Il vero segreto per imparare come liberarsi dalle ossessioni è assumere il giusto approccio. E siccome rischio di ripetermi, a furia di scrivere migliaia e migliaia di parole sul disturbo ossessivo compulsivo, oggi ho deciso di cambiare approccio e lasciare che siano gli utenti a parlare.
L’idea mi è venuta ieri mattina, quando nei commenti ho letto la testimonianza di una amica che ha davvero centrato il punto. Reputo così significativo il suo intervento che ho deciso di farne un articolo. E già che c’ero, ho preso altri brani di altre email e commenti e li ho integrati con i miei appunti, per comunicare alcuni concetti utili a liberarsi dalle ossessioni e affrontare le difficoltà in generale.
Sei pronto? Cominciamo!
Come liberarsi dalle ossessioni: l’approccio corretto.
Questo è il commento che ho potuto leggere questa mattina. Ti consiglio di leggerlo tutto d’un fiato. Dopo faremo poi qualche analisi interessante.
Caro Lucio,
sono una ragazza di xx anni e soffro di Doc da circa x anni.
Avendolo scoperto solo da un anno e dunque essendo consapevole solo ora dei suoi meccanismi mi rendo conto di averne avuto diversi episodi molto molto lievi sin da bambina.
Con questo messaggio vorrei solamente ringraziarti dal profondo del cuore per tutto l’amore e l’attenzione che metti nella cura di questo blog, non so se qualcuno te l ha mai detto ma il tuo lavoro è un vero e proprio salvare le vite, vorrei inoltre lasciare un messaggio di speranza a tutti coloro che sono immersi come me in questa sofferenza senza eguali.
Ho attraversato ed attraverso ancora tutti i tipi di doc, per lo più relativi a compulsioni mentali, doc pedofilo, aggressivo, paura di essere malata mentale e quant’altro, talvolta mi ritrovo a compulsare anche su semplici affermazioni che faccio chiedendomi cosa sia la realtà. Inutile dire che questo mi ha trascinata in una depressione fortissima che ogni tanto mi impedisce anche di dormire più notti di fila
Prendendo atto di tutti i tuoi consigli ma soprattutto tenendo bene a mente una frase da te riportata in un articolo “quando la mente mente, segui il cuore” ho deciso di riprendere in mano la mia vita, di andare “oltre” ciò che ha scatenato il disturbo e ascoltare quell’urlo di dolore che viene dal mio inconscio.
Credo che alla base di tutti i meccanismi del doc ci sia la totale assenza di amor proprio, una completa disistima. Se solo fossimo sicuri di noi stessi per il doc non ci sarebbe terreno fertile.
Bisogna amarsi, perdonarsi ma soprattutto essere pazienti. Non dobbiamo ambire ad essere forti, perchè noi che abbiamo il doc di forza ne abbiamo eccome, semplicemente non la vediamo come non vediamo tutte le nostre altre stupende caratteristiche oscurate dal disturbo dalla depressione e dall’ansia.
Se posso dare il mio modesto consiglio, scegliete di andare in controtendenza ogni giorno, smettetela di evitare le situazioni che potrebbero scatenare le compulsioni, tanto male che vada compulserete, starete male e basta, fate le cose di controvoglia, andate a correre a fare una passeggiata, imparate a meditare che davvero con pazienza i risultati arrivano e studiate se potete !
Mettete giorno dopo giorno, per quanto ora vi possano sembrare cose inutili, quei piccoli mattoncini per riconquistare la vostra autostima.
La vostra testa vi dice che non serve a nulla, ma il vostro inconscio assorbe la positività di tutte queste azioni, celebratevi per ogni piccolo successo e non mollate mai, questa è la lotta più dura della nostra vita ma è atta a rivoluzionarci non a distruggerci.
Se ascoltassi la mia testa sarei bella che spacciata da un pezzo, ma ho deciso di dar retta alle mie volontà, di agire quando riesco (ed è uno sforzo grandissimo, se non la cosa più difficile mai fatta in vita mia) come se fossi già guarita.
Mi dico, cosa farei oggi se non fossi ossessionata e depressa? Stilo una lista e qualcosina la faccio, mi costa come non mai ma a fine giornata ho messo quel piccolo mattoncino in più, ci vorrà tanto tempo, tanta tenacia, ma la vita è bella e merita di essere vissuta.
Sono sicura che se perseveriamo riusciamo, tutti.
Però bisogna agire, qui e ora.
Per quanto possiamo rimanere appigliati al passato tutto ciò che possediamo e che possiamo modificare sono il nostro presente e il nostro futuro!
Costanza ragazzi e determinazione, un in bocca al lupo ed un abbraccio a tutti quanti e grazie infinite per tutto a te Lucio
Ecco qui. Questa è la sincera, sofferente, commovente, orgogliosa, tenace, splendida testimonianza di una persona che stà facendo tutto quello che può per liberarsi dalle ossessioni. Con la consapevolezza del dolore ma anche con la dignità e la grinta di chi comunque vuole riprendersi quella vita gioiosa e serena che ad ognuno di noi spetta di diritto.
Un approccio orientato alla positività nonostante la sofferenza, alla ricerca, al lavoro su se stessi. Liberarsi dalle ossessioni con un approccio vittimista (perché a me… prima stavo bene… come è possibile… non ce la faccio…) è invece praticamente impossibile, perchè è proprio il vittimismo una delle cause del Doc.
Liberarsi dalle ossessioni con un approccio vittimista è invece praticamente impossibile, perchè è proprio il vittimismo una delle cause del Doc
Non è la prima testimonianza in cui mi ritrovo, naturalmente. Moltissime persone nei commenti e nelle email mi stanno comunicando di aver trovato la giusta strada, uno spirito simile a quello descritto, orientato alla positività, all'andare avanti nonostante le difficoltà, tutto sommato grazie anche a questo blog.
Molti mi fanno domande estremamente intelligenti e mi dispiace perché spesso non ho il tempo materiale per rispondere. Molti altri sanno esattamente quale è la soluzione ai loro problemi (dato che me la scrivono), chiara e pura come l’acqua, solo che poi dimenticano quella soluzione perché sono tutti presi a rispondere alle domande del Doc…
Molti sanno esattamente quale è la soluzione ai loro problemi, solo che poi dimenticano quella soluzione perché sono tutti presi a rispondere alle domande del Doc…
Ecco che allora una testimonianza come questa è molto utile per fare il punto e dare un suggerimento su quale è il giusto approccio mentale per liberarsi dalle ossessioni.
Liberarsi dalle ossessioni: la volontà contro la mente
Quello che scrive questa amica contiene anche utili esercizi per liberarsi dalle ossessioni. Ma prima di vederli, mi permetto di aggiungere qualcosa a quanto scritto.
Prendendo atto di tutti i tuoi consigli ma soprattutto tenendo bene a mente una frase da te riportata in un articolo “quando la mente mente, segui il cuore” ho deciso di riprendere in mano la mia vita, di andare “oltre” ciò che ha scatenato il disturbo e ascoltare quell’urlo di dolore che viene dal mio inconscio.
Bisogna amarsi, perdonarsi ma soprattutto essere pazienti, non dobbiamo ambire ad essere forti, perchè noi che abbiamo il doc di forza ne abbiamo eccome, semplicemente non la vediamo come non vediamo tutte le nostre altre stupende caratteristiche oscurate dal disturbo dalla depressione e dall’ansia.
E’ proprio così. Tutti noi che soffriamo o abbiamo sofferto di Doc possiamo essere certi di quanto sia subdola questa mente che mente. La cosa paradossale, esattamente come ha scritto l’amica, è che la mente ossessiva dispone di grandissime potenzialità e di capacità fuori dal comune.
Ma perché accade questo? Perché la mente razionale diventa il nostro peggiore aguzzino?
L’idea che mi sono fatto dopo molti mesi di studio te la spiego attraverso un altro scambio avuto con un altro utente. Egli mi chiedeva quale è la migliore strategia per liberarsi di una ossessione, basandosi sul mio articolo sui pensieri intrusivi
Mi domando… Concentrarsi sul respiro, non è in parte una non accettazione del pensiero intrusivo? una sorta di fuga dai pensieri ossessivi, un qualcosa che fai, pur di non subirli?
Ed io rispondevo:
Potrebbe sembrarlo. Invece è un modo per gestirli.
L’Equivoco nasce dal fatto che la stragrande maggioranza delle persone non si rende conto che la mente (colei che genera i pensieri) è solo uno strumento al servizio della nostra volontà.
Nel Doc invece la mente diventa padrona di tutto e fà quello che vuole.
Il nostro compito è quella di “ammaestrarla” per tornare ad essere noi i padroni
Sono profondamente convinto di questa tesi. E’ una delle grandi lezioni che mi ha insegnato la meditazione. Infatti in meditazione quello che si esercita è proprio il costante e ripetuto volgere della nostra attenzione (la nostra volontà) non ai capricci della mente, ma alla presenza stessa dei pensieri. Dal contenuto alla presenza. Questo atto viene ripetuto migliaia di volte, in un processo di “addomesticamento” che mira a far si che sia la mente a fare ciò che vuole la volontà, e non il contrario.
Deve essere la volontà a comandare la mente, non il contrario...
A proposito… visto che qualcuno me lo ha chiesto nei commenti, anche la preghiera è una forma di meditazione, purchè si faccia con vera Fede, e non come richiesta di aiuto… (tutti bravi a pregare nel momento del bisogno… )
Sulla questione del respiro mi è stata posta un’altra domanda molto importante:
Non capisco se l’ideale è lasciar scorrere il pensiero, oppure concentrarsi sulla respirazione…
Ecco la mia risposta
In teoria dovrebbero tendere alla stessa cosa.
Lasciare scorrere il pensiero ha come obiettivo: non rispondere e non compulsare.
Concentrarsi sul respiro significa invece distrarre l’attenzione dal pensiero, il che ha come obiettivo: non rispondere e non compulsare.
Ai fini del DOC il punto non è fare una cosa o l’altra. Ci sono infinite tecniche ma un solo obiettivo: non rispondere e non compulsare.
Dopodichè, concentrarsi sul respiro ha anche un’altra serie di effetti positivi comprovati, che vanno aldilà del DOC
Quindi quale è il punto per liberarci delle ossessioni? Non rispondere alle domande del Doc e non compulsare!!
Il punto non è usare questa o quella tecnica: il punto è non rispondere e non compulsare
Torniamo alla testimonianza:
Credo che alla base di tutti i meccanismi del doc ci sia la totale assenza di amor proprio, una completa disistima. Se solo fossimo sicuri di noi stessi per il doc non ci sarebbe terreno fertile.
Bisogna amarsi, perdonarsi ma soprattutto essere pazienti
Ecco, un altro punto centrale della battaglia contro le ossessioni. Essere più indulgenti, più gentili con se stessi. Perdonarsi ed essere pazienti. Troppe persone mi scrivono distrutte dal senso di colpa. Ma il senso di colpa in realtà non esiste. E’ solo una proiezione del nostro passato. Ma il passato non esiste più! Esiste solo il presente!
il senso di colpa in realtà non esiste. E’ solo una proiezione del nostro passato. Ma il passato non esiste più! Nella realtà esiste solo il presente!
La verità è che non abbiamo nessuna colpa. Soprattutto perché non abbiamo fatto niente di male! E’ il Doc che vuole farci credere di essere delle persone cattive, dei peccatori, dei degenerati. Nella realtà tuttavia noi odiamo l’idea stessa di mettere in atto ciò che dicono i pensieri.
Perciò, dove stà la colpa?
Esercizi per liberarsi dalle ossessioni.
Devo dire che non c’è molto da aggiungere. Spesso si pensa che per vincere il Doc sia necessario un incredibile dispiego di forze, formule complicatissime, esercizi difficilissimi…
La realtà è che è sempre il Doc che complica tutto per preservare se stesso. La realtà è che servono esercizi semplici e tanta, tantissima costanza.
Se posso dare il mio modesto consiglio, scegliete di andare in controtendenza ogni giorno, smettetela di evitare le situazioni che potrebbero scatenare le compulsioni, tanto male che vada compulserete, starete male e basta, fate le cose di controvoglia, andate a correre a fare una passeggiata, imparate a meditare che davvero con pazienza i risultati arrivano e studiate se potete !
Mettete giorno dopo giorno, per quanto ora vi possano sembrare cose inutili, quei piccoli mattoncini per riconquistare la vostra autostima.
La vostra testa vi dice che non serve a nulla, ma il vostro inconscio assorbe la positività di tutte queste azioni, celebratevi per ogni piccolo successo e non mollate mai, questa è la lotta più dura della nostra vita ma è atta a rivoluzionarci non a distruggerci.
Mi dico, cosa farei oggi se non fossi ossessionata e depressa? Stilo una lista e qualcosina la faccio, mi costa come non mai ma a fine giornata ho messo quel piccolo mattoncino in più, ci vorrà tanto tempo, tanta tenacia, ma la vita è bella e merita di essere vissuta.
Ecco la lista di esercizi che prendiamo ad esempio:
- Smettere di evitare le situazioni temute, tanto al limite si stà male e si compulsa ma non succede niente di peggio
- Portare avanti le normali attività di tutti i giorni, come se fossimo già “guariti”
- Fare sport
- Passeggiare all’aria aperta
- Meditare
- Fare le cose che ci siamo prefissati, anche se controvoglia.
- Fare una lista di quello che faresti se non avessi il Doc e la depressione ed agisci i punti della lista
E’ importante capire che non sono tanto i singoli esercizi a liberarci dalle ossessioni quanto il piccolo aumento di autostima che otteniamo se riusciamo a farli con costanza, nonostante la presenza del Doc che invece vorrebbe tenerci legati mani e piedi al divano.
E’ l’autostima la base di tutto. Se noi fossimo pienamente sicuri di noi stessi (cosa che comincia ad accadere intorno alla fine della fase 6) il Doc si scioglierebbe come neve al sole e la nostra qualità della vita aumenterebbe in una maniera impensabile.
questa è la lotta più dura della nostra vita ma è atta a rivoluzionarci non a distruggerci.
Che dire? E' esattamente quello che voluto dire quando ho raccontato come sono guarito dal Doc
Se ascoltassi la mia testa sarei bella che spacciata da un pezzo, ma ho deciso di dar retta alle mie volontà, di agire quando riesco (ed è uno sforzo grandissimo, se non la cosa più difficile mai fatta in vita mia) come se fossi già guarita.
Sono sicura che se perseveriamo riusciamo, tutti.
Però bisogna agire, qui e ora.
Per quanto possiamo rimanere appigliati al passato tutto ciò che possediamo e che possiamo modificare sono il nostro presente e il nostro futuro!
Costanza ragazzi e determinazione, un in bocca al lupo ed un abbraccio a tutti quanti e grazie infinite per tutto a te Lucio
La volontà. La volontà è la grande risorsa da cui bisogna ripartire. E’ quella molla che ci consente di scattare ed andare avanti, nonostante le difficoltà. La volontà, per mezzo della pazienza, della costanza, e della determinazione, è la chiave per risolvere qualsiasi problema.
Esercitare la propria volontà è il primo passo per liberarsi dalle ossessioni.
Conclusione
Pensavo di riuscire ad inserire altri commenti, ed invece sono già andato lungo così. Se ti piace questo nuovo tipo di articolo, che integra un po’ dei commenti e delle domande più importanti che ricevo, fammelo sapere nei commenti qui in basso!
Molto utile poter leggere i pensieri di altre persone colpite dal Doc, soprattutto per quanto riguarda i METODI per uscirne. Spesso noi abbiamo tanta buona volontà, ma non sappiamo come agire, come provare a sconfiggere il Mostro. Perché in questi momenti ogni azione pare troppo azzardata. Continua così, Lucio… Anche i tuoi articoli sono parte di quei mattoncini che giorno per giorno ci faranno uscire dal tunnel. Un abbraccio a tutti.
Grazie Y per il tuo commento.
Quando una di queste azioni ti sembra troppo azzardata, segnatela da parte e quando avrai più coraggio affrontala!
😉
io ho l’ossessione dei parenti
Ciao Lucio innazzitutto anche io volevo complimentarmi per questa teoria stupenda davvero molto valida e utile.
Volevo semplicemente una tua conferma in merito al mio problema…Io purtroppo soffro di ” ansia di prestazione ” e qualora si presentino i pensieri intrusivi anche durante il rapporto io con serenità mi faccio scivolare tutto addosso cioè non vado a focalizzare il pensiero sapendo che è un semplice a (utomatismo) e quindi che non mi appartiene.
L unica cosa è che a differenza di quello che hai detto nella teoria è che i miei pensieri intrusivi possono essere reali qualora li focalizzo perché mi è capitato….però mi dai comunque conferma che il metodo è sempre lo stesso ovvero quello di non soffermarsi su questo pensieri
Ciao Lucio,
da poco ho scoperto il tuo ebook e me lo sono letto tutto d’un fiato, sentendomi veramente capita. Sono una donna di 32 anni e ho sempre sofferto di doc, ma non me ne ero mai resa conto, fin quando un anno fa mi sono affidata ad uno psicologo e ho iniziato a scavare nel mio io più profondo. Sono arrivata alla radice del problema, so esattamente perchè l’ansia e le ossessioni mi hanno colpito, un mix di personalità sensibile, la mia e una grande rigidità nella famiglia dove sono cresciuta, hanno fatto in modo che io mi rifugiassi in un mondo mio fatto di ansia e ossessioni per proteggermi da una vita in cui non potevo fare nulla di quello che volevo.
La chiave di tutto secondo me sta in questa frase: “Se io mi preoccupo allora non succede niente di brutto!” e questo mi ha portato a controllare ogni cosa! Ho avuto ogni sorta di doc, da quello di contaminazione, a quello di fare del male, a quello di non amare più il mio compagno, tutti assurdi ma difficili da lasciar andare.
Lo psicologo mi ha spiegato che ogni volta che c’è qualcosa nella mia vita che mi disturba, la mia mente attiva l’ossessione, perchè è così che ha sempre fatto! Ora sono quasi arrivata alla fine delle sedute, e adesso tocca a me prendere davvero coscienza che l’ansia e le ossessioni sono solo emozioni dettate dalla paura e dall’insicurezza e di lasciar andare il controllo su tutto. In questi 32 anni ho avuto, fortunatamente dei periodi di serenità, senza pensieri ed è tutto un altro vivere! Con la psicoanalisi ho imparato ad essere meno aggressiva nei confronti degli altri, più paziente con gli altri e con me stessa, più propensa a sbagliare senza autoflagellarmi, più sorridente, ho imparato a dedicarmi a me stessa e che i doveri non vengono necessariamente prima dei piaceri! Auguro a me stessa e a tutte quelle persone che soffrono di doc di riprenderci la nostra vita, perchè è possibile vivere senza ansia, anche se lo ammetto, non è facile smettere di farci gestire da essa e dalle paure da un giorno all’altro, serve pazienza, volontà e coraggio! Ma ne vale la pena!
Ciao Monica,
il tuo commento è stupendo e pieno di verità!
Spero che gli altri utenti lo leggano e ne prendano spunto
😉
Mi ritrovo completamente in quanto scritto da Monica…ho fatto un percorso di psicoterapia che per un periodo mi ha permesso di vivere con serenita’ e senza pensieri e ho gioito della bellezza del mondo e della Vita! Soffro da qualche anno di doc da contaminazione e da controllo ma da soli pochi giorni ho preso coscienza di quale sia realmente il problema leggendo il libro del dottor Melli.. Stasera ho trovato questo blog e sto leggendo ogni articolo attentamente per continuare nella battaglia e tornare a vivere serenamente e in modo bello e positivo.. Complimentissimi per il tuo blog e per la tua generosita’. E’ una risorsa molto preziosa!
Maria!
Ciao Lucio soffro di doc da parecchi anni.
Ti ringrazio per i tuoi consigli molto preziosi che hai scritto. Mi piacerebbe ricevere il tuo eBook, ma nn so come fare. Vado per iscrivermi alla newsletter ma mi dice che è in pausa. Mi puoi aiutare per favore. Grazie
ciao Lucio!
Bello questo genere di articoli… in effetti è qualche cosa di nuovo, altrimenti potremmo prendere il blog come una compulsione e credere che senza i classici articoli non ce la faremmo… hehe. Chissà qualcuno lo penserà davvero avendo ormai chiare le dinamiche…
Tuttavia volevo ricordarti che secondo me hai dimenticato di parlare di alcune cose importanti che ti vengono chieste spessissimo ovvero: “L’ansia di avere l’ansia” e “l’ansia di non provare più ansia”.
Sono in programma o lascerai perdere questi argomenti?
Ringraziandoti per quello che fai ti saluto con affetto e con la convinzione di essere dentro ad un vero cambiamento. So che ritornerò alle sicurezze di prima e che finalmente mi libererò delle paure che tenevo chiuse dentro di me per non farle esplodere e che poi sono scoppiate appena finita l’università. Tutto sommato prima ero felice e sereno sempre e comunque e sicuro di me ma sono certo che sotto sotto nascondevo queste paure e quando ho finalmente deciso di liberarmene è scoppiata la bomba delle ossessioni perché ero nudo e non volevo nessuno protezione… Purtroppo imprudentemente cercavo però di rispondere con la razionalità alle mie paure e li si che mi sono fatto male fino a stare male e bloccarmi con attacchi di panico… Ora so che tutto ciò mi è stato utilissimo e mi servirà ad essere l’uomo forte nel quale vorrei rispecchiarmi…
Ciao Leo,
hai fatto molto bene a sottolineare quella postilla iniziale.
Per quanto riguarda quelle domande, non temere, troveranno ampia descrizione, come molte altre cose che ancora sono da affrontare…
Tempo al tempo!
Avanti così!
GRAZIE LUCIO!
Ciao Lucio.
Che dire un articolo pietra miliare questo sopra.
In fondo noi lo sappiamo cosa s’ addafare per guarire ma siamo troppo impelagati a rispondere ai nostri pensieri, citandoti. Di fatto il fattore impedente è quella maledetta percentuale minima che il nostro malessere si sia travestito da doc, ovvero travestiamo(per restare in tema con il doc omo:-)) la realtà fa doc per nn guardare in faccia al vero problema.
Quindi si torna alla fase 1.
È doc o no?
D’ Altronde se avessimo la certezza che fosse doc, dove sarebbe il tranello?
D’ ora in poi voglio sforzarmi di muovermi nella direzione della guarigione.
Ogni dubbio, pensiero, sensazione la prendo come nn buona. Anche se a volte sembra realtà.
Grazie Lucio.
Ottimo commento!
Avanti così
😉
Bell’articolo davvero. Io sono un docker storico e sono rivisto rileggendo i vari articoli!Ho 35 anni e un bel pò di terapia cognitivo comportamentale alle spalle! Ho sempre sofferto di doc da relazione ogni volta che mi fidanzavo! Poi da single ho sofferto per qualche anno di doc omosessuale! Convinto di aver imparato a gestire alla grande le ossessioni non ne ho avute praticamente più…………….Ora……tra tre mesi divento papà, convivo da due anni con la mia compagna, e mi è riesploso prepotentemente il doc da relazione…..e sono tornato a far visita a una psicoterapeuta. Posso dire che per quanto siano debilitanti le ossesioni e l’ansia che provocano, dentro me c è la consapevolezza che da qualche parte questo nuovo “giro infernale” mi porterà……..e sono abbastanza sicuro che il giorno che nascerà mio figlio la mia concentrazione sarà tutta per lui e le ossessioni magicamente scompariranno! Che ne pensate?
Non voglio disilluderti…ma a me la nascita di mia figlia mi ha incasinato ancora di più…maggiori responsabilità che aumentano l’insicurezza se già è latente…
Eh immagino…………..sto andando una volta alla settimana da una brava terapeuta sperando di attenuare il doc…….al parto mancano tre mesi……sono giorni difficilissimi……….Però penso che dal momento della nascita non avrò nenache il tempo di avere il doc…..spero di non sbagliarmi…….
Capita che chi non è totalmente stabile nei confronti del DOC abbia delle ricadute durante e dopo forti momenti di stress.
Ciò è dovuto al fatto che non sappiamo bene come gestire l’ansia e noi ossessivi di ansia siamo molto bravi a crearne a tonnellate…
Ciao Lucio, sono Maurizio un Vigile del Fuoco che oltre che combattere contro gli incendi deve tenere a bada le propie angoscie e ansie dovute dal doc…causate da gesti del passato che poi mi hanno convinto che io sia cosi…ti volevo chiedere, visto che parli spesso di una persona che ti ha inseganto a meditare, se potevi suggerirmi a chi rivolgermi per la meditazione, anchio sto facendo psicoterapia ma dopo due anni i risultati ancora sono molto lenti…sono un tipo tosto…nel senso che il mio cervello è propio un gio de na mignotta…mi trova sempre il dubbio pronto…grazie ancora per i tuoi articoli che ogni tanto provo a metterli in pratica ma non è facile…saluti Maurzio.
Forza ragazzi la vita e la mente sono le nostre….RIPRENDIAMOCELE!!! Grazie Lucio… Ogni volta che penso a tutto ciò lo immagino come se fossi andato fuori strada e la me la sia allungata per niente ma grazie al tuo lavoro sto rientrando completamente… Ragazzi noi non abbiamo niente… Pensiamo a vivere!
Lucio ogni volta che sto bene dopo gli esercizi mi viene sempre sonno è normale?
Quali esercizi?
In realtà se tu insisti, come mi pare stia facendo, per andare fino in fondo nella comprensione di te stesso e della mente ossessiva, vedrai che non è affatto tempo perso. Io lo dico sempre: a me il DOC ha cambiato la vita in meglio in modo TOTALE.
Una cosa Lucio, una volta superato il doc le caratteristiche di base però rimangono le stesse, nel senso una persona sensibile e altruista acquisterà fiducia e autostima ma resterà pur sempre sensibile e altruista, forse un po meno eccessivamente, non credi? Come è andata nel tuo caso?
Credo che la natura e le caratteristiche di una persona non si possano stravolgere, superare il doc significa acquistare fiducia e autostima e eliminare preoccupazioni inutili e eccessive no? Vedere la vita con meno filtri e limitazioni, questo è il miglioramento.. Come la vedi tu?
Esattamente così.
La fiducia in se stessi, la sicurezza di sè, l’autostima, sono ciò che ci consente di vincere la paura e vivere pienamente.
Questo non vuol dire che il nostro nucleo di base venga alterato, ma anzi proprio il contrario.
Una volta diventati sicuri di noi potremo finalmente essere liberi di vivere secondo le nostre qualità ed i valori più importanti!!
Se prima del DOC eravamo persone sensibili ed altruisti, dopo saremo sempre sensibili ed altruisti ma in più saremo profondamente sicuri di noi.
Questo ci consentirà di essere sensibili ed altruisti in modo molto più intenso, deciso, sicuro.
Potremo applicare il nostro altruismo aiutando gli altri molto di più di come lo facevamo prima.
Perchè non avremo più paure inutili e sapremo di essere in grado di gestire qualunque situazione!
Lucio ci sei passato nella fase delle domande esistenziali?
Ho letto in uno dei primi post che hai passato una fase dei dubbi esistenziali… Come ne sei venuto fuori?
Ciao Lucio,
l’articolo invoglia a migliorarci, a vincere questi momenti di debolezza, incertezza, tristezza, mancanza di autostima, mancanza di vivere. e arriva proprio dopo un pianto dove scrivevo” ti stai suggestionando, ti stai prendendo in giro, non puoi amare una persona così a lungo, non ce la farai mai,basta non ne posso più..” la frase successiva? ” tanto ce la faccio, sono FORTE!”. ci provo ogni giorno a essere come vorrei, a non ascoltare tutta la pappardella che echeggia nella mia testa da 8-9 mesi. Quando ci riesco, perchè ce la farò, pubblicherai un mio commento! 😉 riesco a essere anche ironica…ma ci sono momenti dove sto veramente male a pensarmi senza di lui, senza il nostro amore!
Certo che lo farò! Coraggio!!
Salve Lucio, è da qualche tempo che ricevo le tue email sulle novità del blog a cui ero approdata per interesse professionale, faccio la psicoterapeuta (c-c) e il doc è la mia grande passione. Mi ero ripromessa di non intervenire mai, ma devo proprio dirti che è tutto molto bello e che questo nuovo modo di prendere spunto dagli interventi dei lettori è molto utile perché ognuno apporta un grande contributo o quantomeno la possibilità di precisare qualcosa, col doc bisogna essere ridondanti, lui non si stanca mai! Un saluto e grazie
Salve,
sono molto molto lieto di ricevere questo tipo di feedback da una professionista del settore 🙂
Ha proprio ragione, bisogna essere MOOOLTO ridondanti per vincere le resistenze del DOC.
Avrei piacere ad avere un confronto con un esperto per discutere di alcuni possibili sviluppi del blog.
Perciò se fosse interessata mi scriva pure alla mail presente nella pagina CONTATTI.
Distinti saluti.
Ciao a tutti 🙂
Seguo questo blog da molto tempo ma ho sempre evitato di commentare;
In questo articolo,però,ho trovato terreno fertile per alcune riflessioni che vorrei condividere con voi!
Al di là di quello che può essere il contenuto specifico del nostro Doc,al di là delle nostre storie,del nostro passato,delle nostre esperienze..siamo simili..nella nostra diversità noi docker(ma iniziamo ad evitare queste etichette)siamo più simili di quanto pensiamo!
Non voglio annoiarvi con l’esordio e l’inevitabile ascesa nel tunnel del Doc..se organizzassimo un mega raduno di docker sono sicura che ognuno di noi direbbe le stesse identiche cose,usando le stesse identiche parole!
Voglio,però,ripercorrere brevemente alcune tappe del mio percorso per riflettere con voi su alcune conclusioni a cui sono arrivata 🙂
Partendo dagli antipodi,con il senno del poi,devo dire che quello che più mi ha sorpreso,ragazzi,è che nella fase iniziale,nonostante l’ansia,il panico,la confusione e la disperazione,dentro di me avvertivo una sensazione,un istinto quasi primordiale che mi portava ad andare oltre le mie ”fisse”,che mi suggeriva di indagare,di approfondire ed è proprio grazie a questo istinto che sono venuta a conoscenza del Doc!
Questo,non è un aspetto da sottovalutare ragazzi,perchè per quanto,alle volte,possa sembrare che la nostra mente remi contro di noi in realtà,il Doc non è altro che un grido di aiuto e dentro di noi sono presenti tutti gli strumenti necessarie per rispondere a questa straziante richiesta d’aiuto!
Dobbiamo fidarci di noi stessi,di quello che sentiamo e non di quello che quello che la nostra mente ci propina in continuazione!
Questo,secondo me,è un buon punto di partenza per sconfiggere il Doc : FIDARSI DI SE STESSI E DELLE PROPRIE SENSAZIONI!
Capito il problema,ho iniziato un percorso di psicoterapia con uno psicoterapeuta di Nardone!
E’ stato un percorso molto complicato,doloroso,pieno di cadute e di momenti di arretramento!
Quello che ho capito è che spesso,a farmi recedere,non era solo l’ansia e le continue domande ma anche (e alle volte soprattutto) la mancanza di pazienza!
All’inizio delle terapia i risultati sono arrivati subito e la cosa mi entusiasmava molto; i problemi sono iniziati dopo..
Vi faccio un esempio stupido: decido di mettermi a dieta,seguo una alimentazione corretta,faccio sport e i primi kili li perdo molto molto velocemente..ma è normale..i primi kili per la maggior parte sono liquidi! I problemi iniziano quando vado a lavorare sul vero grasso!
Lo stesso esempio può esser traslato alle ossessioni!
Se inizialmente penso alla mia ossessione 24 h su 24 h,è normale che riuscire a non pensarci,anche solo per due ore al giorno,per noi è un grande risultato(ed è giusto festeggiare:) )ma è qui che dobbiamo iniziare ad armarci di PAZIENZA!
Spesso,mi chiedevo cosa alimentasse il disturbo anche durante momenti di relativa serenità e mi sono accorta che la POCA PAZIENZA unita alla FRUSTRAZIONE e all’IMPELLENTE VOGLIA DI RECUPERARE LA MIA SERENITà formavano un mix letale!
Ragazzi io capisco che desiderate ardentemente liberarvi da questa seccatura ma state attenti a non farmi ingabbiare da questo accecante desiderio di libertà!
Lucio,nei suoi articoli,ha parlato dell’accettazione come una delle soluzioni ed ha ragione!
Non tormentatevi pensando alla vita passata,non tormentatevi nemmeno pensando alla vita futura,vivete il presente,accettate la situazione per quella che è e siate felici dei piccoli passi fatti!
Paragonatevi ad un bambino! Incitereste mai un bambino a correre se ha appena imparato a gattonare?
Credo proprio di no!
Ecco,noi siamo come dei bambini!
Il Doc ci ha dato una bastonata fortissima e noi stiamo imparando,di nuovo,a conoscere noi stessi e la nostra mente!
Si può fare in un mese? No! Quindi PAZIENZA,i risultati arriveranno!
Io ve lo posso assicurare 🙂 Dopo un anno di dura lavoro inizio a vedere i primi risultati!
Ed è paradossale che io inizi a vederli proprio ora!
Non solo le ossessioni stanno scomparendo ma inizio anche ad avere più fiducia in me e nelle mie capacità!
Vorrei scrivere molte altre cose,ma mi dilungherei molto,spero ci sia modo per discutere di molti altri aspetti 🙂
Ciao e grazie per la tua testimonianza,
credo che il tuo intervento sia straordinariamente utile e di grande qualità.
Tanto che non escludo di utilizzarlo per un futuro articolo, se me ne darai il consenso.
La tua metafora sul dimagrimento in particolare è semplicemente perfetta ed andrebbe approfondita notevolmente.
Fammi sapere!
Caro lucio,
Passo dal doc da relazione al doc omo con grande facilità. Se vedo tipo una lesbica penso oddio diventerò così ! E mi sale l ansia e l angoscia per qualche giorno finché non faccio altre attività e si attenua un poco.in passato ho avuto anche la convinzione di essere incinta e di sviluppare una malattia della pelle. Secondo te sono ossessionata?eppure non avevo questi pensieri da un po di anni,mi sono venuti nel periodo più bello ..
Il passato..gli errori…li usiamo come arma in un momento della nostra vita in cui abbiamo perso “per un motivo” completamente la nostra autostima. Faccio un esempio.
Io gli stessi pensieri che ora mi devastano li avevo anche prima, nel senso che prima non mi davano fastidio li accettavo senza alcun problema…poi mi sono sposato…e boom scoppiata la bomba…ho cominciato a sentirmi in colpa e a pensare che ero un pervertito e un poco di buono….ho passato due anni a cercare di cancellare un passato cosi doloroso ma più mi sforzavo più rimaneva li..anzi..si incazzava ancora di più…cosi dopo un sacco di crisi con il mio psicoterapeuta ho cominciato a capire…il passato lo uso come arma contro di me solo per negarmi il presente e godermi la vita ora… una specie di autodistruzione per punirmi di quello che ho fatto…..ogni qualvolta provo l’insoddisfazione di qualcosa ecco che ci rimarco sopra con il passato…autostima e amor proprio…consolare la parte bambina trascurata dentro di noi che ha paura…provate ad immaginare di dire al proprio figlio non rompere stai zitto quando vi presenta una difficoltà..come reagirà…sicuramente ancora più spaventato…e chiuso nelle sue angosce. Io mi sono sforzato nei momenti terribili di mettermi li e cercare di rassicurare e sopratutto ascoltare il bimbo dentro terrorizzato..beh le poche volte che ci sono riuscito funziona alla grande..non è sempre facile. Siamo noi a scegliere è sempre una scelta nostra se stare male o se stare bene.Vi faccio un esempio di un problema fisico che mi è venuto due anni fa.
Una mattina mi sono svegliato con dei fischi tremendi alle orecchie…continuo..fisso…da impazzire…dopo varie visite mi furono diagnosticati gli ACUFENI. Non lo accettavo mi sembrava di impazzire, facevo in continuazione caso se li sentivo o no mi soffermavo nei posti per capire se sentivo i fischi..andavo in giro con le cuffiette per mascherarmi i fischi alle orecchi..entrai in depressione..non volevo più uscire…non volevo più vivere con quel disturbo…ogni qualvolta li sentivo all’improvviso mi saliva l’ansia a mille…poi sempre con la psicoterapia mi fu spiegato che il cervello non riconoscendo un suono come suo lo interpreta come una minaccia e pericolo e parte l’ansia…quindi mettevo i atto tutte le compulsioni possibili,cuffiette..rumori esterni…cene fuori in mezzo alla gente per non sentire i fischi…poi ho detto basta!!! ho cominciato ad accettarli a farli miei e a conviverci..ora anche se li ho sempre fanno parte di me e non mi danno più fastidio…non sobbalzo più per l’ansia e la notte dormo bello che tranquillo…anche questo era un DOC… cosi dovremmo fare per i pensieri intrusivi,,se noi li accettiamo li prendiamo in carico li facciamo nostri loro non avranno più armi per ferirci o per spaventarci…
Bravissimo!! Ottimo intervento.
Anche qui ci sarebbe da discutere a lungo di quanto hai scritto…
sia sul passato e sulla questione del punirsi (rivedremo in un futuro articolo sulle cause del Doc) sia sul rassicurare il bambino interiore (importantissimo), sia sul come gestire gli acufeni (cose che ho anche io e che addirittura uso in meditazione…)
Caro Lucio
ho trovato per caso il blog ed è molto interessante. Sono Nadia la mamma di un ragazzo di 20 anni che soffre del DOC da 7. Sono abbastanza demoralizzata perché dopo anni di cure sia farmacologiche e sedute di psicoterapia i miglioramenti non ci sono. Il problema grosso è che purtroppo mio figlio non si impegna negli esercizi che i medici gli danno e quando ti senti dire da loro che è difficile da curare perché non vuole farsi curare provo tanta disperazione. Cosa si può fare in questo caso quando non hai la volontà di uscirne nonostante la sofferenza che prova, ha dovuto lasciare anche la scuola e il gioco del calcio, passa le sue giornate quasi sempre sul letto.
Hai qualche consiglio?
Grazie
Quando hai un disagio,io così lo chiamo il doc,e non è che lo penso è un dato di fatto per quanto ti può aiutare la tua psico,i farmaci e tutt’altro,il più grande aiuto sei tu!
La tua forza la tua volontà,inutile dire aiutami nel mio caso io chiedevo spesso aiuto al mio ragazzo,ma per quanto lui ci metteva amore,mi calmava il più grande aiuto me lo do io ogni volta che sono caduta…
Bene potrebbe succedere ancora perché questo è un percorso molto lungo,dove la pazienza è la fede sono molto importanti…
Siamo preoccupati perché pensiamo al passato ed al futuro,bene io un sacco di volte ho fatto l’errore di non vivermi il presente per gli assurdi pensieri che io chiamo “scostumati” entrano senza che tu voglia e senza chiedere permesso…
Però poi ho deciso di lasciarli li perché voglio vivermi il presente e non posso correre dietro alle mie paure,piuttosto corro dietro ai miei desideri…
grazie Lucio per il tuo blog è il tuo grande sostegno!!!
Ilaria
Penso che il vero messaggio del Doc in generale, sia quello di smettere di cercare di controllare tutto. Bisogna imparare a vivere alla giornata, senza pensare continuamente al passato ed al futuro, perché non avrebbe senso, in quanto il passato è già stato scritto e non può essere cambiato, mentre il futuro ancora non esiste. Bisogna imparare ad accettare l’errore, lo sbaglio, l’incertezza, l’imperfezione in ogni ambito. La perfezione non esiste in niente! Bisogna imparare a mettere se stessi al primo posto, cioè mettere i propri sogni, la propria felicità, le proprie opinioni al primo posto. Essere sicuri di se stessi non è arroganza, anzi, è la forma di altruismo probabilmente più elevata, poiché chi non sta bene con se stesso, fa soffrire pure le persone a lui care. Viceversa, chi sta bene con se stesso, trasmette positività agli altri, e quindi li fa stare bene. Bisogna imparare ad accettare gli eventi della vita cosi come vengono, e cercare qualora questi fossero negativi di trarne vantaggio paradossalmente, al fine di non farne un problema. Bisogna smetterla di cercare di spiegare e razionalizzare tutto, soprattutto quando si parla di emozioni. Occorre infatti farsi sorprendere dalla vita. Dobbiamo sempre essere felici e grati per ciò che abbiamo, e smetterla di lamentarci per ciò che invece non abbiamo. È importante essere gentili con se stessi ed accettarsi ed amarsi per come si è, in quanto siamo unici ed irripetibili, quindi rari. Tutti noi abbiamo tantissime qualità, nessuno escluso, semplicemente queste qualità sono diverse in ogni persona. Non bisogna assolutamente cercare di emulare modelli di perfezione, perché questo comporterà inevitabilmente a non sentirsi mai all’altezza e a star bene con se stessi. Inoltre, in questo modo, si avrà sempre paura di sbagliare. Bisogna rischiare invece alle volte, nella vita! La vita stessa è spontaneità. Sono inoltre dell’idea che il Doc non sia affatto una malattia, quanto piuttosto di un problema creato da noi stessi, e di conseguenza cosi come lo abbiamo creato, possiamo distruggerlo. Grazie Lucio, sempre e comunque per quello che fai
Grandissimo!!
Bellissimo intervento 😉
Concordo in tutto, difatti il doc è molto spesso connesso (se non sempre) con il doc di personalità, come nel mio caso. Quindi il voler controllare tutto e la rigidità sono purtroppo pane quotidiano, dal quale però si deve e si può liberarsi, ma non è una passeggiata 🙂
Ciao Lucio in un altro articolo hai parlato di esercizi TCC che hai eseguito in autonomia…quali sarebbero??
Ciao Lucio, ti ringrazio per i consigli che dai, seguo il tuo blog da un po’. Ho una domanda da farti: ogni tanto mi capita, dopo ossessioni molto forti (di tipo aggressivo in genere), che quando sto meglio provo per un po’ uno stato di “euforia”, metto tra virgolette perché non so come altro definirla (come di forte vivacità). Dopo un po’ passa e tutto torna alla normalità. E’ normale avere atteggiamenti simili nel doc?
Graize
Direi di si.
Credo sia un riflesso dell’ansia che per qualche tempo si ritrae e ci lascia finalmente liberi e sereni.
Ciao lucio,seguo molto il tuo blog soprattutto nei momenti di sconforto quando ho bisogno di trovare risposte perché è molto chiaro e semplice anche se a volte mi sembra che io sia l eccezione..cmq ti volevo chiedere se a te è capitato mai di evitare certe situazioni che potevano spaventarti e quindi essere stressanti e come le hai superate?poi ti volevo chiedere se approfondivi meglio la questione del passato,del fatto di autopunirci .a me capita di rivivere stati d animo vecchi e di non essere serena riguardo al mio presente.grazie!
Ciao Lucio,
secondo te l’eccessiva razionalità che ė alla base del DOC potrebbe essere un meccanismo di difesa,un modo di proteggersi dandosi sempre una spiegazione a tutto ,per essere appunto sicuri di tutto e non correre rischi? solo che poi nel Doc si rivolta contro di noi perché piu cerchiamo di sciogliere razionalmente i pensieri ossessivi guidati dall’ ansia,più questi si ripresentano,proprio perché questi pensieri non costituiscono un pericolo reale ma soggettivo che quindi non trova soluzione….
Esattamente!
Hai centrato in pieno.
L’inganno è pensare che l’ansia si possa risolvere pensando, mentre in realtà pensando l’ansia aumenta…
Ciao Lucio, io non capisco quando dite di sentire le sensazioni ecc ma se io nn sento niente quando sto con il mio ragazzo e pure se cerco di non pensare che non ci voglio stare insieme automaticamente non sentendo niente mi ritorna l’ossessione di non voler stare più con lui .. Io nn riesco a sentire le emozioni x lui a ritrovare la serenità con lui ! molte volte micapita di pensare alle mie storie passate e alle sensazioni che provavo con altri e mi convinco che con lui non ho mai provato nulla del genere ! È come se mi sentissi di non provare niente e di non aver mai provato niente per il mio ragazzo! Io ho paura che sia tutto reale e nn voglio accettare che non lo amo e che devo lasciarlo! Mi sento totalmente fuori dal mondo e molte volte al pensiero di lasciarlo sento come una liberazione.. Anche se so che nn risolverei nulla ! È da un po che leggo questo blog è che ho scritto su questo blog anche altre volte .. Mi secca dire che è da un mese e mezzo che nn vedo miglioramenti in me anzi ci ricasco di continuo nn riesco a distinguere le compulsione non so quali sono e perciò faccio fatica ad evitarle.. Vorrei fare fare una psicoterapia ma purtroppo la mi famiglia sta attraversando un periodo molto difficile economicamente e non posso proprio permettermelo.. Lucio puoi darmi qualche consiglio? Grazie
Ciao Lucio complimenti per gli articoli che stanno via via completando questo straordinario progetto a cui hai deciso di dare vita. Vorrei domandarti questo: ti capita ancora di avere dei momenti, delle giornate , dei piccoli periodi di tempo in cui ti ritrovi a doverti confrontare con la sintomatologia ? (Blocchi mentali ecc). Sono da tempo in questa situazione (diversi anni) : trascorro periodi piu’ o meno lunghi di 4/8 mesi in cui mi dimentico di aver sofferto di cio’ in quanto ritorno al benessere completo e non ho piu’ sintomi, a momenti in cui la problematica riappare…
Buona giornata
La meditazione riengo sia stato e sia lo strumento piu’ efficace almeno nel mio caso cosi’ e’ stato )
Ciao Alessio, quanto tempo!
Lieto di sentire che le cose vanno bene
Si è più che normale che periodicamente il DOC torni a farci visita.
Col tempo, continuando ad applicare le soluzioni che ci hanno permesso di uscire dalla fase acuta, gradualmente vanno via anche queste micro-ricadute.
La cosa importante è non fissarsi sul fatto che non debbano venire mai più!
Se verranno, molto semplicemente le gestiremo.
😉
Ti posso chiedere che tipo di meditazione hai usato? E come faccio a capire se mi sto rivolgendo a un btavo maestro? Grazie in anticipo
“Col tempo, continuando ad applicare le soluzioni che ci hanno permesso di uscire dalla fase acuta, gradualmente vanno via anche queste micro-ricadute.”(tu scrivi)
Ok, ma come e’ possibile che da una regressione completa della sintomatologia ci si ritrovi a doverlo ciclicamente fronteggiare? Tra l’altro anche se lo si riconosce nitidamente (impossibile che non accada) e si riprende ad utilizzare le tecniche conosciute per disattivarlo (meditazione ad esempio) , riesce comunque ad infliggerti un notevole fastidio e a mandarti la mente in tilt. E’ come se quando si sta bene (senza disturbo) il cervello sia settato in un modo e ad un tratto quando il disturbo riappare (come se fosse un virus semplicemente disattivato e mai debellato come si credeva) , il cervello riprenda a “funzionare” in modalita’ doc.
Saranno anche “micro ricadute” ma si fanno sentire e non poco. Se cio’ che scrive la psichiatria a riguardo del doc (che ci sia uno squilibrio chimico alla base di tutto) fosse reale…uscirne definitivamente senza micro ricadute future ,sarebbe una chimera. Voglio potermi ancora illudere che cosi’ non sia. Ti ringrazio, buona serata
Io la vedo in questo modo: per il nostro cervello avere avuto il DOC è come essere stati decine, centinaia, migliaia di volte in pericolo di vita, sempre per lo stesso motivo.
E’ normale che ci voglia molto tempo prima che questo “ricordo così pericoloso” venga dimenticato. E nel frattempo, ogni volta che si presenteranno quelle particolari condizioni che scatenano l’effetto radar, istintivamente il nostro sistema limbico (che è progettato per la sopravvivenza) riattiverà tutta quella serie di controlli automatici che ha messo in atto in origine.
Per quello è molto importante esercitare un controllo volontario su questi automatismi, evitando di alimentarli (con le compulsioni) ed invece scegliendo volontariamente di applicare le strategie che sono davvero state utili.
Bisogna pensare al DOC sempre in ottica di biologia e sopravvivenza.
PErchè l’ansia serve a questo ed il DOC è alimentato dall’ansia.
Un altro modo che trovo perfetto per descrivere l’uscita dal DOC è la metafora della cicatrice.
Quando hai una cicatrice, essa continuerà a dare fastidio ed a farsi sentire per parecchio, fino a quando il tempo e le esperienze piano piano ce la faranno dimenticare.
Allora la cicatrice ci sarà ancora, ma ormai farà parte di noi ed avrà contribuito a renderci quello che siamo.
🙂
Ciao Lucio,purtroppo mi trovo d’accordo con Alessio.Anche a me capita di fare dei periodi più o meno lunghi in cui sto bene,seguiti da ricadute di qualche giorno che mi dedtabilizzano…È come se vivessi con una bomba ad orologeria in testa e quando riesplode fa MALE come penso tutti sappiamo. Forse perché la meditazione andrebbe fatta tutti i giorni e per sempre anche una volta ottenuta L’apparente guarigione. Sono curioso di avere un tuo parere in merito perché il cervello quando si blocca si blocca e anche se nel mio caso come immagino per altri le ricadute durano meno sono cmq forti quando arrivano. Puoi dirmi come ti funziona? Tu mediti sempre tutti i giorni vero? Nell’arco di 12 mesi ogni quabto tempo il doc ti ritorna ? Quanto durano le micro ricadute come le definisci? Se puoi essere il più esplicito possibile. ..è molto utile potermi confrontare. La scienza conosce ancora troppo poco in merito al cervello . Grazie
Ciao,
è normale così. Leggi la risposta che ho scritto ad Alessio.
Cmq si io medito tutti i giorni 😉
Ma non faccio solo quello. Dedico anche molta attenzione alla mia gestione dello stress.
Bisogna immaginare di essere lievemente diabetici. Per noi lo stress è come per loro lo zucchero.
Dobbiamo stare particolarmente attenti a non abusarne 😉
Grazie Lucio del riscontro puntuale e cortese come sempre. …Tu ogni quanto tempo hai a che fare con il “ritorno del doc? ..e qualora ritorni (accade nella maggior parte dei casi inevitabilmente) in quanto tempo riesci a debellare la sua presenza? 2, 3 giorni, una settimana?.Ho appena trascorso 4 mesii più o meno libero dalla sintomatologia. Ora sono circa 4 giorni che sono nuovamente tra le onde….;)
Umh dopo 3 anni da quando il DOC si è concluso non parlerei più di Doc.
Si tratta perlopiù di picchi d’ansia circoscritti dovuti alla presenza di qualche stimolo ansiogeno “storico” che mi coglie di sorpresa.
Ogni quanto? Uno ogni 2 o 3 mesi…
Dipende prevalentemente dallo stress che ho accumulato.
Quanto durano? Circa 20-30 minuti…
Il tempo che si esaurisca l’ansia dovuta al picco iniziale.
Ormai riconosco perfettamente gli automatismi che partono e sono bravo a non alimentarli, quindi il tutto si spegne presto.
🙂
Sono contento per te….io in questi 4 giorni sto nuovamente facendo fatica ..anche perché non tutti i doc sono uguali se non nel meccanismo. Averlo da contaminazione significa gestire solamente alcune situazioni averlo sulle distrazioni ,come ricorderai il mio è emerso non in maniera spontanea e non è classico, significa vivere situazioni che lo innescano continuamente. Non è facile anzi…
Ciao Lucio, ciao ragazzi! Ma perché non ci si incontra e si fa una cena?
Io dico che a fine serata andiamo a casa co du orecchie tante…
Co tutte ste seghe mentali che ci facciamo…
Aaahhh organizziamoci!! Let me know!
Salve, leggendo le vostre storie, ho deciso di raccontarvi la mia. E successo tutto nel luglio 2015 quando in pieno periodo di stress lavorativo ho deciso di chiedere alla mia ragazza di sposarmi, ed ecco che da lì si e scatenato l’inverno, stò con lei da 16 anni ma da un anno a questa parte non riesco a stare tranquillo quando diamo insieme gli cerco i difetti e quando non ho ansia penso di no provare niente per lei, e talmente reale che mi fá malissimo, da circa 5 mesi seguo una cura farmacologica e un percorso cognitivo ccomportamentiale, a volte penso che la mia vita è finita; aiutatemi.
Ma veramente la tua vita sta per iniziare 🙂
Scusa una domanda: vivete già insieme?
Ciao Lucio, il 30 agosto mi sposo, però è da tre giorni che sono in panico totale forte ansia continua.
Ciao Lucio, ho iniziato a leggere il tuo blog qualche giorno fa, quando presa dall’ansia e dal panico ho iniziato a cercare freneticamente qualcosa su internet. Poi ecco che leggendo ho tirato un respiro di sollievo.
Ora, da qualche giorno va meglio, ma il problema è che sono ferma in quasta domanda. E se non fosse Doc?
Ora ti spiego perchè. Essendo una persona confusa ( non so se per il Doc, appunto) ogni volta che avverto dell’ansia dovuta a un pensiero ossessivo inizio a respirare come consigli tu. Questo devo dire che funziona, o meglio funziona fin troppo perchè non do il tempo al pensiero di esprimere la sua domanda, perciò non so se in effetti la domanda c’è stata…
Essendo i miei, dubbi da relazione, ogni volta che faccio tutto questo, inizio a chiedermi… e se dovessi invece ascoltare quello che ha da dirmi la mente? Se fosse vero che c’è qualcosa che non va sulla mia relazione?
Buongiorno Lucio! Purtroppo sono una di voi e scopro solo ora l’esistenza di questo sito. Non mi sono rimaste grandi ossessioni da lavaggi di mani, o da superstizioni eccessive che credo di aver aver avuto da piccola (perchè ho ricordi in tal senso) ma, fortunatamente, le ho perse nella crescita. Le mie ossessioni oggi si dividono in due gruppi: 1) non accettare situazioni di vita che non mi piacciono e vorrei diverse. Allora scatta il “ci devo riuscire” e zac! In sostanza credo di perdere il confine tra una sana determinazione nel raggiungimento di un obiettivo e l’essere ossessionati dal non accettare il non raggiungimento di quel risultato anche a dispetto di circostanze chiarissime;
2) rimuginio su cose accadute o rielaborazione, anche a voce alta, di conversazioni dove c’è stato da discutere, o che devo affrontare in futuro… oppure commentare a voce alta un evento o una conversazione immaginando di raccontarlo ad un eventuale interlocutore.
Ho fatto psicoterapia strategica ma, pur avendo io un’abbastanza buona forza di volontà, è davvero difficile bloccare il tutto e far cadere le convinzioni mentali e le risposte automatiche alla base di rimuginii ed ossessioni. In passato ho fatto anche meditazione per tre anni ogni giorno ma senza risultati…
La mia fortuna è che il mio disagio non capita ogni giorno ma sto anche un’intera settimana bene e non mi invalida le mie attività quotidiane che riesco a portare avanti comunque.
Lucio, mi può dare qualche parere? Anch’io posso guarire come hai fatto tu o forse sono arrivata a questo risultato e mi devo accontentare?
Ti saluto ringraziandoti per questo blog perchè sapere di non essere soli in certi disagi e che se ne può uscire è davvero una gran bella cosa!
Anna
Buongiorno,
non so più come uscirne.
Non ho mai sopportato che mia sorella avesse iniziato a fumare. Ora, dopo aver avuto un tumore alla mammella, da circa tre anni la mia mente è invasa dal pensiero che lei si ammali di cancro ai polmoni. Poiché non vuole smettere, il problema è mio. Ogni minuto, ogni giorno, il pensiero del cancro mi devasta. Non faccio quasi più nulla, lavoro male, sono assente con la testa, penso solo a quello e mi prendono veri attacchi di paura (non ansia e panico).
Qualcuno mi può aiutare? Non voglio quasi più alzarmi al mattino.
Ciao vorrei far conoscere al mio ragazzo qualcuno guarito d a l doc zon a di Como. Spero che gli posss dare speranza in qs. Periodo buio. Grazie
Ciao Lucio, soffro di doc da parecchi anni. Ti ringrazio per i tuoi preziosi suggerimenti per come affrontarlo e guarire. Mi piacerebbe ricevere il tuo eBook, ma nn riesco ad iscrivermi mi dice che è in pausa, come posso fare? Grazie
Davvero bel tipo di articolo, assieme a tutti gli altri del resto. Rimarrò costantemente aggiornato sul blog. Grazie di cuore, leggere il tuo blog mi ha davvero aiutato aprendomi un mondo, soprattutto nel tipo di approccio a questa brutta bestia. Ora ho deciso di rimettere in gioco tutto me stesso.
Continua così Lucio
Ciao Lucio, soffro di doc da parecchi anni. Ti ringrazio per i tuoi preziosi suggerimenti per come affrontarlo e guarire. Mi piacerebbe ricevere il tuo eBook, ma nn riesco ad iscrivermi mi dice che è in pausa, come posso fare? Grazie
Esto es ¡increíble! No he leído algo como esto desde hace mucho . Gratificante hallar a alguien con algunas ideas nuevas sobre este tema. Este blog es algo que se necesita en la blogoesfera , alguien con un poco de sinceridad. Un trabajo útil para traer algo nuevo a Internet. Gracias de todos lo que te leemos.
Ciao Lucio,sono una ragazza di 29 anni al quarto mese di gravidanza. Non appena ho saputo di essere incinta ho sospeso gradualmente la cura in accordo con la mia psichiatra psicoterapeuta.Soffro di doc ma si tratta di ossessioni non compulsioni. Quando ho iniziato il percorso con lei avevo paura di farmi del male adesso ho pensieri legati al mio ex ragazzo..sono stata con lui dai 15 ai 19 anni quando m ha lasciata m hanno ricoverata in una clinica psichiatrica lui non m ha mai chiamata…a distanza di 10 anni mi viene da scrivergli e infamarlo. Quando sento quella vocina ho tachicardia e calore. Io non credo molto nella psicoterapia xke non ho risolto nulla anke se sono cresciuta molto e diventata indipendente…i miei m hanno sempre tenuto sotto una campana di vetro. Cosa mi consigli? Non so dove sbattere la testa adesso ke non posso prendere farmaci.
È utile mi dovrebbe servire per combattere questo disturbo ossessivo compulsivo ke ho da quasi 14 anni, sono andato dagli psicologi ma nn sono riusciti a darmi una risposta, da oggi in avanti seguirò questi tuoi consigli.
Io ho da molti anni un doc molto forte ho girato ma senza risultati se potete darmi un consiglio ve ne sarò grato grazie
Ciao a tutti soffro di doc da molto tempo doc da relazione ma mi chiedo io nn riesco a capire l’urlo di dolore !il messaggio che mi vuole dare !!!sto impazzendo
Davvero un bel articolo che aiuta molto a riflettere che tutti noi possiamo superare qualsiasi ostacolo basta solo la volontà!!
Anche io ho pensato cosi di essere vicinissimo di superare il doc, tra l’altro in pochissimo tempo 5-6 giorni e nonostante avevo consapevolezza dei meccanismi del doc, ero stra sicuro ma tantissimo oramai pensavo di uscire dal tunnel di superare le mie paure, che nonostante mi sia ripetuto che era normale che ci siano delle ripetute che faceva parte del gioco, ero salito a un livello che avevo neutralizzato molti meccanismi del doc, e che non ci cascavo piu.
Durante i primi giorni settimane di grande ansia sorridevo e credevo ed ero straconvinto che era un corso naturale nonostante la fortissima ansia e paura io sorridevo: sembra allucinante ma e cosi.
Ci sono ricascato incredibilmente non ci potevo credere nonostante mi ero ripetuto che era normale che ci fossero ricadute non lo accettavo probabilmente perche ero vicinissimo a superare il solco, durante quei momenti mi sono accorto che era facile neutralizzare il doc, e dopo la ricaduta pesante pessantissima potentissima molto DURA da digerire nonostante mi fossi detto che era solo una ricaduta e che mi sarei rialzato ( scusate ste sto ripetendo le stesse cose) dopo esserci ricascato di nuovo incredulo o pensato in quei momenti di farla finita sapendo che l’ansia era diminuita drasticamente e che ero piu consapevole, Era un pensiero che non mi e venuto neanche quando la mia autostima era bassissima, ora invece paradossalmente che ho capito piu meccanismi e ho meno ansia, volevo farla finita un’idea che volevo immediatamente scacciare subito non ci volevo pensare minimamente.
Ma quell’idea mi ritornava sensazione orribile, quasi da rassegnato che non avrei potuto realizzare i miei sogni e tutto il resto, essendo consapevole che l’autocomiserazione e da evitare come la peste, nonostante abbia avuto un carattere cosi forte durante tutto quel tempo dove il doc era a livelli altissimi.
Ora dove si sono abbassati molto volevo arrendermi che avrei rinunciato ai miei sogni, che avrei vissuto con il doc per tanto tempo, (quando ho letto che persone ne hanno sofferto per piu di 20 anni) Il mondo mi si e crollato adosso avevo paura di non realizzare i miei sogni che fin da bambino volevo realizzare, di convivere con questo problema per 20 anni era una cosa che… non ci volevo pensare ho solo 15 anni e devo convivere con questo doc per tutta la vita pensavo tra me e me, (sapendo che l’autocommiserazione e un meccanismo del DOC) ed li che ho pianto essendo consapevole che ho fallito quando pensavo di avercela fatta, non ho pianto quando l’ansia ha raggiunto livelli bassi e nemmeno la paura, ma quando avevo l’autostima a pezzi (nonostante sapendo che era una delle linfe del doc ne ero consapevole c#zz#) in quei momenti cercavo di reagire che tutto sarebbe passato che dovevo avere pazienza che tutto si darebbe normalizzato,(Scusate se mi ripeto??☺) Bhe che ride in quei momenti mi sentivo distrutto,( al dire il vero mi e capitato qualche minuto fa/ora,) e come non so per fare un’esempio visto che sono un grande appassionato di calcio: Le finali di champioms come Milan 3-3 liverpool dove nel primo tempo il risultato era per 3-0 per il milan dove ti sentivi invimcibile, pensavi di vincerla e li ti scivola dalle mani, un’altra similitudine Juve 1-4 Real dove si credeva di avercela fatta, ma si riceve una batosta tremenda dove capisci che manca un piccolo step per farcela ma allo stesso tempo sembra enorme.
Ecco io mi saro sentito come in quei momenti bui e tristi.
Ma anche se so che e stata una batosta enorme mi sto rialzando piano piano sapendo che riparto da un checkpoint e non dall’inizio, la mia autostima sta aumentando proprio ora che sto scrivendo, e mi ripeto che non mollero mai che se devo cadere 1000 volte lo faro e ne usciro vincitore quale io sono e sono sempre stato, (Sono sempre stato molto fiducioso delle mie qualita che possono essere interpretate come arroganti ma non lo sono sicuramente, proprio per questo mi sono impressionato dalla mia bassissima autostima) non sara facile ma sono sicuro che ce la faro e vincero questa guerra costi quel che costi. ( e qui non sta subentrando il coraggio che e momentaneo ma la CONSAPEVOLEZZA di potercela fare)
Ringrazio lucio di tutti i consigli spero possa leggere questa mail anche se so che e difficile, a tutti voi voglio dire di mollare mai qualsiasi cosa accada e un’altra cosa Lucio parla della lidership e della agressivita positiva maschile, ma so che anche le ragazze hanno una forza enorme molto superiore a quella maschile e di questo ne sono certo e a tutte quelle ragazze che soffrono di DOC sono fortissime e sono sicuro che ne usciranno poi forti di prima.
Rep
Ciao Lucio, ho letto profondamente il tuo articolo e in molte cose mi sono rivista.
La prima volta che ho sofferto di DOC avevo 12 anni (adesso 21).
Penso che la causa scatenante del disturbo compulsivo ossessivo sia stata dovuta ad una serie di avvenimenti che mi hanno segnata profondamente: la morte di mio nonno e l’operazione di mia madre (andata a buon fine).
Le mie fissazioni/ossessioni riguardavano principalmente: la morte,la paura di poter fare del male ai miei cari, soprattutto al mio fratellino che amo più di me stessa, pensando di non voler più bene a loro, alle malattie etc.
Il più delle volte ne parlavo con qualcuno, tipo con mia madre, anche se non entravo spesso nei dettagli. Poi, tutto questo passò, di punto in bianco, per poi ricadere nuovamente tra le grinfie del DOC quando meno me lo aspettassi.
Insomma, ho vissuto periodi in cui oscillavo tra “vivere bene senza alcun tipo di preoccupazione e/o ossessione” e “vivere con l’ossessione del DOC”. Le ossessioni, il più delle volte, sono state quelle che ti ho accennato precedentemente, ma adesso mi ritrovo nuovamente in questo tunnel da qualche settimana e non so come uscirne.
Adesso l’ossessione riguarda il ricordo del passato. Mi capita di pensare ad avvenimenti successi con il mio ex o con un ragazzo con il quale mi frequentavo, e in particolare con quest’ultimo con la quale sono stata pochissimo, tipo un mese e mezzo (di cui non me ne importa nulla e di questo ne sono consapevole).
Il punto cruciale del problema è questo: è come se la mia mente rivivesse quel determinato momento, di un giorno qualsiasi passato con questo tizio. Ho delle immagini in testa, ma mi rendo conto di non ricordare determinati dettagli, anche se poi so bene come sono andate certe cose. Il DOC attuale mi fa soffermare sui dettagli che non ricordo bene, dettagli che per me sono inutil, e ne sono consapevole di questo, ma che intanto vivono costantemente nella mia testa e questa cosa mi fa stare male. Della serie: “E se non avevi messo questo? E se non è reale quello che ricordi? E se la cosa fosse andata diversamente e tu ricordi quel momento in questo modo?” Dopo queste domande ripetitive, come se fossero dubbi esistenziali, mi appaiono determinate scene in mente, riguardante sempre quel tipo di avvenimento.
Cosa posso fare per smettere di stare male per questo tipo di ossessioni che mi rendo conto possano essere banali? Il passato è passato. Non a caso sono passati due anni e mai mi sono posta questi problemi, infatti sono spuntati di punto in bianco da pochi giorni.
Adesso sono fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo che amo da morire, proprio per questo pensare di avere questo tipo di DOC mi fa innervosire, perché mai e poi mai mi sono posta questi problemi in passato. E tra l’altro so perfettamente che non me ne importa più niente di quello che è successo tempo fa, però la fissazione persiste. Come posso spazzarla via? Determinate volte mi sento come se la testa galleggiasse in aria… E’ una sensazione terribile!
Sono affetta da ossessioni e compulsione da suicidio…più mi dico che non devo pensarci e più i pensieri vanno lì! È assurdo…mi prende un’angoscia devastante e un’ansia fortissima! Non so più che fare…ci sono momenti in cui mi rendo conto che non ci penso da giorni e sto proprio bene…ma poi quando mi rendo conto che non ci sto pensando ecco che ritornano! Ma io non voglio morire!
Ciao Lucia,
mi chiamo Mauro e ti capisco benissimo in quanto le ho anche io..
Soffro di Doc da 8 mesi ed è la seconda volta che mi viene. Lo ebbi la prima volta a 14 anni e mi durò un anno,oggi ne ho 46 e ho attraversato una marea di paranoie..le ultime arrivate sono proprio quelle..lo so si sta malissimo ma devi anche capire che è come nei sogni..vogliono dire l’esatto contrario,che vuoi vivere!!
Ho accettato il tutto da 1 settimana e sta cambiando qualcosa in me.La mia forza è aumentata così come la consapevolezza.
Quindi il mio consiglio è di non farci la guerra,accetta tutto come un momento della vita che passerà ma che ti aiutarà a capire meglio chi sei e cosa vuoi..Non darci peso sono solo proiezioni mentali..Pensieri che facciamo veramente tutti nella vita ma essendo noi in una fase di fragilità e angoscia ci ossessioniamo davvero con niente!
Credimi non preoccuparti,sono solo PENSIERI NON FATTI!!!!
Un abbraccio
Mauro
Lucio il tuo blog mi sta aiutando moltissimo.Volevo sapere se l’attività di questo blog riprenderà oppure no.
grazie per quello che hai scritto e quello che fai.
Grazie davvero bellissimo questo articolo 🙂
Ho letto questo articolo e lo trovo molto interessante..grazie un’abbraccio..
Aiutami..sono in uno stato pietoso
Lucio una richiesta di precisazione sulla falsità dei pensieri del Doc. Nel mio caso immagini e pensieri sono tratti della vita reale. Orrori reali visti ai danni di persone e indifesi animali. Oltre a tutto il resto descritto, naturalmente. Ti chiedo se l’approccio per gestire il disturbo è sempre il medesimo. Grazie, Diego.
Ciao, i miei pensieri doc che fanno lavorare inutilmente il mio cervello si scatenano quando sono consapevole di una telecamera puntatami addosso, troppe volte purtroppo, ma dipende anche dal contesto che richiama o meno pensieri ossessivi, falsi, ma che comunque fanno male.
Il cervello ho osservato che fà queste operazioni mentali masochistiche, in presenza della telecamera ed in determinati contesti: allora, c’è la telecamera, qual’è quindi l’idea peggiore che mi potrebbe venire adesso dinanzi a questa telecamera mentre sto facendo questo o quest’altro? La maggior parte delle volte rimango concentrato, ma a volte ritorna il doc. Il problema è che la elabora da un momento all’altro in pochissimi nanosecondi ed io penso:
oops, ora siccome [sto leggendo/guardando/facendo/mi sta avvicinando la tal dei tali/in questo posto ci sono queste cose etc etc] allora davanti alla telecamera potrei apparire (in base alle situazioni) [antipatico/imbranato/nerd/timido/qualcosadipeggio e chi più ne ha più ne metta] e via via cose che non vorrei MAI ma che il cervello masochisticamente elabora/simula facendomi sentire a disagio, una specie di coda di paglia forzata o auto-indotta dal doc.
Se non c’è l’osservazione esterna il doc non scatta.
Spesso mi viene il panico ma ora arrossisco meno rispetto solo a qualche mese fa, mi capitava di arrossire spesso durante la brevissima crisi di panico, che in realtà dura solo pochi secondi, l’arrossimento durava di più rispetto al panico.
Ho notato che alcuni parenti si divertono con queste cose interpretandole da ignoranti in modo sballato, e se glie le spieghi ti danno semplicemente del matto, non possono capire la situazione.
Altro esempio: il pensiero negativo era che potevi sembrare imbranato? Lo interiorizzo e incredibilmente a volte accentuo l’imbranaggine, il tutto a volte con un pizzico di panico, dipende dalla gravità del pensiero ossessivo, e così via fino a cose davvero ironiche e false, come tu insegni divulgando le insidie di questa bestia chiamata DOC.
Ebbene, in un ambiente familiare dove sono certissimo di non essere ripreso o guardato da esterni o da persone non strettamente della mia famiglia, questo non accade, in quel momento la mia mente è certa di non essere osservata da esterni, quindi il cervello rimane buono, non scattano pensieri ossessivi, qualunque sia il lavoro o l’hobby a cui mi sto dedicando, il cervello rimane buono, senza pensieri assurdi, quindi il vero motivo che puo’ scatenare da un momento all’altro il doc è la consapevolezza di essere osservato da esterni, con telecamera o meno ed in base a circostanze che potrebbero farti venire il pensiero ossessivo, credo sia una “coda di paglia ossessiva”, in genere la “coda di paglia” ha qualcosa di vero, invece qui si parla di DOC che simula una “coda di paglia” basata su ossessioni, quindi su menzogne.
Purtroppo non è una cosa sempre evitabile, si va da una parte e dell’altra, compleanni, eventi etc e c’è sempre una telecamera prima o poi, diciamo così.
Credo di aver capito il meccanismo martellante a causa del quale sono arrivato a questa spiacevole situazione di consapevolezza e come si sia attivato il doc, ma averne capito le dinamiche tecniche non serve a nulla, non posso stare chiuso in una stanza e leggere soltanto dei libri cartacei e stare lontano dalle telecamere o da esterni in modo da rimanere concentrato e non rischiare pensieri ossessivi.
Anche se sono pensieri senza senso creano un disagio terribile.
Ho fatto nel tempo ad esempio il test di fare la stessa attività di lettura con un libro cartaceo e fare la stessa cosa (leggere) con telecamera, il risultato è stata l’assenza di pensieri DOC con il cartaceo e la possibilità imprevedibile di pensieri DOC quando c’era la consapevolezza di essere osservati da esterni.
E’ come se alla presenza della telecamera il cervello decidesse di attivare questi meccanismi, mentre senza la telecamera, mentre ad esempio leggo un libro cartaceo, niente di niente, l’assurdità non ha alcuno spazio nel cervello.
Quindi, cosa fare? “Diciamo, evitare di andare ad eventi dove si viene ripresi da telecamere per non far scattare questi pensieri senza senso?” Il problema è che molte persone vengono confuse dal mio comportamento, a livello sociale puo’ essere terribile, ma non lo faccio apposta, vorrei guarire e non ho ancora trovato un metodo efficace.
Ricapitolando:
1) la telecamera o cmq le osservazioni esterne scatenano pensieri ossessivi in vari contesti, pensieri falsi, ma che mettono cmq a disagio, il cervello li crea proprio perchè tu diprezzi quel pensiero, ed è molto creativo nel trovare il pensiero che tu più detesteresti davanti alla telecamera.
2) non posso far esplodere tutte le telecamere ogni volta che ne scopro una, oppure dire a una persona, <>, sarebbe ridicolo.
3) la colpa del DOC (che ho da circa un anno) non è mia, ma diciamo che ne ho identificato le cause di attivazione.
4) non ho trovato un sistema per disattivarlo, l’unica soluzione trovata sino ad ora è stata spegnere le telecamere, cosa impossibile da fare sempre.
Specificamente a questa “attivazione da telecamera” o “attivazione da osservatori esterni”, potresti consigliarmi un metodo con il quale potrei combattere meglio questa bestia? Grazie infinite Lucio!
Questo doc che mi ritrovo da circa un anno proviene da un martellamento psicologico nemico, negli anni non mi era mai capitato di essere sottoposto ad un martellamento simile, ma è successo, ora VOGLIO SOLO ELIMINARE IL DOC, ma il metodo indicato qui non funziona, cos’altro posso fare?
La cosa è grave e Dio solo sa quanto è necessario sopportare per non perdere la pazienza. Il sintomo dell’arrossimento grazie a Dio si verifica un po’ meno in questi ultimi mesi, ma il DOC rimane e mi mette a disagio, è insopportabile, non lo auguro a nessuno. Qualcuno ha risolto? Altri metodi? Grazie
Grazie per tutte le risposte, ma questo è un sito bulgaro?
Ciao volevo sapere se la meditazione scientifica va bene?
Ciao Lucio,
ho trovato questo tuo blog e lo trovo bellissimo. Io, a seguito di un periodo di forte stress, ho sviluppato un brutto doc. In realtà era già comparso in passato. Ma stavolta ha una violenza e intensità incredibili. La cosa che mi fa più rabbia è che stavo finalmente meglio dopo mesi.. avevo capito come non dare importanza ai pensieri intrusivi e alle ossessioni ma oggi ho avuto una forte crisi, mi sono scontrata con mia sorella perché non capiva i miei rimuginii nel tentativo di calmarmi e continuava a contraddire cosa dicevo (per me le rassicurazioni) e a mettermi in testa altri doc.
Quindi ha distrutto le mie rassicurazioni e ho dato di matto. Ho urlato come una pazza, in modo disumano, sbattevo le mani e a un certo punto ho avuto un’esperienza orribile, credo un attacco di panico. Non sentivo aria, avevo dolori allo stomaco e allo sterno e mi è venuto formicolio alle mani e ai piedi che si sino irrigiditi. Questa volta non riesco a pensare in positivo come ho sempre fatto.. E ho paura di “non tornare più come prima”. Non mi era mai successo. È normale poter avere una reazione simile? Sono molto spaventata perché ho perso completamente il controllo.
Salve a tutti ionsoffro da 4 anni pesantemente di compulsione verso l'acqua ne bevo a bidonate tutti i giorni e solo oggi ho saputo che non é una dipendenza ma un comportamento doc
Ciao
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Io soffro di questo disturbo…
Ho paura di poter far del male a mia mamma,che premetto adoro…
Subito è iniziato nel 2003 verso mia nipotina di 2 anni.
Lo psichiatra mi ha prescritto elopram e lexotan.
Quest'anno mi è ritornato cambiando soggetto,ovvero mia madre.
Nuovamente lo psichiatra mi ha cambiato cura.
Prescrivermi fevarin e quietapina.
Vorrei uscirne e vorrei smettere anche i farmaci.
Grazie per aver letto.