Questo è il secondo di una serie di tre articoli sul tema dell'accettazione. Per leggere gli altri puoi cliccare sui link qui sotto:
1. Accettare i pensieri intrusivi
3. Accetare le emozioni nel Doc
Nello scorso articolo sui pensieri intrusivi abbiamo introdotto il concetto dell’accettazione come cura dei pensieri ossessivi e come passo chiave per la risoluzione del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Questo sulla base dell’idea che i pensieri intrusivi diventano ossessivi a causa del nostro desiderio impellente di liberarcene.
L’ avversione nei confronti del contenuto del pensiero ossessivo, che a causa della distorsione provocata dall’ansia prendiamo per vero (quando invece vero non è), provoca una lotta senza fine, combattuta a livello razionale, che di fatto alimenta proprio quei pensieri che vorremmo scacciare, fino a provocare il cortocircuito del Doc.
Per smontare questo meccanismo e fermare i pensieri ossessivi diventa allora necessario assumere un approccio paradossale e contro-intuitivo, per chi soffre di Doc: quello di far scorrere i pensieri liberamente, come facciamo con le altre decine di migliaia di pensieri che affollano la nostra testa tutto il giorno, senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
Prima di fare questo è però necessario comprendere e padroneggiare questi concetti:
- i pensieri intrusivi, anche se sembrano dannatamente veri (quando l’ansia è alta o siamo confusi e stanchi) in realtà sono assolutamente falsi (o come mi hanno fatto giustamente notare, per alcuni tipi di Doc sono talmente improbabili da risultare impossibili, mentre per altri sono proprio falsi)
- continuando ad usare le soluzioni usate fin qui (ragionare, discutere, testare il contenuto dei pensieri oppure cercare di cacciarli via) non si ottiene il risultato sperato (altrimenti non staresti leggendo questo blog.)
Se il primo punto non ti è chiaro, non proseguire nella lettura, perchè potresti fraintendere il significato della parola "accettazione". Come ho spiegato nell'articolo precedente infatti, è la presenza dei pensieri, l'oggetto della nostra accettazione, non il contenuto.
Se questo è chiaro, possiamo cominciare!
Coltivare un atteggiamento di accettazione non è affatto facile. E un po’ come dire “smettila di pensare” ad uno che fa del pensiero costante tutto il suo mondo. Grazie tante, lo sò che devo smettere di pensare, ma come si fa?
Cerchiamo allora di capire che cosa si intende davvero per accettazione e perché questo concetto può non solo essere la cura per ansia e pensieri ossessivi ma anche cambiare tutta la nostra vita donandoci grande stabilità interiore ed una serenità costante.
L’accettazione in Natura: esempi realmente accaduti!
L’accettazione è uno dei più comuni fenomeni esistenti in Natura.
Hai mai avuto un animale domestico? Io ho due splendidi gatti. Mi colpisce tutte le volte il loro dignitoso comportamento nel momento in cui stanno male a causa di qualche indisposizione: semplicemente e quietamente, non fanno nulla!
Non rompono le scatole al prossimo (cioè a me), non si disperano, non chiedono rassicurazioni, non vogliono medicine, non corrono da una parte all’altra freneticamente ed in preda al panico. Invece, semplicemente, si mettono quieti in silenzio ed aspettano, finché il dolore non passa per conto suo e la Natura fa il suo corso. Accettano il loro dolore senza nemmeno sapere di farlo. E così facendo vivono momento per momento.
Altro esempio: ti sei mai rotto un osso? Io si, un piede. E’ una grande rottura di scatole, obiettivamente. Ma c’è una cosa importante che ho imparato quando è accaduto. Non ci puoi fare niente. Puoi lamentarti, imprecare, disperarti quanto vuoi, ma tutto ciò non serve a restituirti la funzionalità del piede . Una volta che è rotto te lo tieni rotto ed è una cosa che prima impari ad accettare e meglio è.
Certo lo devi steccare e sistemare eventuali problemi seri (fratture scomposte ecc…). Ma questo non “aggiusterà” l’osso. Semplicemente faciliterà qualcosa che il corpo umano fa senza bisogno che né tu né il medico ve ne preoccupiate: guarigione naturale.
Cosa succede se invece cominci a fare di testa tua, a togliere il gesso perché “prude” e a muovere il piede perché “ho sentito che è meglio non lasciarlo fermo”? Che il tuo intervento, nato da una non accettazione della realtà presente, di fatto ostacola la guarigione naturale. Oltre che a crearti nuova ansia e frustrazione
Perché di fatto è proprio l’avversione verso qualcosa che c’è e secondo i nostri piani non ci dovrebbe essere a creare il turbamento che poi ci tiene in scacco. Mentre invece prendere atto della realtà ed accettarla così com’è, pur con tutti i suoi fastidi e le sue sofferenze, fa si che paradossalmente quelle sofferenze e quei fastidi inizino a smettere di essere tali.
La non accettazione è sofferenza
Con questo non stò dicendo naturalmente che se abbiamo mal di testa dobbiamo stare zitti e fermi senza prendere medicine. Sarebbe assurdo. Ma è assurdo anche continuare a lamentarsi, sperare ossessivamente che passi, andare 10 volte dal medico, pensare che sia una malattia incurabile ecc… ec…
Cosa possiamo fare invece se abbiamo mal di testa?
- Prendere atto che c’è un dolore ed un fastidio ed accettarlo. Si lo sò che era meglio se non c’era… ma adesso c’è e questa è la realtà dei fatti.
- Prendere il rimedio che usiamo di solito in questi casi e sederci sul divano.
- Aspettare.
- Fine della storia.
Ogni altro psicodramma è un processo mentale di non accettazione. Qualche esempio?
- Oddio quanto fa male questo mal di testa, è terribile!
- Speriamo che passi entro mezz’ora che più tardi devo uscire a tutti i costi
- Non è possibile che mi venga così spesso… devo fare qualcosa…
- Uff non è ancora passato quanto ci mette?
- Ma perché tutte a me?????
- Uffa non ne posso più… non lo sopporto piùùù… bastaaaaaaaaaaaaa!!11!!1!
Tutto questo dialogo mentale (che capita sistematicamente) è un qualcosa che avviene nel mondo della mente (perché nel mondo della realtà tu sei seduto sul divano in silenzio e aspetti) e di fatto aggrava la situazione. Infatti al dolore fisico del mal di testa si aggiunge il dolore mentale del rimugino, dell’insopportazione, dell’ansia e della frustrazione.
La storia dell’uomo colpito da due frecce
Il Buddha (un giorno parleremo di questo genio assoluto che ha cambiato il corso dell’umanità) ha tenuto uno splendido discorso che ci può aiutare a capire meglio la situazione. A chi gli chiese:
“Qual è la differenza tra il saggio e lo sciocco davanti alla sofferenza? “
Lui rispose con questo esempio:
“Un uomo colpito da sofferenza è come chi viene trafitto da una freccia.
Lo sciocco allora si preoccupa, si agita, piange, grida, si batte sul petto, perde il senso della realtà. Gravato dalla sofferenza, reagisce con avversione. Così egli fa esperienza di due dolori: quello fisico e quello mentale. E’ come se fosse colpito da due frecce invece che da una.
Il saggio, quando prova una sensazione spiacevole, non si preoccupa, non si agita, non piange, non urla, non si batte il petto, non perde il senso della realtà. Non reagisce con avversione ma accetta il dolore e lo vive senza fuggirlo, con un atteggiamento di distacco. Così facendo, è come se fosse colpito da una sola freccia invece che da due.”
Questa storia, che trovo stupenda e che applico ormai da anni in ogni aspetto della mia vita, con grandissimo beneficio, è una metafora perfetta di come l’accettazione possa contribuire fortemente a ridurre fortemente la sofferenza provocata dall’ansia e dai pensieri ossessivi.
Differenza tra accettazione e passività
A questo punto potrebbe venire il dubbio: "Ma se io accetto una situazione così com’è, senza interferire, come mi tiro fuori dalla melma? Come faccio a guarire e ad evolvere?"
E’ una domanda più che lecita. L’equivoco nasce dal fatto che siamo abituati a pensare all’accettazione come un sinonimo di passività ed inazione. In realtà è proprio il contrario.
L’accettazione è una forma consapevole e attiva di non “reazione” atta a non soffermarsi più del dovuto su una situazione sfavorevole, prendere coscienza del problema ed iniziare ad agire consapevolmente per risolverlo.
Rileggi questa frase e stampala a fuoco nella mente perchè è fondamentale. Io aspetto!
Riletta? Ok proseguiamo.
Spesso infatti è proprio l’accettazione della situazione a permetterci di AGIRE (e non reagire) nel modo migliore. Se ti si allaga il pavimento del bagno ti fermi a riflettere per ore su quanto l’Universo ti è avverso oppure prendi il telefono e chiami chi di dovere per sistemare la situazione?
L’accettazione della realtà e del momento presente è anche la base di tutte le arti marziali. Dove non c’è il tempo per pensare a quanto fa male l’ultimo pugno e bisogna essere radicati nel momento presente, per evitare il colpo successivo.
Che rapporto c’è tra l’accettazione di una situazione spiacevole (come per esempio quella di avere il Doc) e l’agire che porta poi ad una nostra evoluzione? Molto semplicemente, prima accetti la situazione spiacevole, prima ti puoi concentrare sulla sua risoluzione e quindi agire.
prima accetti la situazione spiacevole, prima ti puoi concentrare sulla sua risoluzione e quindi agire.
Tradotto nel nostro settore: prima accetti di avere il Doc, prima smetti di concentrarti sul contenuto e inizi a ragionare sui meccanismi.
L’accettazione come cura dei pensieri ossessivi
Quando i pensieri ossessivi si fanno sentire e l’ansia ci colpisce con il suo pugno di ferro, abbiamo due possibilità:
1) Andare nel panico, disperarci, lamentarci, chiedere perché proprio a noi… così facendo è come se fossimo colpiti da due frecce. Quella del dolore causato dal pensiero ossessivo e quella di tutto il carico che creiamo noi in seguito.
2) Accettare l’ansia ed il pensiero ossessivo e non reagire, né giudicarlo, né dargli alcun tipo di etichetta. Non coltivare l’avversione al pensiero ma accettare la sua presenza e radicarci nel momento presente, (per esempio portando gentilmente e dolcemente l'attenzione sul respiro oppure concentrandola sull’attività fisica che stiamo facendo), fino a quando l’impulso iniziale provocato dalla prima freccia (il pensiero ossessivo) piano piano si esaurisce.
Se in risposta ai pensieri ossessivi seguiamo il primo modo, cominciando a ragionarlo, a bloccarlo, a discuterlo, a compulsare, a scacciarlo, a giudicarci per aver avuto quel pensiero, o a fare ogni altra cosa fatta finora per cercare di invalidare quel pensiero, stiamo uscendo dal mondo della realtà per entrare in un lungo e doloroso processo mentale di rimugino e dialogo interno che può durare diverse ore, fornendo ulteriore carburante alla nostra situazione negativa, alimentando l’ansia, la depressione ed i sensi di colpa, lasciandoci infine stremati, disperati e senza aver risolto niente.
Siamo così colpiti non da una sola freccia, ma da due, tre, quattro, dieci! La freccia della sofferenza e quella delle innumerevoli reazioni ad essa.
Se invece seguiamo il secondo metodo, evitiamo di reagire e coltiviamo un atteggiamento di non belligeranza nei confronti di quello che accade, riusciamo ad eliminare la freccia dell'ostilità grazie alla nostra stabilità mentale, alla non reattività, al non attaccamento.
ESERCIZIO:
Tutte le volte che stai rimuginando disperandoti per essere la persona più perseguitata al mondo, ricorda la storiella delle due frecce: hai un’altra possibilità per vedere le cose, accettando il momento presente così com’è e radicandoti in esso, per esempio con l’esercizio della concentrazione sul respiro oppure concentrandoti sulla realtà (dove sono fisicamente? Cosa stò facendo? Cosa dovevo fare prima che arrivasse il pensiero intrusivo e mi distraesse?)
Come eliminare i pensieri ossessivi
“Lucio, ma io non posso farci niente, la mia mente fa tutto da sola…”.
E’ vero, ma fino ad un certo punto.
I pensieri negativi ricorrenti continueranno ad arrivare ancora per un bel pezzo (altrimenti non sarebbero ossessivi) ma quelli sono pensieri automatici involontari . Mentre l’altro ingrediente della ricetta è il tuo pensiero volontario, che usi per spegnere/distruggere il pensiero automatico. E’ questo che dà origine alla lotta mentale che è la fonte della persistenza e della sofferenza del Doc.
Se due elefanti lottano, chi soffre è l’erba (cioè il campo da gioco, cioè tu)
Che cosa fare allora per mettere fine a questo processo e fermare i pensieri ossessivi? Accettare che ci siano e lasciarli scorrere, senza seguire le mille evoluzioni del pensiero. Ed accettare anche il fatto che continueranno ad esserci per un bel po’.
Ovvero fino a quando il tuo cervello capirà finalmente che per te quei pensieri non sono un problema (glielo devi insegnare tu, con pazienza e determinazione), che ti lasciano indifferente e che non hanno nessuna importanza. Allora comincerà finalmente a smettere di sottoporli (gradualmente) alla tua attenzione. I pensieri ossessivi passano, se li lasci passare…
Ecco come si eliminano i pensieri intrusivi negativi
Conclusione
Abbiamo fatto un altro passo dentro al concetto dell'accettazione. Nel prossimo articolo vedremo come questo concetto possa essere applicato all'ansia ed alle altre emozioni che caratterizzano ogni fase del Doc.
Nel frattempo se hai delle domande o vuoi dire la tua, puoi farlo nei commenti qui sotto!
….e perseverando nel concentrarci sempre sul meccanismo e mai sul contenuto delle ossessioni(come già asserito più volte) ,rieduchiamo la ns mente a funzionare in modo corretto. Qualu nque pensiero deve scorrere,QUALUNQUE.
Quando arriva un ‘ossesione, CON GENTILEZZA verso noi stessi e senza giudicare ,puoi portare la tua attenzione al respiro ,alle sensazioni del corpo,CON UN ATTO DI VOLONTÁ. …….
e di più sarà rivelato. Buona giornata a Tutti
Sì, ho usato la parola facile. Abituatevi all’idea.
https://medium.com/@rozmarikanu/come-essere-in-salute-anti-invecchiamento-75440e265c62
Ciao Lucio,per caso sapresti consigliarmi un bel libro riguardo il pensiero e la filosofia buddista? Perchè mi affascina molto 🙂
Lucio volevo chiederti anche un’altra cosa: io sono in una fase in cui ho capito perfettamente la falsità delle mie ossessioni,tuttavia, quando i pensieri intrusivi arrivano,mi viene un pò d’ansia,pur ripeto sapendo perfettamente che essi siano falsi. E’ come se avessi “ansia di provare ansia”, poichè quando c’è essa, non riesco chiaramente a provare tutte le sensazioni positive che invece vorrei. Come posso risolvere questa situazione? è normale provare ansia quando arrivano i pensieri intrusivi, nonostante io abbia la consapevolezza piena della loro falsità? Grazie mille in anticipo 🙂
Si è normalissimo.
Innanzitutto “l.’ansia di provare ansia” è uno dei trabocchetti più comuni del Doc.
Secondariamente, ci vuole tempo affinchè il cervello “automatico” smetta di considerare pericoloso quello che TU hai compreso non esserlo.
E’ per questo motivo che bisogna educare la mente. E per farlo ci vuole tempo e disciplina 🙂
Ciao Lucio! Intanto grazie per questo blog e per il tuo impegno nell’aiutare e sostenere gli altri grazie alla tua diretta esperienza.
Volevo chiederti un consiglio a proposito del “far scorrere liberamente i pensieri ossessivi” e quindi di trattarli come normali pensieri involontari che giornalmente affollano le nostre menti; questo consiglio che ti chiedo deriva da un pò di confusione che mi ha scaturito la tua affermazione, ma prima di fare ciò ti spiego brevemente la mia storia: appena ho avuto i primi segnali (consapevoli) del doc sono andata da uno psichiatra che mi ha dato subito dei farmaci da prendere, incoraggiandomi molto però su una velocissima guarigione, spiegandomi per filo e per segno cosa fosse il doc e spronandomi ad una razionalizzazione dei pensieri e sulla loro assurdità. io però arrivavo da un periodo molto stressante e le sue rassicurazioni erano molto fugaci, nel senso che mi dava sollievo parlare con lui, ma quando mi trovavo sola i pensieri mi tormentavano, credevo a essi perchè non avevo più fiducia in me stessa e inoltre ero in affanno per “aderire” alla pronta guarigione assicuratami dal medico, che però non arrivava. dopo qualche anno passato così, ho deciso di iniziare un percorso di psicoterapia e abbandonare quello con il medico precedente (che tra l’altro mi aveva sempre sconsigliato la psicoterapia). questo percorso, che ancora sto portando avanti, mi ha permesso di conoscere meglio me stessa anche se è molto duro: a volte mi capita di tornare a casa soddisfatta, con qualche nodo sciolto in più, soprattutto perchè mi fa ragionare su come, dietro alle paure dei pensieri ossessivi, si celino insicurezze legate all’infanzia e all’adolescenza, alla mia ansia sociale ecc ecc..altre volte però, come scrivevi tu, sono più incasinata di prima, perchè le “porte” che si aprono sono molte e molte sono anche le riflessioni. E’ qui che deriva il mio grande dubbio/paradosso: dov’è che finiscono le riflessioni compulsive e dove iniziano invece quelle “sane”?
Riferendomi alla domanda che ti ho posto inizialmente, ovvero del lasciare correre i pensieri, trattandoli come se fossero normali, senza riflettere sul loro contenuto e su cosa significano:la mia psicoterapeuta mi ha da sempre incoraggiato a parlare più con me stessa nei momenti di disagio acuti provocati dai pensieri ossessivi e di conseguenza dai picchi d’ansia derivanti dai pensieri e dal fatto di ricollegare lo stato d’animo a qualcosa di reale accaduto nella mia quotidianità (=ricollegarli al loro vero significato); ti faccio un piccolo esempio: ho paura di far del male al mio ragazzo, tanto che il pensiero diventa ossessivo=il tuo ragazzo ha fatto qualcosa che ti ha dato fastidio ma tu non accetti nè di provare rabbia vs di lui (quindi la inibisci) nè accetti di vedere il tuo ragazzo come un qualcuno che potrebbe farti stare male, perciò lo sta punendo in questa maniera, facendoti venire dei pensieri aggressivi su di lui. (spero di essermi spiegata!)
La cosa che mi ha mandata in “crisi” rispetto a quello che hai affermato è: ok, cerco di farli scorrere, di non dare peso al loro contenuto, però, se il loro intento è quello di farmi prendere consapevolezza di altro, di altre mie difficoltà derivanti dalla mia insicurezza (e quindi di elementi del mondo reale), come faccio contemporaneamente a non darci peso ma a capire cosa mi stanno volendo dire? automaticamente se cerco di capire cosa in realtà mi vogliono dire, gli sto anche dando peso, li sto interpretando e anche fermando, senza lasciarli correre.
Grazie e un abbraccio!
Ciao!! Anche io sono molto confusa sul fatto di ascoltarli per un qualche messaggio, o accettarli senza analizzare il contenuto. Hai trovato una soluzione?
Ciao Lucio, sono un ragazzo di 21 anni,Ho una domanda da farti perche anche se leggo tutto il meccanismo dell DOC e di Come funziona non riesco a darmi pace, Ultimamente ho avuto dei pensieri terribili sulla Mia sessualita, una sera stavo guardato le foto Dell attentato che ce stato a stockholma poco fa, io abito in svezia e l’attentato e succiesso in una zona dove io ci passo spesso. Ero incuriosito di vedere meglio cosa era succiesso e guardando le foto e apparasa una con un cane morto e non so come ho sentito un pizico al penetra ma non mi sentivo affatto ecitato, e da cuella sensazione il mio ciervello ha iniziato a domandarsi e se quell pizico lo hai sentito perche ti e piaciuto, e se sei un necrofilo, e da li sono iniziato a stare malissimo perche ho iniziato a credere che mi eccitasse vedere la morte, ho anche iniziato a farmi dei test, masturbandomi e pensando a cuesto oscenita, ma non mi eccitava il pensiero ma mi davanti una ansia assurda, poi mentre compievo la masturbazione, nell’ora della egigulazione pensavo e se in realta sono venuto per cuei pensieri? E se in realta non mi voglia ammettere che mi piace, cioe tutti sti pensieri che mi avvolgono la mente, ora non riesco manco piu a guardare un film di guerra perche se vedo una uccisione o Uno perterra inizio a pensare che mi piaccia ma in realta provo molta ansia, comunque I pensieri di morte gli riesco a neutralizare perche lo capito che bisogna lascargli scorrere e funziona ma ho sempre sto dubbio che mi perseguita, ogni volta che mi masturbo anche se ho fatto 1000 volte il test e non ho provato ecitazione non mI riesco a convincere che non sia atratto, ho anche pensato di essere Uno psicopatico che nella Mia vita ho fatto solo finita di p rövare emozioni, non so piu che fare che mi consigli? Grazie in anticipo
Ciao Emanuele, se posso te ne consiglio uno io, si chiama “felicità in questo mondo” 😉
Buona sera Lucio,volevo chiederle una cosa allora io sono una persona molto emotiva e tante volte casco in una specie di labirinto di pensieri negativi e quindi tendo ad agitarmi e combattere questi pensieri e quindi tendo a star male.Ho fatto caso però che quando sono distratto diciamo per esempio mi innamoro di una ragazza e gli dedico molto non ho piu il tempo di pensare a questi pensieri e quindi sono “felice”ma in certi momenti siccome non ho nulla da fare comincio a pensare anche involontariamente e tendo a pensare a questi pensieri negativi,come posso affrontare il problema quando avviene?tendo anche a pensarci spesso su questa cosa e mi comincio a fare dieci mila pensieri e cosi via, sai consigliarmi?Grazie in anticipo
Ti ringrazio ancora (e probabilmente non smetterò mai di farlo!) per questo blog; per me è stato una manna dal cielo, mi ha ridato la speranza che iniziava a mancare e mi sta aiutando a superare da sola questo problema. Devo ammettere che sto meglio (anche se non so se sia perché la mia situazione sta migliorando o perché il mio cervello mi sta dando tregua!), ma volevo esporti un dubbio. Molto spesso mi capita che, anziché avere dei veri e propri pensieri, ho delle sensazioni fisiche che sono collegati ad essi, ma io non so come far scemare.. Capita ad esempio che stia “bene”, ma che abbia comunque un’ansia immotivata per quel momento di serenità. Oppure capita che non abbia pensiero ossessivi sul mio ragazzo, ma delle sensazioni, come se non lo amarsi più… Non so se mi sono spiegata bene!
Ciao!
Quella delle sensazioni non è una cosa semplice da discutere perchè sono molto “sottili” mentre i pensieri sono grossolani (si distinguono più facilmente).
In ogni caso la stragrande maggioranza delle “sensazioni” di cui ho fatto esperienza e che vedo negli altri sono sempre riconducibili all’ansia ed ai suoi derivati…
E’ più che normali averla, soprattutto perchè molti di coloro che soffrono di Doc hanno un backgroung di quella che viene definita “ansia generalizzata” (magari approfondisci su Google).
L’errore FATALE, che molti fanno (e che facevo anche io fino a quando non ho compreso questo meccanismo), è attribuire questa inquietudine nuovamente al contenuto del Doc, quando in realtà è ansia generica e basta!!
E’ un meccanismo complesso e ne parlerò più avanti!
Ciao Lucio anche io ho un pensiero che nn riesco a cancellare penso che sia stupido perciò mi vegogno anche a dirlo ti spiego all improvviso mi e venuto il pensiero che nn devo indossare più i jeans ma in realtà nn voglio perché mi piacciono ma il pensiero e più forte e nn riasco a pensare il contrario e ciò mi fa star male. Puoi consigliarmi come fare ad allontanare il pensiero?
Il segreto è che non c’è da pensare il contrario. E non c’è nemmeno da allontanare il pensiero.
Se fai questo li stai combattendo, mentre invece vanno lasciati scorrere.
C’è una sola cosa da fare: indossare i jeans.
E chissenefrega di quello dicono i pensieri.
Ciao Lucio ma se li lasci scorrere come dici tu poi si guarirà definitivamente? A volte mi sembra di averli sconfitti e mi pervade un senso di benessere e leggerezza e poi dopo un giorno mi ritrovo nel labirinto e mi viene l’ansia e i sensi di colpa e mi dispero perché penso di esserci ricascata e di non ritornare più nella normalità.
Ciao a tutti, questa è una delle cose che mi chiedo da ormai 4 mesi. Il fatto di confondere in qualche modo pensieri e sensazioni. Perchè sono due cose diverse e secondo me una determina l’altra. Mi accorgo di provare una sensazione di “non presenza” o di sbagliatezza nei confronti della mia fidanzata (da 5 anni) –> allora mi chiedo il perchè, proprio perchè io non vorrei provarla –> sale l’ansia e il panico.
Penso sia normale accettare i pensieri, ma queste sensazioni da cosa sono determinate? L’ansia credo che distorga la percezione, me ne rendo conto perchè ho passato momenti ultimamente in cui ero strafelice e praticamente senza ansia con la mia lei, momenti stupendi, e altri in cui sarei voluto scappare soprattutto durante un rapporto sessuale.
Come può il doc avere così tante sfaccettature in ogni sua manifestazione? può derivare dal fatto che proprio il doc fa perno sulle proprie paure e su ciò a cui più teniamo?
Ciao Lucio
Ho avuto modo di conoscerti all’inizio di questa tua grandissima iniziativa attraverso la quale riesci ad aiutare molte persone nell’ alimentare la speranza che dal doc si può uscire. E’ stata da parte tua una iniziativa veramente nobile di cui ti ringrazio vivamente unendomi a tutti gli altri docker che lo hanno già fatto…….
Quello che scrivi è incredibilmente vero, forse dovrei dire logicamente vero… in ogni caso utilissimo soprattutto per uno come me portato a non accettare la realtà o forse ad averne paura e quindi, come autodifesa, sempre proiettato ad immaginarla (dante diceva saetta previsa vien più lenta) per arrivare ad essa “preparato”, costruendo gli eventi prima che si verifichino come per una sorte di autodifesa.
Pre-penso e realizzo nella mia mente sempre tutto quello che ancora non ho vissuto ma che mi accingerò a vivere (l’incontro di persone, i compiti scolastici quando andavo a scuola, le relazioni in genere, ecc,) rimanendo poi comunque drammaticamente deluso nel riscontrare sistematicamente che gli eventi:
– o si rivelano esattamente uguali a come li ho immaginati io e in tal caso mi trovo a vivere: talune volte un senso positivo di euforia massima e di soddisfazione determinata dal successo per essere riuscito nel portare a termine un certo progetto; talune volte di onnipotenza (perchè significa che sono in grado di sapere a priori come va a finire prima che la realtà avvenga) e talune altre di frustrazione perché non riesco a gustarmi la bellezza di un evento “andato bene” dal momento che cosime lo ero immaginato e preparato da giorni.
– o si rivelano diversi da come li avevo immaginati e quindi senso di insuccesso e di sconfitta perché a quel punto mi dico che non sono capace di fare le cose, che tutte le cose mi vanno male, ecc.
In entrambi i casi un logorio mentale inimmaginabile e terribile.
Mi rendo conto che avrò un gran lavoro da fare in merito all’ “accettazione” allo scopo di riuscire almeno a gestire una freccia alla volta. Grazie e alla prossima
Ciao Ruggero, bellissima la citazione di Dante, che non conoscevo.
Che dire? Hai descritto perfettamente quello che avviene nella stragrande maggioranza della mente degli ansiosi e dei perfezionisti.
Anche io avevo esattamente questo tipo di forma mentis. Credevo fosse un pregio. Poi invece ho cominciato a vedere le sbarre nascoste tra le regole precise di questa costruzione mentale precisissima. Poi è arrivato il Doc e la prigione si è rivelata in tutta la sua devastante perfezione.
Ti lascio con una piccola citazione di un grande maestro indiano: Nisargadatta Maharaj
Ciao io ho 19 anni e soffro di doc fin da piccolo, volevo solo ringraziarti perche attraverso la cura farmacologica e le tue perle ne sto uscendo. un sincero grazie perche quello che stai facendo e veramente meraviglioso
Grazie a te per il tuo prezioso feedback 🙂
Ciao Lucio,ti volevo chiedere ora che sono nella fase in cui ho capito che le ossessioni sono del tutto false,come devo proseguire questo cammino? Cosa devo fare e cosa devo evitare per far andar via i pensieri e soprattutto l’ansia? 🙂
Carissimo Lucio,
Prima di scrivere qualsiasi cosa volevo ringraziarti infinitamente per l’amore e l’attenzione che dedichi alla cura del questo blog, per me e credo per tantissimi altri rappresenta un “porto sicuro” una fonte di preziosissimi consigli dati con una chiarezza che mi fà sempre esclamare “quanto è vero” e “quanto posso farcela”
Ad ogni modo, soffro di doc da quando avevo 22 anni, ne ho appena compiuti 27 e dopo due anni di “pace” il doc è tornato all’attacco più carico che mai nell’utimo anno, accompagnato da una fortissima depressione causata dall’ “esserci di nuovo dentro fino al collo dopo così tanto tempo”
Personalmente sono stata molto sfortunata, poichè pur avendo fatto sin dai primi sintimi molta psicoterapia, solo pochi mesi fà ho incontrato un medico che mi abbia diagnosticato il doc, ciò vuol dire che sin da quando ho iniziato a soffrire di doc, non sapevo assolutamente dell’esistenza di un simile disturbo, quindi l ho solamente alimentato e reso molto forte cercando di scacciarlo e compulsando quasi 24h su 24.
Chiedo scusa se questo commento è molto lungo ma vorrei cercare di essere il più chiara possibile e di conseguenza di aiuto a chi dovesse trovarsi ad un punto del doc simile al mio.
Soffro di doc per lo più riguardante ogni genere di ossessioni pure, dal doc pedofilo a quello aggressivo a quello da relazione che si alternano ad una velocità sorprendente anche durante la giornata.
Ciò che mi rende difficile l’accettazione” è innanzitutto il carico ansioso che fà sempre la sua buona parte, secondariamente (qui è dove volevo arrivare) una paura molto forte che è emersa dopo un continuo compulsare relativa ad un imminente sensazione di impazzire.
Mi spiego meglio, spesso l’ansia e l’angoscia sono talmente forti e mi deconcentrano talmente tanto da qualsiasi cosa faccia, che anche in assenza di ossessioni pure c’è sempre una sensazione di profonda confusione e caos mentale che mi portano a pensare “stai perdendo il senso della realtà, ok è doc ma c’è anche un principio di”follia” non è più compulsare ma è essere impazziti”
Sò che quanto ho scritto è abbastanza paradossale e che è un altro attacco del doc nel momento in cui non dò peso a nessun pensiero e lascio scorrere gli altri tipi di ossessione, semplicemente volevo sapere cosa pensi tu di questo genere di compulsione che io non ho mai sentito citare fin ora.
Provando a riassumere:
Quando riesco a placare le ossessioni più comuni o semplicemente le lascio scorrere, rimane cmq quella di stare impazzendo e una sensazione di parziale distacco dalla relatà nonchè una difficilissima capacità di concentrazione.
Riusciresti ad approfondire questo aspetto del doc?malgrado quest’ultimo mi dica “questo aspetto è comune solo a te quindi non è doc ma sei tu che stai perdendo la ragione” sò invece bene che è un altro dei suoi giochetti.
ti chiedo scusa per essermi dilungata così tanto e spero di essere stata chiara!
Grazie mille ancora per quello che stai facendo!
Un abbraccio
Ciao Sara,
in effetti è un altro dei suoi giochetti…
Da quello che sò (ma non sono molto ferrato sulla materia) la differenza tra nevrosi e psicosi e che nella prima c’è la consapevolezza di avere un problema, mentre nella seconda no. Ovvero, i “pazzi” non sanno di esserlo… secondo loro apparentemente và tutto bene. Nel caso del Doc invece la sofferenza è enorme, e non può essere scambiata per qualcos’altro… Ripeto però informati presso il tuo psicologo perchè non ne sò poi molto.
Il fatto è che, finchè diamo retta ai pensieri (perchè anche quelli che ti dicono “stai impazzendo” sono pur sempre pensieri, che tu riconosci come tali, altrimenti no nstaresti scrivendo qui) teoricamente non c’è limite al grado di “assurdità” al quale possiamo credere.
Esiste il solo limite della fantasia, che per definizione, non ha limite.
Perciò la soluzione rimane sempre la stessa: non dare retta al Doc.
Dopodichè è ovvio che in uno stato acuto di Doc è più che normale essere confusi e sentirsi al limite (dell’esaurimento). ricordo che proprio poco prima di cominciare a stare meglio, ero così terrorizzato da non poter pensare a nulla. Ricordo di aver “coniato” mentalmente l’immagine di un elefante in una cristalleria. Qualunque cosa facessi, qualunque cosa pensassi, avevo attacchi di panico.
Paradosaslmente proprio in quel momento mi sono reso profondamente conto che era tutto troppo assurdo per essere vero, e che una parte di me (quella sana) continuava ad essere assolutamente normale ma preda dei pensieri.
Spero di esserti stato utile…
Non riesco ad inserire un commento,come mai?
Ciao Lucio, grazie per questo bel blog che sinceramente mi fa capire che non sono sola…. Ecco io sono nella fase “elefante in cristalleria” mi rendo conto che tutto mi innervosisce e anche solo guardare la TV mi dà fastidio perché penso alle cose che non ho (stabilità, leggerezza, serenità……) e sono in quel periodo di accettazione DIFFICILISSIMO …. Ho una domanda che può sembrare banale ma credo fondamentale per me: ogni comportamento atto ad evitare l’ansia (tipo…. Non faccio quella strada perché l’ultima volta ho avuto ansia oppure non guardo quel programma etc etc….) in realtà non fanno altro che rafforzarla? E a radicare i pensieri ossessivi? Grazie della risposta!
Ciao sara possiamo sentirci privatamente?
Ciao Lucio! Senti, è possibile secondo te che una volta compreso fino in fondo il meccanismo dei pensieri ossessivi e smantellati lasciandoli correre questi passino anche in un paio di giorni??? Mi è capitato così per paure che siano meno invalidanti e che riguardino solo me e non me in rapporto agli altri…
Ed è altrettanto possibile che svanita un’ossessione se ne presenta un’altra che prima del tutto ignoravamo o non ci faceva paura?
Come evitare che vecchie ossessioni svanite facciano posto a nuove? Grazie
Ciao Leo, si è possibile ma occhio alle ricadute.
Il DOC non si arrende mai facilmente e bisogna tenere in conto eventuali passi indietro.
Si capita molto frequentemente. E’ sempre il Doc che, quando cerchiamo di sottrarci al suo controllo, cambia forma per continuare a fregarci.
Il segreto è sempre lo stesso, non dargli peso.
Lucio,ti volevo chiedere cortesemente qual è il giusto approccio per fronteggiare la cosiddetta “ansia di avere ansia”?
Ciao Lucio! É da parecchio che non scrivo sul tuo blog, infatti mi sono letta tutto oggi tutto ciò che hai pubblicato di nuovo da ottobre fino ad ora.
La mia situazione é ancora quella di mesi fa, ovvero caratterizzata da apatia e assenza di ansia.
L’unica cosa che sembra essere rimasta dalla fasi precedenti é la presenza di pensieri che reputo negativi in base alla definizione fantasiosa e romanzesca che attribuisco all’amore.
Tali pensieri non mi danno più di tanto fastidio nonostante il significato negativo che gli attribuisco e non gli do peso o importanza più di tanto ma mi sono accorta che continuano comunque ad essere parecchio presenti.
Ovviamente non pretendo di provare amore verso il mio partner 24 ore su 24 ma vorrei perlomeno non essere apatica in generale. Come posso provare ad uscire da questa condizione di apatia? E, per quanto riguarda i pensieri, come faccio ad accorgermi quando sono pensieri ossessivi ed intrusivi e a lasciarli scorrere dal momento che non sono accompagnati da ansia (quindi tante volte non li riconosco per tempo)? Per favore , dammi alcune dritte perché ho un forte desiderio di lasciarmi questo benedetto DOC alle spalle e vivere la mia vita il più serenamente possibile!
P.s: visto che ormai ti ritengo un esperto di DOC potresti dirmi se secondo te sono nelle ultime fasi o mi sto solo illudendo e sono ancora tanto indietro rispetto alla fine di questo tortuoso percorso??? 🙂
Grazie mille per tutto l’aiuto che ci dai!!!! :)))))
Ciao Giulia,
il fatto che tu “voglia provare” determinate sensazioni è probabilmente il maggiore ostacolo che ti puoi mettere sul cammino in questa fase.
Inoltre per far passare l’apatia una buona soluzione potrebbe essere quella di concentrarsi sui propri hobby e passioni. concentrarci su cià che ci piace o porci un obiettivo da raggiungere.
I pensieri non li devi per forza riconoscere e catalogare.
Bisogna puntare alla spontaneità, dove tutti pensieri scorrono senza essere classificati e senza dargli particolare peso
🙂
Grazie Lucio per i consigli! Il fatto é che da un anno buono ho iniziato a mangiare sano, a fare un po’ di moto e a studiare per provare ad entrare in una facoltà che mi interessa, quindi mi sto già impegnando molto ma purtroppo non vedo alcun risultato nel campo emozionale e questo mi butta un po’ giu, perché ormai penso di aver perso la mia spontaneità e le mie emozioni genuine…sto continuando tutt’ora con queste attività ma vorrei riuscire a ritrovare me stessa e sconfiggere una volta per tutte il DOC!
Ciao Giulia,
insisti e prova diverse strade.
Imparare ad avere consapevolezza emotiva non è facile,
ma quando ci riuscirai la tua vita migliorerà in un modo che non puoi nemmeno immaginare!
Ciao lucio! Non capisco cosa intendi per consapevolezza emotiva…scusa il disturbo ma sono un po’ ignorantella sull’argomento XD
Ciao Lucio,
ti ė mai capitato quando avevi il Doc di chiederti se ciœ che ti circondava fosse frutto della tua immaginazione? chiederti la distinzione tra realtà e immaginazione….e non solo…avere la sensazione checil proprio passato appartenesse ad un altro,chiedersi se il bambino nelle foto fossi proprio tu…sembra di impazzire quasi…. la dottoressa da cui sono in cura mi ha parlato di derealizzazione e depersonalizzazione sempre come sintomi dell’ ansia….cosa pensi su questo? sarei curioso di un tuo parere grazie ciao
Ciao,
sinceramente a me non capitava… avevo già le mie belle gatte da pelare 😀
Da come hai risposto sembra che tu abbia voluto dire “anche questo per fortuna no!” 😛 effettivamente sembra molto assurda come cosa,ma succede anche questo alle persone ansiose! 😉
No più che altro la mia risposta era qualcosa del tipo: “ok un pò di cose le ho imparate… ma non è che posso sapere proprio tutto su tutto”
😉
Ciao Lucio
volevo chiederti se avevi mai sentito parlare tra le tante testimonianze che ti arrivano di pensieri malauguranti verso persone care e non che fanno sentire terribilmente in colpa…a me succde pure questo e a volte penso si tratti dell espressione di una parte di me cattiva inconscia che non accettandola mi porta a stare in ansia 🙁 tu cosa ne pensi?
Ciao,
tutti facciamo pensieri malauguranti verso il prossimo.
L’errore è invece pensare che se li facciamo siamo cattive persone.
In realtà molto probabilmente sei semplicemente troppo duro con te stesso…
Bellissimo articolo ed utilissimo blog. Il meccanismo che hai descritto mi sembra molto simile a quello della mindfulness. Sto seguendo un programma di MBSR e siamo nella fase dell’apprendere come far scorrere via i pensieri. Mi è davvero molto difficile. È come se non riuscissi ad individuarli. La mente mi appare come un groviglio di cose indistinte e non riesco ad individuare i singoli pensieri per poi lasciarli fluire via. A volte non mi accorgo nemmeno che certe ” cose ” che mi dico sono pensieri. In un precedente articolo hai parlato di problemi immaginari. Anche questi non riesco ad individuarli. Ti faccio un esempio. In questa fase mi ossessiona il pensiero: mi sembra di perdermi qualcosa, di perdere tempo; tutti gli altri viaggiano, ma io non ne ho la possibilità (dovrei andare sola, ma ho paura) e mmi sento sempre ferma, con la sebsazione di perdermi qualcosa. Poniamo che io non presti attenzione al pensiero. Non rimane comunque il problema di non concludere niente, visto che le soluzione (es: trovare un lavoro o dei compagni di viaggio) non è nel breve termine? Tanto agire non agisco lo stesso, perché spesso sono depressa…quindi tanto vale 🙁 insomma un gran casino..non so se mi spiego..grazie mille e compimenti 🙂
La tastiera mi ha fatto fare qualche errore di ortografia. Dimenticavo di dire che anche io, come qualcuno sopra, spesso vorrei arrivare a qualcosa. Durante le sessioni di mbsr spesso mi dico: non fai abbastanza, non senti abbastanza..oppure..relativamente ai pensieri, mi dico: non dovresti pensare, dovresti vedere le cose fluire…questo tipo di ragionamenti insomma
Attenzione che questi sono tutti giudizi.
Il giudizio è un pensiero ed è anche uno dei pilastri del DOC.
Per riuscire al meglio nella meditazione e nella mindfullness il segreto è NON GIUDICARE.
Oppure, ancora meglio, osservare anche il giudizio.
Tra l’altro, il fatto che tu riconosca questi pensieri vuol dire che in realtà hai molta più consapevolezza di quanto credi 😉
Ciao Lucio, ciao a tutti.
Anche io, come tanti a quanto pare, soffro di doc da una vita. Erano anni che pero’ non avevo fasi cosi’ acute.
Quello che succede nella mia mente non so se definirlo film di fantascienza o horror.
C’e’ tanto di quel materiale al momento che se fossi una regista avrei un enorme successo.
Un giorno ho provato a farmi male (solo per vedere se ci riuscivo come per provare a me stessa che non potevo farlo) ma e in quel momento un’ansia bestiale mi ha condotta a credere che stavo sul punto di… Difatti, tanto era l’ansia, che mi sono fatta portare in ospedale da dove, prescrivendo un ansiolitico per un mese, sono stata dimessa dopo due ore di visita preliminare. Il grande problema e’ che ancora “quell’azione”, che mi e’ apparsa come dannatamente in prossimita’ di farmi del male, e’ rimasta nella mia mente provocandomi altre ossessioni del tipo:
Visto che puoi farti del male?
Allora puoi farlo anche ad altri!
E ancora la vivo come avessi “superato il limite” …..
Insomma ho alimentato le mie paure e sono rimasta nel dubbio del “potrei non potrei”.
Il tutto e’ accaduto nel tentativo di cambio del farmaco che assumevo e che non sembrava piu’ avere effetto, ma io ero andata in crisi altre volte negli ultimi 15 anni senza raggiungere questi livelli paradossali…
E’ tutto assurdo e lo so ma tutto sembra accadere davvero.
Ora sono di nuovo in psicoterapia e spero proprio di poter arrivare alla radice di tutto ancora una volta…..
Grazie a tutti.
Scusate non ho fatto caso …
Mi chiamo Palma.
Abbracci a tutti
Ciao Mo,
in effetti non è per niente semplice lavorare sulla consapevolezza dei pensieri.
Ma è molto importante che tu continui a provare. Arriverà il giorno in cui riuscirai perfettamente a vederli passare e li riconoscerai dall’esterno.
Quello sarà il momento della svolta 😉
I pensieri non sono per forza tutti negativi. Per esempio quello di viaggiare è si un pensiero, ma anche un desiderio profondo che chiede di essere rispettato e messo in pratica. Infatti quello che noi ossessivi dovremmo fare SISTEMATICAMENTE è pensare di meno ed agire di più.
Se senti di voler fare un viaggio e sai che non farlo ti produce sofferenza, FALLO.
Non è vero che non hai la possibilità. E’ che ne hai paura.
Ma questa paura di andare da sola è proprio quello scalino che bisogna superare per ambire ad una vita migliore.
Tra noi ed i nostri sogni l’unico ostacolo è sempre e solo la paura. Prima o poi però questa paura dobbiamo affrontarla.
Anche perchè ne stravale la pena.
Non credi?
Buona sera Lucio mi è capitato 13 anni fa di sentirmi male mentre guidavo in macchina e un’altra volta mentre ero al supermercato da allora soffro di attacchi di panico con la paura di guidare e andare al super da sola. Ancora prima di affrontare una determinata situazione la mia mente inizia a pensare : devo prendere l’auto, mi devo allontanare, sono sola potrei trovare traffico e rimanerne bloccata così il respiro aumenta come anche i battiti e allo stesso tempo mi dico che sono pensieri assurdi che sono azioni che potrei svolgere tranquillamente, ( ho sempre amato viaggiare) ma purtroppo nonostante riesca ad uscire e va tutto bene, non mi sento gratificata da ciò e le volte successive si ripete ogni cosa. Ho fatto terapie e prendo farmaci non so proprio cosa fare per uscirne o conviverci in maniera più tranquilla grazie
Ciao lucio volevo chiederti a me capita che se riesco a lasciar scorrerel non identificarmi con i pensieri i giudizi etc… e mi accorgo di non pensare mi capita di dire “wuahooooo non stavo imuginando!!!!!” ed ecco che i pensieri ritornano…..questo perchè forse anche per abitudine tendo a controllare la mia mente (anche senza rendermene perfettamente)cosa ne pensi ?
Secondariamente…alle volte mi chiedo ne uscirò mai……………
Io credo che almeno per me possa essere anche “so che dovrei lasciar scorrere e per paura di non riuscirci penso” quindi anche qui vale il lasciar scorrere…
Rognosetto questo doc
Però ora ho la consapevolezza di ciò che accade nella mia mente……quindi mi fa meno paura
ANZI L’ALTRO GIORNO HO DETTO :GRAZIE PENSIERI VENITE PURE PAURE BUTTATEMI ADDOSSO TUTTO CIO’ CHE VOLETE…SOLO GRAZIE A VOI HO DECISO DI INTRAPRENDERE UN CAMMINO SPERO ANCHE SPIRITUALE (APPENA TROVERO’ UN MAESTRO O EVENTUALMENTE UN CORSO SERIO) E SPERO NE USCIRO’ COME UNA PERSONA MIGLIORE 🙂
MI PIACEREBBE MOLTO AVERE UNA TUA OPINIONE IN MERITO IL CONTENUTO DEI PENSIERI NON LO DICO NE MI INTERESSA IO VORREI CERCARE DI FAR LUCE E CHIAREZZA SUI MECCANISMI… 🙂
Ciao,
è una ottima cosa che tu riesca a non identificarti.
Però da qui ad avere la completa padronanza della mente ce ne passa…
Ti dico per eseprienza che lasciare scorrere TUTTI i pensieri che abbiamo nella quotidianità è una impresa che pochi al mondo sono in grado di fare.
Però noi non miriamo a questo. Il nostro obiettivo è di essere consapevoli dei pensieri ossessivi così da depotenziarli sempre di più.
E’ un lavoro lungo e che richiede pazienza. Ma funziona, un passo alla volta.
Ps: molto bene per quanto riguarda il cammino spirituale 😉
Lucio mi rispondi Sono Mario quello che ho scritto l ultimo commento sotto mi rispondi per favore
Ciao Lucio volevo dirti una cosa
complimenti per questo Blog
ma ogni giorno mi vengono pensieri ossessivi in mente
è per esempio mi trovo vicino alla TV o ecc mi vengono le manie di toccare per evitare che quel pensiero si avveri mi puoi dare una risposta
non succedere nnt perché non ne posso più
rispondimi per favore
Salve, ho appena scoperto questo blog che tratta secondo me argomenti molto interessanti. soffro anche io di pensieri ossessivi compulsivi (ora ne ho uno in particolare che mi perseguita e non mi permettere di vivere serenamente il cercare di raggiungere un mio grande sogno)…spero di riuscire a mettere in pratica ciò che ho letto in questo articolo…
Ciao a tutti….ovviamente anche io soffro ! Doc. Nonostante la psicoterapia niente….
Le mie ossessioni hanno come tema il danno arrecato ai miei figli nel vedermi fare dei tic come ammiccare ….di fatto nn lo faccio in maniera costante ….i miei tic compaiono proprio quando parlo ai miei figli così da alimentare la mia idea di inadeguatezza come madre.
Da un anno la mia vita é un inferno…..nn riesco ad accettare che i miei figli possano vedere un’espressione del mio viso alterata, credo che questo possa creare problemi emotivi a loro. Aiutatemi vi prego
Ciao a tutti…
Ho un problema che ormai è diventato un tunnel
Buio in cui non vedo la luce per uscirne.. soffro d ansia, è la prima volta a che mi è venuta in questo modo infatti sono stata molto male..
Mi sono fissata sulle cose più assurde del mondo, e sono ancora intrappolata in questo circolo, anche se riesco a gestire meglio i pensieri ossessivi.. che ho legato al mio ragazzo e ci sto malissimo perché lo amo tanto e il fatto di avere dubbi e paranoie sulla nostra bellissima storia mi fa stare ancora più male ..
Sono stata da uno psicologo ma non ho ottenuto nessun risultato e visto che mi sono sentita dire che questi dubbi non hanno a che fare con l ansia.. ma forse è vero che non lo amo non sono più andata.. perché io so che lo amo immensamente.. ma l ansia sale e i pensieri negativi mi martellano la testa.. non so se sia doc o meno.. so solo che sono stufa.. attendo risposte Buona serata
Ciao a tutti voi
Da sempre soffro di ossessioni di tutti i tipi.Poi mi sono ammalata di cancro al seno e da allora la mia vita non è più la stessa…Dopo anni di cure e controlli oggi posso ritenermi forse guarita e invece di gioire di ciò ecco il crollo.Nel frattempo ho sviluppato una mania di controllo ( forse appresa negli anni della malattia ) nei confronti di mio marito…gelosie controlli indagini detective oggi lui vive privato della sua libertà personale perché io ho paura che mi lasci…sono diventata insicura su tutto e tutti.Viviamo l’inferno e se anche mi impongo di lasciarlo libero di vivere la sua vita( nel rispetto del nostro legame) il panico mi assale a dei livelli inaccettabili e quando rientra lo assalgo accusandolo di avermi tradita o di condurre una doppia vita così litighiamo e lui mi odia sempre di più…Sono in cura da una psichiatra e faccio psicoterapia e tu non sai che sollievo quando ho scoperto il tuo sito su internet! Mi hai ridato la speranza mi hai fatto capire che è tutto nella mia mente e grazie ai tuoi preziosi consigli ora affronto il problema diversamente e riesco a gestire molto meglio la mia testa con tutte le cazzate che mi manda a dire…Un abbraccio dal cuore a te caro Lucio e a tutti noi ansiosi…siamo creature meravigliose!
Buonasera Lucio ho letto questo articolo per cercare un metodo per risolvere il mio problema che ormai dura da 4 anni,iniziava tutto da ipocondria poi dopo una cura sono guarita ,ma ogni anno tornava e adesso mi ritrovo alla terza volta con ansia e ossessioni. Ho 21 anni e sono seguita da una psichiatra che mi ha consigliato una psicoterapia per evitare che il disturbo tornasse ogni anno,dopo due mesi ho smesso la terapia perche andando li e parlando delle mie ossessioni stavo peggio,quindi ho deciso di tornarci magari quando non ho paura a parlarne…questo tuo netodo lo trovo molto interessante e lo pratichero’ subito!! Perche’ sarei anche stufa
Ciao! Ho trovato il suo articolo molto interessante…Spero legga il mio commento, capisca la mia situazione e mi dia qualche consiglio.. Io soffro di DOC da anni. Fa purtroppo parte della mia vita. Prima, fino a due anni fa non sapevo si trattasse di DOC. Prima avevo quello da controllo, poi fregandomene di controllare sono riuscita a sdradicarlo da sola, ora soffro del Doc da contaminazione, in particolare mi fanno “schifo” diciamo gli handicappati. A volte non riesco nemmeno a pronunciare questa parola. E mi sento ridicola. Quando ho preso coscienza del fatto che i miei ragionamenti non erano normali, cercando su internet, ho visto che si trattava di DOC. Una psicologa da cui andavo me lo ha confermato. Quindi ero sicura che si trattasse di questo. Da questa psicologa ora non vado più. Perchè? Perchè non sapeva come curarmi non essendo specializzata e da quando andavo da lei ero peggiorata, non so se per colpa sua o perchè il doc continuava ad avanzare. Comunque si approfittava di me, del fatto che non sapevo nulla in materia: solo mesi dopo mi resi conto che mi prendeva in giro. Più che altro ci sono rimasta una schifezza non solo per i soldi che le davo inutilmente, ma soprattutto perchè mi ha rubato tempo (4 mesi), durante il quale avrei potuto invece imparare come scacciare il doc. Poi grazie a lei andai pure in depressione, lei non fece nulla a parte mandarmi da uno psichiatra a prendere un antidepressivo e un ansiolitico. Ora vado da una psicoterapeuta (un’altra) da qualche mese e mi trovo bene. Ma c’è un punto che non riesco a risolvere, non riesco a mettere in atto i suoi consigli, o quelli che leggo qui. Non riesco a sopportare l’ansia. Mi sento morire. Devo fare qualcosa per abbassare l’ansia e stando a quanto ho capito, sarebbe la “catena” e i “rituali”. A dir la verità ora riesco a lasciar andare qualche pensiero, ma non quelli derivanti da situazioni dirette nel senso:come già detto mi fanno schifo gli handicappati e i down; quando ne vedo uno, vado in tilt, letteralmente. Sono presenti ovunque e quindi le lascio immaginare quanta difficoltà e paura ho di vederli o incontrarli quando esco di casa.
Il fatto è che tutto quello che è scritto nell’articolo me lo ha detto anche la mia psicoterapeuta, ma non riesco ad applicare nulla di tutto questo. So che sono pensieri doc ma non riesco a lasciarli passare. Non so cosa mi blocca. Credo la paura di ciò che può accadere (tipo il contagio, ma quando mi dico che gli handicappati e i down non mischiano nulla, magari riesco ad afferrare il concetto per così dire, ma se non è paura del contagio lo è per la contaminazione: mi fanno schifo punto e basta).
Accettare la presenza significherebbe dire: vabbè è un pensiero doc, non è reale. E pensare ad altro. Ma a volte i pensieri vengono da soli su degli oggetti e il risultato è che schifo quegli oggetti. Ad esempio, all’università l’altra volta ho visto un down, e due o tre giorni dopo guardando un libro (mentre studiavo, quindi pure quando sto impegnata a fare qualcosa) ho pensato se lui l’ha toccato, addirittura se è suo, e una serie di pensieri così. Poi li ho bloccati perchè più ci penso più peggiorano. Però quelli “non bloccati” diciamo, sono rimasti e ora quel libro mi fa schifo. Che devo dirmi per convincermi che non è così? Se mi approccio alla realtà dicendo che quel giorno non portavo quel libro, che quel libro è mio, che quel libro non l’ho mai portato all’università è l’ho visto a qualche metro di distanza niente di più, non si risolve nulla, e inoltre così entro nella “catena”. Come faccio ad accettare questo pensiero? Non riesco a lasciarlo passare. La prego mi aiuti.
molto utile come articolo; tuttavia c’è un ostacolo che mi frena, una “categoria” che non può essere ignorata: il TEMPO; quando doc e situaz consimili superano certi limiti temporali, ecco che di necessità bisogna evitare il benessere (almeno questo ritengo per me) e vivere la vita il più miseramente/piattamente possibili, cercando il MENO PEGGIO, non il MEGLIO….io sono entrato da un po’ nella fase degli -enta, e nonostante sia anni che mi curo dal doc, non ho molti risultati concreti; oltre a ciò non ho mai fatto viaggi, granché di esperienze e sopratt NON ho mai avuto una storia sentimentale: quando dico ciò non mi limito a dire che son vergine, intendo che in oltre 30anni non ho mai neppure avuto una storiellina, neppure mai baciato una donna sulle labbra; questo per varie ragioni (crisi autostima, non particolare bellezza, un po’ di “bullismo” subito in passato)….da qualche annetto a questa parte però ho deciso perentoriamente che non solo non posso avere oramai qualcuna (la prima storia a quasi metà degli -enta; che tristezza!) ma neppure debbo: debbo quindi affogare nel mio malessere….solo non è facile! e non voglio sentire le solite cose tipo “ma non c’è un momento preciso”, “ma che importanza ha se tu il primo bacio lo dai a 33 anni, mentre il 90% della popolazione normale lo dà ben prima dei 18″….quando vedo amici che hanno avuto più storielle negli anni (sia chiaro: la mia non è frustraz per non essere un playboy!) o ragazzini lattanti quando io ero già un uomo, e ora hanno le prime storielle….mi convinco di più che io devo fare così! gli amici mi dicono ovviamente che sbaglio; ma io credo di no, certo chi mi dice che sbaglio motiva la cosa facendo perno solo sul concetto di felicità/piacere o meno, che tuttavia non è certo l’unico metro per discernere il giusto e lo sbagliato….tantopiù che non recupererei nulla della rabbia e della frustraz accumulata in questi anni, anche se paradoss avessi una storia felice….vorrei un cnsiglio su come riuscire a vivere la mia situaz in solitudine, don dignitosa e silente sofferenza, nella maniera meno distruttiva possibile. grazie ANONIMO MASCHIO
Ciao Lucio… una curiosità… nell’ articolo parli di Buddha e hai più volte detto che noi non siamo ciò che pensiamo…ma perché sul web riporta che Buddha dice invece che siamo ciò che pensiamo?Forse é intesa in maniera differente non applicabile al problema del disturbo ossessivo?
caro Anonimo non c’è una regola, non c’è una normalità o altro. Ti pare normale o regolare che un bimbo muoia fulminato di leucemia prima che possa scoprire l’adolescenza, prima che possa rimaner deluso da una storia d’amore o galleggiare nell’entusiasmo per essersi innamorato ? ecco per prima cosa smetti di cucirti addosso il dolore del sentirti in qualche modo diverso . Non perchè tu non abbia provato sofferenza ma semplicemente perchè se ti va di vivere cerca di farlo con dignità diversa. Se non ti va di baciare nessuna non c’è alcun problema. Ma niente scuse con te stesso. Niente frasette del tipo tanto non ce l’avrei fatta. Balle di chi non tira fuori il coraggio di fare. Hai subito bullismo ? sai come ci sente quando lo si subisce ? si ovvio. Te lo dico anch’io: paralizzati, impotenti, tremanti e poi nulli. Ripensa ben bene a quell’episodio e di a te stesso: non accadrà mai più, mai più nessuna persona nessun fatto nessuna sfiga o presunta tale mi faranno abbassare gli occhi. In ogni caso se non ti interessa davvero avere nessuna storia (non ci credo) fai così: ogni tanto esplora la parte di mondo che può piacerti: una spiaggia selvaggia, un monte, una riva di un fiume, una pianura, una piazza, un palazzo. La esplori e la fotografi. Poi fai sviluppare la fotografi e te l’appendi in casa. E guardandola dirai a te stesso: l’ho fatta io questa foto e l’ho vistoe visitato io questo posto. Ciao. Michele
caro Michele ti ringrazio della risposta; ma non credere che per me sia una forma di alibi o scusante con me stesso per non fare….non sono un timido che ha timore di estrarre un poco le palle, un tempo lo sono stato (anche molto) ma l’ho risolto, tanto che chi non mi conosce da tanto tempo stenta a credere in me un passato da timido….ciò che spesso mi guida sai cosa è in tutto ciò? la RABBIA! una rabbia esacerbata ed autoalimentantesi, che mi brucia dall’interno, e che mi blocca persino a fare anche ciò che mi può poter piacere….e ho riflettuto spesso anche sul fatto che esistano cose peggiori (vedi il bimbo malato gravemente del tuo esempio), ma QUESTO è il probl che mi rode (e NON un altro), e la consapevolezza che esistano situaz ben peggiori non mi aiuta….ciò non toglie che, benché non esista una regola come dici tu, io sono abbastanza un UNICUM, e la rabbia che mi accompagna mi spinge a buttar via anche potenziali occasioni, a dire “maccheccazzo! ma cosa sto facendo! mavvaffanculoatutto!” (scusa le espressioni)….
Grazie dell’articolo…è davvero molto utile!!! La mia mente è da sempre stata un pò “strana”, nel senso che ci metto un secondo a fissarmi su delle cose davvero futili, ci sto male e mi sento un nodo allo stomaco, un peso che non se va! Pochi giorni fa mi è venuta l’ ossessione di essere lesbica solo perchè, essendo io amante della forma fisica, quando vedo una donna che rispetta i miei canoni di bellezza penso che sia bella. L’ho superata, in parte, ma da ieri ho un altro pensiero in testa: solo perchè poco tempo fa la mia migliore (e unica essendo io molto timida) amica mi aveva detto che da piccola le piaceva un ragazzo avevo provato non so cosa, tipo un pò di fastidio (non ne sono nemmeno sicura ma il mio cervello si ostina), cosa che alla fine capita un pò con tutti (sarà un pò di invidia boh) che è passato subito, nel cervello mi frulla l’idea che io sia interessata a lei, quando in realtà la trovo anche un pò bruttina. Ieri, non so se sono coincidenze, dopo mezz’ora di cyclette mi era quasi passata, mi sento sempre meglio dopo la cyclette. Stamattina chattando con lei mi ha detto che c’era un cantante che mi piace un sacco al tg, io le ho risposto che è un pasticcino e lei mi ha detto che è veramente carino. Ora il mio cuore era un pò agitato anche prima di questa sua risposta e, non so perchè, il mio cervello si ostina a dirmi che era perchè avevo provato di nuovo fastidio, ma una parte di me lo sa che non è così!! é proprio un circolo vizioso e, da quanto ho capito, quando arrivano questi pensieri non ci devo fare caso e non continuare a rimuginare giusto? Grazie mille
Ah dimenticavo, solo perchè magari essendo l’unica amica, continuo a pensare che quando parla con le altre sono gelosa (anche se alla fine non c’è nulla di male tenere a una persona e temere che ne trovi un’altra più speciale di te), a volte penso che è una stupidaggine e a volte mi sembra plausibile! ho capito una cosa: ormai sono capace di pensare di vedere un elefante volare e credere che sia vero…helppp
Scusi se la disturbo ancora, se io provo un pò di sollievo a pensare che sia doc e che tutto ciò che penso non è vero…non è che non si tratta didoc?
Beki, secondo me la risposta puoi dartela da sola rileggendo le tue stesse domande 😉
a volte restiamo incastrati in questo loop di domande e risposte e non sappiamo come uscirne… prova a fare un passo indietro e a “vederti” dall’esterno, come una spettatrice. Scoprirai tante cose! In bocca al lupo
Ho letto con molto interesse l’articolo, soffro da tempo a causa dei pensieri ossessivi compulsivi che rendono la mia vita una continua sofferenza. Bella la spiegazione del Budda, ed essendo buddista mi fa molto piacere. Ma purtroppo non riesco ad accettare i pensieri negativi perché ho il timore che si possano manifestare realmente, ecco perché continuo a scacciarli.
Giuseppe
Scusa ma tentare di controllare i propri pensieri è proprio quello che caratterizza il DOC.
Se fossimo in grado di ”lasciar andare” la nostra forza di volontà non avremmo il DOC, non credi?
Per guarire dal DOC serve la psicoterapia. Qualsiasi ricetta è pressochè inutile e io posso testimoniare che ancor prima di leggere questo post ho io stesso provato a lasciar scorrere i pensieri ossessivi, ma questi pensieri vi sono lo stesso.
Non si può guarire da una malattia semplicemente con un esercizio di volontà.
La verità è che la volontà altro non è che un impulso incontrastabile che ha però la peculiare di essere cosciente.
Cioè mentre noi compiamo le nostre azioni, siamo a conoscenza dei procedimenti mentali che ci hanno portato a compiere tali azioni.
Ma conoscere il processo (che sia logico o irrazionale) non equivale a poter cambiare il corso degli eventi.
Non possiamo ribellarci alla nostra volontà ma allo stesso tempo siamo padroni delle nostre azioni.
Secondo me senza psicoterapia è impossibile uscirne.
Questo perchè dire ”accetta i pensieri ossessivi” è come dire ”guarisci”. E’ una cosa che non possiamo fare.
Chi è guarito per guarire è passato al punto in cui ha accettato i pensieri ossessivi, senza contrastarli. Ma non per questo c’è un rapporto di causalità tra l’ accettare i pensieri intrusivi e il guarire.
Magari chi ha accettato i pensieri intrusivi ha preso dei farmaci, ha fatto una psicoterapia, o si è trovato la ragazza, per cui è migliorato ed è riuscito ad accettarli.
E badate che come ho detto poche righe sopra, io li ho accettati (e non per aver letto un articolo su internet ma perchè sto facendo una psicoterapia).
Il problema però è che si confondono cause con conseguenze.
Se il mio sentimento di ansia causa pensieri intrusivi, io non posso semplicemente con uno sforzo di volontà accettare questi pensieri. Non capisco perchè su internet tutti si ostinino a dare ricette magiche per guarire dai disturbi. Non credete che se una persona potesse fare quello che dite non avrebbe il DOC? Vai tu a dire a uno schizofrenico che non accetta i propri sentimenti, che deve accettare il suo sentimento persecutorio verso gli altri. O da un borderline a dire che nonostante abbia impulsi suicidi non deve agire questi impulsi.
TRA IL DIRE E IL FARE C’E’ DI MEZZO IL MARE.
E’ facile per voi dare tutte queste ricette, cosi magari poi se falliscono incolpate la volontà di chi ci ha provato.
Il segreto è che non ci sono segreti. Non ci sono trucchi, purtroppo.
Ciao a tutti.. leggendo le vostre esperienze ho capito che è molto importante confrontarsi per capire veramente a fondo un problema. Ho 20 anni, credo di aver sempre sofferto di DOC, ma fino ad un anno fa, riuscivo in qualche modo a fare sì che le mie ossessioni mi “spronassero” a conoscere le cose più a fondo, leggevo sempre, studiavo, mi ponevo obiettivi e quando li raggiungevo, la sofferenza si trasformava in gioia, ogni emozione normale la sentivo con il doppio dell’entusiasmo e della forza. UN anno fa mi è venuto un forte pensiero ossessivo di stampo religioso, vedevo me stesso fare delle cose assurde, e nel giro di pochi giorni sono caduto in una forte depressione, non sapevo più chi ero e chi ero stato. Per molti mesi ho continuato a cercare di dimostrare in tutti i modi frugando nel passato che io non avrei mai potuto fare quello che pensavo e che se l’avessi fatto me lo ricorderei e le cose sarebbero andate diversamente. Avevo il dubbio paradossale di aver fatto una cosa che mai e poi mai farei in vita mia. Ma il vero meccanismo del doc è quello che fa sì che le tue più grandi paure diventino reali nel momento di più debolezza mentale, l’impossibile diventa possibile e l’ansia lo fa sembrare reale. Ci vuole molto tempo per far passare un ossessione, specialmente se come la mia, fa perdere la speranza nel tuo futuro e ti fa cambiare l’idea che hai di te stesso. L’unica strada che mi ha aiutato è la meditazione, lì, soli con la propria mente, ci si riconosce in tutto e per tutto in se stessi, non importa cosa si ha fatto o cosa si farà, ma si sà qual è la vera natura di se stessi. Per far si che la sensazione duri, ci vuole molto allenamento..
Ti ha aiutato tanto la meditazione?
Salve a tutti,
Volevo chiedervi se anche a voi capita di svegliarvi già con l’ansia, e da subito iniziare a rimuginare su tutto quello che vi angoscia. Io soffro di doc da relazione ma più cerco di non rimuginare più non ci riesco. A voi capita?
Ti capisco benissimo, ansia al mattino e ansia la notte prima di dormire. Ciliegina sulla torta? Incubi… Il top del top! Quanto invidio quelle persone superficiali che non pensano a nulla se non a quale negozio comprare le scarpe più belle, vorrei poter avere la mente colma di pensieri futili… Invece noi “viaggiatori mentali” dobbiamo fare i conti con i milioni di pensieri che inevitabilmente, sfociando in negatività, ci portano ad avere ossessioni. Questo blog mi sta aiutando molto, sono sempre stata una persona molto ansiosa e un tantino ipocondriaca sin da quando ero piccola, ma da circa un paio di settimane la mia mente è succube sempre delle stesse ossessioni; ma non mi arrendo! 🙂
Ciao purtroppo anche io mi sveglio in stato ansioso e angoscioso. I pensieri sono sempre li ogni giorno mille ossessioni di molti tipi…
Ciao Sara, come va? Io credo che senza una persona esperta che ci guidi non è facile uscirne purtroppo.. Potremmo fare una terapia di gruppo con uno psicologo o un maestro zen come ha fatto Lucio, sarebbe molto producente secondo me. Io comunque ti consiglio un libro che mi ha aiutata molto in questo periodo, si chiama “Uscire dalla paura” di Amana (filosofia orientale). A presto!
Ciao Sara, come va? Io credo che senza una persona esperta che ci guidi non è facile uscirne purtroppo.. Potremmo fare una terapia di gruppo con uno psicologo o un maestro zen come ha fatto Lucio, sarebbe molto producente secondo me. Io comunque ti consiglio un libro che mi ha aiutata molto in questo periodo, si chiama “Uscire dalla paura” di Amana (filosofia orientale). A presto!
ciao lucio, io leggo solo ora questo articolo spero ricevero lo stesso una tua risposta perchè ne ho assolutamente bisogno .
ti spiego in parole povere io sono ossessionato dal pensiero che la mia ex ragazza potrà avere un altro ragazzo e fare determinate cose con lui o anche solo il pensiero che sta con un altro ( ci siamo lasciati da due mesi e mezzo ma ora definitivamente e chiusa) io sto soffrendo tantissimo , perche e da un mese intero che tutti i giorni ho questi pensieri fissi e perenni non riesco ad accettarlo e farmene una ragione perchè sono ancora innamorato io , sto impazzendo sono andato anche da uno psichiatra , sento che sto impazzendo mi logora dentro proprio tra disperazione e pianti ma non riesco a fare diversamente .. io so che lei per adesso non ha nessun altro ma i pensieri sono tantissimo , non riesco a dormire la notte piango solo e ho continuamente questa fissazione in testa e devo riuscirlo ad accettare .. ti prego aiutami con una tua risposta . ti ringrazio davvero
Ciao a tutti, non so a voi, ma a me capita da sempre insomma, per un periodo ho un ossessione poi passa e me ne viene un altra. Non mi lasciano tregua. Dall’avere il terrore ke potrei far del male a qualcuno(un futuro figlio) alla religione, il diavolo oppure all ossessione dell ex del mio fidanzato,oppure al poter diventare pazza. Il problema ke cerco di lasciar scorrere il pensiero, ma dopo penso com è potuto accadere agli altri perke nn può accadere a me?tipo si sentono ogni giorno persone ke uccidono i loro figli ecc…
Vorrei poter vivere serenamente ma nn ci riesco ogni giorno la mia mente è invasa da uno d questi pensieri.
Ciao Lucio sono silvia ho 20 anni e studio medicina!
Complimenti per il tuo lavoro qui, davvero rassicurante e utile a tutti!
Quest anno io ho avuto un anno molto burrascoso, ho iniziato ad avere forti crisi di stress e attacchi di panico, un giorno mentre studiavo ho iniziato a pensare di essere lesbica e ho iniziato ad immaginare cose davvero assurde!
Ignoranza vuole che nel panico più totale decido di andare su internet a leggere un po’ di testimonianze degli altri e a capire di che cosa si trattasse! Così facendo ho trovato la testimonianza di una ragazza della mia età che soffriva di questo disturbo da anni e che immaginava scene di violenza e aggressione nei confronti dei bambini! Così facendo ho iniziato a fare gli stessi pensieri dicendomi “oh mio Dio pensa se anche io pensassi cose così …” . Ci tengo però a precisare che non mi identifico affatto in questi pensieri, non metto in dubbio la mia sanità mentale ne credo di essere diventata una killer spietata pronta ad uccidere bambini, sono perfettamente consapevole del fatto che siano solo “videoclip” finzioni..
Però non le voglio vedere, non mi piacciono, è come vedere un horror e io odio gli horror. cosa posso fare ?
grazie in anticipo
Silvia
Penso di volerti molto bene
Ciao ho appena finito di leggere questo post e l’ho salvato nei preferiti,Ebbene a quanto pare si soffro anche io di Doc e la prima cosa che voglio fare è scriverla qui. Mi chiamo emanuela ho 28 anni ho avuto una famiglia schifosa che mi ha trattato malissimo , i miei genitori sono divorziati mamma in sicilia padre in germania, ho sempre avuto una zia a farmi da spalla anzi ce l’avevo….mia madre a un certo punto della mia adolescenza decide di farsi cristiana evangelica vietandomi tutto quello che desideravo:andare al mare o a prendere un gelato con gli amici tutto per lei era un peccato mi sceglieva i vestiti niente trucco niente sopracciglia fatte sembravo un mostro, a 17 anni sono stata presa e baciata con la forza da un uomo sposato che lavorava con il marito di mia sorella e già li sono iniziati i miei sensi di colpa. A 19 anni dove sono scappata di casa con il mio ex fidanzato una storia bruttissima sono andata a vivere nella casa di sua nonna con tutti i familiari e non avevo privacy, nello stesso tempo sono andata fuori zona per conoscere mio padre finalmente ma anche lui si era rivelato una delusione.insomma la storia è lunga x colpa del mio ex ho perso 18 chili lavoravo tornavo a casa e non trovavo mai niente da mangiare , andavo a letto a stomaco vuoto. Il mio desiderio era solo morire o scappare , sono scappata sono andata in germania da mio padre per un mese. Sono ritornata e ho incontrato mio marito che quando gli ho raccontato la mia storia ci è rimasto male ma anche lui ha un carattere tosto e autoritario e questo mi sta distruggendo come tutto il resto. SOno quasi 3 anni che soffro di questi disturbi di uccidere le persone della mia famiglia oppure di interrompere chi mi sta parlando urlandogli contro. il pensiero meno peggiore è stato il desiderio di baciare alcune amiche donne, quello non mi fa stare cosi male, sono lesblica? Chi se ne frega non mi fa peso. l’ansia il buco nello stomaco mi viene per gli altri pensieri. La notte mi alzo vado in bagno quel silenzio a volte mi fa paura temo di dover prendere un coltello e fare gesti avventati, all’inizio non riuscivo nemmeno a tagliare una cipolla…..
Sono andata dallo psicologo qui in consultorio ma i suoi occhi mi hanno turbato mi ha fatto sentire in depressione e io odio quella parola la ODIO perchè mia madre ha la depressione e ha tentato di uccidersi buttandosi dal balcone della struttura dove è in cura.Come devo fare per risolvere ? proverò a non dargli peso so già che sarà difficile, ho provato a confessarmi dal prete ma non è servito a nulla.
salve, io ormai soffro di doc da 5 anni , ora ho 24 anni e studio ingegneria. Purtroppo ci sono alti e bassi, ma ultimamente quello che più mi attanaglia come pensiero ossessivo è quello riguardante un videogioco , doom su ps4. Finita la storia, disinstallato , il multiplayer non mi piace eppure è come se la testa mi costringesse a giocarci. Cerco di resistere , ma ho forti mal di testa, tristezza e stanchezza assurda . Ora sto cercando di concentrarmi sulle cose importanti da fare, sulla mia ragazza e sul basket ma a volte questi pensieri tornano e sono pugni forti che colpiscono. Mi chiedo: perchè un pensiero stupido come questo mi deve recare danno e ansia? La mia mente è come se mi dicesse se non ci giochi ti stai arrendendo e quindi mi sento giù di morale. Prendo depakin chrono 500 al di e 200 di fevarin. Brutta bestia il doc. Quindi anche in questi casi faccio scorrere i pensieri ?
Ciao, ho letto con molto interesse il tuo articolo. I miei pensieri ossessivi si sono manifestati assieme alla depressione verso i 21 anni. Sono manie di persecuzione che mi tormentano da mesi, ogni volta che pensavo di poter essere fuori pericolo continuavo a manifestare crisi. La mia ossessione è derivata dal fatto di essere troppo suscettibile alle critiche e quando mi trovavo tra le quattro mura domestiche sentivo ossessivamente nella mia testa insulti e derisione da parte dei coetanei. Ora convivo con questa paura quotidianamente e l’estate è il periodo peggiore poiché a ogni singolo urlo, risata sguaiata e schiamazzi mi nascondo. Cercherò di seguire il tuo consiglio e ignorare il flusso dei pensieri.
Vale anche per i pensieri di bestemmia questo?
Certo cinzia
Grazie Sara, vuol dire che facendo ciò che c’è scritto qua ovvero lasciandoli correre mi passano?
Grazie ragazzi è bello sapere di nn essere soli in certi problemi e di potersi confrontare tra di noi…kmq una domanda ve la voglio porre, per stimolare la discussione, se il pensiero da ansia come si puo’ pensare di riuscire a lasciarlo scorrere scusate, nn è meglio curare prima l’ansia che il pensiero da’ che e’ quella che ci tiene in scacco?
No. Tornano. Ovviamente aiuta moltissimo e a me viene da sola di lasciarli scorrere ma a periodi… Per esempio in questa ultima settimana non riesco lasciarli scorrere e mi sento giu… Troppo giu
Vale anche per i pensieri di bestemmia tutto ciò….
Ti prego rispondi…
Altra cosa pensare che i pensieri ossessivi che si immagini no si possono verificare è un pilastro del DOC…..?
Insomma la paura che il DOC si possa realizzare è un pilastro del DOC? Vi prego rispondetemi…..
Si cinzia e l Ansia di avere rassicurazioni vuol proprio dire che soffriamo di questo. Doc. Ragazzi anche io ho una tremenda paura che possano avverarsi tutti I pensieri che faccio. E un macigno da portare. Voglio fare psicoterapia e ipnosi che avevo iniziato l anno scorso ma poi ho smesso
Perché nonostante io li deprechi la paura che dal pensiero di bestemmia diventi realtà mi fa paura…..
Vi prego aiutatemi…
Volevo anche sapere se è possibile che i pensieri ossessivi possano per un periodo sparire per poi ritrivarsi in una situazione di stress….
Cinzia ciao io da una settimana non lo ho piu’
Dopo avere spinto uno scooter x tre ore.
Non so perche’ cmq per ora sto ok
speriamo.bene ….
Sì, assolutamente.
Anzi, è probabile che ciò accada.
Resisti!
Che mi potete dire a proposito?
Vi prego risponde temi….
E’ una settimana che non ho nessuno pensiero.
Martedi scorso ho spinto il mio scooter x 3 ore uno sforzo allucinante ma si e’ fottuta ls batteria e ho detto ok ce la devo fare.
Dopo pensiero ossessivo svanito una settimana senza un pensiero che figo.
Tornera’ lo so cmq ora sto bene
Nn bisogna mai abbassare la guardia…..
Può un fatto anche senza importanza ma che noi giudichiamo spiacevole, magari che mi crea kmq una situazione di stress ricreare il DOC?
Insomma è sempre che se si impegna le facoltà interne con qualche lavoro produttivo si guarisce dal DOC o come penso io nn basta e anzi se lo si fa troppo spesso può’ produrre l’effetto contrario insomma lavorare fa sempre bene o può anche produrre l’effetto contrario per via dello stesso che crea in questo caso…..?
Posso chiedere gentilmente a qualcuno che già aveva scaricato l’ebook se potrebbe inviarmelo per mail?
Se ti serve ancora ci sono! ?
La scrupolosità è DOC?
Per favore io mi rispecchio in tutto, io seguo il tuo esercizio del respiro però visto che tu hai avuto il mio stesso problema puoi dirmi una data entro la quale cessano di esistere, in modo tale di ritornare alla quiete perchè io ho questo problema da 8 giorni e ci penso 24h su 24
Alé io ce l’ho da molto di più di te….
Ciao a tutti, e grazie a Lucio per questo stupendo lavoro!
Sto trovando grandissimo aiuto e sollievo nel seguire le pratiche ed i consigli di questo blog. Tra le tante cose ho anche acquisito la consapevolezza che NON SOLO DA SOLO con questo tipo di problemi e che il DOC è comune a tanti altri.
Pur non sentendomi in nessun modo “un caso particolare”, vorrei condividere la meccanica del mio DOC e mi piacerebbe davvero molto leggere i commenti di qualcuno che si fosse trovato in un labirinto simile.
Ho 43 anni. Ho subito dei “traumi da abbandono” nella primissima infanzia e mi porto dentro questa “paura della perdita della persona amata” da sempre. Ho provato ad affrontarla con la psicoterapia, ma con scarsi risultati.
In ciascuna relazione con una donna sono ossessionato dalla “paura di perderla” che mi ha portato anche a comportamenti compulsivi, e regolarmente a “perdere la persona amata”.
Mi sto impegnando con tutto me stesso per smantellare questa trappola con la speranza di avere finalmente una relazione con una donna libera da questa maledizione.
Il “cul de sac” in cui mi infilo regolarmente è che quando la “paura di perderla” comincia a rovinare la relazione (dalla paura che abbia un altro, alla paura di essere ignorato, eccetera) comincio a domandarmi cosa possa fare per farla innamorare di me (anche se magari lei è già innamorata di me…). Così finisco per ossessionarmi con pensieri del tipo:”se faccio questo la avvicino o la allontano?” “se faccio quest’altro lei mi lascia o la conquisto?” e entro in un labirinto di sensi unici in cui finisco per recitare un incubo in un teatro senza essere più me stesso.
Il cuore della trappola è:”non è come avere un piede rotto ed accettare la situazione e lasciare che la natura faccia il suo corso. Posso influenzare una persona, posso convincerla ad amarmi, posso cambiare i miei atteggiamenti e comportamenti per sedurla e conquistarla” quindi finisco per RENDERMI IMPOSSIBILE accettare la situazione.
Non riesco ad accettare di non essere amato da una donna, quando è stata proprio la mia paura a segnere l’amore in quella donna…
Sto lavorando ogni minuto, facendo ogni sforzo seguendo molto questo blog ed libro di Lucio, ma mi piacerebbe davvero se qualcuno volesse condividere qualche passo verso la liberazione da una trappola del genere.
Grazie mille.
Mi chiedevo se il DOC può venire nei momenti di particolare inquietudine magari dopo aver combinato un malanno…..
Da anni soffro di ansia (forse generalizzata o doc) , caro Lucio il problema è che ogni volta provo ansia , i pensieri mi riconducono da lei , ansia che provoca ansia. Il pensare a lei è un inferno, non mi dimentico mai di come sono stato , e quindi c’è sempre paura che peggiori . Quindi vado a controllare le mie sensazioni , e non faccio altro che generare ansia che si autoalimenta. Ho provato ad accettare che esiste in me, ma ne ho sempre paura, che possa diventare invalidante, e peggiorare il mio stato psichico.
Tutti pensieri ossessivi, che vengono fuori , destabilizzandomi. Cerco di non farmi colpire dalla seconda freccia, ma è molto difficile, perchè quando l’ansia è molto alta è difficile. Quando mi colpisce la seconda freccia è matematico che mi colpiscono la terza e la quarta e oltre.
Mi capita a me di avere pensieri intrusivi che nn corrispondono al mio essere, vi capita a voi?
Sapete ragazzi è normale per voi che questi pensieri succedano spt quando si è arrabbiati….?
Qualcuno mi risponde?
Ragazzi, sto entrando in depressione per questi problemi mi potete aiutare per piacere?
♥️
Sì, cara Cinzia, stai tranquilla.
Non sei sola.
Non aver paura.
Lucio aiutami almeno tu per favore…..
Vi prego aiutatemi…..
C’è qualcuno?
Vi prego aiutatemi per capire la differenza fra accettare i pensieri e condividerli, io penso di accettarli nn di condividerli, ma nn è la stessa cosa vero?
ciao sono donata, soffro di doc da quando ero bambina.. ora prendo farmaci. il pensiero che mi ha disturbato di più in questi anni e’ la paura dell’inferno. vorrei chiederti se con l’esercizio 4 si intende che devo scrivere la risposta alla domanda che mi e’ entrata o scrivere semplicemente il testo della domanda che mi sono fatta? ciao
Ciao Lucio sono Lorenzo,sono in una fase in cui avevo capito la totale falsità dei pensieri ossessivi concentrato sul meccanismo è stavo sempre meglio fino a stare per alcuni giorni senza ricordarmi nemmeno del doc,ora che succede,che mi arriva il pensiero che non sia doc ma dubbi e bum,mi sento di nuovo male e mi viene difficile tornare al meccanismo proprio perché la vocina dice non è doc ma dubbi,il contenuto riguarda il non amare la ragazza vado già dallo psicologo e mi ha confermato che sono pensieri intrusivi nati dal controllo(si creano i pensieri opposti per farmi arrivare a dire L opposto del pensiero)e dice che sto molto migliorando..avevo visto finalmente la luce anche grazie a questo blog ma mi sta situazione Questj pensiero mi sta facendo di nuovo precipitare,che posso fare?
Ehi c’è qualcuno che mi risponde ai miei messaggi….
Aiutatemi a liberarmi dai miei pensieri blasfemi…..
Nn ce la faccio più nn li voglio questi pensieri….
Cinzia, stai tranquilla è il primo passo lo so che ti sembra difficile se non impossibile ma respira pensa coscientemente che non sei l’unica ad averne (eccomi qua) e riprenditi. Io ne ho avuto uno in passato anni fa ed ero nella tua stessa situazione. Avevo paura di voler uccidere mia madre, è la cosa piu blasfema e merdosa che possa esistere, non credi? Sopratutto se sai che ami tua madre piu di te stesso. Mi venne a seguito di una lunga sessione di gioco violento online che mi causo un fortissimo stress emotivo+sedentarietà, vita asociale, esaurimento nervoso causa zia della mia ex e ci metto anche tanti piccoli traumi infantili che durante il doc la mia mente è andata a prendere. Sono guarito ed intendo SERIAMENTE, per anni. Senza nemmeno accorgermente tra l’altro visto che non saprei dirti una data precisa in cui il doc è scomparso. Poi a distanza di anni a causa degli stessi motivi (intenso gioco online, fortissimo stress emotico causato da un’altra ex ragazza che mi ha fatto le corna con il mio migliore amico), asocialita etc etc mi è tornato, in forma piu lieve fortunatamente ma mi è tornato. Ma questa volta ho deciso visto che sono consapevole di eliminarne le cause, il pc è sparito cosi come la mia asocialita, il doc sparirà di nuovo (stavolta per sempre) come sparirà anche a te se metterai in pratica i consigli di Lucio che comunque sono gli stessi di qualsiasi altro bravo psicoterapeuta. Accetta di averli e lasciali fluire, falli scorrere nel fiume dei tuoi pensieri e nel frattempo cerca di avere uno stile di vita sociale salutare. Continuerà a venirti perché è come un grosso sacco di merda che fatica a scendere dallo scarico ma piano piano, piano piano si sfalderá e tu a quel punto sarai piu forte e migliore di prima. P.S.: se sei qui a chiedere aiuto non sei pazza. Sei solo enormemente ansiosa. Fai scorrere tutto 🙂 ciao
Carissimo Lucio, molti anni fa caddi in preda di Doc all’epoca non sapevo come prenderlo credevo di essere pazzo ero in una situazione disperata. La cosa mi accadde dopo una intensa sessione di gioco online (parlo di mesi e mesi) e dopo aver avuto tempo prima un esaurimento a causa del comportamento della zia della mia ex ragazza. Provai a rivolgermi ad uno psicoterapeuta il quale un po mi aiuto, ma ci andai una volta sola. Poi in effetti pensando un po alle filosofie orientali (ma non le ho mai studiate) ma sono rimasto affascinato dalla storia dello yin e dello yang mi sono permesso di accettare questa oscurità in me e senza accorgermene dopo un po di tempo non so dirti quando ho smesso di averne e sono tornato sano PER ANNI. Ora purtroppo da meno di un mese sempre per questo MALEDETTO gioco online piu altre situazioni molto stressanti per non dire assurde capitate nei mesi scorsi questo doc mi è ritornato, in forma molto piu lieve. Sto provando a scacciarlo ma di fatto questa volta ho deciso di darci un taglio e cambiare il mio stile di vita perché quando lo scaccerò questa volta sarà l’ultima. Ho regalato il pc dove giocavo inanzitutto, sto facendo attività sportiva seria e sto cercando con piu consapevolezza di far fluire il doc sapendo che in effetti è solo lo stato d’ansia che distorce la realtà dei miei sentimenti e nient’altro. Comunque sto facendo del mio meglio, non sento la necessità di rivolgermi ad uno psicoterapeuta anche se a volte lo vorrei togliere come se fosse un dente! Ma questo è dovuto alla fretta! Se c’è altro che mi consigli di fare sono tutto orecchi, serenamente ☺
Buongiorno, sono perseguitata da pensieri da diversi anni che riguardano le amicizie che mi porto dietro dall’infanzia…in particolar modo da una…penso sempre a lei, che qualsiasi cosa che faccio lei dovrebbe saperla perché sennò ci resta male che non la aggiorno quando lei invece non credo mi considera più così importante nella sua vita perché ha legato con un’altra nostra amica e questa cosa non riesco ad accettarla, mi manda all’esasperazione!!!!
Io però mi arrovello di pensieri e pensieri sul suo giudizio, lei di me se ne sbatte e vive la sua vita a pieno…voglio riuscire a farmi scorrere questi pensieri, a vivere a pieno la mia vita, pensare a me stessa!!!!!!
Ciao io ho ossessioni del tipo del fare del male alle persone a me care come ad esempio mio marito o mia figlia questo mi crea molta ansia. Come faccio accettare questa situazione. E continuo a volerla scacciarla
Ciao Lucio
Grazie per questo bel Blog.
Nella speranza che sia ancora attivo (purtroppo l’ho scoperto soltanto qualche giorno fa) volevo chiederti se per caso potevi suggerirmi qualche esercizio di respirazione. Mi sta capitando spesso che i famosi pensieri mi arrivino sempre ad ora di pranzo chiudendomi completamente lo stomaco. Il risultato è una perdita di peso repentina e ormai sono già sotto peso di 5 kg.
Ho lottato tanto per riacquistare il mio peso forma dopo un forte dimagrimento e non voglio andare assolutamente incontro a quel disturbo. Ti ringrazio anticipatamente.
Buongiorno volevo dire che anche io da un po’ di tempo ho le fissazioni che non mi lasciano vivere,si stanno prendendo la mia vita ,come posso fare per impedirlo.? Sono stata sempre una ragazza gioiosa ,ora con qst fissazioni sono giu….. Aiutatemi sono disperata
Salve Lucio mi chiamo luca sono anni che soffro di DOC che è particolarmente aggressivo nella sfera lavorativa.
in pratica io faccio l’elettricista e quando svolgo le mie mansioni tipo collegare un quadro mi assalgono i dubbi di non averlo collegato bene, di non aver fissto forte i morsetti etc etc e sono dubbi molto forti e persistenti che mi fanno ricontrollare più e più volte quello che ho fatto inutile dire che arrivo a sera distrutto psicologicamente.
Ciao Lucio,
Da un po’ di tempo soffro anche io di pensieri automatici ed ossessivi per i quali provo poi senso di colpa e forte ansia..
Sono arrivata al punto di totale confusione..
Volevo sapere se ho un pensiero intrusivo che io non voglio pensare ma mi spunta ispirata dalla quotidianità, a me sta vendendo il dubbio che magari io queste cose in fondo le penso anche se non voglio e mi sento in colpa per questo..
È possibile?
È possibile che i pensieri intrusivi tutti rivolti contro una persona che io sento di amare nella realtà e con cui sto bene..vogliano in realtà dirmi quello che non voglio pensare ma lo penso?
Grazie per la tua disponibilità.
Ciao lucio anchio ho dei pensieri negativi riguardo a me stesso mi spiego io e una vita che mi tingo i capelli adesso non vorrei piu tingerlli ma mi faccio mille problemi su quello che direbbero gli altri pero ilmio
Pensiero mi dice dinon farla piu seno resti pelato e figurati dopo che problemi poi un altro e quello della pelle che me la vedo brutta quindi ricapitolando se non penso a uno penso all altro e non e facile non pensarci perche quando ti specchi ci pensi dimmi tu cosa posso fare ciao grazie
Davvero un articolo interessante!!! Ma si possono considerare gli antidepressivi un sostegno per superare questo problema? Mi sono stati sempre prescritti e attualmente ne assumo anche se in quantità minima come sostegno…poi naturalmente ci metto la mia buona volontà
Ciao Lucio!
La mia è una domanda semplice, anzi, una richiesta diciamo:
Vorrei sapere di più su il doc trans, perché non so se paragonarlo a quello omo o no..
Vorrei sapere anche i suoi meccanismi!
Grazie! 😉
❤️
sono quasi commosso nel ritornare in questo sito. ormai è passato molto tempo da quando disperato cercavo conforto nelle altre persone.. sperando che avessero la soluzione ai miei problemi.
per te che stai leggendo.. so come ci si sente,
e se stai soffrendo in questo momento.. perchè secondo te la tua mente sta lavorando nel modo sbagliato.. voglio dirti: porta PAZIENZA. LA PAZIENZA è la soluzione del doc.
giusto 3 mesi fa, in vacanza in montagna con amici, ho dato fuoco al quaderno in cui mi ero appuntato tutta la merda che avevo in testa nel periodo doc.
qualche anno fa mi sembrava un obiettivo impossibile…invece sono qua a scrivervi vittoriosamente che con PAZIENZA, (seppur forzata, finta, illusa,…) SPENSIERATEZZA e POSITIVITà VERSO IL FUTURO .. SI ESCE DA QUELLA MERDA.
NON TI PREOCCUPARE. NON STAI BENE OGGI? PERFETTO STARAI BENE DOMANI.
ARRIVA DOMANI E NON STAI BENE? PERFETTO.. STARAI BENE DOPODM.
DEVI RAGIONARE COSI!
MOLTO PRIMA DI QUANTO CREDI STARAI MEGLIO
UN ABBRACCIO FORTE
Trattato a mio giudizio assolutamente perfetto e riportante informazioni molto utili. I trucchi psicologi suggeriti sono efficaci. Come sostengo anch’io, ai pensieri negativi o ripetitivi va tolto il nutrimento ovvero è necessario smettere di dargli spazio, solo così si esauriscono e scompaiono.
Buonasera, ho letto l’articolo interessantissimo ed effettivamente ho un periodo all’anno, non tutti gli anni, dove per un mese tutti i giorni ho pensieri intrusivi di violenza, illogici, conflitto, suicidio. Ed effettivamente spreco molte energie per correggere e mi trovo a volte con ansia e dolori di stomaco. Proverò queste tecniche grazie
Ciao! Volevo farti una domanda…io non riesco a distaccarmi da questi pensieri anche se so che non sono cose che penso realmente e ogni qual volta che provo a distaccarmene la situazione migliora solo temporaneamente, cosa posso fare al riguardo?
Salve lucio ,ho letto il tuo articolo sul doc molto interessante e costruttivo..ti spiego la mis situazione attuale ,sono tre anni che lavoro molto lontano da casa ,e mi e’ capitato che ogni volta che devo andare a lavorare la mattina presto non dormo bene ,sto sveglia tutta la notte ,soffro d insonnia,poi durante la gg sto assonnato e stonato.sono andato.da mio medico di base mi ha prescritto dei farmaci ,ma io non li voglio prendere..ormai ogni volta che mi metto a letto che devo fare la mattina o dormire con la mia ragazza al.mio lato non dormo bene..ho sempre questi pensieri.ossessivi che mi assalgono la mia mente e sto’ male tutto il giorno.mi sai dare dei consigli come superare questa cosa?fare finta di lasciarli andare e non fissarti ,facile .ma non ci riesco.aspetto tuo.notizie e grazie infinitamente lucio.
ehi lucio! volevo condividere con te delle riflessioni, anche rispetto capitoli precedenti. io soffro di doc da 7 mesi, ma non un doc forte (ho parlato delle mie paure in un altro commento) doc trans, doc incesto, e chi più ne ha più ne metta. tre mesi fa ero arrivata alla condizione del fatto che erano false, ma qualche volta avevo questa ansia generalizzata che confondevo per doc e per cui stavo male, ma in verità ero abbastanza rilassata e senza paure. due mesi fa totale benessere. mai ansia, un pensiero massimo a settimana, stavo da dio. questo perché mesi prima avevo accettato la presenza del doc, ma solo perché non stavo male male, ora con un’altra paura che mi terrorizza a dir poco mi ritrovo nella condizione di cercare su internet, di chiedermi se è doc, di ragionare..
come già scritto, anche se ridicolo, è la paura di impazzire e di non riconoscere più un arto (somaparafrenia in medicina, visto che è un disturbo neurologico e non psicologico). la cosa mi fa davvero paura e sono da capo. prima facevo un esercizio molto carino: facevo finta di prendere un moscerino e di scacciarlo via, come per dire che tutti i miei pensieri erano racchiusi in esso, e poi non ragionarci più e distrarmi su altro finché l’ansia non scendeva. è un buon esercizio? a me ha fatto stare molto bene. cosa devo fare? consigli
Salve Lucio, grazie per ciò che fai. Io purtroppo dopo aver avutoccato un periodo difficile. ..stress , un fratello che sta male e un rapporto sentimentale non proprio facile sono caduta in ansia. Prima ho avuto crisi d’ansia e ora che con il psicoterapeuta siamo arrivati al fulcro del problemi tutto si è spostato su pensieri irrazionali che mi hanno spaventata….Non è facile da spiegare ma è come se pensassi di impazzire comincio a pensare : che cosa Sto pensando? …quindi mi si affollano nella testa mille risposte o se volte nessunao è mi incastro andando completamente in palla. Spero che facendo come dici vada meglio ma pensare di dover contrastare se stessi è davvero estenuante.
Ciao Lucio,grazie dal profondo del cuore,ne momenti bui ,sto meglio anche grazie a te.
Sei una persona speciale veramente.Lo dico con tutto il cuore.
Volevo farti una domanda.Ieri ho passata una giornata tranquilla inizialmente,poi dopo aver parlato del mio passato con la psicologa,mi sono sentita male e ho provato ansia. Nel pomeriggio ,per un concetto che non tornava l’ansia e’ cresciuta,fino a pensare di desiderare veramente cose che non voglio e sentendo dentro di me che stavo per perdere il controlo.Volevo chiederti se e’ normale,che accadano queste ,io mi sono sentita veramente scoraggiata dopo,questo fatto,perche’ stavo migliorando.Grazie di cuore
ciao Lucio io soffro di ossessioni aggressive. sono sposato da 25 anni e da qualche anno il nostro rapporto e più di affetto perchè siamo molto legati ci vogliamo molto bene , lei ha una relazione con un
altro uomo da anni e io ne sono a conoscenza. ultimamente ho il pensiero di poter fargli male nell’eventualità che mi lasciasse . ma se fosse cosi per che non l’ho fatto subito . secondo te è un altra
delle mie ossesioni? grazie
caro lucio ma quando io divento padrone delle mie ossessioni perche accettate e non risposte in un giorno, il giorno successivo rimango sempre il padrone o devo ricominciare daccapo
vorrei avere il materiale per imparare come uscire dal doc grazie
Io vorrei esprimere una grossa preoccupazione.
Soffro da anni di DOC e in questo periodo sta peggiorando. Io ho bisogno di pulire e pulirmi costantemente e di controllare che che ogni superficie/oggetto che tocco sia il più possibile vicino alla perfezione. Questo mi obbliga a ripetere azioni di pulizia che mi sento costretta a svolgere ogni giorno.
Non potrei vivere senza aspirapolvere.
Sono terrorizzata.
Il dramma è che sto costruendo una relazione seria e duratura, che quindi porterà ad una conoscenza più dettagliata di me… Probabilmente la convivenza in un altro paese… Finora sono riuscita a nascondere tutto, perfino che mi strappo un casino di capelli e sopracciglia fino ad odiarmi profondamente.
Ma ho il terrore che il mio fidanzato prima o poi mi consideri pazza e decida di lasciarmi.
Se succedesse non credo che potrei continuare a vivere.
Lucio ciao, io ho iniziato con “amo o non amo”, un po’ un classico. Era un periodo di forte stress e sensi di colpa. Sono consapevole del mio vero sentimento. Ora però quando mi viene il pensiero positivo “lo amo”, non mi sembra quasi vero, mi chiedo se è verità o un altro giochetto del cervello. Cosa bisogna fare quando all’improvviso ti viene un pensiero positivo?
Ciao Lucio e come fare a gestire ansia dei pensieri?anche quando vengono spesso
Ciao Lucio, intanto grazie per i tuoi preziosi consigli, ho capito con i tuoi articoli di soffrire di doc, era assurdo quanto io mi ritrovassi nelle tue parole. Ho iniziato a soffrire di doc durante il primo lockdown, una sera mentre ero sui social dal nulla ho pensato “ e se fossi lesbica?” E da lì panico totale, attacchi di ansia. Sono felicemente fidanzata da 5 anni e il Covid mi ha costretto a stare molto lontana da lui in quanto abitiamo in due regioni diverse. un altro pensiero che mi è venuto successivo a quello è stato “e se non fossi più innamorata di lui?” E così tutto è partito. Alternavo periodi in cui stavo bene, ritrovavo la pace, con periodi infernali. Questa estate sono stata bene, forse per quella specie di “normalità” che si era stabilità, dopodiché riprendono le chiusure delle regioni, sto chiusa in casa a studiare, e ri inizia la solita routine, inizio a pensare pensare e pensare e ad agitarmi. Mi pongo sempre le stesse domande “ e se fossi lesbica?” etc.. e quando prendo consapevolezza del fatto che è una cosa falsa, perché non sono mai stata attratta dalle donne, continuo a indagare, vado a ricercare nel passato. Esempio in questi giorni mi sto tormentando la testa, perché da piccola con una mia amica giocavamo a fare fidanzato e fidanzata, facendo finta di baciarci e fare l’amore, so che è assurdo e quindi inizio a dire “eh però hai fatto quella cosa allora vuol dire che sei lesbica e così via”. Cioè vado a cercare tutte le cose nel passato. È normale??
Io ne ho parlato sia con il mio ragazzo sia con mia mamma di queste cose, loro hanno capito, esempio quando al mio ragazzo gli stavo raccontando l’esempio di prima che in questi giorni mi sta tormentando, ancor prima che finissi mi ha detto “ti rendi conto dell’assurdità?”.
Non riesco a essere razionale, vedo solo gli aspetti negativi, a volte penso a delle cose del passato che non sono neanche mai capitate, sto impazzendo.
Hai perfettamente ragione quando dici che questi pensieri sembrano reali.
Vorrei capire se anche questo cose sono normali nel doc.
Spero tanto in una tua risposta.
Grazie tante.
Grazie!
Buonasera Lucio, mi ha incuriosito molto il suo blog ,e leggendo un po ‘ i suoi post e i commenti delle persone ,mi sono immedesimato in questi stati d’animo.
Io sto con una ragazza da circa 1 anno, la mia ossessione è il suo passato, le sue esperienze sessuali etc….sia chiaro, sono consapevole che ognuno di noi ha un passato e le sue esperienze, me compreso….la cosa che mi manda in tilt è che lei mi dice che le cose che fa con me non le ha mai fatte in vita sua, è tutto nuovo etc….una cosa meravigliosa ma io vado a scavare nella mia mente fino ad inventarmi versioni diverse da quelle raccontate da lei e quindi lo scontro è tra le mie ipotesi e le sue verità che puntualmente tendo a distogliere. Quando le chiedo qualcosa, le sue risposte mi appagano ma poi dopo un po’ di tempo è come se avessi ancora “fame” di voler sapere. La cosa che mi angoscia è che le sue risposte è come se involontariamente non bastassero. Questa lotta mentale mi fa stare nervoso nei suoi confronti xche è come se considerassi reale la mia versione e quindi il mio stato d’animo si “adatta” e mi ritrovo ad essere nervoso con lei , senza un vero motivo poi….poi ci sono giorni in cui riesco a fregarmene ma non riesco a dare continuità a queste sensazioni positive. Le chiedo scusa per il messaggio lungo e grazie in anticipo
Ciao Lucio,
Complimenti per la tua profonda conoscenza della tematica e dei suggerimenti che elargisci a proposito…
Sono un docker da sin da quando ero adolescente
fino ad arrivare ad Oggi ” adulto 50enne”.
Ho alternando periodi positivi a periodi meno brillanti, conosco benissimo il disturbo,sono consapevole dell’irrazionalità dei pensieri intrusivi ma come molte altre persone faccio fatica ad accettarli.
Quando parli di lasciarli scorrere come le nuvole intendi dire non giudicarli,non compulsarli e aspettare che passano perdendo così la loro carica di aggressiva.
Un altro metodo efficace potrebbe essere l’esposizione graduale?
Grazie per un tuo feedback
Ciao Lucio sono un ragazzo che ha il doc a sfondo religioso tipo dire parolacce a dio a volte non solo con il pensiero ma anche con la bocca è ho una terribile paura di andare all',inferno cosa posso farr