In questo terzo articolo proseguo la trattazione sui pensieri ossessivi iniziata negli artcoli precedenti:
sui pensieri ossessivi svelo uno dei segreti più micidiali del Doc. Si tratta di un errore che compiono praticamente tutti coloro che in un modo o nell’altro ci sono passati ed è uno dei pilastri sul quale si regge tutto lo psicodramma del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Si tratta in apparenza della cosa più logica da fare: tentare di eliminare i pensieri negativi. In realtà è in assoluto il metodo peggiore per guarire dal Doc…
Prima di proseguire nella lettura di questo importante articolo, ti consiglio caldamente, se ancora non lo hai fatto, di leggere l’ebook sui pilatri del Doc e poi di esaminare i precedenti documenti di questa serie di articoli sui pensieri ossessivi. Infatti la trattazione riprende proprio da dove la avevamo interrota nellarticolo precendente sui pensieri intrusivi.
Problemi reali e problemi immaginari.
Avevamo lasciato il nostro amico Paleo davanti ad un cane scodinzolante e con la lingua penzoloni. Vediamo come prosegue la storia.
Il cane fa un paio di passi nella direzione di Paleo e abbaia, agitando la coda. L’uomo non riesce a resistere e scappi via più velocemente che può fino al villaggio, senza nemmeno guardarsi indietro. Torna nella sua capanna e rivede mentalmente le scene terribili che sarebbero potute accadere se fosse rimasto davanti al cane . Le immagini gli danno molto fastidio e egli si costringe a pensare ad altro, ma gli viene difficile.
Il nostro amico non è molto coraggioso ed invece di affrontare il cane (scoprendo che non sarebbe stato così terribile, anzi magari si farebbe fatto un nuovo, prezioso amico) ha preferito fuggire. Così facendo ha ottenuto inconsciamente 2 conseguenze:
1) Ha rinforzato nella sua memoria l’immagine del cane/lupo come evento da temere e da cui fuggire (dando una bella mazzata alla sua autostima, ingrediente fondamentale del Doc che esamineremo in futuro)
2) Ha dato nuova energia a quella zona di memoria che era stata “attivata” ai tempi del primo attacco dei lupi. Così facendo ha permesso a quei pensieri di risvegliarsi e ripresentarsi alla coscienza, creando ulteriore ansia che aumenta la quantità di energia in circolo. Una sorta di sovraccarico emotivo.
Alla sera, poco prima di dormire, a Paleo torna in mente l’immagine del cane che abbaia ed egli si agita impedendogli di dormire per le ore successive. Mentre si rotola nella paglia della sua capanna, il giovane essere umano cerca di scacciare con tutte le sue forze l’ immagine di quella coda che si agita, di quella lingua penzoloni, cerca di non pensare a quegli occhi crudeli (??), ma più lo fà e più l’immagine torna, fino a quando, esausto, crolla all’alba.
Dal giorno dopo, Paleo comincia ad uscire molto di meno. Potrebbe incontrare di nuovo quell’animale e scatenare nuovamente la fila di pensieri, provocando altra agitazione ed un’altra notte insonne. Inoltre Paleo ora fà sempre attenzione alle immagini che si ripresentano nella mente. Purtroppo nota che il cane è sempre troppo presente e questo lo rende nervoso ed irritabile, mentre la sua preoccupazione aumenta.
Attenzione perché stiamo arrivando ad un punto molto importante. Se fino a prima il problema poteva ancora avere una base reale (la presenza di un animale ignoto), adesso è completamente immaginario. Il problema adesso non è più il cane, ma il pensiero stesso. Il nostro amico preistorico si stà facendo un mazzo così per cercare di combattere e togliere i pensieri negativi dalla sua mente. Egli giudica infatti quel pensiero molto negativo. Un pensiero che genera ansia e che non fa dormire. Quindi bisogna cercare di non avere quel pensiero.
Ma come abbiamo visto negli articoli precedenti, questo insieme di considerazioni non fa che rendere il pensiero molto carico emotivamente. E questo genera le basi affinché esso si ripresenti, diventano un pensiero intrusivo ricorrente ed indesiderato.
Questo non ci deve stupire. Se ti dico di non pensare ad un elefante rosa, tu istantaneamente penserai ad un elefante rosa. Il cervello non riconosce la negazione e quindi la sola presenza del concetto, anche se accompagnata dalla particella linguistica “non” è sufficiente per evocare un pensiero negativo e dare poi il via ad un nuovo giro di giostra delle ossessioni.
E purtroppo non è tutto, perché stà per intervenire un ulteriore meccanismo.
Come si risolve un problema immaginario?
Infatti, cosa succede quando il problema che stai cercando di risolvere non è reale ma è un problema inventato dal tuo stesso pensiero, cioè un problema immaginario?
E’ un bel casino. Perché un problema immaginario non ha soluzione. Infatti non è il pensiero che può risolvere un problema reale ma solo l’azione nel mondo reale, come abbiamo visto nell’articolo precedente. Se però il problema è immaginario, allora non può essere risolto perché, per definizione, non esiste nel mondo reale.
La tensione causata da un problema immaginario quindi, non può essere eliminata. Anzi l’ansia continuerà ad aumentare senza sosta, facendo si che i pensieri diventino ossessivi. Cominciano cioè a irrompere nella coscienza in maniera costante, continua ed incontrollabile. Le tue energie saranno infatti impegnate per molte ore nella ricerca di una soluzione ad un problema non risolvibile.
E visto che da un punto di vista evolutivo, il diminuire della tua capacità di difesa aumenta il grado di pericolosità da te attribuito alle aggressioni ambientali (poco importa che non siano esistenti) aumenta anche la tua sofferenza. E’ un circolo vizioso senza fine, che porta direttamente all’esaurimento.
Insomma, non so se mi sono spiegato bene ma il succo è che è proprio il tentativo di capire come eliminare i pensieri negativi a creare le ossessioni che tanto ci rovinano la vita.
APPROFONDIMENTO: i problemi immaginari nel DOC
Tra tutti i disturbi d’ansia possibili, il Doc è sicuramente quello che eccelle per la originalità dei problemi immaginari. Per esempio nell’ansia generalizzata i problemi, nonostante siano oggettivamente non reali (pericoli non fisici, non presenti fisicamente), possono comunque essere “comprensibili” da una persona esterna (es: potrei perdere il lavoro, potrei ammalarmi, potrebbe succedere una castrofe, ecc… sono tutti crucci che molti di noi, magari in forma non grave, possono avere). Nel Doc invece i problemi sono talmente immaginari che non possono essere compresi dalle persone esterne. Anzi è facile non venire compresi nemmeno parlando dei propri sintomi persino con le persone care. Motivo per l quale personalmente sconsiglio questa pratica. Vediamoli, i problemi immaginari del Doc
Tipo di Doc
Problema
E’ un problema reale?
Quando ero piccolo volevo solo amici di bell’aspetto. Forse era perché mi piacevano…
No. Nulla ti stà minacciando fisicamente. Inoltre a tutti capita quello che hai avuto tu. Solo che tu in questo particolare momento (prima del Doc non gli avresti dato peso) lo consideri negativo. E quindi un problema
Doc da relazione
E’ molto tempo che stiamo insieme. Sento di amare il partner, ma forse non abbastanza. E se non lo amassi più?
No. Nulla ti stà minacciando fisicamente. Inoltre a tutti è sempre sorto questo dubbio. Solo che tu in questo particolare momento (prima del Doc non gli avresti dato peso) lo consideri negativo. E quindi un problema
Doc aggressivo
L’altro giorno stavo lavorando con il trapano ed ho pensato di poter impazzire ed attaccare i colleghi
No. Nulla ti stà minacciando fisicamente. Inoltre questi pensieri capitano normalmente a tutti. Solo che tu in questo particolare momento (prima del Doc non gli avresti dato peso) lo consideri negativo. E quindi un problema
Doc ipocondriaco
Sento un piccolo rigonfiamento al linfonodo destro. E’ sicuramente un tumore.
No. Fino a prova contraria non esistono problemi di salute reali. Inoltre questi pensieri capitano normalmente a tutti. Solo che tu in questo particolare momento (prima del Doc non gli avresti dato peso) lo consideri negativo. E quindi un problema
Doc da controllo
Se non sistemo tutto in perfetto ordine succederà un disastro.
No. Prima che tu avessi il Doc non facevi questi controlli, e non succedeva niente. Sei tu che in questo particolare momento (prima del Doc non gli avresti dato peso) lo consideri negativo. E quindi un problema
Doc da contaminazione
Ho toccato quella siringa.. potrei aver preso l’HIV…
No. Fino a prova contraria non lo hai preso. Inoltre questi pensieri capitano normalmente a tutti. Solo che tu in questo particolare momento (prima del Doc non gli avresti dato peso) lo consideri negativo. E quindi un problema
Ricapitoliamo
Dannarsi per capire come fare ad eliminare i penseri negativi è esattamente quello che permette ai pensieri intrusivi di diventare ossessivi
- Nella mente di chi soffre di Doc, il problema non è più reale ma immaginario.
- Ogni tentativo di combattere ed eliminare i pensieri negativi ha come unico risultato quelli di caricarli di energia emotiva, rendendoli ossessivi.
- I problemi possono essere risolti solo nella realtà
- Un problema immaginario non ha soluzione poiché per definizione non esiste nella realtà.
- Cercare di eliminare i pensieri negativi del Doc crea le basi per un sovraccarico emotivo che perpetuerà i pensieri per sempre più tempo.
Bene, siamo giunti quasi alla fine. Il prossimo articolo sarà il più importante di questa lunga serie, perché parlerà di come chi soffre di Doc tenta di risolvere un problema immaginario effettuando azioni reali: le compulsioni.
Intanto fammi sapere come la pensi su questo articolo e se qualcosa non ti è chiaro.
Ciao lucio! Ho gia commentato un altro paragrafo del tuo blog.
In questo capitolo, secondo me. c’é anche da precisare (per lo meno per me é sempre stato cosi) il fatto Che non é solo il pensiero Che fa paura ma anche Le sensazioni Che causano il pensiero stesso; mi spiego meglio, ad esempio, quando mi capitava di pensare Che forse il mio ragazzo non mi piaceva piu, era proprio la sensazione di non sentire attrazione fisica per lui Che causava la domanda e Che mi faceva stare male. Per me ad esmpio é iniziato tutto da uno stato d’animo che a sua volta a scaturito la domanda che mi ha fatto stare male.
Brava!
Il problema nasce sempre da un intervento razionale della mente, che viuole a stabilire che cosa è giusto provare o meno in ogni momento.
Questa è una assurdità, di cui purtroppo chi soffre di Doc, persone tendenzialmente iper-razionali, non si rende conto.
Il nostro corpo, il nostro cuore, sanno perfettamente che cosa devono provare in ogni momento. Ma la mente vuole controlla: no adesso tu devi provare questo, se non lo provi è perchè… allora vuol dire che…
In realtà, se noi vivessimo le nostre sensazioni in modo rilassato, sapremmo perfettamente che non si può essere sempre attratti dal nostro partner, al 100% 24h su 24, non ci può piacere tutto, non può essere tutto perfetto. E non sarebbe assolutamente un problema. Sapremmo che è normale così. Che talvolta possiamo persino odiare il nostro partner, provare rabbia e disgusto, senza che questo debba necessariamente dire che non lo amiamo più.
E’ normale provare anche sensazioni negative, fà parte della vita. E’ considerare questo un problema gravissimo a farne, per l’appunto, un problema 😉
Che te ne pare?
Ciao Lucio mi chiamo Camelia e ho deciso di scriverti che da quando ho partorito ho pensieri negativi ,con la mia vita ,con la mia picola , e no so come uscire,mi tormentano,spero che tu mi possa aiutare con un consiglio,grazie
Sono pienamente d’accordo! Come hai anche spiegato tu, il fatto di non tollerare e considerare negativo un determinato pensiero, che per l’appunto puó partire da una sensazione momentanea, nasce poi dal fatto che ognuno di noi possiede una cultura o un’ educazione personale che ci influenza in qualsiasi cosa che facciamo.Volevo porti anche un’altra domanda: secondo te, é possibile che un nostro pensiero possa influenzare un’emozione?
Certamente!!
In linea di principio dovrebbe avvenire solo il contrario, ovvero essere l’emozione, che è più istintiva, veloce, fisica, a influenzare i pensieri. Tuttavia nel mondo iper-razionale di oggi, avviene l’esatto contrario. E’ il pensiero, sfuggito ormai al nostro controllo, a turbarci e a far nascere i conflitti interiori. Se noi vivessimo in piena sintonia con il nostro corpo e con le nostre emozioni, il Doc non esisterebbe…
Ciao è da un anno che non riesco a curare la tendinite…ti spiego meglio ogni volta che torno ad allenarmi dopo che mi passa a fine allenamento comincio a toccarmi la spalla per vedermi se mi fa male continuamante o facendo altri movimenti…pensi che possa rientrare in tutto cio?
Ciao, sinceramente non credo che tendinite e Doc abbiano molto in comune.
Tutti noi abbiamo piccole compulsioni (anche fumare a suo modo lo è). Ma il Doc è una cosa ben più “pesante”…
Ciao Lucio,non ho ben capito nello schema che hai illustrato cosa intendi per simulazione mentale di azioni che risolvono il pericolo immaginario….nel senso che di fronte a un pericolo inventat dalla nostra mente come tutti i dubbi e i pensieri che ci generano ansia la mente cerca di risolverlo provando inanzitutto a scacciarlo proprio perché non è un problema concreto innescando però l’esatto opposto(cioè aumento dei pensieri e dell’ansia ad essi connessi)? Ho capito bene?
Più o meno.
Prendiamo un problema qualsiasi: sostenere un colloquio di lavoro.
La mente ci mette in ansia, che è uno stato anticipatorio utile ad affrontare il problema dando il meglio di noi stessi.
Contestualmente comincia a produrre tutta una serie di simulazioni mentali di come andrà il collocquio, per preparaci ad ogni evenienza
e spingerci a prevenire possibili imprevisti (per esempio: cosa posso dire se mi chiede questo? E se mi chiede quest’altro?)
Tutto questo è un meccanismo normale e fondamentale per la sopravvivenza stessa.
Il problema nasce quando l’oggetto a cui si riferisce la nostra ansia è la presenza di un pensiero (in realtà stò semplificando moltissimo quindi prendi queste parole un pò così… non è scienza…). Quando la presenza di un pensiero è un problema, la mente và in cortocircuito, perchè come hai detto tu, la prima cosa che ci viene naturale fare è scacciarlo. MA questo in realtà aumenta il grado di “problema” attribuito dalla mente alla presenza di quel pensiero. E quindi aumenta l’ansia…
E così via…
Ti è più chiaro? 🙂
Si grazie! Quindi poi vedendo che non ci riesce come ultima spiaggia mette in atto delle compulsioni,materiali o mentali come vari ragionamenti che però intrappolano ancora di piu perché portano dopo un po’ ad un aumento dei pensieri ossessivi in quanto si da loro ragione di esistere e le stesse compulsioni poi aumentano…giusto?
Esatto! La soluzione è lasciar scorrere tutto 😉
Ciao Lucio, cosa intendi per lasciare scorrere tutto?In un altro articolo, mi sembra di aver capito che se non vai a fondo del tuo Doc e pensi di poterlo sconfiggere senza assumere farmaci e possibile riavere una ricaduta?Come posso andare a fondo del mio Doc se io non ricordo come e avvenuto? Purtroppo ho avuto molti problemi nel corso della mia adolescenza, l unica cosa che so, (solo ora che ho scoperto i suoi sintomi ed ho potuto collegare al mio passato) che l’ho sempre avuta, e che non ricordo il momento critico. Per non parlare del fatto che mi prima di sapere di avere il Doc, ero consapevole che ciò che facevo e pensavo era surreale.
SONO VENUTA A CONOSCENZA STAMATTINA DI QUESTO DISTURBO, DALLA MIA INSEGNATE, DOVE HA SPIEGATO CHE MOLTI MANAGER SOFFRONO DI QUESTO DISTURBO (non di grado moto eccessivo) E CHE PURTROPPO GRAZIE A QUESTO SONO DIVENTATE DICIAMO COSI DI SUCCESSO ALL INTERNO DELL ORGANIZZAZIONE. (anche se non so spiegarmi come questo può portare al successo) PERCIO HO PAURA CHE IL MIO SOGNO NON SI POSSA AVVERARE PER PAURA DI PORTARMI DIETRO QUESTO PROBLEMA PER SEMPRE. Ho voglia di vivere soprattutto dopo la mia brutta infanzia.
Per favore e importante per me se tu puoi rispondere alle mie iniziali domande, te ne sarei veramente grata.
Bellissimo articolo! mi sorge una domanda.. Se ci siamo trovati nella vita reale di fronte ad un pericolo (reale o percepito) cosa c’è di patologico nel pensare a come risolvere quel problema? Quando diventa una ossessione? Quanto più è elevata l’ansia percepita tanto più la nostra mente si impegnerà per trovare una soluzione..quindi sciuperà energie e sarà in tensione. Come si può rompere il meccanismo?
Diventa “patologico” (posto che io non ho i titoli per definirlo tale) quando il pericolo non è più presente fisicamente ma rimane solo nella nostra mente sotto forma di ricordi cui è associata una forte componente emotiva (trattandosi di un pericolo questa sarà ansia o paura). Il meccanismo si rompe insegnando alla nostra mente che quello che secondo lei è un pericolo in realtà non lo è.
Buongiorno Lucio,
io credo che non sia molto facile tracciare una linea netta tra reale e immaginario…la mia paura e le mie ossessioni ad esempio riguardano il non dormire e la paura del non dormire, io soffro di insonnia. E’ vero che non è possibile non dormire mai più (almeno così dicono), ma la possibilità di una nottata insonne è reale eccome e si ripresenta ogni giorno. Il pensiero ossessivo a mio avviso si regge su qualcosa che invece potrebbe capitare, il patologico è quanto lo si pensa….( tutti possiamo ammalarci di tumore ( dato di realtà) ma non passiamo un’intera giornata a pensarci…e come si può rompere il meccanismo e la pura secondo te, se dei dati reali esistono? Nel mio caso la notte, che arriverà sempre, insieme alla paura. Vorrei anche sapere quanta importanza dai ad una eventuale depressione latente alla base del doc e se ne parli in qualche articolo.
Ciao Paola, Hai risolto il tuo problema? Bacio e grazie per risposta
Ok… Però quello che non mi spiego é… Se noi cerchiamo di spiegare alla nostra mente che un pensiero non é negativo….e li facciamo tutte le volte… Questa non é una forma di compulsione mentale? Io molte volte ci provo e mi induce tranquillità… Ma poi sto punto e a capo… Io soffro di DOC puro… Per favore mi dici in cosa sbaglio?
Patrizia grazie per la tua domanda. E molto logica, perciò infatti quando Lucio dice che bisogna studiarla la patologia e non evitarla in modo tale da non ricaderci ha senso. Oppure ho sbagliato l’interpretazione Lucio?
Questo blog è stupendo ti faccio davvero i miei complimenti….io sono una donna in gravidanza e nn sai quanto mi sia utile leggerti….xche ho capito di avere questo problema da un mese circa è venuto fuori con la gravidanza ma cmq è da anni che soffro d ansia ma il doc l ho conosciuto solo da poco e sono contenta di averlo preso di petto informandomi…..lusingata di essere incappata in questo blog….il mio doc è di tipo aggressivo il timore di fare male a mia figlia appena nata…..nn ti dico che si è manifestato dentro me appena ho fatto x la prima volta questo pensiero…inizio a dargli meno peso e a volte lo sento svanire anche se ancora presente…volevo chiederti è possibile che superato un pensiero negativo ne subentri un altro? :O
Ciao, è da qualche tempo che ho pensieri ossessivi che non riesco a controllare. Non sono pensieri che hanno reale attinenza con la realtà, se non perché riguardano situazioni che devo vivere, di cui ho paura e che penso di non poter più affrontare. La paura e le ossessioni sono tali da durare giornate intere, da farmi passare la voglia o il coraggio di uscire di casa, di affrontare la vita.. cosa che non posso permetterm . Ho 30 anni , ho ottenuto ottimi risultati nello studio e nel lavoro , non sono sola, ma quando entro in questo circolo è come se tutto si annullasse. Questo provoca altri pensieri negativi, il senso di colpa di sentirmi così e la proiezione..addirittura che in futuro andrà sempre peggio. Penso le cose peggiori e poi le immagino, e vivo nella paura che diventino reali. Non so come uscire da questo meccanismo.
Buongiorno. Ho 38 anni e da circa 5 anni soffro di Doc. Preso di petto da subito, nel senso che ho iniziato immediatamente una psico terapia cognitivo comportamentale grazie ad una mia cara amica psicologa. Iniato con pensieri pedofilici ora poco dopo diventati di tipo aggressivo. 5 anni di alti e bassi, mai guarita. Uso di psicofarmaci. Mai guarita. Solo alti e bassi. Dicevano che L’aver lo preso in tempo mo avrebbe aiutato. Solo alti e bassi. Prima di quest’estate ho deciso di smettere con i farmaci perché stavo oggettivamente meglio, non guarita, meglio. Pensavo di aver imparato a gestirli j pensieri e invece fa circa due settimane di nuovo in balia loro, come se tutto fosse appena cominciato. Sono moglie, sono mamma di un bimbo di 4 anni e mezzo, desiderato e amato alla follia! Concepito dopo l’esordio del doc e protagonista di tanti miei bruttissimi pensieri. Retorico dire che provo disgusto, colpa, dubbio e grande sconforto nel solo pensare certe cose sul mio bimbo che letteralmente è la cosa più bella della mia vita. Essere mamma per me è il dono più grande e meraviglioso che potessi ottenere. Maternità che troppo spesso e troppo volentieri è stata offuscata dai pensieri… che magari arrivano proprio mentre guardo il mio bimbo estatasiata per tanto amore che provo per lui. Arrivano quando penso che mai e poi mai lo vorrei perdere. Arrivano quando penso che un giorno crescerà e andrà per la sua strada. Quando arrivano mi si riempie il cuore di dolore, di angoscia e terrore. Perché? Perché la mia mente mi fa questo? …
Da qualche settimana ho ripreso a fare terapia, questa volta psicodinamica che sta scavando nella mia mente e nei miei ricordi per capire l’origine di tali pensieri. La mia psicologa mi ha consigliato di riprendere medicine per lavorare meglio e così venerdì ho l’appuntamento con la psichiatra.
Eppure prima del doc ero una persona, si con le sue insicurezze e i suoi mille problemi, ma solare e piena di energie! Oggi non lo sono più e a distanza di 5 anni mi ritrovo punto e a capo.
Ecco. Questa è la mia storia. Mamma e moglie felice della sua vita e della sua famiglia intrappolata in un destino che ormai sembra solo essere questo. Difficile, molto difficile pensare tra le lacrime e l’angoscia che tutto tornerà come prima…
Ciao a tutti credo anzi ne sono sicuro di essere anche io vittima o diciamo colpito dal Doc o qualche altra strana forma di sto tipo di patologia. Posso riassumere il mio peoblema che poi è solo per far capire un pò cosa mi è successo…ho 34 anni all età di 22 23 circa ero innamorato di una ragazza che per me era l assoluto,però tra problemi e altro di origine caratteriale ci lasciavano ogni tre per due… finita quella relazione dopo mesi di separazione un giorno mi casca il mondo insomma scatta qualcosa dentro di me io la definisco quel calore sudore credo solo sia statat ansia ma cmq un qualcosa di sensazionalmente terribile. In pratica il suo nuovo fidanzato mi confessa di esserci andato a letto..mentre mi parlava non ero più davanti a lui perché ero immaginariamente nella stanza dove vedevo lei e lui consumare il rapporto…. beh passano i gg io la risento e poi ci rimettiamo insieme convinti di ricominciare …dopo sei mesi finita per sempre da allora Mai più vista. Da quel gg la mia vita e cambiata credo che sia stato l inizio del mio travaglio da quel giorno posso rappresentare il mio disturbo come all epoca fosse una goccia ma ora posso definirlo un mare. Dopo poche settimane avevo iniziato una terapia con uno psochiatra perche diceva che ero ansiosissimo solo con delle pillole Da quell ansia pero hanno iniziato a farsi sempre piu forti dei pensieri insensati il piu insensato posso proprio esemplificarlo che durante il mio lavoro ,faccio il muratore ,immaginavo cosi di punto in bianco ad occhi aperti un qualcuno che mi guardava da dietro cioe io mi guardavo me stesso da dietro …spero di essere chiaro ancora oggi se ci penso rido perche sono ricordi sciocchi che sono rimasti nel bagaglio doc.ma la cosa piu strana e che durante lo scorrere della giornata ero consapevole di essere in conflitto sordamente con i pensieri insensati ma non riuscivo ad evitare di non pensarci La cosa che mi faceva male e che non comandavo il momento in cui mi rendevo conto che non ero io a pensarli!Mi spiego;l altro giorno ero in un negozio di bici entro e vedo un signore che guardava la sua bici nuova fiammante di colpo mi viene un pensiero fastidioso e insensato ma che mi fa male perche avevo paura che poi mi poteva accadere che in pratica mentre avrei pedalato durante i miei futuri giri in bici pensando a quella scena che in quel momento mi dava fastidio come un martello che batte infinitamente pensare solo a quello invece di godermi il mio giro in bici. Ma appena esco da questo vortice mi rendo conto che stavo pensando ad una cosa che non volevo e non avevo il controllo …è strana da spiegare ma forse fa parte della famiglia pensieri Doc e non capisco perché c’è sta assenza! diciamo che appena ritorno in me col mio controllo penso: non ero io 2 secondi fa… ora sto scrivendo ma so che per farmi capire mi impegno il piu possibile e sono io concentrato e non ho pensieri strani ma magari tra mezz ora no!comunque in questi anni sono stato bene e male ma forse più male che bene ho avuto altre 3 storie importanti quella dell inizio non ha più valore ma so che da lì qualcosa e cambiato in me. Ne ho passate di tutti i tipi mi ricordo Doc omosessuale far male alla persone care ora dopo un periodo di benessere sento la sua scimmia che sta tornando.dimenticavo terapia solo di farmaci ogni volta che stavo male per il mio psichiatra non avevo bisogno di altro dice che ho il filtro dei pensieri che non funziona bene appena sto meglio blandamente abbassa il dosaggio fino a non prendere più nulla. Ora chiedo che cosa dovrei fare e di che patologia soffro …. Doc o altro… certi pensieri conscio di sapere che sono insensati se ci penso non mi recano dolore ma al loro posto altri pensieri che so che non hanno senso ma che mi condizionano mi fanno male… è tremendo !bò ora dovrò iniziare di nuovo tutto il tram tram delle cure ecc…e sono stufo. Grazie e scusate gli errori di ortografia
Ciao Marion mi trovo in una situazione simile alla tua volevo sapere come stai se hai risolto il problema
Salve Lucio
fin da piccola avevo le mie ossessioni e i miei rituali, una fobia forte, anoressia, depressione e nel tempo tutto questo si è trasformato in quello che credo sia il doc. In cura da vari psichiatri da quando ho 15 anni e ne ho 34 adesso, da un mese ho anche iniziato la terapia strategica breve. Provo tutto. Ho smesso le medicine per gli effetti collaterali.
E ho paura.
Ho continuamente paura di essere lasciata tradita dal mio compagno e questo avvelena la mia relazione che è una delle cose più belle che mi sia mai capitata, vorrei controllare tutto e e più controllo e più mi rendo conto che il controllo non ce l’ho.
Ancora non ho letto molto di quanto hai scritto, ma sono felice che può finire. Grazie di averlo detto.
Caro Luciio
Sto utilizzando con grande impegno e serietà i tuoi consigli e vedo che la situazione sta notevolmente migliorando…Da tempo ho l’ossessione che mio marito mi possa tradire e sono mesi che lo controllo.Leggendo i tuoi preziosissimi articoli ho capito come funzionano i pensieri ossessivi e ora non corro più a controllare nelle tasche di mio marito quando rientra..non lo annuso più, non guardo più nella sua macchina alla ricerca di qualche traccia di tradimento.Certo è difficilissimo non cercare rassicurazioni perché l’imput e” fortissimo….l’ansia sale e sento formicolare,sento che il pericolo e” reale! Vorrei sapere se questo lasciare andare e accogliere l’ansia senza fare niente porterà a dei risultati.Lo so che chiedere questi e’ cercare rassicurazioni…cerco di applicare bene i tuoi consigli ma mi chiedo anche se smetto di controllarlo e mu nirmalizzo lui si sentirà libero di tradirmi e farmi del male? Grazie se mi rispondi
Ciao si credo sia molto difficile capire il meccanismo del DOC ,io quando compivo i rituali più li compivo più essi si rafforzavano , poi ho smesso perché nn ne potevo più mi occupavano troppo tempo ed energie e poi nn si vive per nulla.adesso che ho capito che vivere bene e troppo bello vorrei sparire da tutto st’inferno.vorrei gentilmente sapere se la tecnica per sconfiggere i rituali e corretta.allora io anche se ho sconfitto i rituali fisici ciò quelli mentali anche se ora sono solo rassicuranti …io mi sono imposta di nn fare più i rituali proprio nn so come spiegare cioè nn dovevo farli più e così ci sono riuscita..Ma quelli mentali no..diciamo uso il pensiero per rassicurarmi per convincermi che è solo paura ma nn funziona..ho fatto pure quello che tu scrivi nn pensarci però nn funziona cioè per un periodo lo dimentichi poi si ripresenta..ora voglio mettere in pratica i tuoi consigli nn pensare e nn giudicare al momento che ci penso grazie
Ciao Lucio sono ragazzo di 34 anni sin da piccolo avvo ansie paure che ora ho scoperto che viene chiamatodoc avevo paura di smettere di respirare mi domandavo ora respiro e se mi addormentò come faccio a respirare? Questo a 9 anni poi paura di essere omosessuale poi paura pedofilia ed ora mi mangio la testa per la mia relazione con dubbi paure edvansie paura di non amare perche ho voglia di altre donne quando vedo una bella donna la guardo e mi vien voglia di lasciar tutto e provare nuova avventura ho dubbi se la amo oppure no e se me lo chiedono ho un dubbio non so dare una risposta per favore Lucio vorrei sentire la tua su quello che ho scritto t rinraxio anticipatamente
Ciao Lucio, complimenti per il tuo Blog. Sono un Docker di lungo corso, che ha scoperto l’esistenza di questo disturbo solamente nell’anno 2002 da un Psichiatra docente universitario dopo che vari medici psichiatri e psicologi non avevano compreso il mio problema riempiendomi di psicofarmaci e spillandomi denaro. Puoi immaginare , ho incominciato seriamente a soffrire di questo disturbo ( che ancora non era stato identificato dalla scienza medica) dall’anno 1973. Eppure sono andato avanti nella vita, mi sono creato una famiglia, un ottima posizione sociale, ecc . Il Doc non mi ha abbandonato, completamente ed a volte ho delle ricadute che sono sempre fastidiose, ma le contrasto con l’indifferenza e tiro avanti. Oramai in pensione , rimasto vedovo da 2006 , conduco la mia vita dal 2008 insieme ad una compagna , vivo in una barca a vela girando per mare godendomi la vita. Mi ha fatto molto piacere , scoprire il tuo Blog , ….a dimenticavo dove però non riesco ad iscrivermi . Un grande Saluto Renato
Ciao a tutti. Volevo esporre il mio problema, sperando di trovare qualcuno che provi le stesse sensazioni. Ho ossessioni, prima di tutto violente, e secondariamente verso quelcosa sia immorale (in senso laico, sono ateo). Questi pensieri sono cosi radicati, che NON li percepisco piu come falsi. Inoltre riesco a fare tutto cio che facevo prima, magari con un po piu di fatica, ed é proprio questo che mi spaventa : essere normale ! Nel mio immaginario tutti dovrebbero conoscere il mio problema, tenendolo nascosto invece, mi sento come se tutto quello che penso sia reale e che io lo stia semplicemente nascondendo agli altri.
Salve a tutti.
Ciao. Io é da un pò di tempo che ogni volta che preparo un esame. Ho sempre insonnia. Non riesco più come fare. É diventato un circolo vizioso. Che mi sta causando molti problemi
ciao ho trovato interessante l articolo..io soffro di disturbo ossessivo di tipo superstizioso che non ho visto citare..purtroppo sto arrivando al limite delle mie compulsioni..anche se leggo un libro e c é una parola che mi produce ansia devo attuare i miei riti..anche se scrivo se parlo se tocco qualcosa in maniera sbagliata..stanno davvero compromettendo il mio essere..ero riuscita a scacciare le ossessioni ma poi si sono ripresentate..chiedo aiuto..
Ciao Lucio. Mi sono ritrovata molto nei tuoi articoli. Da questa estate ho iniziato a soffrire di attacchi di ansia. E la cosa che mi manda in tilt è il fatto che spesso e volentieri non riesco a capire perché arriva l’ansia. E inizio a tormentarmi con domande su domande senza mai arrivare ad una conclusione. Un esempio è che da qualche mese mi capita di sentire arrivare l’ansia quando penso al mio ragazzo, allora inizio a pensare che forse non lo amo più, e mi faccio mille complessi, poi in realtà mi rendo conto che non è vero dal momento in cui ci sto insieme. Ma la cosa che proprio mi manda in tilt è il fatto che non riesco a capire il motivo per cui succede questa cosa e quindi entro in un vortice di pensieri che mi fa arrivare al peggio. Infatti ho anche paura di questa situazione. Che pensi? Grazie mille