Aprile 1, 2015

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Questo è il terzo della lista di articoli che parla dell’accettazione  e dello lasciar scorrere i pensieri come uno dei punti chiave nella gestione della pensieri intrusivi ed ossessivi. Se non lo hai ancora fatto, ti consiglio di leggere le parti precedenti cliccando qui link qui sotto:

  1. Accettare i pensieri intrusivi
  2. Accetare i pensieri ossessivi

Il concetto di “accettazione” è talmente ampio che si potrebbero scrivere diversi libri al riguardo. Anche perché non è solo un approccio pratico alla gestione del Disturbo Ossessivo, ma anche una vera e propria filosofia di vita che può avere un impatto benefico molto importante in tutti gli aspetti della nostra esistenza.

E’ un approccio votato più al lasciar andare che al controllare, al rilassamento piuttosto che alla tensione, alla comprensione profonda che il nostro controllo può essere applicato ad un numero limitato di cose piuttosto che esercitato per piegare la realtà ai desideri ed agli schemi precisi della mente.

Perché l’ansia è fondamentalmente un eccesso di energia mentale, tesa ad esercitare un controllo spasmodico ed ossessivo su tutto. Quando invece nella maggior parte dei casi, dobbiamo essere onesti nel riconoscere che la maggior parte dei fenomeni in Natura accadono senza bisogno che noi ce ne occupiamo.

l’ansia è fondamentalmente un eccesso di energia mentale, tesa ad esercitare un controllo spasmodico ed ossessivo su tutto

L’accettazione può essere allora uno stile di vita che consente di vivere con più leggerezza, più rilassamento, meno sensi di colpa e frustrazione, più perdono nei confronti di se stessi e degli altri… ma allo stesso tempo più aderenza alla realtà!

Con questo articolo vediamo come l’accettazione possa essere applicata non solo ai pensieri ossessivi, ma anche alle emozioni ed agli stati d’animo. E per farlo esaminiamo quale potrebbe essere l’approccio giusto da adottare nelle diverse fasi del Doc, durante le quali cambiano le emozioni predominanti e cambia l’oggetto della nostra accettazione.

Con una premessa fondamentale, già introdotta nell’articolo precedente:

L’accettazione non è passività, anzi è una forma consapevole e attiva di non “reazione” atta a non soffermarsi più del dovuto su una situazione sfavorevole, prendere coscienza del problema ed iniziare ad agire consapevolmente per risolverlo.

L’accettazione dei pensieri e delle emozioni

Nonostante la benzina dei pensieri ossessivi sia sempre l’ansia, in ogni fase del Disturbo Ossessivo Compulsivo cambiano lievemente le emozioni e gli stati d’animo predominanti. Questo significa che la nostra accettazione dovrà essere calibrata in maniera sempre un po’ diversa. 

Quello che segue può essere una schema può essere uno schema utile (ma assolutamente approssimativo!!) sul quale lavorare (rifarsi al relativo articolo sulla fasi del Doc per avere una panoramica del percorso)

IMPORTANTE: In PNL (programmazione Neuro Linguistica) un detto molto famoso(inventato in realtà da Alfred Korzybski, padre della semantica generale) dice che “LA MAPPA NON E’ IL TERRITORIO”. Ovvero, se tu devi andare da A a B, spesso userai Google Maps. Ma la mappa non è il territorio! E’ solo una sua rappresentazione disegnata con opportuni simboli su carta. Sono certo che condividi questa affermazione: la strade nella realtà non hanno il colore giallo o bianco tipico della mappe di Google, le autostrade non sono realmente arancioni ecc…

La stessa cosa si applica a quello che troverai nel seguito. Questo schema non è la realtà! E’ solo un modello molto generico e semplificato di quello che secondo me è il percorso “medio” del docker, basato tra l’altro esclusivamente sulla mia esperienza (e sappi che non ho la sindrome da detentore della verità assoluta, tutt’altro…)

FASE 1: Il panico

Emozioni predominanti: ansia, panico, confusione.

In questa fase,  le emozioni raggiungono picchi estremi ed i pensieri brutti ossessivi ci bombardano da tutte le parti. Obiettivamente è davvero difficile riuscire a capire cosa ci possa essere da accettare… Non capiamo che cosa ci stà succedendo, ci sembra di impazzire e non riusciamo più a riagguantare la vecchia vita, che sembra scivolarci dalle mani in maniera inesorabile.

Probabilmente l’unica cosa da fare è accettare di avere un serio problema.

Non credere che sia una cosa inutile. Piuttosto che disperarsi e lamentarsi senza fine infatti, prendere atto che c’è un problema, accettare la cosa (non scappare da esso, non considerarla una maledizione ecc…) e predisporsi nel giusto ordine di idee per risolverlo (ok… c’è un problema serio, cosa posso fare per risolverlo?) è esattamente lo scalino che è necessario superare per raggiungere la fase successiva.

E’ la decisione di affrontare consapevolmente il problema che ci mette nelle condizioni di cercare le contromisure adeguate. Mentre se rimaniamo a piangerci addosso non facciamo che perdurare nell’immobilità che ci consuma.

FASE 2: E’ veramente DOC?

Emozioni predominanti: ansia, tristezza, pesantezza

In questa fase i picchi di emozioni negative sono ancora presenti, ma almeno c’è la consapevolezza di avere un problema diffuso, conosciuto e dal quale si può uscire.

In questa fase ho trovato molto utile cominciare l'esercizio della concentrazione sul respiro. Non è stato semplice, perché l’ansia era molto forte e la mia esperienza meditativa  scarsa. Tuttavia concentrarsi sul respiro o sulla realtà circostante quando arrivano i pensieri ossessivi e l’ansia è un utile stratagemma per evitare alcune delle compulsioni e per aggrapparsi a qualcosa quando tutto è in dubbio.

Questa è anche la fase in cui, con una certa probabilità, si viene avvolti da un pesante senso di tristezza e malinconia. L’umore può scendere anche a livelli molto bassi e toglierci la voglia di reagire con quella grinta e determinazione che invece tanto sono fondamentali per sconfiggere il DOC.

Il fatto è che ci si rende conto che la vecchia vita, quella che magari vivevamo fino a solo qualche giorno o settimana prima, è cambiata, e sembra distante ed irraggiungibile. E il ricordo della serenità quotidiana precedente, unito alla grande sofferenza provocata dal Doc, abbassa notevolmente il nostro umore, peggiorando lo stato d’animo.

Come se non bastasse, a ciò si aggiunge spesso il senso di colpa, che ritengo il più inutile dei  fardelli, in quanto il docker non ha davvero nessuna colpa (dato che i pensieri arrivano contro la propria volontà…)

Quello che è utile fare, in questo momento è quello di accettare che il passato è il passato e che è nostro compito vivere questo momento al meglio delle nostre possibilità.

Spesso il Doc, come tutte le altre nevrosi, vengono per insegnarci qualcosa di molto importante che finora abbiamo trascurato. E’ una sfida che una volta affrontata e risolta può trasformare la nostra vita in meglio in una maniera davvero importante. So che è difficile da credere e da accettare, quando si è nella melma fino al collo. Eppure tutti coloro che sono guariti da questi problemi concordano.

Perciò è molto utile accettare questa fase come una cosa, magari non piacevole, ma comunque da affrontare, ci piaccia o meno, con la massima energia. Con la consapevolezza che comunque se ne esce.

emozioni nel disturbo ossessivo compulsivo

FASE 3: Come ne esco?

Emozioni predominanti: frustrazione

In questa fase comincia ad emergere una nuova emozione fastidiosa: la sensazione di impotenza che si ha nei confronti di qualcosa che ci tiene in una situazione di scacco dalla quale non riusciamo ad uscire. Così all’ansia (che rimane comunque la benzina del Doc) si sovrappone un senso di impotenza veramente frustrante e avvilente che può alimentare tutta una serie di ripercussioni negative.

Il fatto è che il Disturbo Ossessivo Compulsivo si basa su tutta una serie di “prerequisiti” (l’intolleranza al rischio, l’ansia di tratto, la mancanza di autostima, il perfezionismo estremo ecc…) che magari sono lì da sempre ma che ora sembrano allearsi contro di noi e che siamo costretti ad affrontare tutti insieme e senza possibilità di far finta di niente.

Cosa fare allora? Accettare il fatto che il Doc è un osso molto duro, che stiamo lottando contro qualcosa che al momento (e solo per il momento) è più forte di noi e che ci potrebbe volere  tempo(e lavoro) prima di venirne a capo. Quest’ultima cosa in particolare è fondamentale: sviluppare la pazienza è una profonda forma di accettazione, che cura più di mille medicine.

 

FASE 4: Questa è la volta buona!

Emozioni predominanti: frustrazione, rabbia

In questa fase si cominciano a vedere dei miglioramenti e subentra la rabbia. La rabbia è una emozione fondamentale perché è quella che ci consente di ribellarci e di opporci con forza al motivo della nostra frustrazione. E’ una potente energia che stà all’opposto della paura. Se infatti la paura è passiva, la rabbia è attiva e ci mette in condizioni di combattere.

In questa fase è facile che la rabbia prenda di mira i pensieri e conduca all’odio verso i pensieri ossessivi. Questo, benchè sia fisiologico e sia un primo inizio di risveglio del coraggio, non è un bene sul lungo termine, perché i pensieri ossessivi sono tali in base ad un accumulo emotivo e la rabbia è una emozione molto potente.

Finiamo così per alimentare proprio ciò ci cui ci vogliamo liberare. E’ fondamentale allora accettare questa fase come un momento fisiologico di riscossa che però deve essere solo transitorio, altrimenti diventa controproducente. E’ di nuovo la pazienza la virtù da perseguire: accettare la stanchezza e tenere duro “andando avanti”, consapevoli dei propri progressi, è un punto di svolta nell’uscita dal Doc

Un’altra cosa che bisogna imparare ad accettare sono le ricadute. Le ricadute, nel percorso di uscita dal Disturbo Ossessivo, sono all’ordine del giorno, e questa è una cosa con la quale bisogna imparare a convivere. Consapevoli che forte non è chi non cade, ma chi si rialza dopo ogni caduta!

forte non è chi non cade, ma chi si rialza dopo ogni caduta

FASE 5: Fuori dal Tunnel! O no??

Emozioni predominanti: rabbia, noia

Nelle fasi avanzate della guarigione, i pensieri ossessivi creano sempre meno ansia. Questo da un lato può provocare alcuni sgradevoli meccanismi (esempio “l’ansia di non avere ansia” da approfondire in separata sede), dall’altro induce ancora rabbia e frustrazione. Perché comunque i pensieri ossessivi non passano e continuano a presentarsi, senza sosta, in modo ripetitivo, stancante, monotono, insopportabile.

Bisogna comprendere molto bene che anche questo fenomeno è normale e che durerà per un certo tempo. I pensieri continueranno a tornare anche se abbiamo capito che veramente sono assurdi, non sono pericolosi e non hanno nessun senso. Potrei spiegare anche il perché ma lo vedremo in un altro momento.

A questo punto è la noia a diventare l’emozione predominante. Non ne possiamo veramente più, di questo assurdo e ripetitivo carosello, sempre uguale a sé stesso. E’ un momento delicato. Perché la noia non è assenza di emozioni ma una forma di avversione.

la noia non è assenza di emozioni ma una forma di avversione

E il Doc si nutre di tutte le forme di avversione, compresa la noia. Fino a quando siamo infastiditi dai pensieri, non ci sembrano giusti e li vorremmo vedere prosciugati da un aspirapolvere, stiamo ancora alimentando il Doc.

Perciò bisogna accettare che non è ancora finita. Che ci siamo vicini ma che c’è ancora un po’ di strada da fare. Questo ci aiuterà a considerare sempre meno i pensieri, fino alla vera chiave di volta nella lotta al Doc: L’INDIFFERENZA!

CONCLUSIONE

Capisci adesso quale è il motivo della mia risposta alla domanda posta all’inizio del primo articolo?

“io cerco di accettare i pensieri, ma loro continuano ad arrivare contro la mia volontà. Perché? Non ne posso più… come posso fare? ”

Il fatto è che finchè continui a provare ansia, rabbia, odio, frustrazione, disgusto, terrore, noia, nei confronti dei pensieri ossessivi, essi continueranno a presentarsi e ad arrivare.

finchè continui a provare ansia, rabbia, odio, frustrazione, disgusto, terrore, noia, nei confronti dei pensieri ossessivi, essi continueranno a presentarsi

Perché l’unico atteggiamento che veramente consente di spegnere il meccanismo di creazione dei pensieri ossessivi è solo l’indifferenza: quel momento in cui che i pensieri ci siano o non ci siano, a te inizia a non fregartene più niente. Per davvero…

Per fare ciò ci vuole tempo e pazienza. E le giuste tecniche.

Buona accettazione!

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  1. Ciao Lucio,scrivo qui anche se avrei voluto scrivere in riferimento all’articolo precedente ma non mi faceva inserire il commento.In pratica ho letto il commento di una ragazza che diceva di temere di diventare pazza.questa è un ossessione tra le tante che ha preso anche me ma ora ce n’è una che piu di tutte mi sta tormentando,che è quella di diventare paranoica,dopo aver letto cos’è la paranoia.In pratica questa paura mi fa sviluppare pensieri e immagini inerenti proprio questa paura,che so essere assurdi ma che comunque mi fanno venire ansia perché il solo fatto di averli mi porta a pensare di star diventando realmente paranoica e che prima o poi arriverò a credere a questi pensieri,delirando come fanno loro.Ad esempio so che i paranoici temono che qualcuno possa fare loro del male,sono sempre sospettosi e automaticamente sviluppo pensieri del tipo” e se ora anche mia madre mi facesse del male”( cosa che non ho mai pensato prima,semmai l ossessione di poter aggredire era al contrario,cioè temevo di poterlo fare io) e sebbene sappia che non può essere,il solo pensiero mi crea ansia perché mi sembra di ragionare come una paranoica.A volte poi l’ansia è tale da portarmi a compulsare in merito al contenuto,e questo mi porta allora a pensare” se inizio a ragionarci vuol dire che ci sto per credere e quindi sto diventando paranoica” insomma un casino! Io le ho definite ” ossessioni nell’ossessione”.Tu cosa ne pensi? Ciao

    1. Ciao,
      è un altro meccanismo del Doc e più in generale dell’ansia. E lo ho avuto anche io (per la precisione ho pensato di avere ben due tumori, una psicosi e problemi di cuore).

      “Diventiamo i sintomi che leggiamo”

      Facendo un rapido giro sui forum di ansia è facilissimo osservare come le persone ansiose sistematicamente “facciano propri” i sintomi che leggono. E’ una cosa frequentissima anche sui sintomi fisici. Spesso ho letto di gente che, senza aver mai avuto problemi reali e diagnosticati, è convinta di avere avuto un infarto, così… solo perchè i sintomi “sembravano quasi” essere quelli che avevano provato.

      Non so se mi spiego… un infarto… non è una cosa leggera eh…non passa inosservata… i dottori se ne accorgono se una persona ha avuto un infarto… anche la persona stessa se ne accorge… sarà assurdo?

      Eppure ci sono persone che, senza averlo mai avuto, sono convinte di soffrire di cuore solo perchè magari hanno un pò di tachicardia ed un senso di oppressione al petto. Vanno su internet, inseriscono i sintomi e Google restituisce in prima pagina la parola infarto. “Oddio, non sarà che ho problemi di cuore?” parte il dialogo mentale, si approfondisce con una ricerca e si trovano altri sintomi che “potrebbero” essere compatibili. E ci si infila nel tunnel delle fissazioni ansiose…

      E’ un fenomeno molto più frequente di quanto si possa immaginare. Infatti una delle cose più indicate quando si soffre di ansia e di NON leggere niente che riguardi malattie o problemi psichici.

      Da un punto di vista logico secondo me è assimilabile a quello di chi, non avendo mai mangiato il cioccolato, tenti di immaginarne il gusto solo leggendo gli ingredienti.

      Che te ne pare?

  2. Ciao Lucio,
    Ci sono dei momenti in cui sto bene,magari dopo aver dormito, e ad un tratto penso a mio marito o ai miei cari e mi sembra di provare fastidio verso di loro…allora mi spavento perché penso “ma allora sono cattiva davvero!”…Oppure fa parte del Doc anche questo ritorno di pensieri disturbanti?
    Grazie per la tua risposta

  3. Sì, sono d’accordo. Ma quindi è possibile che la paura di sviluppare questa patologia mentale mi porti automaticamente a sviluppare pensieri tipici indotti dalle letture fatte? Ad esempio, so che i paranoici credono che si complotti contro di loro e zac! pensiero :e se anche il mio ragazzo avesse complottato con la mia dottoressa magari per farmi impazzire?” cosa che so essere assurda, ma la sola presenza del pensiero mi induce a pensare di star diventando realmente paranoica; a volte poi l’ansia è tale che quasi cedo al contenuto del pensiero stesso e mi metto a ragionare, compulsando mentalmente, e questo accentua ancora di più la sensazione, perché come ti dicevo, mi dico” se sto ragionandoci sopra vuol dire che ci sto per credere e presto delirerò come i paranoici!” Anhe in questo caso quindi devo riconoscerli come sintomi ossessivi innescati dall’ossessione principale di diventare paranoica e farli scorrere secondo te??

    1. Ho l’impressione che tu stia ricercando una rassicurazione…
      Ovvero che tu stia compulsando…

      E’ così?

      🙂

          1. Assolutamente no 😀
            E’ che continuo a pensare che vuoi una risposta da me 🙂
            Io te la posso anche dare, ma presto non ti basterà più e inizierai a non fidarti più neanche di me.

            😉

  4. Ciao Lucio,in che senso hai creduto di avere una psicosi? Ho letto in un altro articolo che dicevi di non saperne molto in proposito….e comunque è quello che succede anche a me….

    1. Ciao Louise,
      nella mia MENTE PENSAVO di avere una psicosi, come PENSAVO di avere un tumore, anzi due.
      Ma NELLA REALTA’ non avevo assolutamente niente se non ansia e Doc.
      Non avendo avuto REALMENTE un psicosi, non ne sò quasi nulla (dato che pensare di avere un sintomo ed averlo realmente è una cosa diversissima, che tuttavia il docker non riesce a comprendere)
      Mentre avendo avuto REALMENTE il Doc, sò molto sul Doc.

      Così è più chiaro? 🙂

      1. Si.Ma tu pensavi di avere una psicosi perché come hai detto piu su ti sei fatto suggestionare da qualche lettura sapendo però di avere gia il Doc,o eri tu a definire ciò che avevi erroneamente psicosi non sapendo realmente cosa significasse?

        1. La seconda.

          Quando la mia ansia era a livelli molto alti non ero in grado di distionguere quello che leggevo da quello che sentivo.
          E’ un fenomeno ben conosciuto ed uno dei più gravi errori: quello di leggere sintomi di cose che ci preoccupano.
          Perchè automaticamente l’ansia ci fà credere di avere quei sintomi (cosa totalmente assurda, ma che quando c’è il panico diventa credibile).

          La morale è: smetterla di leggere sintomi di cose che ci poreccupano

          😉

  5. Ciao Lucio
    Non ho capito che cosa significa lasciare scorrere i pensieri? Come è possibile se devo lavorarci sopra con costanza e dedizione ogni giorno?? Se ci lavoro l’ansia resta perché la tengo viva lavorandoci su

    1. Aspetta… non ho capito la tua domanda…
      Anche perchè il senso di quello che hai detto coincide con quello che ho detto io 🙂

  6. Ciao Lucio seguo da sempre i tuoi scritti. Io credo di avere il doc da relazione, mi testo aempre etc etc ma ho una domanda se funziona davvero come gli altri doc perche gli psicologi dicono che una volta passato il dubbio si capirà se è solo bisogno o amore? Spero in una tua risposta e ti ringrazio per i tuoi articoli

  7. Lucio che ne pensi di fare un articolo su quello che tu chiami “risveglio del coraggio” o sulla ricerca nell’inconscio ? Perché dopo una botta come il doc non è proprio chiaro da che parte cominciare a lavorare per riprendersi tutto.
    Complimenti per il blog!

    1. Ciao,

      scriverò del materiale in merito ma non lo pubblicherò apertamente sul blog.
      E’ una materia molto delicata e che richiede una certa stabilità.

      Infatti dare certi consigli a chi è nella fase iniziale del percorso potrebbe essere assai controproducente.

      Come portare chi ha appena imparato a sciare sopra ad una pista nera (non sò se la metafora rende l’idea…)

  8. Ciao Lucio…
    Volevo sapere se è mai capitato a te o cmq a tutti voi doccati di avere impulsi o sensazioni di fare qualcosa di sgradevole e pauroso inerenti al vostro doc…esempio “impulso di toccarmi in pubblico…ma che penso di toccarmi cosa penserà la gente..ma l’impulso è forte quasi reale lo devo fare..” non so se mi sono spiegata…grazie in anticipo..

    1. Beh molte delle compulsioni del Doc sono proprio dovuto alla “necessità” di fare qualche azione fisica.
      In realtà la necessità non esiste, è solo una nostra “sensazione” basata su un misto di ansia + pensieri.
      L’importante è resistere e non farla 😉

  9. Ciao Lucio!
    Che belli gli articoli che scrivi… Spesso vado a rileggere la tuo percorso, ossia l’articolo “Come sono guarito dal DOC”, e mi emoziona sempre leggere le tue parole, perchè noto una grandissima similarità e molti aspetti in comune tra la tua e la mia storia. Davvero… La mancanza di autostima, la fobia sociale, per poi andare al doc, le paure… Anche le stesse manie di perfezionismo e fissazioni sul fisico!
    Sei un grande per me!
    Comunque volevo chiederti un parere… Io purtroppo non ho disponibiltà economica per fare un percorso di meditazione con un maestro, già sto facendo psicoterapia e mi costa moltissimo… Però ho acquistato un libro, che mi sembra molto valido, sul metodo Mindfulness, per allenare la mente ad abbattere le ossessioni e l’ansia.
    Cosa ne pensi di questo metodo? Hai informazioni utili a riguardo? Grazie

    1. Ciao Luigi e grazie per i tuoi feedback 🙂

      La Mindfullness è una tecnica sicuramente interessante.
      Secondo i suoi creatori vorrebbe emulare la meditazione Vipassana escludendo però ogni contenuto spirituale.
      Per quanto mi riguarda, come tutti i “riassunti” occidentali, è limitata.
      Inoltre riuscire a scavalcare la mente senza un maestro è davvero molto difficile.
      Tuttavia ho letto alcune cose ed indubbiamente i suoi principi sono validi.
      Perciò può essere sicuramente un ottimo inizio 🙂

  10. caro lucio un saluto a te e un grazie x la tua opera!!! e un saluto a tutti/e allora grazie ai tuoi articoli rileggendoli x cogliere gli aspetti fondamentali, la respirazione, anche io mi ispiro alla mindfulness, ma sono molto attrratto anche dagli aspetti spirituali ci vorrà del tempo però,prima di passare a includere oltre la respirazione “l’osservazione” dei pensieri senza giudizio, nel frattempo mi rileggo i passaggi da te riportati e vado avanti. sul doc omx va molto ma molto meglio!!! quello da relazione tra i due come da te scritto ci sono assonanze importanti, procede più lentamente ma procede, l’ansia da prest. ancora mi fà qualche visita cmq il cammino è avviato e visto che ho 50 anni tra 2 mesi il tempo corre!! grazie!!!!!!

  11. Ciao Lucio… Sto cercando di oppore resistenza a tutti questi pensieri orribili e li lascio scorrere.. Ma la cosa brutta è che questo tema ovvero quello omo, sembra perseguitarmi! Oggi in classe hanno parlato di questo dal nulla… La mia mente a volte mi dice: e se fossero dei segnali? Io non ne posso davvero più

    1. Ciao Miriana.

      Conosco molto bene questo meccanismo… Anche a me sembrava quasi che arrivassero dei “segnali” che mi indicassero, senza ombra di dubbio, che dovevo accettare i pensieri ossessivi.
      Ci ho perso veramente tanto tempo dietro a sta fesseria…

      Poi ho capito che era l’ennesima bufala del Doc, mista ad un pochetto di atteggiamento paranoico.

      E mi sono reso conto di aver perso un sacco di tempo cercando di spiegare cose che non avevano alcuna attinenza con la realtà 😉
      Non esistono “segnali”. Te lo dico per esperienza diretta 😉

      1. Anche a me è successo,e succede ancora a volte! sembra che tutto intorno a noi manco a farlo apposta ci parli del tema oggetto della nostra ossessione,ma credo che sia dovuto semplicemente al fatto che senza saperlo siamo più ” recettivi” e cogliamo prima determinati argomenti perché la nostra attenzione è focalizzata su quella cosa,mentre prima non ci facevamo caso…cosa ne pensi tu Lucio? 🙂

        1. E’ esattamente così. In qualche articolo ho fatto un esempio con la metafora della contrattura alla schiena.
          Non ci accorgiamo di quanto usiamo certi muscoli fino a quando non cominciano a farci male.
          E’ esattamente lo stesso meccanismo, solo più difficile da “osservare”

  12. Grazie infinite Lucio! Ti stimo davvero. Spero di uscirne una buona volta per tutte.. Purtroppo a volte ci ricasco… Senza la presenza del mio fidanzato è più difficile stare serena

  13. Ultima cosa… La volontà di farla finita a volte è davvero tanta… Mi dico “ma si, resisti questi ultimi mesi, tanto poi te ne andrai per sempre..” Sto cercando in tutti i modi di vivere al meglio, ma quando le mie ossessioni sembrano reali l’unica cosa che mi fa stare meglio è pensare che me ne andrò prima o poi.. Che forse non soffriró piu.. Scusa per la lunghezza Lucio..

    1. Ciao Miriana,
      è un pensiero che ho avuto anche io, perchè la frustrazione era altissima…
      Però sai che ti dico?
      Meno male che era solo un pensiero 🙂

      Il punto però è un altro.
      Se davvero non riesci a trovare il bandolo della matassa dovresti cercare di fare tutto il possibile per sbloccarti.
      Magari cambiando approccio, o chiedendo aiuto a qualcuno…
      Dai forza!!!!

      🙂

  14. ciao Lucio non so da dove iniziare, mi sento molto confusa e un po depressa mi hanno diagnosticato il disturbo ossessivo 4 anni fa, e ancora ho dubbi se e’ davvero un disturbo o forse sono davvero io. tutto e’ iniziato con pensieri di omicidio verso i miei figli ed e’ come se avevo veramente l’impulso a farlo e l’ansia scattava a mille ti volevo chiedere anche questo fa parte del disturbo?
    poi pensieri pedofili contro i bambini, poi pensieri omosessuali verso le donne, e adesso quello che non riesco a comprendere e la mia storia con mio marito il mio pensiero e’ che credo che tutti gli altri pensieri mi scaturiscano dalla mia relazione con mio marito adesso ti spiego i miei pensieri io non riesco a comprendere i miei sentimenti mi sento molto confusa ho pensieri contro di lui come se non lo amassi (puo’ essere che non lo amo davvero e non riesco ad accettare la verita’?) poi una cosa che mi fa impazzire e’ come se avessi un senso di repulsione e disgusto nei suoi confronti non riesco a capire e’ doc o sono davvero i miei sentimenti, a volte penso di amarlo ed altre no, pero’ non so’ perche’ ma voglio stare con lui allora penso che e’ solo perche’ abbiamo due figli che voglio stare con lui…tu che ne pensi e’ doc o c’e’ qualcosa che non va, ho continui pensieri negativi su di lui anche sul suo aspetto fisico e pensieri negativi sulla nostra relazione…ma poi dentro di me c’e’ sempre qualcosa che mi spinge a combattere per stare con lui questo come me lo spieghi perche combatto per stare con lui se non lo amo?
    non riesco a comprendere questa cosa cerco di lasciare scorrere i pensieri ma loro aumentano e diventano forti allora penso che sono segnali che mi indicano che c’e’ qualcosa che non va, ci siamo separati un po e pensavo sempre a lui di voler stare con lui allora mi chiedo perche’ voglio stare con lui e pensare cose cattive contro di lui?
    a volte mi vengono pensieri come se io volessi che a lui verrebbe una brutta malattia e mi sento morire dentro mi deprime pensare queste cose…io credo che ci sia davvero qualcosa che non va che non lo amo e che voglio stare con lui solo perche’ ho un “bisogno di amore” o per i miei figli o solo perche’ voglio una famiglia a volte penso che voglio stare con lui solo perche’ non ho il coraggio di lasciarlo e farmi un’altra vita….io vorrei amarlo e ogni volta che ci provo mi vengono pensieri contrari come se non voglio…c’e’ una continua lotta dentro di me…forse inconsciamente non lo amo e non lo accetto…poi un altra cosa vorrei fare l’amore con lui e provare belle emozioni ma dentro e come se non volessi…secondo te quello che penso io sto lottando con i miei reali sentimenti? e’ davvero un disturbo? e perche se voglio stare con lui dentro e come se non lo amassi e non lo voglio…a volte penso di chiudere tutto e mettere fine a questo tormento ma poi mi rialzo e continuo …prego in continuazione affinche’ Dio cambi il mio cuore perche’ mi sento infinitamente in colpa con lui…tutto mi deprime….ma poi mi ritorna la forza di andare avanti…ti volevo chiedere rispondimi sinceramente ma e’ doc?
    ma il doc porta instabilita’ nei sentimenti? se e’ doc e’ possibile che io non voglio fare l’amore perche’ mi sento influenzata da questi pensieri?
    perche’ voglio provare amore e non ci riesco?
    se e’ doc dammi un consiglio cosa devo fare? come devo fare con questi pensieri…voglio essere felice con lui ma ho pensieri che mi contrastano forse la mia e’ solo un volermi sforzare di amarlo? attendo tue risposte grazie lucio

      1. Ciao Maria,no, non sei sola.Tutti questi sintomi li ho avuto anch’io,e ora ne ho di altri tipi ma fanno sempre parte del disturbo.Anch’io pensavo ad un certo punto,dopo pensieri di omosessualità e di pedofilia,di non amare più il mio ragazzo,l’ho anche lasciato e sai come l’ho superato? Non cercando la certezza a tutti i costi dei miei sentimenti….Io volevo a tutti i costi una definizione dell’amore,pensavo che bisognasse provare certe cose in un determinato modo altrimenti non era amore.Poi ad un certo punto,proprio come te,vedendo che stavo male senza di lui mi sono detta” sai che c’è? Io ci provo,perché un sentimento c’è,ma più cerco di capire cosa sia e più mi sforzo di provare le cose in un “certo” modo e più proverò l’opposto”…Anche a me sembrava di non provare quasi più attrazione,mi sembrava di vedere solo difetti…Dopo che ho deciso di riprovarci senza cercare a tutti i costi la certezza,ho cominciato a stare meglio ,sempre meglio con lui e ora so solo che è la persona piu importante della mia vita e senza non potrei vivere.Purtroppo poi ci sono ricaduta ma per tutte altre cose e attualmente sono in cura.Spero che la mia testimonianza possa esserti in qualche modo d’aiuto,ma se da sola non riesci valuta di rivolgerti a un terapeuta,e vedrai che le cose andranno meglio! 😉

        1. ma tutto dipende dall’ansia e come gestivi i pensieri che non ti piaceva?sull’aspetto fisico?avevi voglia di fare l’amore? come ti sentivi?

          1. Ciao Maria, fidati non sei l’unica credimi, è un disturbo infido e scusate il termine “Bastardo dentro”! Mi sono rivisto in tutte le tue parole, UNA X UNA, FIDATI! Ma ne sto uscendo, ho avuto la svolta quando ho realmente capito che era un problema di meccanismo e non di contenuto (Mi ha dato la botta x capire quando sono passato da DOC da relazione a quello aggressivo, e viceversa). Certo a volte mi viene anche a me il pensiero “Ma chi me lo fa fare a vivere così”, ma poi mi riprendo e mi rimetto a dietro a lottare! Ora a distanza di 2 mesi le ricadute sono rare e pian piano ne sto uscendo. Ora la mia lotta non sono più tanto i pensieri ma l’ansia costante, e cercare, come diceva Lucio, di scavare dentro di se per trovare il coraggio di vivere e migliorarsi! DUNQUE FORZA!

          1. Si,mi sembrava di non provare proprio piu nulla e di conseguenza non avevo neanche voglia di avere rapporti con lui.Comunque credo che la cosa migliore sia parlare con uno psicologo,io più di quello che ti ho già detto non penso di esserti più d’aiuto anche perché la terapia per il doc non si basa sul dare rassicurazioni,che è quello che tu stai cercando adesso.Comunque fa parte del disturbo,avendo avuto tu già altri sintomi che rientrano nel doc,devi solo imparare a gestirlo e per questo ti serve un terapeuta,non io che tra l’altro non l’ho superato del tutto.Al massimo ti può essere più d’aiuto Lucio 😛 non scoraggiarti! È un disturbo più comune di quanto pensi! 😉

      1. caro lucio sono andata in psicoterapia e la psicologa credo che non era competente quando ho iniziato a parlare le prime cose che mi sono sentita dire sono di interrompere la relazione e questo a me non e’ andato bene io non voglio questo ma voglio essere felice con lui…mi sono rivolta al servizio sanitario della mia citta’ perche’ non posso andarci a pagamento…ma secondo te potrei farcela da sola? cosa mi consigli tu da esperto come devo comportarmi

        1. Secondo me da soli è molto dura… durissima…….
          Però si può anche fare

          Comunque quella della ASL è una ottima idea, potrai parlare con uno psicologo/psichiatra a costo quasi zero.

          1. sento che posso farcela dicevo io che all’asl non sono competenti perche’ mi hanno detto di lasciare mio marito

      2. ero in terapia farmacologica ero imbottita di farmaci ma ho interrotto il trattamento perche’ non ne traevo beneficio anzi mi sentivo solo addormentata emotivamente adesso mi sento piu’ sveglia e combattiva sono ingrassata 25 kg e questa cosa mi deprimeva anche perche’ i farmaci inibiscono la sessualita’ e sto cercando di svegliarmi in questo….mi deprimevano di piu’ e la mia autostima andava sotto i piedi adesso che riesco a stare calma senza farmaci e a stare un po bene ne traggo beneficio interiormente perche’ mi sento capace che da sola potrei farcela ero diventata dipendente ad ogni pensiero chiedevo al medico dosi piu’ alte adesso cerco di riprendermi da sola quando mi sento un po giu oppure agitata e mi da senso di soddisfazione credimi i farmaci non concludono un bel niente anzi peggiorano voglio farcela con le mie forze

    1. Ciao Maria.ho letto molto attentamente quello che hai scritto,e mi sento un po sollevato,(non per il tuo stato d’animo ovviamente)ma è la stessa cosa che provo io verso mia moglie.Dimmi,come stai ora? mi piacerebbe poter parlare insieme a te.Scrivimi al mio indirizzo mail. grazie

  15. Caro Lucio, che ne pensi della relazione attacchi di panico – ossessioni?
    Non trovi siano legati a braccetto?
    E non credi che l’ansia sia la madre di tutti i problemi? Togli l’ansia e tutto sparisce…

    1. Eh si concordo perfettamente…
      l’ansia è la benzina del Doc… oltre ad essere una bella seccatura già da sola.
      E se volessimo salire un pò più sù, troveremmo che la radice dell’ansia è la mancanza di autostima.

      Tuttavia perchè si sviluppi un Doc ci vogliono anche altri ingredienti: super-io ipertrofico, intolleranza al rischio, eccesso di responsabilità e senso di colpa…
      Tutte cose che io avevo all’ennesima potenza!!

  16. Ciao Lucio, sicuramente sto cambiando approccio.. Sento che le cose che mi passano per la testa sono veramente false.. Ma quando arriva il pensiero a volte faccio difficoltà a gestirlo… Mi blocca, mi sento in colpa e non riesco a continuare quello che stavo facendo.. In più molto spesso mi sembra di mettere in dubbio anche il mio passato! Sono tutte cose normali? La cosa positiva però è che sto cercando in tutti i modi di controllare l’ansia.. Di non cadere nel giochetto:”se non hai l’ansia, hai accettato” perché proprio per questo motivo l’ultima volta ero entrata in uno stato seriamente pericoloso per la mia salute.. E non voglio più ricaderci… Non finirò mai di ringraziarti per le tue risposte comunque, pensare che persone come te ce l’hanno fatta mi da una carica in piu’

    1. Aspetta aspetta!! 😀

      Mi blocca, mi sento in colpa e non riesco a continuare quello che stavo facendo..

      Questa cosa che hai detto è un punto centrale 😀

      Intanto sappi che avere riconosciuto questa cosa è un fatto importante.
      Secondariamente, prova a concentrarti la prossima volta per non farti sviare dal pensiero ossessivo, che tenterà di trascinarti via, e nemmeno dal senso di colpa (che è sempre una sega mentale) e forzati per tornare a fare quello che stavi facendo prima che arrivasse l’ossessione!!
      Se ci riesci e lo fai sistematicamente (ti dico già che ci vuole pazienza ed applicazione), fai un passo avanti di quelli veramente grossi 😉

      Forza!!

  17. Ah dimenticavo… Anche quando penso di trovare bello un ragazzo è come se la mia mente mettesse in dubbio pure quello! “Sei sicura? Lo dici tanto per?” è davvero destabilizzante… È come se in me ci fossero due persone… Sto sicuramente meglio, ma ormai vivo soltanto perché non ho altra scelta, non vedo più il mondo come una volta… Come sempre mi scuso per tutti i post che scrivo ogni giorno… Ti ringrazio di nuovo! 🙂

  18. Grazie Lucio!!! 🙂 ormai l’imperativo è farcela! È proprio grazie al tuo blog che ciò mi è possibile… Ultimamente la cosa sta prendendo di mira anche il mio ragazzo.. Nel senso che penso ad un futuro che noi, nonostante siamo ancora giovani, a volte progettiamo e ho paura che io possa rovinargli la vita, che forse questi pensieri faranno accadere qualcosa di brutto… E questo mi spaventa… Tanto.. Io tengo da morire a lui ma alcune volte è come se fossi vuota, senza sentimenti… L’unica cosa che mi preoccupa è vincere queste ossessioni e mi dimentico di tutto il resto…

  19. Lucio dal passaggio dalla fase 5 alla fase 6 non percepivi come la sensazione di dover fare un salto nel vuoto ? Si può affrontare la fase 6 anche se i pensieri sono assurdi e non producono ne noia ne nient’altro ma sono solamente presenti e danno leggermente fastidio ?

    1. Si il salto nel vuoto è un passo necessario.
      Non c’è una regola per affrontare la fase 6…
      Uno può farlo nel momento in cui si sente forte a sufficienza.
      L’importante è non ossessionarcisi.
      E’ un lavoro lungo e che richiede pazienza 😉

  20. Ciao Lucio,
    Hai sperimentato anche tu fasi in cui l’ansia è meno percepibile, ed i pensieri si sostituiscono a sensazioni di pessimismo, come se ci si dovesse rassegnare ad accettare che il contenuto dell’ossessione sia vera. Potrebbe essere dovuto al tono basso dell’umore?
    Alcuni giorni si è più lucidi, altri in cui queste sensazioni rendono davvero difficile capire che sia davvero un disturbo e non voglia dire nulla sulla propria natura…

      1. In questi casi quale potrebbe essere un buon approccio al problema?
        Agire sull’umore (combattere la sensazione di sconforto e gli stati d’animo del tipo “tanto sei così, rassegnati”) con quali armi?
        Lasciare scorrere ANCHE le sensazioni, integratori per la serotonina, erbe. Atteggiamento da intraprendere in questa fase in cui si ha la sensazione depressiva che ci si deve rassegnare al contenuto di queste ossessioni.

        Grazie

  21. Ciao Lucio, io ho superato tante fasi e posso dire di non avere più pensieri ossessivi ma una terribile paura di ricadere nel tunnel
    Una paura così forte che mi provoca un ansia così grande da autosuggestionarmi e risentire i sintomi.
    Ti è capitata anche a te una fase così??

    1. Si.

      E’ la paura della paura. E la paura è il ricordo del dolore.
      E’ più che normale avere timore di ricadere indietro, perchè nella nostra mente è molto forte il ricordo di quanto fà male.
      Però io usavo questo ragionamento: se ORA stò molto meglio di 3 mesi fà, se continuo così fra tre mesi starò molto meglio di ORA.
      Una volta presa la strada giusta, si migliora sempre di più 😉
      Questo non vuol dire non avere più ricadute… quelle capitano.
      Ma più si va avanti e più si impara a gestire anche quelle!

      🙂

  22. Quanto dici è vero Lucio… Ma come fare se quel ricordo mi scoraggia? Mi fa credere che questo benessere è solo passeggero?

  23. Ciao Lucio volevo chiederti dove posso trovare gli approfondimenti di ‘ansia di non avere ansia’ e ‘perché i pensieri tornano anche se abbiamo capito che sono falsi’ che hai descritto nella fase 5?

  24. Voglio portare all’attenzione di tutti questo estratto da un testo: “Metaforicamente, la distinzione tra la funzione di un problema psicologico e la forma che prenderà nella vita di una persona, può essere paragonata alla situazione di una persona che combatte una guerra fallimentare su di un campo di battaglia. La persona combatte sempre più duramente perché ritiene che perdere sarebbe devastante e che risulterebbe impossibile vivere una vita soddisfacente, a meno che non si vinca.

    Tuttavia, questa persona non si rende conto di poter lasciare il campo di battaglia in qualsiasi momento, cominciando a vivere la propria vita. La guerra potrebbe proseguire ancora, e il campo di battaglia potrebbe essere ancora visibile. Ma il risultato della guerra non sarebbe più così importante e l’apparente sequenza logica di dover vincere la guerra prima di cominciare davvero a vivere, verrebbe abbandonata.”

    E aggiungere che ho cominciato a provare panico quando ho voluto per forza vincere la guerra all’ansia! Ho ottenuto tutto dalla vita, tutto ciò che volevo, semplicemente con l’umiltà, la flessibilità, l’apertura al mondo. Poi ho cominciato a rifiutare quella vocina interiore, a battagliare con le sensazioni ansiose. Volevo essere invincibile. Ho perso invece inesorabilmente!!! Quello che abbiamo dentro, non si affronta come quello che abbiamo fuori! Si accetta, sempre e comunque. Mi sono bloccato, mi sono fermato, sono stato male anche fisicamente. Ora come dice Lucio ho capito veramente tutto il tempo che ho perso a non continuare semplicemente ad affrotnare le cose come le avevo sempre affrontate e a non accettare di provare l’ansia! Lucio forse potrà confermare, essendo lui uscito completamente dallo stallo.

    1. Mi trovo molto d’accordo.
      Ed aggiungo che le guerre interiori non si combattono con la pura forza. Perchè non c’è forza più potente della nostra mente e della nostra anima.
      Vanno invece combattute, come hai detto tu, con umiltà ed apertura. E soprattutto cercando di ascoltare quello che ci vogliono dire.

      Guarda quando ho avuto il DOC io sapevo quale era il mio problema reale. Solo che il DOC, con il suo problema immaginario, continuava a sviarmi, come se tentassi di proteggermi dalla risoluzione del problema reale, che era invece ciò che desideravo di più al mondo.
      Mi rendo conto che è paradossale.
      Eppure nelle parole di tutti quelli che mi scrivono vedo la stessa cosa.

      1. Ciao Lucio
        Sono una ragazza davvero molto giovane, 14 anni, e fin fa piccola ho sempre sofferto di Doc senza però saperlo, credendo che fosse stato sempre una parte del mio carattere: l’ansia. Invece da almeno un mese mi trovo bloccata nel vero e proprio doc trans. Ho davvero tanti amici trans, e la domanda è iniziata con “mi vesto non femminile.. Quindi lo sono anche io?” la storia è più complessa, ma la sintesi è questa. Ho sempre amato essere donna, anzi, mi sono sempre vantata di esserlo, infatti questi pensieri sono inimmaginabili per me! Sto per eseguire una terapia, ma vorrei solo dei chiarimenti.
        1- esistono dei messaggi anche per questo doc meno conosciuto, se si, quali all’incirca?
        2- ho letto in un articolo che “il doc colpisce le cose che più amiamo: chi è estremamente religioso avrà pensieri blasfemi, la madre che ama davvero i suoi figli avrà il doc dove ha paura di ucciderli” funziona così? Quindi ho così paura di poter essere trans perché amo davvero tanto essere donna? Voglio solo chiarimenti, questo doc non si trova facilmente come quello omo..
        Sono sempre stata una ragazza allegra, ma questa cosa mi blocca, non mi godo più le piccole cose.. Pensavo di starne per uscire qualche giorno fa, ma la mattina dopo si ripresenta.. Ho paura che sia un qualcosa che poi mi porterà a diventarlo, ed il doc mi fa pensare che la cosa mi piaccia pure! Tipo ‘ah si vorrei essere uomo’ ma quando sono in me impazzisco e so che non è così!
        Grazie dell’attenzione! 🙂

  25. Ciao Lucio!
    Complimenti per i tuoi articoli,i hanno aiutata tantissimo.
    Io penso di essere in una delle fasi finali del Doc omo, non ho più l’ansia, seguo una terapia e molto spesso non provo fastidio per le cose che mi propina la mente!
    Ieri però, mi è capitato di leggere un articolo sulla chiesa e l’omosessualità e di apertamente commentarlo con il mio ragazzo. Quello che ho detto io è ‘immagina è come se mi dicessero che è sbagliato il fatto che mi piacciono gli uomini’. Come di routine niente ansia, ma la cosa mi ha soffermata: perchè non ho provato fastidio? Automaticamente la mia mente mi ha portato a dire: almeno esce fuori la tua natura. Cosa che trovo assurda perchè nessuna natura deve uscire fuori! Cosa ne pensi, credi sia perchè non provo piu molta ansia e ci sono sempre pensieri intrusivi?

  26. Ciao Lucio,ho 22 anni e da 4 mesi mi tormentano ansia e pensieri ossessivi! Ho iniziato ad avere paura di avere un tumore stava diventando un ossessione avevo tutti i sintomi di qualsiasi malattia in ogni parte del corpo. Un giorno tutto è passato ho avuto una breve lite con il mio ragazzo,solite sciocchezze, e da lì ho pensato se sono così ansiosa per colpa sua? Se non lo amassi? Ed è iniziato tutto ….piango mi dispero la mente è piena di pensieri negativi, cambio umore facilmente .sento qualcosa dentro di me che appena sto meglio e mi sento libera riparte all’attacco con pensieri negativi ormai è diventata un’abitudine e non so come uscirne! A volte penso ok lo lascio vediamo che succede magari starò meglio ma non ci riesco perché lo amo ,come se qualcuno mi stesse costringendo a lasciarlo ma io non voglio ! Non so come comportarmi

  27. Salve a tutti,sono Elena,ho 41 anni,sono stremata,e sono due settimane che sto vivendo ogni giorno un incubo,ora per ora,e’ iniziato tutto con ujun sogno,in cui io mi trovavo in una casa,dove vivevo fino a 19 anni fa con mia nonna,ero in cucina e dal vetro della finestra che dava in salotto,vedevo tutto buio,nel sogno ero in cucina con una signora che non ho mai visto,e le dicevo :”Dobbiamo scappare,c’ e’ un demono sento che arriva ho paura..”,mi sveglio e sono stata turbata tutto il giorno,allora hanno iniziato i tormenti,” Sto impazzendo,e se impazzissi che faccio del male alla gente,ai cari?”,poi mi ripetevo che non faccio male nemmeno a una mosca,si innesca il senso di colpa,tutt i giorni penso a questa cosa,sono andata dal medico di base mi ha dato un ansiolitico alle erbe,ho letto migliaia di cose sul doc,sto impazzendo…spero in un miracolo..

  28. Ciao lucio, grazie per il tuo blog, descrivi verità che noi ancora non riusciamo a vedere, è iniziato tutto con attacchi di panico e la paura di averli quando uscivo, ho preso paroxitina per un anno poi ho sospeso perché volevo farcela da sola, e da un paio di mesi soffro di pensieri ossessivi, sono arrivata alla consapevolezza che i contenuti sono falsi ed il meccanismo è puramente identico per ogni pensiero, alcuni si riconoscono facilmente altri meno perché più subdoli, sto sperimentando diverse emozioni tristezza, serenità,vuoto, angoscia etcc, riesco con facilità a “lasciar scorrere e non compulsare” infatti cosi facendo hanno vita breve, ma volevo chiederti una tua opinione, ieri in un momento di tristezza ho pensato, e se volessi farla finita? Che differenza c’è tra questo pensiero nel doc (dove cmq sembra reale) e questo pensiero nella depressione dove sembra quasi l’unica soluzione..grazie mille in anticipo. Ovviamente il “se” preclude sia il doc..ma attraversando cosi tanti stati d’animo si è confusi.

  29. Salve Lucio vorrei un aiuto. Ho un DOC stranissimo. Mi dà fastidio sbattere gli occhi e mi ci concentro troppo. Ho tanta paura che non passi questo DOC. Mi era già venuto altre volte però poi passava tranquillamente. Questa volta è molto più duro e resistente perché io sono andata in panico. Ho paura che mi comprometta la vita e che non riesca ad accettarlo. Ho notato però che quando penso ad altro mi passa per poi tornare quando sono sola con i miei pensieri . Quello che ho io secondo te è un DOC? Adesso proverò la via dell’accettazione. Ho provato a combattere con tutte le mie forze ma ho sempre perso

  30. Salve Lucio, sono un ragazzo di 18 anni e credo di soffrire di una “specie” di DOC da relazione. Faccio una premessa: sono un ragazzo molto insicuro, timido, alcune volte anche pessimista. Ho avuto altri tipi di pensieri ossessivi come quello di essere omosessuale o addirittura di non voler più bene a mia madre. Fino a qualche settimana fa ero fissato di soffrire di varicocele ai testicoli. Insomma mi sono riconosciuto in quasi tutte le forme di DOC.
    Adesso vorrei spiegarti la mia situazione che ritengo un po’ complicata. Ho una compagna di classe per la quale fino a qualche settimana fa ero convintissimo, senza alcun pensiero strano, di provare qualcosa di forte per lei, tant’è che sentivo ci fosse una sorta di legame come se io e lei fossimo destinati a stare insieme (la cosa va avanti dalla terza superiore e ora sono in quinta). Tuttavia ho conosciuto una sua amica e ho iniziato a sentirla per telefono ma senza provare alcun interesse. Un giorno scopro di piacere a quest’ultima ragazza (non ho avuto chissà quale reazione, che io ricordo solo indifferenza), anche se credo di essere stato condizionato inconsciamente. Inoltre ad alimentare ciò i miei amici, facendo battutine, è come se mi avessero associato a lei come se fossi destinato ad essere per forza il suo ragazzo. Così, una sera, dopo essere tornato a casa, ho cominciato ad avere questi pensieri ossessivi, con tanto di ansia annessa, del tipo “ma mi piace o no?” (un po’ quando ad una persona che tiene sempre d’occhio il suo peso viene detto di essere cicciona, allora quest’ultima comincia a vedersi cicciona), quando la vedevo provavo ansia perché avevo paura di provare qualcosa. Una cosa che ho notato è che se penso di essere geloso mi sale l’ansia e automaticamente mi viene la paura di essere geloso di lei, quando credo, fino a prova contraria, che se fossi realmente geloso lo proverei in modo istintivo.
    Il fatto è che io non voglio stare con lei, sono sicurissimo che mi piaccia la mia compagna ma non riesco a mettermi in condizioni di avere questa certezza. Ad aggravare il tutto sembra che i sentimenti verso quest’ultima stiano dormendo e sembra di sentire questa mia compagna distante da me (è normale nel DOC?) e ciò mi porta davvero a credere di avere una cotta per l’altra.
    Io credo inoltre di essere stato influenzato da un’altra cosa. Quando ero in seconda superiore, provavo qualcosa sempre per la mia stessa compagna di classe, tuttavia avevo conosciuto un’altra ragazza della mia scuola che aveva iniziato a piacermi tanto. Con quest’ultima poi ho avuto una relazione con annessa delusione. La mia paura non è avere un’altra delusione, ma potermi distaccare di nuovo da questa mia compagna di classe che vorrei fosse l’unica ad essere al mio fianco.
    Ho chiesto un parere ad un mio amico che però mi ha detto che secondo lui provo qualcosa per l’amica della mia compagna e che mi sto autoconvincendo che non è così. io invece ho provato a spiegargli che se davvero mi fosse piaciuta avrei lasciato stare tutto senza alcun timore ma credo di essere stato condizionato anche da questo parere.

    1. Ciao Marco, io sto vivendo una situazione molto simile alla tua ma molto più strana in un certo senso, in quanto sono fidanzato da 5 anni con una persona davvero speciale. Tuttavia mi sono ritrovato in pieno nel tuo problema. E’ davvero frustrante, ci si sente falsi con la persona con la quale vorremmo stare bene come siamo stati fino a due mesi prima. Sono arrivato all’esasperazione e ho deciso di troncare il rapporto con la mia fidanzata per il senso di colpa che provavo nei suoi confronti, per il fatto di essere apatico nei suoi confronti.
      Luca

      1. Ho dimenticato di scrivere che successivamente però sono caduto in una sorta di depressione ed umore nero, ho chiesto alla mia ragazza di tornare insieme a me, ora ci stiamo riavvicinando ma la mia situazione non cambia.

  31. Continuo ancora un attimo. Mi viene inoltre, quando il pensiero che mi piaccia l’altra ragazza smette per poco, il dubbio che non mi piaccia la mia compagna. Ricolegandosi così al non riuscire più a provare sentimenti verso di lei, che come ti ho già detto sembra stiano dormendo.
    Lo scopo del commento è quello di cercare una rassicurazione probabilmente. Anzi, ne sono praticamente certo.
    Vorrei capire se il fatto di avere i sentimenti “anestetizzati” sia del tutto normale per chi soffre di questo disturbo. Inoltre se provassi ad assecondare i pensieri che mi bombardano cosa otterrei? Riuscirei a capire lo stesso che sono del tutto falsi è a trovare la certezza che smentisce tutto?

  32. Ciao, ti volevo sinceramente dire che il tuo blog mi ha aiutato tantissimo. Ho iniziato da circa un mese un percorso di guarigione per il doc e mi sono basato moltissimo anche su alcuni tuoi articoli. Riguardo l’articolo sopra, io in questo momento mi trovo nella fase 5, iniziata da qualche giorno… e quindi mi serve un altro po’ di pazienza. Con questo però non voglio dire che penso di guarire completamente, quando e come dico io, e non avere mai più problemi… quando ho iniziato anche questo era un chiodo fisso, ma ho smesso di pensarlo. Il concetto dell’accettazione mi ha fatto riflettere molto, mi ha fatto sviluppare tanto autocontrollo e tanta pazienza che prima non possedevo… ero sempre arrabbiato, frustrato, triste e mi sentivo impotente e confuso. Ora è come se avessi accettato tutto: come sono stato in passato, i miglioramenti che sto facendo, il fatto che affronterò ancora tanti momenti difficili, il fatto che nel bene e nel male mi ricorderò sempre del doc, il fatto che sarò sempre a rischio, che non è una cosa che semplicemente sparisce e della quale all’improvviso potrò smettere di “preoccuparmi”… E’ un po’ come qualcuno che soffre di diabete: il fatto che in un dato momento quella persona stia bene, non vuol dire che debba smettere di monitorare nel giusto modo le sue condizioni. Deve controllarsi. Ora, su alcune cose ci sto ancora lavorando. Ad esempio anche queste ultime riflessioni che ho riportato mi generano una certa quantità di ansia a volte, ma sto imparando ad accettare, ad assimilare anche queste nella mia vita nel modo giusto. Comunque confermo che il concetto di accettazione aiuta veramente in molti altri aspetti della propria vita e mi ha ridotto l’ansia notevolmente. Questo, mescolato ad uno stile di vita più sano, mi ha reso davvero un ragazzo più sereno dopo svariati anni di sofferenza celata.

  33. Ciao
    Ho avuto problemi di doc fin da bambina, i più disparati. Poi nel 2009 doc da relazione superato con tenacia dopo 2 anni di tormento, tutto con il mio ragazzo ricomincia a tornare perfetto sogni, futuro, amore etc. Fino a quando mi torna il doc ipocondriaco, avevo paura di avere un tumore ed ero talmente impazzita che addirittura mi sono tagliata i capelli cortissimi perché tanto ero già sicura di dover fare la chemioterapia! E ragazzi era tutto nella mia testa, non avevo nulla, esami perfetti ma io ero convinta…piangevo dalla mattina alla sera pensando a tutto quello che avrei perso e l’ansia era così forte che ha fatto il salto! Sono ritornata al doc da relazione…che palle! Ora se ripenso al doc ipocondriaco mi viene da.ridere, invece quello da relazione per ora fa molto male. La fase acuta della disperazione l’ho passata edizione ho sperimentato che l’abbassamento dell’ansia sia terribile perché ti dici “ah ma se non hai ansia allora non ami, non ti interessa”. Ora sono in una fase strana che non comprendono e che.mi da fastidio: mi dico vabe’ andrà come andrà pazienza, come se mi fossi rassegnata ad aspettare che tutto passi per vedere come andrà a finire…però mi dici “se ammassi davvero dovrei strapparmi i capelli e non dire come va va”; forse questa è una nuova ossessione, forse un nuovo pensiero che devo lasciare scorrere…però non appena questo pensiero di lasciarlo sfiora la mia mente comincio a piangere e c’è una voce che dice ma tanto non te ne frega e sto ancora più male.
    ma non so se questo è un passo corretto…cosa ne pensate?

  34. Ciao Lucio, è da un po’ che soffro di D.O.C. aggressivo, anche se sono una delle persone più innocue di questa Terra, specialmente per quel che riguarda la violenza fisica.. E grazie alle tecniche spiegate da te in questo e altri articoli mi sto rendendo conto che i DOC in generale sono solamente una grande catena di cazz… ehm volevo dire di sciocchezze, messe in atto dalla mente, e che imparando ad accettarle e a farsele scivolare di dosso si impara a vivere in modo più tollerante, all’insegna del benessere.. Complimenti e grazie del tuo aiuto!

  35. Buongiorno Lucio, volevo semplicemente chiederti se a volte ti capitava di pensare di non avere il DOC, quindi tranquillizzarti per un certo momento ma poi ricominciando con le compulsioni?
    io a volte faccio fatica a convincermi che soffro di DOC.
    Buona giornata 🙂

  36. Buona sera io non so se e doc o altro e poco che sto male anche se penso di sver avuto da più giovane un esperienza simile .cmq i sintomi e le situazioni sono tali e quali a quelli descritti da tutti io sarò sincero ogni tanto riesco a vincerlo con delle compulsioni veloci appena però mi soffermo troppo a ragionare arriva l ansia e spesso mi frega anche delle ore. Io sono consapevole da poco della mia mania di controllo e insicurezza spesso devo cpmpulsare e tornare a quello che ho fatto passo a passo a volte invece riesco ad essere consapevole. Proverò a fare scorrere i pensieri ma la cosa più difficile x me e che ogni tanto ho paura a fare delle cose perché possono darmi problemi. Cerco di farle lo stesso. …spero di uscirne spero fi accettare ap più presto oa cosa ciao max

  37. Ciao Lucio, io non ce la faccio più, ha da molti mesi che soffro di DOC omo! Tutto è iniziato da quando ho litigato con la mia migliore amica e lei non ha voluto parlarmi più, a me mancava tantissimo infatti l ho cercata e abbiamo chiarito! Ma poi non so cosa è successo, ascoltavo canzoni d’amore e pensavo a lei, ma io non volevo.. Non vorrei mai essere omo. Leggevo delle frasi d’amore e pensavo a lei! Io non voglio tutto questo non ce la faccio più! È una cosa normale? Da quando è successo ho la fissazione di essere omo e mi sale un ansia assurda.. È DOC? Dimmi di si ti prego!

  38. Ciao Lucio, innanzitutto volevo farti i miei complimenti per questo blog: è veramente perfetto!

    Da quando l’ho scoperto e ho letto praticamente tutto riguardo il Doc (imparando finalmente che sono tutte paranoie e falsità) mi sento molto meglio, ma sto ancora combattendo contro questa grande sfida, penso la più grande della mia vita e cioè il doc aggressivo.

    Io so perfettamente quanto tutto questo sia assurdo, soprattutto perché prima che scoppiasse questo disturbo, il problema nemmeno si poneva, ma è difficile sottrarsi dalle compulsioni: io sono consapevole che sono solo inganni e trappole, eppure in certi momenti quando il pensiero mi sfiora mi sento persa.

    Credo proprio di essere nella 4 fase, perché le emozioni predominanti che sento sono rabbia e frustrazione: ed anche un senso di impotenza che mi fa incazzare molto.
    Pero sto facendo di tutto per imparare al meglio come far scorrere i pensieri e fargli fare il loro corso.

    A volte però ricado per terra e fa male… Ma nonostante tutto non mi sono MAI arresa: addirittura ho fatto un sacco di cose per andare avanti con la mia vita: soprattutto ho fatto in modo di conoscere più persone, dato che questo doc aggressivo, ma specialmente ansia, mi ha insegnato che se mi do da fare con i miei interessi, sto bene.

    Automaticamente lei se ne va: e torna quando magari sono lì che non faccio niente, ma comunque sia non mi arrendo!!!

    1. Ciao io apresso molto quello che stai facendo veramente solo che ero arrivato al ultima parte e non mi faceva scaricare il video e momentaneo ti prego dimmi di si perché soffro da 10anni di ipocondria e mi a cambiato la vita ora quando ho scoperto questa tecnica Ga sto meglio però non del tutto ti ringrazio un sacco

  39. Sto vivendo anche io un periodo di crisi.
    Le spiego…Conosco da circa un anno un ragazzo meraviglioso, la nostra storia è nata a distanza…all’inizio avevo paura che non mi piacesse fisicamente, ma poi questa paura è passata perché mi faceva stare bene. Dopo 10 mesi siamo finalmente riusciti a vederci ad agosto…prima che venisse avevo una tremenda paura che tra noi cambiasse qualcosa vedendoci, soprattutto per la paura di non piacergli. Sono stata sempre una ragazza con scarsa autostima e piena di insicurezze.
    Quando è arrivato invece le paure sono passate…dopo qualche giorno ho iniziato a pensare che io non lo amassi davvero o che non lo amassi come lo amavo prima…ma mi rendo conto che non è un pensiero reale…perché sento la sua mancanza da quando è andato via, quando era qui ricercavo sempre il contatto fisico, il suo sguardo, penso a un futuro insieme a lui ecc…
    Oltre a questa paura che a volte riesco a controllare e a volte no, ne è nata da un pò di tempo un’altra. Pur non avendo mai provato attrazione per una donna, ultimamente mi fisso su questa cosa…so di non averne motivo ma ci penso molto spesso…
    E questo mi fa stare male. Ho visto che potrebbe appunto trattarsi di doc…
    Vorrei sapere se è possibile guarire…perché non riesco ad andare avanti così. So che sono paure totalmente infondate e quindi mi chiedo perché non riesco ad essere felice.
    Spero in una sua risposta…grazie!

  40. Ciao Lucio.. cercherò di essere breve e concisa..
    Ho 19 anni sto con il mio attuale fidanzato da circa un’anno lui ha 10 anni più di me e la nostra storia era bellissima e perfetta fino ad un mese.. Da un giorno all’altro la mia mente si è posta la domanda lo amo o non lo amo? Ho sentito subito l’ansia salire e ho avtuo bisogno di piangare ma non ne ho parlato subito con lui… per giorni mi sono svegliata con l’ansia e con il senso di colpa, perché ho sempre pensato che avere dei dubbi sui propri sentimenti significa già che l’amore è finito in quanto io spero vivamente che non sia così per me è che si tratti di DOC.
    Circa 2 mesi fa avevo paura di morire per un dolore al braccio sinistro, pensavo ad un infarto, sono staTa addirittura in ospedale ma non trovavo rassegnazione neanche con le diagnosi..
    Quando finalmente l’ansia di morire si era placata ecco che arriva questa domanda è mi ribalta la vita, io con lui sto bene, lui è la persona perfetta per me è non riesco e non accetto che una domanda abbia rovinato il nostro grande amore..
    Adesso ti dico come mi sento, devo dire che i primi giorni sono stati i più brutti piangevo senza sosta e cercavo rassicurazioni da amici e familari..
    Adesso invece sento solo tanta paura al pensiero di lasciarlo e soprattutto di non amarlo più, ci sono momenti in cui sono serena e tranquilla e momenti in cui i pensieri non riesco più a gestirli e crollo, analizza ogni minimo comportamento per capire di più sui miei sentimenti, continuo a chiedere agli altri cosa vedono dall’esterno.. un momento prima credo di amarlo il momento dopo mi chiedo è se io mi sto convincendo di amarlo solo perché lui è una bella persona ? Solo perché ci sto bene? È un circolo vizioso dal quale non riesco ad uscire..
    Voglio la mia vecchia vita…
    Vorrei solo capire se davvero è DOC o forse non voglio accettare la fine dell’amore….
    Mi sento in colpa perché sto facendo star male anche lui, ogni volta che ho quei pensieri piango e vorrei che sparissero…

  41. Ciao , sono qui perché è da qualche tempo che leggo le informazioni del blog e mi sento meno sola e meno sbagliata. Ho deciso di scrivere perché provo un dolore immenso e non sono qui per compulsare, ma per dare adito a questa sofferenza per me debilitante . Ho 21 anni , sono originaria di un piccolo paese ed ora frequento l’università in un’altra città del nord Italia, parecchio distante. Ho da sempre avuto una personalità molto emotiva ed ansiosa, ma la situazione è precipitata con la scelta di frequentate l’università così lontana, dettata soprattutto dalla volontà dei miei genitori di poter avere un futuro migliore. Nonostante le difficoltà sono arrivata al terzo anno, con buoni risultati nonostante lo scarso interesse e la mancanza di entusiasmo. Nessuno mi ha diagnosticato il doc , non ho la possibilità di essere seguita da un professionista, inoltre credo che se ne parlassi ai miei genitori sottovaluterebbero il problema. Eppure questa cosa è per me debilitante, piano piano si porta via un altro pezzo di me e non posso accettarlo. Sono fidanzata da 7 anni con una persona bellissima, sincera che dona tutta se stessa… E nonostante la distanza le cose andavano bene, adesso sono piombata nel dubbio costante da circa due mesi, dal momento in cui un pensiero futile ha attraversato la mia mente . Ed è stato per me l’inizio dell’inferno . Volevo sposarlo, avere una famiglia, eppure adesso non riesco più neanche ad immaginare tutto ciò che ho sempre desiderato. Dentro di me so che lo amo, ma il mio amore è prigioniero di un mostro che mi rode l’anima. Non riesco a studiare, passo le mie giornate in uno stato di apatia presa da una voglia irrefrenabile di piangere, di dare una svolta alla mia vita. Chiedo scusa se mi sono dilungata, vorrei chiedere solo qualche consiglio. GRAZIE

  42. Ciao Lucio!
    So che è passato tanto tempo e scusa se disturbo… Sto per farti una domanda che avrai probabilmente già ricevuto ma visto che non sono sicura risponderai mi butto: come si distingue il doc da relazione dal disinnamoramento? Ecco cosa mi tormenta ora…

  43. È proprio vero, l’arma vincente è l’indifferenza e me ne rendo conto anche io pensando alle vecchie fissazioni dove c’erano si pensieri ossessivi etc. ma mi rendevo subito conto, quasi istintivamente, della loro assurdità e me ne fregavo, c’erano o meno, non cambiava niente e pensavo a fare quello che dovevo/volevo fare. In questo modo ricordo che una fissazione non durava più di una settimana e lentamente moriva per fatti suoi senza disturbare.

  44. Ciao Lucio,
    Soffro di DOC credo da praticamente quando sono nata, ma si sta accentuando da 5 anni. Infatti, 5 anni fa ho avuto un brutto momento di DOC e in 3 anni e mezzo credevo di averlo risolto, perché per un anno e mezzo sono stata favolosamente. Da un mese e mezzo, ovvero dal giorno in cui ho compiuto 30 anni, ho avuto una brutta ricaduta. La cosa bella è che un mese prima dicevo “non ci cadrò mai più”, ma vabè.
    La mia domanda è: si può davvero “guarire” una volta per tutte? Ci sei riuscito completamente da solo col tuo terapista? Io credo di essermi illusa di aver risolto il problema perché mi sono sempre appoggiata al mio fidanzato (su cui sto avendo pensieri aggressivi che mi stanno consumando dal dolore). Ho capito che queste ossessioni sono false e che non farei mai ciò che mi fanno credere, ma a volte sono talmente intense che non posso fare a meno di starci male. Dopo aver creduto di conoscere bene il nemico! Per cui ti chiedo: ne sei uscito da solo? Hai avuto ricadute da quando hai scritto questo blog? Le hai sapute gestire? Insomma: si può sconfiggere una volta per tutte questa che tutti chiamano malattia, ma a me sembra più iper sensibilità che malattia!?
    Spero fortemente che mi risponderai, perché stavolta devo cavarmela completamente da sola ed è davvero difficile. Grazie mille per aver letto, buona vita 🙂

  45. Ciao Lucio, hai fatto un lavoro di divulgazione incredibile, forse dovresti aggiungere il doc legato al giudizio degli altri relativo a cose che disapprovi e che non ti toccano affatto nella realtà, non esistono se non nella tua mente. A me capita ad esempio di pensare cose tipo: “in questa situazione potrebbero pensare così o pomì”, si tratta di diverse situazioni, addirittura sono arrivato a pensare cose del tipo: “ma se vedono che guardo quella macchina pensano che vorrei averla anch’io, quasi fossi invidioso”, cosa mai accaduta in vita mia, se non per pensieri normali da bambini… e invece si tratta del pensiero che agli altri (mentre ti osservano) possa venire in mente un giudizio del genere per qualunque gesto tu faccia, immaginato dalla mia mente, è questo che scatena il doc, magari la cosa si è fissata nel cervello per la delusione di aver visto davvero questi comportamenti da parte negli altri nella realtà. Poi ci sono anche altri doc, il problema è che mi scatenano il panico, come se avessi h24 una telecamera puntata in faccia, oppure sguardi di persone intorno a me, è davvero una bestia mostruosa perchè ti fà pensare che gli altri possano pensare a qualcosa di negativo, ti autoanalizzi continuamente come se da solo ti puntassi addosso occhi esterni, addirittura è capitato quando non c’era nessuno ma hai cmq la sensazione di essere osservato di nascosto, se non esistesse questa sensazione, il disturbo non ci sarebbe.

    Il problema è anche che non distingui più tra quando sei osservato da persone e quando c’è soltanto una telecamera in un hotel per un evento etc oppure quando la telecamera è nella tua mente.

    Il fastidio del panico è un problema grave perchè gli altri lo notano e a livello sociale non è facile, esci di casa e torni depresso perchè in un modo o nell’altro hai fatto notare il tuo panico, che ovviamente, scambiano per qualcos’altro, mica puoi andargli a spiegare che hai il doc.

  46. Ciao ragazzi ciao Lucio, io volevo esporvi brevemente quello che sto passando.
    Io non so bene che cosa mi sta succedendo e ,so solo che sono in terapia da una psicologa da ormai 4 mesi , non so bene ancora di cosa soffro e se soffro di qualcosa o è un semplice passaggio della vita.
    Tutto è iniziato questo inverno dopo un influenza abbastanza forte, dove mi sentivo solo … poi qualche settimana dopo la mia ragazza (ex ora) era partita per una gita di qualche settimana .. E anche la mi sentivo da solo non accudito non al centro della sua attenzione , mi sentivo morire non avevo più voglia di fare nulla …avevo paura di qualcosa ma non mi ricordo bene di cosa …era scattato qualcosa dentro di me … sono iniziato a diventare geloso , poi dopo ho lasciato la ragazza perché anche non mi ci trovavo bene …finito il calvario di ansie che mi dava la mia ragazza dovute a mancanze di fiducia paura che facesse qualcosa che a me non andava bene senza dirmelo inizia con un altra paranoia …ovvero l’HIV …altra ansia insopportabile che la riallacciavo con mie esperienze del passato ed alcune non molto accettate da me … in seguito dopo che mi sono abbastanza rassicurato sul hiv ho iniziato un nuovo viaggio , ovvero , la paura di essere stato atuprato da un ragazzo gay di colore in una serata di estate dopo esserci bevuti un drink in un bar ed esserci fatti due risate … ecco qual è la mia preoccupazione la mia ansia del momento …un ansia dietro l’altra … ora vivo questo momento cercando di ricordare ogni minimo dettaglio di quella sera e appena vedo c’è non mi ricordo qualcosa subito penso al fatto che lui mi ha drogato e che così non ricordo niente di quel momento e nel frattempo lui ha abusato di me … poi iniziò a pensare che tutto ciò che veramente ho fatto è che ricordo con precisione possono solo essere fantasie della mia mente è che magari tra qualche giorno mi salteranno in mente immagini di lui che ha abusato di me … datemi una risposta a tutto ciò…è una cosa che mi fa stare veramente male …come se veramente fosse successo quello accaduto ma sono pienamente certo che nulla di tutto ciò è accaduto perché ricordo ogni cosa di quella sera anche se avevo bevuto due drink ..il problema è che non ricordo con dettaglio quando ho chiuso la porta a chiave oppure non ricordo con dettaglio il momento che mi sono messo sotto le lenzuola (ma essendo atteggiamenti che si fanno in continuazione e di abitudine è difficile ricordarselo ) e questo mi crea ansia inisicurezA insicureZa su ciò che è accaduto o potuto accadere e del perché non riesco a ricordare il dettaglio …cerco la perfezione del ricordo . Grazie per eventuali risposte

  47. Ciao Lucio.sono Andrea e anch’io purtroppo soffro credo di DOC.Da quando mi soni sposato vwrso mia moglie avevo sempre dubbi mi piace o no?e piu la guardavo e piumi trasmetteva sensazioni negative.a furia di cercare dicapire aumentava l’ansia eil mal di testa a livelli altissimi.Poi tutto un tratto è come we si fosse spento un interruttore.tutto quiete e serenità.proprio come ai vecchi tempi mi dicevo.Ma poi mi viene in automatico ripensare allo stato di tensione di prima ed ecco che la mente mi torna a frullare pensando alla sensazione di prima .ansia peso mentale..come dici tu sembra proprio un eccesso emotivo.Volevo sapere il tuo parere su una cosa.rendendomi conto che piu mi sforzavo a ritornare alla calma di prima e piu alimento l’ansia con un circolo vizioso,o lasciato stare tutto cosi com’è esausto e piano piano nel convivere con rutto questo ho cercato distrazione uscendo con amici fino al punto che piano piano la tensione diminuiva.Lo psichiatra mi ha peescritto antidepressivi.Ho passato un lungo periodo di tranquillità ma non capisco..è come se avessi coperto il problema e non risolto.Se ci penso avverto una leggerissima ansia di fondo unita un po di batticuore leggero.é normale questa sensazione? secondo te va bene non combattere l’ansia con lo sforzo ma distrarsi finchè non scende? Ti prego dimmi un tuo parere

  48. aggiungo…è come se per stare bene vivessi una realtà ovattata artificiale creata per proteggermi dal dolore. se torno a ripensare o scavare mi si smuove tutto

  49. Ciao Lucio.. Grazie per quanto scrivi.. Incredibile quanto mi ci ritrovi!! Io ho 27 anni, sono una ragazza che ha tutto dalla vita (studiosa, bella, una famiglia fantastica ed un ragazzo che la ama alla follia) ed è questo che mi fa più arrabbiare, che sono venuti proprio a me che dovrei essere così felice e soddisfatta. Forse è per questo che non riesco ad accettare. Sono in terapia da un anno e mezzo e su certe cose sono molto migliorata, ma a volte guarisco da certi e me ne vengono altri (sempre con il tema di far qualcosa che non voglio fare, o di cui pentirmi, o ossessioni come pensieri di cui mi sento terribilmente in colpa) e mi vengono ricadute capaci di rovinarmi l’intera giornata.. Io provo ad accettare, di dirmi che ognuno ha le sue pene, che c’è chi sta ben peggio di me e che tutto questo mi renderà ancora più forte.. Ma perché dopo così tanto non riesco a guarire? A volte mi chiedo solo se ce la farò e mi sento a terra. Continuo a lottare ma è dura davvero.. Grazie, un abbraccio forte

  50. ciao lucio, innanzitutto ti voglio ringraziare per il fantastico materiale che stai divulgando, leggere questi articoli mi ha ridato un ‘ immensa speranza. Inoltre ti scrivo per sapere se l’ironia potrebbe essere un buono strumento per affrontare il doc, cioè portando all’estremo il pensiero intrusivo fino a poterne ridere su.
    Ogni bene AS

  51. Buongiorno,io sto facendo un percorso con una psicologa da circa 2 mesi e pian piano stanno uscendo cose che non pensavo.Lei attribuisce la mia ansia ad una fase di crescita dolorosa e ad un disturbo post traumatico da stress dovuto una serata passata a torino col mio ragazzo,era una finale di champions lo scorso giugno e siamo rimasti calpestati e travolti dalla folla ho creduto di morire ma per fortuna il mio ragazzo mi ha salvata.Dopo le cure alle ginocchia ho iniziato ad avere ansia e cercavo in tutti i modi una causa perché immotivata,avevo tachicardia e un peso sullo stomaco e mi sentivo sempre triste e piangevo.Allora ho deciso di andare dalla psicologa perché non ne venivo a capo.Son passata dal pensare di essere pedofila all’essere lesbica(cosa di cui ero convinta per curca 3 settimane con test vari)e da circa due mesi mi son buttata sul mio fidanzato a seguito del pensiero “se sono lesbica allora forse non mi piace più il mio ragazzo e allora non mi attrae più lo devo lasciare”da li ho iniziato a vedere parti fisiche di lui che prima amavo come brutte”oddio che testa,oddio che naso grande,ma è basso e via dicendo” e questa cosa mi distrugge.Da due giorni invece mi sento un pochino sollevata ma mi è sorta un’altra paura “ho l’ansia di non avere ansia”e penso ma allora se non sto male come prima vuol dire che mi sono rassegnata e che credo veramente ai miei dubbi che lo sto lasciando andare e che non credo più in noi.Sto esaurendo!ha qualche consiglio?la ringrazio
    Alessia

  52. Ciao Lucio.
    Ho scoperto l’esistenza di questo forum solo qualche settimana fa(per fortuna) ma la prima volta che entrai desideravo subito una soluzione e lessi solo cio che faceva riferimento alla soluzione finale per liberarsi del doc, ma avendo avuto una ricaduta mi sono ritrovato a leggere tutto cio che c’è nel sito per filo e per segno.
    Ora, la mia domanda è: tenersi sempre attaccato al forum e rileggere magari le stesse cose equivale a compulsare?

  53. Non so, da dove iniziare a spiegare la mia situazione, perché vorrei essere più sintetica possibile ma nello stesso tempo essere capita. Mi sento distante dal mio ragazzo e o dei dubbi e così ho iniziato ad avvertire un senso di ansia prima della sua chiamata e prima uscire, ma nonostante tutto io penso sempre lui e non riesco a distaccarmi, ho il pensiero fisso. Tutto questo mi fa stare male, mi sembra che nulla ha più senso se io non amassi più lui e non starei con lui. Sento che non lo amo e che non lo voglio, ma nello stesso tempo non riesco ad accettare questa cosa. In questo periodo mi succedono anche altri pensieri che mi provocano ansia. Può essere doc?. Sto andando da circa tre sedute da una psicoterapeuta.

  54. Ciao Lucio, spero che tu stia bene perché non svrivi sul blog da un bel po’. Quando riscriverai, potresti approfondire l’argomento “ansia di non avere l’ansia”? Mi trovo esattamente in questa fase e vorrei leggere la tua esperienza/punto di vista.
    Grazie!!

  55. Ciao a tutti ragazzi, ciao a te grande Lucio. Scrivo qui per la prima volta, grande docker come voi dall’età dell’infanzia credo, con dei comportamenti compulsivi il quale toccare più volte le cose ecc. Ho sempre “sofferto” di ansia e doc, solo che prima di Febbraio/Marzo 2018 circa non lo sapevo ancora, mi reputavo solamente una stupida che a volte faceva dei rituali “strani”. Ebbene sì, il mio doc si è manifestato sempre in forma fisica diciamo, mai mentale con i pensieri ossessivi. Poi il picco dei pensieri, arrivò appunto a Febbraio quando senza accorgermene sono entrata in una sfera di pensieri ossessivi sulla mia ragazza e quindi doc da relazione, che aveva tre fasi distinte su cui mi concentravo, e sapete bene tutte le tappe in cui sono dovuta passare. I primi mesi a tempi alterni mi veniva ciò, poi verso Giugno sono stata malissimo perché questi pensieri, immagini, sensazioni venivano giorno, notte, pomeriggio e sera. A tutte le ore, non guardavo più il mondo fuori, non ridevo, piangevo solamente e dormivo, stavo a letto, non riuscivo nemmeno ad alzarmi. Poi ho deciso di imbattermi su internet, volevo capire cosa mi stesse succedendo davvero..ho trovato questo Blog meraviglioso che da Luglio circa ho iniziato a seguire con costanza, passo per passo mi sono ritrovata in ogni punto e ho concordato sempre in pieno. Contemporaneamente ho iniziato la psicoterapia (quella breve di tipo cognitivo comportamentale) che mi ha aiutata tantissimo, insieme e soprattutto grazie a questo blog di Lucio a capire i meccanismi e non dargli più retta. All’inizio si sta male ragazzi, è così, perché non riesci a capire, a volte la psicoterapia sembra inutile..poi hai delle ricadute, ma poi ti rialzi e ti senti più forte. Posso dirvi che adesso, dopo qualche mese e comunque dopo esser passato ancora poco dall’inizio della mia terapia sto molto meglio, non piango più come prima, non mi rinchiudo in casa, anzi, nonostante questo brutto mostro ho intrapreso un viaggio all’estero per 3 mesi, buttandomi in esperienze nuove. A volte i dubbi ricompaiono, ultimamente ho avuto un po’ pensieri brutti e ossessivi riguardo un po’ il doc pedofilo e quello aggressivo, forse anche quello blasfemo ma vi dirò di più: conosco ormai tutti i meccanismi e riesco a pensare diversamente, riesco a non farmi coinvolgere totalmente da quel panico insensato e adottare la consapevolezza. Consapevole che potrei caderci dentro, ma anche che ne saprò uscire. Ragazzi ne sono uscita alla grande, ci sto ancora lavorando su tutti gli aspetti del doc ma sono nettamente nulli a quello che davvero è il DOC, è tutto sopportabilissimo e quando si arriva a questo punto..credetemi, è la cosa più meravigliosa. Sono stanca a volte, ma non mollo, non mi dico che non posso farcela perché io come voi possiamo farcela, non siamo malati, SE NE ESCE DAVVERO!! Un’altra cosa importante è praticare anche la meditazione, io l’ho fatto e anch’essa abbinata alla psicoterapia, al blog, e alla mia volontà ha dato i suoi risultati. Buona guarigione a tutti, coraggio!

  56. Ciao commento qui perché nella sezione “Risorse gratuite” non riesco a farlo. Potresti inviarmi via mail il tuo ebook? Grazie mille e scusa per il disturbo

  57. Ciao Lucio, ho quasi 27 anni e sin da quando ero più piccolo ho avuto a che fare con pensieri ossessivi a cui non sapevo dare una spiegazione, più o meno all’età di 16 anni mi ossessionavo su ciò che diceva la gente, paura di sentirmi dire bugie o addirittura metafore o scherzi, dicevo tra me e me “ma perché ha detto cosi anziché dirmi la verità? Ma perché usare metafore? Ecc ecc” da li non sapevo ovviamente come affrontare la cosa e sono caduto in una depressione fortissima, poi però dopo un mesetto circa dal nulla questi pensieri mi hanno abbandonato, si è ripresentato il problema a 22 anni quando addirittura il solo respirare e sentire i vestiti addosso a determinate parti del corpo mi metteva ansia, poi da li ci sono stati alti e bassi..mesi in cui andava bene e altri in cui ritrovavano i pensieri, il punto è che non ho nessun tipo di doc inerente alla relazione omox ecc ecc, sono pensieri ossessivi “strani” a cui non so dare una definizione, sono stato bene per quasi 2 anni ed ora è tornato a farmi visita, ad esempio ora un ossessione che mi perseguita è stare seduto e mettere i piedi in mezzo alle righe delle mattonelle, il solo averli li mi mette ansia, ormai sono consapevole della falsità di questi pensieri assurdi e non mi lascio ingannare però quello che mi chiedo è : bisogna lasciarli scorrere e va bene, però per farlo i piedi devo comportarmi con naturalezza, se sono li bene, se non sono li bene ugualmente, non devo forzare la mente di farlo solo per auto convincermi di potercela fare, comportarmi come farei ogni giorno della mia vita giusto ? PS: non soffro di compulsioni, non ho bisogno di mettere in atto rituali per lenire l ansia, almeno quello, grazie per quello che fai!

  58. Leggere il tuo dire di aver pazienza,tanta pazienza,per cercare di diventare indifferenti a tutto,in questo momento ,mi sembra quasi impossibile e davvero tanto duro e mi sento un po’ frustrata.Uno dopo un po’ non ce la fa più a stare male

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