Ora ecco la domanda, secondo lei è Doc o è solo innamoramento?
Grazie
*disinnamoramento
Ciao io credo di avere il doc da relazione. Ho chiuso la mia terza relazione per questo motivo.tutto ha inizio dal non sentire più nulla e da li parte ansia e paura di non provare più nulla e siccome non reggo la situazione lascio. Ma anche quando faccio questa scelta sto male ansia dubbi e poi alla fine mi convinco che ho fatto bene. La mia psico dice che non è un problema non provare amore che bisogna accettarlo. Ma non posso archiviare storie su storie per un problema. Come lo devo far capire che ho un problema. Ieri ho lasciato il mio ragazzo dopo nemmeno un mese ma oggi mi manca e mi chiedo se ho fatto bene se provo qualcosa anche se non lo sento e i pensieri continuano…
Ciao lucio…ieri in una delle mie tante ricerche sul web ho aperto questo sito e leggendo quello che scrivi mi ha dato una possibilità di sconfiggere questo “virus” con cui combatto da tanti anni..il problema è che cercando di scacciare le ossessioni sono entrato in vortice ed uno stato d’ansia che ha fatto si che la mia mente fosse annebbiata dalle ossessioni anche più banali e di conseguenza stamattina a lavoro ho fatto delle cazzate e poi la conseguenza è che penso che se le avessi fatte entrare come sempre non avrei fatto quelle cazzate…come faccio? Dammi qualche consiglio
Ciao Lucio,
ti contatto perché credo di avere un doc aggressivo…ho 25 anni e sono ansioso in generale.. ho avuto una relazione di 4 mesi con una ragazza..all inizio era tutto ok…poi dalla domanda’ la amo o no..?’.e dalla impellente necessità di trovare una risposta dopo tanti dubbi e pensieri..(ma MAI aggressivi verso di lei..infatti l ho sempre protetta, rispettatta e coccolata come nessuna prima anche a sua detta) ho deciso a malincuore di chiudere la nostra relazione. Non so se era doc da relazione ma non mi sembrava giusto e onesto proseguire. Ero continuamente ansioso e pauroso di prenderla in giro.Ora che è finita un giorno mi son detto..’l ammazzerei’ perché non riesco a dimenticarla..e da allora credo di essere violento nei suoi confronti..è di un altra città..non la vedo ne la sento da un po..mi ha scritto una volta e mi sono emozionato..ma ora da 3 mesi ho un rifiuto verso lei perché vorrei rimuovere tutto ciò che me la fa ricordare..la paura di essere aggressivo o mi turba piu volte al giorno..non ho mai fatto male a nessuno..ne voglio farlo..tatomeno a lei che è stata dolcissima in tutto e per tutto..ho preso ansiolitici consigliati dalla mia dottoressa..ma come ho letto dal tuo blog sono questi pensieri intrusivi a turbarmi..ti chiedo aiuto..grazie di tutto e della tua disponibilità..anche a solo parlarne mi sembrano assurdie provo un po di vergogna..mi calmo un po quando penso che tanto è una storia finita ed è lontana al sicuro..di una relazione in generale ho paura..quando vedo una ragazza..e se fossero veri..grazie ancora
Ciao Lucio.
Che tecnica dovremmo applicare quando i pensieri arrivano in ogni secondo?
uingiorno sono una donna di 30 anni nel 2008 ho iniziato a soffriree di attacchi di panico mi sono rivolta a uno psichoatra il quale mi prescrosse sereupon e rivotril dopp un anno di terapia stavo meglio non avevo avuto piu attacchi, a detta dello psichiatra la mia ansia veniva somatizata sui muscoli infatti capitava molto spesso di avere dolprore ai muscoli con conseguente attacco, ora a distanza di anni ho avuto un nuovo attacco fortissimo, ma è successa una cosa che forse mi ha convinto di soffrire di doc ovvero la paura di fare male a mio figlio di 3 anni premetto che è la mia vita e questo pensiero mi ha spaventato a tal punto che ogni volta che ci penso ho un attacco, sapendo pero di cosa si tratta sto cercando con una cura omeoparica di ristabilire un equilibrio anche perche so che ppsso guarire e voglio guarire, è possibile che un forte periodo di stress xonfermato anche da una forma forte di psoriasi abbia provocato questi attacchi?? Io quando sento che l attacco si sta presentando mi dico che nn è niente che passera che sono piu forte io e che non devono essere i miei pensieri a gestire la mia vita ma sono io che devo gestire loro e allora incomincio a sentirmi meglio cerco di stare il maggior tempo ppssibile con mio figlio e lo so non pptrei mai fargli del male, è vero che da quanndo e nato la mia vita gira soltanto intorno a lui nn ho piu amicizie non faccio piu sport ne uscite con il mio compagno perche nn voglio lasciare mio figlio secondo lei sto facendo un percoso corretto o devo andare in terapia un altra volta non vorrei riprendere medicinali ora prendo anacontiun napellus e thyua grazie mill
ciao,
ho 24 anni e da diversi mesi mi sono accorta di soffrire del DOC. Un giorno sono andata a prendere mio papà al lavoro, mentre lo stavo aspettado in macchina ho capito che non posso più vivere in questo modo che se continuo in questa maniera impazzisco e non riusciró più a vivere la mia vita autonomamente. Non ricordo quale sia stata la causa che mi abbia portato a cercare in internet qual’è il mio problema! Cercando ho trovato la mia malattia, il mio nemico, il DOC. Leggendo mi sono informata e sono riuscita a identificarmi in diversi tipi di DOC; da quello della paura di certi numeri, a quello della preghiera, a quello di lavarmi costantemente le mani nel vedere o sentire certe cose. Per ogni disturbo mettevo in atto un rituale. La fase attuale e quella di lavare costantemente le mani, per eliminare le ansie che mi assalgono, i pensieti ossessessivi che mi imprigionano la mente. Da diversi mesi sto provado a guarire, e diverse volte ho pensato di avercela fatta e ho vissuto momenti bellissimi: finalmente ero libera. Ma costatemente continuevo a ricadere e a sprovondare in quel orrore. Proprio l’altro giorno ho rivissuto una brutta ricaduta, ho avuto un forte attacco di panico poi mi sono arrabbiata con me stessa, mi sono sgridata, ho gridato e infine ho pianto. Ero esausta, triste e delusa. Proprio in quel momento ho capito che non posso, non devo e non voglio più vivere così. Da quel giorno, ogni giorno cerco di curarmi e di autocontrollarmi, per ora funziona, ma ho il terrore di una ricaduta, soprattutto perchè da quando mi ricordo di esistere so di essere affetta da questa malattia, è come se fosse parte di me, ed è proprio questa la mia paura più grande, potró mai guarire, visto che a parte piccoli spiragli di luce e di tregua non so cosa significhi vivere senza questo nemico?
Ciao Lucio, sono una ragazza di 15 anni che in questo periodo non sta bene psicologicamente. È un periodo ansioso da circa un mese mi sono messa a pensare e a rimuginare sul fatto che respiriamo( quello per una settimana) poi mi è presa l’ossessione di sbattere gli occhi..Lucio non so che fare sono già andata dalla psicologa 3 volte ma mi dice che il mio problema è l’ansia. Ma questo pensiero di sbattere gli occhi piuttosto che di respirare o deglutire è ricorrente. Come devo fare?
Ciao, soffro di questo problema da quasi 4 anni. Mi sto impegnando per uscirne, il tuo blog mi sta di certo dando una mano e ti ringrazio moltissimo. Ho deciso di sconfiggere il doc e sto facendo di tutto, ho pensato che una via da seguire potesse essere quella del raggiungere obbiettivi di vario genere per aumentare la sicurezza, da quanto ho preso la decisione di guarire dal doc ho smesso completamente di fumare da 2 mesi , mi alleno tutti i giorni e. inoltre, cerco di evitare di evitare, insomma le compulsioni più fisiche sono facili da evitare basta resistere a farle, per quelle mentali è un pò più difficile. Diciamo che passato il primo periodo di entusiasmo anche solo per aver ”sfidato” il doc è passato (ed è normale, me lo aspettavo) ora però diventa più complicato perchè giustamente l’entusiasmo viene meno e devo fare affidamento a tutta la mia volontà per non cedere. Certe volte purtroppo cedo alle ossessioni però subito dopo cerco sempre di ”rialzarmi” e motivarmi. Cosa mi puoi consigliare? io so che è solo un problema di paura e che non c’è niente di reale ma in qualche modo la consapevolezza non basta. Vorrei capire un pò meglio su cosa devo lavorare
Salve Lucio sono lorenzo 25 anni innanzi tutto grazie mille mi sei davvero d aiuto da un paio di mesi soffro di questo disturbo che appunto sta svolgendo il suo corso proprio con le fasi descritte da te! Allora inizio per giorni non ho mangiato ne dormito ho sofferto davvero tanto sai io mi trovo in germania lontano dalla mia famiglia per lavoro e questo rende tutto ancora più difficile.. comunque adesso da quando ho cominciato a leggere i tuoi articoli ho cominciato a lottare l ansia diminuisce il panico pure ho ripreso a mangiare ma comunque sia il disturbo c è sempre con alti e bassi e questo mi tormenta ho sconfitto l ansia anche se spesso torna ma la riesco a combattere dicendo a me stesso che è solo una fissazione una doc io non sono gay e lo so! Anche se la doc ogni tanto mi tira dei tranelli… adesso sono deciso più che mai a lottare non voglio finire a chiudermi in me stesso voglio sconfiggerla! Ti prego mandami il tuo ebook aiutami tu sii mio mentore in questo cammino.. da solo è dura! Grazie mille
Ciao Lucio, leggo il tuo blog da qualche giorno!
Ho 27 anni e penso di aver sempre sofferto di Distirbo Ossessivo Compulsivo ma a fasi alterne!
Da bambina facevo gesti ripetuti ma poi è sparito tutto!
Infatti ho vissuto un’adolescenza abbastanza normale!
Vivo in una famiglia splendida!
Ho sempre avuto la fobia del vomito sin da piccola, però poi è come se mi fossi tranquillizzata del fatto che a me non sarebbe successo!
Tre anni fa ho avuto una forte nausea, corro in bagno ma non butto niente,anzi,come se lo ributtassi indietro!
Ma forse era solo nausea!
Il fatto è che da lì…è stata la fine!
Ho iniziato man mano a non mangiare perché avevo sempre un senso di disgusto, da premettere che sono magrolina di costituzione ma amavo mangiare!
Non riuscivo a deglutire, cominciai a sentirmi sempre in una bolla e ad avere paura di tutto!
Pensai che stessi perdendo la testa!
Decisi di rivolgermi ad una psichiatra, avrei fatto di tutto per stare bene!
Lei non ha voluto darmi farmaci,quindi non ne ho mai usati!
Cominciai ad avere pensieri fissi ed ossessivi,con dei “rituali” per “risolvere” il pensiero!
Iniziai a fare pensieri “blasfemi”, “orribili” , “gravissimi”…riguardanti la mia famiglia,coloro che non ci sono più ma che amo tantissimo,le divinità e tutto ciò che riguarda la religione e chi non c’è più!
Io sono credente e credo fortemente in Dio!
Ed è per questo che mi hanno distrutto questi pensieri,il non potermeli togliere dalla testa!
Mi fanno sentire “ingrata”,”cattiva”,”sporca” e tutte le cose peggiori!
La Dottoressa mi disse che dovevo immediatamente bloccare i rituali!
Ci provavo,ma era l’unico modo per stare meglio!
Dopo un po’ stavo meglio e decisi di poter provare da sola!
I pensieri sono continuati sempre e le convulsioni anche,se non di azione,mentali!
Fino a quando sono arrivata a sentirmi responsabile delle sorti del mondo intero!
Mi sento addosso la colpa della morte delle persone!
Quando so che c’è qualcuno che sta male penso:” è se muore? Speriamo che muoia, domani mi sveglio e mi dicono che è mort”,oppure”se non faccio o faccio,se non dicono dico…allora non muore” è così via a fare rituali continui con parole,gesti,pensieri e limitazioni o costrizioni!
Tutti pensieri che odio e che non vorrei fare mai,ma che faccio!
Quindi mi sento costretta a fare i rituali per eliminare il pensiero fatto!
Come posso fare per non sentirmi responsabile di una cosa così grave?
Come posso convincermi che non ho contribuito se non procurato io questa disgrazia?
Come faccio a sentirmi una persona buona (quale pensavo di essere) nonostante certi pensieri orribili ed impensabili?
Perché io?
Forse perché sono cattiva davvero?
O perché sono l’eccezione alla regola?
Come posso non sentirmi in colpa?
Questa è la cosa che più mi distrugge
Da premettere che è da qualche giorno che ho avuto il coraggio di leggere ed informarmi sull’argomento perché avevo paura!
Mi rispecchio tanto in quello che scrivi.
Ho iniziato a seguire i tuoi esercizi,a momenti,riesco a sentirmi più forte e sicura…ma c’è una persona che sta male e mi sento tanto responsabile verso di lui!
Ho paura che se dovesse succedere quello che penso mi senta così tanto responsabile da non poter sopportare il senso di colpa!
Anche perché è già successo, però più vado avanti e più mi sento responsabile verso le persone!
Penso di essere anche egoista, perché invece di pensare a come sta lui e la sua famiglia penso a come mi sentirei io se dovesse succedere!
Il senso di colpa è una cosa bruttissima!
Poi mi dispiace anche per la mia famiglia,non voglio essere così,mai più
Vedi? Anche inviando il commento ho fatto un pensiero che non volevo,ed ora per “annullarlo” ne ho dovuto mandare un altro!
A volte riesco a gestirmi,ma altre…soprattutto se faccio qualcosa che poi non posso ripetere…è peggio!
Tipo ora sono molto combattuta se mandarlo o no quest’altro msg, ma forse riesco a far capire meglio quello che mi passa per la testa
Ciao si molti punti per me che leggo il Blog da poco sono oscuri.o forse una vorrebbe leggere solo quello che la fa star bene..vorrei capire il panico la depressione l ansia fanno parte del DOC? Alla fine tutti i sintomi sono quelli però forse si dovrebbe fare la distinzione?c’è gente che nn puo fare a meno dei farmaci…di stare male..mi fanno paura le ricadute per me finora le ricadute sono una sconfitta e una fonte di nn guarigione.sinceramente molte volte dico nn uscirò più da qst incubo perché le paure sono sempre nuove e l ansia mi disturba fisicamente e mi fa rabbia.nn ho ancora trovato il modo di usare delle strategie per colmare le paure..mi dico come sarebbe più bella più semplice la mia vita senza qst paure che poi sono solo immagginarie.sono stanca e chi ha un lavoro una famiglia dei doveri nn puo perdere tempo dietro a libri medici insomma ricercare tutto quello che può servire per colmare l ansia ..ed essere punto e a capo .scusa il mio sfogo forse sbaglio a pensarla così..grazie
Ciao come mai nn scrivete mi piace leggervi ma ho paura di influenzarmi dai racconti perché la mia mente si fa convincere facilmente..avevo deciso di nn documentarmi più però qst Blog mi ha fatto capire molte cose però mi porta a leggerlo continuamente per cercare rassicurazioni e mi scoraggia nn poter essere già libera nn riesco a sfidare le paure nn riesco a trovare le strategie giuste sempre piena di dubbi grazie
Non ho mai parlato di me su internet, ma soprattutto, non ho mai parlato di me di questo. Non so perché adesso lo faccio ma so che sono stufa.
Sono una ragazzina comune, di 15 anni, secondo anno di liceo, con delle passioni e un carattere forte.
Convivo con questa razza di “malattia” (anche se non credo sia opportuno chiamarla così, perché tutto dipende da quanto la nostra testa vuole far rimanere il problema dentro di essa) da quando avevo 11 anni. Inizialmente facevo dei rituali, senza i quali credevo sarebbe successo qualcosa di brutto ai miei famigliari, stavo attenta a dove mettevo i piedi e altre cazzate varie che se adesso penso mi danno un po’ ai brividi ma mi fanno comunque sorridere. Adesso, non li faccio più, per fortuna. E se qualche volta mi viene in mente di iniziare qualche rituale metto a tacere la mia mente chiacchierona perchè di certo non ha ragione. Adesso però sto combattendo con un mostro, che è l’ossessione di far del male e di essere una cattiva persona, un’assassina. Beh, eccello in tutte le materie, gioco a pallavolo, canto, sono portata per l’arte e metto passione in tutto ciò che faccio. Ma di nascosto, c’è sempre una bestia che mi logora il cuore e i pensieri. Ogni tanto svanisce, ma poi ritorna imponente ed io mi trovo impotente alla sua vista. Sono stanca, stanca e arrabbiata, perché noi persone, sono convinta che abbiamo un dono che gli altri non hanno.
Noi non abbiamo alcun problema. Siamo solo persone di cuore, persone sensibili, attente e piene di immaginazione. Siamo tomorrow people anche se molte volte può sembrarci il contrario.
Anche se ci odiamo, anche se facciamo a botte con la nostra testa, anche se temiamo di impazzire, noi siamo esseri fortissimi. Siamo il motore del mondo, solo che qualcuno ha voluto metterci alla prova per vedere quanto valiamo. E le nostre vite, sono belle. Bellissime. Questa forse è la prova più difficile della nostra vita, qualunque età abbiamo. Ma come tutte le prove, va superata. Pensiamo a vivere di più, e a pensar di meno. Detto da una, che magari sta messa peggio di voi. Ma che di certo, se un giorno, come il caro Lucio , guarirà (ne sono certa, guarirò da sola e senza l’aiuto di nessun medico, psichiatra, psicoterapeuta) potrà dire che ne sarà valsa la pena.
E dire questo del mostro più grande che abbiamo in testa.
È la cosa migliore dell’universo.
Abbandoniamo tutte le nostre credenze.
Mandiamo a quel paese i cattivi pensieri, che noi siamo normali. Più normali degli altri. Se non più speciali. Buona serata e BUONA VITA, CAZZO, BUONA VITA.
Salve sono un uomo di 37 anni, penso di aver questo disturbo dalle prime situazioni che mi hanno causato stress, si presentò inizialmente verso i 13 anni, i primi compiti duri le prime liti tra amichetti ed io tornavo a casa ed essendo una persona da sempre molto controllata ed introversa e mi si immettevano in testa pensieri “strani” ma non verso chi mi faceva magari dei torti amichetti o professori nel caso, avevo paura di far male ai miei genitori(persone che amo infinitamente) e da li partivano i rituali tipo la sera mi ripetevo che gli volevo bene che io sono una persona buona ecc. ecc. Poi questo passò nel giro di qualche mese verso i 16 anni non andai ad una gita scolastica per andare in montagna con i miei, li una vera e propria crisi di panico, sfociati in pianti tristezze, da li decisi di cambiare sapevo che amavo i miei genitori ma dovevo uscire e stare con i miei coetani e tutto passo e la mia testa pensò il DOC c’era perchè non volevo crescere. Poi scuola superiore finita diploma mi iscrivo all’università, dovevo fare 100 km per frequentare i corsi, li inizio a presentarsi idee “strane” paure di sentirmi male nel treno di cadere dal treno cose assurde” quando affrontavo gli esami avevo il terrore dei professori anche se preparato, ho dovuto abbandonare l’università. Inizio un lavoro e tutto bene, verso i 30 malattia di mia madre, io cerco di confortarla, lei ha un tumore lei dopo operazioni e cicli di kemio dopo un anno ne esce, cosa succede io forse crollo psicologicamente, inizio ad aver pensieri di far male a lei e alla mia ragazza, vivevo in un inferno avevo paura ovunque anche se andavo 3 giorni in vacanza con la mia ragazza, quando facevo l’amore con lei, in ogni cosa anche piacevole della vita, andai dagli psicologi farmaci e psicoterapia e questa cosa con picchi e periodi piu tranquilli durò un anno, una sofferenza atroce con attacchi di panico forti, svenimenti, alchè iniziai un periodo dove cercai di analizzarmi capire, pensavo che dovevo aver una corazza nei periodi di stress che io per sfuggire da un reale passato triste, la mia mente mi portava a pensare a cose negative e drammatiche per farmi poi uscire dalla realtà e continuare a soffrire ancora, perchè? Io ne uscii perchè tutto poi torno normale mia mamma stava bene, la mia ragazza rimase incinta, lavoro c’era, tornai a fare sport e gli hobbyes che amavo ero convinto di esserne fuori dopo una sofferenza immane e momenti invalidanti. 6 mesi fa con la crisi economica il lavoro che non va, un dente del giudizio che mi ha provacato dei problemi alla mandibola, quindi ancora stress o avuto un attacco di panico cosi(a mio parer immotivato non dovuto a stess da pensieri negativi.). Da li poi ne è venuto un altro in strada quindi pronto soccorso, li mi hanno detto che era sono stress e disturbi neurovegetativi. Quindi cosa è successo la mia mente è tornata al passato non sono problemi fisici o problemi mentali, ho iniziato ora in questo ultimo mese che potrei di nuovo far male alla mia compagna ma sopratutto quello che mi tormenta a mia figlia, io la amo da impazzire fino ad un mese fa ci giocavo ogni giorno, continuo a giocarci anche ora ma con la paura, so che da questa cosa ci ero uscito quindi forse ad ora ho meno ansia dei precedenti attacchi, ma quando arrivano pensieri assurdi ora con mia figlia sono cose tremende, tutto si fa duro perchè pensavo di esserne uscito ed ora ho paura di doverci convivere tutta la vita e in certi momenti ho paura che davvero questa cosa si verifica visto che il mio cervello ci torna dalla fanciullezza alla maturità…….Ringrazio Lucio per questo sito, lui un po con la sua testimonianza mi ha tranquillizzato, avrei bisogno di amici per confidarmi e scacciare questi mostri ed ora non ho intenzione di tornar da psicologi o confidarmi con persone che non avendo questo problema non ti capiscano. Scusate per essermi dilungato molto in questa testimonianza un caro saluto a tutti i partecipanti di questo blog.
Ho letto diverse cose su questo blog, e credo che sia molto interessante confidare certi vissuti. Io non so esattamente se soffro di doc, certo è che all’età di ventun’anni ho avuto una forte crisi, depressione? I pensieri erano strambi, senza logica, poi mi avvertivo decentrato, insomma ero diventato un mostro, un essere schifoso. Dopo un anno di cure farmacologiche ne sono uscito, ero tornato Enrico, anzi questa malattia mi aveva dato la possibilità di conoscermi meglio, in un certo senso ero più forte di prima. Ma poi dopo sei anni un’altra ricaduta, molto più leggera, (ma la prima è stata davvero forte, tanto che volevo farla finita…) superata dopo un anno di altro calvario e farmaci è sorto un dubbio, perché è tornata la malattia? Da questo momento in poi le cose sono un po’ peggiorate, ora ho quarantaquattro anni e sono circa nove anni che soffro di questi pensieri ossessivi, anche se negli ultimi tre anni stavo davvero molto meglio, ma quest’estate ho affrontato un viaggio abbastanza impegnativo (durato due mesi, comprensivo di molte scalate in montagna) e ho avuto una ricaduta pesante. Tanti anni di lavoro per sconfiggere la malattia per poi ritrovarsi al punto di prima, e molto scoraggiante e deprimente, cosa dovrei fare? Ciao e complimenti per il tuo blog.
Ciao lucio è tanto che non passo di qui!! si è tanto le cose stavano andando veramente troppo bene finalmente sono stata capace di riprendermi la mia vita, la mia vita amorosa , la serenità e la libertá dai pensieri. Certo le ricadute del doc da relazione ci sono state ma ho saputo come rialzarmi non duravano tanto. Purtroppo in questi mesi per via dello studio di nuovo stress, panico e ci risiamo da capo -.-. Quello che chiedo sono consigli di come affrontare una ricaduta così aggressiva aggiunta alla sofferenza di tutti i sacrifici fatti per arrivare alla liberta. È da venerdi sera che sto cosi, una situazione una domanda panico assoluto e ansia, non dormire non studiare per le ossessioni e cazzo io ho un esame. Questa volta a differenza di tutte le cadute ho notato proprio una paura di ricadere mi sono passate avanti le peggior immagini di questi mesi, le peggiori ossessioni che mi sembra di affrontarle di nuovo 1 al giorno. Lucio so che doc, so che sono sempre le solite e falsissime illusioni ma nonostante io sappia questo non riesco a raddrizzare il percorso che stavo seguendo, alla fase 5 … e mi sto di nuovo fissando sul contenuto e no su i ripetuti meccanismi … E mi ripeto più volte tra me e me che è sempre lui il doc é tutto falso non ci credere, accetta i pensieri e nn credergli niente sembra di essere tornata alla fase 1 xk è ritornata anche l’ansia. Io ho paura della paura stessa xció ho l’ansia non so se mi sono spiegata hahaha ho paura di ricadere e il non voler ricadere mi porta a cadre… Che gioco di parole. Lucio io sono stanca e stufa e siccome stavo andando molto bene non voglio tornare punto a capo, voglio riprendermi e ritornare sul percorso verso la libertá definitiva perchè in questi mesi ho solo imparato a scacciarlo ma nn è stato eliminato ancora. Hai dei consigli per rimettermi in carreggiata? Grazie spero che tu mi risponda, necessito di consigli per non cadere e inoltre ho notato che il blog è fermo da un pó! non ho la tua email perchè volevo contattarti e nulla nn la trovo e ho scritto qui. Scusami per il poema. Quello che mi da più fastidio sono le ossessioni che mi tormentano tutto il giorno non le sopporto mi occupano la mente , proprio di questo mi ero liberata! Ah sono ritornate anche quando dormo mi sveglio di colpo come se le stessi sognando e ansia e poi pensiero e così via il ciclo infinito.
ciao lucio, ho attentamente letto i tuoi articoli e a mio avviso sono davvero interessanti, non solo perchè offrono sicuramente un valido aiuto per coloro che soffrono di queste maledette ossessioni, ma anche perchè permettono a gente come me, vicina o innamorata di un uomo che soffre di questo disturbo di capire pienamente quali meccanismi purtroppo incombono.. Anni fa ho conosciuto un uomo, colpo di fulmine oserei dire, ma per differenti vicessitudini siamo stati costretti ad allontanarci.. lui ai tempi mi parlò del suo doc, appena “diagnosticato”, e seppur non comprenda il motivo per il quale decise di parlarmene, ne fui onorata..riusciva a fidarsi di me, è questo che diceva. dopo diversi anni, abbiamo avuto modo di rincontrarci, di riparlarci per molti mesi avviando una frequentazione esclusivamente telefonica, in cui lui nuovamente accennò al suo disturbo non spiegandomi però di che natura fosse.. o meglio quale fosse l’oggetto delle sue maledette ossessioni. tuttavia, io ho sempre adottato un atteggiamento positivo a riguardo, non facendo domande e lasciando che con il tempo lui potesse fidarsi di me, in modo che se avesse voluto, senza alcune costrizioni da parte mia avrebbe potuto parlarmi.. e questo è successo, in modo graduale, spinto forse da un incontro fisico e reale tra i due, che finalmente avevano distrutto quelle barriere, facendo mescolare una realtà utopistica, sognata, enfatizzata da entrambi nelle nostre infinite conversazioni in una realtà “reale” fatta di carne ed ossa. lui è un uomo più unico che raro, sono certa di quello che dico, ha una sensibilità spiccata che purtroppo probabilmente gli si è ritorta contro, ma non sta a me ipotizzarlo. ma il suo costante, anzi incostante atteggiamento è sempre stato elogiare me e la mia personalità a sue spese, definendomi continuamente “troppo” per lui, un dono di cui lui fosse immeritevole… perchè… a detta sua… “se io avessi saputo la verità sarei scappata”, come a quanto pare, hanno spesso fatto altre ragazze. abbiamo ipotizzato telefonicamente le più incredibili situazioni, ma ciò che notavo costantemente era una sorta di spingere i discorsi su un piano sessuale, piano sul quale, seppur fosse lui a spingere, mi chiedeva scusa per il suo essere.. troppo..spinto appunto! ma quale spinto..per me faceva cose assolutamente normali per ogni ragazzo che desidera una ragazza.. così, notando il suo naturale e fisiologico desiderio, associata però ad una sorta di “imbarazzo” e scuse infinite, per essere stato a suo avviso, troppo volgare, io gli ho sempre pregato di non aver remore con me… con desiderio e curiosità, e finalmente senza freni abbiamo affrontato certi discorsi, anche perchè, volevo vedere dove portassero…………. Doc omosessuale, adesso so che è questo l’ oggetto delle sue ossessioni, finalmente si è sentito libero di parlarmene, ma io non ne ho paura, perchè sono certa che lui riuscirà a buttarsi questi anni di “non vita” alle spalle. prova a proteggermi allontanandomi da lui, nel piu amorevole dei modi, ma quando assecondo questo suo volere, almeno apparentemente o a parole, perchè solo non voglio lasciarlo, lui cerca in punta di piedi di tenermi accanto a se.. gli piaccio tanto , a detta sua, ma non mi da quel che merito, sempre a detta sua per un giorno… poi il giorno successivo mi desidera, poi quello dopo ancora dice di essere una persona di poco merito che deve stare solo perchè non si affeziona, poi ancora quello dopo dice che a lui il sesso non interessa, per poi voler correre da me. in un unico rapporto fisico avuto insieme, seppur frenato, ciò che mi ha ferito è la consapevolezza che, mentre io ero entusiasta, lui viveva in quel preciso istante un calvario esistenziale, tale da sfociare in un pianto ed io non ero altro che, seppur una donna che desiderava, rappresentavo una di quelle “conferme”.
Ebbene, tutte queste altalene comportamentali io le ho sempre prese con le dovute cautele, non dandoci il peso effettivo, perchè so che molte di quelle parole sono frutto di paure..o.. ossessioni appunto, che combatterà non appena consapevolmente prenderà la decisione di riprendere una terapia di natura psicologica, magari più appropriata, ma ciò che non so è se la mia presenza possa rappresentare per lui un’arma a doppio taglio, perchè è come se si sentisse in “dovere” con me, e se maturasse “sensi di colpa ” nei miei riguardi. insomma non so se potrei essere proprio io a ferirlo. non voglio fargli del male, ma non voglio neanche scappare e continuare a far maturare in lui quel senso di ineguatezza, e di “abbandono” solo per colpa di questo maledetto disturbo.
perdonami lucio, per il mio dilungarmi sul discorso, ma vorrei semplicemente chiederti che fare, quando invece, si sta dall’altra parte della medaglia.. un saluto, cloè.
Ciao, parto dal presupposto che non so se il mio sia doc o meno, ma in effetti mi rivedo in ogni cosa che hai scritto! Tutto è iniziato qualche settimana fa quando una coppia di miei amici che credevo forte da poter superare tutto si è lasciata, in quel momento appena ho saputo che si erano lasciati ho iniziato a pensare che forse un giorno poteva succedere anche a me di non amare più il mio ragazzo o di fare qualcosa di stupido e chiudere così la relazione! E da quel momento ho avuto attimi di paura e ansia fortissimi che sfociavano in un pianto nervoso e solo così riuscivo a “ritornare” in me e riflettere su quello k avevo pensato, rendendomi conto di quante cose assurde avevo pensato senza che però ci fosse un reale motivo. Io so di amare il mio ragazzo più di ogni altra cosa, però è anche vero che in alcuni momenti ricado di nuovo nel dubbio! Rispetto a prima non mi prendono più quegli attimi di ansia e paura cerco di controllarmi e di pensare sempre in positivo, che è un momento in cui devo accettare questa situazione ma che piano piano col tempo e con la forza posso superare! Non so a che fase sono arrivata ma so che vorrei avere qualcuno che mi dica e mi spiega cosa posso fare in quei momenti per superarli al meglio e per evitare di ricadere in quell’ansia che avevo prima! Voglio avere un metodo da seguire fin quando ne ho bisogno! Fin ora non mi sono rivolta a nessun dottore pensi che dovrei? Grazie anticipatamente.
Salve Lucio sono un ragazzo di 18 anni e anch’io come molti le scrivo perché ho trovato molto utile il suo blog. Non voglio dilungarmi molto. Io sono partito con un determinato DOC che è durato per 4 mesi e appena sembrava tutto finito è iniziato lievemente un altro tipo di DOC da qualche giorno. La mia paura è che d ora in avanti la cosa possa diventare come un alternarsi e un cambiare costante di ossessioni. Come potrei stroncare tutto questo fin da ora?
La ringrazio molto per quello che sta facendo
Caro Lucio sono una ragazza di 27anni e scrivo perche avreo bisogno di alcuni consigli.
Piu o meno 5anni fa mi è assalito il dubbio di essere omosessuale.Nello specifico avevo paura che mi piacessero le donne.ho cominciato a cercare a tutti i costi do togliermelo e mi sono messa a cercare prove:la paura era assillante e io dovevo farla tacere.csi ho baciato una ragazza nel tentativo di capire.mentre inizialmente ho capito che nn lo ero.dopo la.paura si è presentata in forma piu grave.
L ultima volta sono andata in una chat per toglierla.e il mio ragazzo l ha scoperto,lui nm era lacorrente di tutta questa situazione quindi puoi immaginare cosa ha pensato.la fase peggiore fmcredo di avrla superata.ma potrebbe trattarsi di Doc?io credo di si.ma tu saresti l unico in grado di risp.tra l altro ho iniziato una psicoterapia ma sembra cosi inutile.
Sto male…anche perché sono innamorata di lui e di mio figlio e vorrei che s risolvesse tutto.
Lui mi ha fatto un sacco di domandema io nn riuscivo a nn evitare l argomento.avevo paura che tornasse.
Aspetto una risposta.Grazie
Ciao lucio, sono Paki anch’io e’ da un po che non entro nel sito da quando lo hai messo in pausa.
Nel frattempo ho accolto tutti i consigli che ci hai dato e che sono stati utilissimi per non dire determinanti.Mi sono iscritta al sito psico, continuo a fare psicoterapia di stampo puramente cognitivista ma non comportamentale e sto diminuendo i farmaci. Sto frequentando con un altra psicoterapeuta la pratica mindfullness e devo dire che sto molto molto meglio grazie anche ad una grande forza d volonta’ di sconfiggere definitivamente questo mostro di carta come lo chiami tu.
Penso di essere nella fase 5-6 dove le ricadute sono fortemente diminuite l’ansia e’ piu’ gestibie e cerco di lavorare piu’ sui meccanismi del doc che sui contenuti a volte con qualche difficolta’. Vorrei sapere cosa intendi dire quando parli di non crogiolarsi nel riposo momentaneo ma di continuare a scavare nel nostro essere per capire cosa ci ha portato a questo tipo di disagio e con questo tipo di contenuti. Bisogna cambiare tipo di psicoterapia? o cosa? Questa e’ la seconda barttaglia che combatto con il mostro…..la prima 14 anni fa , ma ingenua e immatura non ero abbastanza formata ed informata sul disturbo e quando come adesso sono stata meglio o abbandonato tutto fino alla sua ricomparsa. Adesso sono determinata e pronta a sconfiggerlo .
Grazie per tutto quello che fai e torna presto tra noi ci machi!
Ciao Lucio,
Il mio doc è iniziato qualche mese fa, appunto con paranoie, disperazione e ansia.
In tutta la mia infanzia e adolescenza non c’è mai stato un segnale che mi facesse capire di avere attrazione per l’altro sesso, sono sempre stata con uomini, e fin da piccola mi sono sempre presa cotte per i maschi. Ho sempre sognato una vita perfetta, un marito, dei figli.. Pensieri che se faccio ora mi viene l’ansia, e questa ansia mi fa pensare che io non voglia più quelle cose.. Anche se in realtà so di volerle..
Sono fidanzata da un anno, e avere questo doc mi ha fatto mettere in dubbio l’amore fortissimo che provo per il mio ragazzo, e questa cosa mi fa stare male. Sto facendo terapia, dalle prime volte sono migliorata, riesco a scacciare i pensieri ossessivi.. Ma il mio problema ora è che quando appunto mi sento meglio, cioè quando non ho ansia e pensieri,
Mi faccio paranoie del tipo “ma se non ho ansia vuol dire che ho accettato le mie paranoie, che sono vere” e sto male.. Scusi per il poema, ma vorrei capire se questa fase ( l’ansia per per il fatto di non avere ansia) è normale, grazie in anticipo
Nn so se esista un disturbo ossessivo come il mio..io soffro moltissimo i cambiamenti..Nn riesco ad accettarli..ogni cosa ke faccio ha un suo xk..nn sposto mai niente ke sia in un determinato posto da molto tempo xk ho paura ke possa succedere qualcosa di brutto..stessa cosa x buttare via qualcosa..terrei tutto..e se lo fa qualcuno x me mi va bene..ma se sono io a doverlo fare nn ci riesco..sto male..anche il mio modo di scrivere è dovuto a questo..penso ke il doc si sia presentato alle superiori..vivo in un paesino di pochi abitanti e ci conosciamo tutti..sono sempre andata a scuola dall’asilo alle medie con gli stessi compagni..ke adoravo..poi alle superiori ho dovuto abbandonare tutte le mie sicurezze..cambiando scuola compagni e stile di vita..e da li il crollo..ho passato gli anni delle superiori malissimo..qualsiasi cambiamento si presentasse facevo di tutto xk nn accadesse..volevo tornare indietro nel tempo quando ero felice..la mia camera è la stessa da anni..io voglio cambiare questa ossessione e certe volte ci riesco..riesco a spostare qualcosa o a buttare cose ke nn mi servono..ma a volte invece mi sento in colpa è penso il peggio..scrivendo queste cose mi accorgo ke sono stupidate..ma passato questo pensiero positivo al primo ostacolo torna il disturbo..nn sono una persona ke qualsiasi cosa prende tiene..nn riesco a separarmi dalle cose della mia infanzia..le cose di quando ero piccola o ke mi hanno fatta felice..ma anche se sono conscia ke gli oggetti ke possiedo hanno fatto il loro corso di vita ed è giusto separarsene nn ci riesco..sto male e devo chiedere a qualcuno di buttare o spostare x me..è frustrante xk io voglio liberarmi di questa ossessione!! Quando lo faccio mi sento felice e libera..ed è una bella sensazione..tra un mese dovrò traslocare nell’appartamento sopra il mio..e anche se mi fa paura so ke questo potrebbe essere il momento giusto x separarmi anche dal doc..tenendo nella mia testa solo i ricordi belli e nn quelle brutti!! Voglio e devo farcela!!
anni che da anni soffre di alcuni problemi come: quando poso gli oggetti, devo posarli più volte fino a quando non trovo la posizione giusta, altrimenti nella mia metta scatta ‘se non lo posi così, succede questo..’ Quando parlo nella mia mente scattano frasi che posso dire e frasi che non posso dire, e se dico quelle che la mia mente mi diceva di non dire, ho paura che succeda qualcosa. Se sto seduta in una data posizione è come se la mia mente mi dicesse di cambiare posizione e se non lo faccio succederà qualcosa..potrebbe trattarsi di DOC ? A quanto ricordo prima non era così accentuata questa cosa mentre adesso coinvolge per intero tutta la mia giornata..ho davvero paura di non farcela..di non riuscire mai a liberarmi delle mie ossessioni.. Spero in una sua risposta. Saluti.
Ciao Lucio,
io dopo 6 anni di psicoterapia ho finalmente sconfitto il doc e il mio terapeuta mi ha detto che sono nella fase del “conosci te stesso” come citi anche tu nell’articolo.
Nell’ultimo anno ho fatto passi velocissimi e sono passato da 1 seduta a settimana a una uno 15 giorni, poi 1 ogni 3 settimane e adesso vado 1 volta al mese come una supervisione e non più come un psicoterapia vera e propria.
Per intenderci, questa riduzione delle sedute è avvenuta nel giro di un anno perchè sono migliorato mostruosamente applicando tutte le strategie terapeutiche nella vita reale.
Diciamo che ultimamente ho acquisito una mia autonomia di pensiero e ho fatto ordine nella mia mente tra tutte le cose che mi ha detto il terapeuta in 6 anni e alcune le ho rivalutate e modificate a modo mio, secondo un mio modello di pensiero, quindi sono entrato in una sorta di “conflittualità” col mio terapeuta. Questa è un’altra fase? Io sto benissimo oggi e il mio terapeuta dice che è giusto che io su alcuni argomenti abbia delle idee diverse da lui perchè non siamo tutti cloni e ognuno ha il suo modo di pensare e che abbiamo lavorato proprio per questo.
Inoltre seguo una terapia farmacologica e in un paio d’anni il mio psichiatra mi ha ridotto di poco i farmaci, e quì secondo me dovrò aspettare anni per azzerarli del tutto.
Inoltre ci tengo a precisare che il mio era un caso di DOC elevato con ansia sociale e depressione.
ti ringrazio per la risposta
Ciao scusa, volevo sapere che tipo di doc avevi, che terapia hai seguito e che farmaci hai utilizzato se possibile.. Grazie 🙂
ciao! Sinceramente non l’ho mai capito.
Mi hanno sempre detto che avevo Disturbo Ossessivo Compulsivo, ma mai di che tipo.
Ho seguito una terapia cognitivo comportamentale e una terapia farmacologica.
La terapia farmacologica comprende Cipralex, Modalina e Lantanon.
Ciao e buongiorno a tutti!
Innanzi tutto grazie per le preziose testimonianze che riportate!
Volevo chiedere una cosa rispetto all’iscrizione alla mailing list:noto che è da qualche settimana (da quando ho iniziato a seguire il sito), che non riesco ad iscrivermi in quanto risulta essere momentaneamente in pausa! Vorrei restare aggiornata sugli articoli e sulle nuove pubblicazioni 🙂
Buona giornata a tutti e buona battaglia!
Ciao Lucio sono da due giorni immersa nel forum riguardo al Doc da relazione. Ho letto tutti i post e mi ritrovo con grande stupore in tutto ciò descritto dagli altri “compagni di sventura”. Cercherò brevemente di raccontare la mia lunga agonia. Tutto ha inizio all’età di 18/20 anni (già all’epoca fidanzata con il mio attuale marito ) dopo la perdita del mio caro nonno materno , vissuto in casa con la mia famiglia sin da quando ero bambina . Dopo la perdita ,nel periodo seguente, mi ritrovai a vivere un difficile momento di dolore, tristezza, rabbia per le vicessitudini vissute in casa a causa di un difficile rapporto tra il nonno e sua figlia (mia madre). Fu allora che il dolore presumo abbia mandato in tilt la mia mente. Ricordo di aver avuto il primo attacco di panico pauroso debilitante che stravolse me e la mia famiglia. Dal giorno dopo cercammo di capire cosa fosse successo, quale pensiero quale paura mi avesse pervaso l’animo. Totalmente abbandonata e devastata dalla paura di quelle sensazioni che la mia mente e il mio corpo avevano vissuto mi ritrovai ad avere dubbi circa i miei sentimenti sul rapporto con il mio ragazzo. Da li a breve la mia prima visita da una psicologa (forse qua l’errore) l’inizio di una cura probabilmente non dosata adeguata forse perché non prescritta da uno uno psichiatra che mi trascinai per diversi anni senza guarire mai da quel profondo momento di depressione. Una grande dipendenza si instauro’ nei confronti di questa psicologa che fin da subito con il senno di poi sostenne che non si trattava di un problema di sentimenti che il mio amore era indiscusso, si percepiva, i dubbi non erano dubbi ma era solo una modalità una strada per canalizzare l’ansia. Dopo aver messo sottosopra la mia vita cercando una risposta al mio malessere con l’aiuto della psicologa e del farmaco sereupin andai avanti per diversi anni sempre nell’ombra che qualcosa dipendeva dalla relazione, sempre con il dubbio è l’affannosa ricerca di conferme che smentissero i dubbi che provocava l’ansia . Certezze che arrivavano puntualmente ogni qualvolta l’ansia abbandonava il mio corpo. Traendo forza dal desiderio di costruire la mia vita con lui, dal nostro amore ,convincendomi per brevi periodi o perlolmeno fino all’ennesimo attacco d’ansia, che passava puntualmente ,arrivammo al fatidico Si. Anche in quella occasione mille domande, solite risposte, ansia e pace, amore, paura e esagerato controllo emotivo per trovare delle risposte ,gli sguardi preoccupati della famiglia che erano fonte stessa di dubbi dunque ansia Ricordo purtroppo giorno delle nozze e viaggio in preda all’ansia che dava tregua solo in pochi ma intensi istanti in cui riuscivo a dare veridicità ai miei sentimenti dunque a vivere grandi emozioni. Tuttavia i primi anni di matrimonio passarono tra incomprensioni , amore, dubbi fino al momento in cui rimasi incinta . Anche in quell’occasione la razionalità prese il sopravvento, troppo autocontrollo sul peso corporeo sulle emozioni su ciò che provavo e che invece avrei dovuto sentire per quella creatura che cresceva dentro di me, tuttavia un piacevole ricordo fino all’ottavo mese. Ed ecco giunti al tanto atteso corso preparato vissuto malissimo con grande senso di inadeguatezza perché momento di confronto con le altre mamme che sembravano di vivere una favola, situazione lontana dalla mia fatta da mille interrogativi , mille domande che negli anni non trovarono risposta, senzi di colpa per ciò che non riuscivo a provare fino alle ultime settimane in cui la paura del parto divento’ la nuova terribile ossessione che mi tolse la pace, il sorriso, il sonno, un vero incubo. Il parto arrivò facendosi attendere un bel po rispetto a quanto previsto era il mese di Agosto…. fu un inferno, una battaglia durata 12 ore un parto vissuto nel dolore nel panico tanto che lo subii quasi come un torto alla mia persona. L’incontro con mia figlia Daria non fu ciò che mi aspettavo “amore a prima vista” ansi era a mio avviso bruttina forse perché non l’amavo pensavo dentro di me. Diverse notti insonne mi fecero precipitare nel baratro più profondo. Panico, ansia, dubbi non ebbero tregua compulsavo quasi tutto il giorno, all’attavo, piangevo, mi sentivo in colpa perché forse era un figlio del dubbio è non dell’amore. Avevo paura di rimanere da sola con la bambina , paura di poterla fare cadere volutamente dalle mie braccia perché in preda all’ansia. Ma nonostante tutto cresceva meravigliosamente. Il tutto portato avanti con l’aiuto incondizionato di mio marito un uomo fantastico che mi sosteneva fino a quando un maledetto giorno decisi di dirgli che non ero sicura di amarlo…….. Difficile ricordare quei momenti buio totale, angoscia pura, trovavo sollievo solo dormendo, al risveglio mi ritrovavo in un bagno di sudore, non mangiavo dimagrii diversi chili. La mia mente era attraversata da mille spaventosi pensieri paure per la salute della bambina per i suoi interminabili pianti ecc Cosi per non impazzire dovetti iniziare i farmaci dunque non allattai più provando un forte dolore nel dover staccare la bambina dal seno per colpa del mio malessere. Tutto forse colpa per non aver avuto il coraggio probabilmente in un periodo della vita a mettere fine alla relazione perché compagno di una vita . In quell’occasione assunsi per pochissimo tempo un farmaco penso più pesante del semplice Efexor di cui non ricordo il nome. Migliorai ma l’ansia era sempre li in agguato si nascondeva e riaffiorava a suo piacimento mi dominava . Non c’era piu’ dialogo ma rancore cosi che iniziammo la terapia di coppia che non faceva altro che aggiungere incomprensioni e malessere. A distanza di tre mesi mio marito disperato per un cammino di terapia che non dava nessun miglioramento mi portò, su indicazione della mia psicologa di sempre ,da una Dottoressa in Psichiatria la quale diagnostico’ una depressione maggiore ricorrente , riconobbe il subdolo meccanismo del mio doc e con il dosaggio giusto di Efexor e xanas mi ridiede la gioia di vivere fu cosi che ritornai ad assaporare il calore e l’amore nonché la piacevole consapevolezza che ciò che balenava nella mia testa era solo un’ossessione e dunque scongiurando una crisi di relazione che invece ebbe modo di essere vissuta con la giusta serenità. Gli anni passarono io diventai forte per ciò che avevo vissuto aumento ‘ la mia autostima tanto che intrapresi un cammino difficile rincorrendo il sogno di diventare insegnante feci domanda di insegnamento fuori a 1250 Km da casa precisamente Torino con mia figlia a seguito che inizio’ la scuola dell’infanzia quindi riuscii a incastrare ogni tassello,con le visite di mio marito ogni 20/25 giorni l’alternanza di compagnia io e il mio nido fecimo enormi sacrifici scoprimmo il gusto dell’avventura di stare lontani solo noi tre anche se per brevi periodi da soli a vivere il nostro amore. Oggi mi sembra quasi irreale essere riuscita a portare avanti un sogno che si concretizzo’ dopo quattro anni, infatti ottenni il ruolo nell’insegnamento. L’anno successivo riuscii ad avere l’assegnazione nella mia provincia. Il nostro amore riuscì a superare anche la temuta prova della distanza. Ma ciò che riuscì a superare la prova fu anche il mio affezzionatissimo doc da relazione assurdo vero? Si ora me ne rendo perfettamente conto, sembra impossibile ma mi ritrovo ancora qui.
Nell’approfondimento sulle 7 tappe verso la guarigione precisamente penso di essere in tantissimi anni e diverse volte arrivata alla V tappa ???????? Vero Lucio ????!!!!!!
Oggi per la prima volta grazie a te alle testimonianze nelle quali ho ritrovato identiche paure e ossessioni comprendo con consapevolezza cio’ che mi succede e dichiaro in pubblico lotta senza tregua al Doc spero di avere tuoi preziosi consigli nella scalata verso il mio nuovo traguardo la guarigione da questa prigionia grazie grazie grazie.
P.s
Grazie Giuseppe grazie amoreeeeeee.
Scusate gli errori……….. è stato difficile scrivere con le emozioni a fior di pelle.
Salve Lucio, mi chiamo Maurizio, ho quasi 46 anni e di tempo quindi, vista la mia situazione attuale, non nè ho più molto a mia disposizione per provare almeno a vivere un pochino meglio; sono parecchi anni che ho gettato la spugna (circa 14) e non sò sè dopo 17 anni di terapie di quasi ogni tipo, (mà non la meditazione per esempio) con risultati quasi nulli, posso sperare ancora in una possibilità di.. (hai capito? ) ho già letto un bel pò dei i tuoi articoli e li trovo molto, molto buoni; adesso sono molto stanco e sè ti dovessi raccontare un pò di me farei notte e vorrei farlo in privato.Sarei lieto di ricevere il tuo e-book; davvero complimenti per il sito, un caro saluto.
Salve Lucio, qualche giorno fà ti avevo chiesto sè quanto prima potevi mandarmi la tua raccolta; nel confermarti tutto ciò, ti pregherei anche di cancellare il mio cognome dalle 3 mail che ti ho inviato. (Involontariamente l’ho aggiunto al nome) Nel ringraziarti, ti invio un caro saluto, a presto.
Ciao Lucio,mi chiamo luca e soffro dal 2010 di DOC non so più quello che devo fare da quando sono entrato in questo tunnel di fissazioni la mia vita e cambiata da bella a brutta,le mie fissazioni sono disturbi comportamentali,manie,ho paura che quando guardo una persona penso che quella persona mi fa gesticolacci con la faccia ho paura di fare qualsiasi cosa perche nel mio cervello mi fisso che io sono scemo e non servo a niente in questa terra mi creo tante fissazioni nella arco della giornata che di quanto sono perdo il conto,prima svolgevo qualsiasi attività tranquillamente ora invece ogni cosa che facevo prima felicemente adesso non ha senso.nella arco di questi anni ho assunto una marea di farmaci con scalso risultato e mi hanno fatto più male che bene, vorrei guarire,vorrei riuscire a trovare la giusta strada per liberarmene
ciao,
soffro di DOC gia da diversi anni (anche se nn hanno mai avuto un influenza decisa sulla mia quotidianeità), ma da un mese a questa parte ahimè ne sento la presenza anche nella mia relazione…so che lei è perfetta ed è la donna giusta eppure non riesco a farmi sempre le stesse domande ed andare nel panico…oensieri che occupano la mia mente e talvolta penso di lasciarla…mi rendo conto che questo non DEVE succedere perche so che sarebbe un grave errore eppure non riesco a godermi il rapporto come qualche tempo prima che tutto questo succedesse….vorrei intraprendere un percorso per affrontare definitivamente questo problema ed ho bisogno di sapere come fare…mi daresti qualche consiglio?
Salve, sono una donna disperata in quanto soffro di questo disturbo da più di dieci anni. Purtroppo ho avuto una diagnosi solo un mese fa e la terapeuta mi ha detto che nn poteva curarmi perché ero in una fase troppo acuta. Mi trovo oggi a nn sapere a chi rivolgermi, mentre questo disturbo continua a farla da padrone nella mia vita. Vorrei dei consigli anche perché nn riesco a godermi la bellezza che esiste nella mia vita. Purtroppo il mio disturbo si manifesta nell ossessione di controllare continuamente i documenti che riguardano la mia vita lavorativa e nella certezza che qualcuno mi farà del male se nn li faccio bene. Negli anni ho solo trovato persone che mi hanno dato terapie farmacologiche ma niente di più, come dicevo, neanche una diagnosi. Grazie per il vostro tempo e suggeritemi pure. Sono qui e nn mollerò fin quando non guarirò lo devo a me stessa e ad una bambina (io) che ha sempre visto suo padre sprecare la sua vita con la depressione e nn si accorgeva dell amore dei suoi figli. Nn voglio essere condannata anche io a questo…..
Buonasera a tutti…sono Alessia…esattamente 8 anni fa ho iniziato a lottare con gli attacchi di panico…credo che la causa fondamentale sia stata la malattia di mia mamma..soffre di una patologia bipolare che è’ costretta a tenere sotto controllo con i farmaci..Le hanno riscontrato tutto ciò quando avevo 14 anni…Dovevo pensare a tutto io…casa,mio padre,lei,la scuola e dopo 4 anni ho iniziato ad occuparmi anche di mia sorella,nata mentre mia madre era nel pieno del suo disagio..Ho vissuto momenti difficili e tutte queste responsabilità’ hanno scatenato in me,8 anni fa,ansia e attacchi di panico che ho curato con terapie farmacologiche e sedute psichiatriche…la mia più grande ossessione era quella di avere lo stesso disturbo di mia madre,di morire e spesso tra i tanti pensieri intrusivi affiorava la mia “volontà” di far del male a mia sorella e ai miei genitori, le persone più preziose che ho..mi catapultavano poi in uno stato depressivo in cui mi sentivo in colpa per aver anche solo pensato a cose simili,temevo di poterlo fare davvero,avevo paura…ho trascorso un mese a casa senza andare a lavoro,che oltretutto amo,perché avevo continui attacchi di panico,mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo,avevo paura di essere posseduta..Da lì il timore di essere diventata matta!!!Pian pianino tutto e’ sparito…da 5 mesi la mia dottoressa ha deciso di togliermi i farmaci e lunedì sera, forse in un periodo di forte stress,sono ricaduta…Ansia,attacco di panico forte, pensieri intrusivi…Ho paura di vivere di nuovo la stessa situazione …ansia continua,attacchi di panico…pensieri negativi…angoscia..Appena rientro a casa da lavoro..anzi..appena esco da lavoro,iniziano a farmi visita ansia e panico…con il timore di sentirmi male!!!Cosa posso fare?!Un abbraccio che sta’ a dimostrare tutt’al amica stima nei suoi confronti…Alessia.
Temo che mio figlio di 12 anni sia affetto da Doc. Fra una settimana avrò l’appuntamento con la psichiatra ma ho tanta paura che possa trovarsi a lottare con questo disturbo. Già soffre di un dismorfismo scheletrico…. Ha un bel viso, è intelligente ma la sua vita è in salita da quando è nato. La scuola sembra insensibile e pur essendo ancora quella dell’obbligo richiede di essere all’altezza di continue competizioni. Riuscirà a guarire definitivamente dalla doc? Dipende anche da carenze di minerali o vitamine? Come aiutarlo da genitore? Grazie
Ciao, grazie per i tuoi consigli. Il doc di cui soffro mi fa sentire in colpa ogni volta che parlo o penso male di qualcuno e mi obbliga a confessare quel che ho detto alla persona interessata. Mi fa sentire una cattiva persona per averlo fatto e mi accusa di mancanza di onestà se non confesso tutto. Ovviamente mi provoca un gran dolore e crea disagi, danni e rovina
le mie relazioni. Sono in tcc e sto cercando di affrontare e risolvere il problema. Però vorrei chiderti se avessi ualche consiglio da darmi nel mio caso. Sul perché potrebbe essere nato questo doc e su come agire praticamente per allentare l’ansia dei pensieri. Grazie
Soffro di doc da quando ero bambina , non ne ho mai parlato con nessuno , vivo di ansia e di angoscia.. Ho smesso di andare a scuola , di essere felice non so nemmeno più cosa sia la Felicità . Ora ho 16 anni e voglio sconfiggere questa brutta ossessione ..
Ho bisogno di uscire da questo labirinto
Ciao lucio , io ancora non ho capito bene in che fase mi trovi ma é da circa un mese che non faccio test , lascio andare i pensieri da circa 2 settimane e giá mi sento meglio . Ora non ho più ansia e paura da tanto . Secondo te in che fase sono ? Mi daresti dei consigli per uscirne se sono in una buona fase per la guarigione ? .
Grazie anticipamente .
Io credo di essere tra la fase 3 e 4, ma sono un po’ in confusione. Pur conoscendo il metodo che tu hai elencato in questo blog, ovvero l’ACT, non sono mai riuscito a metterlo in pratica in modo regolare: mi sento sempre svogliato e senza forze. Ho il Doc da circa 11 anni, e tutti i miei sforzi per uscirne mi hanno tolto l’energia che servirebbe per affrontare le prossime fasi, sono in stallo da troppo tempo, forse anche perché i miei piccoli miglioramenti non mi bastano più, e avendo la mente abbastanza libera dai pensieri ossessivi, penso alla mia vita e mi deprimo.
Poi, non sono più sicuro dell’utilità di quello che faccio con la psicologa, ma non vorrei cambiarla perché per ora è la migliore che ho trovato.
Mi scuso se questo mio commento ha il carattere di una lamentela inutile, ma è quello che provo in questo momento.
Ciao Lucio! Sono un ragazzo di 28 anni, i miei disturbi d’ansia sono esplosi circa due anni e mezzo fa con un episodio di panico; di li ho cominciato a soffrire del Disturbo da Panico che mi ha rotto le ***** per circa un anno e mezzo.
Ho seguito la terapia breve strategica e me ne sono liberato, ma poi sono sopraggiunti i pensieri ossessivi (comprendo che la natura di tutti questi problemi sia legata all’ansia e al mio modo di pormi di fronte alla vita). La cosa strana è che ho iniziato con pensieri aggressivi, molto disturbanti; poi via, via questi sono calati ed hano lasciato il posto a sporadici pensieri omosessuali e soprattutto a Doc da relazione.
Ti volevo chiedere se hai mai sentito parlare di una sorta di disturbo di tipo DoC ma generalizzato? come sembra il mio.
Comunque nell’affrontare il DoC sto facendo da solo, sto iniziando a conoscerlo e a conoscerne i tranelli e le insidie. Al momento ho raggiunto una certa stabilità e direi di essere nella fase 5.
Sono intenzionato a mettermi in gioco e, come dici tu, a “riimmergermi nel fango”. Cosa mi consigli a questo punto per lavorare a quella che tu chiami Fase 6? Ci sono strategie attuabili, mi puoi consigliare un percorso?
Non vorrei mai che nella vita si ripresentasse questo disturbo.
grazie!
Ciao Lucio,
il tuo blog mi sta regalando una speranza e mi sta insegnando tanto.
Parlare del DOC, ammettere la sua esistenza, chiamarlo con nome e cognome, è forse il primo passo per conoscerlo e quindi sconfiggerlo. Mi commuove vedere quante persone come me restano “incagliate” nei propri pensieri. Ed è in effetti rassicurante.
Ho parlato con un floroterapeuta del mio disturbo e da qualche giorno sto prendendo i fiori di Bach – per adesso non noto benefici.
Credo di essere arrivato alla fase 5 varie volte ma subisco continue ricadute proprio quando credo di averlo sconfitto. Vorrei quindi passare alla fase 6 con un percorso di meditazione e magari di psicoterapia come hai fatto tu (il mio DOC somiglia tantissimo al tuo).
Mi hanno consigliato il tai chi. Ne sai qualcosa?
Che tipo di meditazione è più indicata? Dovrei parlare al mio maestro del mio problema?
Secondo te, nella fase del Duro lavoro su di sè, potrebbe essere utile scriversi: scrivere una sorta di diario affrontando questo mostro di carta (mi piace molto questa definizione) guardandolo in faccia per smontarlo una volta per tutte?
Ti ringrazio di cuore
Doni coraggio a chi credeva di averlo perduto.
Marco
buonasera lucio …soffro da molti anni di DOC ma solo da qualche anno ho scoperto la sua esistenza….da piccola avevo dei pensieri che mi creavano ansia che poi crescendo e con l esperienza ovviamente si sono rivelati sciocchi ma ora i miei pensieri sono rivolti a cose che realmente esistono e mi disabilitano tanto ….leggendo il tuo blog ora riesco a capire che le mie fasi di miglioramento erano solo fasi ma nn PROBLEMA RISOLTO xche continuamente ricado nei soliti pensieri x me gia sconfitti…ho due pensieri che quando arrivano mi spiazzano completamente uno è quello di essere un pedofilo ed avendo una bambina di 6 anni ti lascio immaginare le sofferenze di quel periodo e l altro è la paura di diventare pazza ,deficiente ,di nn fare piu discorsi sensati…quest ultimo in questo periodo nn mi lascia andare anche xche prima quando arrivava mi bastava uscire e parlare con persone amici ecc ecc x far si che scomparisse xche prendevo coscienza che ero ancora sana di mente anche se mentre parlavo nn ero serena ma sempre sugli attenti x paura di dire qualcosa di senza senso ma al ritorno ero soddisfatta di nn aver sbagliato nnt….ora invece quando parlo con qualcuno rimane sempre il pensiero fisso di dire o fare qualcosa di nn normale tanto da condizionare tutto il mio corpo ma tornata a casa anche se sono sicurissima di nn essere sembrata una malata di mente mi rimane il pensiero e il malumore di essermi sentita cosi a disagio e mi chiedo xche nn posso essere piu serena e spontanea almeno quando parlo con qualcuno???….e questo malessere sta facendo in modo da nn avere piu voglia di uscire x paura di parlare con qualcuno e sentirmi cosi condizinata dai pensieri…..spero di essere stata abbastanza chiara e se hai qualche suggerimento da darmi le mie orecchie sono ben aperte…..anche xche il tuo blog mi ha aiutata tanto sugli altri pensieri e sono stata davvero bn ma su quest ultimo nn so propio che tecniche applica….ti ringrazio di cuore cordiali saluti e continua cosi!!!
Questo articolo è molto interessante, perché passa dalla fase del panico che ci spiazza, alla fase della consapevolezza. Tuttavia mi resta un dubbio: voler trovare una “verità assoluta”, il voler andare a fondo per conoscere davvero se stessi, non rischia di essere essa stessa un’ossessione? Quasi a volersi convincere di aver fatto tutto per scongiurare una ricaduta e sentirsi in pace con se stessi (ergo senso di responsabilità che ci spinge a vagliare tutte le ipotesi per trovare la tanto agognata pace).
Cosa ne pensi?
Un saluto e ancora grazie per il tuo prezioso blog!
Ciao Lucio,
solo una domanda breve e concisa che credo possa tornare d’aiuto anche ad altri.. le strategie che suggerisci vanno bene anche per un pensiero ossessivo riguardante il passato, tipo un lavoro dimenticato che è tornato dopo 4 anni sottoforma di pensiero ossessivo?
Grazie 1000.
Buonasera sono molto affascinata da ciò che dice dottore ma mi sento senza basi per partire nonostante sto seguendo una cura farmacologica e vado settimanalmente da una psichiatra!ho 31 anni e da quando ne ho 16 dopo un periodo di anoressia per una cotta soffro di attacchi di panico in questi 15 anni sono successe parecchie cose una gravidanza cercata a 18 anni una relazione finita perché io mi sentivo forte nel gestire tutto da sola un’altra relazione che ha messo al mondo 3 bimbe di cui la prima morta alla nascita per un problema di gastroschisi e due bimbe che ora hanno 5 e 3 anni finita anche questa relazione perché ? Ancora una risposta chiara nn l’ho trovata ricordo solo che in quel periodo stavo bene anzi benissimo è quella relazione mi stava stretta, una spiegazione un po’ superficiale ma l’unica che riesco a darmi.da settembre 2016 dopo una forte crisi di pianto e di nervi tutto mi è crollato sulle spalle sono stata a casa due mesi dal lavoro nn guidato più nn stavo più a casa da sola per ciò sono dovuta tornare haime nonostante il pessimo rapporto dai miei genitori “perdendo” i miei bambini che di notte dormono dai rispettivi papà e di giorno stanno con me in base hai miei turni di lavoro! Nn capisco perché tutte le mie paure guidare camminare da sola andare in un posto a me nn famigliare e nn vicino a casa in macchina con qualcuno nn parliamo di autostrada treni nn riesco a eliminarlo io così nn vivo più nn ho più una mia vita ne da donna ma soprattutto da mamma piango in continuazione mi disperso ma penso a e faccio b! Mi sento incompresa e nn so più cosa fare e soprattutto da dove partire fortunatamente adesso al lavoro anche se accompagnata riesco ad andarci ma mi manca tutto il resto mi aiuti mi dispiace degli input grazie
Salve,sono malata di doc da 6 anni ,ho cercato in tutti i modi di sconfiggerlo ,ma proprio quando mi sento più libera le ossessioni si ripresentano più forti,vorrei tanto qualcuno che mi capisse e soprattutto che mi potesse aiutare. Grazie
Ciao Lucio, sono “nuova”. Ho fatto 8 mesi di psicoterapia, che mi è stata utilissima a capire perchè si è scatenata la mia ansia. La mia psicologa non mi ha diagnosticato il DOC da relazione perchè sono andata 3 giorni dopo che stavo malissimo, ho preso subito provvedimenti e insieme a lei ho capito il perchè dell’ansia e soprattutto il perchè i dubbi proprio sulla mia relazione. io parlo di DOC da relazione perchè mi sono appartenute tutte le fasi, le emozioni e le senzazioni, i dubbi di questo disturbo. E penso che non sia un’etichetta a fare la differenza su come mi sento. ti volevo solo chiedere se secondo te è possibile aver già “compreso” le fasi 6-7 prima che il disturbo passi del tutto. Sto più o meno bene, sono diventata brava a ignorare i pensieri, soprattutto quando vivo le cose spontaneamente e anche grazie al fatto che oltre ai pensieri negativi in qualche modo il mio cervello mi mandava anche quelli positivi a cui mi sono aggrappata per vincere e credere in me e lui. e non sto parlando di compulsioni che venivano in risposta all’ansia, ma di sentimenti o che provavo insieme a lui in momenti spontanei o di pensieri positivi, sogni ad occhi aperti (io che gli dichiaravo il mio amore, lui che mi faceva delle proposte) che mi coglievano quando ero assolutamente tranquilla. naturalmente il percorso richiede tempo, per questo mi sono chiesta se è possibile prima aver capito molto di se stessi e perchè il doc mi ha colpito lì o se secondo te quella è solo la prima superficie di polvere tolta grazie alla quale già mi sono capita meglio. io penso che le fasi sei e sette siano state per me il motore della mia avviata guarigione. Grazie!
Nel 2015 ho lasciato mio marito perché la mia mente mi diceva che non era la persona giusta e probabilmente lo era perché ho scoperto delle cose di lui che non conoscevo. Nel frattempo mi sono curata per un anno con degli antidepressivi perché l’ansia mi attanagliava prima dopo e durante la scelta sofferta di lasciarlo tanto da sfociare in depressione. Non lavoravo, non uscivo, piangevo… un incubo. Ho iniziato come dicevo con i farmaci e sono andata da una psicologa la quale però non ha mai fatto una diagnosi da doc. Forse perché sono arrivata da lei quando avevo già iniziato la terapia e i sintomi dell’ansia avevano cominciato ad attenuarsi. Nel mentre ho conosciuto un ragazzo meraviglioso il quale ora è diventato l’oggetto delle mie ossessioni. Abbiamo iniziato a parlare di avere figli e di convivere e l’ansia è ritornata a palla specie quando mi chiedo se è la persona giusta, se è quella la vita che voglio, se avere un figlio è la cosa giusta e quando arrivo alla conclusione che se penso ste cose è sicuramente perché non è la persona giusta o io non sono fatta per vivere in coppia, esplode tutta l’ansia del mondo tanto da condizionare la mia vita con lui, sociale e lavorativa. Ho trovato un articolo che parla del doc da relazione e mi ci ritrovo. Ne ho parlato con lui e andrò di nuovo in terapia. Guarirò? Potrò condurre una vita serena? Quanto dei pensieri che faccio sono reali? Devo lasciarlo per il suo bene? Aiuto!
Salve, non riesco a inserire l’email nella pagina per ricevere l’ebook.. potrebbe inviarmelo? La ringrazio
ciao lucio ho deciso di iscrivermi perchè trovo questo blog molto importante e interessante. potrei ricevere anche io l’ebook ? soffro di doc da 30 anni e solo ora ho deciso di intraprendere una buona terapia cognitivo comportamentale.
Ciao Lucio non so se leggerai questa email perché ovviamente ne ricevi tantissime, volevo chiederti quand’e il momento in cui dobbiamo scavare su noi stessi per eliminare definitivamente il Doc quando si è più sereni anche se si hanno ancora qualche pensiero ossessivo o uscire definitivamente dal Doc su questo aspetto sono confuso.
Welala lucio…chi te lo avrebbe detto che ti saresti fatto questo stuolo di dockers amici…io mi chiamo antonio e ho trovato molto utile il tuo sito…ho avuto un bel casotto durato tre anni e mezzo e, solo adesso mi hanno diagnosticato il doc…avevo pensieri intrusivi e la cosa dopo avermi confuso mi ha fatto andare in psicosi, ero proprio svalvolato…ahaha, ma se c’è una cosa che ho capito guardandomi dentro è che tutto il mondo è un po’ doc, perché in fin dei conti tutto torna sempre su quattro temi…esistenzialismi (con la dolorosa domanda sul senso e il valore della vita che tanto hanno ispirato depressione negli animi di alcuni ed altrettanto hanno portato molti uomini alla speculazione filosofica, scientifica, religiosa etc), e l’altra faccia della medaglia: la morte (fonte di paura e rabbia, acuita da una società che si è allontanata dalla natura…esempio ne è il vegetatianesimo, come l’ipocondria,come l’apatia che rappresenta una ossessione passiva per il tempo che scorre inesorabile e ci deprime etc) di tema diverso ma sempre molto radicato nel profondo il sesso (sublimato nella corsa all’estetica, dalla chirurgia plastica all’anoressia, e persino alla bulimia come sostituzione dell’orgasmo nel cibo, che tende a colmare un vuoto inespresso o la mania per le pulizie od una attività, sintomi di una energia vitale inespressa) ed infine l’ambiente circostante (che deve essere controllato e porta tantissimi che vivono nell’inaccettazione di un mondo distopico quanto meraviglioso, a volerlo piegare al proprio progetto)
In tutti questi casi, che io ho razionalizzato nella mia interiorità c’è come dicevi bene tu, una mania di controllo, e quindi paura…
Ciao Lucio, ho 25 anni e da un anno sto vivendo una storia d’amore stupenda senza mai una crisi, né un dubbio. Stiamo cercando casa e stiano addirittura provando ad avere un bambino. Un giorno improvvisamente mentre guardavo un film con lui ho sentito un nodo in gola, un grande bisogno di piangere e mi sono chiesta perche attribuendo la colpa a lui (premetto fosse un periodo di grande stress). Da lì sono caduta in un tunnel dal quale non riesco ad uscire. Sono due settimane che piango continuamente, ho perso sei chili, mi sono auto convinta di non amarlo e al tempo stesso non so immaginare la vita senza di lui. Quando stiamo insieme sto bene ma questi dubbi continuano an he in quei momenti impedendomi di vivere a pieno i momenti insieme. È diventata una vera e propria ossessione. Aiutami a capire che fare. Grazie
Salve! Ho da poco capito di essere nel pieno Doc da relazione. Voglio capire come uscirne assolutamente! Quindi voglio reggere il suo eBook il prima possibile. Ora però, il problema è che essendo nel pieno turbinio di pensieri, sto mandando a rotoli la mia relazione. Come dovrei comportarmi? Ovviamente non so se sto facendo la cosa giusta o no lasciando il mio compagno, cosa che ho fatto da un paio di mesi, ma cosa dovrei fare ora? Parlare con lui di questa cosa? O fare di tutto per uscirne e poi in caso ripensare a lui? Questa cosa mi sta davvero tormentando! Che brutta cosa. La ringrazio già per tutto
Ciao lucio la mia ossessione è quella di avere una malattia incurabile tanyo da crearne i sintomi e problemi con i soldi .
Ne soffro dal 2009 e solo adesso ho deciso di andare in terapia cognitivo comportamentale.
A periodi sto bene ma quando vedo che la mia situazione economica e di dolore ecco che ricado nel dubbio e nella paura .
Grazie
Ciao Lucio. Molto interessanti i tuoi articoli… vorrei chiederti delle cose… Ma non scrivi nè leggi più?
Ormai oscillo in continuazione tra la fase 6 e la fase 7.
Sono in un periodo molto più sereno rispetto ad alcuni anni fa ma aspiro a stare ancora meglio.
Che Dio me la mandi buona!
Ce la devo fare!!💪💪💪💪💪💪
ciao, volevo chiedere alcuni chiarimenti riguardo la fase 6, infatti non riesco a capire quale possa essere la via giusta per comprendere fino in fondo il motivo del DOC, se è possibile vorrei qualche consiglio per un eventuale metodo da utilizzare.
Ottimo articolo! Grazie!!!!
Buonasera, mi chiamo Valentina, ho 30 anni e sono disperata.
Vorrei avere pertanto delle delucidazioni.
Il mio cervello da un anno circa si è convinto che alcuni personaggi abbiano il potere di far male ad altri, gratis ed amore dei.
In particolare ho paura del re della Thailandia (che è adorato come un dio nel suo Paese) e di Meghan Markle: ho paura che abbiano poteri magici, mi sembra che richiedano da me tributi, pena mandarmi disgrazie su disgrazie. I tributi lì ho fatti tante volte, ma sono sempre venuti male, perciò passo le giornate a ripeterli.
Recentemente, poi, in una visita a Malta, ho “percepito” una presenza malevola, come se una signora anziana potesse offendersi e volesse da me dei tributi. Questi consisterebbero nel cancellare tutte le foto e nel buttare via tutte le cose acquistate. Ancora non l’ho fatto, perche mi dispiace molto, ma mi stanno accadendo tante piccole disgrazie, che non fanno che rafforzarmi nella paura e angoscia.
Nel passato ho sofferto di DOC, che è sparito quando mi sono accorta che si trattava di un disturbo, però queste cose non riesco a identificarle come DOC perché ho il terrore che si tratti davvero di maledizioni.
Per favore, mi potresti dare la tua opinione? E’ DOC o sono pericoli veri? Sono disperata.
Grazie, Valentina
Ciao Lucio, ti ringrazio per quello che fai per chi come me soffre e ha sofferto di questo disturbo.
Sono uno di quei rari casi di “ossessioni senza compulsioni”, ossia ho dei pensieri intrusivi ma non ho mai tentato di scacciarli cercando risposte o la sicurezza al 100%.
Scrivo qui in merito alla fase in cui bisogna capire cosa c’è sotto al DOC, e perché proprio quel DOC e non un altro.
Sto affrontando con la mia psicologa questa cosa e ho scoperto cose che mai avrei creduto, l’inconscio funziona in un modo molto “strano” e con la razionalità non ci si arriva da soli: serve l’aiuto di un professionista.
Tutto questo per dire che la terapia cognitivo-comportamentale funziona benissimo per arrivare a scacciare il DOC come dici tu, ma non basta per eliminarlo. Può tornare anche dopo anni, e a me è successo di ricascarci dopo 10 anni in cui non ricordavo nemmeno più cosa fosse un’ossessione.
Bisogna capire il perchè, perchè c’è sempre un motivo: nella mente nulla succede per caso. I contenuti del DOC non si realizzeranno mai e di questo ne potete stare certi al 100%.
Chi ha il DOC aggressivo in realtà non farebbe male a una mosca, e così via per gli altri tipi.
Ma se hai QUEL tipo di DOC, c’è un motivo: anche solo simbolico, che la tua mente più profonda sta cercando di farti elaborare.
Io vedo il DOC come il tuo inconscio che ti mette spalle al muro e ti obbliga ad affrontare i tuoi fantasmi più paurosi, proprio perché l’evitamento (che “funziona” in altri disturbi d’ansia) e la ricerca della sicurezza al 100% in questo caso sono la benzina del DOC.
Non si può scappare dalle ossessioni, si può imparare solo ad ignorarle.
Ma, quando non fanno più paura, è il momento di capire perché c’erano.
Ciao a tutti,
combatto anche io con il doc da tanto tempo, vorrei tanto poter leggere
L’ e-book ma non riesco ad iscrivermi alla newsletter. Come posso fare?
Nn riesco ad iscrivermi come posso fare? GRAZIE
ciao lucio mi mandi l’ebook grazie
Ciao Lucio, non riesco ad iscrivermi alla newsletter; puoi mandarmi l’e-book alla mail ? Grazie
Ciao Lucio, da 1 anno e mezzo ho scoperto il mio doc puro , dopo 5 mesi di psicoterapia e terapia farmacologica(solo 10mg di paroxetina) sono stata benissimo per 6 mesi, dopo di chè da una paura di poter tornare a stare male sono tornate le mie ossessioni .
Così ho ripreso solo la psicoterapia senza farmaci e alterno giorni di benessere a giorni di malessere.
Ora mi chiedo , questo percorso di alti e bassi è normale prima di arrivare ad una completa guarigione?
Buongiorno a tutti,
io soffro da Sensorimotor DOC ossia ossessione su l corpo e più in particolare sulla deglutizione.
Mi impongo di deglutire, quindi non è + un meccanismo involontario ma sempre comandato dalla mia mente…e non quando mangio ma sempre quando lavoro, parlo, guido, faccio sport..
Sono in cura da una psicoterapeuta e sto prendendo Daparox…non è la prima volta che mi capita e ho paura che non passi +…
Ho 34 anni ed è iniziato tutto quando ero a scuola e soffrivo di bullismo in classe, poi ogni volta che ho periodi stressanti me lo faccio rivenire..;
Sto facendo la mia vita di sempre, lavoro, casa, sport amicizie ma non passa…
Qualche consiglio per favore?
Ciao, ho il tuo stesso problema e sono disperata, tu hai risolto? consigli?
Buongiorno,
ho 57 anni e non sono sposato.
Dodici anni fa mi fu diagnosticato il doc. L’ossessione, nel mio caso, era, ed è, la malattia, la morte. Alcuni amici ebbero gravi problemi, cominciai ad avvertire gli stessi sintomi, avviai per anni una serie di controlli infiniti e di mia iniziativa. Ho fatto varie psicoterapie e cure farmacologiche, ad un certo punto sono stato meglio. Probabilmente vi furono, all’inizio e alla fine (?) del disturbo cause legate alla mia Vita, in negativo e in positivo.
Lasciai perdere i farmaci e andai avanti (?), cambiando però poco o nulla della mia vita. Pian piano ci sono ricascato, stavolta un disturbo reale serio c’è ed è il glaucoma. Anche in questo caso, come a suo tempo…amici ammalati e morti e quindi controlli vari da parte mia, senza approdfare a nulla: ciò che è accaduto agli altri può accadere a me: tumore, infarto, etc. Ho da sempre una visione catastrofista della Vita, non ho Fede, ho commesso errori ma chi ne è immune?
Stavolta il doc è davvero devastante, ho preso dei farmaci ma senza risolvere granché…questi farmaci creano problemi per il glaucoma, disfunzioni sessuali, intontimento, tachicardia. Accuso una serie di disturbi inquietanti, in qualche caso sovrapponibili a quelli causati dal glaucoma…la paura mi travolge quasi h24 e da mesi ho insonnia…la notte la nevrosi diventa ingestibile, hai voglia a fare meditazioni, ad ascoltare musica…quando si tratta della propria salute, dell’istinto di autocon servazione c’è poco da fare.
Bisognerebbe accettare la vita e fottersene del resto…la prevenzione? Mi ha distrutto! E’ puro business, l’ho interpretata ossessivamente e…non si finisce più, al momento i controlli dànno esito buono, ma ne ho fatti pochi rispetto a quelli che avrei voluto fare, stavolta la paura mi devasta. Accuso tutti i sintomi possibili ed immaginabili ma, ovviamente, anche per i c.d. ipocondriaci arriva il peggio e, d’altronde, a quanti è stato inizialmente detto: “sei ipocondriaco!” e poi sono arrivati gli approfondimenti diagnostici e poi… è arrivata la Morte. Come per mio padre, all’inizio soprannominato “Molière”, perché, si diceva, non aveva nulla. Certo, dall’esterno do la sensazione dell’autodistruzione: “continua a cercare le malattie in questo modo…mentre tu cerchi tumori, ti arriverà – per lo stress – un infarto e…addio, sarà stato un suicidio”.
Gli attacchi di panico sono permanenti, la notte mi sveglio – 4 ore di sonno – sudato, sistematicamente…e penso all’amica che mi raccontò del Linfoma in metastasi scoperto…tra l’altro avvertiva proprio la sudorazione notturna!
Questa, in breve, è la mia storia, ossessioni e compulsioni ormai mi devastano, mi sento comunque a rischio e, trattandosi della salute, temo di non liberarmene…stop ai controlli medici? Lo dico a me stesso, ma dura poco: “fammi fare quell’esame, forse ho anch’io quella patologia ma magari la scopro in tempo…”. Andare avanti senza farmaci, sì…ma posso stare tutte le notti sveglio e in preda del Diavolo? Le tisane non servono!
Alla fine, meglio non prenderli, i farmaci, togliamo un alibi, altrimenti si attribuisce ciò che accade agli effetti vari dell’antidepressivo o dell’ansiolitico…la lotta, però, è impari, la racconto scrivendo a mano un mare di cose, anche di notte, al mattino scendo per andare a lavorare e quello è il momento migliore ma la sera, la notte…solo il pensarci, solo a pensare a quella botta tremenda, che mi sveglia e mi lascia sudatissimo, bollente…k.o. Spesso vado in ospedale in cerca di aiuto, vivo con mia sorella, che mi vede così male…sì, perché l’aspetto depressivo è terrificante…insomma cammino su di un precipizio e mi sembra che la Fine sia comunque vicina, luci non ne vedo, anzi, andiamo sempre peggio…a volte il panico diventa vero e proprio…risucchio, uno Tsunami…assume aspetti diversi tanto è vero che, ovviamente, mi pongo il solito problema: ma si tratta di panico o c’è dell’altro? E via a compulsare su Internet. Il medico di famiglia? MI assegnò tout court alle cure psichiatriche…
Sono solo e disperato.
Ciao a tutti
Franco
Ciao.
Innanzi Tutto vorrei ringraziarti per lo splendido lavoro effettuato perché parlarne, testimoniarlo, ci rende tutti meno soli..ma questo lo sai già.
Poi vorrei sapere come iscriversi alla newsletter.
Saluti e grazie
Dario
Non esiste il doc, esiste “Trauma” disturbo post traumatico da stress.
La depressione viene quando ci sono dei Traumi nell’inconscio. Quindi bisogna fare Psicoterapia e guarire.
Con tanta forza di Volontà e, tanta pazienza.
Santa Pazienza.
È tutto racchiuso nell’inconscio, Traumi che pensavo di aver dimenticato.
Adesso questo bambino che si è svegliato deve ricresce.
Ciao Lucio ho vari e fantasiosi doc da 3 anni che mi hanno bloccata all uni che anche se non mi piace vorrei finire per soddisfazione personale. Dopo tre anni di allucinazioni perché solo così si possono definire sono almeno sicura che sia doc. Doc da solitudine ahaha appena so che devo stare da sola e che mi sto per staccare dalla comfort zone familiare quindi sai andare via lui torna, allora io lo seppellisco, allora si rinnova sempre più assurdo. Non ti parlo di un doc in particolare perché ne ho tantissimi. È vero sono una tipa fifona viziata e che odia le responsabilità ma ce la sto mettendo tutta. Ma credo che il mio doc sia dovuto al fatto che forse ho troppa autostima e ambizioni troppo alte imposte da un padre un po’ stronzo. Mi piace il tuo blog. Ti sono grata di quello che fai per noi condannati alla razionalità. Spero di scriverti la prossima volta alla fase 7. Buona fortuna siete dei bellissimi matti cambiate ma non troppo
Ciao Lucio, grazie del tuo prezioso lavoro che condividi con tutti.
Le ossessioni portano a una grande sofferenza e una perdita di se stessi. Almeno per me è così, ci ho messo anni a capire che c’era una parte nuova di me che voleva uscire e le varie ossessioni me lo impedivano, sempre! Ogni volta che provavo a lasciarmi andare o a ero più sicura un allarme con i pensieri più terribili, che non potevo ignorare, mi faceva visita. Per fortuna ora riesco a darmi molte risposte e la mia voglia di approfondire e migliorarmi non mi ha mai abbandonata, sono sincera a dire che il percorso è stato lungo, costoso 😉 , e doloroso.
Mi chiedevo quando avrei visto qualche cambiamento, anche minimo, perchè per molto tempo non è stato così, potevo solo fidarmi e affidarmi per la disperazione all’idea che non sarebbe durato per sempre.
Nell’ultimo periodo ho sofferto molto, ho avuto delle ossessioni tutti i giorni, il primo pensiero alla mattina, l’ultimo la sera, per quasi un mese. Ossessioni riguardati la mia storia, i miei ‘puri’ sentimenti, il mio compagno, … poi quando su questo mi sono rafforzata e l’ansia è passata, le ossessioni sono passate a pensieri di controllo, tipo: ‘ora stai pensando che stai pensando, prima hai controllato quello che facevi, hai detto quella cosa in quel modo, ora non ti stai controllando, anzi sì perchè stai pensando che non ti stai controllando, come pensi di fare con questo? non vedi che è un problema? come fai a vivere così?’ etc.. (giusto per rendere l’idea).
Insomma l’ansia si era spostata, aveva cambiato la sua preda e su questo davvero come potevo intervenire? Poi un giorno non so bene perchè la mia mente ha smesso di produrre questi pensieri, mi sentivo solida come non mai, sicura, leggera, riuscivo a concentrarmi su tutto, mi sentivo una forza dentro mai provata. E’ durato solo quattro giorni, poi una litigata con mia mamma ha buttato tutto fuori dalla finestra nel giro di mezzo pomeriggio.
Una fatica mostruosa, in cui avevo scavato; confrontato varie fasi; fatto meditazione; colloqui di psicoterapia; scritto un diario; letto e stra letto di tutto, per una litigata aveva annullato tutto.
Ora non so più che cosa devo fare, non mi ricordo più come mi devo comportare, sembra di aver perso tutto quello che avevo interiorizzato quando mi veniva un pensiero e io non scappavo e non lo scacciavo ma stavo lì a guardarlo negli occhi e funzionava! Ora tutto il giorno mi arrivano pensieri di fastidio nei confronti del mio compagno per cui mi colpevolizzo e non so se devo lasciarli uscire, mi sento in colpa, mia mamma non mi parla da tre giorni per averle detto che non voglio che metta le mani nelle mie cose e per questo non mi sento rispettata.
Come vedi la questione deriva da questo, questo è quello che ho interiorizzato. Se tiro fuori me stessa provoco dolore (mia madre è estremamente fragile e per difesa dice tutto quello che le passa per la testa provocandomi spesso molta sofferenza per la sua brutalità, spesso di lei ho molta paura nonostante io abbia più di 30 anni). La persona che sono con lei è la persona che voglio lasciar andare, troppo simile a come sono durante le ossessioni. Non mi è permesso di dire quello che provo, fare diversamente da quello che si aspetta, lei va in crisi e mi distrugge psicologicamente per ‘indebolirmi’.
In questi quattro giorni ho sentito la vecchia me lasciare il posto a quello che ho sempre desiderato essere, una sensazione reale mai provata, pensavo che dopo tanta sofferenza avessi svoltato. Invece no, le ossessioni non sono così forti come prima però ci sono e interferiscono nelle mie giornate con il mio compagno presentandosi con molti fastidi e malumori, mi sembra di aver perso il rapporto con me stessa, non riesco più ad ascoltarmi. Mi ricordano la mia vecchia me, mi ricordano che non posso cambiare, così non mi fanno accettare questa ricaduta.
Grazie se mi risponderai, mi sento così vicina al vero cambiamento che ho paura di buttar via tutto davvero.
Alice.
Ciao Lucio.
Io sto in una strana fase, nervosismo, rabbia, paura, ansia, cambiano a minuti le mie emozioni.
Con la Psicoterapia sono andato fino in fondo.
Adesso devo integrare l’inconscio, il mio problema parte dall’infanzia.
Abuso.
Spero di guarire e dire finalmente sono tornato alla normalità.
rony sto nella stessa situazione, sto in depressione passo le giornate sul letto, ho paura anche di perdere il lavoro.
Non riesco ad uscire di casa.
Tu riesci????
Lucio faccio psicoterapia da quasi 2 anni è massacrante sto anche molto depresso, passo le giornate a casa mi arrivano grosse crisi, non riesco a socializzare non riesco ad andare al lavoro.
Il mio Psichiatra mi ha detto che ho un disturbo post traumatico da stress.
Spero di guarire, lo spero tanto.
Non vivo più da quasi 6 anni.
Mi puoi dare qualche consiglio ?
Faccio anche una cura farmacologica.
Prazene cymbalta e gocce di haldol.
Anticipatamente grazie.
Il mio Psichiatra tra cui faccio anche psicoterapia, mi dice di reagire e devo avere pazienza tanta pazienza .
Lucio come mai non riesco ad uscire di casa ?
È come avessi un blocco.
Voglio guarire e sono pronta a farlo ….dpensieri che non mi fanno vivere l’amore la vita e tutto ciò che mi circonda in tranquillità….amo il mio compagno ma la mia mente si fa mille domande cambio casa e comincia a pensare a se non riesco a pagare se non c’è la faccio …mi sono stancata veramente di vivere con la mente che parla a sproposito voglio consigli per uscire dal tunnel e ritornare luce
Ciao, innanzitutto ti volevo ringraziare per quello che fai, personalmente ritengo che l’esperienza personale valga piú dei discorsi e delle opinioni degli esperti(per quanto sicuramente valide).
Detto questo, è la prima volta che entro in questo sito e mi sono stupita di ritrovarmi in molto di quello che dici, sia nella sintomatologia che negli approcci, mi spiego meglio: da qualche anno ormai soffro di pensieri ossessivi riguardanti l’omosessualità, parlo di “qualche anno” perché purtroppo non ho mai avuto il coraggio di cercare informazioni fino a poco tempo fa, non sapevo esistesse un disturbo legato a questo tema e avevo paura che qualsiasi cosa cercassi in rete, sarebbe stata una “sentenza definitiva” (mi era bastata quell’unica volta che lessi “come capire il proprio orientamento sessuale” su WikiHow, mai avrei potuto fare errore peggiore, soprattutto presa dall’ansia).
Ho sempre rimuginato tanto in vita mia, sono molto riflessiva, sensibile e insicura, ho sempre sognato l’amore, una bella relazione, in cui il sesso fosse la conseguenza di una fiducia costruita rispettando i tempi altrui, non l’unico scopo o aspettativa (magari mi sono anche costruita dei paletti eccessivi, me ne rendo conto). Ho 24 anni e non ho ancora trovato tutto questo(ormai ho difficoltà anche a pensarci), mi sono innamorata sí, guarda caso sempre di amici, con i quali (oltre all’attrazione fisica) mi sentivo a mio agio e avevo costruito una base di fiducia, ma non venivo corrisposta; altre volte mi sono trovata in situazioni che mi hanno causato solo ansia, pressioni e mi hanno fatta chiudere di piú. Pian piano tutto questo è diventato un problema pesante, che mi ha portata a sviluppare quello che ora credo sia un DOC (verso i 20 anni circa, prima non avevo mai avuto dubbi sulla mia eterosessualità, e anche dopo l’inizio del calvario di dubbi incessante, sono riuscita a provare sentimenti e attrazione per dei ragazzi).
Quell’unica volta che a ho accennato la mia paura alla psicologa da cui andavo (seguiva mio fratello piú piccolo per un disturbo del linguaggio, quindí non so quanto fosse adatta a me, visto che è abituata a trattare coi bambini), mi ha risposto: “beh si, potresti esserlo” e mi sono sentita crollare il mondo addosso. Diciamo che da allora mi sono sempre piú allontanata da quell’ambiente, sentendo che forse dovevo trovare un modo diverso di affrontare la cosa, invece che metterci sempre troppo cervello, in effetti come puoi risolvere un problema scatenato dalla mente, con la mente stessa?
Ho iniziato cosí un corso di meditazione, che piú che altro è un percorso di lavoro su di sé: mi ha coinvolto mio zio, che è uno degli istruttori, e vedendo come io e lui siamo caratterialmente simili e come questo percorso gli ha cambiato la vita, sono stata da subito molto fiduciosa. I primi tempi sono stata un pó passiva nel ricevere determinati insegnamenti, solo adesso capisco l’importanza di questo percorso e cerco di mettere ogni giorno in pratica quello che mi viene trasmesso, anche se non è facile autosservarsi senza identificarsi nei propri pensieri.
Ho riscontrato nei tuoi discorsi molte delle cose che m’insegnano al corso e questo mi ha molto colpita; spero che con perseveranza e coraggio io riesca ad uscirne come hai fatto tu, anche se il periodo alienante al quale siamo sottoposti ora, non aiuta affatto, anzi, vedo che accuisce certi aspetti negativi della mente e ci sono giorni in cui cado nella spirale di pensieri e sensazioni del DOC come una sciocca, ma non mollo, non posso farlo, né va della mia serenità ed equilibrio. Perció ti ringrazio ancora per quello che fai e leggeró con piacere il tuo libro, se hai qualche consiglio o incoraggiamento da darmi, saró molto contenta di riceverli.
Aiuto sto impazzendo con la depressione e il doc
Ciao Lucio, ho una figlia di 25 anni con un doc molto forte , per il quale passa la maggior parte del giorno in crisi disperati di pianto sotto terapia farmacologica. Volevo chiederti come fai essere sicuro che non ci sia una componente organica? Ho conosciuto tante persone con il doc , ma non ho visto nessun miglioramento. Grazie
Salve una domanda io circa sette anni fa ho sciacciato il doc da solo ..con il mantra h oponopono..adesso e ritornato in un altra forma…cosa mi consigli?
Ciao, è già da un anno che ho questa “malattia” e non ne posso più sono totalmente stanca .Vorrei guarire il prima possibile e godermi la vita dato che sono ancora abbastanza piccola
Ciao lucio! Ti volevo ringraziare perche grazie a te ho scoperto sto cercando di uscire da questo mostro che ti catapulta in una realta che non e realta. A volte sembra tutto reale e sembra si possa solo accettare questo destino infame che sembra anche in qualche modo piacere in modo perverso. So che ultimamente non hai tanto tempo da dedicare al sito. Pero ti volevo inanzitutto ringraziare sopratutto per questo articolo. Per me e il migliore di tutti. Vorrei tanto quando staro meglio aiutare le persone con il DOC. Ti posso contattare via e mail? Ultimissima cosa fare un articolo sui migliori libri sul DOC / psicologia /meditazione?